Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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martedì 3 settembre 2024

Recensione del saggio "A proposito degli alieni...", di Francesco Toscano ed Enrico Messina.


Palermo, 3 sett. 2024.

Il saggio "A proposito degli alieni...", scritto da Francesco Toscano ed Enrico Messina, esplora l'ipotesi della presenza extraterrestre sulla Terra dalla preistoria fino ai giorni nostri. Gli autori, analizzando reperti archeologici, miti antichi e testimonianze moderne, sostengono che l'umanità sia stata ed è tuttora accompagnata da questa presenza aliena.

Ecco alcuni punti chiave del saggio: 
  • Prove archeologiche e miti antichi: Il saggio cita reperti archeologici, incisioni rupestri, sculture e antichi testi come possibili prove di un contatto tra gli esseri umani e gli alieni nella preistoria. Gli autori interpretano miti e leggende di varie culture, come quelle sumeriche, egizie, maya e inca, come possibili resoconti di incontri con esseri extraterrestri;
  • Influenza sulla civiltà umana: Secondo gli autori, la presenza aliena avrebbe influenzato lo sviluppo della civiltà umana, fornendo conoscenze tecnologiche e culturali avanzate. Ad esempio, il saggio cita le conoscenze astronomiche dei Dogon del Mali come un possibile esempio di influenza extraterrestre; 
  • Il caso Roswell e l'era moderna: Il saggio affronta anche il tema degli UFO nell'era moderna, citando il famoso caso di Roswell del 1947 come uno degli eventi più significativi. Gli autori sostengono che gli Stati Uniti, dopo la seconda guerra mondiale, abbiano beneficiato maggiormente del contatto con gli alieni;
  • Implicazioni etico-religiose: Il saggio si interroga sulle implicazioni etiche e religiose dell'esistenza di vita extraterrestre. Gli autori si chiedono se la presenza di alieni sia compatibile con l'esistenza di un Dio creatore come lo concepiamo tradizionalmente e quali siano le conseguenze per la fede e la religione;
  • Interrogativi aperti: Il saggio non fornisce risposte definitive ma propone diverse interpretazioni e lascia al lettore la libertà di trarre le proprie conclusioni. Gli autori si interrogano sul perché gli alieni ci studiano, cosa cercano nell'uomo e se le grandi potenze mondiali ne sono a conoscenza.
"A proposito degli alieni..." è un saggio che invita alla riflessione sulla possibilità che l'umanità non sia sola nell'universo e sulle implicazioni di un eventuale contatto con altre forme di vita intelligente. Ulteriori informazioni: Il saggio è stato pubblicato dalla casa editrice Photocity.it nel 2012. È possibile acquistare il saggio online su siti come Boopen.it al prezzo di € 12,75.

L'energia spirituale umana: un bene prezioso nella cosmogonia di Toscano Francesco dall'analisi dei suoi romanzi e saggi.


Palermo, 3 sett. 2024.

Nelle opere di Francesco Toscano, l'energia spirituale umana, spesso indicata come "Anima", ricopre un ruolo di fondamentale importanza nella cosmogonia Anunnaki, influenzando il destino dell'umanità e il suo rapporto con le entità extraterrestri.
L'energia spirituale come fonte di vita per gli Anunnaki:
Secondo Toscano, l'uomo possiede una fonte di energia inesauribile, l'Anima, di cui gli alieni, inclusi gli Anunnaki, sono privi. Questa energia, descritta come "divina e ancestrale", è ciò che gli alieni cercano di ottenere dagli esseri umani. La metafora utilizzata è quella del "vampiro": gli alieni necessitano di nutrirsi dell'energia spirituale umana per sopravvivere e, in alcuni casi, raggiungere l'immortalità.
Il processo di estrazione dell'energia spirituale:
Il romanzo "E un giorno mi svegliai" descrive il rapimento del protagonista, Salvatore Cuzzuperi, e il tentativo degli alieni di estrarre la sua Anima. Il processo prevede l'utilizzo di una macchina che, attraverso vibrazioni a bassa frequenza, separa l'Anima dal corpo fisico. L'energia viene poi trasferita in un altro cilindro contenente un alieno, "rigenerandolo".
L'importanza dell'Anima per gli esseri umani:
Toscano sottolinea come l'Anima sia indissolubilmente legata al DNA e alla struttura molecolare umana. Sebbene gli alieni possano temporaneamente separare l'Anima dal corpo, essa è destinata a tornare alla sua fonte originaria. L'Anima rappresenta quindi l'essenza stessa dell'essere umano, il collegamento con il "Dio Creatore" e il "Grande Architetto" dell'Universo.
Il conflitto tra Anunnaki e Rettiliani:
L'energia spirituale umana diventa motivo di contesa tra le diverse razze aliene. I Rettiliani, descritti come creature crudeli e "fameliche", sono particolarmente interessati a impossessarsi dell'Anima umana per riportare in vita alcuni loro simili. Questo conflitto per l'energia spirituale pone l'umanità in una posizione di estrema vulnerabilità, trasformandola in un oggetto di sfruttamento da parte di forze superiori.
Conclusione:
L'energia spirituale umana, l'Anima, è un elemento centrale nella cosmogonia di Toscano. Essa rappresenta un bene prezioso, fonte di vita per alcune razze aliene e al tempo stesso l'essenza stessa dell'essere umano. La lotta per il controllo di questa energia pone l'umanità in una posizione pericolosa, intrappolata tra forze che cercano di sfruttarla per i propri scopi.

