Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.


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lunedì 28 settembre 2009

NASA, Anno 2012, dal Sole attacco al Pianete Terra.

Il 21 dicembre 2012 è oggi associato all'idea che in tale data si verificherà un cataclisma. Questa idea è stata diffusa attraverso siti internet, libri e documentari TV e si baserebbe sulla fine di un ciclo secondo un calendario Maya. Tale idea tuttavia non ha nessun fondamento scientifico.
Da Youtube.com un sensazionale video di quello che potrebbe accadere sulla terra nel Dicembre dell'anno 2012. Sulla base di interpretazioni di impronta prevalentemente new age, rigettate dagli archeologi e dai geomagnetologi, sono state formulate varie tesi e teorie sulla corrispondenza della data del 21 Dicembre 2012 con eventi quali la fine del mondo o trasformazioni radicali dello stesso.
Il giorno di Sabato 22 Dicembre 2012 corrisponderebbe con la fine della quarta era secondo il calendario Maya.
La civiltà Maya raggiunse traguardi scientifici notevoli. Per contare gli anni, utilizzavano stelle e pianeti: il "Grande Conto", basato sui movimenti del pianeta Venere. Essi divisero il tempo in una serie di cicli che cominciavano dalla nascita di Venere. Ogni ciclo durava 1 milione e 872 000 giorni. Il ciclo che ora stiamo vivendo ha avuto inizio il 13 agosto dell'anno 3114 prima di Cristo e finirà il 22 dicembre 2012 dopo Cristo. I Maya erano del tutto sicuri dell'attuale ciclo ed erano altrettanto convinti che fosse l'ultimo. Quando il mondo avrà completato questo ciclo, dicevano, finirà fra disastrose inondazioni, terremoti e incendi: uno scenario molto simile alle profezie del Nuovo Testamento.
La fine di un ciclo del calendario era infatti vista dal popolo Maya semplicemente come occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l'ingresso nella nuova era, in questo caso il sesto ciclo. Infatti, ogni fine ciclo segnava un periodo di grandi cambiamenti (data la lunghezza plurisecolare di ogni ciclo, era normale che vi fosse stata un'evoluzione tecnologica rispetto allo stesso periodo del precedente) a cui sarebbe dovuto corrispondere un periodo di pace e serenità, ed altre opinioni moderne su tale data interpretano essa non come una fine, ma come un nuovo periodo di pace dopo le guerre mondiali e locali dell'ultimo secolo.
I Maya hanno scoperto che così come la Terra gira intorno al Sole, tutto il sistema solare nel quale anche la Terra si trova gira intorno alla galassia, fa un giro e il calendario Maya dura 25625 anni, non dura 365 giorni. è come se fosse l'anno galattico e non l'anno terrestre! Lo studio sul Sole che hanno fatto ha permesso loro di scoprire che il sistema solare intero si muove, che l'universo ha dei cicli periodici di tempo che iniziano e che hanno un termine, come il giorno e la notte. Essi scoprirono che il sistema solare percorre una ellisse che ha come centro il centro della galassia. Questo vuol dire che il Sole e tutti i suoi pianeti si muovono in cicli, in relazione alla luce centrale della galassia, che loro chiamavano Unabku, un cosa viva, intelligente, il Dio dell'universo. Essi hanno stabilito che questa ellisse, questo giro completo che compie il sistema solare dura 25625 anni, il ciclo di un anno galattico, ma loro lo consideravano come un giorno galattico. Dicevano che alla metà di questo percorso, circa 12.800 anni, siamo più vicini al centro della galassia, come avviene per noi con le stagioni. I Maya avevano scoperto che quando il sistema solare andava agli estremi della galassia era la notte, lontano dal Sole; quando si riavvicinava era il giorno. Questo mezzo giro dura 12.800, quindi abbiamo 12.800 anni di giorno e 12.800 di notte, come sono le 12 ore di dì e 12 ore di notte, ci sono le 12 ore dell'alba e le 12 ore del tramonto. E per la notte è lo stesso, ci sono le 12 ore del vespro e le 12 ore che precedono l'alba. Quindi c'è un andirivieni di luci e di ombre, di notte e di sole, che determinano questo giorno galattico. Così scopriamo che esiste un mattino galattico, è il momento in cui lasciamo l'oscurità della notte per entrare nella luce. Esiste il giorno pieno dove il Sole centrale si fa sentire con maggiore intensità e calore ed è l'età di pieno sviluppo delle civiltà , in cui esprimono il meglio di se stesse. Quindi viene la sera, il momento di incertezza, il momento di ansia, dove la luce comincia a mancare. Il quarto ciclo è il vespro dove si realizza un coscienza di tutti i fatti avvenuti, come quando alla sera ci facciamo un esame di coscienza, il momento dei resoconti. Infine ci sarà la notte, la parte più lontana dalla luce, in cui comunque l'occhio rimane attento e vigile in attesa che spunti la nuova alba. Questo è il giorno galattico, questo è l'anno galattico. Se abbiamo capito questa situazione, vi rendete conto che i Maya non facevano il calendario dall'esterno, dicevano soltanto che adesso siamo nel 2000 e stiamo vivendo il passaggio, domani saremo in un certo modo perchè abbiamo sperimentato una cosa e avremo un bagaglio diverso; e tutta questa sperimentazione durava appunto 25.625 anni, altro che un ciclo di vite per fare esperienze! Loro vivevano all'interno del calendario che era la loro vita, perchè era il momento in cui si rapportavano con il loro esterno e interno. Quindi quando parliamo di profezie Maya non esistono profezie, esistono delle previsioni, delle descrizioni di ciò che sta avvenendo e non di ciò che avverrà; è l'evoluzione dell'uomo, attraverso un ciclo che inizia, poi finisce, poi ricomincia un altro ciclo e così via.
Le date che adesso vi dirò rappresentano l'ultimo Katun, cioè gli ultimi 20 anni. Per la precisione comincerò a raccontarvelo dal 13 Au 8 Kauak, cioè dall'11 Agosto 1999. Allora, loro dicono che già dal 1992 l'umanità vive nell'ultimo Katun, un tempo molto importante, perchè è il tempo della conclusione del ciclo, la fine dei famosi 25.625 anni, non la fine del mondo. In questo momento viviamo in un mondo di miseria, di odio e di schiavitù, soprattutto morale, psichica, materiale. Questo momento di schiavitù terminerà quando finisce l'ultimo Katun, cioè gli ultimi 20 anni, e dicono perfettamente la data: sabato 22 dicembre 2012. In quel giorno finisce questo ciclo in cui noi stiamo vivendo, momento di odio e di paura. Entro questa data dobbiamo fare in modo di ritornare ad essere uomini pensanti. L'uomo dovrà rivoluzionare se stesso, il proprio pensiero e reintegrarsi in questa musica cosmica a tempo, in modo tale da mettersi in armonia con l'universo. Dovrà comprendere che il tutto è vivo e che egli è parte del tutto.
Questo ultimo tempo di 20 anni viene chiamato [dai Maya] "il tempo del non tempo", perchè è il periodo in cui siamo nel momento in cui non è giorno ma nemmeno notte: è prima dell'alba. Questo periodo loro lo indicano negli ultimi 13 anni perchè lo fanno partire dal 1999. In questo periodo apparirà una cometa o asteroide e sarà molto dannosa per l'umanità . La sua traiettoria potrebbe essere d'impatto sulla Terra. Intanto è vero, gli astronomi inglesi per ultimi hanno dichiarato che hanno fatto una task force con una spesa altissima, affinchè "nel caso" e "per ipotesi" che un asteroide venisse dall'universo per impattare sulla Terra, dei missili sarebbero pronti a partire per distruggerlo. Questo è stato pubblicato su tutti i giornali: l'Inghilterra [nel 1999] ha dichiarato pubblicamente che ha istituito una task force; gli americani sono già 7-8 anni che hanno questa task force alla NASA [da cui il film "Armageddon" ndJB]. Tutti sono in allerta perchè è possibile che ci sia un asteroide o una cometa che possa impattare sulla Terra. Ma è degli ultimi anni la diramazione ufficiale in tutti i giornali della notizia che esiste una fascia di asteroidi che si sta avvicinando molto pericolosamente alla Terra, e che con probabilità discutibili, che vanno dal 20% al 75%, una di queste asteroidi potrebbe impattare sulla Terra.

Il 2012 nella cultura :

  • Nell'ultima puntata del serial televisivo di fantascienza X-Files viene rivelato che il 22 dicembre 2012 (il giorno successivo al giorno d'inizio del prossimo Lungo computo) è la data programmata da un popolo di alieni per invadere la Terra.
  • Lo scrittore e ufologo Whitley Strieber ha pubblicato nel 2007 un romanzo fantascentifico dal titolo 2012: The War for Souls (pubblicato in Italia nel 2009 come 2012 l'Apocalisse). Del libro è previsto un adattamento cinematografico a cura del regista Michael Bay.
Nel video l'utente Youtube salvo2012 evidenzia una simulazione autorevole e realistica prodotta dalla NASA e dalla National Academy of Sciences per valutare gli effetti di un evento catastrofico di cui - purtroppo - non sappiamo calcolare la probabilità. Il video è stato creato in seguito alla pubblicazione dell'articolo scritto da LUIGI GRASSIA sulla STAMPA DI TORINO il 29/03/2009.

