Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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lunedì 25 settembre 2023

Il primo campione di asteroide della NASA è atterrato, ora al sicuro in una camera bianca.



25 settembre 2023. Dopo anni di attesa e di duro lavoro da parte del team OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification and Security - Regolith Explorer) della NASA, una capsula di rocce e polvere raccolta dall'asteroide Bennu è finalmente giunta sulla Terra. È atterrata alle 8:52 a.m. MDT (10:52 a.m. EDT) di domenica 24 settembre 2023, in un'area mirata dello Utah Test and Training Range del Dipartimento della Difesa vicino a Salt Lake City. Nel giro di un'ora e mezza la capsula è stata trasportata in elicottero in una camera cosiddetta "bianca", (la camera bianca, detta anche laboratorio pulito, è un ambiente adibito a laboratorio chimico, meccanico e/o elettronico la cui caratteristica principale è la presenza di aria molto pura, cioè a bassissimo contenuto di microparticelle di polvere in sospensione, ndr) temporanea, allestita in un hangar sul campo di addestramento, dove è stata collegata a un flusso continuo di azoto. Ottenere il campione sotto "una purga dell'azoto," come gli scienziati lo chiamano, era una delle mansioni più critiche della squadra di OSIRIS-REx. L'azoto è un gas che non interagisce con la maggior parte delle altre sostanze chimiche e un flusso continuo di esso nel contenitore del campione all'interno della capsula terrà fuori i contaminanti terrestri per lasciare il campione puro per le analisi scientifiche. I campioni restituiti raccolti da Bennu aiuteranno gli scienziati di tutto il mondo a fare scoperte per comprendere meglio la formazione del pianeta e l'origine delle sostanze organiche e dell'acqua che hanno portato alla vita sulla Terra, oltre a beneficiare tutta l'umanità imparando di più sugli asteroidi potenzialmente pericolosi.

Il campione Bennu - circa 8,8 once, o 250 grammi - è stato trasportato nel suo contenitore non aperto, a bordo di una aeromobile, al Johnson Space Center della NASA a Houston in data odierna. Gli scienziati in questa nuova sede smonteranno il contenitore, estrarranno e peseranno il campione, creando un inventario delle rocce e della polvere e, nel contempo, distribuiranno i pezzi di Bennu agli scienziati di tutto il mondo.

La consegna di un campione di asteroide - una prima per gli Stati Uniti - è andata secondo i piani grazie al massiccio sforzo di centinaia di persone che hanno guidato il viaggio della navicella in remoto da quando è stata lanciata l'8 settembre 2016. Il team lo ha poi guidato a Bennu il 3 dicembre 2018, attraverso la ricerca di un sito di raccolta di campioni sicuro tra il 2019 e il 2020, la raccolta di campioni il 20 ottobre 2020 e durante il viaggio di ritorno a casa dal 10 maggio 2021. Dopo aver viaggiato per miliardi di miglia fino a Bennu e ritorno, la sonda OSIRIS-Rex ha rilasciato la sua capsula campione nell'atmosfera terrestre alle 6:42 a.m. di domenica scorsa. La sonda era a 63.000 miglia (102.000 km) dalla superficie terrestre all'epoca - circa un terzo della distanza dalla Terra alla Luna. Viaggiando a 27,650 mph (44,500 kph), la capsula ha perforato l'atmosfera alle 10:42 a.m.  

Fonte: Nasa

domenica 11 aprile 2021

Volo in elicottero su Marte ritardato a non prima del 14 aprile 2021.


11 aprile 2021. 
Sulla base dei dati forniti dall'elicottero Ingenuity Mars, arrivato sulla superficie del Pianeta Rosso nella tarda serata di venerdì, la NASA ha scelto di riprogrammare il primo volo sperimentale dell'elicottero Ingenuity Mars al più presto il 14 aprile 2021.
Durante un test di rotazione ad alta velocità dei rotori venerdì, la sequenza di comando che controlla il test si è conclusa presto a causa della scadenza del timer "watchdog". Ciò si è verificato mentre stava cercando di passare dal computer di volo dalla modalità "Pre-Volo" alla modalità "Volo". L'elicottero è sicuro e sano e ha comunicato la sua telemetria completa impostata sulla Terra.
Il timer del watchdog supervisiona la sequenza di comandi e avvisa il sistema di eventuali problemi. Aiuta il sistema a rimanere al sicuro non procedendo se un problema viene osservato e funziona come previsto.
Il team dell'elicottero sta esaminando la telemetria per diagnosticare e comprendere il problema. In seguito, riprogrammeranno il test a tutta velocità.

giovedì 8 aprile 2021

Ingenuity mars helicopter si appresta a librarsi in volo su un altro mondo.


8 aprile 2021. Sembrerebbe fissata per domenica p.v., 11 aprile 2021, la data del primo volo di un veicolo a motore su un altro mondo. Si tratta di Ingenuity mars helicopter della Nasa, atterrato nella seconda decade del mese di febbraio del c.a. su Marte unitamente al rover Perseverance, quando ancora era agganciato e collegato elettricamente al ventre del rover che sembra, a tutti gli effetti, un mezzo meccanico molto simile a un Suv ad altissima tecnologia. Da qualche giorno, infatti, il piccolo elicottero si è posato, dopo alcune manovre di sganciamento dal suo alloggiamento originario, sul suolo del Pianeta Rosso. Nell'immagine sottostante si apprezza un selfie che il rover Perseverance Mars della NASA si è fatto riprendendo a breve distanza da sé, ossia a circa 3 metri e 90 cm, anche l'elicottero Ingenuity. L'ingegno arrivò al cratere Jezero di Marte il 18 febbraio, attaccato al ventre del rover Perseverance della NASA. L'elicottero è una dimostrazione tecnologica con una durata di volo di prova pianificata fino a 31 giorni (30 giorni su Marte o sol). Il rover fornirà supporto durante le operazioni di volo, scattando immagini, raccogliendo dati ambientali e ospitando la stazione base che consente all'elicottero di comunicare con i controllori di missione sulla Terra. La data del volo può cambiare mentre gli ingegneri lavorano sulle distribuzioni, sui controlli pre-volo e sul posizionamento del veicolo sia di Perseveranza che di Ingegno. I tempi per gli eventi verranno aggiornati in base alle esigenze e l'ultimo programma sarà disponibile sulla pagina Web Watch Online dell'elicottero:

https://mars.nasa.gov/technology/helicopter/#Watch-Online

Per saperne di più:

NASA Invites Public to Take Flight With Ingenuity Mars Helicopter | NASA

domenica 4 aprile 2021

L'elicottero Ingenuity Mars della NASA si prepara per il primo storico volo su un altro mondo.

