Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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lunedì 15 maggio 2023

Sesta Edizione della "StraPapa'-StraPalermo", domenica 14 maggio 2023.


15 maggio 2023.

Ieri mattina, dalle ore 11.00, si è svolta a Palermo, con partenza da Piazza Castelnuovo, la sesta edizione della manifestazione podistica "StraPapà -StraPalermo", promossa e organizzata da Acsi Sicilia Occidentale, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Palermo, sponsorizzata dal centro commerciale Conca D'oro del capoluogo siciliano. Ecco alcuni monumenti della manifestazione:



Straordinario momento di socializzazione, divertimento e sport. Passeggiata aperta a tutti di 3 km dentro il centro storico di Palermo.

Per saperne di più:

https://www.strapapa.it


Azzurri pronti a volare al mondiale di parapendio 2023

La Francia si prepara a ospitare la 18.ma edizione dei Campionati del Mondo di volo in parapendio. Località prescelta Chamoux-sur-Gelon nel dipartimento della Savoia. Debutto il prossimo 20 maggio con la sfilata delle 57 nazioni partecipanti e chiusura il 3 giugno con la cerimonia della premiazione. Le prime giornate saranno dedicate alla registrazione dei piloti, massimo 150 in totale, al briefing sulla sicurezza e a voli di ambientamento. Le gare vere e proprie occuperanno dodici giorni dal 22 maggio al 2 giugno, con l’intermezzo di giornate di riposo o di sosta per cattivo tempo, se mai si dovesse verificare. Sarà comunque disputata una prova al giorno i cui risultati, sommati a tutte quelle volate, concorreranno a formare le classifiche finali per l’assegnazione dei titoli di campioni del mondo a squadre nazionali, individuali maschile e individuale femminile. Durante i voli, sfruttando brezze e masse d’aria ascensionali provocate dall’azione del sole sul suolo, unico carburante di questi mezzi privi di motore, ma con profili alari avanzati, i piloti potranno percorrere decine di chilometri, ammirando i parchi naturali dei Bauges verso nord, il massiccio de la Chartreuse verso sud ovest, le catene montuose di Lauzière e Belledonne verso sud est e la parete sud del Monte Bianco verso nord est. La nazionale italiana, dopo la conquista dei mondiali nel 2019, si presenta all’appuntamento con il bronzo vinto agli europei dello scorso anno, senza nascondere aspirazioni al podio, ma anche con lo spauracchio della Francia che ha dominato largamente quella edizione. La comporranno il campione del mondo del 2019 Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano), Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due Coppe del Mondo, Denis Soverini di Gemona del Friuli (Udine), Christian Biasi di Rovereto (Trento), la milanese Silvia Buzzi Ferraris e il coach Albero Castagna di Cologno Monzese (Milano). 
Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578) il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali;
per informazioni sul mondiale di parapendio in Francia contattare Alberto Castagna - castagna (AT) telemako.it - 348 737 5753

martedì 25 aprile 2023

Il romanzo "Malacarne", di Francesco Toscano, in vendita sul portale Amazon.it


Palermo, 25 aprile 2023.

Buongiorno e buona festa della Liberazione dal nazifascismo. Con il presente post vi ricordo che è possibile acquistare il romanzo "Malacarne", di Francesco Toscano, sul portale Amazon.it, raggiungile al seguente url:Amazon.it: Malacarne - Toscano, Francesco - Libri; il libro è posto in vendita al prezzo di € 6,27, versione cartacea, tipo brossura con copertina morbida; è inoltre possibile acquistare la versione cartacea, tipo brossura, con copertina rigida, al prezzo di € 10,40, cliccando al seguente url: Amazon.it: Malacarne - Toscano, Francesco - Libri. Ed infine, è possibile acquistare la versione kindle del romanzo, al prezzo di € 1,49, cliccando al seguente url: Malacarne eBook : Francesco Toscano: Amazon.it: Kindle Store.

Sinossi del romanzo:

"Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la Pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla Magistratura inquirente di assicurare alla Giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù.

Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall’altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell’impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose.
Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori.
Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell’incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato “punciutu” e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nella mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell’organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato."

Vi ricordo, ancora, che il romanzo in questione fa parte della collana "Le indagini del Maresciallo ASCALI", che consta di nr. 3 romanzi, tra cui "I ru viddrani" e "L'infanzia violata", oltre che il libro in narrativa, tutti acquistabili in formato kindle al seguente url Le indagini del Maresciallo ASCALI (3 libri) Edizione Kindle (amazon.it) e al prezzo di € 2,99 cadauno. 

Certo di avervi fatto cosa gradita, colgo l'occasione di porgere loro cordiali saluti.

Francesco Toscano

Il romanzo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, in vendita sul portale Amazon.it


Palermo, lì 25 aprile 2023.

Buongiorno e buona festa della liberazione dal nazifascismo. Con il presente post vi ricordo che è possibile acquistare il romanzo "L'infanzia violata" dello scrivente Francesco Toscano sul portale Amazon.it al seguente url: L'infanzia violata : Toscano, Francesco: Amazon.it: Libri; il libro cartaceo è tipo brossura, con copertura flessibile, ed è posto in vendita al prezzo di € 9,02; vi ricordo, altresì, che è anche possibile acquistare la versione kindle, al prezzo di € 2,99, al seguente url: L'infanzia violata eBook : Francesco Toscano: Amazon.it: Kindle Store.

Sinossi del romanzo:

"Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia.La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

Aveva da poco compiuto quarantacinque anni d'età il maresciallo aiutante Ascali, comandante della Tenenza dei Carabinieri di "Punta Calura", in provincia di Agrigento, quando ricevette la delega d'indagine da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di quella provincia, affinché si potesse occupare, in qualità di responsabile del pool di carabinieri dedito al contrasto dei reati in danno dei minori, di quel presunto caso di pedofilia in danno delle minori Francesca e Marianna Rossi, rispettivamente di anni 7 e 9, già residenti nel territorio della giurisdizione del Reparto dell'Arma che aveva avuto l'onere e l'onore di dirigere, le quali erano state da poco ospitate presso la Comunità Alloggio per minori "La Felice". Unitamente alla collega Della Monica Patrizia, da poco giunta al reparto, un giovane maresciallo peraltro psicologa, di concerto con l'A.G., aveva pertanto provveduto ad avviare le indagini del caso tese all'acquisizione di tutte quelle prove inconfutabili, incontrovertibili, che avrebbero potuto consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia un infimo uomo resosi autore, a dire del Sostituto Procuratore della Repubblica, di quell'efferato delitto. Le audizioni delle due minori da parte degli inquirenti, alla presenza dell'assistente sociale Fricano, della psicologa Della Valle, avrebbero ben presto svelato quel turpe crimine, prima della fissazione dell'incidente probatorio, così da poter giungere all'emissione della misura della custodia cautelare in carcere in danno del presunto reo? Oppure no?"

