L'Oratorio di Santa Cita di Palermo |
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mercoledì 24 novembre 2010
La cultura architettonica del '600 - Il Barocco Palermitano.
Le Chiese di Palermo: La Chiesa di Sant'Ignazio all’Olivella.
La Chiesa di Sant'Ignazio all'Olivella (Fonte: http://www.flickr.com/) |
martedì 23 novembre 2010
Il Palazzo Reale di Palermo. Storia di un antico monumento. La storia di Guglielmo II di Sicilia. Parte seconda.
Guglielmo II (Fonte: Dalla rete) |
Nel 1169, in un abboccamento a Montmirail, Luigi VII si stringeva umiliato al suo potente vicino, vassallo di nome per le provincie francesi, rivale nel fatto. Minore di concetti e di spiriti, vedendo col divorzio della propria consorte la monarchia dismembrarsi de' preziosi appannaggi che passavano a Enrico, raccoglieva tuttavolta que'frutti che avea seminato l'amministrazione del savio Suggero sotto il padre e durante il suo soggiorno in Palestina: i baroni più docili che non fossero addietro, la corona più obbedita e temuta, orescente nelle città e nelle classi borghesi il rigoglio di vita, che dovea quanto prima creare un terzo stato fra i signori e la plebe. In complesso acceleravasi quell'interno lavoro onde il medio evo tendeva a trasformarsi e rifondersi. Vi cospiravano i più diversi elementi la Chiesa che si faceva puntello alla libertà de' Comuni, e il potere laicale che procurava spezzare i legami di che avvince vaio il clero; il fervore cristiano che smovea l'Occidente e lo spingeva a riversarsi e combattere in lontane intraprese; l'Oriente che scopriva a' Crociati meraviglie sconosciute ed insolite; l'interesse de' re che a deprimere il colosso feudale proteggeva l'affrancarsi del popolo; il popola che, giovandosi del favore de' re, da' baroni toglieva l'esempio di opporsi e resistere. In si gran tramestìo sociale e politico l'Italia si trovava naturalmente precedere tutto il resto d'Europa. La civiltà che in Italia tornava a destarsi repubblicana nel settentrione e nel centro, nel mezzogiorno rifioriva monarchica: colà più impregnata di tradizioni occidentali e latine ; qui di preferenza informata al contatto della orientale cultura. Innanzi al risorto e ringiovanito Occidente dovea l'Oriente oscurarsi e dileguarsi fra poco: allora sugli avanzi del mondo latino e del mondo barbarico rifletteva, quanto forse vi splendesse di meglio in lettere, in sapere ed in arti. La filosofia di Aristotile si accoppiava per le versioni e pe' comenti degli Arabi alla teologia delle scuole. L'algebra e le matematiche, insegnate nelle scuole degli Arabi, si spandevano di là per l'Europa. La medicina s'imparava negli Arabi. Al rimare degli Arabi s'ispirava il nuovo ciclo poetico che schiudeasi in Europa. L'architettura traeva dagli Arabi e da' Bizantini ad un tempo ornamenti e modelli; e nella lingua di que' Greci degradati e corrotti spirava sempre qualche aura e qualche idea più distinta de' classici antichi. Di fronte a ciò, sant'Anselmo, san Bernardo, Abelardo segnavano l'elevarsi più alto dell' ingegno e della dottrina in Occidente. La giurisprudenza con Irnerio e cogli allievi di lui faceva le prime sue prove, ma cercando nel vecchio dritto Romano inchiodare e costringere a forza la società rinnovantesi. E dovea correre un altro secolo ancora a san Tommaso ed a Dante. Verso il 1168, dopo la ritirata da Roma, il dispetto per l'appoggio e l'asilo che Guglielmo II prestava al pontefice dentro i propri suoi Stati, aveva nell'imperator Barbarossa ridestato pensieri di diretta invasione contro la monarchia di Sicilia: e spediva il suo cancelliere Rinaldo, arcivescovo di Colonia, che sollecitasse i Pisani, affinchè, ricordevoli degli obblighi assunti, il soccorressero del proprio navilio (Chronica varia pisana, presso Muratori, Ber. it. str., t. VI, f. 179. I progetti di Federigo in quell'anno contro la Sicilia sono anche accennati da Ottone di San Biagio, Chronicon, presso Muratori, voi. cit., f. 890.)
Il Palazzo Reale di Palermo. Storia di un antico monumento. Guglielmo II di Sicilia dall'ascesa al trono al 1174. Parte prima.