Per ulteriori approfondimenti sull'argomento, si consigliano:
Cordiali saluti, Francesco Toscano.
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Il ruolo dell'oro nella cosmogonia Anunnaki e il suo collegamento con il futuro dell'umanità nel fantasy "E un giorno mi svegliai" di Francesco Toscano.

Palermo, 3 settembre 2024.

Il fantasy "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano, descrive il ruolo cruciale dell'oro nella cosmogonia Anunnaki, collegandolo direttamente alla creazione e al futuro dell'umanità.
Secondo i testi, gli Anunnaki giunsero sulla Terra in tempi antichi per estrarre l'oro, una risorsa necessaria per la sopravvivenza del loro pianeta morente, Nibiru. Nello specifico, l'oro era utilizzato per creare uno scudo protettivo per l'atmosfera di Nibiru, che si stava deteriorando.
L'umanità fu creata dagli Anunnaki attraverso la manipolazione genetica di ominidi per servire come forza lavoro nelle miniere d'oro. Questo bisogno di manodopera per l'estrazione dell'oro è il motivo principale della nostra esistenza secondo la cosmogonia Anunnaki.
La dipendenza degli Anunnaki dall'oro terrestre li lega indissolubilmente al destino dell'umanità. Il ritorno periodico di Nibiru nel sistema solare, che stando agli studi di Zecharia Sitchin si verificherebbe ogni 3600 anni terrestri, evento che causerà grandi sconvolgimenti sulla Terra, è un tema ricorrente. La decisione degli Anunnaki di salvare o meno l'umanità dalla catastrofe imminente dipenderà, in parte, dal loro continuo bisogno di oro e dalla loro percezione del valore dell'umanità stessa.
Pertanto, l'oro assume un significato profondo nella cosmogonia Anunnaki:
È la risorsa che ha spinto gli Anunnaki sulla Terra e ha portato alla creazione dell'umanità;
Rappresenta il legame tra le due specie e il potere che gli Anunnaki esercitano sull'umanità;
Il suo ruolo futuro potrebbe essere determinante per la sopravvivenza o la distruzione dell'umanità, a seconda delle decisioni degli Anunnaki.
Il fantasy non chiarisce, pur tuttavia,  se l'oro rimarrà una risorsa vitale per gli Anunnaki nel futuro. La loro evoluzione tecnologica potrebbe averli portati a trovare soluzioni alternative, riducendo la loro dipendenza dall'oro terrestre. Questo aspetto rimane un interrogativo aperto, lasciando incerto il destino dell'umanità in relazione al bisogno di oro degli Anunnaki.

Il Ruolo dell'Ibridazione Uomo-Anunnaki nel fantasy "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano.


Palermo, 3 sett. 2024.

Nel romanzo "E un giorno mi svegliai" di Francesco Toscano, l'ibridazione uomo-Anunnaki gioca un ruolo centrale, presentando implicazioni significative per il futuro dell'umanità. Il romanzo descrive gli Anunnaki come gli artefici dell'umanità, creata attraverso la manipolazione genetica di ominidi per scopi di lavoro nelle miniere d'oro. Questo atto di creazione pone gli Anunnaki in una posizione di potere superiore rispetto agli umani, un tema ricorrente nel corso della storia.
L'ibridazione uomo-Anunnaki viene reintrodotta come un processo necessario per l'evoluzione umana. Consuelo e Carmen, due donne sopravvissute al campo di prigionia dei Rettiliani, spiegano a Salvatore CUZZUPERI che questo processo serve a colmare il divario tecnologico e culturale tra le due specie, consentendo all'uomo di raggiungere un livello di sviluppo superiore.
Tuttavia, il romanzo solleva anche dubbi sulla natura di questa evoluzione "guidata" dagli Anunnaki. Nonostante l'acquisizione di conoscenze avanzate, gli umani rimangono in uno stato di sottomissione, paragonabile a una forma di schiavitù.
L'ibridazione, quindi, appare come un'arma a doppio taglio:
Da un lato, offre agli umani la possibilità di accedere a una conoscenza superiore e di progredire tecnologicamente;
Dall'altro, li mantiene in una posizione di subordinazione rispetto ai loro creatori, sollevando interrogativi sulla reale natura del loro libero arbitrio e del loro futuro.
Il romanzo non fornisce una risposta definitiva sull'esito finale dell'ibridazione. Lascia al lettore la libertà di interpretare le implicazioni etiche e filosofiche di questa manipolazione genetica, aprendo un dibattito sulla relazione tra creatore e creato e sul destino dell'umanità in un universo popolato da esseri superiori.

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lunedì 2 settembre 2024

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata" di Francesco Toscano.


Palermo, 2 settembre 2024. 

"L'infanzia violata" di Francesco Toscano è un romanzo giallo che affronta il tema difficile e purtroppo attuale dell'abuso sessuale sui minori. Attraverso la storia di due sorelline, Marianna e Francesca Rossi, l'autore ci introduce in un mondo di dolore e di paura, dove la fiducia viene tradita da coloro che dovrebbero proteggere i più deboli. Il romanzo si distingue per la sua crudezza e per la sua capacità di scavare nell'animo umano, mettendo a nudo le fragilità e le contraddizioni di una società che spesso preferisce chiudere gli occhi di fronte al male. La narrazione è realistica e coinvolgente, con uno stile asciutto e diretto che non lascia spazio a sentimentalismi. Uno degli aspetti più interessanti del libro è la rappresentazione del lavoro delle forze dell'ordine e degli operatori sociali. Il maresciallo Ascali e la sua collega Della Monica, incaricati di far luce sulla vicenda, si trovano ad affrontare un caso complesso e delicato, dove la verità è difficile da far emergere. Le audizioni delle bambine, con la psicologa Martina Della Valle, sono descritte con dovizia di particolari e mettono in luce le difficoltà di ottenere testimonianze attendibili da vittime così giovani e traumatizzate. 