4 aprile 2021.

Marte: un minuscolo elicottero con un cervello di uno smartphone è ormai a pochi giorni dal tentare il primo volo a motore su un altro mondo. La NASA spera che il suo sottile robot elicottero, chiamato Ingenuity, dimostri che il volo a motore è possibile nell'aria pericolosamente sottile di Marte e aiuti a inaugurare una nuova era di esplorazione planetaria in cui i droni svolgono un ruolo vitale.

Fonte: Nasa

mercoledì 31 marzo 2021

Marte: manovre di sgancio dell'elicottero Ingenuity.


31 marzo 2021.

Da qualche giorno sono iniziate le manovre per sganciare l'elicottero Ingenuity dal ventre del rover Perseverance della Nasa, atterrato sulla superficie marziana nel mese di febbraio del c.a.. Il primo decollo del piccolo drone, che fornirà, si spera, immagini suggestive del Pianeta Rosso, è fissato per la seconda decade del mese di aprile p.v.. Ingenuity, del peso di 1,8 chilogrammi, è giunto nel suo "campo di volo" marziano ancora nascosto all'interno del rover, ripiegato come un origami e girato da un lato. Lo scorso 21 marzo è stato liberato dallo scudo in grafite che lo aveva protetto dai detriti durante l'atterraggio di Perseverance: nelle ultime ore, dopo lo sblocco del sistema di rilascio, è iniziata la sua lenta rotazione in posizione verticale. Mentre la Nasa segue attentamente questa fase documentando tutti i passaggi con le immagini, anche gli Emirati Arabi Uniti hanno gli occhi puntati su Marte per monitorare la loro sonda Hope: giunta nell'orbita del pianeta lo scorso 9 febbraio, si è finalmente spostata nell'orbita operativa definitiva, grazie a una manovra che ha visto i suoi motori accendersi per 510 secondi. La sonda, come spiegano i responsabili della missione su Twitter, è finalmente pronta per iniziare la raccolta di dati scientifici, che partirà il 14 aprile e durerà due anni.

domenica 21 marzo 2021

Astronomia: la NASA ha scoperto un insieme di filamenti, composti da materia oscura e idrogeno gassoso, che avvolge tutto l'universo.


21 marzo 2021.
La Nasa ha fatto una scoperta sensazionale: attraverso il Multi Unit Spectroscopic Explorer, montato su un enorme telescopio del Cile meridionale, per 140 ore consecutive, ha guardato lo spazio alla ricerca di una ragnatela; un insieme di filamenti composti da materia oscura e idrogeno gassoso che avvolge tutto l'universo. Il ricercatore Roland Bacon e il suo team hanno inoltre scoperto la presenza di miliardi di galassie nane, risalenti a quando l'universo aveva solo 1 o 2 miliardi di anni e anche questo l'hanno saputo grazie al bagliore che irradiavano su questa rete cosmica. Questi filamenti collegano le galassie attraverso miliardi di anni luce e creano densi ammassi di materia che si chiamano nodi; questa sorta di ragnatela, in precedenza, era stata osservata solo vicino ai quasar, ovvero dei nuclei galattici estremamente luminosi. Bacon e i suoi colleghi, invece, sono stati i primi a trovarli altrove.  

Per saperne di più:


- Linkografia

- Bibliografia

venerdì 19 febbraio 2021

Perseverance è giunto su Marte, dopo un viaggio di 203 giorni.


19 febbraio 2021.

Il rover più grande e avanzato che la NASA abbia mai inviato in un altro mondo è atterrato giovedì su Marte, dopo un viaggio di 203 giorni e dopo aver attraversato 293 milioni di miglia (472 milioni di chilometri). La conferma del successo del touchdown è stata annunciata durante il controllo della missione presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA nel sud della California, alle 15:55 EST (12:55 PST), ossia alle ore 21.55 ora italiana.

Ricca di tecnologia rivoluzionaria, la missione Mars 2020 è stata lanciata il 30 luglio 2020 dalla stazione della forza spaziale di Cape Canaveral in Florida. La missione del rover Perseverance segna un primo passo ambizioso nello sforzo di raccogliere campioni di Marte e riportarli sulla Terra.  

"Questo atterraggio è uno di quei momenti cruciali per la NASA, gli Stati Uniti e l'esplorazione dello spazio a livello globale - quando sappiamo di essere al culmine della scoperta e affiliamo le nostre matite, per così dire, per riscrivere i libri di testo", ha affermato l'amministratore della NASA. Steve Jurczyk. “La missione Mars 2020 Perseverance incarna lo spirito di perseveranza della nostra nazione anche nelle situazioni più difficili, ispirando e facendo avanzare la scienza e l'esplorazione. La missione stessa incarna l'ideale umano di perseverare verso il futuro e ci aiuterà a prepararci per l'esplorazione umana del Pianeta Rosso ".

Circa le dimensioni di un'auto, il geologo e astrobiologo robotico da 2.263 libbre (1.026 chilogrammi) sarà sottoposto a diverse settimane di test prima di iniziare la sua indagine scientifica di due anni sul cratere Jezero di MarteMentre il rover studierà la roccia e il sedimento dell'antico letto del lago e del delta del fiume di Jezero per caratterizzare la geologia e il clima passato della regione, una parte fondamentale della sua missione è l'astrobiologia, inclusa la ricerca di segni di antica vita microbica. 

A tal fine, la campagna Mars Sample Return, pianificata dalla NASA e dall'ESA (Agenzia spaziale europea), consentirà agli scienziati sulla Terra di studiare campioni raccolti da Perseverance per cercare segni definitivi di vite passate utilizzando strumenti troppo grandi e complessi da inviare a il pianeta rosso.

"A causa degli eccitanti eventi di oggi, i primi campioni incontaminati provenienti da luoghi accuratamente documentati su un altro pianeta sono un altro passo avanti verso il ritorno sulla Terra", ha affermato Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la scienza alla NASA. “La perseveranza è il primo passo per riportare la roccia e la regolite da Marte. Non sappiamo cosa ci diranno questi campioni incontaminati di Marte. Ma quello che potrebbero dirci è monumentale, incluso il fatto che la vita potrebbe essere esistita una volta oltre la Terra ".

Largo circa 45 chilometri, il cratere Jezero si trova sul bordo occidentale di Isidis Planitia, un gigantesco bacino da impatto appena a nord dell'equatore marziano. Gli scienziati hanno stabilito che 3,5 miliardi di anni fa il cratere aveva il proprio delta del fiume ed era pieno d'acqua.

