Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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giovedì 8 agosto 2024

Il rapporto conflittuale del giovane Magrì con i suoi genitori, nel romanzo "Malacarne" di Francesco Toscano.


Palermo, 8 agosto 2024.

Francesco Salvatore Magrì, detto Turiddu, ha un rapporto difficile con i suoi genitori nel romanzo "Malacarne", di Francesco Toscano. Turiddu è cresciuto in un ambiente familiare intriso di criminalità e violenza, essendo i suoi genitori, Carlo e Maria Pia Perracchio, piccoli pregiudicati del quartiere palermitano della Kalsa. Nonostante i genitori avessero tentato di allontanarsi dalla malavita, Turiddu era stato comunque esposto a quell'ambiente malsano sin dalla tenera età, assorbendone la violenza e il disprezzo per la legge.

La situazione precipita quando Turiddu, in concorso con altri, rapina un supermercato in Piazza Francesco Nascè, già “messo a posto” con la famiglia mafiosa di riferimento, tanto che il boss al comando della famiglia mafiosa di Porta Nuova chiede vendetta per l’accaduto. Per proteggerlo, il padre di Turiddu è costretto a pagare un corrispettivo in denaro agli uomini della consorteria mafiosa sia del suo quartiere, la Kalsa, che a quelli di Porta Nuova. Turiddu, sentendosi tradito e abbandonato dai suoi genitori, fugge portando con sé solo pochi averi e il peso del suo passato.

Il romanzo evidenzia come il rapporto conflittuale di Turiddu con i genitori sia il risultato di un ambiente familiare disfunzionale e di un contesto sociale degradato, che lo hanno spinto verso la criminalità. La violenza ereditata dal padre e il senso di abbandono provato nei confronti di entrambi i genitori segnano profondamente il giovane Magrì, influenzando le sue scelte future e il suo percorso di vita.

 

Il particolare conflitto interiore di Magrì nei confronti dei suoi genitori e, in particolare, nei confronti di sua madre

Nel romanzo, Francesco Salvatore Magrì è afflitto da un profondo conflitto interiore riguardo ai suoi genitori, in particolare nei confronti della madre, Maria Pia Perracchio, detta "Ciccina a ruossa".

Turiddu ha sempre avuto un rapporto conflittuale con i genitori, entrambi coinvolti in attività criminali. In particolare, il giovane Magrì rimprovera alla madre la sua rassegnazione e il suo vittimismo, vedendola come incapace di ribellarsi al destino di miseria e violenza che li circonda.

Nonostante la rabbia e il risentimento, Turiddu, nel profondo, ama la madre e soffre per la sofferenza che le ha causato con il suo comportamento sregolato. Dopo anni di lontananza, il rimorso per averla abbandonata e per averla fatta soffrire lo tormenta, portandolo a desiderare di riconciliarsi con lei.

Un evento significativo che evidenzia la complessità del rapporto con la madre si verifica quando Turiddu, presso il Santuario di Monte Pellegrino, dove si è recato per omaggiare Santa Rosalia per il miracolo fattogli, la vede in preghiera tra i banchi di quel luogo sacro. Invece di affrontare la situazione e cercare un riavvicinamento, Turiddu si nasconde, fuggendo da quel luogo come un ladro, incapace di superare il muro di rabbia e risentimento che lui stesso ha eretto. Questo episodio dimostra come il conflitto interiore di Turiddu sia irrisolto, un groviglio di amore, rabbia e senso di colpa che lo paralizza e gli impedisce di riallacciare i rapporti con la madre.

La morte della madre, avvenuta durante la detenzione di Turiddu, rappresenta un punto di svolta nella sua vita. La perdita, unita a quella del figlio e del suocero, lo spinge a rivalutare le sue scelte e a desiderare un cambiamento radicale, ma la profonda depressione lo porterà al suicidio. 

Sebbene non venga descritto esplicitamente, è plausibile che il rapporto conflittuale con sua madre e suo padre, abbia contribuito alla decisione di Turiddu di collaborare con la giustizia, come per esorcizzare i demoni del passato e trovare una forma di redenzione per gli errori commessi.

 

 

Salvatore Cuzzuperi, il personaggio del fantasy “E un giorno mi svegliai”, di Francesco Toscano. Il suo rapimento da parte degli alieni e gli aspetti psicologici dell'evento in parola.

E un giorno mi svegliai

Palermo, 8 agosto 2024.


Salvatore Cuzzuperi

Salvatore Cuzzuperi è il protagonista del romanzo fantasy "E un giorno misvegliai" di Francesco Toscano. È un impiegato di circa quarant'anni che vive nella provincia di Palermo.

 

Il rapimento di Salvatore Cuzzuperi da parte degli alieni 

Nell'estate del 2011, Salvatore Cuzzuperi, viene rapito dai Malachim, una razza aliena controllata dagli Anunnaki. I Malachim fungono da intermediari tra gli Anunnaki e gli esseri umani, obbedendo agli ordini degli Anunnaki. Sono responsabili del rapimento di Cuzzuperi e di altri esseri umani, controllandoli attraverso la telepatia e la telecinesi.