Il romanzo sottolinea l'importanza di un approccio sensibile e professionale, capace di mettere a proprio agio i minori e di aiutarli a superare il trauma subito. "L'infanzia violata" è un libro che fa riflettere e che scuote le coscienze. 

La storia di Marianna e Francesca ci ricorda che l'abuso sessuale sui minori è una realtà drammatica che non possiamo ignorare e contro la quale è necessario lottare con tutte le nostre forze. 

Oltre a quanto evidenziato, è importante sottolineare:L

  • L'ambientazione: Sebbene non esplicitamente specificato, la storia sembra svolgersi in Sicilia, come suggerito dalla presenza di luoghi come Agrigento e Palermo. Questo contribuisce a creare un'atmosfera di realismo e di familiarità per il lettore italiano; 
  • L'aspetto psicologico: Il romanzo esplora con attenzione le conseguenze psicologiche dell'abuso, sia sulle vittime che sui loro familiari. Le difficoltà di Marianna e Francesca, la rabbia e l'impotenza dei genitori, sono descritte con realismo e contribuiscono a rendere la storia ancora più toccante;
  • Il ruolo della giustizia: La ricerca della verità e la punizione dei colpevoli sono temi centrali nel romanzo.
L'autore ci mostra come il percorso della giustizia possa essere lungo e tortuoso, ma anche come la condanna dei responsabili sia fondamentale per restituire dignità alle vittime e per dare un segnale forte alla società. 

In conclusione, "L'infanzia violata" è un romanzo che consiglio a tutti, non solo agli amanti del genere giallo. È un libro importante che ci invita a riflettere su un tema scomodo ma di grande attualità, e che ci spinge a fare la nostra parte per costruire un mondo dove i bambini possano crescere sereni e protetti. 

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Focus sul fantasy "E un giorno mi svegliai" di Francesco Toscano.


Palermo, 2 settembre 2024.

Le tre principali razze aliene descritte nel romanzo "E un giorno mi svegliai" sono:

  • Anunnaki: Provenienti dal pianeta Nibiru, sono una razza aliena tecnologicamente avanzata che ha visitato la Terra in passato. Sono descritti come i creatori dell'umanità, creata per servire come forza lavoro nelle loro miniere d'oro. Gli Anunnaki sono coinvolti in un conflitto con i Rettiliani e conducono esperimenti di ibridazione con gli umani;
  • Malachim (o Igigi): Sudditi degli Anunnaki, i Malachim fungono da intermediari tra loro e gli umani. Sono responsabili del rapimento di umani, tra cui il protagonista Salvatore Cuzzuperi, per condurre esperimenti genetici e controllano anche le operazioni militari per gli Anunnaki. I Malachim comunicano telepaticamente e possiedono la capacità di telecinesi;
  • Rettiliani: Descritti come creature con l'aspetto di lucertole evolute, i Rettiliani sono in conflitto con gli Anunnaki. Sono interessati a impossessarsi dell'energia spirituale degli esseri umani, chiamata Anima, per raggiungere l'immortalità. Il romanzo li descrive come violenti e crudeli.


Ecco alcuni punti rilevanti:

  • Civiltà Sumera: Nel fantasy si menziona ripetutamente che gli Anunnaki provengono dalla mitologia sumera, dove erano venerati come divinità. Secondo l'interpretazione di Sitchin, gli Anunnaki erano una razza aliena proveniente dal pianeta Nibiru che visitò la Terra in passato, creando l'umanità per usarla come forza lavoro nelle loro miniere d'oro;

  • Ebraismo e Cristianesimo: Nel fantasy si fa riferimento ai Malachim, che vengono descritti come angeli dell'Antico Testamento e servitori degli Anunnaki. Questa associazione sembra derivare dall'interpretazione di alcuni testi religiosi in chiave ufologica, come l'episodio di Sodoma e Gomorra e la lotta di Giacobbe con l'angelo;

  • Altre culture: Nonostante nel fantasy si accenni al fatto che gli Anunnaki potrebbero aver influenzato altre civiltà antiche, come Maya, Inca ed Egizi, non vengono forniti esempi specifici di come gli Anunnaki siano rappresentati in queste culture.

Ecco una panoramica delle relazioni tra Anunnaki, Malachim e Rettiliani come descritte nel fantasy:

  • Anunnaki - Malachim: I Malachim (o Igigi) sono presentati come sudditi degli Anunnaki. Sono descritti come una specie intelligente, evoluta e potente, ma sottomessi psicologicamente agli Anunnaki e costretti a eseguire i loro ordini. I Malachim svolgono diverse funzioni per gli Anunnaki:

    • Rapimento e controllo degli umani;
    • Collaborazione nella manipolazione genetica;
    • Guida e istruzione degli umani rapiti;
    • Forza militare: combattono contro i nemici degli Anunnaki, come i Rettiliani;
    • Intermediari: comunicano le decisioni degli Anunnaki agli umani.
  • Anunnaki - Rettiliani: Nel fantasy si descrive un conflitto millenario tra Anunnaki e Rettiliani. Sebbene non vengano spiegate le cause del conflitto, il fantasy suggerisce che entrambe le razze siano interessate al controllo e allo sfruttamento degli umani:

    • Gli Anunnaki hanno creato l'umanità come forza lavoro per le loro miniere d'oro e continuano a condurre esperimenti di ibridazione per i propri scopi;
    • I Rettiliani, descritti come creature dall'aspetto di lucertole evolute, cercano di impossessarsi dell'energia spirituale degli umani, chiamata "Anima", per raggiungere l'immortalità;
  • Malachim - Rettiliani: La relazione tra Malachim e Rettiliani è di ostilità, in quanto i Malachim combattono come forza militare al servizio degli Anunnaki contro i Rettiliani.