Bibliografia :

  • Roberto Giacobbo, 2012. La fine del mondo?, Milano, Mondadori [2009], ISBN 9788804586333.
  • Lawrence E. Joseph, Apocalisse 2012. Un'indagine scientifica sulla fine della civiltà, Corbaccio [2008], ISBN 9788879728096.
  • Adrian G. Gilbert, Maurice M. Cotterell, Le profezie dei Maya. Alla scoperta dei segreti di una civiltà scomparsa, Corbaccio [2004], ISBN 8879726404.
  • Riccardo Deias, Guardando la fine del mondo, Kimerik [2006], ISBN 9788860960191.
  • Patrick Geryl, Sopravvivere al 2012. La rinascita di una nuova civiltà, Macro Edizioni [2008], ISBN 8879726404.
  • AA. VV. Il mistero del 2012. Cataclismi e sconvolgimenti naturali o l'alba di una nuova umanità? Predizioni, profezie e possibilità, Il Punto d'Incontro [2008], ISBN 8879726404.
  • Simone Marini, La via, la verità e la vita. L'arte, Gruppo Albatros Il Filo [2007], ISBN 9788878428393.
  • Drunvalo Melchizedek, Il Serpente di Luce - Oltre il 2012, Macro Edizioni [2008], ISBN 9788875079376.
  • Huarache Mamani Hernan, Negli occhi dello sciamano, Piemme [2007], ISBN 9788838471964 .
  • Sabrina Mugnos, I maya e il 2012. È possibile prevedere la fine del mondo. Un'indagine scientifica, Macro Edizioni [2009], ISBN 9788862290258 .
  • Whitley Strieber, 2012 l'Apocalisse, Roma, Newton Compton Editori, maggio 2009. 326 pp. ISBN 9788854114104 .

Fonte:
Post correlati:

Calcio/Palermo: Zamparini dice "Siamo da retrocessione".

28 Sett. 2009.

Dopo il pareggio di Roma contro la Lazio dell'ex tecnico Davide Ballardini il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, ha dichiarato: "In questo momento non siamo una squadra da scudetto, siamo una squadra da retrocessione. Siamo ancora un laboratorio, finora non abbiamo certo visto un bel Palermo". Il Presidente Zamparini della sua squadra poi dice: "Contro la Lazio è un buon punto anche se ieri è arrivata una prestazione tra le peggiori di queste ultime sei partite di campionato - ha ammesso il numero uno rosanero -. A me non piace il Palermo remissivo, mi piace il Bari che a San Siro si gioca la partita. I miei hanno giocato solo 15', poi si sono rintanati subendo il gioco della Lazio e l'atteggiamento di corsa e di proposizione. Una gara negativa. L'unico dato positivo è il risultato, propiziato dall'ingresso di Cavani, uno dei pochi che corre tutta la partita. Probabilmente a questa squadra manca un punto essenziale come Liverani. Un giocatore che si deve inserire come Pastore. La classifica non ci premia. Non è stato fino a ora un buon Palermo. Miccoli? In queste gare in trasferta dove non ritorna non può fare tutto". Circa la sostituzione del portiere titolare Rubinho con Sirigu ha poi dichiarato : "Il consiglio l'ho chiesto a Zenga e su sua indicazione ho fatto lo scambio - ammette Zamparini -. Nessun rimpianto. Un domani può essere un errore ma quando me lo hanno proposto ho accettato. Rubinho ha fatto benissimo a Genova e purtroppo siamo incappati in un momento negativo, speriamo torni il portiere di una volta". Contro la Lazio, però, il giovane portiere Sirigu ha sostituito benissimo il più esperto collega. "E' un portiere che abbiamo da anni e finalmente ha avuto la possibilità di esordire, abbiamo avuto una crisi temporanea del titolare e sono contento di avere Sirigu: se continua così resta in porta". Sulla prossima di campionato il Presidente Zamparini ha poi dichiarato: "Quella partita la vinciamo. La Juve è forte ma il Palermo è squadra tosta e lo dimostreremo. Secondo me la formazione di Ferrara vincerà lo scudetto. Ha la mentalità da provinciale in una squadra di campioni. Il Milan balbetta perché non ha pensato mai a fare un rinnovamento". E la Samp in vetta? "Il Palermo non è da scudetto, non lo è neanche la Samp".

Fonte: Repubblica.it

TURISMO: ISTAT, A FERRAGOSTO MENO ARRIVI MA CRESCE TEMPO SOGGIORNO.

(ASCA) - Roma, 28 set - Meno arrivi, ma soggiorni piu' lunghi. Il Ferragosto degli alberghi italiani e' stato caratterizzato, rispetto all'anno precedente, da una diminuzione dello 0,9 per cento degli arrivi e un aumento dello 0,7 per cento delle giornate di presenza. E' quanto emerge dal rapporto Istat ''Movimento alberghiero'' relativo al periodo di Ferragosto 2009, precisamente dal 10 al 17 agosto.

Per tenere conto dell'impatto dell'evento sismico che ha colpito la provincia dell'Aquila il 6 aprile e che ha determinato effetti sull'attivita' delle strutture ricettive anche di altre localita' dell'Abruzzo, i risultati, riferisce l'istituto di ricerca, sono stati elaborati escludendo dal confronto tra il periodo di Ferragosto del 2009 e del 2008 gli esercizi alberghieri dei comuni inseriti nell'elenco ufficiale dei comuni danneggiati stilato dalla Protezione Civile.

La clientela italiana, si legge ancora nel rapporto, ha registrato, nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, un calo dello 0,4 per cento negli arrivi e una crescita dello 0,1 per cento nelle presenze; quella straniera ha presentato variazioni dello stesso segno, ma piu' consistenti: una diminuzione dell'1,6 per cento degli arrivi e un aumento del 2,0 per cento delle giornate di presenza.

Rispetto all'analogo periodo del 2008, nel Nord-ovest la variazione degli arrivi e' stata negativa per gli italiani (meno 1,2 per cento) e positiva per gli stranieri (piu' 1,3 per cento), con un incremento complessivo dello 0,2 per cento. Nel Nord-est la crescita degli arrivi della componente nazionale (piu' 4,5 per cento) ha piu' che compensato la diminuzione di quella estera (meno 4,3 per cento), con un aumento dell'1,4 per cento del totale degli arrivi.

Nell'Italia centrale si e' registrata una variazione negativa degli arrivi totali del 2,5 per cento, derivante da un calo del 3,9 per cento della componente nazionale e dell'1,2 per cento di quella straniera. Infine, nell'Italia meridionale e insulare, la flessione complessiva degli arrivi, pari al 4,8 per cento, e' il risultato di un calo del 5,5 per la componente nazionale e del 2,3 per cento per quella estera.

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(Asca)

domenica 27 settembre 2009

Calcio, Serie A: Lazio 1 Palermo 1. Sintesi ed Higlights.


VS

Roma, 27 Settembre 2009.

Secondo pareggio consecutivo per il Palermo di Walter Zenga, che oggi pomeriggio ha chiuso sul punteggio di 1-1 il match esterno in casa della Lazio. Convincente la prova di Miccoli e compagni che ancora una volta hanno confermato di scendere sempre in campo con la giusta determinazione. Da sottolineare l’eccellente prestazione del portiere Salvatore Sirigu, all’esordio assoluto in serie A, che in più di un’occasione ha sfoggiato parate di primissimo livello.

Novità tra i pali della porta rosanero, con Sirigu (all’esordio assoluto in serie A) titolare al posto di Rubinho che va in panchina. Nella Lazio il tecnico Ballardini deve fare a meno dello squalificato Kolarov e schiera Del Nero come esterno sinistro di difesa. Positivo l’avvio di gara dei rosa che tengono in mano le redini del gioco facendo girare bene la palla, con i biancocelesti che faticano ad impostare la propria manovra. All’11’ azione di contropiede del Palermo con Budan, che s’invola lungo l’out di sinistra e cerca l’inserimento di Simplicio, ma Muslera intuisce ed interviene senza alcun problema. Al 13’ assist di Cassani per Bresciano che lascia partire un destro da fuori area, palla alta sopra la traversa. Al 20’ primo tiro in porta della Lazio con Foggia, che di sinistro conclude non lontano dall’incrocio dei pali. Tre minuti più tardi, destro a giro di Zarate e pregevole intervento di Sirigu che si distende e devia in corner. Al 38’ tentativo di Baronio da fuori area, nessun problema per il portiere rosanero. Al 24’ padroni di casa vicini al gol con Foggia che cerca la porta da posizione angolata, intervento di Sirigu che alza la palla e provvidenziale salvataggio in angolo di Kjaer. La squadra allenata da Ballardini chiude la frazione di gioco in attacco, ma la difesa rosanero riesce a fare buona guardia.Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimo del primo tempo. Al 7’ della ripresa velleitario tentativo di Del Nero da fuori che non impensierisce Sirigu. Tre minuti più tardi ennesimo intervento decisivo dell’estremo difensore del Palermo, che respinge con i piedi un’insidiosa conclusione di Zarate. All’11 Zenga manda in campo Cavani al posto di Budan, mentre al termine dell’azione successiva Ballardini sostituisce Cruz con Rocchi. Al 20’ strepitosa parata di Sirigu che respinge un potente tiro da fuori area di Foggia. Un minuto dopo, buona giocata di Miccoli che cerca Cavani, ma il numero 7 rosa si fa intercettare la palla da Muslera. Al 25’ brutta tegola per Zenga che deve sostituire l’infortunato Kjaer ed inserisce Mchedlidze. Ma alla mezzora il Palermo passa in vantaggio con Cavani, che fulmina Muslera con un potente destro fuori area. Nove minuti più tardi, la Lazio pareggia con Zarate sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Baronio. Nei minuti finale continua lo show di Sirigu che si oppone egregiamente alle due conclusioni ravvicinate di Rocchi. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Bergonzi fischia la fine: Lazio e Palermo pareggiano con una rete per parte e si dividono la posta in palio.

Fonte: ilpalermocalcio.it

sabato 26 settembre 2009

CALCIO/PALERMO: I CONVOCATI DI ZENGA CONTRO LA LAZIO.

