ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.
martedì 22 settembre 2009
Restaurata l'ex tonnara Florio di Favignana.
Palermo, città meravigliosa!
PALERMO: Città della Sicilia, capoluogo di regione e della provincia omonima. Si affaccia sull'omonimo golfo, all'interno della cosiddetta Conca d'oro, pianura dal clima tipicamente mediterraneo. 691.796 ab. CAP 90100. • Econ. - A P. la massiccia crescita demografica degli ultimi decenni non è stata bilanciata da un adeguato sviluppo economico. Le attività economiche della città risultano concentrate soprattutto nel terziario (specie nelle varie forme della vendita e della pubblica amministrazione), mentre l'industria incide sul totale della produzione meno del 15%, e appare concentrata sulle attività collegate al porto e su un tessuto di piccole e medie imprese operanti nei vari settori dei beni di consumo. Quanto ai collegamenti, quelli con il resto d'Italia sono garantiti dall'aeroporto di Punta Raisi e quelli autostradali mettono in comunicazione P. con Enna e Catania, mentre ancora da completare è il tronco viario in direzione di Messina; le tratte ferroviarie appaiono nel complesso obsolete e poco funzionali. Notevole anche il traffico dei passeggeri attraverso il porto, in direzione di altre isole mediterranee, del continente e delle coste nord-africane.
Storia. - La città di P. ha origini remotissime, risalenti al periodo fenicio. Nel III sec. a.C. l'esercito romano riuscì ad espugnare la città nel corso della prima guerra punica. Dichiarata libera e immune, per tutta l'epoca romana P. (in latino Panormus) prosperò, mantenendo la raffinata impronta ellenistica che già aveva assorbito dal V sec. a.C. Molto probabilmente il Cristianesimo si diffuse in tutta la Sicilia provenendo dall'Africa cartaginese. Il periodo di crisi che seguì la fine dell'Impero romano vide P. preda di diversi popoli barbari, fino alla rinascita sotto il dominio bizantino, che riorganizzò le strutture amministrative e garantì benessere alla città. Ma nell'831 l'avanzata musulmana in Sicilia scacciò i Bizantini anche da P., dopo un assedio durato un anno: gli emiri kalbiti ne fecero la capitale dell'emirato arabo in Sicilia (948), uno Stato ricco e fiorente, al centro di vasti traffici commerciali e sede di una vita culturale intensa e raffinata. Fu a quest'epoca che in vari punti della Sicilia vennero impiantati gli agrumeti, che ancor oggi costituiscono una delle primarie risorse agricole della regione. Nel 1072 agli Arabi successero i Normanni, sotto i quali P. mantenne un ruolo egemone in campo economico e culturale; in particolare la corte di Federico II di Svevia fu un centro artistico di primaria importanza, dove si svilupparono i primi esempi di poesia in volgare in Italia e vennero compiuti studi nei campi della matematica e delle scienze. Il clima di scambio e confronto fu favorito dalla tolleranza per le diverse fedi religiose presenti nel territorio (cristiana, musulmana ed ebraica). La fine della dominazione normanna e l'avvento del potere angioino coincise per P. con una profonda crisi politica e culturale: la città perse il primato di capitale (che spettò a Napoli) e alle numerose iniziative artistiche dei secc. XI e XII seguì una lunga fase di stasi. Anche l'economia risentì del mutamento amministrativo, con una vistosa diminuzione dei traffici, unita a una politica fiscale e a un malgoverno che nel 1282 portarono alla rivolta popolare nota come Vespri Siciliani, cui seguì l'invito agli Aragonesi a prendere possesso dell'isola. Per P. la conseguenza principale fu la concessione dell'autonomia amministrativa e il riconoscimento da parte dei nuovi sovrani degli organi comunali (1330). Ma già nel 1412, l'annessione della Sicilia alla Corona d'Aragona segnò la fine di qualunque speranza di autonomia per tutta l'isola, che dovette subire il peso di un'ulteriore regressione economica causata da ragioni esterne e dalla cattiva gestione dei dominatori spagnoli. Per quasi due secoli il territorio restò sottoposto al controllo feudale dei baroni, mentre ogni possibilità di scambio e attività produttiva fu soffocata da vincoli e ostacoli burocratici; il malcontento popolare si espresse nella rivolta del 1647, cui seguì un breve periodo di dominazione sabauda (1711-18) e borbonica (dal 1736). I motivi che nei secoli precedenti avevano indotto la Sicilia alla ribellione non vennero però meno, neppure quando P. ritornò ad essere capitale in seguito alla cacciata di Ferdinando III da Napoli. Il XIX sec. vide dapprima la concessione, sotto pressione inglese, di una costituzione (1812), che venne però presto abrogata, suscitando nuovi focolai di protesta, che aprirono la strada alle rivoluzioni, represse, del 1820 e del 1848, cui seguì nel 1860 la spedizione dei Mille da parte di Garibaldi. Il 5 novembre 1860 P. entrò a far parte del Regno d'Italia. Tra le vicende storiche che toccarono in modo particolare la Sicilia e il suo capoluogo nel XX sec., vanno ricordate le prove sostenute durante la seconda guerra mondiale, dai pesanti bombardamenti allo sbarco alleato, con l'occupazione anglo-americana del 22 luglio 1943.