Gli Anunnaki, secondo la narrazione di Toscano, provengono da Nibiru, un pianeta del nostro sistema solare. Durante l'antichità essi giunsero sulla Terra per sfruttare le risorse minerarie del nostro pianeta, essenziali per la sopravvivenza del loro. A tal fine, crearono l'umanità per utilizzarla come forza lavoro. Nel corso del romanzo, Cuzzuperi si ritrova coinvolto nel conflitto tra gli Anunnaki e i Rettiliani, un'altra razza aliena con sembianze di grandi lucertole evolute, interessate a impossessarsi dell'energia spirituale di cui è dotata una parte della popolazione umana.

Attraverso le sue disavventure, Cuzzuperi scopre che gli Anunnaki stanno conducendo esperimenti genetici di ibridazione tra la loro specie e quella umana. In questo processo, perde gradualmente la sua umanità e diventa un Igigi, un essere a cui gli Anunnaki hanno concesso le loro conoscenze. Alla fine, viene accolto come nuovo membro della "fratellanza cosmica".

 

L'aspetto psicologico del rapimento alieno nel fantasy "E un giorno mi svegliai"

L'esperienza del rapimento alieno ha un profondo impatto psicologico su Salvatore Cuzzuperi in "E un giorno mi svegliai". Nel fantasy si descrivono una serie di emozioni e stati mentali che Cuzzuperi attraversa durante la sua odissea.

  • Smarrimento e crisi esistenziale: La scoperta che l'umanità potrebbe essere il risultato di un esperimento genetico condotto dagli Anunnaki getta Cuzzuperi in un profondo smarrimento. Questa rivelazione mette in crisi la sua fede in un Dio creatore, lasciandolo con un senso di vuoto esistenziale.
  • Senso di impotenza e paura: La consapevolezza dell'inferiorità tecnologica e fisica degli umani rispetto agli alieni alimenta in Cuzzuperi un senso di impotenza. La capacità degli Anunnaki e dei Malachim di viaggiare tra le dimensioni, manipolare il DNA e utilizzare tecnologie avanzate lo fa sentire come una "cavia da laboratorio", in balia di forze incontrollabili. Questo senso di impotenza è ulteriormente amplificato dalla paura. Cuzzuperi sperimenta terrore e panico di fronte all'ignoto, in particolare quando si trova faccia a faccia con i Rettiliani, descritti come creature crudeli e fameliche.
  • Dissociazione dalla realtà: Nel tentativo di far fronte al trauma del rapimento e alle rivelazioni sconvolgenti sulla natura dell'umanità, Cuzzuperi sperimenta momenti di dissociazione dalla realtà. Descrive la sensazione di sentirsi come in un "incubo", di non sapere più chi sia o cosa stia facendo, e di percepire il tempo come se si fosse fermato.
  • Trasformazione in Igigi: La trasformazione di Cuzzuperi in un Igigi rappresenta l'apice del suo viaggio psicologico. In questo processo, perde gradualmente la sua umanità e assume una nuova identità come membro della "fratellanza cosmica", accedendo alle conoscenze degli Anunnaki. Sebbene il romanzo non esplori in dettaglio le implicazioni psicologiche di questa trasformazione, si può dedurre che essa comporti una radicale alterazione della sua percezione di sé, del mondo e del suo posto nell'universo. Nel fantasy si sottolinea come l'esperienza del rapimento alieno non si limiti a un evento fisico, ma si traduca in un trauma profondo che scuote le fondamenta identitarie e spirituali di Cuzzuperi. La paura, lo smarrimento, la dissociazione e la trasformazione in Igigi sono tappe di un percorso psicologico complesso che riflette la fragilità umana di fronte all'ignoto e la vulnerabilità delle nostre certezze di fronte a realtà che mettono in discussione la nostra stessa natura.

mercoledì 7 agosto 2024

Una panoramica, per punti, di ciò che si rileva dall’analisi dei romanzi di Toscano Francesco.

 


  1. Genere: Fantasy

Temi:

○ Soggezione dell'umanità di fronte agli alieni e all'ignoto.

○Possibilità che l'umanità sia il risultato di un esperimento alieno condotto dagli Anunnaki.

○ Conflitto tra diverse razze aliene, come Anunnaki e Rettiliani.

○ Perdita dell'umanità e trasformazione del protagonista in un "Igigi".

Elementi narrativi:

○ Rapimento alieno.

○ Esperimenti genetici.

○ Viaggi interstellari.

○ Manipolazione del DNA.

Miti Sumeri: Il romanzo incorpora elementi dei miti Sumeri, in particolare la figura degli Anunnaki.

 


  1. Genere: Giallo/True Crime

Temi:

○ Criminalità organizzata e mafia siciliana.

○ Conflitto tra la morale tradizionale e la corruzione.

○ Vendetta e le sue conseguenze.

Elementi narrativi:

○ Furto di un tesoro ad un anziano da parte della badante rumena.

○ Mediazione mafiosa per la restituzione del maltolto.

○ Omicidio della badante rumena.

