Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.


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mercoledì 11 marzo 2009

MUSICA: DOPPIO APPUNTAMENTO SICILIANO PER MANGO.

Palermo, 11 mar. - (Adnkronos) - Doppio appuntamento siciliano per l'''Acchiappanuvole Tour'' di Mango. I due live, prodotti da Trident Management ed organizzati da Giuseppe Rapisarda Management, vedranno l'artista di Lagonegro esibirsi domani, giovedi' 12 marzo al Teatro Golden di Palermo e venerdi' 13 marzo al Teatro Metropolitan di Catania. Il concerto catanese sara' l'ultima tappa di un Tour invernale partito l'11 febbraio dal PalaTeatro di Foligno.

''Non ci poteva essere finale migliore per questo Tour - ha commentato Mango - perche' i siciliani sono stati sempre vicini alla mia musica. L'esperienza invernale dell'''Acchiappanuvole Tour'' e' stata meravigliosa per la partecipazione della gente. Ogni sera non siamo stati noi a fare lo spettacolo, ma tutto il pubblico. Sono sicuro che anche in Sicilia si ripetera' questa magia. Il concerto cambia ogni sera. Anche se la scaletta e l'arrangiamento sono uguali, il modo di esprimere i brani assume sfumature diverse. Un live, del resto, serve a questo. E' una cosa che nasce e muore in due ore e mezzo''.

Con cinque milioni di dischi venduti e 30 anni di musica alle spalle, quella di Mango e' una delle voci piu' autorevoli della musica pop italiana. L'album ''Acchiappanuvole'', pubblicato a fine settembre scorso, e' l'ultima prova di una carriera musicale lontana dai clamori, ma volta, invece, alla ricerca della qualita'. In questo suo ultimo lavoro discografico Mango fa un lungo viaggio attraverso il variegato panorama musicale italiano ed internazionale.

Scegliendo di reinterpretare alcuni dei brani per lui piu' suggestivi e significativi, l'artista lucano ha dato prova della sua straordinaria ed indiscutibile capacita' di spaziare a 360 gradi nello sconfinato repertorio musicale del nostro tempo, rimaneggiando con maestria quelle che possono essere considerate senza remore autentiche 'perle' della canzone. Mango ha saputo proporre i brani non cadendo nella trappola di una facile emulazione dell'esecutore originale, ma apportando un valore aggiunto, rappresentato dalla sua personalissima vocalita' e dal suo stile marcato, inconfondibile.

Anche nei due concerti di Palermo e Catania, Mango sara' accompagnato sul palco da Carlo De Bei (chitarre), Rocco Petruzzi (tastiere), Giancarlo Ippolito (batteria), Nello Giudice (basso), Carlo Fimiani (chitarre) e Rosa Lembo (cori).

martedì 10 marzo 2009

I percorsi di Ambiente Legalità Intercultura: Domenica 15 Marzo 2009 l'itinerario - I misteri dei Beati Paoli - .

I percorsi di Ambiente Legalità Intercultura: Domenica 15 Marzo 2009 l'itinerario - I misteri dei Beati Paoli - .

Musica: Michael Guttler e Yaron Traub dirigono a Catania.

(ANSA) - CATANIA, 10 MAR - Saranno due giovani ma gia' affermati direttori d'orchestra, Michael Guttler e Yaron Traub a sostituire Ranzani al Bellini di Catania.I concerti sono nel cartellone della stagione sinfonica il 27 e 28 marzo e il 3 e 4 aprile. Michael Guttler dirigera' tre composizioni di Richard Wagner e la Quarta Sinfonia di Johannes Brahms. Yaron Traub ha in programma la Sheherezade di Rimskij-Korsakov e la Sinfonia n. 4 di Piotr Ilic Ciaikovskij.

lunedì 9 marzo 2009

Kledi, Meglio di una favola Il ballerino più amato della tv si racconta in un'autobiografia.

09 Marzo 2009.

Volontà ferrea, determinazione granitica e una buona dose di ardimentosa incoscienza: c'è tutto questo, oltre al precipitato di un'infanzia e di una giovinezza difficili, ad animare la plasticità musicale e lo sguardo mite e sensuale di Kledi Kadiu, talentuoso ballerino albanese noto al grande pubblico televisivo per la partecipazione a diverse trasmissioni di Maria De Filippi, non ultimo il talent show Amici. A trentacinque anni, al culmine del successo, Kledi ha deciso di raccontare la vita fiabesca di un ragazzino partito da Tirana con indosso un paio di infradito, salito all'insaputa dei genitori su una nave salpata da Durazzo alla volta delle coste italiane, carica di migliaia di connazionali, e diventato, in un'Italia spesso dal volto ostile, una stella dello spettacolo. Meglio di una favola, appunto, come recita il titolo del libro edito da Mondadori. Per saperne di più...


Cinema, Moccia torna sul set con Alex-Bova e Niki-Quattrociocche.

Roma, 9 mar. (Apcom) - Continua la storia d'amore tra Alex-Raoul Bova e Niki-Michela Quattrociocche. Dopo il successo di "Scusa ma ti Chiamo Amore" iniziano oggi le riprese di "Scusa ma ti voglio sposare" il sequel del film di Federico Moccia, scritto dallo stesso autore e regista insieme a Luca Infascelli e Chiara Barzini. "Scusa ma ti voglio sposare" è una coproduzione Arella Film e Medusa, sarà girato tra Roma e Parigi in circa dieci settimane e verrà distribuito in Italia da Medusa Film nella stagione cinematografica 2009-2010. Nel cast, oltre ai due protagonisti, ci saranno gli stessi attori del primo film: Francesco Apolloni, Luca Angeletti, Pino Quartullo, Cecilia Dazzi, Ignazio Oliva, Michelle Carpente, Beatrice Valente e Francesca Ferrazzo. Tra le new entry, invece, Bova dovrà vedersela con Andrea Montovoli, reduce dall'avventura televisiva di "Ballando sotto le Stelle". Il film è il seguito della love story tra il pubblicitario trentanovenne Alex e Niki, adesso ventenne. I due si sono conosciuti dopo un incidente stradale, hanno stretto amicizia e poi si sono promessi amore eterno. Ma dopo tre anni lui capisce che nonostante la differenza di età è lei la donna che vuole sposare. Ritroviamo i loro amici di sempre, ognuno con le proprie storie, ognuno a confronto con la propria crescita, i propri sogni e i progetti per il futuro. Alex chiede a Niki di sposarlo ma lei, all'inizio felice, con l'avvicinarsi della data, sente una paura crescente e alla fine manda a monte il matrimonio... .

domenica 8 marzo 2009

CALCIO/SERIE A: RISORGE IL MILAN, KO FIORENTINA E NAPOLI. IL CATANIA, A SORPRESA, PERDE IN CASA 3 A 0 CONTRO IL SIENA.

(AGI/ITALPRESS) - Roma, 8 mar. - Il Milan rialza la testa. Nel giorno dell'annuncio della permanenza di Beckham in rossonero fino a giugno, e' pero' SuperPippo Inzaghi a prendere per mano i suoi, firmando la tripletta che stende l'Atalanta e consente al Milan di riallungare a +5 sul quarto posto. La Fiorentina, infatti, non approfitta dei risultati di ieri che hanno visto il mezzo passo falso della Roma, bloccata sul pari dall'Udinese, e la sconfitta del Genoa contro l'Inter. I viola confermano di non attraversare un bel momento e al "Franchi" cedono 2-0 al Palermo che, trascinato dai gol di Simplicio e Miccoli si lascia alle spalle la batosta contro il Catania di sette giorni fa. I rosanero si riavvicinano prepotentemente alla zona Uefa, agganciando a quota 39 il Cagliari che in casa del Chievo non va oltre l'1-1. Sardi in vantaggio con Jeda, nella ripresa il primo gol con la maglia gialloblu di Makinwa regala alla formazione di Di Carlo un punto prezioso anche se la situazione di classifica resta preoccupante, con gli scaligeri al terz'ultimo posto in compagnia del Torino. Finisce in parita' lo scontro salvezza del "Via del Mare" tra Lecce e Reggina, con i calabresi che sprecano tanto e reclamano per un gol-fantasma non concesso a Corradi mentre risale la china il Bologna, trascinato da un super Di Vaio. I felsinei tornano al successo travolgendo la Sampdoria con una tripletta dell'attaccante, sempre piu' capocannoniere solitario con 19 centri, ma restano sempre invischiati in una lotta per non retrocedere dalla quale potrebbe presto tirarsi fuori il Siena. Colpaccio dei toscani, che espugnano il "Massimino" con un 3-0 che non ammette repliche. Apre Maccarone, completano l'opera Ghezzal e Jarolim per un Catania che non puo' che alzare bandiera bianca. Chiusura sulla crisi senza fine del Napoli, ancora battuto al San Paolo. Ennesima sconfitta per i partenopei, contestati dal proprio pubblico e con Reja pericolante. A condannarli al ko la Lazio dove capitan Rocchi entra nella ripresa e piazza l'uno-due che fa volare i biancocelesti al settimo posto.