(ASCA) - Palermo, 26 set - Si e' svolta questa mattina al ''Tenente Onorato'' di Boccadifalco la seduta di rifinitura del Palermo, in vista dell'impegno esterno di domani (ore 15.00) in casa della Lazio. I rosa hanno effettuato un riscaldamento tecnico, un lavoro fisico con esercizi preatletici e sprint, un lavoro di costruzione e finalizzazione e situazioni di palla inattiva. L'attaccante Edinson Cavani si e' allenato regolarmente con il resto del gruppo. Lavoro differenziato, invece, per il centrocampista Giovanni Tedesco, mentre il centrocampista Fabio Liverani ha proseguito il lavoro di riabilitazione. Assente l'attaccante Abel Hernandez, impegnato con la propria Nazionale nei Mondiali Under 20. Al termine dell'allenamento, Zenga ha convocato ventidue giocatori. Non fanno parte della lista ufficiale Adamo, Carrozzieri, Conti, Davi', Hernandez, Liverani e Tedesco. Questi i convocati. Portieri: Brichetto, Rubinho e Sirigu; Difensori: Balzaretti, Bovo, Cassani, Goian, Kjaer, Melinte e Morganella; Centrocampisti: Bertolo, Blasi, Bresciano, Migliaccio, Nocerino, Pastore e Simplicio; Attaccanti: Budan, Cavani, Mchedlidze, Miccoli e Succi.

dod/mcc/rob

(Asca)

Calcio, serie A Tim: Anticipi 6^ giornata.La Fiorentina batte il Livorno per una rete a zero. Prima sconfitta dell'Inter contro la Samp per 1 a 0.


26 Sett. 2009.
Si è concluso da pochi secondi il secondo anticipo della 6^ giornata del Campionato di Serie A Tim 2009/2010. La Fiorentina, soffrendo, batte per una rete a 0 un buon Livorno. Il goal dei viola di Jovetic, nel secondo tempo, su calcio di rigore.
Nel pomeriggio amara sconfitta dell'Internazionale sul campo della Sampdoria per una rete a 0. In goal Pazzini al 27' del secondo tempo. La classifica provvisoria della sesta giornata di campionato vede in testa i blucerchiati della Samp con 15 punti, seguono a pari punti l'Inter, Juventus e la Fiorentina a 13, Parma e Genoa a 10, Udinese 8, Chievo Verona, Roma, Lazio e Milan a 7 punti, Bari 6, Palermo e Bologna 5, Siena, Caglieri e Napoli 4,Catania e Livorno 2, Atalanta 1.
Ecco gli highlights delle due partite:

Cinema: Trailers film fest, assegnati i premi.


A Umberto Carteni, Claudia Llosa ed Ed Harris.

(ANSA) - CATANIA, 26 SET - Sono Umberto Carteni, Claudia LLosa, ed Ed Harris i nomi dei vincitori del VII Trailers Film Fest di Catania.Carteni con 'Diverso da chi?' e' premiato per il miglior trailer italiano, Llosa con 'Il canto di Paloma' per il migliore europeo e Harris con 'Appaloosa' per il migliore mondiale. Assegnati inoltre il 'Premio rivelazione dell'anno' a Marco Pontecorvo, con 'Pa-ra-da', e il 'Premio alla professionalita'' a Gianni Letta per l'attenzione al cinema italiano.

San Vito Lo Capo (TP): Dal 22 al 27 Settembre 2009 il XII Cous Cous fest.

26 Sett. 2009.

Dal 22 al 27 Settembre 2009 a San Vito Lo Capo (TP) è in programma il XII^ Cous Cous Fest. E' il Festival internazionale dell’integrazione culturale, un importante appuntamento che si rinnova da undici anni, coinvolgendo nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell’area euro-mediterranea e non solo. Protagonista indiscusso dell’evento è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione. Il tutto nella splendida cornice di questo borgo marinaro che con il suo clima caldo, il suo mare cristallino e la bellezza delle sue spiagge è la location ideale per prolungare un altro po’ il piacevole relax delle vacanze estive. La manifestazione è un’occasione di festa, fatta di sapori, sfide gastronomiche tra grandi chef, momenti di approfondimento e spettacoli che vedranno alternarsi sul palco del Cous Cous Fest numerosi artisti di fama internazionale. Per saperne di più...

Calcio, serie A: Aspettando Lazio vs Palermo.


VS


Monreale (Pa), lì 26 Settembre 2009.

Dopo la brillante prestazione della compagine rosanero contro la "corrazzata " Roma di Mercoledì scorso, giocata sotto una pioggia incessante che aveva trasformato il manto erboso dello stadio Renzo Barbera in una palude impervia, ed il pareggio maturato agli sgoccioli del secondo tempo, dopo che i nostri beneamini erano riusciti a risalire la china per ben due volte riuscendo anche a sfiorare la seconda vittoria stagionale, si gioca domani pomeriggio all'Olimpico di Roma per la sesta giornata del campionato di Serie A Tim l'incontro fra la Lazio ed il Palermo. I rosanero di mister Walter Zenga dovranno affrontare la Lazio di mister Ballardini, un pezzo della storia recente dell'U.S. Città di Palermo, dopo aver affrontato e perso alla quarta di campionato la sfida contro il Parma degli undici ex rosanero e del mister Guidolin che è stato, nel recente passato, l'allenatore che ha raggiunto brillantemente la promozione nella massima serie prima, la quinta posizione in classifica dopo ed infine un posto nella ex Coppa Uefa. Mister Walter Zenga, quindi, si trova nuovamente di fronte un pezzo della recente storia rosanero nella speranza che questa volta si riesca a far bene in trasferta e a racimolare altri punti in classifica che ci consentiranno di allontanarci dalla zona bassa della classifica che, secondo me e secondo la stragande maggioranza dei tifosi rosanero, per le qualità individuali dei giocatori in rosa, non meritiamo. Lazio vs Palermo si è conclusa nelle ultime tre stagioni con due vittorie della nostra squadra del cuore e con una sconfitta per 1 rete a 0 dell'anno scorso. Quella di domani pomeriggio è l'edizione numero 32 di Lazio-Palermo. Vantaggio biancoceleste con 19 vittorie contro le 5 dei rosanero. Sette sono stati invece i pareggi. La Lazio è in vantaggio anche nel computo dei gol realizzati: 59 a 26. In totale le due squadre si sono incontrate 62 volte: 25 le vittorie laziali, 18 quelle palermitane. Diciannove sono stati i pareggi. Novantatre sono state le reti realizzate dalla Lazio, 65 dal Palermo. (Fonte: ilpalermocalcio.it)

Le curiosità:
L’unica vittoria esterna di Zenga in Italia è stata a casa-Ballardini.
1 vittoria, 7 pareggi e 18 sconfitte è il bilancio in gare esterne ufficiali di Walter Zenga da allenatore in Italia. L’unico successo esterno è stato ottenuto proprio a casa del Palermo – che oggi allena – 4-0 del suo Catania in data 1 marzo 2009 (serie A). L’avversario era Ballardini, lo stesso di domani pomeriggio (Fonte: ilpalermocalcio.it).
Le sfide:

17-05-2009 Serie A: Palermo 2 - 0 Lazio;
20-12-2008 Serie A: Lazio 1 - 0 Palermo;
04-05-2008 Serie A: Lazio 1 - 2 Palermo;
23-12-2007 Serie A: Palermo 2 - 2 Lazio;
27-01-2007 Serie A: Palermo 0 - 3 Lazio;
17-09-2006 Serie A: Lazio 1 - 2 Palermo;
08-02-2006 Serie A: Palermo 3 - 1 Lazio;
25-09-2005 Serie A: Lazio 4 - 2 Palermo;
29-05-2005 Serie A: Palermo 3 - 3 Lazio;
16-01-2005 Serie A: Lazio 1 - 3 Palermo.

venerdì 25 settembre 2009

MALTEMPO: PALERMO TRA SGOMBERI E FRANE, UNITA' CRISI IN AZIONE.


Visualizzazione ingrandita della mappa

(AGI) - Palermo, 25 set. - L'Unita' di crisi coordinata dal prefetto di Palermo continua a monitorare con la massima attenzione le criticita' connesse all'ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche, per le intense precipitazioni, registrato nella mattinata di oggi. A Palermo, in via Belmonte Chiavelli, in conseguenza di fenomeni di smottamento di ingenti quantitativi di materiale terroso e fango dal sovrastante versante del Monte Grifone, era gia' stata attivata, in via precauzionale, l'evacuazione di circa 70 persone dagli alloggi ubicati sulla strada. Il Comune di Palermo ha gia' assicurato l'accoglienza dei nuclei familiari interessati presso adeguate strutture alberghiere. Le forze dell'ordine e la polizia municipale assicureranno i servizi antisciacalaggio nella zona; Il Dipartimento regionale della Protezione civile, la Protezione civile del Comune e i vigili del fuoco continuano ad operare sul posto con l'impiego di sei pale per movimento terra e sette autocarri. Per ragioni di sicurezza e' stata disposta la disalimentazione della rete di distribuzione del gas.Non e' tutto. L'unita' di crisi segnala dissesti e movimenti franosi nei territori di Belmonte Mezzagno e Casteldaccia. La viabilita' delle strade di collegamento intercomunale e' resa difficoltosa per la presenza di acqua e fango: sulla statale 121 il sottovia all'altezza dello svincolo di Villabate e' interrotto al traffico in entrambi i sensi di marcia. Per Agrigento la circolazione e' deviata per lo svincolo di Villabate. Per Palermo si esce a Villabate verso via Galletti-via Messina Marine. La statale 121 al Km 238-239 e' stata riaperta al traffico in entrambi i sensi di marcia. Su viale Regione siciliana, all'altezza del sottovia di via Belgio, gli interventi in corso stanno consentendo la normalizzazione della viabilita'. Sulla statale 113, a Casteldaccia, e' in corso la rimozione di detriti e si prevede la totale rimozione e il ripristino della regolare viabilita' nella serata. E' stata assicurata la massima sensibilizzazione delle strutture operative di protezione civile e di controllo del territorio, con particolare riferimento all'osservazione di terreni, corsi d'acqua e sottopassi, gia' interessati dalle precipitazioni degli scorsi giorni.