Il  sistema di alimentazione  che fornisce elettricità e calore a Perseverance attraverso la sua esplorazione del cratere Jezero è un  generatore termoelettrico a radioisotopi multi-missione, o MMRTGIl Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) lo ha fornito alla NASA attraverso una partnership in corso per sviluppare sistemi di alimentazione per applicazioni spaziali civili.

Dotato di sette strumenti scientifici primari, la maggior parte delle telecamere mai inviate su Marte e il suo sistema di caching dei campioni squisitamente complesso - il primo del suo genere inviato nello spazio - Perseverance perlustrerà la regione di Jezero alla ricerca di resti fossili di antica vita marziana microscopica, portando campioni insieme la via.  

"Perseverance è il geologo robotico più sofisticato mai realizzato, ma verificare che la vita microscopica esistesse una volta comporta un enorme onere di prove", ha affermato Lori Glaze, direttore della Divisione di scienze planetarie della NASA. "Anche se impareremo molto con i grandi strumenti che abbiamo a bordo del rover, potrebbe benissimo richiedere i laboratori e gli strumenti molto più capaci qui sulla Terra per dirci se i nostri campioni portano prove che Marte un tempo ospitava la vita".

Fonte: Nasa 

martedì 16 febbraio 2021

Il 18 febbraio 2021 il rover Perseverance della Nasa giungerà su Marte per l'ennesima esplorazione del pianeta rosso.

16 febbraio 2021.

Ci siamo! Mancano solo poche ore. Dopo mesi di attesa (il decollo è avvenuto il 30 luglio 2020, da Cape Canaveral, ndr), finalmente, giovedì 18 febbraio 2021, approssimativamente alle ore 21.30 italiane, il rover Perseverance della Nasa giungerà su Marte, dopo aver percorso i milioni di chilometri[1] di distanza che separano la Terra dal pianeta rosso. 

Dopo essere entrato nell'atmosfera di Marte, all'incirca dopo sette minuti, definiti dagli addetti ai lavori "i sette minuti di terrore", il rover ammarterà, si spera, divenendo l'ennesima creazione dell'umanità a calpestare il terreno polveroso di quel pianeta alieno e ostico alla vita. 

La Nasa, questa volta, ha deciso di fare ammartare la sua creazione all'interno di un cratere da impatto meteorico, di 47.500 m, posto a ridosso di un vecchio delta di un fiume, ormai prosciugatosi miliardi di anni orsono: il cratere Jezero (situato sul lato occidentale di Isidis Planitia)

E' qui che, dopo essere ammartato, il rover comincerà a cercare quelle tracce di vita microbica, attuale o presente in epoca antica, sulla superficie del nostro vicino cosmico. 

Una missione, quella di Perseverance, senza precedenti; il rover, infatti, porta con sé il primo elicottero che si librerà nel cielo terso di Marte, che il pubblico statunitense ha battezzato Ingenuity

Durata della missione: almeno un anno marziano. 

Altri scopi della missione:

  1. Preparazione per l'esplorazione umana: il rover sarà una dimostrazione scientifica per l'uso delle risorse naturali dell'ambiente marziano. Esso inoltre monitorerà le condizioni ambientali cosicché si possa capire meglio come proteggere gli esploratori umani, inserendosi nel progetto per le future spedizioni umane fissate per il 2030. Le missioni robotiche, similmente a quelle relative alla Luna, forniranno informazioni essenziali di base per meglio affrontare le future esplorazioni umane... In ultimo il rover testerà la produzione di ossigeno dall'atmosfera marziana ricca di anidride carbonica attraverso il MOXIE.

Nell'attesa che ciò accada, formulo il mio più sentito "in bocca al lupo" alla missione. Cordiali saluti, Francesco Toscano.

Per saperne di più: 

https://www.nasa.gov/perseverance/

Mars 2020 - Wikipedia


[1] Grazie all’astronomia radar sappiamo che la distanza Terra-Marte minima è di 54,6 milioni di km, ma è una condizione molto rara; nel 2003 i due pianeti arrivarono a distare 56 milioni di km, e si stima che fosse la distanza minima degli ultimi 50000 anni; il 27 luglio 2018 i due pianeti si avvicinarono di nuovo, la loro distanza era di 57,6 milioni di km. La massima distanza Terra-Marte è di 401 milioni di km, quando i due pianeti sono nelle posizioni opposte delle orbite.

sabato 17 ottobre 2020

Hubble immortala in uno scatto "un asilo nido stellare speciale".


Questa immagine, scattata con il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA, raffigura uno speciale e particolare vivaio che forma stelle note come Globuli Gasosi Evaporante e fluttuanti, o frEGG in breve. Questo oggetto è formalmente noto come J025157.5-600606. Quando una nuova stella massiccia inizia a brillare mentre è ancora all'interno della fresca nube di gas molecolare da cui si è formata, la sua radiazione energetica può ionizzare l'idrogeno della nube e creare una grande bolla calda di gas ionizzato. Sorprendentemente, situati all'interno di questa bolla di gas caldo intorno a una stella massiccia vicina sono i frEGG: globuli compatti scuri di polvere e gas, alcuni dei quali stanno dando vita a stelle di bassa massa. Il confine tra il fresco, polveroso frEGG e la bolla di gas caldo è visto come i bordi incandescenti viola / blu in questa immagine affascinante. 
Credito di testo: ESA (Agenzia spaziale europea) Immagine di credito: ESA/Hubble & NASA, R. Sahai

martedì 6 ottobre 2020

Marte è un pianeta abitabile?

Marte: immagine composita ripresa dall'orbiter della missione Viking 1 che mostra la Valles Marineris

Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra. Viene chiamato il Pianeta rosso a causa del suo colore caratteristico dovuto alle grandi quantità di ossido di ferro che lo ricoprono. Pur presentando un'atmosfera molto rarefatta e temperature medie superficiali piuttosto basse (tra −140 °C e 20 °C) il pianeta è il più simile alla Terra tra quelli del sistema solare. Nonostante le sue dimensioni siano intermedie fra quelle del nostro pianeta e della Luna (il diametro è circa la metà di quello della Terra e la massa poco più di un decimo) presenta inclinazione dell'asse di rotazione e durata del giorno simili a quelle terrestri. Inoltre la sua superficie presenta formazioni vulcaniche, valli, calotte polari e deserti sabbiosi, oltre a formazioni geologiche che suggeriscono la presenza, in un lontano passato, di un'idrosfera. Tuttavia la superficie del pianeta appare fortemente craterizzata a causa della quasi totale assenza di agenti erosivi (soprattutto attività geologica, atmosferica e idrosferica) in grado di modellare le strutture tettoniche. Infine la bassissima densità dell'atmosfera non è in grado di consumare buona parte delle meteoriti che quindi raggiungono il suolo con maggior frequenza che non sulla Terra. Secondo gli scienziati, la possibilità di trasformare Marte in un pianeta simile alla Terra è praticabile. Gli scienziati pensano che Marte sia Terra formabile. Terra formabile significa portare la vita in un posto in cui la vita non esiste. Gli scienziati credono, addirittura, che Marte sia un pianeta altamente Terra formabile. Secondo alcuni famosi astrobiologi, fra circa venti o trent'anni avremo delle serie possibilità di trovare la prova dell’esistenza di forme di vita al di fuori del pianeta Terra. Saremo capaci di rispondere alla fondamentale domanda: “siamo soli?” Molti scienziati della Nasa concordano nel dire che una futura esplorazione dello spazio porterà alla luce forme di vita su altri pianeti; ma potrebbe anche fornire le prove che gli dèi del mondo antico fossero di fatto degli extraterrestri, così come credono i teorici degli “antichi astronauti alieni”? Lo scopo delle missioni Nasa inizialmente erano quelle di andare sulla Luna e raccogliere le prove del fatto che nel nostro sistema solare sia esistita una civiltà all'avanguardia e di riportarla indietro; in altre parole, dimostrare che in realtà discendiamo da queste divinità, Iside, Osiride, Horus, e Set. Ora che l’obiettivo è stato raggiunto, lo scopo della Nasa sembra essere quello di rivelare gradualmente tutte queste informazioni. La Nasa vuole scoprire le origini dell’uomo: da dove veniamo? Perché siamo qui? Dove stiamo andando? Gli scienziati della Nasa cercano di dare risposte alle domande summenzionate andando nello spazio? Secondo la teoria degli “antichi alieni” le nostre origini non sono qui sulla terra, ma lassù, da qualche parte del cielo che quotidianamente osserviamo. Lo spazio è davvero l’ultima frontiera?

Fonte:

IL TESS della NASA crea una vista cosmica del cielo settentrionale.

6 ottobre 2020.

Stelle familiari brillano nel firmamento, unitamente al bagliore di talune nebulose e di galassie vicine in un nuovo panorama del cielo settentrionale assemblato da 208 immagini catturate dalla NASA Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS). Il cacciatore di pianeti ha utilizzato circa il 75% del cielo in un'indagine durata due anni e sta ancora andando forte. TESS ha scoperto 74 esopianeti,o mondi al di là del nostro sistema solare. Gli astronomi stanno setacciando circa 1.200 candidati esopianeti aggiuntivi, dove potenziali nuovi mondi attendono conferma. Più di 600 di questi candidati si trovano nel cielo settentrionale. 
TESS individua i pianeti monitorando contemporaneamente molte stelle su grandi regioni del cielo e osservando piccoli cambiamenti nella loro luminosità. Quando un pianeta passa davanti alla sua stella ospite dalla nostra prospettiva, blocca parte della luce della stella, facendole temporaneamente scudo. Questo evento è chiamato transito e si ripete con ogni orbita del pianeta intorno alla stella. Questa tecnica si è dimostrata finora la strategia di ricerca dei pianeta di maggior successo, rappresentando circa i tre quarti dei quasi 4.300 esopianeti ora conosciuti. I dati raccolti consentono anche lo studio di altri fenomeni come le variazioni stellari e le esplosioni di supernova in un dettaglio senza precedenti. Il mosaico settentrionale copre meno del cielo rispetto alla sua controparte meridionale, che è stata l'immagine durante il primo anno di operazioni della missione. Per circa la metà dei settori settentrionali, il team ha deciso di angolare le telecamere più a nord per ridurre al minimo l'impatto della luce diffusa dalla Terra e dalla Luna. Ciò si traduce in un importante divario nella copertura. Per saperne di più...

venerdì 17 febbraio 2017

[Sicilia Stampa] ESPERIENZA INSEGNA: ESA, L'ASTROFISICO FAVATA "LANCEREMO UNA SONDA SU MERCURIO".


 

A Esperienza InSegna l’astrofisico palermitano dell’Agenzia spaziale europea  

Fabio Favata: “Fra un anno e mezzo lanceremo una sonda su Mercurio”

 

 

Palermo - "All'interno dell'Agenzia spaziale europea l'Italia ha un ruolo molto forte insieme a Germania, Inghilterra e Francia. Ci sono moltissimi colleghi italiani che lavorano all’Esa, tra dirigenti e ingeneri e l'industria italiana ha un ruolo fondamentale. L'Italia è uno dei pilastri dell'Esa in tutti i programmi che stiamo portando avanti. Fra un anno e mezzo lanceremo una sonda su Mercurio, una missione in cui la nostra presenza scientifica è molto significativa e una sonda vicino al sole”. Lo ha detto Fabio Favata, astrofisico palermitano di origine, responsabile della pianificazione e coordinazione del programma scientifico dell'Esa, a margine della sua conferenza a Esperienza InSegna, la manifestazione scientifica arrivata alla decima edizione, in corso al Polididattico, in viale delle Scienze. “Oggi, visto che il tema della manifestazione è l'ambiente, ho parlato del clima della Terra, come si evolve, come si è evoluto e qual è il clima sugli altri pianeti del sistema solare – ha spiegato – Ho affrontato cosa possiamo imparare guardando Marte e Venere, com’era la Terra in passato e come sarà in futuro”. 

“Quello dei rifiuti spaziali è un problema che non danneggia apparentemente l'ambiente terrestre, ma potrebbe diventare in futuro un rischio in termini di accessibilità dello spazio – ha sottolineato -. La nostra vita quotidiana è basata sulle infrastrutture spaziali. Chiunque di noi in tasca ha un cellulare con Gps. Se i rifiuti spaziali dovessero rendere inaccessibile l'orbita terrestre, ed è un rischio reale, le infrastrutture spaziali verrebbero a crollare, dalle telecomunicazioni alle geolocalizzazioni, alle trasmissioni dati. Ecco perché stiamo facendo di tutto per evitare di introdurre nuovi rifiuti nello spazio, che poi possono ricadere lentamente nell'atmosfera. Dobbiamo evitare che questo diventi un problema esplosivo”. 

  

Biografia del professore Favata

Fabio Favata, 54 anni, nato a Palermo, laureato in fisica all’Università di Palermo, all'Agenzia Spaziale Europea (ESA) dal 1989. Per i primi 15 anni della propria carriera in ESA ha svolto attività di ricerca, da circa 10 si occupa della gestione del programma scientifico dell'ESA, attualmente è responsabile della pianificazione e coordinazione del programma scientifico dell'ESA, dell'interfaccia con le delegazioni dei paesi membri e della negoziazione programmatica con i partner internazionali (NASA, agenzie spaziali di Giappone, Russia, Cina).  