Calcio/Serie A: Fiorentina 0 - Palermo 2. Il riscatto dei rosanero dopo la sconfitta interna contro il Catania. Cronaca ed Highlights.

08 Marzo 2009.

Il Palermo mette in soffitta la batosta del derby e torna alla vittoria. Ci torna in trasferta, 2-0 oggi in casa della Fiorentina, e concede a tutto l'ambiente un importante segnale. Che la squadra non è scomparsa e che il gruppo è unito ed ancora forte. Guidato da uno straordinario Liverani, i rosanero dopo aver sofferto nei primi minuti della gara, palo di Jorgensen, hanno pian piano preso le misure all'avversario, tornando negli spogliatoi senza aver troppo subito e scatenandosi lungo il corso della ripresa. La vittoria è nata grazie ai gol di Simplicio e Miccoli e poi abilmente conservata dalla mossa di Ballardini che ha dato energia alla difesa con l'inserimento di Kjaer, dopo che Prandelli, preso dalla voglia di rimonta, aveva inserito accanto a Mutu e Gilardino, Semioli e Bonazzoli. Specie nella ripresa il Palermo ha giocato come sa, ragionando molto ed aspettando l'avversario nel vertice alto. Paradossalmente il campionato del Palermo riparte oggi, perchè è tornato a vincere dopo due sconfitte consecutive, è tornato a far gol, è tornato a non subirne, è tornato a vincere fuori casa e soprattutto, come dicevamo con grande umiltà e segno di coesione è riuscito a cancellare quella brutta domenica del Barbera contro il Catania. Ha fatto bene cosi il ritiro di Coverciano e questo tipo di risposte sono davvero importanti. Ballardini, che deve fare a meno di Migliaccio e Bresciano squalificati, al "Franchi" non cambia modulo di gioco, inserendo Guana nella cerniera di centrocampo a fianco di Liverani e Nocerino. Kjaer parte dalla panchina, con Carrozzieri e Bovo di nuovo gendarmi di turno. In panchina anche Abel Hernandez e buona fortuna al neo rosanero. Nella Fiorentina, Jorgensen vince il ballottaggio con Semioli. Il giocatore torna dopo oltre cinque mesi di assenza dopo il noioso virus influenzale che lo aveva colpito. Poi, tutto confermato per Cesare Prandelli che affida alla quotata coppia d'attacco Mutu-Gilardino le speranze di vittoria. Comotto rientra in difesa e Pasqual prende il posto dello squalificato Vargas. Applausi per il tecnico viola da parte della tifoseria locale e polemica settimanale che va in soffitta. Palermo in maglia bianca, toscani nela classica muta viola. Iniziano i nostri avversari che nel primo tempo attaccano da sinistra verso destra. La prima incursione in avanti è della Fiorentina dopo un minuto di gioco con sponda corta di Mutu dal limite per Donadel che incrocia male e spedisce abbondantemente lontano dalla porta di Amelia. Ottima al 3' la chiusura di Carrozzieri in angolo su Gilardino ben servito in area da Comotto. Dalla bandierina debole conclusione di testa di Felipe Melo che non disturba Amelia. Trema però un minuto dopo il nostro portiere quando Jorgensen tira sicuro da fuori area con la palla che si stampa sul palo destro della porta. Si inizia con grande sofferenza. Il Palermo prova a ragionare e si distende bene al 7' con Liverani che pennella bene dentro l'area dove Frey anticipa in uscita l'accorrente Simplicio. Il brasiliano del Palermo un giro d'orologio dopo tenta l'iniziativa personale prima di perdersi tra le maglia della retroguardia toscana. Al 9' la Fiorentina si riaffaccia dalle parti di Amelia con un siluro dalla distanza di Montolivo neutralizzato con sicurezza dal nostro portiere. I viola insistono e vanno vicini al gol con un diagonale di Gilardino che termina sull'esterno della rete. La replica dei rosa è affidata ad una conclusione di Simplicio che costringe Frey alla deviazione in angolo con i pugni. La partita sembra cosi entrata nel vivo. All'11' praterie per Pasqual che cavalca tutta la fascia sinistra, mette al centro dove fortunatamente Gilardino in area non trova la giusta coordinazione per servire Mutu. Nell'azione successiva, numero di Miccoli che elude bene il controllo di Dainelli ma spara alto. Brividi per il Palermo al 18' per una punizione diretta di Pasqual che si spegne vicina al palo sinistro della porta di Amelia. Buona, al 21' l'iniziativa del Palermo, partita da un suggerimento di Liverani per Cavani, sponda per Miccoli che spara verso Frey senza inquadrare il bersaglio. La prima ammonizione della gara è per Carrozzieri al 24' per un netto fallo su Mutu. L'ex atalantino in diffida salterà la prossima partita. Nella parte centrale del primo tempo le due squadre frenano il ritmo: il Palermo cerca di sfruttare le ripartenze, mentre è più ragionata l'azione fiorentina. Sfruttando gli spazi nella trequarti avversaria, Simplicio al 34' tenta la battuta dalla media distanza, alzando sopra la traversa di Frey. I ritmi si sono abbassati ed il Palermo sembra aver smesso di soffrire. Al 40' Il Palermo si divora un gol che sembrava "nell'aria". Contropiede con Guana, in campo aperto, il centrocampista punta Frey, poi, indeciso sul da farsi, è costretto a decentrarsi, palla al centro dove Cavani, pensa troppo al modo di concludere in rete, favorendo il recupero della difesa toscana. Giallo al 43' per Guana che ha mandato per le terre Pasqual in progressione. Non succede più nulla e si va negli spogliatoi. Nella ripresa, i due allenatori non provvedono a sostituzioni e dopo un minuto Bovo si becca il giallo per fallo su Gilardino. Non cambiano gli assetti tattici, ma la musica in campo perchè al 3' il Palermo passa in vantaggio. Cross di Cavani dalla destra, errato disimpegno di Gamberini che consente a Miccoli di tirare ad un passo da Frey, miracolo a terra del portiere francese che si arrende alla zampata vincente di Simplicio che ribadisce in rete. Prandelli corre ai ripari, inserendo al 7' Semioli al posto di Jorgensen. Ci prova Gilardino ma il pallone si spegne lontanissimo dalla porta di Amelia. Il neo entrato Semioli, prova a dare la carica ai suoi con un diagonale controllato a vista ancora da Amelia. I viola vanno in confusione e i rosa potrebbero approfittare. Azione straordinaria dei rosa all'11' quando trovano il raddoppio. Scambio corto Cavani-Miccoli, grande libertà per il salentino che prende la mira e batte Frey. Adesso siamo un pò più tranquilli. Prandelli tenta il tutto per tutto inserendo Bonazzoli al posto di Donadel. Ballardini, capisce che è in corso una grande occasione di riscatto e ridisegna in corsa la squadra, togliendo Miccoli e piazzando Kjaer in campo. Difesa "rafforzata" con Balzaretti che scala in mezzo al campo in fase di possesso, Cavani unica punta appoggiato da Simplicio. Adesso il tema della gara è sempre più chiaro con la Fiorentina che proverà l'assedio alla nostra porta e noi a sfruttare spazi e ripartenze. La Fiorentina dà ampi segnali di sbandamento, portandosi in avanti senza lucidità. Potrebbe approfittarne al 23' Cassani, su illuminante lancio di Liverani, ma la sua incursione in area toscana non è fortunata. In campo adesso c'è solo il Palermo che riesce a ragionare bene, tenendo sempre alta la concentrazione della difesa viola. Un'altra bella azione il Palermo la costruisce al 28' con uno scambio stretto Nocerino-Simplicio, tiro del brasiliano fuori dallo specchio della porta. I viola reclamano il calcio di rigore al 32' per un presunto fallo di Kjaer su Mutu, ma l'impressione è stata che il rumeno abbia accentuato la caduta in area. De Marco "salva" Dainelli, già ammonito, dopo un fallo su Cavani, mentre dolorante alla spalla sinistra, Guana lascia il posto a Giovanni Tedesco. Il disarmo della Fiorentina sta in un lancio nel nulla di Montolivo al 34' che provoca una pioggia di fischi dal parte del pubblico toscano. Ballardini nella parte finale della gara concede il meritato riposo a Cavani, inserendo Succi. La Fiorentina consuma inutilmente le energie, e chiede di nuovo l'intervento di De Marchi per un presunto intervento sotto porta di Kjaer su Mutu. Poi è solo aria fritta: il Palermo controlla tutto, sorretto da uno splendido Carrozzieri in fase difensiva, protetto dal cuore di Tedesco e Nocerino e di tutti gli altri che oggi hanno trionfato a Firenze. Finisce qui. Vinciamo. Si torna a sorridere, il calcio è bello anche per questo.

