Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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mercoledì 7 agosto 2024

Una panoramica, per punti, di ciò che si rileva dall’analisi dei romanzi di Toscano Francesco.

 


  1. Genere: Fantasy

Temi:

○ Soggezione dell'umanità di fronte agli alieni e all'ignoto.

○Possibilità che l'umanità sia il risultato di un esperimento alieno condotto dagli Anunnaki.

○ Conflitto tra diverse razze aliene, come Anunnaki e Rettiliani.

○ Perdita dell'umanità e trasformazione del protagonista in un "Igigi".

Elementi narrativi:

○ Rapimento alieno.

○ Esperimenti genetici.

○ Viaggi interstellari.

○ Manipolazione del DNA.

Miti Sumeri: Il romanzo incorpora elementi dei miti Sumeri, in particolare la figura degli Anunnaki.

 


  1. Genere: Giallo/True Crime

Temi:

○ Criminalità organizzata e mafia siciliana.

○ Conflitto tra la morale tradizionale e la corruzione.

○ Vendetta e le sue conseguenze.

Elementi narrativi:

○ Furto di un tesoro ad un anziano da parte della badante rumena.

○ Mediazione mafiosa per la restituzione del maltolto.

○ Omicidio della badante rumena.

○ Indagine per scoprire l'assassino.

Ambientazione:

○ Paesino rurale siciliano chiamato Punta Calura.

○ Descrizione realistica della vita e delle abitudini degli abitanti.

 


  1. Genere: Giallo

Temi:

○ Abuso sessuale su minori.

○ Trauma infantile e difficoltà di affrontare i ricordi dolorosi.

○ Importanza dell'ascolto e della protezione dei bambini.

Elementi narrativi:

○ Due sorelle vittime di abusi.

○ Audizioni con psicologi e carabinieri.

○ Esplorazione delle diverse reazioni al trauma.

 


  1. Genere: Giallo

Temi:

○ Redenzione di un giovane segnato da un passato criminale.

○ Conflitto interiore tra la natura violenta e il desiderio di cambiamento.

○ Peso del passato e difficoltà di reintegrazione sociale.

Elementi narrativi:

○ Collaborazione di un giovane mafioso con la giustizia.

○ Indagine su una rete mafiosa tra Palermo e Reggio Calabria.

○ Depressione, incubi e lotta del protagonista per la redenzione.

Ambientazione:

○ Quartiere Kalsa di Palermo.

○ Descrizione del degrado sociale e della violenza endemica.

 


  1.  Genere:

○ Romanzo con elementi di introspezione psicologica.

Temi:

○ Metempsicosi e reincarnazione.

○ Colpa, redenzione e destino dell'anima.

Elementi narrativi:

○ Un'anima condannata a reincarnarsi per espiare un triplice omicidio.

○ Viaggio interiore alla ricerca della redenzione eterna.

Ambientazione:

○ Palermo di fine Ottocento.

 


  1.  Genere: Fantascienza

Temi:

○ Sopravvivenza dell'umanità su Marte dopo aver abbandonato la Terra.

○ Speranza e resilienza di fronte a un futuro incerto.

Elementi narrativi:

○ Viaggio interstellare verso altri pianeti di altri sistemi solari.

○ Guerra tra coloni per le risorse su Marte e sulla Luna.

 

Cordiali saluti, Francesco Toscano autore ed editore.

La vita e le abitudini degli abitanti di Punta Calura; la struttura dell'organizzazione mafiosa nel romanzo giallo "I ru viddrani", di Francesco Toscano.


Palermo, 7 agosto 2024. 

 

Punta Calura è un piccolo centro agricolo situato in una zona rurale e isolata della Sicilia, caratterizzata da un clima caldo e arido. Nel romanzo si descrive la vita a Punta Calura come semplice e tradizionale, con valori radicati nel passato. Ecco alcuni aspetti della vita e delle abitudini degli abitanti di Punta Calura:

  • Vita semplice e rurale: La maggior parte dei residenti di Punta Calura è dedita all'agricoltura e alla pastorizia. Il romanzo descrive un ambiente dove il ritmo di vita è scandito dai cicli della natura, lontano dallo stress della vita moderna. Durante i mesi estivi, la calura intensa limita le attività, rendendo gli abitanti "’nzullanuti" ovvero assonnati e indolenti.
  • Senso di comunità: Nonostante l'isolamento, gli abitanti di Punta Calura dimostrano un forte senso di comunità. Gli anziani, in particolare, si siedono fuori dalle loro case la sera, in attesa di un saluto o di una chiacchierata con i passanti. Questo gesto testimonia la presenza di valori tradizionali come il rispetto per gli anziani e l'importanza dei rapporti umani.
  • Livello socio-economico basso: Il romanzo descrive Punta Calura come una zona economicamente depressa. Il settore terziario è quasi inesistente, con pochi servizi disponibili oltre al municipio e a un piccolo bar. La mancanza di opportunità di lavoro costringe molti giovani a lasciare il paese per studiare o cercare lavoro nelle città più grandi.
  • Presenza della criminalità organizzata: Nonostante l'apparente tranquillità, a Punta Calura è radicata la presenza della criminalità organizzata. La famiglia mafiosa locale, guidata da Don Ciccio "ù pastranu", esercita il suo potere attraverso l'intimidazione e la violenza. Questa realtà oscura si cela dietro la facciata di un paese tranquillo, influenzando la vita dei suoi abitanti.
  • Scarsa attenzione all'istruzione: Il romanzo evidenzia come l'istruzione non sia una priorità per gli abitanti di Punta Calura. La scuola locale, l'Istituto Comprensivo "G. Falcone", offre un'istruzione di base, ma i giovani sono costretti a spostarsi in altre città per proseguire gli studi. Questa mancanza di attenzione all'istruzione contribuisce a perpetuare il ciclo di povertà e isolamento che caratterizza la zona.

 ***

L'organizzazione mafiosa nel romanzo "I ru viddrani" di Francesco Toscano è strutturata come una famiglia tradizionale, con a capo un boss, Don Ciccio "ù pastranu", che esercita il suo potere in modo incontrastato. La famiglia mafiosa di Punta Calura è parte di un più ampio sistema di potere, il mandamento mafioso di Punta Calura, guidato da un capo indiscusso, l'avvocato Carmelo SPATALI, detto "ù pernu ri l’anca".