○ Indagine per scoprire l'assassino.

Ambientazione:

○ Paesino rurale siciliano chiamato Punta Calura.

○ Descrizione realistica della vita e delle abitudini degli abitanti.

 


  1. Genere: Giallo

Temi:

○ Abuso sessuale su minori.

○ Trauma infantile e difficoltà di affrontare i ricordi dolorosi.

○ Importanza dell'ascolto e della protezione dei bambini.

Elementi narrativi:

○ Due sorelle vittime di abusi.

○ Audizioni con psicologi e carabinieri.

○ Esplorazione delle diverse reazioni al trauma.

 


  1. Genere: Giallo

Temi:

○ Redenzione di un giovane segnato da un passato criminale.

○ Conflitto interiore tra la natura violenta e il desiderio di cambiamento.

○ Peso del passato e difficoltà di reintegrazione sociale.

Elementi narrativi:

○ Collaborazione di un giovane mafioso con la giustizia.

○ Indagine su una rete mafiosa tra Palermo e Reggio Calabria.

○ Depressione, incubi e lotta del protagonista per la redenzione.

Ambientazione:

○ Quartiere Kalsa di Palermo.

○ Descrizione del degrado sociale e della violenza endemica.

 


  1.  Genere:

○ Romanzo con elementi di introspezione psicologica.

Temi:

○ Metempsicosi e reincarnazione.

○ Colpa, redenzione e destino dell'anima.

Elementi narrativi:

○ Un'anima condannata a reincarnarsi per espiare un triplice omicidio.

○ Viaggio interiore alla ricerca della redenzione eterna.

Ambientazione:

○ Palermo di fine Ottocento.

 


  1.  Genere: Fantascienza

Temi:

○ Sopravvivenza dell'umanità su Marte dopo aver abbandonato la Terra.

○ Speranza e resilienza di fronte a un futuro incerto.

Elementi narrativi:

○ Viaggio interstellare verso altri pianeti di altri sistemi solari.

○ Guerra tra coloni per le risorse su Marte e sulla Luna.

 

Cordiali saluti, Francesco Toscano autore ed editore.

La vita e le abitudini degli abitanti di Punta Calura; la struttura dell'organizzazione mafiosa nel romanzo giallo "I ru viddrani", di Francesco Toscano.


Palermo, 7 agosto 2024. 

 

Punta Calura è un piccolo centro agricolo situato in una zona rurale e isolata della Sicilia, caratterizzata da un clima caldo e arido. Nel romanzo si descrive la vita a Punta Calura come semplice e tradizionale, con valori radicati nel passato. Ecco alcuni aspetti della vita e delle abitudini degli abitanti di Punta Calura:

  • Vita semplice e rurale: La maggior parte dei residenti di Punta Calura è dedita all'agricoltura e alla pastorizia. Il romanzo descrive un ambiente dove il ritmo di vita è scandito dai cicli della natura, lontano dallo stress della vita moderna. Durante i mesi estivi, la calura intensa limita le attività, rendendo gli abitanti "’nzullanuti" ovvero assonnati e indolenti.
  • Senso di comunità: Nonostante l'isolamento, gli abitanti di Punta Calura dimostrano un forte senso di comunità. Gli anziani, in particolare, si siedono fuori dalle loro case la sera, in attesa di un saluto o di una chiacchierata con i passanti. Questo gesto testimonia la presenza di valori tradizionali come il rispetto per gli anziani e l'importanza dei rapporti umani.
  • Livello socio-economico basso: Il romanzo descrive Punta Calura come una zona economicamente depressa. Il settore terziario è quasi inesistente, con pochi servizi disponibili oltre al municipio e a un piccolo bar. La mancanza di opportunità di lavoro costringe molti giovani a lasciare il paese per studiare o cercare lavoro nelle città più grandi.
  • Presenza della criminalità organizzata: Nonostante l'apparente tranquillità, a Punta Calura è radicata la presenza della criminalità organizzata. La famiglia mafiosa locale, guidata da Don Ciccio "ù pastranu", esercita il suo potere attraverso l'intimidazione e la violenza. Questa realtà oscura si cela dietro la facciata di un paese tranquillo, influenzando la vita dei suoi abitanti.
  • Scarsa attenzione all'istruzione: Il romanzo evidenzia come l'istruzione non sia una priorità per gli abitanti di Punta Calura. La scuola locale, l'Istituto Comprensivo "G. Falcone", offre un'istruzione di base, ma i giovani sono costretti a spostarsi in altre città per proseguire gli studi. Questa mancanza di attenzione all'istruzione contribuisce a perpetuare il ciclo di povertà e isolamento che caratterizza la zona.

 ***

L'organizzazione mafiosa nel romanzo "I ru viddrani" di Francesco Toscano è strutturata come una famiglia tradizionale, con a capo un boss, Don Ciccio "ù pastranu", che esercita il suo potere in modo incontrastato. La famiglia mafiosa di Punta Calura è parte di un più ampio sistema di potere, il mandamento mafioso di Punta Calura, guidato da un capo indiscusso, l'avvocato Carmelo SPATALI, detto "ù pernu ri l’anca".