Tabellino

FIORENTINA-PALERMO 0-2 (0-0)
MARCATORI: Simplicio al 3′ s.t.; Miccoli all’11′ s.t.
FIORENTINA: Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Donadel (12’ s.t. Bonazzoli), Felipe Melo, Montolivo; Jorgensen (8’ s.t. Semioli); Gilardino, Mutu. (Storari, Kroldrup, Zauri, Gobbi, Jovetic). All.: Prandelli
PALERMO: Amelia; Cassani, Carrozzieri, Bovo, Balzaretti; Guana (35’ s.t. Tedesco), Liverani, Nocerino; Simplicio; Cavani (40′ s.t. Succi), Miccoli (15’ s.t. Kjaer). (Ujkani, Savini, Morganella, Hernandez). All.: Ballardini
ARBITRO: Andrea De Marco di Chiavari
NOTE: spettatori: 29.179 (incasso 626.260, abbonati 24.645, quota 535.333. Ammoniti Carrozzieri, Dainelli, Diana e Bovo per gioco scorretto. Angoli: 5-2 per la Fiorentina. Recupero: 0′ e 4′.

Fonte: ilpalermocalcio.it


8 Marzo: Oggì è la festa della Donna. Auguri a tutte le donne!

08 Marzo 2009.

La Giornata Internazionale della Donna, comunemente però definita Festa della Donna è un giorno di celebrazione per le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne ed è una festività internazionale celebrata in diversi paesi del mondo occidentale l'8 marzo. L'usanza di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po' sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche da connotati di carattere commerciale.

L'origine

La prima giornata internazionale della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti in seguito alla sua dichiarazione da parte del Partito Socialista Americano.

L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo, quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portarono a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. La data dell'8 marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50,[1] secondo la quale alcune operaie di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto una di tali proteste l'8 marzo del 1857 nella città di New York per manifestare contro le precarie condizioni di lavoro e i bassi salari, ma furono attaccate e disperse dalla polizia.

Fra gli altri eventi storici commemora l'incendio della fabbrica Triangle (New York, 25 marzo 1911), dove 146 persone, la maggior parte donne[2] immigrate (moltissime di origine italiana), persero la vita.

Nel 1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale della Donna. L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica Triangle uccise 146 lavoratori[3]. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo portò molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913.

La donne russe si ritrovarono a manifestare il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra, nell'ambito delle prime proteste e sollevazioni popolari che porteranno alcuni mesi dopo alla rivoluzione d'ottobre. Le proteste contro la guerra continuarono per vari giorni fintanto che lo zar Nicola II fu costretto ad abdicare in favore del fratello, il granduca Michail, il quale rinunciò a sua volta a salire sul trono.

In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa.

Nell'ovest la giornata mondiale della donna fu commemorata comunque anche se con sempre meno successo, fino alla nascita del femminismo negli anni '60.

Il 1975 fu designato come 'Anno Internazionale delle Donne' dalle Nazioni Unite. Le organizzazioni delle donne hanno osservato la giornata internazionale della donna in tutto il mondo l'8 marzo tenendo eventi su larga scala che onorassero gli avanzamenti della donna e ricordassero diligentemente che la continua vigilanza e l'azione sono richieste per assicurare che l'uguaglianza delle donne sia ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita. A partire da quell'anno la Nazioni Unite hanno cominciato a celebrare la giornata internazionale della donna l'8 marzo. Due anni dopo, nel dicembre 1977, l'assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una "giornata delle nazioni unite per i diritti della donna e la pace internazionale" da osservare in un qualsiasi giorno dell'anno dagli stati membri in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'assemblea generale riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe anche l'urgenza di porre fine alla discriminazione ed ad aumentare il supporto alla piena ed eguale partecipazione.

Fonte: wikipedia.it

sabato 7 marzo 2009

Il nuovo film di Ficarra e Picone: "Non vogliamo lanciare messaggi, ma...".


Il film uscirà il 13 marzo. Tra gag, battute e risate, c´è anche spazio per una rilettura in chiave comica del tema del pizzo. "Se abbiamo lanciato qualche messaggio, ce ne scusiamo".

Dopo il successo del "Il 7 e l'8" di poco più di due anni fa , giorno 13 uscirà nelle sale cinematografiche Italiane l'atteso film “La matassa”, il nuovo film di Ficarra&Picone co-diretto insieme a Giovanbattista Avellino. Un mix di comicità e “sentimento con la S maiuscola” – come lo hanno definito gli stessi protagonisti – per proporre una storia tutta siciliana, una matassa da sbrogliare come ce ne sono in tutte le famiglie.
Prima abbiamo pensato alla storia. Ci è venuto in mente di raccontare le matasse in Sicilia, di rappresentare alcune liti che in tutte le famiglie italiane si verificano. E come ogni cosa drammatica, vista da un altro punto di vista, fa ridere – racconta Picone – Non partiamo mai dalle gag, la comicità viene inserita solo alla fine della scrittura. La priorità è raccontare storie”. Una storia corposa e ricca di contenuti, a segnare la crescita artistica del duo comico esordito al cinema con “Nati stanchi” ben otto anni fa. Il nuovo film, realizzato in “nove settimane e mezzo” con un budget di 4 milioni e mezzo di euro, è stato girato tra Catania, Paternò e Ragusa.La scelta di cambiare location è dettata dalla voglia di non volerci ripetere – spiega il regista Avellino – Speriamo che il film riesca ad emozionare oltre che a divertire”. E proprio le emozioni diventano protagoniste, insieme all’ilarità, di questa imprevedibile storia tra cugini. La poetica dei ricordi ripercorre la trama della vicenda, ripescando nel passato vecchie memorie e sensazioni che la lontananza non è riuscita a cancellare.
Molti i volti noti che hanno partecipato alla realizzazione dell’opera - come Pino Caruso, Anna Safroncik e Claudio Gioè – ma numerosi anche i personaggi nuovi. “Conoscevo la botte e sapevo che il vino era buono” commenta Pino Caruso per spiegare la scelta di partecipare al film, interpretando il ruolo del parroco paciere. Non ha voluto sapere né il film, né la parte, bastava che ci fossimo noi aggiunge Ficarra. Adesso il duo siciliano dovrà attendere la risposta del pubblico che già in passato ha mostrato di apprezzare la comicità siciliana che li contraddistingue. Poi, svestiti i panni dei due cugini, Ficarra e Picone saranno nuovamente sul grande schermo nell’attesissimo film di Tornatore, Baaria, ad interpretare un ruolo non comico, ma comunque leggero. Di nuovo pronti a divertire ed emozionare. Per saperne di più.........

MALTEMPO: INTERROTTI I COLLEGAMENTI CON ISOLE MINORI SICILIA.