 

Ecco alcuni dettagli sulla struttura dell'organizzazione:

  • Capo famiglia: Don Ciccio Vassallo, detto "ù pastranu", è a capo della famiglia mafiosa di Punta Calura. È un uomo anziano che vive isolato nel suo feudo, da dove continua a impartire ordini e a esercitare il suo potere. Don Ciccio "ù pastranu", il cui vero nome è Francesco Vassallo, è una figura centrale nel romanzo "I ru viddrani" di Francesco Toscano, che illustra la struttura e le operazioni della mafia nella città siciliana di Punta Calura. Viene descritto come un uomo anziano che esercita il suo potere in modo incontrastato dalla sua residenza fortificata, paragonata a una fortezza inespugnabile. Il suo soprannome deriva dalla sua abitudine di indossare un lungo cappotto che gli arriva fino ai piedi, simile a quelli indossati dagli antichi quando andavano a cavallo di un asino o di un muloDon Ciccio è il capo famiglia della cosca mafiosa di Punta Calura, il che significa che è la massima autorità all'interno del gruppo. Sotto di lui ci sono i capi decina, come Fofò Macchiarella e Don Gino "ù curtu", che gestiscono le attività criminali sul territorio e rispondono direttamente a luiNonostante la sua età avanzata e il suo isolamento, Don Ciccio è temuto e rispettato dai suoi sottoposti. La sua autorità è indiscussa e la sua parola è legge. Chiunque osi sfidarlo o mancargli di rispetto va incontro a conseguenze terribili. Un esempio di ciò si trova nella vicenda di Ingrid, la badante rumena che ha derubato Mimì Sinatra. Dopo che Ingrid si rifiuta di restituire il maltolto, Don Ciccio ordina la sua morte, dimostrando la sua spietatezza e la sua volontà di usare la violenza per affermare il suo potereLa figura di Don Ciccio, soprannominato "ù pastranu" rappresenta l'archetipo del boss mafioso: un uomo anziano, legato alle tradizioni, che governa con il pugno di ferro e per il quale la fedeltà e il rispetto sono valori imprescindibili. Il suo personaggio incarna la violenza e la corruzione che permeano il mondo criminale descritto nei romanzi di Toscano, un mondo in cui la vita umana ha poco valore e in cui il potere si ottiene e si mantiene con la paura e la violenza.
  • Capi decina: Fofò Macchiarella e Don Gino "ù curtu" sono i due capi decina, figure di spicco che rispondono direttamente al capo famiglia e gestiscono le attività criminali sul territorio. Fofò è anche il cassiere della famiglia, a dimostrazione della sua posizione di fiducia. Fofò Macchiarella è un personaggio di spicco all'interno della famiglia mafiosa di Punta Calura, come descritto nel romanzo. Ricopre il ruolo di capo decina, il che significa che è uno dei leader più importanti del gruppo e risponde direttamente al boss, Don Ciccio "ù pastranu". Oltre a questo ruolo di comando, Fofò è anche il cassiere della famiglia, a dimostrazione della fiducia che Don Ciccio ripone in luiIl suo ruolo all'interno dell'organizzazione mafiosa non si limita a questi incarichi ufficiali. Nel romanzo "I ru viddrani", Fofò è incaricato da Don Ciccio di ritrovare Ingrid, la badante rumena che ha derubato un anziano del paese, Mimì Sinatra. Fofò, insieme a un altro mafioso di nome Marco Guarraggiano, detto "ù bombetta", riesce a rintracciare la donna a Milano e le intima di restituire il maltoltoLa vicenda di Ingrid si conclude tragicamente con il suo omicidioQuesti elementi suggeriscono che Fofò Macchiarella sia un individuo spietato e privo di scrupoli, disposto ad usare la violenza per raggiungere i suoi scopi e quelli della famiglia mafiosa a cui appartiene. La sua figura incarna la violenza e la corruzione che caratterizzano il mondo criminale descritto nei romanzi di Toscano.
  • Soldati: I soldati sono gli affiliati alla famiglia mafiosa che eseguono gli ordini dei loro superiori. Marco Guarraggiano, detto "ù bombetta", era uno dei soldati della famiglia di Don Ciccio. Marco Guarraggiano, noto anche come "ù bombetta", è un personaggio del romanzo "I ru viddrani" di Francesco Toscano. È un membro della famiglia mafiosa di Punta Calura e lavora come autista per Don Ciccio "ù pastranu", il capo della famiglia. Dopo essere stato vittima di un attentato da parte di due uomini armati, Guarraggiano si rifugia presso la Tenenza dei Carabinieri, terrorizzato e desideroso di pentirsi delle sue azioni passate. Decide quindi di collaborare con la giustizia in cambio di protezioneDurante l'interrogatorio con i magistrati della DDA di Agrigento, Guarraggiano rivela dettagli importanti sulla sua affiliazione a Cosa Nostra, avvenuta nella macelleria di Don Gino "ù curtu", descrivendo la cerimonia del "rito della punciuta" e il giuramento di fedeltà. Rivela inoltre i nomi dei membri della famiglia mafiosa, tra cui Don Ciccio come capo famiglia, Fofò Macchiarella e Don Gino "ù curtu" come capi decina. Guarraggiano confessa anche di aver commesso diversi crimini, tra cui l'omicidio di un confidente del maresciallo Tripperi e quello di una badante rumena che aveva osato sfidare Don Ciccio. Le sue dichiarazioni, insieme ad altre prove raccolte dai Carabinieri, portano all'azzeramento del mandamento mafioso di Punta Calura.
  • Attività criminali: La famiglia mafiosa di Punta Calura è coinvolta in diverse attività criminali, tra cui estorsioni, danneggiamenti, truffe e omicidi.  
  • Controllo del territorio: La famiglia mafiosa esercita un controllo capillare sul territorio di Punta Calura, influenzando la vita politica, economica e sociale del paese. Il silenzio e l'omertà sono la regola.

