Sarà per noi una splendida occasione per mostrarvi i nuovi spazi (in cui
durante tutto l’anno si svolgono laboratori, corsi, circoli di lettura,
attività culturali, proiezioni, incontri, letture, eventi, con e la possibilità
di avere accesso a una biblioteca di testi sulla scrittura da consultare o
prendere in prestito) e per raccontarvi i progressi e le novità del Centro
Studi che quest’anno festeggia quindici anni di stupore, grazie al privilegio
di condividere insieme a tanti artisti la passione per la narrazione in tutte
le sue forme, e il fermento che produce la cultura.
La giornata di sabato 7 marzo sarà una
festa operosa durante la quale faremo ciò che amiamo di
più: ci stupiremo insieme estraendo la meraviglia, chiamandola con le parole
giuste. Ci divertiremo con la creatività, l’energia, la condivisione.
I conduttori dei laboratori gratuiti saranno (in ordine di apparizione) Leonora
Cupane, Adele Cammarata, Giovanna Soffientini, Laura Costa, Francesco Romeo e
il nostro ospite d’onore, lo scrittore Giorgio Vasta.
Il tema dell’intera giornata sarà
proprio la meraviglia, declinata attraverso la lettura, il cinema, la scrittura
autobiografica e narrativa, la poesia, il gesto della danza.
Raymond Carver affermava: “a costo di sembrare sciocco, uno scrittore a volte
deve essere capace di rimanere a bocca aperta davanti a qualcosa, qualsiasi
cosa – o un tramonto o una scarpa vecchia – colpito da uno stupore
semplicemente assoluto.”
Crediamo che questo non riguardi soltanto gli scrittori: per essere lettori,
spettatori, artisti consapevoli, e ancor di più per essere persone integre e
capaci di vivere con pienezza, è necessario ritrovare la capacità di stupirsi,
quel girare intorno alle cose con sguardo innamorato di cui parlavano Ortega Y
Gasset e Maria Zambrano – uno sguardo tanto più aderente e fedele alla
concretezza delle cose quanto più immaginifico e creativo.
:: Il programma ::
/ 11.00 – Presentazione
dei laboratori
:: 11.15 - 13.00 Memorie di meraviglia ::
/ Laboratorio di autobiografia poetica a
cura di Leonora Cupane
In
questo laboratorio scriveremo di noi, delle nostre memorie di momenti di
meraviglia e stupore; proveremo a rievocare i periodi e gli istanti della
nostra esistenza in cui qualcosa o qualcuno ci ha veramente stupito e lasciato
a bocca aperta, apparendo come novità ai nostri sensi. La forma scelta per le
nostre rievocazioni sarà la poesia, o meglio una prosa poetica in cui
cercheremo il giusto ritmo, la giusta musica, data dal rapporto fra parole e
silenzi, fra scrittura e spazi bianchi. La poesia è fondata sulla sottrazione,
sulla condensazione del senso, scava nella parola in profondità e ne estrae
l’essenza, costringe a scelte rigorose, a un’operazione di rinuncia che può
generare frutti preziosi. Assaporandoli insieme ci meraviglieremo.
:: 13.00 -13.30 pausa pranzo ::
:: 13.30 -15.00 Via la polvere dagli occhi ::
/ Laboratorio di percezione sensoriale e
scrittura a cura di Leonora Cupane
Viktor Sklovskij, illustre esponente del
formalismo russo, afferma che l’arte deve de-automatizzare lo sguardo, le
percezioni addormentate dall’abitudine. Per scrivere narrativa bisogna,
dunque, innanzitutto reimparare a percepire la realtà con i sensi svegli,
aperti, ridiventando capaci di stupirci come quando si era bambini, recuperando
quello stupore ammirato che i greci chiamavano taumazein. Per fare questo osserveremo, annuseremo, toccheremo
piccoli e semplici oggetti (pietre, fiammiferi, semi …) provando dapprima a
riconoscerne ogni sfumatura, poi a trasformarli in metafore e infine a ridurre
la loro familiarità attraverso l’adozione di uno sguardo lontano, diverso, per
operare una ristrutturazione cognitiva, percettiva e affettiva che li faccia
“esplodere” in una diversa luce rendendoli fecondi generatori di storie.
:: ore 15.15- 17.00 Cercatori
di meraviglie ::
/ Laboratorio di “caviardage” a cura di
Adele Cammarata
Dentro
i testi più insospettabili si nascondono meraviglie. Usando il metodo del
caviardage, che prende spunto dalle sperimentazioni dei surrealisti francesi e
di altri artisti di poesia visiva, impareremo a “setacciare” i testi per
trovare le “pepite”: dalle pagine tipografiche di vecchi libri lasceremo emergere
parole legate da nuovi sensi poetici.
:: 17.00 – 18.45 Alle fonti
della meraviglia ::
/ Laboratorio di lettura e scrittura
creativa per bambini a cura di Giovanna Soffientini e Leonora Cupane,
In questo laboratorio, dedicato a bambini tra gli otto e gli undici anni,
faremo un viaggio attraverso due suggestivi libri per ragazzi, Giordano del faro di Janna Carioli
e L’acqua e il mistero di Maripura di
Chiara Carminati, il cui elemento comune è l’acqua, fonte in entrambi i casi di
stupefatta gratitudine. Dopo una lettura partecipata di ciascuno dei due testi,
i bambini saranno invitati a scrivere, ispirati da due elementi presenti nelle
storie: il messaggio nella bottiglia e il sogno.