(AGI) - Palermo, 7 mar. - Ancora in tilt i collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue isole minori a causa del forte vento e delle cattive condizioni del mare. Da Lunedi' non parte da Trapani il traghetto per Pantelleria. Ferme anche le corse tra Palermo e Ustica, e non e' salpata nuovamente da Porto Empedocle (Agrigento) la nave per Lampedusa e Linosa. Le Eolie isolate per il mare forza 6-7, sospinto da vento proveniente da nord. E c'e' voluto ancora un intervento dell'elisoccorso nonostante le avverse condizioni meteo, per una paziente del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale civile. La signora L. P. B. di 38 anni, a causa di un parto prematuro, e' stata trasferita al Policlinico di Messina. In realta', era stato deciso di trasportarla a Patti, ma durante il volo e' stato comunicato che la pista era inagibile e quindi e' stata "dirottata" nella citta' dello stretto. Da Milazzo per le 7 isole non sono partiti gli aliscafi della Siremar e della Ustica Lines. Da Milazzo l'unico mezzo che partira' sara' il traghetto della Siremar alle 10.30. Da Lipari, invece, ha preso il largo alla volta della citta' del Capo l'aliscafo della societa' di Stato. Poi tutti bloccati agli ormeggi. Filicudi e Alicudi sono isolate da tre giorni, mentre Panarea e Stromboli da due giorni. Una cinquantina di isolani sono bloccati a Lipari.

venerdì 6 marzo 2009

Maltempo, centrosud flagellato da pioggia,vento,mareggiate.

Roma, 6 mar. (Apcom) - Bufere di neve, frane, vento forte, smottamenti, disagi sulle strade, pioggia, mareggiate e temperature in picchiata. Il maltempo sta flagellando in queste 24 ore l'Italia meridionale. La protezione civile sta monitorando la situazione. Miglioramenti sono previsti da domani ma soltanto al Centro-Nord. Secondo le previsioni meteo della protezione civile, domani lo spostamento verso i Balcani dell'area depressionaria porterà un miglioramento al centro-nord e residue condizioni d'instabilità al meridione. Il miglioramento proseguirà nella giornata successiva di domenica, con l'ulteriore spostamento del sistema verso levante dovuto all'avvicinarsi di un promontorio mobile sul mediterraneo centro-occidentale che porterà una generale fase di bel tempo su tutto il territorio nazionale. Da lunedì, una nuova perturbazione atlantica interesserà soprattutto i versanti orientali delle regioni centro-settentrionali, con deboli fenomeni di instabilità atmosferica.

Profilo dell'arte medioevale a Palermo tra il 1100 e il 1200.

06 Marzo 2009.

II periodo tra la fine dell'XI e la fine del XII seco­lo è per Palermo un momento particolarmente felice. Dal punto di vista artistico, la Sicilia raggiunge in quei secoli livelli mai più eguagliati. Non è facile definire in poche righe - le discussioni sull'argomento sono ancora, per alcuni versi, aper­te - l'arte palermitana di quei secoli: cercheremo di dare qui di seguito alcuni spunti che potranno essere ampliati con l'aiuto della vastissima biblio­grafia esistente in materia. La conquista della Sicilia da parte dei Normanni - essi entrarono in Palermo nel 1072 - segnò la fine della dominazione araba nell'isola, durata fin dall'827. I Normanni erano uno sparuto gruppo di guerrieri, i quali si trovarono di fronte ad una fiorentissima civiltà, con caratteri preponderanti arabi, e che con­servava con fedeltà anche caratteri latini e greci. L'intelligenza dei sovrani normanni, da Ruggero il Gran Conte a Guglielmo II, per non dimenticare l'ultimo erede di quella tradizione, l'imperatore Federico II, fece sì che in Sicilia - ed a Palermo in particolare - tutto quello che di buono quelle secolari civiltà avevano prodotto e tramandato, fos­se mantenuto e valorizzato. Ruggero II, il primo grande monarca normanno, si trovò signore di un popolo estremamente diverso nelle sue componenti: arabi, greci, ebrei, siciliani di origine latina, e ne mise a profitto le energie così varie, dopo aver compreso che solo puntando su quelle forze e su quella gente avrebbe potuto fon­dare un solido regno. Artisti, geografi, poeti, latini, greci ed arabi affol­larono la corte del grande re. Le testimonianze culturali, religiose, architetto­niche, iconografiche del confluire e del fruttificare di queste forze indigene sono notevoli in quel periodo a Palermo. Ma al seguito dei Normanni erano venuti in Sicilia anche dei monaci benedettini, cui Ruggero darà compiti di notevole importanza nella costi­tuzione delle nuove diocesi di rito latino. Ruggero II, infatti, aveva instaurato con il Papato un particolarissimo tipo di rapporto, del quale l' "Apostolica Legatìa" è il segno più importante. Incomincia infatti in questo periodo la creazione da parte del re di numerosi conventi e vescovati di rito latino - quasi in omaggio alla volontà del Papa -mentre però a quei monasteri altrettanti se ne affiancavano di rito greco, largamente autonomi, per controbilanciare il prepotere latino. Nacque così una nuova cultura, una nuova arte, ed in particolare una nuova architettura, che fu il risultato di un miscuglio di componenti assai varie, che raggiunse talvolta un alto grado di sintesi.
Furono costruite le grandi cattedrali - degne di rivaleggiare con quelle che si costruivano nell'occi­dente d'Europa - e sorsero chiese e monasteri di impianto bizantino, mentre Ruggero e i suoi suc­cessori innalzarono sontuose residenze in tutto simili a dimore musulmane. I monumenti di questo periodo denunciano caratteri:
  • latini, negli impianti basilicali delle chiese;
  • bizantini, nei ricchi manti musivi;
  • nord-africani, nelle cupole, nelle fontane, negli archi e nei paramenti murari. I primi monumenti dell'epoca normanna, e parti­colarmente quelli costruiti sotto i due Ruggeri: S. Giovanni dei Lebbrosi, S. Giovanni degli Eremiti, la Reale Cappella di S. Pietro (Cappella Palatina), sono il prodotto di una antichissima tradizione che ha la sua culla nell'Africa del Nord. Se osserviamo questi edifici, per quanto riguarda gli esterni essi presentano piani contrapposti e distinti da ricorrenti cornici angolari, mentre gli interni sono spazi sostanzialmente cubici, varia­mente adattati. Mentre gli esterni vengono animati da lineassi archiacuti intagliati, ciechi o attorno alle fine­stre, gli interni vengono suddivisi da colonnati collegati da archi acuti rialzati e coronati da cupo­le ad alto tamburo, raccordate in vario modo (nic­chie, etc.) al quadrato di base.Tutti questi edifici sono di dimensioni contenute e mostrano una proporzione armoniosa tra volu­mi e spazi, mentre nel periodo successivo tende­ranno al grandioso (vedi le grandi cattedrali di Monreale e di Palermo).
Già nella Reale Cappella di S. Pietro e nello stes­so S. Giovanni degli Eremiti abbiamo un innal­zamento volumetrico che non è più arabo e che si farà più evidente nella cattedrale palermitana. Con Guglielmo I (1154-1166) e più ancora con Guglielmo II (1166-1189), spazi e volumi verran­no ampliati in maniera sontuosa negli edifici pub­blici e in quelli privati (come la Zisa e la Cuba, che denunciano un più chiaro influsso nord-africano) a motivo sia della impostazione volumetrica degli spazi, sia per la decorazione interna ed esterna. Accanto a questi influssi resistono però vigoro­samente quelli orientali e soprattutto bizantini, come notiamo per esempio, nell'impostazione interna di S. Maria dell'Ammiraglio, la cui pian­ta è a croce inscritta con la caratteristica cupoletta di coronamento e possiede un ricco paramento musivo.A Palermo poi gli influssi tradizionali citati vengono arricchiti da motivi nordici, quali i gruppi di colon­ne di sostegno, le gallerie a colonnati, le torri tipiche dei templi franco-inglesi, mentre il gusto per la policromia, che si evidenzia negli archetti intrec­ciati, risente dell'influsso campano. Già Ruggero II aveva chiamato, per la sua catte­drale di Cefalù, artisti lombardi ed anglo-francesi. La Chiesa della SS. Trinità (Magione), che appar­tiene alla seconda metà del secolo XII, unisce la monocromia esterna allo slancio verso l'alto. Nella basilica di S. Spirito vengono introdotti nuovi motivi, soprattutto quelli benedettini: pilastri cilindrici, formati da rozzi blocchi e decorazione esterna già orientata verso nuovi gusti, mentre scompaiono le cupole di copertura e si afferma defi­nitivamente la pianta basilicale. Così gli influssi provenzali (vedi cariatidi nel sar­cofago di Ruggero II) e campani (cero pasquale del­la Reale Cappella di S. Pietro) convivono con le componenti arabe, bizantine e benedettine. Per quanto riguarda i mosaici, di squisita fattura sono quelli di S. Maria dell'Ammiraglio - di ispi­razione bizantina - mentre raggiungono un alto grado di perfezione nella Reale Cappella di S. Pietro, dove, celebrando i fasti del re, si arricchi­scono di una forte nota di arabismo. Un discorso a parte meriterebbe il soffitto arabo a stalattiti della Cappella Palatina, decorato con figure profane, accostato al ciclo apocalittico della cupola, a quello cristologico ed apostolico del tran­setto e delle navate. Il regno di Enrico VI Hohenstaufen (1194-1197) interruppe tutto questo fervore architettonico che,per quanto riguarda Palermo, non conobbe ripre­se neanche sotto Federico II (1197-1250) anche se in questa parte del secolo XIII vi fu in Palermo una grande attività edilizia del tipo civile ed una con­seguente, notevole espansione urbanistica.