Il romanzo evidenzia come la struttura gerarchica e il controllo del territorio siano elementi fondamentali per il mantenimento del potere mafioso. La famiglia mafiosa di Punta Calura rappresenta un esempio di come la criminalità organizzata si insinui nel tessuto sociale, minando alle basi la legalità e la giustizia.

Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.

I miti Sumeri nel fantasy "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano.


Palermo, 7 agosto 2024.


Qual è il ruolo dei Malachim nella cosmogonia di Toscano?

I Malachim svolgono un ruolo cruciale nella cosmogonia di Toscano come intermediari tra gli Anunnaki e gli esseri umani. Essi obbediscono agli ordini degli Anunnaki, una razza aliena che, secondo la narrazione, avrebbe creato l'umanità.

Ecco alcuni ruoli specifici dei Malachim:

  • Rapimento e controllo: I Malachim sono responsabili del rapimento di Salvatore Cuzzuperi, il protagonista, e di altri esseri umani. Li controllano attraverso la telepatia e la telecinesi.
  • Collaborazione nella manipolazione genetica: Su ordine degli Anunnaki, i Malachim collaborano nella "coltivazione" di esseri umani in vitro attraverso processi di clonazione.
  • Guida e istruzione: I Malachim guidano gli umani durante il loro soggiorno sull'astronave, impartendo loro conoscenze scientifiche e tecnologiche.
  • Forza militare: In qualità di "Igigi", i Malachim controllano le operazioni militari e combattono contro i nemici degli Anunnaki, come i Rettiliani.
  • Intermediari nelle decisioni cruciali: I Malachim comunicano agli umani le decisioni degli Anunnaki, come il destino dell'umanità di fronte alla minaccia dell'asteroide Apophis.

Tuttavia, nonostante le loro conoscenze avanzate, i Malachim mantengono gli umani in uno stato di schiavitù, sottolineando il potere e il controllo esercitato dagli Anunnaki.


Chi sono i Malachim nel contesto del romanzo?

I Malachim, nel contesto del romanzo "E un giorno mi svegliai", sono una razza aliena che serve un'altra civiltà extraterrestre, gli Anunnaki. Descritti come una specie intelligente, evoluta, antica e potente, i Malachim non usano un linguaggio compatibile con quello umano, ma comunicano telepaticamente e sono capaci di telecinesi. Il loro ruolo nel romanzo include il rapimento del protagonista, Salvatore Cuzzuperi, e di altri esseri umani per condurre esperimenti genetici di ibridazione per conto degli Anunnaki. I Malachim controllano anche le operazioni militari per gli Anunnaki, come si vede durante il salvataggio degli umani prigionieri dai Rettiliani. Nonostante la loro natura avanzata, i Malachim sono in uno stato di sottomissione psicologica agli Anunnaki e obbediscono ai loro ordini senza discutere. Il romanzo descrive un episodio in cui i Malachim istruiscono gli umani sull'uso delle loro armi avanzate in vista di un attacco nemico. La natura della loro relazione con gli Anunnaki suggerisce che i Malachim servano come intermediari o esecutori della volontà degli Anunnaki.


Dove si trova la base Enkidu?

La base Enkidu si trova su un pianeta del sistema stellare di Mintaka, una delle tre stelle della cintura di Orione. Costruita dagli Anunnaki circa 500.000 anni fa, Enkidu fu una delle prime basi utilizzate per la clonazione di esseri viventi da usare come lavoratori o soldati. La base prende il nome da Enkidu, il selvaggio creato dagli dèi per contrastare Gilgamesh, in quanto rappresentava un primo tentativo degli Anunnaki di creare esseri viventi a loro immagine e somiglianza. Alla creazione, la gestione della base fu affidata alle macchine.


Come vengono chiamati i servitori degli Anunnaki?

Secondo le fonti fornite, i servitori degli Anunnaki sono chiamati Malachim o Igigi. I Malachim sono descritti come angeli dell'Antico Testamento che apparvero ad Abramo e gli preannunciarono la distruzione di Sodoma e Gomorra. Non sono esseri spirituali, ma figure potenti e talvolta pericolose. I Malachim sono stati descritti con connotati non molto diversi da quelli degli uomini: mangiavano, bevevano e concepivano desideri umani. Non usano un linguaggio compatibile con quello umano e si servono della telepatia come mezzo di comunicazione. Sono anche in grado di spostare gli oggetti usando la forza della mente, una capacità nota come telecinesi. Gli Igigi, invece, sono divinità minori celesti nella religione dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri. Appartengono alla sfera di Anu e svolgono la funzione di intermediari tra il mondo umano e i suoi antipodi uranici e inferi. Secondo lo studioso Zecharia Sitchin, gli Igigi erano un gruppo di 300 tra astronauti e operai che risiedevano in orbita alla Terra e in alcune basi su Marte. La loro funzione sarebbe stata quella di fare da collegamento per le operazioni di trasporto dell’oro su Nibiru. Erano comandati da Marduk.


Qual è il nome del pianeta da cui provengono gli Anunnaki?

Secondo le fonti fornite, gli Anunnaki provengono da un pianeta chiamato Nibiru. Gli Anunnaki sono descritti come una civiltà millenaria di extraterrestri che furono venerati come divinità dalla civiltà sumera. Secondo lo studioso Zecharia Sitchin, Nibiru si trova nel nostro sistema solare e il suo lungo periodo orbitale attorno al Sole espone gli Anunnaki a una perdita di longevità. Gli Anunnaki giunsero sulla Terra in passato in cerca di oro per creare uno scudo a protezione dell'atmosfera di Nibiru, che si stava rarefacendo. Il ritorno di Nibiru è profetizzato e causerà sconvolgimenti sulla Terra a causa della sua forza gravitazionale.


Chi è il dio sumero della sapienza e della creazione?