Vi ricordo, ancora, che il romanzo in questione fa parte della collana "Le indagini del Maresciallo ASCALI", che consta di nr. 3 romanzi, tra cui "I ru viddrani" e "Malacarne", oltre che il libro in narrativa, tutti acquistabili in formato kindle al seguente url Le indagini del Maresciallo ASCALI (3 libri) Edizione Kindle (amazon.it) e al prezzo di € 2,99 cadauno. 

Certo di avervi fatto cosa gradita, colgo l'occasione di porgere loro cordiali saluti. Francesco Toscano

lunedì 24 aprile 2023

Recensione del romanzo "Naufraghi nello spazio profondo: I 12 marziani, gli ultimi sopravvissuti della specie umana", di Fabrizio Castrogiovanni.

Palermo, lì 24 aprile 2023.

Buongiorno, è con immenso piacere che pubblico la recensione del mio ultimo scritto, pervenutami per email dall'amico e lettore Fabrizio Castrogiovanni:

"Ciao Francesco, 

scusa se come al solito sono in ritardo. Il libro mi è piaciuto molto. Ecco una breve recensione:

In un futuro distopico che però potrebbe essere molto simile alla futura realtà, a causa degli ormai devastanti danni provocati dal genere umano al nostro pianeta, una manciata di uomini, tra cui il protagonista di questo romanzo Joseph Migliorini, sono spediti su Marte per cercare di preservare la nostra specie. Le cose non andranno esattamente come previsto in una storia in cui si susseguono guerre tra gli umani superstiti per accaparrarsi le risorse rimaste, viaggi in altri pianeti del nostro e di altri sistemi solari, guerre tra cyborg e intelligenze artificiali evolute. Questa opera di Francesco Toscano deve farci riflettere su quello che potrebbe accadere e sugli errori che dobbiamo cercare di evitare, anche se nel racconto non mancano speranza e la fiducia sul lato buono dell’umanità.

Ciao
Fabrizio"

Nel ringraziare Fabrizio per la sua cortese recensione, colgo l'occasione di porgere loro cordiali saluti. 
Francesco Toscano 


mercoledì 15 marzo 2023

Pubblicato su Amazon, in formato Kindle e cartaceo, il romanzo di fantascienza "Naufraghi nello spazio profondo: I 12 marziani, gli ultimi sopravvissuti della specie umana" di Francesco Toscano



Palermo, 15 marzo 2023.

Buonasera, in data odierna ho provveduto a pubblicare sul portale Amazon, in formato e-book per Kindle, il romanzo di fantascienza "Naufraghi nello spazio profondo - I 12 marziani, gli ultimi sopravvissuti della specie umana". Chiunque di voi fosse interessato all'acquisto può farlo cliccando al seguente url:

NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA eBook : Toscano, Francesco: Amazon.it

Il prezzo dell'ebook è stato fissato dall'autore in € 2,99;

il prezzo del libro cartaceo, tipo brossura con copertina morbida, è di 7,27 €;

il prezzo del libro cartaceo, tipo brossura, copertina rigida, è di 10,00 €. 

Certo di aver fatto cosa gradita, colgo l'occasione di porgerVi cordiali saluti.

Francesco Toscano


sabato 11 marzo 2023

NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO - I 12 MARZIANI - GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA

Palermo, 11 marzo 2023.

Riporto una breve sinossi del romanzo di fantascienza che intendo pubblicare a breve:

«In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia. Così, in un turbinio di emozioni, i 12 esseri umani rimasti in vita sarebbero stati costretti a divenire dei veri e propri naufraghi fra le stelle approdando dapprima su Titano, la luna di Saturno, ove sarebbero rimasti a vivere per circa un ventennio e, in seguito, avrebbero deciso di lasciare il nostro sistema solare alla volta di Proxima Centauri, la nana rossa più vicina al nostro Sole, distante da esso circa 4,243 anni luce, poiché noto che attorno ad essa orbitasse un pianeta potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale e, quindi, ritenuto ospitale alla vita. L’esser divenuta una specie intergalattica, ahinoi, avrebbe reso l’umanità sempre più simile ai robot; alcuni di loro, dei cyborg, si sarebbero ribellati all’ordine costituito dalla IA, così generando ulteriori conflitti che avrebbero portato l’homo sapiens quasi all’estinzione. All’alba dell’anno 2291, avuto riguardo al computo dello scorrere del tempo ideato dai terrestri, i cyborg capeggiati da Joschka avrebbero deciso di sferrare un attacco contro l’IA e gli altri robot costruttori di stanza nella Galassia NGC 224, al fine di potere sottrarre loro le apparecchiature e i macchinari necessari per la costruzione di una nuova e più potente nave spaziale che potesse consentire al nuovo gruppo criminale, identificato dalla IA come “Skinetz”, di fare rotta verso la Terra, il pianeta in cui tutto aveva avuto inizio, convinti che essi fossero nati per sterminare l’umanità che, a loro dire, ancora risiedeva su quell’infimo pianeta. L’ape Teddy, il robot costruttore per eccellenza, ideato e realizzato dall’ingegnere MIGLIORINI tanti secoli prima su Marte, che nel frattempo si era posto a capo degli altri robot costruttori ancora controllati dalla IA, aveva ipotizzato che per la vittoria finale contro gli “Skinetz” fosse loro necessario il contributo di altri individui, dei cloni umani, da egli ritenuti delle creature guerrafondaie, affinché potessero combattere in prima linea contro i cyborg umanoidi di Joschka e, infine, annientarli. Ma il destino, beffardo, avrebbe deciso diversamente per loro…»

Cordiali saluti,

Francesco Toscano

Nel 2025 in Italia i campionati del mondo di deltaplano

Un’ottima notizia per il volo in deltaplano è giunta da Oporto in Portogallo: i delegati della FAI, la Federazione Aeronautica Internazionale, con voto unanime hanno assegnato all’Italia i campionati del mondo 2025 “classe sport”. La candidatura era stata posta dal Delta Club Laveno e Aero Club Lega Piloti che organizzeranno l’evento dall’al 14 giugno a Laveno Mombello. La cittadina del varesotto, affacciata sul Lago Maggiore, è storicamente legata al volo libero, vale a dire senza motore, in deltaplano, uno sport totalmente immerso nella natura. Basta pensare che i prossimi 2, 3 e 4 giugno ospiterà la 35.a edizione del Trofeo Valerio Albrizio, la gara di deltaplano più longeva nel panorama internazionale con partecipanti da tutta Europa. Saranno utilizzati come atterraggio ufficiale la vasta area cosiddetta del Pradaccio, al confine con il comune di Cittiglio, e come decollo Poggio Sant’Elsa sul monte Sasso del Ferro dove si trova anche la stazione della funivia.