Bigliografia: Dai Momumenti alla storia - Itinerari didattici attraverso Palermo Medioevale, di G. Di Simone, Zelmira Marazio Schiera, Zito Arti Grafiche - Palermo 1995. Pagina 139,140.

Antiche famiglie Siciliane. Storia della Sicilia dall'anno 1000 al 1595.


06 Marzo 2009.

Gli Altavilla

Normanni, feudatari di Hauteville - Le Guichard. Tancredi fu il padre di Roberto il Guiscardo e di Ruggero, il Gran Conte, che conquistarono la Puglia e la Sicilia tra il 1060 e il 1091. La dinastia continua con Ruggero II, Guglielmo I e Guglielmo II.

Gli ultimi degli Altavilla furono Tancredi, conte di Lecce, figlio naturale di Ruggero, duca di Puglia e di Emma dei Conti di Lecce, morto nel 1194 ed il figlio di lui, Guglielmo III che nel 1194 viene sconfitto da Enrico VI di Svevia e deportato in Germania, dove muore verso il 1198.

Gli Svevi

La famiglia trae origine da un castello tedesco, Staufen. Federico di Hohenstaufen ricevette in dono nel 1080 il ducato di Svevia. A Corrado (1093-1152) viene offerta nel 1128 la corona d'Italia a Monza e nel 1138 viene eletto imperatore. Gli succede il nipote Federico (Barbarossa), duca di Svevia che, eletto imperatore, scende cinque vol­te in Italia. Egli riesce a coronare un vecchio sogno della sua casata: il possesso della Sicilia, attraverso il matrimonio del figlio Enrico con Costanza d'Altavilla. Federico I muore vicino ad Antiochia durante una crociata nel 1190. Nel 1191 il figlio Enrico VI viene eletto imperatore e prende possesso della Sicilia. Muore però il 28 set­tembre 1197, lasciando come erede il figlio Federico, di tre anni, sotto la reggenza della madre Costanza. Federico, erede del regno di Sicilia, alla morte della madre è affidato alla tutela del papa Innocenze III, ma, arrivato alla maggiore età, farà ben presto la sua strada da solo. Re di Germania nel 1212 ed imperatore nel 1220, sarà grande e magnifico sovrano, di grandi vedu­te politiche ed intellettualmente molto superiore al suo tempo. Purtroppo, alla sua morte, avvenu­ta il 13 dicembre 1250, i suoi eredi, Manfredi e Corrado, non riusciranno a tenere insieme i suoi domini, contro l'accanita ostilità del Papato. Corrado, erede dell'Impero, muore nel 1254, lasciando suo erede Corradino; Manfredi, re di Sicilia, deve affrontare Carlo d'Angiò che il Papa gli mette contro.

Manfredi muore il 26 febbraio 1266, combattendo a Benevento. Corradino, sceso in Italia per riconquistare i suoi domini, ma troppo debole per far fronte a nemici di gran lunga più forti di lui, viene battuto a Tagliacozzo, preso prigioniero è decapitato a Napoli il 29 ottobre 1268. Finisce con lui la casata degli Hoenstaufen.


Gli Aragona di Sicilia


Ebbe origine in Sicilia con re Pietro di Aragona, che fu chiamato nell'isola nel 1282, in seguito alla rivolta del Vespro, in quanto marito di Costanza, figlia di Manfredi.

A lui successe nel 1286 il fratello Giacomo che, avendo poi ereditato il regno di Aragona, cedette nel 1294 la Sicilia a Carlo lo Zoppo di Napoli. Per questo vi fu una lunga guerra di successione che terminò nel 1302 quando Federico, già Vicario del Regno ed incoronato re dai siciliani a Palermo nel 1295, fu riconosciuto Re di Trinacria. Nel 1337 Pietro successe al padre. Morì nel 1342 a Calascibetta ed è sepolto nella Cattedrale di Palermo. Gli successe Ludovico sotto la tutela dello zio Giovanni di Randazzo. Nel 1355, alla morte di Ludovico, gli successe Federico che ebbe una sola figlia, Maria, nata nel 1363.

Morto Federico nel 1377, vi fu una lunga guerra tra i baroni ribelli e Martino, che nel 1390 aveva sposato Maria. Domati i baroni, Martino e Maria vennero inco­ronati a Palermo nel 1398. Maria morì senza ere­di nel 1401 e Martino nel 1409. A loro successe il padre di Martino, l'Infante Martino, detto il Vecchio, duca di Montblanc. L'isola rimase, però, sotto la reggenza di Bianca di Navarra, vedova di Martino il Giovane. Nel 1410 morì Martino il Vecchio ed a Caspe la Sicilia venne assegnata a Ferdinando di Castiglia. Nel 1415 Juan de Penafiel fu nominato Viceré di Sicilia. Ebbe inizio così la lunga serie dei Viceré.


I Chiaramonte


Si ritiene che la casata sia venuta in Sicilia con i Normanni e che Ugo Chiaramonte abbia assisti­to all'incoronazione di re Ruggero. Pare avessero il diritto di battere moneta con lo stemma della famiglia.

Manfredi I Chiaramonte divenne conte di Modica, Gran Siniscalco del Regno, signore di Caccamo, ambasciatore presso il Papa Bonifacio VIII^ e l'Imperatore Arrigo VII. Alcuni storici gli attri­buiscono l'inizio - verso il 1307 - della costru­zione di un superbo castello in una zona verdeg­giante prospiciente il mare, lo Steri. Manfredi II nella prima metà del Trecento fu Gran Siniscalco del Regno, vero signore e arbitro di Palermo nel periodo dell'anarchia baronale. Un terzo Manfredi fu Vicario del Regno, signore di sterminati feudi, grande ammiraglio; riconqui­stò, riprendendola agli Arabi, l'isola di Djerba (detta anche isola delle Gerbe), già feudo del suo avo Federico. Nel 1391 gli succedette il figlio Andrea che ereditò l'ufficio di Vicario del Regno. Insieme agli altri tre vicari e ai più potenti signori dell'isola giurò fedeltà a Maria di Sicilia, figlia di Federico il Semplice. Avendo tali nobili tradito il giuramento, restò solo a combattere contro Martino il Vecchio che a tradimento lo fece arrestare e poi decapita­re il 1 giugno 1392 in piazza Marina; proprio davanti allo Steri. I discendenti della famiglia ebbero cariche e magi­strature a Caltagirone.

I Ventimiglia

L'origine della famiglia si fa risalire da alcuni storici alla conquista normanna: nel 1066 Serlone, un nipote del Conte Ruggero ricevette in premio per il suo comportamento in battaglia il feudo di Geraci. Dopo la battaglia della Valle delle Ninfe, che prese poi il nome di Piano della Battaglia, un certo Balduino Guiscardo venne chiamato Vigintimillius per aver ucciso, se non ventimila, cer­to un gran numero di nemici. Il Pini e il Villabianca ritengono invece che la fami­glia abbia avuto origine dalla Contea di Ventimiglia in Liguria. Infatti un certo Guglielmo, conte di Ventimiglia, che aveva sposato Nenna Sveva, figlia naturale di Federico II, ribellatesi alla repub­blica di Genova, nel 1242 si rifugiò in Sicilia. Nel 1258 il figlio Arrigo sposò Isabella degli Arduinici, erede normanna della Contea di Geraci, dando così inizio alla casata Normanno-Ventimiglia. Si ricorda poi un certo Alduino nel 1282 alla cor­te aragonese.