  

Palermo, 17 febbraio 2017

Ufficio stampa: Futurantica srl  

Giuseppina Varsalona (338.8385836)

Marina Grasso (328.8410840).

sabato 8 agosto 2015

Trabia. “Sotto lo stesso cielo”, al via il tradizionale appuntamento nell'incantevole cornice dell'Eremo di San Felice nel cuore della Riserva di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto.

8 agosto 2015.

Si terrà sabato 8 Agosto 2015 con inizio alle ore 21,00, nell'incantevole cornice dell'Eremo di San Felice, nel cuore della Riserva di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto “Sotto lo stesso cielo”, il tradizionale appuntamento di osservazione degli astri con telescopi professionali, nella notte più stellata dell’anno, lontani dalle sorgenti di inquinamento acustico e luminoso. Lo scenario naturale circostante farà da sfondo per momenti di musica e poesia e, nel corso della serata, sarà possibile assistere alla proiezione di video-documentari sui temi dell'ambiente e partecipare ai dibattiti sulle politiche di sviluppo rurale in campo per la tutela della Riserva. L’Eremo di San Felice si trova sulla Strada Provinciale Trabia/Ventimiglia al Km 18. Inoltre si procederà in presenza degli ospiti alla liberazione di alcuni rapaci notturni riabilitati e successivamente si partirà per l'esplorazione dell'ambiente notturno con un'escursione guidata. La suggestiva cappella medievale dell'Eremo di San Felice accoglierà la funzione religiosa, in un raccoglimento capace di coinvolgere un pubblico differente, accomunato dal senso di spiritualità e di sensibilità verso l’ambiente. Celebrerà la santa messa Padre Giuseppe Calderone. Un Trio degli Amici della Musica “Benedetto Albanese” di Caccamo, si esibirà con “Swing e dintorni”. La manifestazione si concluderà con un buffet di frutta fresca offerto a tutti i partecipanti. L'evento è organizzato dall'Associazione “Amici di San Felice” in collaborazione con la Società Astronomica Palermitana, l'Associazione SiciliAntica, la Lipu di Ficuzza, il “Kakkabe Trekking” e il Club Alpino Italiano con la sezione della “Conca d’Oro” di Palermo e la sottosezione di Caccamo. L’iniziativa si svolge nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica”. Il servizio navetta gratuito sarà operativo dalle 20,30 presso il Ponte Saraceno lungo la Strada Provinciale Trabia/Ventimiglia al Km 18. Call center: Tel. 091.8112571 – 339.5921182. E-mail: unestateconsiciliantica@siciliantica.it. Facebook: Un’Estate Con SiciliAntica.

giovedì 2 aprile 2015

La NASA sta sviluppando le capacità necessarie per inviare uomini su un asteroide entro il 2025 e su Marte nel 2030.



2 aprile 2015. La NASA sta sviluppando le capacità necessarie per inviare uomini su un asteroide entro il 2025 e su Marte nel 2030 - obiettivi delineati nel bipartisan NASA Authorization Act del 2010 e nella politica spaziale nazionale degli Stati Uniti, emessi anche nel 2010. Marte è una destinazione ricca per la scoperta scientifica e l'esplorazione robotica e umana finalizzata alla conquista da parte della razza umana del sistema solare. La sua formazione ed evoluzione sono paragonabili a quelli che hanno connotato la Terra; conoscendo di più la storia di Marte, impareremo di più sulla storia e il futuro del nostro pianeta. Marte ha avuto le condizioni adatte per la vita nel suo passato. Esplorazioni future potrebbero trovare indizi di vita sul Pianeta Rosso, rispondendo a uno dei misteri fondamentali del cosmo: esiste la vita oltre la Terra? 
Mentre esploratori robotici hanno studiato Marte per oltre quaranta anni, il percorso della NASA per l'esplorazione umana di Marte inizia in bassa orbita terrestre a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Gli astronauti sul laboratorio orbitante stanno sperimentando molte delle tecnologie e dei sistemi di comunicazione necessari per le missioni umane verso lo spazio profondo, tra cui Marte. La presenza umana sulla stazione spaziale internazionale ci aiuterà anche a comprendere come il corpo cambia nello spazio e com’è possibile proteggere la salute degli astronauti. 
Il nostro prossimo passo è lo spazio profondo, dove la NASA invierà una missione robotica per catturare e reindirizzare un asteroide in orbita sulla luna. Gli astronauti a bordo della navicella Orion esploreranno l'asteroide nel 2020, ritornando sulla Terra con i campioni. Questa esperienza di volo spaziale umano oltre la bassa orbita terrestre contribuirà ad arricchire la NASA di nuovi sistemi e capacità, come la Solar Electric Propulsion, che utilizzeremo per inviare merci nell'ambito di missioni umane su Marte. A partire dal FY 2018, potente razzo Space Launch System della NASA che consentirà a queste missioni "Proving Ground" per testare nuove funzionalità. Le missioni umane su Marte si baseranno su Orion e una versione evoluta di SLS che sarà il più potente veicolo di lancio mai volato. Una flotta di veicoli spaziali robotiche e rover già sono su e intorno a Marte, aumentando notevolmente la nostra conoscenza del Pianeta Rosso, così aprendo la strada per i futuri esploratori umani. Il rover Mars Science Laboratory Curiosity sta provvedendo a misurare le radiazioni sulla strada per Marte, inviandoci  i dati di radiazione dalla superficie del pianeta. Questi dati aiuteranno a pianificare come proteggere gli astronauti che esploreranno Marte. Missioni future come il rover Mars 2020, alla ricerca di segni di vita passata, apriranno i battenti a nuove tecnologie che potrebbero aiutare gli astronauti a sopravvivere su Marte. Ingegneri e scienziati statunitensi stanno lavorando duramente per sviluppare le tecnologie astronautiche da poter utilizzare un giorno per vivere e lavorare su Marte, e per consentirci un sicuro ritorno a casa dopo il prossimo passo da gigante dell'umanità. La NASA è anche un leader in un’esplorazione globale Roadmap, in collaborazione con i partner internazionali e l'industria spaziale commerciale statunitense su un'espansione coordinata della presenza umana nel sistema solare, con missioni umane sulla superficie di Marte, come l'obiettivo di guida.

Fonte:



lunedì 6 agosto 2012

Il Mars Rover Curiosity della Nasa è giunto su Marte.