I mondiali del 2025 “classe sport” saranno preceduti l’anno prima da un altro grande appuntamento internazionale, i premondiali, vale a dire una sorta di prova generale dell’area di volo da parte dei piloti che dovranno poi affrontare il campionato del mondo. I due eventi sono stati accolti con estremo favore dalle autorità locali, individuati quali straordinarie occasioni di promozione del turismo sportivo sul Lago Maggiore, a partire dall’amministrazione del comune di Laveno, capofila nel sostenere la candidatura presso la FAI. A seguire quelle dei vicini Cittiglio e Sangiano e tutte in sinergia con il Delta Club Laveno e l’Aero Club Lega Piloti.


Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)

il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali



per altre informazioni contattare

Flavio Tebaldi - 339 3472910 – flafly63 (AT) gmail.com

il sito del Delta Club Laveno – il sito dell’Aero Club Lega Piloti


Tutti i comunicati stampa FIVL

mercoledì 22 febbraio 2023

NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO - I 12 MARZIANI - GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA Di Francesco Toscano

Palermo, 22 febbraio 2022.

Buongiorno, ho appena finito di completare il romanzo di fantascienza di cui all'oggetto che spero di poter pubblicare quanto prima nel territorio dello Stato. Chi di voi fosse interessato a leggerlo potrà farmene richiesta in privato al mio indirizzo di posta elettronica. Certo di avervi fatto cosa gradita, colgo l'occasione di augurarvi una buona giornata.

Francesco Toscano


sabato 31 dicembre 2022

Auguri di un prospero 2023!

31 dicembre 2022.

È finito il 2022! Un anno ricco di emozioni e soddisfazioni per me, sia dal punto di vista professionale che personale. 

Un anno che, nel complesso, è stato, per me, molto positivo. 

Il mio cuore non può non ricordare quanti, in questo anno, hanno perso degli affetti a loro cari: che il tempo possa lenire il loro dolore!

Oggi, San Silvestro, colgo l'occasione di augurare a ciascuno di voi i miei più cari auguri di buon anno! Che il 2023 sia per tutti voi ricolmo di ogni bene possibile.

Francesco Toscano

Deltaplano e parapendio: ritorno a una positiva normalità


Nel 2022 il volo libero in deltaplano e parapendio ha ripreso a pieno ritmo l’attività funestata in precedenza dalla pandemia. Un grande impegno dell’associazione è stato quello di migliorare la procedura informatica per la sottoscrizione dell’assicurazione RCT, Responsabilità Civile verso Terzi. Infatti le disposizioni di legge impongono ai praticanti il volo libero di essere assicurati in tal senso. Tuttavia non ci si è accontentati del minimo sindacale, ma sono state aggiunte altre importanti tutele per i piloti durante lo svolgimento della loro amata disciplina. La FIVL gode di ottima considerazione ai tavoli di confronto a livello internazionale. Il consigliere Rodofo Saccani è stato eletto nel consiglio direttivo della European Hang Gliding and Paragliding Union (EHPU), cioè la federazione europea di volo libero. Continua la collaborazione con EASA, l’agenzia europea per il volo, sulla definizione delle norme tecniche per la visibilità elettronica in vista dell’imminente occupazione degli spazi aerei da parte dei droni. Su questo tema EASA ha sposato la proposta FIVL sull’uso degli smartphone per il volo libero. Implementate anche attività come l’organizzazione dei campionati regionali, gli incontri a distanza per approfondire temi legati al volo libero, le migliorie al sito meteo che emana previsioni ad hoc per chi vola senza motore, le prestazioni di vari servizi e il consolidamento del già alto profilo della rivista “Volo Libero” come contenuti e immagini. Il mensile è giunto al n. 320, caso unico di una rivista sportiva edita da oltre 30 anni. Per quanto riguarda l’agonismo, dopo i dieci mondiali collezionati dalla squadra nazionale di deltaplano, nel 2022 è stata la volta del sesto titolo europeo vinto nei cieli del Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria dopo nove giornate di volo. Quello individuale è toccato per la terza volta all’alto atesino Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, titolo questo vinto in passato ben cinque volte. Medaglia d’argento al corregionale Christian Ciech, oggi trapiantato nel varesotto. Un centinaio i piloti in gara provenienti da 22 nazioni. Dopo sei task la squadra azzurra di parapendio ha agguantato la medaglia di bronzo a squadre al Campionato Europeo disputato a Nis in Serbia, presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. È stata una competizione e senso unico con la Francia che ha lasciato agli avversari solo le briciole e talvolta neanche quelle. Delle passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un soffio il titolo nel 2018. Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578) il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali IMMAGINI di libero utilizzo. 

lunedì 28 novembre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo venti.

 

Venti.

Mi chiamo Frank e sono uno dei dodici. Anzi, uno dei nove poiché, ahimè, mio padre, mio fratello Lorenz, mio nonno, Joseph, sono passati a miglior vita. L’ape Teddy mi ha riferito, recentemente, che mio nonno annotava la sua storia in un diario. Dopo varie ricerche l’ho trovato il suo diario e, commosso per quanto appreso, mi accingo, con tanta umiltà, cercando di continuare a raccontare la nostra storia con dovizia di particolari, ad annotare nelle pagine vuote che restano in quel diario la restante parte della storia della mia famiglia, che mio nonno ha interrotto bruscamente dopo la morte di mio padre. Nonno, infatti, qualche giorno dopo si è spento come una candela di cera consumata dalla fiamma ardente, stanco di questa miserevole vita. Non ho nulla da rimproverargli: anzi, egli è stato per noi una guida forte e autorevole, che con la sua tenacia e perseveranza ci ha consentito di continuare a sopravvivere in ambienti ostili alla vita. Mia nonna, ormai vecchia e stanca, mi continua a ripetere che se non fosse stato per la caparbietà del nonno noi non ce l’avremmo fatta a sopravvivere né su Marte, né sugli altri corpi celesti dove ci siamo diretti negli ultimi anni. Ella ha ragione. Me lo ricordo bene mio nonno. Di egli ricordo che trascorreva gran parte del suo tempo a sperimentare e a costruire quello che ci occorreva per continuare a sopravvivere alle ostilità che la vita ci poneva dinanzi. Ormai sono passati dieci anni dalla sua morte. Come da sua volontà testamentaria il suo corpo è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse sull’Olympus Mons, la vetta più alta del sistema solare, ovvero la montagna più alta di Marte, che con i suoi venticinque chilometri di altezza è la prima cosa che si nota allorquando ci si avvicina al pianeta Marte. Ora tocca a me prodigarmi affinché la mia famiglia continui a prosperare nel sistema solare e oltre. Recentemente ho costruito un’altra navetta spaziale, aiutato da Teddy e dagli altri robot costruttori, che a breve ci consentirà di lasciare il nostro sistema solare alla volta di Proxima Centauri, la nana rossa più vicina al nostro Sole, distante da esso circa 4,243 anni luce, ubicata nella costellazione del Centauro. Già dal 2016 è noto che attorno ad essa orbita un pianeta potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale e, quindi, ritenuto ospitale alla vita. Vedremo!