Nel 1315 Francesco Ventimiglia sposa Costanza Chiaramonte e nel 1316 fonda Castelbuono. La famiglia si inserisce nelle lotte tra i baroni siciliani, anche a causa del dissidio tra i Chiaramonte e i Ventimiglia. Francesco nel 1338 viene condannato a morte per tradimento e re Pietro assedia Geraci che viene tolta ai V. e poi restituita in parte nel 1354. Francesco II è protettore di Federico IV d'Aragona. Nel 1377 Francesco II è uno dei Vicari del Regno. Nel 1448 Giovanni I è nominato marchese di Geraci ed è il proprietario dei due magnifici arie­ti di bronzo (v. Palazzo dei Normanni). Altri V. occupano alte cariche del Regno. Giovanni V. alla fine del '500 ha rapporti epistolari con il Tasso. Nel 1595 i V. sono insegniti del titolo di principi di Castelbuono. La famiglia si estingue verso la fine del XIX secolo.



Bibliografia:
  1. Dai Momumenti alla storia - Itinerari didattici attraverso Palermo Medioevale, di G. Di Simone, Zelmira Marazio Schiera, Zito Arti Grafiche - Palermo 1995. Pagina 123,124,125,127.

giovedì 5 marzo 2009

MALTEMPO: INTERROTTI COLLEGAMENTI MARITTIMI CON ISOLE SICILIA.

(AGI) - Palermo, 5 mar. - Sono tutti interrotti, a eccezione di qualche corsa per Eolie, i collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue isole minori a causa del forte vento e delle cattive condizioni del mare che rendono impossibile l'attracco nei piccoli scali. Da Trapani non e' partito a mezzanotte il traghetto per Pantelleria e stamani e' rimasto fermo anche quello per le Egadi, non raggiunte nemmeno dagli aliscafi. Sono ferme anche le corse tra Palermo e Ustica, e non e' salpata da Porto Empedocle (Agrigento) la nave per Lampedusa e Linosa. I servizi tra Milazzo (Messina) e le Eolie funzionano in parte: sono attivi quelli per Lipari, Salina e Vulcano, ma vengono omessi i porti piu' piccoli, di Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea.

mercoledì 4 marzo 2009

Breve storia urbanistica di Palermo dalla conquista normanna al 1282.


04 Marzo 2009.

II geografo al-Idrisi, nel suo "Libro di re Ruggero" ci ha lasciato una bella descrizione della città di Palermo ai tempi di Ruggero II. Da questa descrizione possiamo desumere che la città, al momento della conquista normanna (1072) era così divisa:
a) II Cassaro (al-qasr) delimitato a sud dal torrente Kemonia e a Nord dal Papireto e circondato da mura. Esso comprendeva la Paleopoli, antichissi­mo nucleo punico-romano, chiamato "Galka" (dal toponimo arabo "al-halquah" = cinta) e la Neapoli. La Galka era a sua volta circondata da mura interne e nel suo punto più interno, verso Ovest, si trovava un castello fortificato per difendersi dagli attacchi interni.
b) La Kalsa (al Halìsàh) una cittadella munita, costruita tra il 937 e il 938 dai Fatimiti, ultimi signori arabi di Palermo, per tenere a freno l'ormai ostile popolazione del Cassaro. Essa si trovava su uno sperone roccioso prospi­ciente il porto - la "Cala" - ed era residenza del governo. Aveva quattro porte. e) I quartieri esterni: il quartiere della Moschea di Ibn Siqlàb (del quale facevano parte i due sot­toquartieri degli Ebrei), il quartiere nuovo ed il quartiere degli Schiavoni. Ad Est, verso la Cala, la città aveva termine con la porta Bab-al-bahr = por­ta di mare, poi detta dei Patitelli, all'altezza approssimativamente dell'odierna chiesa di S. Antonio (via Roma).
Dopo l'occupazione normanna, i nuovi padroni rifondano il castello della Galka - Ruggero ne fa il suo magnifico palazzo - mentre nel Cassaro si con­centra la nuova classe dirigente: signori feudali, funzionari di corte, alto clero. Fervidissima è l'attività edilizia in questo periodo, anche se molti monumenti non sono giunti fino a noi. Già prima di entrare a Palermo, Roberto il Guiscardo aveva fondato - come vuole la tradi­zione - la chiesa di S. Giovanni dei Lebbrosi, lon­tano dalle mura. Ma è durante il regno di Ruggero II (1101-1151)che sorgono i più significativi monumenti della Palermo medioevale.
Il grande re edifica all'interno del suo palazzo la Cappella Palatina e riedifica il monastero di S. Giovanni degli Eremiti con la nuova chiesa. Egli fa poi ristrutturare - se vogliamo accettare la tradizione che lo vuole antica dimora dell'Emiro Ga'far - il castello di Maredolce (Favara), uno tra i più bei "Sollazzi" reali. Importanti sono i committenti privati: Giorgio di Antiochia - ammiraglio degli ammiragli - fa edi­ficare S. Maria dell'Ammiraglio (Martorana) e il famoso "ponte dell'Ammiraglio". Poco ci rimane del regno di Guglielmo I (1154-1166): il castello della Zisa e la chiesa di S. Cataldo, dovuta all'iniziativa del potente primo ministro, Maione da Bari.
Guglielmo II (1166-1189) è il grande committen­te della basilica di Monreale con tutto il suo com­plesso di edifici sacri e reali, della Cuba e della Cubula, mentre l'arcivescovo Gualtìero n inaugura nel 1185 la nuova grande cattedrale palermitana. Il Palazzo Reale e la Cattedrale sono collegati per mezzo di una Via Coperta, la cui posizione e lunghezza precise sono assai controverse. La popolazione musulmana si trasferisce gra­dualmente dal Cassaro nel vecchio quartiere degli Schiavoni, che prende il nome di Seralcadi. La Kalsa non riveste più l'antico ruolo di cittadella fortificata e si salda alle mura della città, che si allargano notevolmente, anche se noi non ne cono­sciamo l'esatto perimetro.
Il porto viene progressivamente interrato e lì si sta­biliscono i mercanti delle "nazioni" italiane: pisa­ni, genovesi, amalfitani. Si popola la zona tra il Kemonia e la Kalsa, che verrà poi chiamata Albergheria. La città assume una conformazione sempre più precisa, attraversata in tutta la sua lunghezza dal Cassaro - detto anche "Via Marmorea" - a cui si collega "a fuso" il tessuto viario caratterizzato da strade secondarie non rettilinee e da vicoli ciechi dall'impianto a "lisca di pesce". La presenza di molti giardini all'interno delle mura caratterizza la città, mentre oltre le mura la "Conca d'oro" fiori­sce dei parchi reali. Nella seconda metà del 1200 ha luogo una notevole crescita edilizia nei pressi della Abazia della SS. Trinità, dando origine alla Ruga Nova de Alemannis che, iniziando ad ovest, nei pressi del­la "Fieravecchia", terminava vicino all'attuale chiesa della Gancia. Qui, nel secolo successivo, sorgeranno significati­vi edifici.

Bigliografia:
  1. Dai Momumenti alla storia - Itinerari didattici attraverso Palermo Medioevale, di G. Di Simone, Zelmira Marazio Schiera, Zito Arti Grafiche - Palermo 1995. Pagina 11,12.

martedì 3 marzo 2009

TERMINATI I LAVORI NELLA PALESTRA DELL'ISTITUTO NAUTICO "GIOENI TRABIA" DI PALERMO.

Interventi da quasi 2 milioni di euro. Il cantiere dovrebbe chiudersi entro l'anno dopo un totale intervento di ripristino statico delle strutture portanti dell'edificio, la cui costruzione risale agli anni '60. Rifatti i rivestimenti murali, i pilastri, la pavimentazione.