 

Ecco alcuni dettagli sulla struttura dell'organizzazione:

  • Capo famiglia: Don Ciccio Vassallo, detto "ù pastranu", è a capo della famiglia mafiosa di Punta Calura. È un uomo anziano che vive isolato nel suo feudo, da dove continua a impartire ordini e a esercitare il suo potere. Don Ciccio "ù pastranu", il cui vero nome è Francesco Vassallo, è una figura centrale nel romanzo "I ru viddrani" di Francesco Toscano, che illustra la struttura e le operazioni della mafia nella città siciliana di Punta Calura. Viene descritto come un uomo anziano che esercita il suo potere in modo incontrastato dalla sua residenza fortificata, paragonata a una fortezza inespugnabile. Il suo soprannome deriva dalla sua abitudine di indossare un lungo cappotto che gli arriva fino ai piedi, simile a quelli indossati dagli antichi quando andavano a cavallo di un asino o di un muloDon Ciccio è il capo famiglia della cosca mafiosa di Punta Calura, il che significa che è la massima autorità all'interno del gruppo. Sotto di lui ci sono i capi decina, come Fofò Macchiarella e Don Gino "ù curtu", che gestiscono le attività criminali sul territorio e rispondono direttamente a luiNonostante la sua età avanzata e il suo isolamento, Don Ciccio è temuto e rispettato dai suoi sottoposti. La sua autorità è indiscussa e la sua parola è legge. Chiunque osi sfidarlo o mancargli di rispetto va incontro a conseguenze terribili. Un esempio di ciò si trova nella vicenda di Ingrid, la badante rumena che ha derubato Mimì Sinatra. Dopo che Ingrid si rifiuta di restituire il maltolto, Don Ciccio ordina la sua morte, dimostrando la sua spietatezza e la sua volontà di usare la violenza per affermare il suo potereLa figura di Don Ciccio, soprannominato "ù pastranu" rappresenta l'archetipo del boss mafioso: un uomo anziano, legato alle tradizioni, che governa con il pugno di ferro e per il quale la fedeltà e il rispetto sono valori imprescindibili. Il suo personaggio incarna la violenza e la corruzione che permeano il mondo criminale descritto nei romanzi di Toscano, un mondo in cui la vita umana ha poco valore e in cui il potere si ottiene e si mantiene con la paura e la violenza.
  • Capi decina: Fofò Macchiarella e Don Gino "ù curtu" sono i due capi decina, figure di spicco che rispondono direttamente al capo famiglia e gestiscono le attività criminali sul territorio. Fofò è anche il cassiere della famiglia, a dimostrazione della sua posizione di fiducia. Fofò Macchiarella è un personaggio di spicco all'interno della famiglia mafiosa di Punta Calura, come descritto nel romanzo. Ricopre il ruolo di capo decina, il che significa che è uno dei leader più importanti del gruppo e risponde direttamente al boss, Don Ciccio "ù pastranu". Oltre a questo ruolo di comando, Fofò è anche il cassiere della famiglia, a dimostrazione della fiducia che Don Ciccio ripone in luiIl suo ruolo all'interno dell'organizzazione mafiosa non si limita a questi incarichi ufficiali. Nel romanzo "I ru viddrani", Fofò è incaricato da Don Ciccio di ritrovare Ingrid, la badante rumena che ha derubato un anziano del paese, Mimì Sinatra. Fofò, insieme a un altro mafioso di nome Marco Guarraggiano, detto "ù bombetta", riesce a rintracciare la donna a Milano e le intima di restituire il maltoltoLa vicenda di Ingrid si conclude tragicamente con il suo omicidioQuesti elementi suggeriscono che Fofò Macchiarella sia un individuo spietato e privo di scrupoli, disposto ad usare la violenza per raggiungere i suoi scopi e quelli della famiglia mafiosa a cui appartiene. La sua figura incarna la violenza e la corruzione che caratterizzano il mondo criminale descritto nei romanzi di Toscano.
  • Soldati: I soldati sono gli affiliati alla famiglia mafiosa che eseguono gli ordini dei loro superiori. Marco Guarraggiano, detto "ù bombetta", era uno dei soldati della famiglia di Don Ciccio. Marco Guarraggiano, noto anche come "ù bombetta", è un personaggio del romanzo "I ru viddrani" di Francesco Toscano. È un membro della famiglia mafiosa di Punta Calura e lavora come autista per Don Ciccio "ù pastranu", il capo della famiglia. Dopo essere stato vittima di un attentato da parte di due uomini armati, Guarraggiano si rifugia presso la Tenenza dei Carabinieri, terrorizzato e desideroso di pentirsi delle sue azioni passate. Decide quindi di collaborare con la giustizia in cambio di protezioneDurante l'interrogatorio con i magistrati della DDA di Agrigento, Guarraggiano rivela dettagli importanti sulla sua affiliazione a Cosa Nostra, avvenuta nella macelleria di Don Gino "ù curtu", descrivendo la cerimonia del "rito della punciuta" e il giuramento di fedeltà. Rivela inoltre i nomi dei membri della famiglia mafiosa, tra cui Don Ciccio come capo famiglia, Fofò Macchiarella e Don Gino "ù curtu" come capi decina. Guarraggiano confessa anche di aver commesso diversi crimini, tra cui l'omicidio di un confidente del maresciallo Tripperi e quello di una badante rumena che aveva osato sfidare Don Ciccio. Le sue dichiarazioni, insieme ad altre prove raccolte dai Carabinieri, portano all'azzeramento del mandamento mafioso di Punta Calura.
  • Attività criminali: La famiglia mafiosa di Punta Calura è coinvolta in diverse attività criminali, tra cui estorsioni, danneggiamenti, truffe e omicidi.  
  • Controllo del territorio: La famiglia mafiosa esercita un controllo capillare sul territorio di Punta Calura, influenzando la vita politica, economica e sociale del paese. Il silenzio e l'omertà sono la regola.