Ficarazzi, in provincia di Palermo, dopo le ultime precipitazioni atmosferiche.


25 Settembre 2009. Dal sito www.youreporter.it abbiamo estrapolato il suddetto video a testimonianza della condizione di disagio che si vive nella Provincia di Palermo nel periodo autunnale. Le riprese video mostrano il Comune di Ficarazzi, in Provincia di Palermo, ed in particolare le condizioni delle sue arterie stradali dopo la pioggia incessante abbattutasi oggi su quel comune.

giovedì 24 settembre 2009

CALCIO: POSTICIPO, GENOA-JUVENTUS 2-2. BIANCONERI IN TESTA CON L'INTER.

(ASCA) - Roma, 25 set - E' finito 2-2 il posticipo della quinta giornata di Serie A tra Genoa e Juventus. I bianconeri riagganciano cosi' l'Inter al vertice della classifica: ora le due squadre sono prime a pari merito, a 13 punti.red-sam/sam/rob

mercoledì 23 settembre 2009

Calcio, serie A: Palermo 3 -Roma 3. Sintesi ed Highlights.

23 Settembre 2009.

Si è concluso con un pirotecnico 3-3 il match casalingo del Palermo contro la Roma. Sotto una pioggia insistente, la squadra allenata da Walter Zenga ha sfoggiato una prestazione esemplare dimostrando di aver messo immediatamente nel dimenticatoio la sconfitta rimediata domenica scorsa a Parma. Dopo la girandola di emozioni che ha visto i rosa ribaltare in due occasioni il punteggio, un rigore realizzato da Totti a tre minuti dal 90’ ha permesso ai giallorossi di agguantare il pari in extremis.

Nell’undici iniziale rosanero le novità sono le presenze del rumeno Goian, nel pacchetto difensivo al posto di Bovo, e di Fabio Simplicio (che compie oggi trent’anni) nel ruolo di trequartista al posto dell’argentino Pastore. Nella Roma il tecnico Claudio Ranieri schiera De Rossi, Brighi e Taddei alle spalle del tandem offensivo formato da Totti e Vucinic. In avvio di gara il ritmo è elevato, malgrado la pioggia che cade con insistenza sul terreno di gioco: entrambe le squadre si fronteggiano a viso aperto senza alcun timore. Al 15’ ci prova De Rossi con un potente destro dalla distanza, palla fuori. Al 10’ pericolosa incursione di Totti, che trova lo spazio per calciare da buona posizione ma il suo tiro termina alto sopra la traversa. Al 20’ la Roma si porta in vantaggio: colpo di tacco filtrante di Totti per Brighi, che di piatto insacca alle spalle di Rubinho. Tre minuti più tardi, calcio di punizione battutto da Riise dai trenta metri, Rubinho si tuffa e para a terra. Il Palermo non demorde e prova immediatamente a riequilibrare il punteggio. Al 25’ Miccoli mette in mezzo una palla tesa al centro dell’area per l’accorrente Simplicio, ma la conclusione al volo del centrocampista brasiliano finisce alta. Sessanta secondi più tardi, lo stesso Simplicio lancia Miccoli che lascia di stucco i difensori della Roma, ma Rocchi interrompe il gioco per la dubbia posizione di fuorigioco del fantasista salentino. Al 28’ azzardato retropassaggio di De Rossi al proprio portiere, ma Budan non trova l’attimo giusto per la conclusione vincente. L’attaccante croato si riscatta al 39’ realizzando la rete del pareggio: perfetto assist di Simplicio per Miccoli che conclude in porta, palla sul palo e tap-in vincente del numero 20 rosanero, alla seconda marcatura stagionale. Sulle ali dell’entusiasmo la squadra allenata da Zenga continua a premere sull’acceleratore e al 41’ va vicina al gol con un bolide dai sedici metri di Miccoli, di un soffio alla destra del palo. Negli ultimi minuti del tempo il match s’infiamma: al 42’ il bis della Roma con Burdisso, che realizza di testa su calcio d’angolo. Nel recupero ci pensa capitan Miccoli a ristabilire la parità: assist aereo di Budan per il capitano rosanero che beffa Julio Sergio da posizione angolata. Dopo l’intervallo entrambe le formazioni tornano in campo con gli stessi undicesimi del primo tempo. Al 3’ occasione per Nocerino, che da fuori area fa partire un potente destro, ma la palla finisce fuori alla sinistra della porta difesa da Julio Sergio. All’ 8’ punizione di Pizarro e conclusione al volo di Taddei che svirgola. Due minuti più tardi, bolide di Cassani da fuori area, Julio Sergio si supera e sventa la minaccia in tuffo. All’11’ il Barbera esplode in un boato: pregevole azione personale di Miccoli che cerca la porta, Julio Sergio si oppone e sulla respinta si fionda Nocerino, che scarica in rete un imprendibile collo destro per poi andare ad abbracciare in panchina il tecnico Zenga. Dopo il gol del vantaggio rosanero continuano a susseguirsi senza sosta le emozioni: al 17’ salvataggio sulla linea di Kjaer sul tentativo di Taddei. Alla mezzora standing ovation per due dei protagonisti del match che escono tra gli applausi: fuori Simplicio e Budan, dentro Blasi e Mchedlidze. Al 36’ insidiosa punizione battuta da Riise, palla di poco lontana dal palo. Tre minuti prima del novantesimo il pareggio della Roma con Totti, che realizza un calcio di rigore concesso da Rocchi per il fallo di Rubinho ai danni di Okaka. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match. I giocatori del Palermo corrono sotto la Curva Nord a ricevere i meritati applausi.

Fonte: ilpalermocalcio.it

Calcio, serie A: Palermo vs Roma in streaming.


Monreale (Pa), lì 23 Sett. 2009.

Il sito http://www.myp2p.eu/ segnala la trasmissione in streaming della partita di calcio Palermo vs Roma, valida per la quinta giornata del Campionato Serie A Tim 2009/2010, ai seguenti indirizzi internet: http://it.justin.tv/alexrosanero/popout ; http://it.justin.tv/alerosanero83 . L'evento è censito come "certo". La partita in streaming può essere visualizzata con il programma MediaPlayer. Buona visione!

Calcio, serie A: Le prime quattro giornate del Campionato di Serie A Tim disputate dal Palermo.

Monreale (Pa), lì 23 Settembre 2009.

Il Campionato di calcio Serie A Tim 2009/2010 è iniziato, come ben sapete, il 23.08.2009. Sino ad oggi la nostra squadra del cuore ha disputato quattro incontri affrontando, in ordine cronologico, il Napoli, la Fiorentina, il Bari, il Parma.

La prima partita con il Napoli, disputata fra le mura amiche, è stata vinta per due reti ad uno, a parere dello scrivente immeritatamente considerando il volume di gioco espresso dalla compagine partenopea che nei primi 45 minuti ha colpito per ben tre volte i legni della nostra porta. Alla fine solo una buona dose di fortuna ci consente di smuovere la classifica, elminare il segno 0 e mettere in cascina i primi tre punti. In avvio di primo tempo entrambe le squadre si affrontano a viso aperto senza troppi tatticismi. Al 4’ la prima conclusione degna di nota è di marca partenopea e porta la firma di Lavezzi, che ci prova da fuori area, ma è puntuale l’intervento di Kjaer che allontana di prima intenzione. Due minuti più tardi, la replica dei rosanero con Miccoli che, ben servito da Bresciano, conclude in porta, sicuro l’intervento di De Sanctis. Al 10’ battuta velenosa di Quagliarella deviata in corner da Cassani: sugli sviluppi, Maggio da ottima posizione calcia con un potente destro che trova l’opposizione di Rubinho. Al 14’ splendido cross di Pastore per la testa di Cavani, che in torsione manda la palla alta di poco sopra la traversa. Al 23’ Hamsik insacca con un’incornata alle spalle di Rubinho su calcio di punizione di Lavezzi, ma l’arbitro Rosetti annulla per la chiara posizione di fuorigioco dell’esterno azzurro. Alla mezzora la pressione della formazione allenata da Donadoni si concretizza in due nitide occasioni per portarsi in vantaggio, prima con Campagnaro e poi con Maggio, ma le conclusioni partenopee si stampano sui legni della porta rosanero. Al 36’ l’undici allenato da Zenga prova a sfondare con Pastore che tenta la sortita in area: deciso l’intervento di Quagliarella che atterra l’argentino in area, tutto regolare per Rosetti. Ma al 43’ il Barbera esplode in un boato di gioia: Cavani approfitta di un errore di Maggio, che scivola a pochi passi dalla linea di porta, e conclude a botta sicura alle spalle di De Santics realizzando il gol del vantaggio. Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimi della prima frazione di gioco. Al 2’ subito pericoloso il Napoli con Hamsik che sfiora il palo con un destro da posizione angolata, su suggerimento filtrante di Gargano. Al 16’ punizione di Miccoli allontanata dalla difesa napoletana, sulla respinta Balzaretti si fionda sul pallone e calcia di prima intenzione non inquadrando lo specchio della porta di poco. Al 28’ i partenopei trovano la rete del pareggio con Hamsik, che supera Rubinho con una bordata da fuori. Ma è immediata la rabbiosa reazione del Palermo che, due minuti più tardi, guadagna un calcio di rigore per il fallo in area di Zuniga ai danni di Cavani: dal dischetto capitan Miccoli non sbaglia e riporta in vantaggio la sua squadra spiazzando De Sanctis. Al 37’ insidiosa rasoiata di Quagliarella, ma Rubinho si tuffa e spedisce la palla in corner. A due minuti dal 90’ Cavani, servito da Bresciano, ha nei piedi la palla del terzo gol, ma l’attaccante uruguaiano conclude alto. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine del match: tutto il Palermo corre sotto la Curva a ricevere i meritati applausi dei propri tifosi in festa.