Palermo 3 marzo 2009 – Gli studenti dell’Istituto Nautico "Gioeni Trabia" di Palermo tornano a disporre della loro palestra. Il presidente della Provinci,a Giovanni Avanti e l’assessore al Patrimonio Salvatore Cerra nel corso di una breve cerimonia, alla presenza del preside Vincenzo Augugliaro, dei tecnici della Provincia e dei progettisti, hanno riconsegnato alla scuola l’impianto totalmente ristrutturato. I lavori per la palestra si inserivano nell’ambito del più complessivo progetto di consolidamento statico del plesso di Corso Vittorio Emanuele e sono stati quindi i primi ad essere conclusi da parte dell’Associazione temporanea di imprese Mersi-Kruber di Nicosia (Enna), che si è aggiudicata l’appalto per un importo di 1 milione e 933 mila euro. Il cantiere dovrebbe chiudersi entro l’anno dopo un totale intervento di ripristino statico delle strutture portanti dell’edificio, la cui costruzione risale agli anni ’60. La palestra è stata completamente rifatta con un parquet nuovo, nuovi rivestimenti murali, il rifacimenti dei pilastri e soprattutto con una soluzione tecnica che vede il pavimento sopraelevato rispetto al terreno per scongiurare il pericolo umidità. Oltre alla palestra si sono conclusi anche i lavori per il rifacimento dei pilastri del laboratorio di macchine. “Un istituto dalle tradizioni importanti come il Nautico – sottolinea il Presidente Avanti – tornerà presto a disporre di un immobile adeguato e la consegna della palestra è solo il primo passo. Il nostro impegno per l’edilizia scolastica prosegue dunque con grande attenzione”. “E’ la prima volta – aggiunge l’assessore Cerra – che su questo immobile vengono realizzati lavori di consolidamento statico così complessi. Il cantiere procede regolarmente, e intanto i ragazzi potranno tornare a praticare l’educazione fisica, in attesa che nei prossimi mesi si definiscano tutti gli interventi”.

Fonte: Provincia Regionale di Palermo

Rosa partiti per Coverciano.


03 Marzo 2009.

Il Palermo è partito alla volta di Coverciano dove nel pomeriggio, inizierà la preparazione per la prossima gara di campionato contro la Fiorentina (stadio Artemio Franchi, domenica ore 15:00). Il difensore Michel Morganella, impegnato in test organizzati dalla Federazione svizzera, raggiungerà i compagni nella giornata di giovedi.

Fonte: ilpalermocalcio.it

Pressione sui bancari, Mibtel in ribasso.

03 Marzo 2009, 10.25: Gira in negativo Piazza Affari, dopo un timido tentativo di rimbalzo. Tornano sotto pressione i titoli bancari, e il Mibtel arretra segnando un ribasso superiore al punto percentuale. Tengono invece le altre piazze Europee, indici appena sopra la parità.

lunedì 2 marzo 2009

Sicilia Live on line dal 2 marzo 2009.

02 Marzo 2009.

Dopo nove anni di attività, Sicilia On Line continua a rinnovarsi, seguendo le tendenze del mercato e le esigenze dei propri visitatori. Per questo motivo nasce www.sicilialive.it , altro portale del gruppo Sicilia On Line , dedicato al calendario degli eventi della nostra regione.

Da lunedì 2 marzo 2009 , le sezioni Calendario Eventi , Dove Mangiare , Dove Dormire , Enogastronomia , Feste e Tradizioni , Infoaziende , troveranno spazio su www.sicilialive.it . I nostri lettori potranno così trovare più facilmente tutte le notizie utili a organizzare il loro tempo libero.

"La Sicilia in un click" non è solo uno slogan di Sicilia On Line , ma l'insieme dei servizi che la nostra azienda offre ai suoi clienti. Così tutte le feste, gli spettacoli, i concerti, le mostre, le presentazioni, i posti in cui apprezzare sia la cucina tipica siciliana che quella nazionale e internazionale, le strutture in cui soggiornare, saranno tutti raggruppati sotto il comune denominatore di Sicilia Live .

Fonte: newsletter@siciliaonline.it

Riapre le porte la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina.


da SiciliaInformazioni News

02 Marzo 2009.

Riapre le porte la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina. Dopo i lavori di restauro, è tornata ad essere visitata dal pubblico. Al momento visitabili sono soltanto alcuni spazi del complesso monumentale, poiché i lavori che vedono coinvolta l’ala est della Villa procederanno fino al mese di ottobre. “Sono stati mantenuti gli impegni assunti poco dopo il mio insediamento – ha detto l’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonello Antinoro, che andrà a visitare la Villa Romana sabato - Quando ho assicurato che, entro Pasqua, sarebbe stato riaperto uno dei luoghi più conosciuti ed amati in tutto il mondo”. L’assessore ha poi continuato: “Abbiamo deciso di chiudere il sito nei mesi invernali, periodo di bassa affluenza turistica, per consentire il funzionamento e la movimentazione di una gru all’interno del cantiere. In questo modo è stato possibile concludere i lavori di restauro, nel vecchio... segue »

Trapianti: Palermo, Oggi Riunione Mediterranean Transplant Network.

(ASCA) - Roma, 2 mar - Si svolge oggi, 2 marzo, la Riunione tecnica del Mediterranean Transplant Network (MTN), progetto recentemente avviato per promuovere la creazione di una rete trapiantologica tra i Paesi del Bacino del Mediterraneo che preveda attivita' di formazione di personale sanitario, l'armonizzazione e la creazione ed l'implementazione delle leggi nazionali nel settore e la regolamentazione dei trasferimenti di pazienti con eventuale utilizzo tra gli Stati partecipanti di organi non utilizzati. Il meeting si svolge a Palermo e vede la partecipazione dei rappresentanti delle Autorita' Nazionali per i Trapianti d'Organo di Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Palestina, Siria, Turchia, Libano, Malta, Cipro, Grecia, Francia, Spagna e Italia. Tra gli obiettivi della riunione vi e' quello di fare una mappatura della situazione attuale nei diversi paesi e quindi di stabilire le modalita' operative della rete di cooperazione. La riunione di Palermo registra gia' un primo successo con l'ingresso nel progetto MTN di Malta, Palestina e Siria. Per il nostro Paese partecipano, tra gli altri: Ministero della Salute, Centro Nazionale Trapianti, Assessorato Regionale alla Sanita', Centro Regionale Trapianti della Sicilia e ISMETT.

domenica 1 marzo 2009

Calcio; La Roma scappa, l'Inter la riprende: al Meazza è 3-3.


Giallorossi sprecano doppio vantaggio, doppietta di Balotelli.

Roma, 1 mar. (Apcom) - Inter e Roma hanno pareggiato per 3-3 nel posticipo della ventiseiesima giornata del campionato di Serie A giocato questa sera allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. Doppio vantaggio giallorosso nel primo tempo: al 23' Daniele De Rossi ha aperto le marcature con un colpo di testa su cross di Marco Motta dalla destra, e al 29' John Arne Riise ha battuto Julio Cesar con un preciso sinistro ravvicinato dopo un puntuale inserimento in area dalle retrovie. Nella ripresa ad accorciare le distanze è Mario Balotelli, a segno al 50' con un destro rasoterra di prima intenzione su servizio di Adriano. Sette minuti dopo, però, la difesa nerazzurra si fa ancora sorprendere e Christian Brighi, con un perfetto inserimento centrale, segna di destro solo davanti a Julio Cesar il terzo gol degli ospiti. L'Inter si riporta in avanti e accorcia nuovamente le distanze al 63': contrasto in area tra De Rossi e Balotelli, per l'arbitro Nicola Rizzoli è rigore e dal dischetto lo stesso attaccante nerazzurro trasforma spiazzando Doni. Subito dopo il gol, Balotelli si è rivolto alla curva dei sostenitori della Roma portandosi il dito alla bocca facendo loro segno di stare zitti, e rivolgendogli poi una linguaccia. L'Inter preme ancora e al 79' trova il pareggio: cross dalla sinistra di Luis Figo, splendido stacco di Hernan Crespo - entrato da appena un minuto - e la palla si infila all'incrocio dei pali. Nel finale la squadra giallorossa si riversa in avanti cercando il quarto gol, ma l'Inter riesce a difendersi e a portare a casa un pari comunque positivo per come si erano messe le cose. Il punto di stasera permette infatti ai nerazzurri di toccare quota 60, con sette lunghezze di vantaggio sulla Juventus, che ieri sera aveva battuto 1-0 il Napoli e guadagna così due punti sulla capolista. La Roma si porta invece a 44, mantenendo il sesto posto a due lunghezze dalla Fiorentina, quarta, e a quattro dal Milan, terzo.

Calcio / Serie A: Cassano affonda il Milan, gioiello Mascara nel derby.