In sintesi, le relazioni tra queste tre razze aliene sono caratterizzate da dinamiche di potere, conflitto e sfruttamento. Gli Anunnaki, in cima alla gerarchia, si servono dei Malachim come intermediari e soldati, mentre i Rettiliani rappresentano una minaccia per entrambe le razze a causa del loro interesse per l'energia spirituale degli umani.

Il romanzo "E un giorno mi svegliai" offre, ancora, uno sguardo cupo sul futuro dell'umanità in relazione agli Anunnaki. Sebbene non venga delineato un futuro preciso, diversi elementi suggeriscono che gli Anunnaki considerino gli umani come inferiori e li sfruttino per i propri scopi.

  • L'umanità come esperimento: Il romanzo suggerisce che gli Anunnaki abbiano creato l'umanità per mezzo di manipolazione genetica degli ominidi. Questo atto iniziale posiziona l'umanità in una posizione di subordinazione, trattata come un esperimento o addirittura come semplice "manodopera";
  • Schiavitù e controllo: I Malachim, sudditi degli Anunnaki, rapiscono e controllano gli umani per condurre ulteriori esperimenti di ibridazione. Gli umani sono tenuti prigionieri, privati della loro libertà e sottomessi alla volontà degli Anunnaki. Questo trattamento rafforza l'idea che gli Anunnaki non considerino gli umani come uguali, ma come strumenti da utilizzare per i propri fini;
  • Il silenzio degli Anunnaki: Il romanzo non fornisce risposte chiare sui progetti a lungo termine degli Anunnaki per l'umanità. Questo silenzio contribuisce a creare un'atmosfera di incertezza e timore, lasciando intendere che il futuro dell'umanità sia interamente nelle mani di questi esseri superiori.

In conclusione, il romanzo di Toscano non offre una visione ottimistica del futuro dell'umanità in relazione agli Anunnaki. La storia suggerisce che gli umani siano destinati a rimanere sotto il controllo e lo sfruttamento di questa razza aliena, trattati come pedine in un gioco di potere che non comprendono appieno.


sabato 31 agosto 2024

Qual è il ruolo di Fofò Macchiarella all'interno della famiglia mafiosa di Punta Calura, nel romanzo giallo "I ru viddrani" di Francesco Toscano?



Palermo, 31 agosto 204. 

Fofò Macchiarella è una figura di spicco all'interno della famiglia mafiosa di Punta Calura nel romanzo "I ru viddrani". Ricopre il ruolo di capo decina, rispondendo direttamente al capo famiglia Don Ciccio "ù pastranu". Le sue responsabilità includono:
  • Gestione delle attività criminali: Insieme a Don Gino "ù curtu", l'altro capo decina, Fofò gestisce le attività illecite sul territorio per conto di Don Ciccio;
  • Cassiere della famiglia: La sua posizione di fiducia è ulteriormente rafforzata dal suo ruolo di cassiere, gestendo le finanze della famiglia mafiosa;
  • Esecutore: Fofò si sporca le mani in prima persona, come dimostra il suo coinvolgimento nell'omicidio del maresciallo Rinaldi, commesso su ordine del capo mandamento Carmelo Spatali;
  • Recupero crediti: Fofò viene incaricato di recuperare l'oro e l'argento rubati a Domenico Sinatra dalla badante Ingrid. Il suo tentativo di recupero si traduce in un'escalation di violenza che culmina nell'omicidio di Ingrid;
  • Mentore: Marco Guarraggiano, un soldato della famiglia, lo indica come il suo "mentore", evidenziando il suo ruolo nella formazione dei nuovi affiliati.  
In conclusione, Fofò Macchiarella è un personaggio spietato e ambizioso, disposto a tutto pur di mantenere il potere. È un elemento chiave nella macchina criminale di Punta Calura, gestendo le attività illecite, impartendo ordini e persino commettendo omicidi per conto dell'organizzazione. La sua storia dimostra la brutalità e la pervasività di Cosa Nostra, capace di corrompere e distruggere vite umane per perseguire i propri interessi.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano.

Cosa accade alla famiglia mafiosa di Punta Calura dopo l'assassinio del Maresciallo Rinaldi, nel romanzo giallo "I ru viddrani" di Francesco Toscano?


Palermo, 31 agosto 2024.