Il dio sumero della sapienza e della creazione è Enki, che in seguito fu conosciuto come Ea nella mitologia babilonese. Inizialmente era il dio protettore di Eridu, la capitale religiosa dell'antica Mesopotamia. In seguito il suo culto si diffuse in tutta la Mesopotamia, a Canaan e tra gli Ittiti e gli Hurriti. Era considerato il dio dei mestieri, del male, dell'acqua, del mare, dei laghi, della sapienza e della creazione. Era associato alla fascia meridionale delle costellazioni note come stelle di Ea e alla costellazione AŠ-IKU, il quadrato di Pegaso. Il suo numero sacro era il 40. Enki è anche conosciuto come il padre di Adapa, il primo uomo civilizzato. Adapa, un sacerdote, ricevette da Enki il dono della saggezza. Le fonti affermano che Enki aiutò a creare l'umanità manipolando geneticamente gli ominidi perché lavorassero nelle miniere d'oro quando gli Anunnaki che vi lavoravano si ribellarono. In seguito condivise le sue conoscenze scientifiche con un gruppo di eletti affinché le conoscenze degli dèi potessero essere trasmesse agli esseri umani.

Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore. 

lunedì 5 agosto 2024

La soggezione psicologica dell'umanità nei confronti del fenomeno Ufo e alieni.

Palermo, 5 agosto 2024. 

Nei romanzi di fantascienza e nei suoi saggi l’autore Francesco Toscano suggerisce che la soggezione psicologica dell'umanità nei confronti del fenomeno UFO e degli alieni derivi da una combinazione di fattori, tra cui la consapevolezza della nostra piccolezza nell'universo, la paura dell'ignoto e la possibilità che la nostra storia e le nostre origini siano state fraintese. 
  • L'immensità dell'universo e la vastità delle conoscenze degli alieni enfatizzano la nostra piccolezza. Nelle sue storie, Toscano descrive l'umanità come "svuotata di ogni suo originario significato" di fronte alla vastità dell'universo e alla potenza delle civiltà aliene. La capacità degli alieni di viaggiare attraverso lo spazio-tempo, manipolare la genetica e utilizzare tecnologie avanzate ci rende consapevoli dei limiti della nostra comprensione e del nostro controllo sulla realtà. 
  • La paura dell'ignoto alimenta la soggezione. Toscano descrive reazioni di terrore, panico e sconforto quando i personaggi si trovano faccia a faccia con gli alieni e le loro tecnologie incomprensibili. Questa paura è ulteriormente amplificata dalla rappresentazione degli alieni come esseri potenti e spesso ostili, capaci di rapire, manipolare e persino distruggere gli esseri umani a loro piacimento. 
  • La possibilità che la nostra storia sia stata plasmata da forze extraterrestri mette in discussione la nostra comprensione del mondo. Le fonti prese in esame esplorano l'ipotesi degli antichi astronauti, suggerendo che civiltà aliene abbiano visitato la Terra in passato, influenzando lo sviluppo della civiltà umana. Questa idea, se vera, scuote le fondamenta delle nostre credenze su Dio, la creazione e il posto dell'umanità nell'universo. In sintesi, le opere di Toscano suggeriscono che la soggezione psicologica dell'umanità nei confronti del fenomeno UFO e degli alieni scaturisca dalla nostra vulnerabilità di fronte a forze che non comprendiamo appieno e che potrebbero mettere in discussione la nostra stessa identità come specie. 
In particolare nel romanzo "E un giorno mi svegliai": 
  • La rivelazione che l'umanità potrebbe essere il risultato di un esperimento alieno genera un profondo senso di smarrimento. Il protagonista, Salvatore, si sente "svuotato" quando realizza che l'umanità potrebbe essere il frutto di un esperimento genetico condotto dagli Anunnaki, antichi astronauti provenienti dal pianeta Nibiru. Questa scoperta mette in crisi la sua fede in un Dio creatore e lo lascia con un senso di vuoto esistenziale; 
  • La consapevolezza della nostra inferiorità tecnologica e fisica rispetto agli alieni alimenta un senso di impotenza. I Malachim, sudditi degli Anunnaki, possiedono capacità che gli umani possono solo sognare: telepatia, telecinesi, viaggi interstellari, manipolazione genetica. Di fronte a tali poteri, gli umani si sentono come "cavie da laboratorio", "carne da macello", "mucche da mungere";
  • L'indifferenza e l'ostilità di alcune razze aliene, come i Rettiliani, amplificano la paura e il senso di vulnerabilità. I Rettiliani vengono descritti come creature crudeli che rapiscono gli umani per usarli come fonte di energia spirituale. La loro semplice presenza suscita terrore e disgusto, spingendo gli umani a sentirsi come "bestie" in gabbia, in costante pericolo di vita; 
  • La consapevolezza che la verità sul fenomeno UFO è nascosta al grande pubblico crea un senso di sfiducia e paranoia. Salvatore si rende conto che i governi mondiali sono a conoscenza della presenza aliena, ma la tengono segreta per evitare il panico. Questo "cover-up" alimenta la sensazione che forze potenti e sconosciute stiano manipolando gli eventi, lasciando gli individui con un profondo senso di impotenza e sospetto. 
In definitiva, le fonti mostrano come la soggezione psicologica nei confronti del fenomeno UFO e alieni derivi dalla consapevolezza della nostra fragilità e ignoranza di fronte a forze incommensurabilmente più grandi e antiche. L'incontro con l'ignoto, soprattutto quando questo si rivela potente e potenzialmente ostile, mette in discussione le nostre certezze più profonde e ci costringe a confrontarci con la nostra vulnerabilità esistenziale.

Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.

sabato 3 agosto 2024

La speranza di una vita migliore, negli scritti di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024.

 

L'idea di speranza per una vita migliore è un tema ricorrente nelle opere di Francesco Toscano, sebbene non sia esplicitamente affrontato come argomento principale. Le storie di Toscano spesso presentano personaggi che si trovano ad affrontare situazioni difficili e, a volte, disperate.



  • In "E un giorno mi svegliai", l'autore esplora la speranza dell'umanità di essere salvata da forze esterne, rappresentate dagli antichi dèi provenienti dal pianeta Nibiru. Questa speranza, tuttavia, è spesso accompagnata da paura e incertezza, come si evince dall'esperienza del protagonista che viene rapito e sottoposto a esperimenti genetici dagli Anunnaki.