:: 17.15-19.00 Chi ha paura della meraviglia? ::
/ Laboratorio di scrittura e movimento a cura di Laura Costa
La parola meraviglia ha la radice latina di mirare, dunque è la vista il
senso da essa più sollecitato, anche nel ricordo. In questo laboratorio
lavoreremo sullo sguardo interiore, come capacità di evocare e rievocare
meraviglia attraverso il movimento e le parole, in un andirivieni dalle
immagini alla scrittura e da questa al movimento danzato, sperimentando alcuni
elementi della danza: l’uso del focus,
la focalizzazione dello sguardo, e la relazione con
lo spazio e con l’altro, per arrivare a strutturare frasi di movimento. Ci si potrà poi stupire di come siamo stati
capaci di un ascolto “visivo”, pronti ad andare verso ciò che ci ha attratti, o
che ci ha resi più attenti alle cose intorno a noi. La meraviglia come primo
passo verso la scoperta, non puro effetto esteriore, dunque, ma apertura verso
il mondo fuori di noi.
:: 19.00 -20.45 Poiché sono carne (guardami ballare) ::
/ Laboratorio di lettura e visioni cinematografiche a cura di Francesco Romeo
Nulla,
infatti, è meno comune e meno comunicabile, e quindi più sicuramente protetto
dalla visibilità e dalla udibilità della sfera pubblica, di ciò che avviene
nell’ambito dell’attività corporea: i suoi piaceri e le sue sofferenze, il suo
lavorio e il suo consumo.
Hannah Arendt
Ogni
sapere è sensuale, perché proviene dal corpo.
Edward
Dahlberg
L’effetto forse più specifico della meraviglia lo possiamo
indicare servendoci di una parola inglese, unmapped. La meraviglia, con mossa
da prestigiatore o borsaiolo, ci sfila la mappa da sotto gli occhi, ci libera
per un frangente dalle coordinate che amministrano le nostre ore. Il corpo è un
geniale nascondiglio. Come per la lettera rubata di E. A. Poe, che la polizia
non riesce a trovare proprio perché lasciata in bella vista, una carico
inesauribile di meraviglia si acquatta insospettabile dentro i corpi che ci
passano davanti, ci attorniano, ci appaiono ogni giorno. Centauri, satiri,
sirene sono del resto simboli del portentoso potenziale morfologico dei corpi,
di metamorfosi sempre sul punto di compiersi. I corpi sono ampolle, alambicchi.
Il laboratorio setaccerà alcuni brani di libri e alcune scene di film che
dissigillano la meraviglia dalla vita dei corpi, ne illuminano le repentine
irradiazioni, i loro inaspettati movimenti e poteri, capaci di
disorientare e folgorare. Le nostre saranno brevi note a margine di una danza
implicita.
Saranno letti brevi brani da:
Albero di fumo di D. Johnson
Europe Central di W. T. Vollmann
Villaggi di J. Updike
Ferdydurke di W. Gombrowicz
Le botteghe color cannella di B. Schulz
Si proietteranno scene da:
I re e la regina di A. Desplechin
La pelle che abito di P. Almodovar
Vital di S. Tsukamoto
Two Lovers di J. Gray
Il ragazzo con la bicicletta di L. e J. P. Dardenne
:: 21.15 – 23.00 Dove nidifica la
meraviglia ::
/ Un itinerario letterario, pittorico, fotografico e cinematografico a
cura di Giorgio Vasta
Ulisse che legato all’albero della nave ascolta il canto delle
sirene, un cane accovacciato in un angolo di Il buon samaritano di Rembrandt, un giovane daino che in Stand By Me di Rob Reiner (da un
racconto di Stephen King) appare all’alba dal folto del bosco, o
ancora Pinocchio trasformato in asino in Collodi e l’esplosione dei fuochi
d’artificio in Atlante occidentale di
De Giudice. L’inatteso è un salto logico – nonché un improvviso inabissarsi
delle nostre abitudini percettive e cognitive – in grado di generare stupore. E
lo stupore – il taumazein greco
– è all’origine della conoscenza. Andremo insieme in cerca dei luoghi in cui
nidifica la meraviglia.
Durante il laboratorio si scriverà: verrà assegnato un esercizio che si leggerà
e commenterà in gruppo.
TUTTI GLI ALTRI APPUNTAMENTI CON NOI:
/ CORSO DI CINEMA: Il segno americano
Laboratorio di cinema e analisi stilistica condotto
da Francesco Romeo.
/ CORSO DI POESIA: Ma che noia la poesia!!
Un laboratorio di lettura e scrittura condotto da Roberto Deidier
/ CORSO DI SCRITTURA: Iscrizioni a Nientetrucchi / Principianti
e Cattedrale
Una scuola di scrittura
narrativa con scrittori di tutta Italia
/ CORSO DI POESIA: Le radici corporali del verso
/ CORSO DI TRADUZIONE
LETTERARIA: Che cos’è una buona traduzione?
Seminario sulla traduzione letteraria a cura di Federica Aceto
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