-         Accensione dei propulsori principali in 10,9,8,7,6,5,4,3,2,1, decollo! –

-         Teddy, traccia la rotta per Proxima. –

-         Con molto piacere, Frank! –

Pochi istanti dopo, dinanzi a noi, si aprì un wormhole, un cunicolo gravitazionale o ponte di Einstein – Rosen, che ci avrebbe consentito nel giro di qualche ora di raggiungere il sistema solare che avevamo deciso di visitare e abitare. Lasciavamo Titano e quello che rimaneva del nostro campo base e della nostra spedizione umana, quasi trent’anni dopo il nostro arrivo su quella Luna di Saturno. Ci lasciavamo alle nostre spalle tanti momenti felici, ma anche molti momenti di profonda tristezza e scoramento. Oggi, dopo tutto quello che ci è accaduto, posso affermare che la vita non è stata clemente con noi. Come dei bambini gracili che barcollano, pur tuttavia, siamo riusciti sempre a rialzarci dopo ogni caduta. Il nostro pregio più grande è stato quello di non esserci mai abbattuti alle difficoltà.

-         Frank, siamo arrivati! – Disse Teddy.

-         Teddy, aziona lo scanner termico, e tieni in stand-by il cannone a plasma, nel caso in cui ci dovesse servire. –

Ero diventato guardingo. La responsabilità della nostra sopravvivenza ricadeva su di me ed era così grave che, volendola assimilare a qualcosa, penso possa essere più simile a un macigno pronto, da un momento all’altro, a schiacciarmi la testa. Avevo dato istruzioni ai componenti il mio nucleo familiare di che cosa essi avrebbero dovuto fare nel caso in cui un’entità aliena ci avesse attaccato. Sino ad allora, ovvero da quando avevamo lasciato il nostro sistema solare, tutto era andato per il verso giusto e non volevo che le cose cambiassero repentinamente. Così non fu!

Da tribordo qualcosa mandò in frantumi parte della nostra navetta. Decisi, d’urgenza, di atterrare su Proxima Centauri B, un pianeta molto simile alla Terra, scoperto il 24 agosto del 2016 attraverso il metodo delle velocità radiali, rilevando le variazioni prodotte dall’effetto Doppler nello spettro di Alfa Centauri C. Proxima Centauri B è un pianeta terrestre che orbita a 0,05 unità astronomiche dalla sua stella, ovvero un ottavo circa della distanza che separa Mercurio dal Sole, all’interno della zona cosiddetta abitabile del sistema.

L’impatto al suolo fu violentissimo; ma i sistemi di sicurezza che avevamo approntato prima della nostra partenza da Titano avevano retto bene l’urto. Qualche contusione fra i passeggeri della nave, ma nulla di più. Era iniziata la nostra avventura fuori dal sistema solare, ma quanti inquietanti interrogativi ci balenarono in mente? Chi o che cosa ci aveva colpiti e, soprattutto, perché? Ma questa è un’altra storia che vi racconterò un altro giorno. Adesso sono impegnato, unitamente a Teddy e agli altri robot costruttori, a definire il nostro campo base, ad allestire un sistema di difesa attivo onde evitare che qualcuno o qualcosa possa mandarci al Creatore.

 

N.B.: Questo è l'ultimo post dedicato al fantasy "I 12 marziani", di Francesco Toscano, in attesa della sua prossima pubblicazione. Spero di completare l'opera prima del mese di giugno del 2023. Con affetto, Francesco Toscano.

lunedì 21 novembre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo diciannove.

 


Diciannove.

 

L’aver perso il 40% delle derrate alimentari stoccate nell’apposita area creata dai robot costruttori nel nostro campo base su Titano significò per la mia famiglia una grave perdita, giacché c’erano costati tanto tempo e tanto lavoro la coltivazione di quelle piante di cereali andate perdute, che erano necessarie per il nostro fabbisogno giornaliero. Ho sempre pensato che nessuno mi ha mai regalato niente e che tutto quello che io ho, oggi, è direttamente proporzionale all’impegno da me profuso quotidianamente nel creare e produrre ciò di cui ho avuto di bisogno nella mia lunga vita, per la mia e per l’altrui sopravvivenza. Ho lavorato incessantemente anche per diciotto ore al giorno per realizzare tutto quello che oggi noi abbiamo. Ho sudato, e poi ho pianto ogni qualvolta la mia nuova creazione prendeva vita e ci consentiva di vivere e prosperare, in modo diverso rispetto al nostro recente passato, fatto, il più delle volte, di stenti e sofferenze. Fra i dodici coloni, ovvero fra i dodici membri il mio nucleo familiare, oltre a me e mio figlio, quello che maggiormente contribuiva alla realizzazione delle nostre opere, che fossero di biologia molecolare, di bio-genetica, di chimica, ingegneria, era da almeno una decina anni mio nipote Lorenz, ritornato tra noi dopo una breve permanenza su Encelado. Lorenz era tutto quello che io avrei voluto essere da giovane. A differenza mia, che ero basso e tarchiato, Lorenz era alto circa un metro e novanta, corporatura robusta, fisico perennemente allenato, di muscolatura forte e vigorosa, dotato di un’intelligenza fuori dal comune. Mentre il mio cervello era più simile a un personal computer degli anni Ottanta, quello di Lorenz era più assimilabile a un potente computer quantistico di fine anni Venti del nuovo Millennio, ovvero quello dotato di processore che ricordo chiamarsi Osprey, dell’IBM, da 433 qubit. E poi, era umile, era riflessivo, era un gioiello che brillava di luce propria. Purtroppo per noi, questo gioiello che irradiava con la sua luce abbacinante i nostri occhi, si spense troppo presto. Tutte le nostre conoscenze in campo medico, tutte le nostre invenzioni, non ci consentirono di sconfiggere il cancro che gli divorò il colon e gran parte dell’intestino tenue. Il suo cadavere, riposto con tanto amore all’interno di un’urna funeraria, fu lanciato in orbita attorno al gigante gassoso Saturno all’alba del 31 gennaio dell’anno 2080. Ho pianto tanto alla sua morte, così tanto che da allora non ho più alcuna lacrima nei miei condotti lacrimali. Una profonda tristezza mi sovviene quando la mia mente rievoca quei giorni di lutto e di dolore. Mio figlio, alla perdita del suo amato Lorenz, si ammalò anch’egli di una forma acuta di depressione post-traumatica che lo portarono, in meno di due anni, alla morte per annegamento in uno dei tanti laghi d’idrocarburi presenti su Titano; si era lasciato morire il mio Michael. Oggi, scusate, sono davvero stanco e non riesco più a scrivere perché la mia mente, il mio spirito, sono profondamente lacerati dal dolore per la grave perdita dei miei amati Michael e Lorenz: i miei due diamanti da cento carati cadauno.

mercoledì 9 novembre 2022

500 km di corsa in una settimana. Pronta la "Cursa di Ciclopi", la più lunga d'Europa.