Roma, 1 mar. (Apcom) - Due acuti di Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini hanno chiuso la settimana più nera nella stagione del Milan. Reduce dall'eliminazione dalla Coppa Uefa - subita giovedì in casa per mano del Werder Brema - la squadra di Carlo Ancelotti è finita al tappeto anche sul fronte del campionato cedendo per 2-1 alla Sampdoria. In una domenica segnata dall'incredibile prodezza di Giuseppe Mascara, che ha griffato con un gol da cineteca il trionfo del Catania nel derby in casa del Palermo, il Milan è rimasto terzo in classifica a quota 48 punti gettando al vento la possibilità di mettere al sicuro il terzo posto in classifica. Il Milan ha protestato in due occasioni con il secondo assistente dell'arbitro Gianluca Rocchi di Firenze, per il primo gol dei padroni di casa (dalle immagini televisive la palla sembra avere varcato interamente la linea di porta) e per un gol annullato ad Emerson sul 2-1 per una leggera posizione di fuorigioco dello stesso centrocampista brasiliano. I rossoneri con 48 punti precedono di appena due lunghezze la Fiorentina, bloccata sull'1-1 sul campo della Reggina, mentre accusano distacchi di cinque punti dalla Juventus (ieri 1-0 al Napoli) e di 11 dall'Inter capolista, impegnata stasera al 'Meazza' contro la Roma. Nella corsa alla Champions League l'ordine di classifica al momento è invariato rispetto all'ultimo weekend di Serie A: la Fiorentina è sempre sola al quarto posto con un punto di margine sul Genoa (0-0 a Siena) e tre sulla Roma. Nel derby siciliano il Catania ha sbancato il 'Barbera' di Palermo con una goleada impreziosita dall'incredibile gol di Mascara, riuscito a segnare la terza rete degli ospiti andando a segno da metà campo con un potente lob calciato di collo pieno. In classifica continua a rallentare il Cagliari, che dopo la sconfitta di domenica scorsa in casa del Milan ha impattato con il Torino: i sardi con 38 punti sono settimi insieme alla Lazio, ieri riuscita a piegare il Bologna per 2-0 grazie ad una doppietta di Mauro Zarate. L'Atalanta, sconfitta 2-0 in casa dal Chievo, insegue a quota 36 in compagnia del Palermo. Il Napoli con 35 punti precede di un punto l'Udinese, che ha sconfitto il Lecce per 2-0 oggi al 'Friuli'. Il Catania con 33 punti ha una lunghezza di margine sulla Samp, cinque sul Siena e sei sul Torino. Bologna e Chievo sono terzultime a 23 punti, mentre il Lecce con 22 punti deve guardarsi le spalle dalla sola Reggina, sempre ultima a quota 18.

Palermo-Catania:0-4 risultato finale. Cronaca ed Highlights.



Palermo, 01 Marzo 2009.

Il Catania ha vinto il derby al Barbera. Ha vinto nettamente 4-0, ma ha anche brindato favorito dall'espulsione di Bresciano inflitta da Rosetti nella parte iniziale della gara (i rossazzurri erano già in vantaggio di una rete) e per un rigore negato ai rosa che poteva riaprire, se realizzato la gara. E' stato un derby che nessuno dei tifosi rosanero sognava. In mezzo a tutto questo una gara decisamente sottotono da parte dei ragazzi di Davide Ballardini. Nell'ordine, le reti rossazzurre sono state realizzate da Ledesma, Morimoto, Mascara (eurogol dalla lunghissima distanza) nel primo tempo e da Polucci, nella ripresa, quando ormai la bandiera bianca del Palermo sventolava da tempo. Migliaccio al posto di Nocerino, in panchina è l'unica novità di formazione di Ballardini, rispetto alle previsioni della vigilia. Nel Catania, Zenga dà fiducia a Baiocco e relega Matinez tra i disponibili di panca. Capuano è il capitano di giornata. Splende il sole su Palermo ed al Barbara non si registra il pienone. Dopo appena un minuto di gioco, Rosetti sventola il giallo a Simplicio per gioco scorretto su Baiocco. L'inizio del match è alquanto combattuto. Al 5' buona iniziativa dei rossazzurri conclusa con un tocco in giravolta d Biagianti che non inquadra lo specchio della porta. La replica dei rosa è in una punizione battuta da Liverani al 7', tocco di testa di Migliaccio e parata comoda a terra di Bizzarri. I rosa cercano di penetrare per vie centrali. Da una fluida azione al 14' il Catania passa in vantaggio con Ledesma che indisturbato di testa batte Amelia su cross di Morimoto. Sul Palermo infierisce Rosetti che manda negli spogliatoi un paio di minuti dopo Bresciano per un intervento su Morimoto. Adesso per i rosa la strada è decisamente in salita. Ballardini ridisegna la squadra con la difesa a tre in fase di possesso. Il Palermo si butta subito in avanti, mentre gli avversari cercano di spezzare il ritmo con interventi molto convinti. La morsa dei difensori catanesi su Miccoli, impedisce ai rosa il travaso d fantasia che dovrebbe accompagnarlo in fase offensiva. Il colpo del gol e l'inferiorità numerica attanagliano i rosa. Al 30' fa tutto bene Miccoli che entra in area mette basso al centro per il tocco ribattuto di Simplicio e tiro finale in corsa di Liverani che però spara alto. Collezioniamo angoli su angoli, ma fino ad ora la difesa etnea tiene bene. Capuano commette fallo su Migliaccio dentro l'area, Rosetti non è d'accordo e ammonisce l'ex atalantino per proteste. Punizione dal limite in posizione decentrata affidata a Liverani e pericolo sventato dall'uscita con i pugni di Bizzarri. Adesso il Palermo preme e va avanti con Balzaretti, vera e propria furia sulla fascia sinistra. 37' ancora i rosa in avanti con conclusione di Simplicio senza fortuna. Fortuna che accompagna i nostri avversari che al 37' trovano il gol del raddoppio con Morimoto servito per vie centrali da Baiocco. Messa cosi la gara adesso diventa quasi impossibile per il Palermo. Sugli scudi Bizzarri che para su Cavani. In contropiede il Catania mette paura, Biagianti fortunatamente non trova l'attimo giusto per servire in area l'isolato Mascara. I nostri dimostrano di accusare il colpo. Le repliche dei rosa sono affidate però ad iniziative individuali che dimostrano grande nervosismo. Al 44' il Catania chiude il match con un eurogol di Mascara che al volo da centrocampo, scorto Amelia leggermente fuori dai pali, lo beffa senza alcuna pietà. Il primo tempo cosi. Tra i fischi del pubblico. Dopo l'intervallo, Ballardini inserisce Succi al posto di Cassani, mentre Zenga mette dentro Paolucci al posto di Morimoto. Si parte subito con un angolo per i rosa, addomesticato da Bizzarri in due tempi. Al 2' Mascara ci riprova dalla distanza, ma stavolta non centra l'obiettivo. E' questo il tema del Catania che, forte dell'ampio vantaggio gioca con buona sicurezza, provando anche le conclusioni fuori area. Incredibilmente su angolo di Miccoli, al 9' Simplicio, in mischia, manda fuori a porta vuota, dopo una corta respinta dell'estremo catanese di incornata di Kjaer. Il Palermo ci mette il cuore, ma la precipitazione induce all'errore. Al 13' Bizzarri para bene a terra su conclusione di Cavani, servito da Simplicio in posizione centrale dopo aver rubato palla a Ledesma. Sfortunato nell'azione successiva Migliaccio che sfiora la marcatura di testa. Al 19' un problema muscolare a Migliaccio lo costringe fuori dal terreno di gioco con Tedesco che tra gli applausi del pubblico fa il suo ingresso in campo. Un minuto più tardi, favorito dai larghi spazi a disposizione il Catania trova con Paolucci la quarta marcatura, su assist di Biagianti. Adesso è davvero finita. Che la domenica per i rosa è segnata lo si capisce anche quando Bizzarri compie un vero e proprio doppio miracolo prima su fucilata di Miccoli e poi su tapin ravvicinato di Succi. Ballardini mette dentro Carrozzieri al posto di Kjaer e Zenga risponde di Izco per Ledesma. L'infaticabile Balzaretti al 26' prova la stoccata, ma ancora una volta Bizzarri è attento. Tra i fischi esce Capuano con Silvestri in campo, per l'ultima sostituzione a disposizione di Zenga. La storia della partita, ampiamente terminata, corre lentamente con gli spalti del Barbera che pian piano si svuotano. Al 39' si registra un guizzo di Cavani che gira bene e Bizzarri para di intuito. Non succede più nulla. E' un giorno da dimenticare.

Fonte: ilpalermocalcio.it

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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.