Nella seconda partita di campionato il Palermo parte alla volta di Firenze per disputare la sua prima partita lontano dalle mura amiche del Renzo Barbera e dal calore dei suoi tifosi. Dopo i novanta minuti di gioco arriva la prima sconfitta dei rosanero per 1-0. Decisiva la rete alla mezzora del primo tempo del montenegrino Jovetic, tra i migliori in campo. E’ stata ammirevole, comunque, la determinazione della formazione palermitana, che ha provato fino alla fine a riequilibrare le sorti del match ma in più di un’occasione è stata provvidenziale la bravura del portiere Frey. In avvio di gara partono decisamente forte i toscani, che al 3’ colpiscono un palo con Jovetic, sugli sviluppi dell’azione è perfetto il salvataggio di Kjaer sulla ribattuta ravvicinata di Gilardino. Scampato il pericolo, l’undici di Zenga prova ad interrompere la pressione dei padroni di casa gestendo bene il possesso della palla. Al 17’ splendido colpo di tacco di Pastore per l’accorrente Miccoli che si fionda in area, Gamberini chiude bene in corner. Due minuti più tardi, nuova iniziativa del giovane centrocampista argentino che apre sulla sinistra per Cavani, ma la conclusione dalla distanza del numero 7 rosa non impensierisce l’attento Frey che blocca senza problemi. Al 29’ la Fiorentina si porta in vantaggio con Jovetic, abile a deviare alle spalle di Rubinho un tiro da fuori area di Comotto. Dopo il gol i viola continuano a premere sull’acceleratore: al 32’ suggerimento in orizzontale di Gilardino per Santana che ci prova di prima intenzione, Bovo riesce a liberare spazzando su una respinta corta di Rubinho. Al 43’ traversone di Balzaretti per i piedi di Cavani, che conclude di sinistro non inquadrando di poco lo specchio della porta. Nel secondo minuto di recupero rabbiosa bordata di Miccoli che mira all’incrocio dei pali, perfetto l’intervento di Frey che si salva in calcio d’angolo. Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimi del primo tempo. Al 3’ della ripresa velenosa punizione battuta da Vargas, Gamberini si fionda sulla palla ma è tempestiva l’opposizione di Rubinho che sventa la minaccia. Al 9’ pregevole giocata di Pastore, che lascia di stucco la difesa viola e fa partire un potente destro che sorvola pericolosamente la porta difesa da Frey. Tre minuti più tardi insiste il Palermo, che prova in tutti i modi a riportare il risultato in parità: corner di Miccoli dalla sinistra, convulsa mischia in area di rigore, la palla raggiunge i piedi di Cassani che non ci pensa due volte e tira verso la porta, trovando però solamente l’opposizione di Gamberini. Al 21’ calcio di punizione dai trenta metri di Miccoli, Donadel interviene di testa e allontana in calcio d’angolo. Al 25’ nuova chance per la Fiorentina, ancora una volta con Jovetic: il giocatore montenegrino si gira bene e lascia partire un calibrato destro a giro, che termina di poco fuori. Al 33’ il nuovo entrato Budan sfiora il gol, su assist di Balzaretti, con un’incornata di un soffio sopra l’incrocio. Due minuti prima del novantesimo, ci tenta lo stesso Balzaretti con un tocco morbido dalla distanza provando a sorprendere Frey, ma la palla finisce alta. Nell’azione successiva l’estremo difensore francese replica allontanando d’istinto un tiro di Cavani. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro Orsato manda tutti negli spogliatoi: termina 1-0, la Fiorentina ottiene la prima vittoria in campionato e raggiunge quota 4 in classifica, mentre il Palermo resta fermo a tre punti.




Nella terza partita di campionato si gioca nuovamente al Barbera. Giunge in città la neo-promossa Bari, che nella prima giornata di campionato aveva ben figurato allo Stadio "Meazza" di Milano contro i campioni d'Italia dell'Internazionale. Il Match iniziato con ventidue minuti di ritardo: nel prepartita l’arbitro Romeo insieme ai capitani di entrambe le squadre avevano fatto un sopralluogo in campo per verificare le condizioni del terreno di gioco, dopo il forte acquazzone della mattina. Trascorrono due minuti di gioco e il Bari passa in vantaggio in maniera rocambolesca: potente conclusione di Alvarez dalla distanza che finisce sul palo dopo una deviazione di Rubinho e tap-in vincente di Allegretti che realizza da pochi passi. Dopo il gol, la reazione del Palermo non si fa attendere: al 12’ destro a giro di Miccoli dai venti metri ma è decisiva la parata di Gillet che sventa la minaccia. Al 14’ traversone dello stesso Miccoli per Pastore, che in torsione prova invano ad inquadrare la porta, ma Romeo aveva già interrotto il gioco per la posizione di fuorigioco del giovane trequartista argentino. Al 25’ buona intuizione di Nocerino, che batte a rete da posizione defilata, Gillet si rifugia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, colpo di testa di Pastore, palla fuori. Al 35’ rosa ad un passo dal pari: calcio di punizione di Miccoli, spizzata di Kjaer che spedisce il pallone fuori di un soffio. Nell’azione successiva, tentativo di Bresciano da fuori area, ma è sicura la presa del portiere barese. Al 41’ cross dalla destra di Cassani per l’incornata di Cavani, nessun problema per Gillet che para. Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimi della prima frazione di gioco. In avvio di ripresa è ancora il Palermo ad avere in mano il pallino del gioco con il Bari rintanato nella propria metà campo. Al 4’ assist di Miccoli per Cavani, ma l’attaccante uruguyano non riesce a centrare la porta da posizione defilata. Un minuto più tardi ci prova Pastore dalla distanza ma Gillet ancora una volta si fa trovare pronto e smanaccia. All’11 occasionissima per la squadra di Zenga con Pastore, che lascia partire un bolide dalla distanza, ma ancora una volta Gillet si oppone in maniera egregia. Al 18’ conclusione volante di Miccoli, palla alta sopra la traversa. Sei minuti più tardi, il nuovo entrato Budan conclude di testa su traversone di Cavani, ma l’incornata dell’attaccante croato finisce fuori. Nei minuti finali è continuo l’arrembaggio del Palermo alla porta barese. Al 40’ Succi, entrato al posto di Blasi sfiora la rete su assist teso di Cavani. Un minuto più tardi, Miccoli lascia di stucco i difensori avversari e si accentra per calciare, ma la sua potente conclusione termina alta. Al primo minuto di recupero il grande cuore dei rosanero viene premiato dal gol di Budan, che realizza mandando in visibilio i ventimila tifosi presenti al “Barbera”. Finisce 1-1, tra gli applausi del pubblico.




Nella quarta partita di campionato si riparte per il continente. Questa volta si gioca in Emilia e precisamente al "Tardini" di Parma. Nuova battuta d'arresto per il Palermo che è sconfitto per una reta a zero. A decidere il match il gol dell’ex Zaccardo al 17’ del primo tempo. Apprezzabile, comunque, la determinazione e la grinta dei rosanero che, soprattutto nella ripresa, hanno messo in costante pressione la difesa emiliana, salvata in più di un’occasione dalle parate del portiere Mirante. Le novità nell’undici iniziale rosanero sono le assenze di Bresciano e Miccoli, che partono dalla panchina: a comporre il reparto di centrocampo Nocerino, Blasi e Bertolo che agiscono alle spalle di Simplicio, Pastore e dell’uruguayano Cavani. Nel Parma il tecnico Guidolin schiera Paloschi unica punta, supportato dai trequartisti Biabiany, Morrone e Lanzafame. Prima del fischio d’inizio un minuto di raccoglimento in onore delle vittime della strage di Kabul. In avvio di gara il Palermo (in campo con i nuovi pantaloncini rosa al posto dei consueti di colore nero) gestisce bene il possesso della palla senza soffrire più di tanto la pressione degli emiliani. Al 7’ lancio lungo di Blasi per Balzaretti che sventaglia al centro un traversone deviato da Zaccardo, nessun problema per Mirante. Al 10’ tentativo di Galloppa dalla distanza, palla centrale facile preda di Rubinho. Nell’azione successiva, Biabiany vede Morrone all’altezza del dischetto, ma la conclusione di prima intenzione dell’ex centrocampista del Palermo termina abbondantemente alta. Al 17’ l’undici allenato da Guidolin si porta in vantaggio: calcio di punizione di Lanzafame dalla destra, testa di Zaccardo che realizza il “gol dell’ex”. Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa sfiorano il raddoppio nell’azione successiva con Paloschi, che di testa colpisce il palo. Dopo la rete subìta la squadra di Zenga prova a riordinare le idee ed a proporsi in fase offensiva, ma i gialloblù fanno buona guardia e chiudono con efficacia gli spazi. Al 38’ gran tiro di Simplicio da posizione invitante, ma la bordata del centrocampista brasiliano viene smorzata dal corpo di Paci prima di essere bloccata in presa alta da Mirante. Due minuti più tardi, destro a giro di Cavani dal limite dell’area di rigore, palla di poco alla sinistra del palo. Al 43’ respinta corta di Mirante sul traversone di Balzaretti e tentativo di testa di Bertolo, che però inquadra lo specchio della porta. Nel recupero Panucci non riesce a realizzare il tap-in sull’assist aereo di Paci e spara alto sopra la traversa. Dopo l’intervallo Walter Zenga sostituisce Pastore con Miccoli, nessuna novità per il Parma. Il fantasista salentino mette subito lo scompiglio con un’azione personale al 2’ della ripresa, costringendo la difesa parmense a rifugiarsi in calcio d’angolo. Al 9’ nuova incursione dello stesso Miccoli che lascia partire un sinistro da fuori area, Mirante blocca a terra. Nell’azione successiva insidiosa apertura di Mariga, nessun problema per Rubinho che fa sua la sfera in presa alta. Al 12’ seconda sostituzione per il Palermo: fuori Bertolo, dentro Budan. Sette minuti più tardi, calcio di punizione battuto da Lanzafame e deviazione aerea di Biabiany parata da Rubinho. Al 24’ terzo ed ultimo cambio effettuato da Zenga, con Succi che subentra a Cavani. Al 28’ la contromossa di Guidolin: fuori Lanzafame, dentro Castellini. E’ più fluida la manovra dei rosa nel secondo tempo, ispirata dall’ottimo stato di forma di Miccoli: al 28’ il numero 10 del Palermo ci riprova dai venti metri ma Mirante para in tuffo. Tre minuti più tardi, l’estremo difensore emiliano è protagonista di due pregevoli interventi sulle potenti conclusioni da fuori rispettivamente di Simplicio e Cassani. Nei minuti finali insistente il forcing della squadra di Zenga che spinge il Parma nella propria metà campo. Al 37’ Budan sfiora il pari di testa sul cross dalla destra di Miccoli, palla di un soffio sopra la traversa. Allo scadere i rosa protestano per un calcio di rigore non assegnato in seguito all'evidente tocco di mano in area del gialloblù Mariga. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro Giannoccaro fischia la fine. Termina 1-0: il Parma raggiunge quota 7 in classifica, il Palermo resta fermo a quattro punti.