23 Novembre 2010.
Guglielmo salì al trono tredicenne alla morte del padre Guglielmo I di Sicilia nel 1166 sotto tutela della regina madre Margherita di Navarra. Il regno di Sicilia veniva da un triste periodo di lotte intestine dovute ad una serie di lacerazioni fra la nobiltà, il clero ed il popolo probabilmente anche accentuato dal carattere poco mite di Guglielmo I. Divenuto maggiorenne, Guglielmo II venne incoronato Re di Sicilia nel 1172 con l'appoggio dell'arcivescovo Gualtiero, del clero e dell'aristocrazia. Di Guglielmo II, rispetto al padre, i cronisti dell'epoca sottolinearono spesso, oltre alla bellezza, la correttezza nell'esercizio delle funzioni ed il rispetto per le leggi ed il popolo, l'istruzione e la mitezza d'indole tutte qualità che valsero al normanno l'appellativo di Buono. Il re inoltre, riuscì a godere di un periodo di relativa stabilità e riappacificazione nelle relazioni fra le diverse fazioni.
Nel 1176 mandò il suo consigliere, l'arcivescovo di Capua Alfano di Camerota, a negoziare il matrimonio con la figlia di Enrico II d'Inghilterra, per instaurare un'alleanza fra gli Altavilla e i Plantageneti. La missione fu svolta con successo e la principessa fu condotta nella capitale. A Palermo il 13 febbraio 1177, Guglielmo sposò Giovanna Plantageneto (1165-1199), figlia del re Enrico II e sorella di Riccardo Cuor di Leone.
Il regno di Guglielmo fu particolarmente proficuo per le arti in Sicilia. Fra le opere avviate da Guglielmo merita una citazione il Duomo di Monreale, realizzato con il beneplacito di Papa Lucio III, e l'Abbazia di Santa Maria di Maniace, fortemente voluta dalla regina madre Margherita. Anche la splendida costruzione della Zisa, avviata dal predecessore Guglielmo I, fu completata sotto il suo regno.
L'atmosfera nel suo regno non era turbata da odio interreligioso; afferma Michele Amari: «E pur l'universale della popolazione non aborriva per anco i Musulmani ...; la voce del muezzin non facea ribrezzo nelle grandi città ... onde gli eunuchi, gaiti o paggi che dir si vogliano, esercitavano gli ufficii di corte sotto quel velo sottilissimo d'ipocrisia che li facea apparire cristiani...; Guglielmo accogliea con onore i Musulmani stranieri, medici e astrologhi e largìa denaro a' poeti ...; i Musulmani soggiornavano in alcuni sobborghi senza compagnia di Cristiani; un qâdî amministrava la loro giustizia; frequentavan essi le moschee e ciascuna era anco scuola: fiorivano i loro mercati...». La sua inusitata tolleranza verso i suoi sudditi musulmani (che tanto scandalizzava i cristiani benpensanti ed esasperava il Papa) viene attestata anche dal noto viaggiatore Ibn Jubayr che, nella sua Rihla (Viaggio), ricorda come nel terremoto del febbraio 1169, egli s'aggirasse nella reggia affermando ai suoi diversi servitori: «Che ciascuno preghi il Dio ch'egli adora! Chi avrà fede nel suo Dio, sentirà la pace in cuore» .
Secondo resoconti successivi al 28 agosto 1185, Guglielmo avrebbe chiesto ai suoi vassalli di giurare fedeltà a Costanza, sorella del padre, come sua legittima erede; è bene tuttavia non accordare troppo peso a questa testimonianza priva di concordanza nelle fonti.
Guglielmo venne sepolto ai piedi dell'altare maggiore del Duomo di Monreale, così che chi officiava la Messa doveva inginocchiarsi sulla tomba di Guglielmo. Il Cardinale Torres nel 1500 diseppellì il corpo del re e gli fece costruire un sepolcro rinascimentale, accanto a quello del padre Guglielmo I.