6 Agosto 2012.

Alle ore 7.31 ora italiana il Mars Rover Curiosity della NASA è giunto sul suolo di Marte, all'interno del cratere Gale. Un evento straordinario per tutta l'umanità. Si tratta, infatti, della più grande sonda mai atterrata sul pianeta rosso, grande quanto un SUV, pesa circa una tonnellata, ed è un vero e proprio laboratorio mobile che opererà su Marte per circa due anni (un anno marziano) alla ricerca di forme di vita presente o passata. E' un passo importante per tutto il genere umano e segna l'inizio della colonizzazione e della terraformazione di Marte in previsione di una futura permanenza dell'uomo su quel pianeta. Curiosity è tre volte più pesante e due volte più largo dei rover Spirit e Opportunity che atterrarono nel 2004, e trasporta strumenti scientifici più avanzati rispetto a quelli di qualunque altra missione sul pianeta rosso, forniti dalla comunità internazionale. Il lancio è avvenuto il 26 novembre 2011 per mezzo di un vettore Atlas V, e una volta giunto su Marte analizzerà dozzine di campioni del terreno e di roccia. Il Mars Science Laboratory (MSL), nominato Curiosity, subito dopo l'atterraggio ha cominciato ad inviare delle immagini dalla superficie di Marte. Di seguito pubblico un breve filmato, di circa 11 minuti, afferente l'animazione di eventi chiave della missione NASA Mars Science Laboratory, estrapolato dal portale youtube.com :



Fonte:


martedì 16 agosto 2011

Brillamenti solari: Si rischia forse di essere bombardati da brillamenti solari di classe X?


16 Agosto 2011.


I brillamenti solari sono gigantesche esplosioni sul Sole che inviano energia, luce e particelle ad alta velocità nello spazio. Questi brillamenti sono spesso associati a tempeste magnetiche solari  meglio conosciuti come espulsioni di massa coronale (CME). 
Il numero di brillamenti solari aumenta circa ogni 11 anni, ed il sole sta muovendo verso un altro massimo solare, che si verificherà probabilmente nel 2013. 
Ciò significa che arriveranno più brillamenti, alcuni piccoli ed alcuni abbastanza grandi da far giungere  le loro radiazioni fino alla Terra. 
Le più grandi eruzioni stellari (cioè una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella, con un'energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. I brillamenti delle stelle creano delle spettacolari protuberanze solari ed emettono fasci di vento solare molto energetico; in particolare la radiazione emessa da questi fenomeni nel Sole può rappresentare un pericolo per le navi spaziali al di fuori della magnetosfera terrestre, e che interferisce con le comunicazioni radio sulla Terra. I brillamenti sono spesso associati alle macchie solari e sono probabilmente causati dal rilascio di energia in occasione del fenomeno di riconnessione delle linee di campo magnetico.) sono conosciuti come "brillamenti di classe X";i brillamenti solari sono classificati come A (nei pressi di livelli di fondo), seguite dai brillamenti di classe B, C, M e simili alla scala Richter per i terremoti. Ogni lettera rappresenta un aumento di 10 volte della produzione di energia. Quindi una X è dieci volte una M e 100 volte un brillamento di classe C. La NASA e la NOAA - così come la US Air Agenzia Meteo Force (AFWA) ed altri - vigileranno e monitoreranno costantemente  il Sole per lo studio di tali brillamenti solari di classe X e le successive  tempeste magnetiche associate al fenomeno. A volte superano il valore massimo (X9): il 16 agosto 1999 e il 2 aprile 2001 vennero misurati dei brillamenti X20, ma essi furono superati da quello del 4 novembre 2003, che fu stimato a X45 ed è il più potente mai registrato. La regione di macchie solari 486 era la più turbolenta mai osservata. Per saperne di più...

Il NASA Mars Rover arriva sul cratere Endeavour.

16 Agosto 2011.

Dopo un viaggio di quasi tre anni sul pianeta rosso, il NASA Mars Exploration rover Opportunity ha raggiunto  il cratere Endeavour per studiare rocce mai viste prima. 
Il 9 agosto 2011, infatti, Opportunity ha trasmesso il suo arrivo in un luogo chiamato Spirit Point sul bordo del cratere. Opportunity si è spinto per  circa 13 miglia (21 km)  dopo aver scalato il cratere Victoria. 
La NASA sta continuando a scrivere capitoli notevoli nella storia della esplorazione di Marte. L'amministratore della NASA Charles Bolden ha detto. "Le scoperte del rover Opportunity ed i dati  forniti dal prossimo Mars Science Laboratory giocheranno un ruolo fondamentale nel rendere possibili future missioni umane su Marte e su altri luoghi dove gli esseri umani non sono ancora stati." 
Il cratere Endeavour, che è oltre 25 volte più ampio rispetto al cratere Victoria, ha un diametro di  14 miglia (22 chilometri). Presso il cratere Endeavour gli scienziati si aspettano di trovare  le rocce ed il  terreno molto più vecchi di quelli esaminati da Opportunity nei suoi primi sette anni su Marte. 
Endeavour è diventata una destinazione allettante dopo che il NASA Mars Reconnaissance Orbiter ha rilevato dei minerali argillosi che possono essersi formati in un primo periodo più caldo e umido. Per saperne di più....

giovedì 16 giugno 2011

Big Bang, il segreto dell’Universo.


L'universo 379 000 anni dopo il Big Bang(immagine ottenuta dal satellite WMAP)

16 Giugno 2011.

Il segreto della creazione dell’Universo è racchiuso nel primo secondo in cui tutto ebbe inizio, il Big Bang. All’inizio non c’era nulla: né materia, né energia. Non vi era nemmeno spazio vuoto perché non esiste. Il tempo non esisteva. 
Dal nulla apparve una sfera di fuoco miliardi di volte più piccolo di un atomo, ma milione di volte più incandescente della nostra stella: il Sole. 
Tutto ciò che oggi chiamiamo Universo è esploso da un punto più piccolo di uno spillo. Ma come è accaduto? E’ il più grande segreto di tutti i tempi.
L’uomo moderno cerca oggi di tornare all’istante della creazione. La teoria del Big Bang è accettata a livello mondiale ma è già datata. 
Nel 1929 Hubble studiò la luce proveniente dalla Galassia. Egli scoprì che le Galassie si allontanano l’una dall’altra, fenomeno meglio conosciuto come “spostamento verso il rosso” (si fa riferimento alla lunghezza d’onda prodotta dal corpo celeste osservato). Tutte le galassie, in qualunque direzione guardiamo, si stanno allontanando sempre di più da noi. Si allontanano a circa  16 milioni di chilometri all’ora. Questa è la prima prova che l’Universo ha avuto inizio e che è in continua espansione.
Secondo gli scienziati nel primo secondo dopo il big bang si crearono le sostanze di base delle stelle, dei buchi neri, di tutti gli altri corpi celesti, tutto ciò che esiste, compreso gli elementi chimici di cui le nostre cellule sono composte.
Per capire meglio la nascita dell’Universo si è dovuto creare una nuova unità di misura del tempo: il tempo di Planck.


 t_P = \sqrt{\frac{\hbar G}{c^5}} \approx 5,391 × 10−44 secondi
dove:
\hbar è la costante di Planck ridotta (o la costante di Dirac)
G è la costante gravitazionale
c è la velocità della luce nel vuoto
Il tempo di Planck è il tempo che impiega un fotone che viaggia alla velocità della luce per percorrere una distanza pari alla lunghezza di Planck.
Se siamo oggi qui è perché nel primo secondo dopo il Big Bang sono state create le prime quattro forze che regolano l’Universo: la gravità, l’elettromagnetismo, le forze nucleari.