Questa la classifica completa: Sampdoria 12; Juventus 12; Inter 10; Genoa 9; Milan 7; Fiorentina 7; Lazio 7; Parma 7; Bari 6; Chievo 6; Roma 6; Udinese 5; Palermo 4; Napoli 4; Siena 3; Bologna 2; Livorno 2; Cagliari 1;Catania 1;Atalanta 0 .



Calcio, serie A: Aspettando Palermo vs Roma.


Monreale (Pa), lì 23 Settembre 2009.

Oggi, alle ore 20.45, allo stadio Renzo Barbera di Palermo, va in scena la quinta giornata di Campionato Serie A Tim della nostra squadra del cuore. A dirigere l’incontro sarà Gianluca Rocchi di Firenze, coadiuvato dagli assistenti Romagnoli e Nicoletti. Quarto ufficiale Russo. I nostri beneamini dovranno affrontare la "corazzata" Roma, reduce dalla brillante vittoria di Domenica scorsa contro la Fiorentina e da un avvio di stagione alquanto deludente, complice, forse, i momenti di tensione societari; i problemi della famiglia Sensi si trascinano da tempo, con acquirenti non attendibili, gravi problemi economici legati anche alle altre attività della proprietà e banche che la fanno da padrona e, con molta probabilità, stanno per presentare un conto estremamente salato. Tutto questa situazione non ha permesso l’auspicato rafforzamento della squadra che, oltre ad Aquilani, ha perso l’allenatore che più di altri ha contribuito ai recenti successi dei giallorossi.

Questi i ventuno giocatori rosanero convocati per il match di oggi. Non fanno parte della lista ufficiale Adamo, Carrozzieri, Cavani, Conti, Davì, Hernandez, Liverani e Tedesco.

PORTIERI: 1 Brichetto, 83 Rubinho, 46 Sirigu.

DIFENSORI:
42 Balzaretti, 5 Bovo, 16 Cassani, 3 Goian, 24 Kjaer, 21 Melinte, 26 Morganella.


CENTROCAMPISTI:
14 Bertolo, 88 Blasi, 23 Bresciano, 8 Migliaccio, 9 Nocerino, 6 Pastore, 30 Simplicio.


ATTACCANTI:
20 Budan, 99 Mchedlidze, 10 Miccoli, 19 Succi.



PALERMO-ROMA: I PRECEDENTI
Oggi si giocherà l'edizione numero 28 di Palermo-Roma. Entrambe le formazioni hanno messo a segno 10 vittorie ciascuna, mentre 7 sono stati i pareggi. La Roma è in leggero vantaggio nel computo dei gol realizzati: 41 a 38. In totale le due squadre si sono incontrate 53 volte: 13 le vittorie rosanero e 29 quelle giallorosse. Undici sono stati i pareggi. Cinquantotto sono state le reti realizzate dal Palermo, 92 dalla Roma.

PALERMO-ROMA: LE SFIDE INCROCIATE

SFIDE ZENGA-RANIERI

Zenga a caccia del primo successo “italiano”: In Italia si tratta del quinto confronto ufficiale fra Zenga e Ranieri; nei 4 precedenti l’attuale tecnico del Palermo non ha mai vinto con uno score di 2 successi delle squadre allenate da Ranieri e 2 pareggi (entrambi per 1-1). In questi 4 incroci le formazioni di Ranieri hanno sempre segnato, per un totale di 7 marcature. I due allenatori si sono anche incontrati due volte a livello internazionale: nella coppa Uefa 2004/05 la Steaua Bucarest di Zenga ha eliminato il Valencia di Ranieri perdendo 0-2 in Spagna, vincendo 2-0 a Bucarest e qualificandosi 6-3 ai calci di rigore.
il dettaglio delle sfide in Italia:
2007/08 serie A Catania-Juventus ---- 1-1
2008/09 serie A Catania-Juventus 1-2 1-1
2008/09 c. Italia Catania-Juventus ---- 0-3
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SFIDE ZENGA-ROMA

Zenga imbattuto in casa: Da tecnico di club italiani Walter Zenga vanta 5 precedenti ufficiali contro la Roma e finora ha ottenuto 1 vittoria, 2 pareggi (entrambi per 1-1) e 2 sconfitte. In queste 5 gare i giallorossi hanno sempre segnato, per un complessivo di 9 marcature. Nelle 3 sfide casalinghe contro la Roma, inoltre, Zenga non ha mai perso alla guida di club italiani: 1 vittoria e 2 pareggi, lo score a suo favore. Anche in questo caso giova ricordare un confronto nelle coppe europee, con vittoria interna per 3-1 della Stella Rossa Belgrado di Zenga, nella coppa Uefa 2005/06.
il dettaglio:
2007/08 c. Italia Catania-Roma 1-1 0-1
2007/08 serie A Catania-Roma 1-1 ----
2008/09 serie A Catania-Roma 3-2 3-4
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SFIDE RANIERI-PALERMO

Ranieri in vantaggio e sue squadre sempre in gol: Dodicesimo confronto ufficiale tra Ranieri ed il Palermo, di cui l’attuale tecnico giallorosso è stato giocatore dal 1984/85 al 1985/86, totalizzando 50 presenze tra serie B e C-1. Il bilancio è di 8 successi di Ranieri, 1 pareggio e 2 vittorie siciliane. In questi 11 precedenti le squadre di Ranieri hanno sempre segnato almeno un gol, per un totale di 26 reti all’attivo.
il dettaglio:
1988/89 serie C-1 Cagliari-Palermo 1-0 1-1
1993/94 serie B Fiorentina-Palermo 4-1 3-0
1995/96 c. Italia Fiorentina-Palermo 1-0 2-1
2006/07 serie A Parma-Palermo ---- 4-3
2007/08 serie A Juventus-Palermo 5-0 2-3
2008/09 serie A Juventus-Palermo 1-2 2-0

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PALERMO-ROMA: LE CURIOSITA’
Palermo imbattuto e sempre in gol nelle ultime 9 uscite al “Barbera”
Palermo versione carrarmato nelle ultime 9 esibizioni ufficiali al “Barbera”, dove i rosanero hanno ottenuto – tra vecchia e nuova stagione – 7 vittorie e 2 pareggi. Non solo: nelle 9 gare in questione i siciliani hanno sempre segnato, per un totale di 26 reti, quasi 3 di media a partita.
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100° in campionati italiani per Rubinho
Il portiere Rubinho, se gioca, taglia il traguardo delle 100 partite in campionati italiani: 70 le sue presenze in serie A, 29 in B. Genoa e Palermo le maglie indossate, con esordio datato 9 settembre 2006, Vicenza-Genoa 1-2 in cadetteria.
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Roma a porta aperta da 13 match ufficiali
La Roma subisce gol puntualmente, considerate le sue ultime 13 gare ufficiali – tra vecchia e nuova stagione -. I gol incassati dai giallorossi sono 25. L’ultima gara a porta inviolata risale al 3 maggio 2009, 0-0 all’Olimpico contro il Chievo (serie A).
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La Roma subisce gol da 14 trasferte consecutive
La Roma subisce gol da 14 trasferte consecutive, in cui ha incassato complessivamente 33 reti; l’ultima gara esterna terminata dai giallorossi a porta inviolata risale al 25 gennaio 2009, Napoli-Roma 0-3 di campionato.
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Totti a -3 da Batistuta nella classifica marcatori serie A all-time
Con la 3 reti segnate nel campionato in corso, Totti è salito a quota 181 reti nel campionato di serie A su girone unico isolandosi in solitario al nono posto all-time dei marcatori nella storia del nostro campionato. Prossimo traguardo Gabriel Omar Batistuta, suo ex compagno di squadra, che si era fermato a 184.

CASSAZIONE PENALE, SENTENZA N.28553/2009. Il mobbing del Direttore Generale giustifica anche le misure cauatelari.

Monreale (Pa), lì 23 Sett. 2009.