  • In "I ru viddrani", la speranza assume diverse forme. Per alcuni personaggi, come i bisnonni di Mimì Sinatra, la speranza si traduce nella ricerca di un futuro migliore attraverso l'emigrazione. Per altri, come Salvatore Crisà, la speranza si manifesta nella collaborazione con la giustizia, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita in un territorio dominato dall'omertà.


  • In "Malacarne", Turiddu Magrì incarna la speranza di redenzione e di cambiamento. Dopo una vita segnata dal malaffare, Turiddu cerca di voltare pagina, trovando rifugio nella Caritas Diocesana di Palermo e riscoprendo la fede.  La sua storia dimostra come, anche nelle situazioni più disperate, la speranza di una vita migliore possa germogliare.


  • In "Naufraghi nello spazio profondo", la speranza dell'umanità è proiettata verso la sopravvivenza in un ambiente ostile come Marte. Nonostante le avversità e le perdite, i personaggi di Toscano continuano a lottare per il futuro della loro specie, dimostrando una tenacia e una resilienza straordinarie.


È importante notare che la speranza nelle opere di Toscano non è mai presentata come un'ingenua illusione. Al contrario, essa è spesso messa a dura prova dalla realtà, costringendo i personaggi a confrontarsi con la propria fragilità e con la complessità del mondo. Ciò che emerge dai racconti di Toscano è la forza di chi, nonostante tutto, non smette di sperare in un futuro migliore, per sé e per le generazioni a venire.

 

Cordiali saluti,

Francesco Toscano, autore ed editore.

I carabinieri nei romanzi gialli di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024. 


I carabinieri nei romanzi gialli di Francesco Toscano sono spesso raffigurati come figure complesse e sfaccettate, impegnate in un continuo braccio di ferro contro la criminalità organizzata e dedite alla protezione dei più deboli.

Figure chiave: Nei romanzi si mettono in luce alcuni carabinieri che rivestono ruoli importanti nelle indagini, come il Luogotenente Ascali Roberto, un investigatore tenace e dedito al dovere che, in "L'infanzia violata", si occupa di un caso di presunta violenza sessuale su minori e in "MALACARNE" collabora con la DDA di Palermo per contrastare il traffico di armi gestito dalla mafia. Un'altra figura di spicco è il Maresciallo Tripperi, descritto come un uomo sanguigno ma giusto, impegnato a far luce sull'omicidio di Ingrid in "I ru viddrani".

Il ruolo sociale: I romanzi evidenziano come i carabinieri, oltre a perseguire i criminali, si facciano carico del benessere della comunità. In "L'infanzia violata", i carabinieri intervengono per proteggere Francesca e Marianna Rossi da un ambiente familiare degradato, affidandole all'assistente sociale Fricano. Questo episodio sottolinea il ruolo dei carabinieri come garanti della sicurezza e del benessere, soprattutto per i più vulnerabili.

La lotta contro la mafia: In "I ru viddrani" e in "MALACARNE", i carabinieri sono in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata. In "I ru viddrani", grazie alle loro indagini, vengono assicurati alla giustizia i responsabili dell'omicidio di Ingrid e di altre attività criminali. In "MALACARNE", i carabinieri lavorano per disarticolare il traffico di armi gestito da Cosa Nostra, con operazioni come l'arresto di Turiddu Magrì e la collaborazione con informatori come lo stesso Magrì.

Le sfide e i successi: Nei romanzi di Francesco Toscano i carabinieri affrontano sfide complesse, dovendo destreggiarsi tra la burocrazia, la corruzione e la pericolosità dei criminali. Nonostante ciò, ottengono importanti successi, come l'arresto dei responsabili degli omicidi in "I ru viddrani" e la disarticolazione di un'intera rete mafiosa in "MALACARNE".

In sintesi, i carabinieri nelle opere di Francesco Toscano emergono come figure centrali nella lotta contro il crimine e nella tutela della giustizia. Le loro storie, intrise di impegno e sacrificio, offrono uno spaccato realistico e avvincente del difficile compito che sono chiamati a svolgere.

 

La città di Palermo, e i suoi quartieri, nei romanzi di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024.


La città di Palermo è un elemento centrale nelle opere di Francesco Toscano, fungendo da molto più di un semplice sfondo alle vicende narrate. Nelle sue opere, Palermo si manifesta come un'entità complessa e stratificata, intrisa di storia, cultura e contraddizioni.



  • "MALACARNE": In questo romanzo, Palermo, e in particolare il quartiere della Kalsa, incarna la lotta tra il bene e il male, tra la speranza di riscatto e il peso del passato. La città diventa quasi un'estensione della natura di Turiddu Magrì, il protagonista, riflettendone la violenza endemica e il desiderio di redenzione. La descrizione di luoghi come via Maqueda, Ballarò e l'Albergheria evidenzia il degrado sociale e la bellezza decadente di una città sospesa tra tradizione e modernità.





  • "Condannato senza possibilità d'appello": In questo romanzo, ambientato nella Palermo di fine Ottocento, la città fa da teatro a una serie di reincarnazioni di un'anima condannata. Attraverso le vicende dei personaggi, il romanzo esplora temi come il destino, la redenzione e il libero arbitrio, con Palermo a fare da sfondo a questa ricerca di elevazione spirituale.




In definitiva, Palermo nelle opere di Francesco Toscano si configura come un microcosmo della condizione umana, un luogo dove il passato si intreccia con il presente, la bellezza si scontra con il degrado e la speranza di riscatto si scontra con la violenza endemica.

I romanzi di Francesco Toscano offrono uno sguardo approfondito su alcuni quartieri di Palermo, descrivendoli come luoghi ricchi di storia e di contrasti.

La Kalsa: In "MALACARNE", la Kalsa è il quartiere dove Turiddu Magrì è nato e cresciuto. Descritto come un luogo "difficile", la Kalsa è abitata sia da gente onesta che da delinquenti. La Kalsa è stata scelta da un emiro arabo nel 937 d.C. per costruirvi la sua cittadella fortificata, e nel romanzo si percepisce ancora l'eco di quel passato.