"Plesso del corpo, di naso aquilino, di fulvi capelli come tutti della casa di Hauteville(« Erat autem ejus puer pulchritudinis, quae facilius quidem parem excludere videretur, quam superiorem admittere.» Falcando, f. 449. ). Nutrito fra le discordie e i disordini che segnarono il regno del padre, un giorno trovavasi a scuola col principe Enrico suo fratello, quando, invasa da' ribelli la reggia, il suo precettore Gualtiero Offamill dalle stanze inferiori trafugavali entrambi nella torre Pisana. Vide allora congiure, sedizioni, supplizi incessanti; vide e sentì più tardi gl'intrighi e i tumulti che non mancarono alla materna reggenza : potè quindi sospirare alla dolcezza di giorni più tranquilli e più lieti ; ma l'ereditario coraggio non gli dormìa nelle vene, e allorchè, sollevata Messina, il Cancelliere Stefano gli propose di marciare egli stesso e condurre l'esercito, un lampo di gioia brillò in volto al successore trilustre d' una stirpe di prodi. Ne' primi tempi erasi dedicato volentieri agli studi : il partecipar negli affari ne lo distoglieva in appresso(« Nam cum rex vester bene litteras noverit, rex noster [parla di Enrico II a" Inghilterra) longe litteratior est. Ego autem in laterali scienlia facultates utriusque cognovi. Scitis quod dominus rex Siciliae per armimi discipulus meus fuit, et qui a vobis versificatori atque litteratorise artis primitias habuerat, per industriam et sollicitudinem meam beneficium scientia e plenioris obtinuit. Quam cito autem egressus sum regnum, ipse libris abjectis, ad otium se contulit palatium. »); pur serbavane in cuore vivo e caldo l'affetto. Leggeva e scriveva l'arabo ; e l'alaniah, ossia la divisa che prendeva a foggia musulmana, era « Lode a Dio, giusta è la sua causa. » L'alamah di suo padre era « Lode a Dio in riconoscenza de' suoi beneficii. » Le inclinazioni paterne, in quanto avevano di assolutamente orientale, non rivivevano in lui. Nell'animo aperto, generoso, solerte, temprato a tutt'altro che a un dispotismo voluttuoso, indolente, e, volta a volta, feroce, accoglieva una dose sincera di affetti e sentimenti cristiani istillatigli dalla madre spagnuola, e però ardente di fede tra le stesse debolezze del sesso, dalla voce de' dotti teologi cui fu dato a educare : tuttavia gli scrittori che ne' tempi più tardi vollero su quest' ultimo punto esagerar le sue lodi, caricarono e sfigurarono abbastanza il ritratto. Convertirono le virtù del monarca in una specie di ascetismo devoto : staccarono pienamente Guglielmo dalla musulmana atmosfera, in cui, ad ogni modo, era nato e cresciuto; ed avrebbero con molto scandalo loro, in certe memorie portate di recente alla conoscenza del mondo, veduto la reggia del re buono, del re casto in Palermo conservare i misteri ei diletti dell'antico serraglio (In quanto alle ancelle e alle concubine che tiene nel suo palazzo esse sono tutte musulmane. Il servo di corte che ha nome Iahia impiegato nella manifattura de drappi ove ricama in oro gli abiti del re ci ha raccontato su tal riguardo un altro fatto straordinario cioè che le Franche cristiane dimoranti nella reggia erano state convertite alla fede musulmana dalle sopradette ancelle che questo succede alla insaputa del re e che per altro tali donne sono assai zelanti nelle opere buone.); nè sarebbe per loro mancato anche prima qualche cenno delle allegre regate nel lago di Albeira colle sue concubine (Cum uxoribus suis Beniamino di Tudela Itinerario nella versione dall ebraico di Aria Montano presso Caruso Bibl. Hist .,t. II ,f .1000). La imitazione delle consuetudini arabiche dovea durare, nel tutto, quanto all'apparato e allo splendor della corte come alle maniere ed agli ordini della pubblica azienda. Se non che il potere di fatto che nel regno anteriore giungeva ad assumere il musulmano elemento, era venuto a declinare più sempre ne' quattro anni della successiva reggenza, in ispecie per le tendenze più decisamente occidentali e ortodosse del Cancelliere-Arcivescovo.
Col favore della innamorata regina a costui non difettavano aiuti ed avvocati al di fuori. Il re di Francia, Luigi VII, accreditava alla regina e a Guglielmo un certo Teobaldo, priore di Crèpy nel Valois, che passava in Levante per affari del certosino suo ordine ; e nelle lettere erano attestati della riconoscenza del re per la ospitalità ricevuta vent'anni prima in Sicilia al suo ritorno di Siria, proteste del desiderio sincero di contribuire con uffici ed esortazioni amorevoli alla gloria e prosperità di Guglielmo, raccomandazioni efficaci per la persona di Stefano, offeso ed espulso a torto per avversi maneggi, e il cui richiamo sarebbe di onore a Guglielmo, di consolazione non piccola al regno intero di Francia (Ad gloriam nominis cestri et regni Francorum consola tionem Presso Bréquigny Mim de l Académie des Inscrip et Bel. Lettr., vol. LI, f. 625 e seg).