Il romanzo evidenzia come la struttura gerarchica e il controllo del territorio siano elementi fondamentali per il mantenimento del potere mafioso. La famiglia mafiosa di Punta Calura rappresenta un esempio di come la criminalità organizzata si insinui nel tessuto sociale, minando alle basi la legalità e la giustizia.

Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.

I miti Sumeri nel fantasy "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano.


Palermo, 7 agosto 2024.


Qual è il ruolo dei Malachim nella cosmogonia di Toscano?

I Malachim svolgono un ruolo cruciale nella cosmogonia di Toscano come intermediari tra gli Anunnaki e gli esseri umani. Essi obbediscono agli ordini degli Anunnaki, una razza aliena che, secondo la narrazione, avrebbe creato l'umanità.

Ecco alcuni ruoli specifici dei Malachim:

  • Rapimento e controllo: I Malachim sono responsabili del rapimento di Salvatore Cuzzuperi, il protagonista, e di altri esseri umani. Li controllano attraverso la telepatia e la telecinesi.
  • Collaborazione nella manipolazione genetica: Su ordine degli Anunnaki, i Malachim collaborano nella "coltivazione" di esseri umani in vitro attraverso processi di clonazione.
  • Guida e istruzione: I Malachim guidano gli umani durante il loro soggiorno sull'astronave, impartendo loro conoscenze scientifiche e tecnologiche.
  • Forza militare: In qualità di "Igigi", i Malachim controllano le operazioni militari e combattono contro i nemici degli Anunnaki, come i Rettiliani.
  • Intermediari nelle decisioni cruciali: I Malachim comunicano agli umani le decisioni degli Anunnaki, come il destino dell'umanità di fronte alla minaccia dell'asteroide Apophis.

Tuttavia, nonostante le loro conoscenze avanzate, i Malachim mantengono gli umani in uno stato di schiavitù, sottolineando il potere e il controllo esercitato dagli Anunnaki.


Chi sono i Malachim nel contesto del romanzo?

I Malachim, nel contesto del romanzo "E un giorno mi svegliai", sono una razza aliena che serve un'altra civiltà extraterrestre, gli Anunnaki. Descritti come una specie intelligente, evoluta, antica e potente, i Malachim non usano un linguaggio compatibile con quello umano, ma comunicano telepaticamente e sono capaci di telecinesi. Il loro ruolo nel romanzo include il rapimento del protagonista, Salvatore Cuzzuperi, e di altri esseri umani per condurre esperimenti genetici di ibridazione per conto degli Anunnaki. I Malachim controllano anche le operazioni militari per gli Anunnaki, come si vede durante il salvataggio degli umani prigionieri dai Rettiliani. Nonostante la loro natura avanzata, i Malachim sono in uno stato di sottomissione psicologica agli Anunnaki e obbediscono ai loro ordini senza discutere. Il romanzo descrive un episodio in cui i Malachim istruiscono gli umani sull'uso delle loro armi avanzate in vista di un attacco nemico. La natura della loro relazione con gli Anunnaki suggerisce che i Malachim servano come intermediari o esecutori della volontà degli Anunnaki.


Dove si trova la base Enkidu?

La base Enkidu si trova su un pianeta del sistema stellare di Mintaka, una delle tre stelle della cintura di Orione. Costruita dagli Anunnaki circa 500.000 anni fa, Enkidu fu una delle prime basi utilizzate per la clonazione di esseri viventi da usare come lavoratori o soldati. La base prende il nome da Enkidu, il selvaggio creato dagli dèi per contrastare Gilgamesh, in quanto rappresentava un primo tentativo degli Anunnaki di creare esseri viventi a loro immagine e somiglianza. Alla creazione, la gestione della base fu affidata alle macchine.


Come vengono chiamati i servitori degli Anunnaki?