Ballarò: Questo quartiere è un importante punto di riferimento per il traffico di droga in "MALACARNE". Turiddu si reca a Ballarò per cercare il suo amico Tanu, coinvolto nello spaccio di hashish. Il mercato di Ballarò, con i suoi odori intensi e la folla, fa da sfondo agli incontri di Turiddu con il mondo criminale.

L'Albergheria: In "MALACARNE", l'Albergheria è descritta come uno dei quattro quartieri del centro storico di Palermo. Delimitata da Via Vittorio Emanuele e Via Maqueda, l'Albergheria è il luogo dove Turiddu cerca informazioni su Tanu, interrogando i pusher della zona.

Altri quartieri: "MALACARNE" menziona brevemente anche altri luoghi di Palermo, come lo Sperone, la Stazione Ferroviaria, il Ponte dell'Ammiraglio, il Ponte delle Teste Mozze e la Chiesa della Madonna del Fiume, offrendo uno scorcio sulla topografia della città.


Cordiali saluti,

Francesco Toscano, autore ed editore.

La psicologia nei romanzi di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024.

La psicologia gioca un ruolo importante nei romanzi di Francesco Toscano, in particolare nella rappresentazione del trauma e della memoria.

In "L'infanzia violata", la storia ruota attorno agli abusi sessuali subiti da due sorelle, Marianna e Francesca. Le loro audizioni con la psicologa Martina Della Valle e il maresciallo Patrizia Della Monica mettono in luce le difficoltà di far emergere i ricordi traumatici. La storia evidenzia come il trauma possa manifestarsi in modi diversi: Francesca rimane in silenzio, incapace di parlare dell'abuso, mentre Marianna esprime il suo trauma attraverso incubi e difficoltà ad addormentarsi. Il romanzo sottolinea l'importanza di un approccio sensibile e professionale quando si ha a che fare con vittime di abusi, evidenziando il ruolo della psicologia nell'aiutare le vittime a elaborare il trauma.

La storia evidenzia l'ambiente familiare profondamente problematico e disfunzionale in cui le sorelle sono costrette a vivere. La loro madre, Maria Rita, è intrappolata in un ciclo di povertà e prostituzione, mentre il padre, Giuseppe, è un tossicodipendente cronico. Questo contesto familiare instabile prepara il terreno per l'abuso che le sorelle subiscono.

Attraverso le voci dei personaggi, il libro fa luce sull'impatto devastante a lungo termine dell'abuso sessuale sulle giovani menti. Le sorelle, traumatizzate dalle loro esperienze, mostrano vari sintomi di angoscia, tra cui incubi, paura ed esplosioni emotive. Il loro silenzio iniziale e la riluttanza a rivelare l'abuso evidenzia la difficoltà che le vittime, in particolare i bambini piccoli, affrontano nel confidarsi con tali esperienze traumatiche.

Il libro evidenzia inoltre le sfide affrontate dalle forze dell'ordine e dagli operatori sociali nel far emergere la verità e consegnare gli autori alla giustizia. L'interrogatorio di Marianna e Francesca mette in luce le complessità dell'ottenere testimonianze da minori che hanno subito abusi. I loro comportamenti, tra cui ritiro, silenzio e reazioni emotive, sottolineano la necessità di approcci sensibili e adatti all'età quando si ha a che fare con vittime così vulnerabili.

"L'infanzia violata" è un racconto straziante e profondamente commovente che evidenzia l'urgente necessità di affrontare l'atrocità dell'abuso sessuale sui minori. 

Attraverso le sue esplorazioni psicologiche dei personaggi e la rappresentazione realistica del processo investigativo, il libro serve a ricordare i profondi impatti dell'abuso e l'importanza della protezione dei bambini.

Anche in "Condannato senza possibilità d'appello", la reincarnazione dell'anima di un uomo condannato per omicidio offre spunti interessanti sulla psicologia della colpa e della redenzione. La storia esplora l'idea che le azioni passate abbiano un impatto duraturo sulla psiche e che la redenzione richieda un profondo viaggio interiore.

Il romanzo "Condannato senza possibilità d'appello" di Francesco Toscano, pubblicato da Photocity Edizioni, esplora il concetto di metempsicosi, la trasmigrazione dell'anima dopo la morte in un nuovo corpo materiale. Il romanzo segue il viaggio di un'anima condannata a reincarnarsi per espiare un triplice omicidio commesso a Palermo nel 1893.

Dopo due reincarnazioni infruttuose, l'anima si ritrova ad affrontare un bivio: se sarà condannata a regredire nel regno animale o vegetale o se potrà ascendere ad un piano superiore dell'esistenza. La storia si snoda attraverso diverse vite, tra cui quella di Domenico CALANDREI, Turiddu SCARPINATO e Paolo GOVERNALE, ognuna segnata da sfide e fallimenti.

Il romanzo culmina con l'attesa del verdetto della Suprema Corte Celeste, che deciderà il destino dell'anima. Se la sentenza sarà sfavorevole, l'anima sarà costretta a ricominciare il ciclo della metempsicosi da un livello inferiore, in un pianeta lontano nella Costellazione della Volpecula.

In "MALACARNE", Turiddu, un giovane segnato da un passato criminale, lotta con la depressione e gli incubi. Il suo percorso di redenzione è ostacolato dalla sua storia e dalle difficoltà di reintegrarsi nella società. L'autore utilizza il personaggio di Turiddu per esplorare temi come il rimorso, la colpa e la possibilità di cambiamento.