Saranno provenienti da oltre 20 diverse nazioni di tutto il mondo, dal Giappone agli USA passando ovviamente per tanti paesi europei, i partecipanti alla prima “Cursa di Ciclopi”, la gara di oltre 500 chilometri da percorrere a piedi entro 7 giorni, dal mare di Cefalù all’Etna, attraverso 5 fra parchi e riserve naturali, 8 fra i borghi più belli d’Italia, con un dislivello COMPLESSIVO di oltre 20 mila metri. Questi alcuni dei numeri della “Endurance trail” che si svolgerà a fine aprile del prossimo anno nella zona nordorientale della Sicilia, il cui percorso è stato testato da un gruppo di atleti una prima volta a maggio e poi ancora in questi giorni per definire tutte le tappe. La gara siciliana, la più lunga di questo tipo in Italia e in Europa e fra le più lunghe del mondo, si ispira al “Tor des Geants” della Val d’Aosta, organizzata dai VdA Trailers. La “Cursa di Ciclopi” ne ripercorre infatti lo stile e l’impostazione, con una divisione del percorso in “basi vita” – punti di ristoro particolarmente attrezzati per ospitare i concorrenti offrendo loro vitto, alloggio e assistenza medica. L’ambientazione scelta è quella della zona Nord-orientale della Sicilia, attraversando 4 Parchi naturali tra le province di Palermo, Catania e Messina, con un leggero sconfinamento anche in quella di Enna (Riserva Naturale Orientata Sambuchetti). Questa zona presenta una grandissima ricchezza naturale, nonché storica e artistica, contenendo al suo interno le bellissime catene montuose dei Nebrodi e delle Madonie (con le più alte vette sicule), il vulcano attivo più alto d’Europa, centinaia di chilometri di costa mediterranea e diversi antichi paesi, molti dei quali compresi nella lista dei “borghi più belli d’Italia”. Il percorso della “cursa” è stato concepito ad anello, con partenza e arrivo nella cittadina normanna di Cefalù, che ospita anche una parte del patrimonio UNESCO Arabo-Normanno. Procedendo in senso antiorario, ci si dirige verso l’entroterra per raggiungere il Sentiero Italia e, seguendone il percorso, arrivare fino all’Etna. Dopo aver toccato il punto più alto della gara presso l’Osservatorio Vulcanologico di Pizzi Deneri (2818 m) il percorso si dipana nel territorio dei Nebrodi, attraversando posti suggestivi come l’Altipiano di Argimusco, e dirigendosi verso la costa mediterranea, che si raggiunge in corrispondenza della Marina di Capo d’Orlando. Da qui il paesaggio cambia decisamente aspetto, mentre si percorrono lunghi tratti di spiaggia nel litorale che da Sant’Agata di Militello porta fino a S.Stefano di Camastra per poi ripiegare verso l’entroterra in corrispondenza della Fiumara d’Arte – con passaggio alla suggestiva piramide del 38° parallelo – e percorrere gli ultimi km verso Cefalù. “Questa gara – dichiara Giorgio Cambiano dell’Associazione Triscele Trailers, che organizza l’evento – ha ovviamente un altissimo valore sportivo, rappresentando una sfida unica nel suo genere nel nostro paese. Allo stesso tempo è una straordinaria opportunità di visibilità e promozione del nostro territorio, anzi dei tanti territori che sono attraversati dagli atleti e che rappresentano tante eccellenze del panorama siciliano, della sua storia e del suo patrimonio artistico.” Programma e luoghi: Partenza dal duomo di Cefalù, si toccano successivamente le seguenti località e Comuni: Parco delle Madonie, Santuario di Gibilmanna, Isnello, Pizzo Carbonara, Piano Battaglia, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Gangi, Riserva Sambuchetti, Parco dei Nebrodi, Monte Soro, Maniace, Bronte, Parco dell’Etna, Zafferana Etnea, Osservatorio vulcanologico, Piano Provenzana, Castiglione di Sicilia, Parco dell’Alcantara, Francavilla di Sicilia, Evangelisti, Novara di Sicilia, Altopiano dell’Argimusco, Montalbano Elicona, S.Pietro Patti, Raccuja, Sinagra, Castell’Umberto, Naso, Capo d’Orlando, Rocca di Capri Leone, S.Marco d’Alunzio, S.Agata di Militello, Acquedolci, Marina di Caronia, S.Stefano di Camastra, Piramide 38° parallelo, Pettineo, S. Mauro Castelverde, Geraci Siculo, Castelbuono, per poi tornare a Cefalù, con arrivo previsto a piazza del duomo entro le ore 18:00 di sabato 4 MAGGIO 2023. La manifestazione si avvale del patrocinio di molti dei Comuni interessati dal percorso. 
Video del percorso CON INTERVISTA AGLI ORGANIZZATORI è disponibile per il download su https://drive.google.com/file/d/1xgknrzGEfXY3EKNQ3YppJ97f1VRvhrYj/view?usp=share_link

Per informazioni www.cursadiciclopi.com

Pietro Galluccio

martedì 8 novembre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo diciotto.

 


Diciotto.