Ecco cosa succede alla famiglia mafiosa di Punta Calura dopo l'omicidio del Maresciallo Rinaldi:
  • Trasferimento delle indagini: A seguito dell'omicidio del Maresciallo Rinaldi, le indagini vengono trasferite dalla Tenenza di Punta Calura ad altro organo di polizia giudiziaria, a causa del crescente allarme sociale generato dal delitto. Questo trasferimento indica l'importanza del caso e la necessità di un intervento più incisivo da parte dello Stato;
  • Indagine della DDA: Il caso viene affidato al Reparto Operativo - Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). L'intervento della DDA evidenzia la gravità dei fatti e il sospetto di un coinvolgimento di alto livello della criminalità organizzata;
  • Collaborazione di Marco Guarraggiano: Marco Guarraggiano, un membro della famiglia mafiosa di Punta Calura, decide di collaborare con la giustizia. La sua testimonianza si rivela fondamentale per fare luce sull'omicidio di Rinaldi e su altre attività criminali dell'organizzazione;
  • Rivelazioni di Guarraggiano: Guarraggiano rivela che l'omicidio di Rinaldi è stato ordinato da Carmelo Spatali, il capo del mandamento mafioso di Punta Calura, e che l'esecuzione materiale è stata affidata a Fofò Macchiarella. Guarraggiano fornisce inoltre dettagli sull'omicidio di Ingrid Dorotea Romanescu, la badante rumena uccisa a Palermo, rivelando che anche questo delitto è stato commissionato da Spatali e Macchiarella;
  • Operazione "facts and misdeeds": Le rivelazioni di Guarraggiano portano all'operazione "facts and misdeeds", condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo. L'operazione si conclude con l'arresto di numerosi capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Porta Nuova, Brancaccio e Santa Maria di Gesù, tra cui Spatali, Macchiarella e altri membri della famiglia mafiosa di Punta Calura;
  • Azzeramento del mandamento mafioso di Punta Calura: L'operazione "facts and misdeeds" porta di fatto all'azzeramento del mandamento mafioso di Punta Calura. I vertici dell'organizzazione vengono arrestati e assicurati alla giustizia, ponendo fine al regno di terrore che avevano instaurato sul territorio. 
L'omicidio del Maresciallo Rinaldi, pur essendo un atto di violenza efferata, si rivela un evento chiave che innesca una serie di eventi che portano alla disarticolazione della famiglia mafiosa di Punta Calura. La collaborazione di Guarraggiano e l'impegno delle forze dell'ordine si rivelano decisivi per assicurare alla giustizia i responsabili di numerosi crimini e ristabilire la legalità nel territorio.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano.

Quali sono le principali attività criminali che vengono svolte da Cosa Nostra nel romanzo "I ru viddrani"?


Palermo, 31 agosto 2024.

Ecco una panoramica delle attività criminali che Cosa Nostra intraprende nel romanzo "I ru viddrani":
  • Estorsione: Il pagamento del "pizzo" è una pratica diffusa a Punta Calura, dove i commercianti sono costretti a versare denaro alla famiglia mafiosa per evitare ritorsioni. Questo dimostra il controllo capillare che Cosa Nostra esercita sul territorio e come l'estorsione sia un'importante fonte di guadagno per l'organizzazione criminale.
  • Furto: La storia ha inizio con il furto dell'oro e dell'argento di Domenico Sinatra da parte della badante rumena Ingrid. Anche se il furto non è stato direttamente orchestrato da Cosa Nostra, l'organizzazione viene coinvolta quando Sinatra chiede aiuto a Don Ciccio per recuperare i suoi averi.
  • Omicidio: Cosa Nostra non esita a ricorrere all'omicidio per eliminare i nemici o punire chi si oppone al suo potere. L'omicidio di Ingrid, avvenuto dopo il suo rifiuto di restituire il maltolto, dimostra la brutalità e la spietatezza dell'organizzazione. L'omicidio del maresciallo Rinaldi, che stava indagando sul caso di Ingrid, evidenzia ulteriormente la propensione di Cosa Nostra a eliminare chiunque rappresenti una minaccia al suo potere.
  • Controllo del territorio: La famiglia mafiosa di Punta Calura esercita un controllo totale sulla vita del paese, influenzando la politica, l'economia e la società. Il silenzio e l'omertà sono la regola, e chi osa opporsi rischia la vita.
  • Corruzione: Sebbene non esplicitamente descritta, la corruzione è un elemento implicito nel sistema di potere mafioso. La presenza di un avvocato a capo del mandamento mafioso di Punta Calura suggerisce che Cosa Nostra si insinui nelle istituzioni per proteggere i propri interessi e mantenere l'impunità. 
In sintesi, "I ru viddrani" offre una panoramica inquietante delle attività criminali di Cosa Nostra, mostrando come l'organizzazione utilizzi la violenza, l'intimidazione e la corruzione per ottenere e mantenere il potere in un territorio. Il romanzo evidenzia il costo umano di questo dominio, mettendo in luce le sofferenze individuali e il clima di paura che permea la società.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano.

La corsa agli armamenti di Cosa Nostra per il dominio territoriale nei romanzi di Francesco Toscano.


Palermo, 31 agosto 2024.