Tommaso Becket, l'arcivescovo di Canterbury, allora ricoveratosi in Francia, aggiungeva la propria sua opera ; e Io stesso priore Teobaldo ne recava una lettera alla regina Margherita, cui non erano su questo proposito necessari gl' incentivi del santo (Epistola 57 presso Caruso Bibl. Hist., t. II f. 983), di Siracusa, non ancora scopertosi malfido amico a Tommaso, al quale, però, quelle esortazioni in vantaggio di Stefano giungevano vane affatto ed inutili (Ep. 58 loc. cit. « Unum tamen est quod in aure vestra secretius consuluisse, rogasse et obiinuisse consideramus, ut nobilis viri Stephani, Panormitani Electi, revocationem diligenter procuretis apud Regem et Reginam, tum ob causas, quas in presenti de industria reticemus,tum ut prelati Regis et totius Regni Francorùm gratiam vobis eternaliter comparetis. » Ivi.).
II greco imperatore Manuele Commeno ed un' altra a Riccardo Palmer, l'Eletto neno, istigato, come pare, dal re Cristianissimo (Dopo la missione presso la corte di Sicilia il priore Teobaldo era incaricato di un altra presso l Imperatore di Costantinopoli Bréquigny f. 627), intercedeva ugualmente : certo corse voce nell' isola ch' ei pensasse restaurare, sino colla forza, il profugo illustre (Falcando f. 485); e ciò, probabilmente, col titolo che gli dava la qualità di futuro suocero del giovane re per le nozze proposte colla propria figliuola. Tra i nobili stessi che non erano pervenuti a introdursi nel nuovo governo, sembra ancora che molti, per uggia e dispetto, si fossero dati a sposare la causa del caduto ministro, e, fra essi, il conte di Lorotello, testè rivocato dall' esilio(Falcando f. 485-486).
Troncò quelle pratiche e le ultime speranze della regina Margherita l'annunzio della morte intempestiva di Stefano. Infermò in Gerusalemme di subito male, contratto per le angosce dell' animo : e spirato fra le braccia del re Almerico e degli altri principi franchi, che stavano intorno al suo letto, ebbe esequie e riposo nella chiesa del Santo Sepolcro (Guglielmo da Tiro , Historia, lib. XX parag. III, f. 977. Epistola 92 di Pietro di Blois, tra le sue opere, f. 167. Falcando, 486). Contemporaneamente arrivava a Gualtiero Offamill la pontificia conferma nello stallo ottenuto di palermitano arcivescovo.
Bibliografia:-
- Storia della Sicilia sotto Guglielmo il Buono di Isidoro La Lumia, da pag. 119 a pag. 128;
- Ibn-Giobair, Viaggio in Sicilia sotto il regno di Guglielmo il Buono;
- Tosti, Storia della Lega Lombarda, lib. IV, f. 342., Milano, 1860.
Ricorrenze storiche di oggi, martedì 23 Novembre 2010.
Eventi
- 1248 - Le truppe cristiane guidate dal re Ferdinando III di Castiglia conquistano Siviglia.
- 1499 - Il pretendente al trono inglese Perkin Warbeck viene impiccato per aver tentato di evadere dalla Torre di Londra. Nel 1497 invase l'Inghilterra sostenendo di essere il figlio dimenticato di re Edoardo IV d'Inghilterra.
- 1644 - Viene pubblicato Areopagitica, di John Milton.
- 1654 - Conversione del matematico e filosofo Blaise Pascal al Cristianesimo.
- 1863 - Guerra di secessione americana: inizia la Battaglia di Chattanooga. le forze unioniste del generale Ulysses S. Grant vanno a rinforzare le truppe a Chattanooga (Tennessee) e contrattaccano i confederati.
- 1876 - Il capo corrotto di Tammany Hall, William Marcy Tweed (meglio noto come Boss Tweed) viene consegnato alle autorità di New York dopo essere stato catturato in Spagna
- 1889 - Il primo Juke box entra in funzione nel Palais Royale Saloon di San Francisco.
- 1890
- Re Guglielmo III dei Paesi Bassi muore senza un erede maschio, e una speciale legge viene approvata per permettere alla figlia Principessa Guglielmina di diventare regina.
- Italia: si svolgono le Elezioni politiche generali per la 17ª legislatura.