Nel romanzo "MALACARNE" di Francesco Toscano, il termine "Malacarne" non si riferisce a un individuo specifico, ma piuttosto a un modo di essere, una predisposizione al male e alla violenza. Il protagonista, Turiddu Magrì, lotta contro questa sua natura, ereditata dal padre e radicata nel tessuto sociale del suo quartiere, la Kalsa di Palermo. Ecco alcuni punti chiave riguardanti il concetto di "Malacarne" nel romanzo:

  •  Natura vs. cultura: Il romanzo esplora la dicotomia tra natura e cultura nel determinare l'indole di un individuo. Da un lato, il padre di Turiddu gli ripete che si nasce "Malacarne", suggerendo una predisposizione genetica alla violenza. Dall'altro lato, il contesto sociale degradato in cui Turiddu cresce, intriso di violenza gratuita e malaffare, lo plasma e lo spinge verso comportamenti criminali;
  • Libera scelta: Nonostante l'influenza negativa del padre e dell'ambiente circostante, Turiddu tenta di cambiare vita. Cerca di allontanarsi dalla criminalità trovando rifugio nella Caritas Diocesana di Palermo e desidera un lavoro onesto. Questo dimostra che, seppur segnato da un destino avverso, Turiddu ha la possibilità di scegliere e di cambiare il suo futuro;
  • Il peso del passato: Nonostante i suoi sforzi, Turiddu è perseguitato dal suo passato e dalla sua natura violenta. Teme di essere destinato a ripetere gli errori del padre e di non poter sfuggire al suo destino di "Malacarne";
  • Un'eredità sociale: Il termine "Malacarne" non riguarda solo Turiddu, ma rappresenta una piaga sociale che affligge il suo quartiere e la sua città. La violenza è endemica, radicata nella storia e nella cultura del luogo, come dimostrano le teste mozzate dei briganti esposte al pubblico nel passato.

In conclusione, "Malacarne" in "MALACARNE" di Francesco Toscano non è semplicemente un'etichetta, ma un complesso intreccio di fattori genetici, sociali e culturali che influenzano il destino di Turiddu e di altri personaggi. Il romanzo esplora la possibilità di redenzione e la lotta interiore di chi cerca di sfuggire a un destino segnato.

Attraverso questi esempi, Toscano dimostra una profonda comprensione della complessità della mente umana e di come le esperienze, in particolare quelle traumatiche, possano plasmare la vita degli individui. I suoi romanzi offrono uno sguardo toccante e realistico sulle sfide psicologiche che molte persone affrontano nella vita.

Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.


Il tema dell'illegalità nei romanzi gialli di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024.


Il tema dell'illegalità è centrale nei romanzi di Francesco Toscano. Le storie si concentrano su vari aspetti della criminalità organizzata, in particolare sulla mafia siciliana.

I romanzi descrivono in dettaglio le attività illegali dei personaggi, tra cui estorsioni, traffico di droga, omicidi e rapine. Viene evidenziata la brutalità di queste azioni e l'impatto devastante che hanno sulla società.

Le storie narrate mostrano anche come la mafia si insinui nel tessuto sociale, corrompendo individui e istituzioni. Si descrive un sistema in cui il potere mafioso è radicato e difficile da sradicare.

Le indagini di polizia e i processi giudiziari costituiscono un altro elemento importante. I brani mostrano le difficoltà che le forze dell'ordine incontrano nel contrastare la criminalità organizzata, ma anche la loro determinazione nel perseguire la giustizia.

L'autore esplora le motivazioni dei personaggi che entrano a far parte del mondo criminale, come la povertà, la mancanza di alternative e la ricerca di potere.

Oltre alla criminalità organizzata, i gialli accennano ad altri aspetti dell'illegalità, come la violenza domestica, l'abuso sui minori e la corruzione. Attraverso queste diverse sfaccettature, i romanzi di Francesco Toscano offrono un quadro complesso e sfaccettato del tema dell'illegalità, mettendo in luce le sue cause, i suoi meccanismi e le sue conseguenze.

Tuttavia, alcuni elementi presi in esame suggeriscono che l'illegalità, le indagini e i misteri siano temi ricorrenti nelle opere di Francesco Toscano:



  • In "I ru viddrani", la trama ruota attorno all'omicidio di Ingrid, una badante rumena, e le indagini per trovare il suo assassino. Vengono descritti personaggi coinvolti nella malavita, come Don Ciccio "ù pastranu" e i suoi accoliti, che si macchiano di crimini efferati come l'estorsione e l'omicidio. Il ritrovamento del cadavere di Crisà, un anziano del paese, introduce un ulteriore mistero;

  • In "Malacarne", il protagonista, Turiddu, è invischiato nel mondo criminale di Palermo. La narrazione presenta scene di violenza, omicidio e fa riferimento a famiglie mafiose in lotta per il potere. L'autore sembra voler esplorare le dinamiche interne alla criminalità organizzata;

  • In "L'infanzia violata", si affronta il tema dell'abuso su minori e la violenza domestica. Le indagini dei Carabinieri cercano di far luce su un caso di abusi sessuali ai danni di due bambine, evidenziando le difficoltà nel far emergere la verità.


I tre romanzi fanno parte della collana "Le indagini del Maresciallo ASCALI", tutti reperibili in rete.