I romanzi di Francesco Toscano offrono uno sguardo approfondito sulla corsa agli armamenti intrapresa da Cosa Nostra per ottenere il dominio territoriale, evidenziando le motivazioni, i metodi e le conseguenze di questa pericolosa tendenza.
Acquisizione di armi: I romanzi descrivono come Cosa Nostra si procuri armi da guerra attraverso vari canali, tra cui il traffico internazionale e la collaborazione con altre organizzazioni criminali come la 'Ndrangheta. In "MALACARNE", ad esempio, il protagonista Turiddu Magrì viene incaricato di organizzare un trasporto di armi da guerra da Platì a Palermo, dimostrando la vastità della rete criminale e la facilità di accesso a un arsenale letale.
Finalità del dominio: Il controllo del territorio è essenziale per Cosa Nostra, poiché consente di gestire attività criminali lucrative e influenzare la vita sociale, politica ed economica. I romanzi mostrano come la mafia utilizzi la violenza e l'intimidazione per ottenere e mantenere il potere. In "I ru viddrani", la famiglia mafiosa di Don Ciccio "ù pastranu" esercita un controllo capillare su Punta Calura, influenzando ogni aspetto della vita cittadina.
Conseguenze della corsa agli armamenti: La ricerca del dominio territoriale e il conseguente aumento della potenza di fuoco portano a un'escalation di violenza. Gli omicidi diventano strumenti per eliminare i rivali e consolidare il potere. In "MALACARNE", l'omicidio di Nunzio Colella, capo decina della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio, è il risultato di una guerra tra clan per il controllo del traffico di armi.
Ruolo delle collaborazioni: La collaborazione con la 'Ndrangheta calabrese è fondamentale per Cosa Nostra, poiché garantisce l'accesso a un mercato nero di armi più ampio e a prezzi più vantaggiosi. In "MALACARNE", la famiglia Barberini di Platì fornisce armi da guerra a Cosa Nostra, evidenziando l'interconnessione tra diverse organizzazioni criminali e la loro capacità di cooperare per raggiungere obiettivi comuni.
Impatto sulla società: La corsa agli armamenti di Cosa Nostra ha un impatto devastante sulla società, diffondendo paura e insicurezza tra i cittadini. I romanzi sottolineano come la mafia mini le fondamenta della legalità e della giustizia, creando un clima di omertà e impedendo lo sviluppo sociale ed economico.
In conclusione, i romanzi di Francesco Toscano offrono una rappresentazione cruda e realistica della corsa agli armamenti di Cosa Nostra, evidenziando come la sete di potere e il dominio territoriale alimentino un ciclo di violenza e criminalità. Le storie narrate sottolineano la necessità di una lotta costante e incisiva contro la criminalità organizzata, al fine di garantire la sicurezza e il benessere della società.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano.

Il ruolo dell'avvocato Carmelo Spatali nel romanzo giallo "I ru viddrani", di Francesco Toscano.


Palermo, 31 agosto 2024. 

L'avvocato Carmelo Spatali è una figura chiave nel romanzo "I ru viddrani", pur non apparendo mai direttamente sulla scena. Le informazioni sui suoi loschi traffici emergono principalmente attraverso le dichiarazioni di Marco Guarraggiano, ex-uomo d'onore della famiglia mafiosa di Punta Calura, diventato collaboratore di giustizia. Ecco un'analisi del suo ruolo:
  • Vertice del Potere Mafioso: Spatali è descritto come il "capo indiscusso" del mandamento mafioso di Punta Calura, figura a cui persino un boss del calibro di Don Ciccio "ù pastranu" Vassallo doveva rispondere;
  • Mandante di Omicidi Eccellenti: Guarraggiano accusa Spatali di essere il mandante dell'omicidio del maresciallo Rinaldi e di Ingrid Doroteea Romanescu, quest'ultima assassinata a Palermo su ordine di Spatali, che aveva incaricato Don Ciccio di vendicare il furto subito da Mimì Sinatra. L'omicidio del maresciallo Rinaldi, in particolare, non avrebbe avuto l'autorizzazione della Commissione Provinciale di Cosa Nostra, segno del potere autonomo di Spatali all'interno dell'organizzazione criminale;
  • "Il 90", Eminenza Grigia: L'appellativo "il 90" o "ù pernu ri l’anca", con cui Guarraggiano si riferisce a Spatali, suggerisce un ruolo di leader carismatico e al contempo temuto, un "deus ex machina" che manovra i fili del potere da dietro le quinte.
  • Avvocato al Servizio della Mafia: La professione di avvocato fornisce a Spatali la copertura perfetta per le sue attività criminali, permettendogli di muoversi con disinvoltura tra il mondo legale e quello illegale. 
In sintesi, Spatali incarna la figura del mafioso moderno, sfuggente e insospettabile, che agisce nell'ombra e al di sopra delle regole, anche di quelle di Cosa Nostra. La sua figura, pur non emergendo mai direttamente, getta un'ombra sinistra sul romanzo, a simboleggiare la pervasività del potere mafioso in ogni ambito della società.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano.

venerdì 30 agosto 2024

Il tema dell'abuso sessuale nei romanzi di Francesco Toscano.


Palermo, 30 agosto 2024.

Il tema dell'abuso sessuale è esplorato in profondità nel romanzo "L'infanzia violata" di Francesco Toscano. La storia si concentra sugli abusi subiti da due sorelle, Marianna e Francesca, mettendo in luce le difficoltà di far emergere i ricordi traumatici e l'impatto devastante che questi eventi hanno sulla vita delle vittime. Attraverso le audizioni delle sorelle con la psicologa Martina Della Valle e il maresciallo Patrizia Della Monica, il romanzo evidenzia come il trauma possa manifestarsi in modi diversi:
  • Francesca, chiusa nel silenzio, è incapace di parlare dell'abuso;
  • Marianna esprime la sua sofferenza attraverso incubi e difficoltà ad addormentarsi. "L'infanzia violata" sottolinea l'importanza di un approccio sensibile e professionale quando si ha a che fare con vittime di abusi, evidenziando il ruolo della psicologia nell'aiutare le vittime a elaborare il trauma. 
Il romanzo fa luce sull'ambiente familiare problematico in cui le sorelle sono cresciute:
  • La madre, Maria Rita, è intrappolata in un ciclo di povertà e prostituzione;
  • Il padre, Giuseppe, è un tossicodipendente cronico. 
Questo contesto familiare instabile prepara il terreno per l'abuso che le sorelle subiscono. Attraverso le voci dei personaggi, il libro evidenzia l'impatto a lungo termine dell'abuso sessuale: le sorelle, traumatizzate dalle loro esperienze, mostrano vari sintomi di angoscia, tra cui incubi, paura ed esplosioni emotive. Il loro silenzio iniziale e la riluttanza a rivelare l'abuso, evidenziano la difficoltà che le vittime, in particolare i bambini, affrontano nel confidarsi. Il libro evidenzia inoltre le sfide affrontate dalle forze dell'ordine e dagli operatori sociali nel far emergere la verità e consegnare gli autori alla giustizia. L'interrogatorio di Marianna e Francesca mette in luce le complessità dell'ottenere testimonianze da minori che hanno subito abusi. I loro comportamenti, tra cui ritiro, silenzio e reazioni emotive, sottolineano la necessità di approcci sensibili e adatti all'età quando si ha a che fare con vittime vulnerabili. "L'infanzia violata" è un racconto straziante che evidenzia l'urgente necessità di affrontare l'atrocità dell'abuso sessuale sui minori. Attraverso le sue esplorazioni psicologiche e la rappresentazione del processo investigativo, il libro serve a ricordare i profondi impatti dell'abuso e l'importanza della protezione dei bambini.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano. 