Secondo le fonti fornite, i servitori degli Anunnaki sono chiamati Malachim o Igigi. I Malachim sono descritti come angeli dell'Antico Testamento che apparvero ad Abramo e gli preannunciarono la distruzione di Sodoma e Gomorra. Non sono esseri spirituali, ma figure potenti e talvolta pericolose. I Malachim sono stati descritti con connotati non molto diversi da quelli degli uomini: mangiavano, bevevano e concepivano desideri umani. Non usano un linguaggio compatibile con quello umano e si servono della telepatia come mezzo di comunicazione. Sono anche in grado di spostare gli oggetti usando la forza della mente, una capacità nota come telecinesi. Gli Igigi, invece, sono divinità minori celesti nella religione dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri. Appartengono alla sfera di Anu e svolgono la funzione di intermediari tra il mondo umano e i suoi antipodi uranici e inferi. Secondo lo studioso Zecharia Sitchin, gli Igigi erano un gruppo di 300 tra astronauti e operai che risiedevano in orbita alla Terra e in alcune basi su Marte. La loro funzione sarebbe stata quella di fare da collegamento per le operazioni di trasporto dell’oro su Nibiru. Erano comandati da Marduk.


Qual è il nome del pianeta da cui provengono gli Anunnaki?

Secondo le fonti fornite, gli Anunnaki provengono da un pianeta chiamato Nibiru. Gli Anunnaki sono descritti come una civiltà millenaria di extraterrestri che furono venerati come divinità dalla civiltà sumera. Secondo lo studioso Zecharia Sitchin, Nibiru si trova nel nostro sistema solare e il suo lungo periodo orbitale attorno al Sole espone gli Anunnaki a una perdita di longevità. Gli Anunnaki giunsero sulla Terra in passato in cerca di oro per creare uno scudo a protezione dell'atmosfera di Nibiru, che si stava rarefacendo. Il ritorno di Nibiru è profetizzato e causerà sconvolgimenti sulla Terra a causa della sua forza gravitazionale.


Chi è il dio sumero della sapienza e della creazione?

Il dio sumero della sapienza e della creazione è Enki, che in seguito fu conosciuto come Ea nella mitologia babilonese. Inizialmente era il dio protettore di Eridu, la capitale religiosa dell'antica Mesopotamia. In seguito il suo culto si diffuse in tutta la Mesopotamia, a Canaan e tra gli Ittiti e gli Hurriti. Era considerato il dio dei mestieri, del male, dell'acqua, del mare, dei laghi, della sapienza e della creazione. Era associato alla fascia meridionale delle costellazioni note come stelle di Ea e alla costellazione AŠ-IKU, il quadrato di Pegaso. Il suo numero sacro era il 40. Enki è anche conosciuto come il padre di Adapa, il primo uomo civilizzato. Adapa, un sacerdote, ricevette da Enki il dono della saggezza. Le fonti affermano che Enki aiutò a creare l'umanità manipolando geneticamente gli ominidi perché lavorassero nelle miniere d'oro quando gli Anunnaki che vi lavoravano si ribellarono. In seguito condivise le sue conoscenze scientifiche con un gruppo di eletti affinché le conoscenze degli dèi potessero essere trasmesse agli esseri umani.

Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore. 

lunedì 5 agosto 2024

La soggezione psicologica dell'umanità nei confronti del fenomeno Ufo e alieni.

Palermo, 5 agosto 2024. 