Dopo pochi giorni dall'atterraggio su Titano, finalmente, l'ape Teddy e gli altri robot costruttori avevano terminato di allestire il nostro primo campo base. Era grande quanto un campo da tennis. Io e mia moglie ci eravamo sistemati a destra del campo, in un modulo abitativo che era grande circa 30 mq, mentre mio figlio e il resto della sua famiglia sulla parte sinistra, in un'area grande, approssimativamente, circa 50 mq. La navetta spaziale, cui il campo base era collegato elettricamente, forniva la necessaria energia per soddisfare le nostre esigenze primarie. Per me che ero vecchio e stanco non era facile spostarsi su Titano: di volta in volta, per ciò, per la mia locomozione sulla luna di Saturno mi affidavo al sostegno fisico e morale di qualcuno dei miei nipoti, i quali mi sorreggevano e mi aiutavano nei miei spostamenti divenuti, ormai, quasi quotidiani. Mia moglie, mia nuora e le sue ragazze i primi giorni erano rimasti all'interno dei moduli abitativi per sistemare le nostre cose e per iniziare la nostra vita di relazione in quel nuovo corpo celeste ove avevamo deciso di andare a vivere. Il primo mese di vita su Titano trascorse sereno. Dal secondo mese al terzo mese, invece, fummo costretti a rimanere all'interno dei nostri alloggi, giacché una tempesta di vento e pioggia di idrocarburi non voleva cessare e sferzava il nostro campo base e la nostra navetta spaziale come il tennista fa con la sua racchetta allorquando colpisce la pallina, al volo, per mandarla dall'altra parte del campo. Mio figlio Michael, dopo che il campo base era stato allestito, si era messo in contatto con gli altri esseri umani di stanza su Titano per indicare loro la nostra posizione geografica, il numero di esseri umani che vivevano in quell'insediamento a carattere familiare, così da connettersi con la loro infrastruttura in modo tale da potere attingere ai loro dati di sistema, ai dati meteorologici, ai dati afferenti le loro recenti scoperte e quant'altro ci potesse servire per vivere su Titano nel miglior modo possibile. Il capo del penultimo insediamento umano su Titano, Jeffry, aveva comunicato a mio figlio che a breve la luna saturniana sarebbe stata colpita da uragani e da altri eventi atmosferici cui noi, marziani, non eravamo abituati; ci consigliava, per questo motivo, di fare attenzione e di non uscire dai nostri moduli abitativi sino a quando le tempeste previste non fossero terminate. Consigliai a mio figlio di rinforzare con degli ancoraggi più resistenti i moduli abitativi e l'intero insediamento, in modo tale da non fare la fine di veri e propri sprovveduti il giorno in cui saremmo stati proiettati nell'occhio del ciclone che si sarebbe abbattuto, a dire di Jeffry, su di noi con una forza e una violenza inaudita. E la tempesta di cui Jeffry ci aveva avvisati non tardò ad arrivare, colpendoci il primo giorno del suo atteso arrivo con una violenza tale da farci saltare, nel giro di poche ore, il collegamento elettrico con la nostra nave, disconnettendoci dalla rete dati che avevamo allestito e che, con nostra somma sorpresa, ci aveva consentito di relazionarci sino ad allora con gli altri esseri umani di stanza su Titano. I robot costruttori, a capo dei quali c'era l'amico Teddy, impiegarono quasi ventiquattr'ore terrestri prima di ripristinare la rete elettrica e la rete dati. Il vento urlava tutta la sua voglia di spazzarci via dalla superficie della luna che avevamo avuto l'ardire di calpestare, mentre la grandine di idrocarburi che ci si scaraventò contro distrusse quella che era stata da noi individuata come l'area di stoccaggio delle derrate alimentari, facendoci perdere in poche ore circa il 40% delle nostre scorte alimentari. Tutti noi fummo costretti a rimboccarci le maniche delle nostre tute in modo tale da risolvere quel problema che si era verificato. Tra di noi, la più preoccupata di quanto era accaduto, era Eleonore, la secondogènito  di mio figlio Michael.

Nonno!-

- Si, dimmi?-

- Ma quando terminerà la tempesta?-

- Non temere, quanto prima.-

- Ma sei sicuro?-

- Certo!-

- Ho paura!-

- Non devi temere, noi siamo al sicuro all'interno dei moduli abitativi. Papà ha messo in sicurezza l'intero campo base; Teddy e gli altri robot costruttori hanno terminato e quanto prima avremo nuovamente l'energia elettrica e il ripristino dei sistemi vitali. Come hai potuto notare i sistemi di sicurezza e di sopravvivenza hanno tenuto al meglio. Non c'è da preoccuparsi, mia cara. Non temere!-

Mi guardava basita, come se le stessi propinando una storiella che, a suo avviso, si sarebbe conclusa nel peggiore dei modi. Ma non era così. Io sapevo benissimo quello che stava accadendo e sapevo che nessuno di noi dovesse temere per la sua incolumità e che la tempesta, che si era abbattuta sul nostro insediamento umano con tanta violenza, prima o poi sarebbe terminata. Erano ben altre le cose che avremmo dovuto temere per davvero. E di ciò, dopo tanti anni di vita, ne ero certo.

lunedì 24 ottobre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo diciassette.

 


Diciassette.