La figura del "creatore" nelle opere di Francesco Toscano.


Palermo, 30 agosto 2024.

Francesco Toscano, nei suoi romanzi e saggi, esplora la figura del "creatore" principalmente attraverso la lente della teoria degli antichi astronauti, intrecciando elementi di fantascienza, mitologia sumera e teorie ufologiche contemporanee. Le sue opere suggeriscono che l'umanità potrebbe essere stata creata da Enki, il dio sumero della sapienza, reinterpretato come un Anunnaki, una razza aliena proveniente dal pianeta Nibiru.
Enki come creatore pragmatico: In "E un giorno mi svegliai", Toscano riprende il mito sumero di Enki come creatore dell'uomo, motivato dalla necessità di una nuova forza lavoro per le miniere d'oro dopo la ribellione degli Anunnaki. Questa rappresentazione pragmatica del "creatore" lo mostra come un essere potente e intelligente, ma anche calcolatore e con interessi ben precisi. La creazione dell'uomo non è quindi un atto di puro amore o di disegno divino, ma il risultato di una precisa strategia per risolvere un problema pratico.
Enki come protettore e mentore: Nonostante la natura pragmatica della creazione, Toscano presenta Enki anche come una figura ambivalente, che sviluppa un legame profondo con la sua creazione. Questo aspetto si manifesta nella protezione che Enki offre all'umanità durante il Diluvio Universale, salvandola dalla furia distruttrice di Enlil. Inoltre, Enki si fa mentore dell'umanità, condividendo con essa parte della sua conoscenza e contribuendo alla nascita della civiltà.
Soggezione e smarrimento di fronte al "creatore": La figura del "creatore" alieno, così potente e distante dall'immagine tradizionale di Dio, genera nell'uomo un misto di soggezione e smarrimento. La consapevolezza di essere il frutto di un esperimento genetico alieno, e non di un atto divino, mette in crisi le certezze esistenziali e religiose dell'uomo, come si evince dall'esperienza del protagonista di "E un giorno mi svegliai", Salvatore Cuzzuperi. La vastità dell'universo e la superiorità tecnologica degli Anunnaki contribuiscono a creare un senso di impotenza e di inferiorità nell'uomo, che si scopre essere solo una piccola parte di un disegno molto più grande e complesso.
In definitiva, Toscano rappresenta il "creatore" come una figura sfaccettata, che trascende l'iconografia religiosa tradizionale. L'atto della creazione, seppur motivato da esigenze pratiche, si intreccia con un legame profondo tra creatore e creatura, aprendo la strada a una relazione complessa e a un percorso evolutivo comune. L'uomo, di fronte alla rivelazione delle sue origini aliene, è costretto a confrontarsi con l'ignoto, con la sua fragilità e con la necessità di ridefinire il suo posto nell'universo.

La figura del dio sumero Enki e la creazione dell'uomo nei romanzi di Francesco Toscano.


Palermo, 30 agosto 2024.