Nei romanzi di fantascienza e nei suoi saggi l’autore Francesco Toscano suggerisce che la soggezione psicologica dell'umanità nei confronti del fenomeno UFO e degli alieni derivi da una combinazione di fattori, tra cui la consapevolezza della nostra piccolezza nell'universo, la paura dell'ignoto e la possibilità che la nostra storia e le nostre origini siano state fraintese. 
  • L'immensità dell'universo e la vastità delle conoscenze degli alieni enfatizzano la nostra piccolezza. Nelle sue storie, Toscano descrive l'umanità come "svuotata di ogni suo originario significato" di fronte alla vastità dell'universo e alla potenza delle civiltà aliene. La capacità degli alieni di viaggiare attraverso lo spazio-tempo, manipolare la genetica e utilizzare tecnologie avanzate ci rende consapevoli dei limiti della nostra comprensione e del nostro controllo sulla realtà. 
  • La paura dell'ignoto alimenta la soggezione. Toscano descrive reazioni di terrore, panico e sconforto quando i personaggi si trovano faccia a faccia con gli alieni e le loro tecnologie incomprensibili. Questa paura è ulteriormente amplificata dalla rappresentazione degli alieni come esseri potenti e spesso ostili, capaci di rapire, manipolare e persino distruggere gli esseri umani a loro piacimento. 
  • La possibilità che la nostra storia sia stata plasmata da forze extraterrestri mette in discussione la nostra comprensione del mondo. Le fonti prese in esame esplorano l'ipotesi degli antichi astronauti, suggerendo che civiltà aliene abbiano visitato la Terra in passato, influenzando lo sviluppo della civiltà umana. Questa idea, se vera, scuote le fondamenta delle nostre credenze su Dio, la creazione e il posto dell'umanità nell'universo. In sintesi, le opere di Toscano suggeriscono che la soggezione psicologica dell'umanità nei confronti del fenomeno UFO e degli alieni scaturisca dalla nostra vulnerabilità di fronte a forze che non comprendiamo appieno e che potrebbero mettere in discussione la nostra stessa identità come specie. 
In particolare nel romanzo "E un giorno mi svegliai": 
  • La rivelazione che l'umanità potrebbe essere il risultato di un esperimento alieno genera un profondo senso di smarrimento. Il protagonista, Salvatore, si sente "svuotato" quando realizza che l'umanità potrebbe essere il frutto di un esperimento genetico condotto dagli Anunnaki, antichi astronauti provenienti dal pianeta Nibiru. Questa scoperta mette in crisi la sua fede in un Dio creatore e lo lascia con un senso di vuoto esistenziale; 
  • La consapevolezza della nostra inferiorità tecnologica e fisica rispetto agli alieni alimenta un senso di impotenza. I Malachim, sudditi degli Anunnaki, possiedono capacità che gli umani possono solo sognare: telepatia, telecinesi, viaggi interstellari, manipolazione genetica. Di fronte a tali poteri, gli umani si sentono come "cavie da laboratorio", "carne da macello", "mucche da mungere";
  • L'indifferenza e l'ostilità di alcune razze aliene, come i Rettiliani, amplificano la paura e il senso di vulnerabilità. I Rettiliani vengono descritti come creature crudeli che rapiscono gli umani per usarli come fonte di energia spirituale. La loro semplice presenza suscita terrore e disgusto, spingendo gli umani a sentirsi come "bestie" in gabbia, in costante pericolo di vita; 
  • La consapevolezza che la verità sul fenomeno UFO è nascosta al grande pubblico crea un senso di sfiducia e paranoia. Salvatore si rende conto che i governi mondiali sono a conoscenza della presenza aliena, ma la tengono segreta per evitare il panico. Questo "cover-up" alimenta la sensazione che forze potenti e sconosciute stiano manipolando gli eventi, lasciando gli individui con un profondo senso di impotenza e sospetto. 
In definitiva, le fonti mostrano come la soggezione psicologica nei confronti del fenomeno UFO e alieni derivi dalla consapevolezza della nostra fragilità e ignoranza di fronte a forze incommensurabilmente più grandi e antiche. L'incontro con l'ignoto, soprattutto quando questo si rivela potente e potenzialmente ostile, mette in discussione le nostre certezze più profonde e ci costringe a confrontarci con la nostra vulnerabilità esistenziale.

Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.

sabato 3 agosto 2024

La speranza di una vita migliore, negli scritti di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024.

 

L'idea di speranza per una vita migliore è un tema ricorrente nelle opere di Francesco Toscano, sebbene non sia esplicitamente affrontato come argomento principale. Le storie di Toscano spesso presentano personaggi che si trovano ad affrontare situazioni difficili e, a volte, disperate.



  • In "E un giorno mi svegliai", l'autore esplora la speranza dell'umanità di essere salvata da forze esterne, rappresentate dagli antichi dèi provenienti dal pianeta Nibiru. Questa speranza, tuttavia, è spesso accompagnata da paura e incertezza, come si evince dall'esperienza del protagonista che viene rapito e sottoposto a esperimenti genetici dagli Anunnaki.


  • In "I ru viddrani", la speranza assume diverse forme. Per alcuni personaggi, come i bisnonni di Mimì Sinatra, la speranza si traduce nella ricerca di un futuro migliore attraverso l'emigrazione. Per altri, come Salvatore Crisà, la speranza si manifesta nella collaborazione con la giustizia, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita in un territorio dominato dall'omertà.


  • In "Malacarne", Turiddu Magrì incarna la speranza di redenzione e di cambiamento. Dopo una vita segnata dal malaffare, Turiddu cerca di voltare pagina, trovando rifugio nella Caritas Diocesana di Palermo e riscoprendo la fede.  La sua storia dimostra come, anche nelle situazioni più disperate, la speranza di una vita migliore possa germogliare.


  • In "Naufraghi nello spazio profondo", la speranza dell'umanità è proiettata verso la sopravvivenza in un ambiente ostile come Marte. Nonostante le avversità e le perdite, i personaggi di Toscano continuano a lottare per il futuro della loro specie, dimostrando una tenacia e una resilienza straordinarie.


È importante notare che la speranza nelle opere di Toscano non è mai presentata come un'ingenua illusione. Al contrario, essa è spesso messa a dura prova dalla realtà, costringendo i personaggi a confrontarsi con la propria fragilità e con la complessità del mondo. Ciò che emerge dai racconti di Toscano è la forza di chi, nonostante tutto, non smette di sperare in un futuro migliore, per sé e per le generazioni a venire.

 

Cordiali saluti,

Francesco Toscano, autore ed editore.

I carabinieri nei romanzi gialli di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024. 


I carabinieri nei romanzi gialli di Francesco Toscano sono spesso raffigurati come figure complesse e sfaccettate, impegnate in un continuo braccio di ferro contro la criminalità organizzata e dedite alla protezione dei più deboli.