TRAMA DELLA COLLANA


"Fare il Comandante di una Stazione dei Carabinieri, in qualsiasi parte d’Italia, non è cosa facile. È una vita di sacrifici, ma anche di passione, talvolta di rinunce, e, il più delle volte, alquanto logorante. Lo stress che si accumula in alcuni momenti dell’anno, tuttavia, passa in fretta quando si arriva a risolvere un caso, quando il cittadino che incontri per strada, che non hai mai visto prima, per te un perfetto sconosciuto, ti saluta ammiccando, come a dirti: «bravu Marescià!»
Se poi il sottufficiale è il Comandante di un reparto che solitamente è retto da un ufficiale subalterno, le cose si complicano ulteriormente. Era successo poche volte al Luogotenente ASCALI Roberto, Comandante di una delle poche Tenenze ricadenti nella giurisdizione del Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, che qualcuno gli avesse detto «bravu Marescià!», in quasi ventisette anni di onorato servizio, molti dei quali trascorsi nell’agrigentino. La monografia della Tenenza di Punta Calura, scritta nei primi anni dopo la sua istituzione, narrava di un baluardo di legalità posto in una zona della Sicilia ancora molto arretrata, i cui abitanti erano dediti all’agricoltura e alla pastorizia; di industria neanche a parlarne. Il settore terziario di Punta Calura, poi, era scarsamente sviluppato, pressoché inesistente. In questa parte d’Italia, infatti, gli unici servizi che si assicuravano alla cittadinanza, oltre a quelli garantiti dal Municipio, erano costituiti dall’impegno lavorativo profuso giornalmente dal titolare di un piccolo bar di paese, Don Iachinu, all’insegna “Al bar dello sport”, che era solito calare i battenti alle 19.30 di ogni dì, e da un piccolo centro ricreativo, gestito da un vecchio sclerotico, tale Don Pietru, che possedeva un videogiochi dei primi anni Ottanta, ancora funzionante, un biliardo, con le bocce rovinate, un flipper sgangherato, e un vetusto calcio balilla.
La Tenenza ricadeva in un territorio dimenticato da Dio, bagnato da un solo corso d’acqua a carattere torrentizio, perennemente asciutto, lungo il quale qualche anima pia, negli anni in cui il Fascismo la fece da padrone nel belpaese, aveva provveduto a costruirvi degli abbeveratoi per dar sollievo alle povere bestie che erano costrette a pascolare in questa landa desolata e che, per far rientro alle stalle per lì trascorrervi la notte, erano costretti a transitare a ridosso da quel luogo; è in questo territorio che svolge la sua ordinaria attività lavorativa l'ASCALI, coadiuvato dai suoi uomini, militari integerrimi, dapprima occupandosi di una caso di omicidio, commesso in danno di una badante rumena, poi dedicandosi a dei reati in danno di minori, e in particolare in danno delle minori Rossi. I brillanti risultati operativi raggiunti, pur tuttavia, non gli consentiranno di comandare a lungo quel Reparto dell'Arma, avuto anche riguardo al fatto che la di lui moglie, ammalatasi di leucemia, è bisognevole di cure mediche che solo a Palermo ella potrà ricevere. Così l'ASCALI si ritroverà inquadrato in un Reparto investigativo dell'Arma dei Carabinieri, di stanza a Palermo, ove, anche grazie a un nuovo collaboratore di Giustizia, Magrì, riuscirà ad azzerare la consorteria mafiosa operante in quella provincia." 


Cordiali saluti, Francesco Toscano, autore ed editore.


Ufo nell'antichità, gli alieni, la religione, il ritorno degli extraterrestri, da un'analisi dei due saggi "A proposito degli alieni..." e “Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno”, di Francesco Toscano.

Palermo, 3 agosto 2024.

Nel saggio “Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello modernoil concetto di "antichi astronauti" è presentato come una possibile spiegazione per l'avanzata conoscenza e sviluppo tecnologico mostrati da antiche civiltà come Sumeri, Maya, Inca e Egizi. Questa teoria, popolare dagli anni '60 e '70 del secolo scorso, suggerisce che gli extraterrestri abbiano visitato la Terra in passato, lasciando un impatto significativo sulle prime civiltà. Nel saggio si citano autori come Erich von Däniken, Peter Kolosimo e Zecharia Sitchin, i cui libri hanno reso popolare l'idea degli antichi astronauti. Esempi di prove a sostegno di questa teoria includono reperti archeologici, incisioni rupestri, sculture e antichi testi che suggeriscono un contatto extraterrestre. Tuttavia, è importante notare che il saggio presenta questa teoria come una delle tante possibili spiegazioni e non come un fatto confermato. Oltre al contesto degli antichi astronauti, il saggio non offre ulteriori informazioni sul contatto extraterrestre.

Sia nel saggio A proposito degli alieni…” che in “Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno”, si suggerisce che il concetto di UFO nella preistoria sia strettamente legato alla teoria degli "antichi astronauti". Ecco alcuni punti chiave che emergono dalle fonti:

  1.  Prove a sostegno della teoria: I sostenitori di questa teoria indicano reperti archeologici, incisioni rupestri, sculture e antichi testi come prove della presenza di antichi astronauti. Queste prove, secondo loro, suggerirebbero tecnologie e conoscenze troppo avanzate per l'epoca in cui sono state create, portando all'ipotesi di un intervento extraterrestre;
  2.  Esempi di civiltà "influenzate": Tra le civiltà che avrebbero beneficiato dell'influenza di questi antichi astronauti, le fonti citano i Sumeri, Maya, Inca, Aztechi, Greci e la più antica civiltà indiana;
  3. Autori chiave: Le fonti menzionano Erich von Däniken, Peter Kolosimo e Zecharia Sitchin come autori che hanno contribuito a diffondere l'idea degli antichi astronauti attraverso i loro libri;
  4. Interpretazione dei miti: La teoria degli antichi astronauti interpreta miti e leggende di varie culture, che narrano di "Dèi venuti dal Cielo", come possibili resoconti di incontri con extraterrestri.

È fondamentale sottolineare che i due saggi presentano la teoria degli antichi astronauti, e quindi l'idea di UFO nella preistoria, come un'ipotesi intrigante, ma non come un fatto dimostrato. Le prove presentate sono soggette a interpretazioni diverse e la comunità scientifica rimane divisa sulla loro validità. 

Il concetto di religione è affrontato nei due saggi principalmente in relazione all'impatto che la fede e le istituzioni religiose hanno sulle vite dei personaggi e sulla società in cui vivono. In "A proposito degli alieni…", si discute dell'esistenza degli extraterrestri e delle sue possibili implicazioni religiose. Viene sollevata la questione se la presenza di forme di vita aliene sia compatibile con l'esistenza di un Dio Creatore come lo concepiamo tradizionalmente. Il saggio analizza il rapporto tra fede e scienza, aprendo a nuove prospettive sull'origine dell'uomo e sul ruolo della religione nella comprensione dell'universo. Il saggio Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno esplora la teoria secondo cui civiltà extraterrestri avrebbero influenzato lo sviluppo delle antiche culture umane, presentandosi come "Dèi venuti dal Cielo". Questa teoria, sebbene controversa, apre un dibattito sul ruolo della religione nella storia dell'umanità e sulla possibilità che la fede in divinità ancestrali possa avere avuto origine da contatti con esseri provenienti da altri mondiLe fonti fornite non affrontano direttamente la questione di un ritorno degli extraterrestri. Sebbene diverse fonti esplorino l'idea di vita extraterrestre e la sua influenza sulla storia e sulla religione umana, non viene fatta menzione di un loro possibile ritorno sulla Terra nel futuro.


Cordiali saluti,
Francesco Toscano, autore ed editore.

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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.