Titano era più simile alla Terra di quanto io potessi mai immaginare. Era un mondo fantastico per chi, come me, era vissuto per anni in una landa desolata e brulla. Oltre le nubi, in fase di atterraggio, si potevano ammirare dei laghi che erano disseminati su tutto il territorio circostante la zona da noi scelta per toccare il suolo di quella luna saturniana; solo che invece di essere formati d'acqua essi erano costituiti da metano ed etano allo stato liquido: e ve ne erano davvero tanti di laghi nella zona in cui la nostra navetta spaziale atterrò. Poi, ricordo che in fase di atterraggio, io e gli altri componenti il mio nucleo familiare, potemmo scrutare dagli oblò della nostra navetta spaziale montagne e valli su cui scorrevano dei fiumi, di idrocarburi, formatisi in milioni di anni dopo che le precipitazioni, sia di metano che di etano, avevano eroso il terreno. Al suolo la temperatura era prossima ai -180° Celsius. La vita su Titano era prosperata da milioni di anni e le sostanze liquide, di colore scuro, di cui erano costituiti i laghi da noi osservati erano ricchi di molecole organiche: ossia degli azotomi, ovvero l'equivalente dei liposomi, cioè delle vescicole circondate da una membrana lipidica che si formano in acqua o in altri liquidi in particolari condizioni ambientali. Il sole cocente di Marte era ormai un lontano ricordo. Giunti su Titano ricordo che pioveva a dirotto, ma quella non era acqua, bensì idrocarburi in forma liquida, ovvero metano e etano di cui vi parlavo in precedenza che avevano dato vita al cosiddetto “ciclo idrologico degli idrocarburi”. Sotto la crosta ghiacciata della luna saturniana, ulteriormente, erano presenti degli oceani d'acqua allo stato liquido mischiata ad ammoniaca. Le forme di vita elementari presenti su Titano si erano quindi sviluppate anche in assenza di acqua, utilizzando in alternativa gli idrocarburi; la respirazione cellulare era avvenuta in quanto dette molecole organiche avevano assorbito idrogeno invece che dell'ossigeno, facendolo reagire anziché con lo zucchero con l'acetilene, che abbondava nell'atmosfera della Luna di Saturno, producendo, infine, metano al posto dell'anidride carbonica. L'acetilene, presente in buona percentuale nell'atmosfera del corpo celeste che ci ospitava, svolgeva, di fatto, una funzione analoga a quella svolta dai fosfolipidi nelle forme di vita terrestre. Inoltre, Titano era ricco di vulcani attivi che lo facevano somigliare alla Terra così com'era prima della comparsa del genere umano, ossia ai tempi in cui era da poco comparsa la vita monocellulare sul mio pianeta d'origine. Teddy, il nostro amico robot, aveva realizzato per noi delle maschere di ossigeno e un vestiario molto caldo, delle giubbe colorate, che ci consentirono di potere abitare Titano in maniera davvero agevole. La pressione che la Luna saturniana esercitava sui nostri corpi era simile a quella che i nostri corpi avrebbero subìto se fossimo rimasti sdraiati sul fondo di una piscina terrestre a prendere il sole. La bassa gravità di Titano, circa il 14% di quella terrestre, ci consentiva, inoltre, di saltare da un punto alto del terreno ad un altro più basso, quasi planando; a tal fine, noi sfruttavamo, infatti, le pieghe che erano state ricavate nei lembi di stoffa di cui era costituita la nostra giubba, che la rendevano del tutto simile a una “tuta alare”. Il cielo di Titano era di un costante arancione nebbioso durante la giornata che, a differenza di quanto accadeva su Marte, durava circa 16 giorni terrestri. Alzando gli occhi in cielo, inoltre, era possibile ammirare nella sua magnificenza il pianeta gigante, gassoso, chiamato Saturno. Erano le condizioni di vita perfette per noi 12 marziani, dopo tanti anni di vita che eravamo stati costretti a trascorrere al di sotto della crosta marziana al solo fine di poterci riparare dai raggi cosmici che investivano ripetutamente quel pianeta, letali per il nostro organismo. Al nostro arrivo su Titano, poi, ricordo che, mentre eravamo intenti a osservare esterrefatti il panorama che si stagliava dinanzi ai nostri occhi, fummo investiti da una folata di vento che per poco non ci scaraventò contro la fusoliera della nostra navetta spaziale. Solo grazie all'intervento di Teddy e degli altri robot costruttori al suo comando, che nel frattempo erano stati da noi mobilitati sulla superficie di Titano per allestire il nostro primo campo base, noi 12 esseri umani fummo in grado di metterci al riparo da quella che ci sembrò essere una vera e propria tormenta, rifugiandoci nuovamente all'interno del modulo abitativo della nostra nave spaziale in attesa che le condizioni climatiche migliorassero. Titano è la luna più grande del nostro sistema solare, dopo Ganimede la luna di Giove. Noi poveri terrestri eravamo distanti oltre un milione di chilometri dal nostro pianeta d'origine ed eravamo lì, come del resto altri nostri simili, per abitarvi in pianta stabile. Eravamo atterrati a pochi chilometri dal mare kraken, il mare più grande di Titano, più grande del mar Caspio, profondo oltre 300 metri. Titano era per mio figlio Michael, un appassionato chimico organico, un vero e proprio paradiso da esplorare. Titano era per Michael un laboratorio naturale ove poter studiare la base della vita.
- Padre, è meraviglioso!- disse Michael estasiato.
- Certo figlio mio; ne è valsa la pena lavorare per tutti questi anni alla costruzione della nostra nave spaziale? - chiesi a Michael. Egli mi rispose annuendo, con un sorriso a trentadue denti che si stagliava sulla sua bocca spalancata. Ci voleva poco e lo avrei perso. Michael non era più l'uomo che conoscevo, ma un bambino precipitato nel paese delle meraviglie. L'habitat di Titano era simile a un pianeta di tipo terrestre che avremmo potuto trovare in altri sistemi solari vicini al nostro, ovvero quelli orbitanti attorno a delle nane rosse, che hanno una zona abitabile molto stretta; i pianeti orbitanti attorno a queste stelle, fuori dalla fascia cosiddetta "riccioli d'oro", sarebbero stati molto simili a Titano. Era stato questo il motivo per cui ci eravamo spinti sin su Titano. Il nostro obiettivo era quello di lasciare il nostro sistema solare alla volta di sistemi solari in cui fosse stato per noi possibile prosperare e far prosperare la nostra progenie.  

mercoledì 5 ottobre 2022

I 12 marziani, di Francesco Toscano. Capitolo sedici.

 


Sedici.


- Nonno, raccontami di quei giorni in cui fosti costretto a imbarcarti sulla navetta spaziale alla volta di Marte? - Mi chiese Eleonore, la secondogènito di mio figlio Michael.

- Eleonore, non è una bella storia!-

- E tu raccontamela lo stesso! - 

- Ehm, fammici pensare... ho rimosso gran parte dei miei ricordi. Sono trascorsi tanti anni ed io, come vedi, sono vecchio e stanco. -

- Ma che dici? - 

- Sì, Eleonore, sono vecchio. Però una cosa te la voglio raccontare. Ti racconto di quella volta in cui conobbi tua nonna. 

- Sì, dai! -

- La nonna era bellissima quel giorno che la vidi per la prima volta. Come sai era il comandante di una nave spaziale che trasportava gli esseri umani verso Marte. Di lei ricordo le sue linee sinuose e aggraziate, ma anche la postura: era fiera di sé! Era molto sicura di sé e teneva testa a tutti gli uomini che erano al suo comando. La divisa le stava a pennello, come se il sarto gliel'avesse cucita addosso. Io, appena la vidi, me ne innamorai subito. Ella, però, non si innamorò di me sin da subito. Dovetti penare molto prima che mi notasse e prima che ricambiasse tutto l'amore che io nutrivo per lei. Sai, Eleonore, ne abbiamo passate tante io e tua nonna. -

- Che cosa nonno? -

- Quando iniziò la nostra vita su Marte, non era la stessa vita che oggi noi conduciamo su questo pianeta. Tutto era una novità, una scoperta continua. Noi esseri umani, per esempio, non eravamo pronti ad abitare questo brullo pianeta, a differenza di quanto sostenevano gli scienziati del mio mondo quando mi costrinsero a lasciare la Terra. Ti ho già raccontato dei miei sfortunati compagni d'avventura; ti ho raccontato di loro e di come facemmo a sopravvivere e a raggiungere New Millenium. Ti ricordi  di New Millenium? -

- No, nonno. Ero troppo piccola per ricordarmelo; venne distrutta quando io avevo appena sei anni. Ricordo solo le esplosioni e le grida delle persone che mi circondavano; del sangue che sgorgava dai loro corpi martoriati. -

- Ti ricordi del nostro alloggio? -

- No! -

- Sai, io e la nonna andammo a vivere su New Millenium circa sei anni dopo il mio ammartaggio. Tuo padre è nato lì. Lui, sicuramente, si ricorderà di quanto fosse bello quel luogo. I robot costruttori avevano fatto davvero un ottimo lavoro. Sai, essi somigliavano, per molti aspetti, al nostro Teddy.-

- Sì? - 

- Sì! Teddy è la versione riveduta e corretta dei primi robot costruttori. -

- Davvero? -

- Teddy, spiegaglielo tu a mia nipote la differenza che intercorre fra te e i robot costruttori, tuoi simili.-

Teddy mi guardò torvo, mostrandosi infastidito da quella assonanza che il mio cervello aveva fatto allorquando lo aveva descritto molto simile ai robot costruttori. Si limitò a dire che, sostanzialmente, c'erano poche differenze fisiche. Che l'unica differenza fra quelle macchine e lui era che egli aveva preso coscienza di sé, sentendosi un individuo a tutti gli effetti; che gli altri avrebbero dovuto temerlo e che lo avrebbero dovuto rispettare come un essere senziente.

- Ma su, Teddy, non è il caso di infervorarsi. Capisci bene che mia nipote anela a conoscere il nostro passato e che, giovane qual è, ha sete di conoscenza.