Enki, il dio sumero della sapienza e della creazione, ricopre un ruolo significativo nei romanzi e nei saggi di Francesco Toscano, in particolare nel fantasy "E un giorno mi svegliai". 
Enki è presentato come uno degli Anunnaki, una razza aliena proveniente dal pianeta Nibiru, giunti sulla Terra in tempi remoti alla ricerca di oroEnki, noto anche come Ea nella mitologia babilonese, era inizialmente il dio protettore di Eridu, antica città della Mesopotamia. Il suo culto si diffuse in seguito in tutta la regione e oltre, arrivando fino agli Ittiti e agli Hurriti. Era considerato il dio di diversi ambiti, tra cui i mestieri, il male, l'acqua, il mare, i laghi, la sapienza e, soprattutto, la creazione. Enki è descritto come colui che, attraverso la manipolazione genetica degli ominidi, ha dato origine all'Homo Sapiens, ovvero l'uomo moderno. Questo atto fu motivato dalla ribellione degli Anunnaki che lavoravano nelle miniere d'oro, e dalla necessità di creare una nuova forza lavoro. In seguito, sfidando il volere del fratellastro Enlil, che voleva l'estinzione dell'umanità durante il Diluvio Universale, Enki decise di salvare l'uomo e di condividere con lui le sue conoscenze scientifiche. Questo atto segnò l'inizio della civilizzazione umana e il passaggio di conoscenze dagli "dèi" agli uomini. Enki è anche il padre di Adapa, considerato il primo uomo civilizzato, a cui donò la saggezza. In sintesi, Enki emerge dalle fonti come una figura ambigua, ma fondamentale per la nascita e lo sviluppo dell'umanità. Il suo atto di creazione, motivato da esigenze pratiche, si trasformò in un gesto di benevolenza quando decise di salvare l'uomo dalla distruzione e di renderlo partecipe della sua sapienza. Come nelle antiche scritture sumere, anche nelle opere di Toscano, Enki è il fautore della creazione dell'uomo. Spinto dalla ribellione degli Anunnaki che lavoravano nelle miniere d'oro, Enki decide di creare una nuova specie di lavoratori manipolando geneticamente gli ominidi presenti sulla TerraL'autore sottolinea come Enki, noto anche come E.A. ("Colui la Cui Casa è l'Acqua"), fosse in disaccordo con il fratellastro Enlil, che desiderava la scomparsa dell'umanità. Questo contrasto culmina nell'episodio del Diluvio Universale, durante il quale Enki protegge segretamente l'umanità, permettendone la sopravvivenzaQuesto atto di benevolenza di Enki, che si contrappone alla natura spesso spietata degli altri Anunnaki, lo rende una figura chiave nell'evoluzione umana. Secondo Toscano, Enki avrebbe condiviso parte della sua conoscenza con alcuni eletti, contribuendo alla nascita della civiltàL'autore cita il libro "Il libro perduto del dio Enki" di Zecharia Sitchin a supporto della sua narrazioneIn sintesi, le opere di Toscano riprendono e reinterpretano il mito sumero di Enki, presentandolo come una figura complessa e determinante nella storia dell'umanità. La creazione dell'uomo, seppur motivata da esigenze pratiche, diventa un atto che segna l'inizio di un legame indissolubile tra Enki e la sua creazione, portandolo a proteggerla e a guidarla nel suo percorso evolutivo.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano.

mercoledì 28 agosto 2024

La criminalità mafiosa nei romanzi di Francesco Toscano.


Palermo, 28 agosto 2024.

I romanzi di Francesco Toscano offrono uno spaccato inquietante e realistico della criminalità mafiosa in Sicilia, esplorandone le dinamiche interne, l'impatto sulla società e le sfide che essa pone alle forze dell'ordine. 

Struttura e gerarchia: In "I ru viddrani", la mafia è descritta come un'organizzazione fortemente strutturata e gerarchica. A Punta Calura, Don Ciccio "ù pastranu" è il capo indiscusso della famiglia mafiosa locale, che fa parte del più ampio mandamento mafioso di Punta Calura, guidato dall'avvocato Carmelo SPATALI. La famiglia di Don Ciccio si dedica ad attività criminali come estorsioni, danneggiamenti, truffe e omicidi, esercitando un controllo capillare sul territorio. Questa struttura gerarchica e il controllo del territorio sono essenziali per mantenere il potere mafioso e perpetuare il clima di silenzio e omertà. 

Violenza endemica: I romanzi non lesinano nel descrivere la violenza endemica che permea il mondo mafioso. In "MALACARNE", il termine stesso del titolo, "Malacarne", rappresenta questa predisposizione al male e alla violenza. Il protagonista, Turiddu Magrì, cresciuto nella Kalsa di Palermo, lotta contro la sua stessa natura, ereditata da un contesto familiare e sociale dove la violenza è la norma. La descrizione di omicidi efferati, come quello di Nunzio Colella in "MALACARNE", sottolinea la brutalità e la noncuranza per la vita umana che caratterizzano la criminalità organizzata.

Infiltrazione nella società: Le storie evidenziano come la mafia si insinui nel tessuto sociale, corrompendo individui e istituzioni. In "I ru viddrani", Don Ciccio, pur essendo un boss mafioso, è ben visto da alcuni abitanti di Punta Calura che si rivolgono a lui per risolvere controversie o ottenere favori. Questo aspetto dimostra come la mafia, in contesti sociali ed economici fragili, possa essere percepita come un'alternativa allo Stato, erodendo la fiducia nelle istituzioni e nella giustizia. 

Le sfide per le forze dell'ordine: Le opere di Toscano mettono in luce le difficoltà che le forze dell'ordine incontrano nel contrastare la criminalità organizzata. In "MALACARNE", i Carabinieri lavorano incessantemente per arginare il traffico di armi gestito da Cosa Nostra, servendosi di intercettazioni, pedinamenti e informatori. L'arresto di Turiddu Magrì e la sua successiva collaborazione con la giustizia rappresentano una vittoria importante, ma evidenziano anche la necessità di un impegno costante e di strategie investigative complesse per smantellare le organizzazioni mafiose. 

Oltre Cosa Nostra: I romanzi di Toscano accennano anche ad altri gruppi criminali, come la 'ndrangheta calabrese, con cui Cosa Nostra intrattiene rapporti per il traffico di armi. In "MALACARNE", la famiglia mafiosa di Borgo Vecchio si rivolge alla famiglia Barberini di Platì per ottenere armi da usare nella guerra contro il clan di Brancaccio. Questo dettaglio sottolinea la ramificazione internazionale delle organizzazioni criminali e la necessità di una collaborazione tra forze dell'ordine di diverse regioni e paesi per contrastarle efficacemente. 

In definitiva, i romanzi di Francesco Toscano offrono un'analisi profonda e sfaccettata della criminalità mafiosa, andando oltre gli stereotipi e mostrandola in tutta la sua complessità. Attraverso le vicende dei personaggi e le indagini delle forze dell'ordine, l'autore invita il lettore a riflettere sulle cause profonde del fenomeno mafioso e sulle strategie più efficaci per combatterlo.

Cordialmente vostro, Francesco Toscano.

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