La settimana scorsa ho pubblicato un post relativo al fenomeno mobbing a Palermo. Si segnalava l'aumento nel capoluogo siciliano del numero di persone che denuncia vessazioni ed emarginazione nel luogo di lavoro. Il fenomeno, noto con il nome di mobbing (deriva dal verbo inglese to mob, che significa: accerchiare, attaccare, aggredire in massa) che è , nell'accezione più comune in Italia, un insieme di comportamenti violenti (abusi psicologici, angherie, vessazioni, demansionamento, emarginazione, umiliazioni, maldicenze, ostracizzazione, etc.) perpetrati da parte di superiori e/o colleghi nei confronti di un lavoratore, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso, non è altro che un mix che si trasforma in una vera e propria bomba dal punto di vista psicologico , pronta a ripercuotersi - se trascurata - sulla salute del lavoratore. I singoli atteggiamenti molesti (o emulativi) non raggiungono necessariamente la soglia del reato né debbono essere di per sé illegittimi, ma nell'insieme producono danneggiamenti plurioffensivi anche gravi con conseguenze sul patrimonio della vittima, la sua salute, la sua esistenza. Mi pregio di pubblicare la seguente sentenza della Corte di Cassazione avente nr. 28553/2009 circa Il mobbing posto in essere dal Direttore Generale di un'ente pubblico che, a parere della Suprema Corte, giustificherebbe anche l'emissione di misure cauatelari. In caso di mobbing, tuttavia, secondo la Suprema Corte (sentenza n. 33624), non essendo il fenomeno un reato previsto dal codice penale, il lavoratore vessato può solo intraprendere una causa civile e chiedere il risarcimento del danno. E' questa la motivazione con cui la Cassazione ha confermato la decisione del gup di Santa Maria Capua Vetere, che aveva pronunciato il non luogo a procedere nei confronti di un preside, accusato da una docente di "lesioni personali volontarie gravi"."Con la nozione di mobbing - osservano gli ermellini - si individua la fattispecie relativa a una condotta che si protragga nel tempo con le caratteristiche della persecuzione, finalizzata all'emerginazione del lavoratore, onde considerare una vera e propria condotta persecutoria posta in essere dal preposto sul luogo di lavoro". Ma nel caso in questione era difficile individuare "una precisa figura incriminatrice, mancando in seno al codice penale questa tipicizzazione". Insomma, nel nostro ordinamento manca il reato di mobbing. Quello che più si avvicina può essere il reato di lesioni personali. Per gli alti giudici è corretta la motivazione addotta dal gup verso il preside dal momento che "non è dato vedere quale azione possa ritenersi illecita e causativa della malattia" della docente.

Mobbing - Azione in sede penale

Corte di Cassazione Sez. Sesta Pen. - Sent. del 13.07.2009 n. 28553

REPUBBLICA ITALIANA

In nome del popolo italiano

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Sezione Sesta Penale

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

sul ricorso proposto da ( … ) nato a ( … ) , avverso
l’Ordinanza emessa ex art. 310 cpp in data ( … ) dal Tribunale di Perugia, esaminati gli atti, il ricorso e il provvedimento impugnato;
udita in camera di consiglio la relazione del consigliere dott, Giacomo Paeloni;
udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale dott, Carlo Di Casola, che ha concluso per il rigetta del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. ( … ) , che ha insistito per l’accoglimento deI ricorso.

Motivi della decisione

1- Nel quadro di articolate indagini su estese manifestazioni di mobbing in ambiente lavorativo verificatesi presso l’ azienda municipalizzata per Io smaltimento dei rifiuti urbani, scandite da molteplici attività dei vertici aziendali volte a conseguire l’acquiescenza dei lavoratori (in particolare presso il termovalorizzatore) alle carenze degli Impianti di sicurezza e di prevenzione di infortuni, sottoponendo gli stessi lavoratori a ripetuti provvedimenti di dequalificazione, di depotenziamento dei rispettivi ruoli e a minacce di sanzioni disciplinari ingiustificate, il precedente pubblico ministero presso il Tribunale di Terni contestava al direttore generale dell’ azienda reati continuati di maltrattamenti, abuso di ufficio, lesioni personali, violenza privata e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche.

Con atto del 9.9.2008 lo stesso pubblico ministero rinnovava la richiesta ex art. 290 cpp di applicazione nei confronti del ( … ) della misura cautelare dell’interdizione temporanea dall’esercizio dell’attività di direttore generale della azienda, di presidente di aziende private, municipalizzate o a capitale misto, richiesta già rigettata dal gip. il 10.62008, individuando un rilevante dato di novità accreditante la fondatezza delle accuse mosse all’indagato in una informativa integrativa della ASL del 10.06.2008 (nuove audizioni dei lavoratori oggetto di mobbing).

Il g.i. p. del Tribunale di Terni con ordinanza in data 25.09.2008 respingeva anche la nuova richiesta di misura interdittiva, osservando che - impregiudicata una eventuale completa verifica dibattimentale delle accuse mosse alla ( … ) i molti altri coindagati e le emergenze delle indagini non delineavano la sussistenza dei presupposti per l’adozione della sollecitata misura interdittiva, la vicenda continuando a lambire non secondari aspetti di mera rilevanza civilistica o giuslavoristica sovrapposti, spesso in contesti di ardua differenziazione, a quelli ritenuti dotati di rilevanza penale.

Il pubblico ministero proponeva appello contro l’ordinanza reiettiva del g.i.p., ripercorrendo le risultanze delle indagini preliminari e censurando le conclusioni del gip elusive della tutela penale richiesta dei fatti verificati in seno alla gestione aziendale del personale della aggravanti della ripetitività dei contegni antigiuridici del ( … ) rimasto a ricoprire la carica di direttore generale pur dopo l’avvio dell’inchiesta penale.

2. Il Tribunale distrettuale di Perugia, quale giudice dell’appello cautelare, con l’ordinanza in data 10.11.2008, richiamata in epigrafe, ha accolto l’impugnazione del p.m. ed ha applicato al ( … ) la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare per mesi due l’attività di direttore generale e di presidente di aziende private, municipalizzate o a capitale misto.
Il Tribunale in limine ha respinto le eccezioni preliminari formulate in rito dalla difesa dell’indagato in tema di presunto giudicato cautelare (in riferimento al primo provvedimento del g.i.p. di rigetto della richiesta cautelare non impugnato dal pm.) e di tardività dell’appello del p.m.
Nel merito i giudici di appello hanno ritenuto la posizione del ( … ) raggiunta da gravi indizi di colpevolezza in ordine agli ascritti reati di maltrattamenti, lesioni personali e violenza privata (il reato di cui all’art. 323 cp non consentendo, per pena edittale, l’applicazione di misure cautelari) sulla base dei molteplici elementi probatori raccolti in corso di indagine e della loro univoca rilevanza penale, ulteriore e diversa (oltre che con essi non confliggente) rispetto ai concorrenti profili di natura civilistica avvolgenti l’intera vicende (misure disciplinari adottate nei confronti dei lavoratori dei ricorsi proposti dai lavoratori davanti al giudice dei lavoro, ecc.). Elementi contrassegnati dalle dichiarazioni testimoniali dei lavoratori vittime di condotte “costrittive” dei vertici aziendali ed in primo luogo del direttore generale a dichiarazioni caratterizzate da verificata attendibilità e spesso riscontrate da certificazioni sanitarie relative agli stati di infermità sopportati dai lavoratori “mobbizzati”. Alla gravità del quadro indiziario il Tribunale ha, poi, ritenuto congiungersi la sussistenza di esigenze cautelari connesse ai pericolo di prosecuzione dell’attività criminosa e al pericolo di inquinamento delle fonti di prova emergendo il realizzarsi di atteggiamenti vessatori o intimidatori del ( … ) fino allo stesso mese di novembre 2008.

3.- Contro la descritta ordinanza del giudice dell’appello cautelare ha proposto ricorso per cassazione il difensore di ( … ) adducendo i seguenti vizi di violazione di legge e di difetto di motivazione.

1. Violazione dei principi regolanti il giudicato cautelare. Erroneamente citando gli artt. 322 bis e 324 cpp, il ricorrente lamenta la mancata declaratoria di inammissibilità e/o tardività dell’appello del p.m. contro l’ordinanza del g.i.p. del 25.9.2008, per essersi già formato il giudicato cautelare in relazione alla medesima richiesta cautelare del p.m. respinta dal g.i.p. con l’ordinanza del 10.06.2008 non impugnata dal p.m., che - d’altro canto - con la nuova richiesta di misura cautelare interdittiva non ha proposto nuovi o diversi elementi dì valutazione rispetto alla prima rigettata richiesta cautelare.

2. Violazione dell’art. 407 cpp. Il Tribunale di Perugia apprezzato, ai fini dell’applicazione della misura cautelare nei confronti del ( … ) elementi indiziari non utilizzabili perché acquisiti dopo la scadenza del termine di durata massima delle indagini preliminari nei confronti dell’indagato iscritto nel registro delle notizie di reato fin dal 12.5.2006 per il reato di lesioni personali plurime.

3. Erronea applicazione dell’art. 273 cpp sotto duplice profilo. Da un lato i giudici dell’appello cautelare hanno ritenuto ininfluente ai fitti della ritenuta sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti del ( … ) la circostanza che pressoché tutti i procedimenti disciplinari promossi dall’azienda e per essa dal direttore generale sono stati confermati nella competente sede civile (giudice del lavoro), ma hanno omesso di considerare che la riconosciuta legittimità dell’operato del ( … ) nei rapporti con il personale esclude la rilevanza penale dei fatti, conclamando una corretta applicazione da parte dell’indagato dello ius corrigendi che è pacificamente riconosciuto anche al datore di lavoro. Da un altro lato il Tribunale ha tralasciato di constatare che i procedimenti disciplinari sono stati promossi dall’indagato solo in ragione della sua qualità di direttore generale dell’ azienda, ma i fatti oggetto delle singole iniziative disciplinari sono stati segnalati o riferiti dai superiori gerarchici dei lavoratori (la formalizzazione dei procedimenti si configura come atto dovuto del direttore generale).