- Si Joseph, ma non dire più che sono simile a un robot costruttore, perché mi offendo.

Dalla porta che chiudeva l'alloggio dove ci trovavamo si udirono dei rumori di passi di qualcuno che si stava avvicinando e che a breve sarebbe entrato. Così fu. Mio figlio ci salutò, asserendo che eravamo pronti al decollo. Sì, eravamo pronti a decollare alla volta di Titano, il satellite naturale più grande di Saturno. Un mondo in cui avremmo potuto costruire il nostro futuro.

- Okay, Michael. Dacci altri due minuti che completiamo il nostro ragionamento. -

- Va bene, padre. Tu, piccola, non fare stancare il nonno.-

Fece un segno di saluto a Teddy, che lo guardava, e Michael lasciò l'alloggio. Eleonore continuò a chiedermi del mio passato, ma io, con una scusa, non risposi più alle sue domande, preferendo recarmi d'urgenza sulla navetta spaziale che io avevo realizzato unitamente a mio figlio Michael e che ci avrebbe consentito, in pochi minuti, di raggiungere il nuovo mondo. Nuovo, si fa per dire. L'umanità, un consistente numero di individui, abitava Titano già da anni sfruttando appieno le sue risorse minerarie e la massiccia presenza di idrocarburi allo stato liquido sulla sua superficie. Ero così eccitato all'idea di lasciare Marte, dopo oltre sessant'anni, che mai avrei permesso a qualcuno di impedirmi di godermi quel momento.

- meno 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, decollo! -

Mio figlio, dopo il suo conto alla rovescia, aveva tracciato la rotta verso Titano. L'atmosfera di Titano è composta al 95% da azoto; sono presenti inoltre componenti minori quali il metano e l' etano, che si addensano formando nuvole. La temperatura superficiale media è molto vicina al punto triplo del metano dove possono coesistere le forme liquida, solida e gassosa di questo idrocarburo. Viaggiavamo alla scoperta di un nuovo mondo. Per noi era l'inizio di una nuova vita, di una nuova avventura da vivere e condividere con tutti gli altri componenti il nostro stesso nucleo familiare. Ci eravamo imbarcati in 12 esseri umani su quella nuova navetta, unitamente a Teddy. Essa ci era costata anni di lavoro e di sudore. Non era, a differenza della navetta a bordo della quale giunsi su Marte, una scialuppa di salvataggio. Essa era dotata di tutti i confort necessari per raggiungere un altro pianeta, malgrado Titano fosse la luna di un gigante gassoso del nostro stesso sistema solare. Lì i robot costruttori, che avevamo imbarcato e che avevamo stivato, ci avrebbero aiutato a realizzare il nostro sogno: affrancarci da Marte.

Fuori dall'atmosfera di Marte il mio sguardo si posò sul pianeta Terra. Era ancora quel magnifico globo blu che avevo imparato a conoscere dalle foto presenti sui libri di scuola. Alcuni coloni di Marte, anni prima, avevano fatto rotta verso la Terra. Giunti sulla Terra, ritornata ad essere nuovamente abitabile per la nostra specie, notarono che la vita sul quel pianeta era continuata ad esistere in nostra assenza, modificandosi e adattandosi al nuovo habitat, al nuovo clima e alle nuove temperature superficiali. La Terra aveva fatto volentieri a meno di noi esseri umani; del resto non poteva che essere così. Noi eravamo solo una delle tante specie che vivevano su quel pianeta, benché fossimo la specie dominante. La spedizione marziana alla volta della Terra portò con sé anche taluni robot costruttori che avrebbero avviato il processo di costruzione di un nuovo insediamento umano. Scelsero la Groenlandia come luogo d'atterraggio, un'isola posta all'estremo nord dell'oceano Atlantico. Il suo nome danese, Grønland, che significava letteralmente "terra verde", la contraddistingueva ancora oggi come una porzione di mondo in cui la flora, verde e lussureggiante, regnava sovrana. Essendo la maggiore isola della Terra, lontana dai vecchi insediamenti umani, divenuti dei mondi morenti, era il posto ideale dove costruire una nuova casa, per un nuovo futuro dell'umanità.
Noi avevamo deciso di recarci su Titano, non perché fosse un posto migliore della Terra, ma perché su quella luna di Saturno, con le nostre conoscenze attuali, avremmo potuto realizzare altri artefatti umani che non sarebbe stato possibile realizzare sul nostro pianeta d'origine. E poi, in noi era forte il desiderio di viaggiare e di conoscere nuovi mondi, ove poter piantare il seme della vita, così come noi la conoscevamo, affinché l'umanità tutta potesse ancora prosperare per i prossimi secoli a venire.


mercoledì 28 settembre 2022

Titoli italiani di deltaplano a Varese e in Alto Adige

Undicesimo titolo tricolore di volo libero in deltaplano per il trentino trapiantato nel varesotto Christian Ciech, già più volte campione del mondo. Lo ha conquistato nei cieli della Valcomino in provincia di Frosinone, situata a ridosso dell'Appennino abruzzese e del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Il pluridecorato pilota ha vinto la prima task volata lungo un percorso di 93 km e si è classificato secondo nella successiva di 70, vinta dal ciociaro Marco Laurenzi che nella valle è di casa. Nella classifica finale per deltaplani classe 1, decisamente i più diffusi, alle spalle di Ciech, Manuel Revelli di Cuneo e l’alto atesino Anton Moroder.

Questo Campionato Italiano 2022 è stato agganciato alla prima edizione del Trofeo Valcomino, gara aperta anche ai piloti stranieri. Tra costoro l’austriaco Anton Raumauf si è aggiudicato la competizione seguito dal tedesco Diek Ripkens e da Konrad Baumgartner, pilota sud tirolese residente a Milano che è il nuovo campione italiano per deltaplani classe 5, detti anche ad ala rigida per la conformazione della loro struttura. Vice campione d’Italia il trentino Claudio Deflorian davanti a Marzio Digiusto di San Vito al Torre (Udine).

L’evento, inserito nel calendario della Federazione Aeronautica Internazionale, è stato organizzato dall’Aero Club Lega Piloti e dal Volo Libero Valcomino. I decolli sono avvenuti da una pedana sospesa in modo spettacolare sulla valle a Forca D’Acero e gli atterraggi a Campo Guerrano, due località del comune di San Donato Val di Comino (Frosinone) dove era posto anche il centro operativo.

 

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 46578)

il volo in deltaplano e parapendio - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali

 

IMMAGINI di libero utilizzo – VIDEO di repertorio nel sito ufficiale

 

per informazioni sul Campionato Italiano di deltaplano 2022 contattare

Volo Libero Val Comino - infovololiberovalcomino (AT) gmail.com – link al sito ufficiale

 

Tutti i comunicati stampa FIVL - foto di repertorio

 

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