Per scoprire come si espande l’Universo gli scienziati utilizzano degli strumenti denominati radiotelescopi. Utilizzando questo meraviglioso strumento non fanno altro che guardare il passato del nostro Universo. Guardando sempre più indietro nel tempo (si considera come riferimento  la velocità della luce, che viaggia a circa 300.000 km/sec) gli scienziati sono oggi in grado di affermare che l’Universo è nato circa 13,7 miliardi di anni fa.
Come ha fatto la pura energia di cui si componeva l’Universo  a trasformarsi in materia?
L’ha risposta l’ha fornita Einstein: E=M*C² .
All’inizio l’Universo si trasformò in un brodo primordiale di Quark e dalla dimensione di una palla da baseball in pochi secondi si trasformò assumendo le dimensioni della nostra Galassia. Dopo il primo secondo di vita nell’Universo si scontrarono energie di segno opposto ma uguali: la materia e l’antimateria,due facce di una stessa medaglia. La materia e l’antimateria non possono coesistere in quanto si annichilirebbero l’un l’altra se si scontrassero, producendo in seguito all’urto dei raggi gamma ad alta energia.  
A quanto pare, così come si nota in tutto l’Universo, la materia ha avuto la meglio sull’antimateria. Dalla piccola quantità di materia rimasta all’esito della contrapposizione iniziale fra materia ed antimateria è nato l’Universo oggi conosciuto.

Fonte:
  • it.wikipedia.org


mercoledì 23 marzo 2011

E se non fosse terrestre...? Parte quinta.


23 Marzo 2011.

L'uomo moderno è destinato a lasciare questo pianeta per colonizzare altri pianeti del nostro sistema solare. Entro la fine di questo secolo sembrerebbe che la Nasa, l'agenzia governativa civile responsabile per il programma spaziale degli Stati Uniti d'America e per la ricerca aerospaziale civile e militare, abbia intenzione di colonizzare Marte, il pianeta del nostro sistema solare  più simile alla terra e quello su cui l'uomo, con le conoscenza tecnologiche in suo possesso, potrebbe ben presto vivere. La colonizzazione del pianeta Marte è da molti ritenuta un passaggio inevitabile nello sviluppo futuro dell'umanità; attorno a Marte  si è concentrata l'attenzione delle principali agenzie spaziali terrestri, nel tentativo di sviluppare un piano organico per l'installazione di possibili colonie umane sul pianeta. Si tratta del pianeta raggiungibile da Terra con il minor impiego di energia, sebbene con le tecnologie attuali un eventuale viaggio richiederebbe comunque diversi mesi. Fra i due pianeti vi sono delle analogie:

  • Il sol, ovvero il giorno marziano, è assai vicino al giorno terrestre, con una durata media di 24 ore, 39 minuti e 35,244 secondi.
  • L'estensione della superficie di Marte è pari a circa il 28,4% di quella terrestre; a titolo di paragone, l'estensione delle terre emerse sulla Terra costituisce il 29,2% della superficie complessiva del pianeta.
  • L'inclinazione assiale di Marte è pari a 25,19°; quella terrestre vale 23,44°. Marte gode pertanto di un ciclo delle stagioni del tutto analogo a quello terrestre, sebbene la loro durata sia quasi doppia, poiché l'anno marziano corrisponde ad 1,88 anni terrestri. Il polo nord di Marte, inoltre, non punta verso l'Orsa Minore, ma verso il Cigno.
  • Marte è dotato di un'atmosfera; sebbene la pressione atmosferica al suolo valga solo lo 0,7% di quella terrestre, essa è sufficiente a proteggere la superficie dalla radiazione solare e cosmica e può essere utilizzata favorevolmente per manovre di aerofrenaggio da parte di sonde spaziali.
  • Recenti osservazioni condotte da Mars ExpressMars Exploration Rover e dalla sonda Phoenix hanno confermato la presenza di acqua sul pianeta, concentrata maggiormente attorno ai poli (anche se è stato provato che circa quattro miliardi di anni fa, il pianeta Marte appariva proprio come appare il pianeta Terra, con grandi oceani e lunghi fiumi); inoltre sono disponibili discrete quantità di tutti gli elementi e i composti chimici fondamentali per la vita umana.

Ma fra i due pianeti vi sono anche delle differenze:

  • L'accelerazione di gravità su Marte è pari a circa un terzo del corrispondente valore terrestre; allo stato attuale delle conoscenze mediche, è impossibile stabilire se questo valore sia sufficiente ad evitare l'insorgere di problemi di salute connessi con l'assenza di peso.
  • Marte è assai più freddo della Terra, con una temperatura media di -63 °C ed una minima di -143 °C.
  • A causa della bassa pressione atmosferica, Marte non presenta specchi di acqua liquida, né essi potrebbero esistere; gli esseri umani sarebbero inoltre costretti ad indossare tute pressurizzate.
  • La quantità di radiazione solare che raggiunge la superficie del pianeta (la costante solare) è circa la metà del corrispondente valore terrestre (o lunare).
  • L'orbita di Marte è più eccentrica di quella terrestre; questo causa un'intensificazione delle escursioni termiche e delle variazioni del valore della costante solare nel corso dell'anno.
  • L'atmosfera marziana consiste principalmente di diossido di carbonio. Si ritiene comunque che, data la sua elevata pressione parziale in superficie (circa 52 volte il corrispondente valore terrestre), alcune specie di pianta potrebbero sopravvivere sul pianeta.
  • Marte possiede due satelliti naturali, Phobos e Deimos, assai più piccoli della Luna e più vicini alla superficie.