- 1903 - Il governatore del Colorado, James Peabody, invia la milizia dello stato nella città di Cripple Creek per porre fine ad uno sciopero di minatori.
- 1936 - Esce il primo numero della rivista Life.
- 1943 - Vittoria dell'Armata Rossa a Stalingrado.
- 1955 - Il controllo delle Isole Cocos viene trasferito dal Regno Unito all'Australia.
- 1963 - Il primo episodio della serie televisiva di fantascienza Doctor Who, debutta sulla BBC.
- 1971 - La Repubblica Popolare Cinese ottiene il seggio di Taiwan nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (si veda La Cina e le Nazioni Unite).
- 1979 - A Dublino, in Irlanda, Thomas McMahon, un membro dell'IRA, viene condannato all'ergastolo per l'assassinio di Lord Mountbatten.
- 1980 - Terremoto dell'Irpinia: si verificò un sisma del settimo grado della scala Richter con epicentro nel Comune di Conza della Campania (AV), che causò circa 300.000 sfollati, 10.000 feriti e circa 3.000 morti.
- 1985 - Uomini armati dirottano il volo EgyptAir 648, mentre viaggia da Atene al Cairo (quando l'aereo atterra a Malta, i Commando egiziani irrompono nel jet, ma 60 persone muoiono nel corso dell'azione).
- 1991 - Solo un giorno prima della morte, Freddie Mercury, frontman dei Queen, annuncia al mondo di essere malato di AIDS.
- 2003 - Il georgiano Eduard Shevardnadze viene sconfitto e deposto con la Rivoluzione delle rose.
domenica 21 novembre 2010
Calcio, serie A Tim: Catania 1 vs Bari 0. Cronaca della partita.
Queste le formazioni ufficiali:
Calcio, serie A Tim: Cesena 1 vs Palermo 2. Cronaca della partita.
Preziosa vittoria esterna per il Palermo allenato da Delio Rossi, che oggi pomeriggio allo stadio “Dino Manuzzi” ha superato 2-1 il Cesena, nel match valevole per la tredicesima giornata del Campionato di Serie A Tim. Dopo l’iniziale vantaggio rosanero siglato da Ilicic l’attaccante cesenate Bogdani aveva ristabilito la parità, ma nella ripresa ci ha pensato capitan Miccoli a mettere in fondo alla rete la palla dei tre punti. Ottima la partenza della formazione rosanero, subito in avanti dopo pochi secondi di gioco con il suo tridente Ilicic-Miccoli-Pastore ed è proprio quest’ultimo a conquistare un calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner, Bacinovic tenta la battuta da fuori ma è provvidenziale la respinta di Pellegrino. Al 5’ insidioso calcio di punizione di Ilicic, respinto con qualche affanno dalla difesa romagnola. Sul capovolgimento di fronte, il mancino di Giaccherini termina sull’esterno della rete. Al 9’ suggerimento di Bacinovic per Miccoli che ci prova dalla distanza, palla alta sopra la traversa. Due minuti più tardi il Palermo passa in vantaggio con Ilicic, che batte Antonioli con un delizioso tacco esterno al volo sul cross dalla sinistra di Balzaretti. Al 13’ è sempre lo sloveno a rendersi pericoloso dalle parti della porta cesenate, ma il passaggio in verticale di Nocerino è troppo lungo e si spegne sul fondo. Al 15’ pericoloso traversone dalla destra di Giaccherini, Munoz fa buona guarda e allontana di testa. Un minuto dopo, la conclusione aerea di Appiah non centra il bersaglio. Al 19’ ennesimo mancino di Miccoli dal limite, palla in corner. Sugli sviluppi Munoz di testa manca di poco la porta. Al 23’ eccezionale triangolazione tra Pastore e Ilicic, ma la botta ravvicinata del Flaco viene neutralizzata da Antonioli. Un minuto dopo i padroni di casa pareggiano con Bogdani, che da pochi passi supera Sirigu su assist di Nagatomo. Immediata la risposta della squadra allenata da Rossi, che sfiora il gol con un colpo di test di Miccoli su cross dalla destra di Ilicic. Al 33’ pregevole parata di Sirigu sul potente destro di Appiah. Due minuti dopo, il calcio di punizione battuto da Miccoli viene respinto dalla barriera. Al 36’ Parolo su punizione non inquadra di poco lo specchio della porta difesa da Sirigu. Nel recupero Miccoli, ancora una volta su calcio di punizione, sfiora la traversa.
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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.