Figure chiave: Nei romanzi si mettono in luce alcuni carabinieri che rivestono ruoli importanti nelle indagini, come il Luogotenente Ascali Roberto, un investigatore tenace e dedito al dovere che, in "L'infanzia violata", si occupa di un caso di presunta violenza sessuale su minori e in "MALACARNE" collabora con la DDA di Palermo per contrastare il traffico di armi gestito dalla mafia. Un'altra figura di spicco è il Maresciallo Tripperi, descritto come un uomo sanguigno ma giusto, impegnato a far luce sull'omicidio di Ingrid in "I ru viddrani".

Il ruolo sociale: I romanzi evidenziano come i carabinieri, oltre a perseguire i criminali, si facciano carico del benessere della comunità. In "L'infanzia violata", i carabinieri intervengono per proteggere Francesca e Marianna Rossi da un ambiente familiare degradato, affidandole all'assistente sociale Fricano. Questo episodio sottolinea il ruolo dei carabinieri come garanti della sicurezza e del benessere, soprattutto per i più vulnerabili.

La lotta contro la mafia: In "I ru viddrani" e in "MALACARNE", i carabinieri sono in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata. In "I ru viddrani", grazie alle loro indagini, vengono assicurati alla giustizia i responsabili dell'omicidio di Ingrid e di altre attività criminali. In "MALACARNE", i carabinieri lavorano per disarticolare il traffico di armi gestito da Cosa Nostra, con operazioni come l'arresto di Turiddu Magrì e la collaborazione con informatori come lo stesso Magrì.

Le sfide e i successi: Nei romanzi di Francesco Toscano i carabinieri affrontano sfide complesse, dovendo destreggiarsi tra la burocrazia, la corruzione e la pericolosità dei criminali. Nonostante ciò, ottengono importanti successi, come l'arresto dei responsabili degli omicidi in "I ru viddrani" e la disarticolazione di un'intera rete mafiosa in "MALACARNE".

In sintesi, i carabinieri nelle opere di Francesco Toscano emergono come figure centrali nella lotta contro il crimine e nella tutela della giustizia. Le loro storie, intrise di impegno e sacrificio, offrono uno spaccato realistico e avvincente del difficile compito che sono chiamati a svolgere.

 

La città di Palermo, e i suoi quartieri, nei romanzi di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024.


La città di Palermo è un elemento centrale nelle opere di Francesco Toscano, fungendo da molto più di un semplice sfondo alle vicende narrate. Nelle sue opere, Palermo si manifesta come un'entità complessa e stratificata, intrisa di storia, cultura e contraddizioni.



  • "MALACARNE": In questo romanzo, Palermo, e in particolare il quartiere della Kalsa, incarna la lotta tra il bene e il male, tra la speranza di riscatto e il peso del passato. La città diventa quasi un'estensione della natura di Turiddu Magrì, il protagonista, riflettendone la violenza endemica e il desiderio di redenzione. La descrizione di luoghi come via Maqueda, Ballarò e l'Albergheria evidenzia il degrado sociale e la bellezza decadente di una città sospesa tra tradizione e modernità.





  • "Condannato senza possibilità d'appello": In questo romanzo, ambientato nella Palermo di fine Ottocento, la città fa da teatro a una serie di reincarnazioni di un'anima condannata. Attraverso le vicende dei personaggi, il romanzo esplora temi come il destino, la redenzione e il libero arbitrio, con Palermo a fare da sfondo a questa ricerca di elevazione spirituale.




In definitiva, Palermo nelle opere di Francesco Toscano si configura come un microcosmo della condizione umana, un luogo dove il passato si intreccia con il presente, la bellezza si scontra con il degrado e la speranza di riscatto si scontra con la violenza endemica.

I romanzi di Francesco Toscano offrono uno sguardo approfondito su alcuni quartieri di Palermo, descrivendoli come luoghi ricchi di storia e di contrasti.

La Kalsa: In "MALACARNE", la Kalsa è il quartiere dove Turiddu Magrì è nato e cresciuto. Descritto come un luogo "difficile", la Kalsa è abitata sia da gente onesta che da delinquenti. La Kalsa è stata scelta da un emiro arabo nel 937 d.C. per costruirvi la sua cittadella fortificata, e nel romanzo si percepisce ancora l'eco di quel passato.

Ballarò: Questo quartiere è un importante punto di riferimento per il traffico di droga in "MALACARNE". Turiddu si reca a Ballarò per cercare il suo amico Tanu, coinvolto nello spaccio di hashish. Il mercato di Ballarò, con i suoi odori intensi e la folla, fa da sfondo agli incontri di Turiddu con il mondo criminale.

L'Albergheria: In "MALACARNE", l'Albergheria è descritta come uno dei quattro quartieri del centro storico di Palermo. Delimitata da Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda, l'Albergheria è il luogo dove Turiddu cerca informazioni su Tanu, interrogando i pusher della zona.

Altri quartieri: "MALACARNE" menziona brevemente anche altri luoghi di Palermo, come lo Sperone, la Stazione Ferroviaria, il Ponte dell'Ammiraglio, il Ponte delle Teste Mozze e la Chiesa della Madonna del Fiume, offrendo uno scorcio sulla topografia della città.


Cordiali saluti,

Francesco Toscano, autore ed editore.

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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.