4. Difetto di motivazione su elementi segnalati dalla difesa dell’indagato in opposizione all’appello cautelare del p.m. accolto dal Tribunale. In particolare con le memorie difensive è stata allegata una consulenza tecnica medico-legale redatta dal prof. ( .. . ) critica sui rapporti di valutazione psicodiagnostica concernenti il disadattamento dei lavoratori della azienda considerati in imputazione. Ma il Tribunale ha completamente ignorato tale apporto scientifico, dando assoluto credito agli accertamenti svolti dalla ASL di Terni.
5. Con memoria depositata 11 12.3.2008 il difensore del ricorrente ha ribadito le doglianze espresse con il ricorso ed ha delineato un motivo nuovo integrato dalla violazione dell’art. 274 cpp in punto di esigenze cautelari, della cui esistenza il Tribunale perugino non avrebbe offerto idonea dimostrazione. In realtà alla tematica si giustappone un ulteriore sostanziale motivo nuovo rappresentato dall’addotto travisamento dei fatti da provare o, più esattamente, dal travisamento della prova con riguardo alle evenienze segnalate nella consulenza tecnica dell’indagato già prima citata, laddove si rileva la violazione del protocollo nazionale per il riconoscimento dei casi di mobbing, alla formulazione dei giudizi medici collegiali raccolti dalla ASL di Terni non avendo partecipato (oltre a medici del lavoro) uno psichiatra ma soltanto uno psicologo.

4.- Il ricorso proposto nell’interesse di ( … ) non può trovare accoglimento per infondatezza o per indeducibilità dei delineati motivi di censura, che per buona parte lambiscono contorni di genencità, essendo costituiti dalla replica di rilievi già formulati in sede difensiva innanzi al Tribunale di Perugia e da questo congruamente vagliati.

1. Il motivo concernente la supposta inammissibilità (e/o tardività) dell’appello del p. m. contro l’ordinanza del g.i.p. reiettiva della richiesta cautelare per la preclusione derivante dal cd, giudicato cautelare (per essere stata già respinta la richiesta cautelare del p. m. con un precedente provvedimento del gip, non impugnato) è destituito di fondamento. Con corretto ragionamento, infatti, l’ordinanza impugnata ha evidenziato come legittimamente il procedente p. m. abbia fondato la seconda nuova richiesta di applicazione della misura interdittiva su nuovi elementi di prova sopravvenuti e atti a surrogare il paradigma indiziario ricomposto nei confronti del ( … ) (informativa ASL del 5.7. 2008; informazioni testimoniali rese dal p.m. il 21. 08.2008;
referto INAIL 12.8.2008 con cui si riconosce al lavoratore della ASM persona offesa una malattia professionale ritenuta ascrivibile a fatti di mobbing).
In vero la formazione del giudicato cautelare, in applicazione del generale principio dei ne bis in idem, ha una sua ragion d’essere - con effetti preclusivi endoprocessuali di istanze o impugnazioni per i medesimi fatti unicamente a fronte della prospettazione di una stessa situazione anteriormente valutata ovvero di questioni già decise. Nessuna preclusione può operare quando, come nel caso relativo all’indagato l’istante o impugnante rappresenti la sopravvenuta acquisizione di elementi indiziari nuovi o integrativi di quelli già disponibili, i quali - mutando i referenti dell’anteriore situazione fattuale - giustificano la rinnovata analisi e valutazione della re giudicanda cautetare (cfr.: Cass. Sez. 1, 19.1.2007 n. 15906, Patta, n. 236278; Casa. Sez. 1 26.6.2008 n. 34607, Favan, n .240703).

2. Il secondo motivo di impugnazione (logicamente connesso al primo), relativo alla inutilizzabilità degli atti valutati dal Tribunale perché sopravvenuti alla scadenza dei termini delle indagini preliminari, è parimenti infondato. Anche in questo caso giuridicamente corretta deve considerarsi la deduzione dei giudici dell’appello cautelare che hanno respinto l’omologa eccezione preliminare sollevata dalla difesa dell’indagato. Si osserva nell’ordinanza impugnata: ‘‘come comprovato dalla documentazione prodotta dal p.m., i termini in questione non risultano scaduti, dovendosi aver riguardo alla data in cui il nominativo del ( … ) è stato iscritto per le fattispecie che interessano specificamente la richiesta di misura cautelare e alle proroghe intervenute tempestivamente”.
Non è revocabile in dubbio che il termine di massima durata delle indagini preliminari prorogate, alla scadenza del quale divengono inutilizzabili gli atti di indagine posteriori, decorre non dalla prima iscrizione dell’indagato nel registro delle notizie di reato, ma dalla iscrizione progressiva - in caso di pluralità di reati via via accertat - dello specifico titolo del reato o dei reati per i quali si procede ad un determinato incornbente processuale ovvero si richiede la adozione di una determinato provvedimento giudiziario (va Cass. SU., 21.62000 n. 16, Tammaro, n. 216248; Cass. Sez. 1, 1012006 n. 5484, PM sost. proc. Genovese, n . 235100).

3. Le censure espresse in tema di addotta inidoneità dei gravi indizi di colpevolezza ritenuti dal Tribunale perugino sussistenti a carico del ( … ) terzo motivo di ricorso e le censure strettamente connesse in tema di carenza di motivazione per omesso vaglio delle conclusioni di una consulenza tecnica dell’indagato (quarto motivo di ricorso) sono manifestamente infondate e in sostanza insuscettibili di proposizione nel giudizio di legittimità. Per un verso non può non constatarsi che il Tribunale ha preso già in considerazione le odierne doglianze del ricorrente (sia pur enunciate in veste di resistente all’appello interposto dal p.m. alle quali ha fornito adeguata e logica risposta, evidenziandone la palese fragilità.
Il Tribunale ha affrontato sia il tema della legittimità o non dei procedimenti disciplinari riconducibili all’indagato, di cui ha rimarcato l’inconferenza valutativa con il conforto della giurisprudenza di questa Corte regolatrice (l’ordinanza richiama la decisione Cass. Sez. 6. 8. 2.2006 n. 31413, secondo cui la condotta vessatoria integrante mobbing non è esclusa dalla formale legittimità delle iniziative disciplinari assunte nei confronti dei dipendenti mobbizzati), sia la lineare riconducibiità sostanziale e non solo formale (in virtù della sua carica aziendale) al ( … ) dei contegni prevaricatori attuati nei confronti di numerosi dipendenti (non a caso il Tribunale ha menzionato l’episodio della “nuova” aggressione verbale attuata nei confronti del dipendente ( … ) dall’indagato, pur già edotto delle indagini in corso nei suoi confronti). In tale chiesto il rilievo concernente il mancato esame della consulenza tecnica del prof. ( … ) non solo è incongruo sul piano formale (non delineandosi un obbligo di specifica risposta da parte del Tribunale non essendo ( … ) la parte appellante) ma è altresì sostanzialmente del tutto infondato. Il Tribunale ha offerto, infatti, una indiretta risposta ai rilievi formali del consulente sulla formazione dei collegi di valutazione della significatività medico - diagnostica degli episodi di mobbing, per il semplice motivo che la solidità del quadro indiziario è stata apprezzata in particolar modo in base alle dichiarazioni dei singoli lavoratori raggiunti da comportamenti di mobbing (richiami, censure, procedimenti disciplinari, mansioni ridotte; ecc.). Agli argomenti di valutazione delle complessive risultanze probatorie, poi ed in ultima analisi, il ricorrente contrappone una propria personale (e inevitabilmente riduttiva) rilettura in punto di fatto di tali risultanze, delle quali invoca una improponibile (censure in punto di fatto non consentite) rivisitazione in questa sede di legittimità.

4. Il “motivo nuovo” afferente alla asserita inadeguata valutazione delle esigenze cautelari legittimanti ex art. 274 cpp l’adozione della misura cautelare interdittiva è con tutta chiarezza indeducibile, poiché non presenta alcun collegamento con i motivi esposti con l’originario ricorso interamente imperniato sulla critica del quadro indiziario delineato dall’impugnata ordinanza del Tribunale di Perugia.
In base al combinato disposto degli arti 585 cp. 4 cpp (in rel. artt. 311 e 611 cpp) e 167 disp. att. cpp ) la prospettazione di motivi “nuovi” è consentita nei limiti in cui siffatti motivi riguardino capi o punti della decisione impugnata già oggetto di censura nell’originario atto di impugnazione ai sensi dell’art. 581 cpp (cff. a pluribus Cass. Sez 5. 22.9.2005 n. 45725 n. 233210: “i motivi nuovi a sostegno dell’impugnazione, previsti nelle norme concernenti il ricorso per cassazione, né in materia cautelare (art. 311co.. 4 cpp.) devono avere ad oggetto i capi o i punti della decisione impugnata che sono stati enunciati nell’originario atto di gravame ai sensi dell’art. 531, lett. a, cpp’”).
Le ulteriori censure (”nuove”) esposte con la memoria difensiva depositata il 12.3.2008, deducenti il travisamento della prova in relazione a tutti i profili dell’analisi decisoria del Tribunale di Perugia, sono anch’esse indeducibili per le ragioni già esposte, siccome incentrate su una non consentita ricostruzione e reinterpretazione alternativa di meri elementi fattuali correlati ai diacronici sviluppi delle condotte oggetto di indagine penale, logicamente apprezzati nella motivazione dell’ordinanza impugnata alla stregua di un corretta applicazione dei criteri di valutazione della prova e, per ciò stesso, non ripercorribili o revisionabili in questa sede di legittimità.

Al rigetto dell’ impugnazione segue per legge la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali, demandandosi alla cancelleria le comunicazioni di rito connesse alla esecutività del provvedimento cautelare impugnato.

P.Q.M.

La Corte di Cassazione rigetta il ricorso e delle spese processuali.
Manda alta cancelleria per gli adempimenti condanna il ricorrente al pagamento di cui all’art. 28 reg. esec. c.p.p.

Depositata in Cancelleria
il 13.07.2009


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