Allo stato attuale, la vita umana non sarebbe possibile, senza adeguate protezioni, per più di un minuto sulla superficie di Marte; si tratta, ad ogni modo, delle condizioni più favorevoli presenti nel sistema solare, ben lontane dal clima torrido di Mercurio e Venere, dalle gelide temperature dei corpi rocciosi del sistema solare esterno e dal vuoto spinto presente sulla superficie della Luna e degli asteroidi. In condizioni estreme, l'uomo è già riuscito a sopravvivere in ambienti dalle caratteristiche analoghe a quelle della superficie di Marte: nel maggio 1961 il record di altitudine per un essere umano a bordo di un pallone aerostatico è stato registrato alla quota di 34,668 km (dove la pressione atmosferica è analoga a quella marziana); le temperature medie dell'Antartide non mostrano sostanziali discrepanze rispetto a quelle rilevate su Marte; alcuni deserti terrestri presentano caratteristiche simili a quelle della superficie marziana.

Ma cosa succederebbe se l'uomo in futuro, a bordo delle sue navi spaziali, atterrasse su un pianeta inesplorato dell'Universo sul quale una volta giunto al suolo venisse accolto da ominidi o altre forme di vita simili alla specie umana, ma ai primordi della loro evoluzione? Questi esseri alieni ci accoglierebbero come nemici o come dèi? 
Vediamo come si comportano gli uomini primitivi quando vengono a contatto, di colpo, con la tecnologia moderna: nella seconda guerra mondiale i piloti militari americani atterrarono su alcune remote isole del Pacifico, tagliate fuori dal resto del mondo. Qui gli americani costruirono basi di rifornimento e campi di atterraggio avanzati. Alla fine della guerra se ne tornarono a casa. A questo punto accadde qualcosa di strano. Gli indigeni abitanti di quelle remote isole del Pacifico, i quali vivevano ancora all'età della pietra, costruirono dei feticci di paglia e bambù simili ad aerei e delle primitive piste di atterraggio. Avevano scambiato gli stranieri per divinità e speravano in questo modo di richiamare i loro vascelli celesti con il cargo: il loro carico di tesori meravigliosi e potenti,  viveri, utensili, armi che non avevano mai visto prima. Questi veicoli aerei erano atterrati innumerevoli volte fra nubi di polveri e fragore. Gli stranieri dalla pelle bianca non andavano a caccia ma avevano tantissimo cibo a loro disposizione. Essi venivano dal cielo e quindi dovevano essere dèi, dèi del cielo. Gli indigeni attendevano il ritorno degli uomini bianchi notte e giorno ma gli dèi non tornarono più. Per tale motivo uomini scelti dalla tribù guardavano incessantemente il cielo. Sacrificavano vittime al fuoco, vegliavano e speravano, ma gli dei non tornarono più. Nacque così una nuova religione: il culto del cargo
Fu davvero questa l'origine delle leggende e delle religioni primitive? Per chi confonde ancora la fantascienza con l’ufologia, ovvero la minaccia di un’impossibile invasione marziana con lo studio scientifico degli oggetti volanti non identificati, è lecito sostenere che la cosiddetta "era dei dischi volanti" sia nata con la fine del secondo conflitto mondiale e si sia sviluppata, a partire dagli anni cinquanta, riflettendo da un lato l’eterno anèlito dell’umanità ad una pace finalmente duratura e impersonificando, dall’altro, la voglia di cercare "fuori della Terra" qualcosa di nuovo e di positivo, che aiutasse a dimenticare in fretta gli orrori della guerra. 
Se tutto questo rappresenta per i sociologi un’innegabile realtà, le cui implicazioni filosofiche vengono oggi riprese, alla fine dell’era tecnologica postmoderna, dalla corrente di pensiero chiamata "New Age", al contrario per la Paleoastronautica (branca dell’Ufologia, chiamata anche Archeologia Spaziale o Clipeologia, dal latino clypeus = scudo rotondo) le tracce inconfutabili della presenza di entità extraterrestri nel passato dell’Uomo si perdono nella notte dei tempi, dimostrando che l’evoluzione della specie umana, caratterizzata da quegli "improvvisi" ed "inattesi" balzi nel progresso della civiltà che ancor oggi stupiscono antropologi ed archeologi, è stata attentamente e costantemente seguita da non meglio definibili civilizzazioni aliene. La loro superiore tecnologia consentì ad un essere bipede, che ancora non conosceva l’uso della ruota (la prima rappresentazione della ruota è nelle tavolette d’argilla di Ur, Mesopotamia, 3.500 a.C.), di erigere manufatti così perfetti da sfidare oltre 15.000 anni di insidie naturali, con una precisione tale da far allibire gli ingegneri ed i tecnici del nostro tempo. E’ evidente, pertanto, come un impatto culturale di queste dimensioni dovesse inevitabilmente suscitare nell'intimo dei nostri antichissimi progenitori, agli albori di un percorso di civilizzazione che si presentava tutto in salita ed in cui la vita media dell’individuo si limitava a pochi decenni, una forma di considerazione del tutto speciale nei confronti di quegli "esseri misteriosi venuti dal cielo". Una venerazione, insomma, mista di gratitudine per le inimmaginabili conoscenze di cui li facevano partecipi, ma anche di forte timore reverenziale, derivato dall'intuizione dell’enorme superiorità tecnologica da essi mostrata. 
E’ logico quindi attendersi che i nostri antenati ritenessero gli extraterrestri delle divinità, come il tuono e la folgore, la luna ed il sole e tutti gli altri eventi naturali che ancora non erano riusciti a interpretare: un po’ come quello che accadde a Francisco Pizarro al suo arrivo tra gli indios peruviani; a parte le intenzioni, naturalmente... Cominciarono allora a tramandarsi oralmente, di padre in figlio, che fungeva da "iniziato", quei misteri circa "gli dèi venuti dal cielo", finché non avvertirono l’esigenza di fissare nel tempo le immagini di quegli eventi e di quei personaggi che così profondamente avevano colpito la loro sensibilità. Così una selce, impiegata come punta di freccia o come coltello, tracciò sulle pareti di una grotta buia e densa di fumo alcuni eloquenti ideogrammi: un "disco" con tanto di supporti d’atterraggio, figure vagamente umane con il capo nascosto da una specie di casco munito di antenne, rappresentazioni di esseri contornati da aura luminosa, ecc. Così, lasciando testimonianze tangibili dall’Irlanda al Sahara, dalla Spagna alla Mongolia, dalla Val Camonica all’Australia, dal Canada al Perù, l’uomo lentamente imparò ad uscire dalle oscure caverne, che lo proteggevano ma ne limitavano nel contempo lo spaziare su più ampi orizzonti; ed esercitando la meravigliosa dote della curiosità, che l’avrebbe un giorno fatto ripartire verso le stelle, alla ricerca dei suoi "dèi", di quegli esseri superiori che tanto avevano inciso nel suo cammino, uscì spettatore dalla preistoria ed entrò protagonista nel proprio futuro.



Continua..al prossimo post!

Fonte:
  1. it.wikipedia.it;
  2. http://laterradellefate.forumcommunity.net/

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