Il nucleo originario di P. fu un insediamento fortificato sul Monte Pellegrino, situato a Nord dell'attuale città e un tempo lambito dal mare; da qui si diramava la direttrice Est-Ovest lungo la quale il centro si sviluppò in epoca araba, quando si costituì un vero agglomerato urbano, con più di 200.000 abitanti. Il periodo normanno segnò invece la suddivisione cittadina in cinque quartieri cinti da un unico giro di mura. Fu però solo nei secc. XVI e XVII che alla primitiva direttrice di sviluppo se ne aggiunse una perpendicolare, Nord-Sud: l'intersezione delle due linee (gli attuali corso Vittorio Emanuele e via Maqueda), diede luogo all'incrocio detto Quattro Canti (oggi piazza Vigliena). Ciò comportò una diversa collocazione di palazzi signorili, affacciati sulle vie principali, e di case popolari, affollate nelle strade strette e irregolari dell'antico tessuto urbano. Fino all'inizio del XX sec., la topografia non subì vistose variazioni, nonostante l'incremento demografico dovuto a ragioni politiche e storiche. Il processo graduale di inurbamento delle popolazioni rurali continuò fino al secondo dopoguerra, quando l'esigenza di porre un riparo alle distruzioni belliche portò alla costruzione di unità abitative nelle aree storiche della città; ma il conseguente problema del traffico, specie in prossimità della zona portuale, determinò un'inversione di rotta nell'espansione urbana, che dagli anni Cinquanta iniziò a dirigersi verso la pianura occidentale. • Arte - I monumenti più rappresentativi risalgono al periodo normanno e sono caratterizzati da una fusione di elementi bizantini e arabi con tratti e tipologie costruttive tipicamente europee. L'edificio più antico è San Giovanni dei Lebbrosi (1071), cui seguono il Palazzo dei Normanni, con facciata rifatta nel XVIII sec. e parti risalenti al periodo della dominazione araba, e la Cappella Palatina, con splendidi mosaici di arte musulmana. Tra le molte testimonianze artistiche normanne degne di nota, occorre ricordare San Giovanni degli Eremiti, la chiesa della Martorana e quella della Magione, San Cataldo, la chiesa di Santo Spirito, l'imponente cattedrale, che ospita al suo interno i monumenti funebri di vari sovrani aragonesi, e gli edifici noti come la Zisa e la Cuba del XII sec. Nei secoli successivi vennero innalzate costruzioni significative, come i Palazzi Chiaramonte e Sclafani (XIV sec.), le chiese della Gancia e di Santa Maria della Catena (XV sec.). Numerosi sono gli edifici sacri di epoca rinascimentale, mentre nei secc. XVII e XVIII si assistette a una straordinaria fioritura del Barocco, la corrente che ha forse lasciato i segni ancor oggi più tangibili sul tessuto architettonico di P. Soluzioni fastose si ritrovano nella chiesa del Gesù, in quella di San Giuseppe dei Teatini, in Santa Teresa, nella chiesa della Pietà, in San Domenico, nella chiesa del Carmine. Fra gli arredi urbani di maggior pregio si annoverano la fontana di piazza Pretoria (XVI sec.) e quella del Garaffo (XVII sec.). Di notevole impatto è il Teatro Massimo (XIX sec.). Fuori dal perimetro urbano si trovano ville con parchi (ad esempio, quello della Favorita, a Nord-Ovest della città). Meta di pellegrinaggio è il santuario della patrona cittadina, Santa Rosalia, dalla facciata secentesca, situato sul Monte Pellegrino. P. è sede di un'antica università, cui è annesso un museo geologico. Ospita inoltre il Museo Nazionale; la Galleria Nazionale della Sicilia (in Palazzo Abatellis), che conserva dipinti di Antonello da Messina, Van Dyck e Laurana; il Museo etnografico G. Pitrè. Fra le biblioteche spiccano la Biblioteca Nazionale, fondata nel XVIII sec. dai Gesuiti, e la Biblioteca Comunale, nata nel 1760. Gli studi musicali hanno come riferimento il conservatorio Vincenzo Bellini, il Teatro Massimo e varie istituzioni concertistiche, quale gli Amici della Musica.
L'abitato, il cui nucleo originario era circondato da una cinta muraria, siestese gradualmente, soprattutto in età araba e normanna, con un fitto reticolo irregolare di strade e vicoli. In questo tessuto urbano così confuso e intricato furono aperte dagli Aragonesi due lunghe arterie dal tracciato rettilineo, ottenute con la demolizione di numerosi vecchi edifici; la prima, perpendicolare alla costa, prese il nome di via Marmorea, quindi via Toledo e oggi corso Vittorio Emanuele; la seconda, ortogonale alla precedente, è la via Maqueda. L'ultima e più estesa cinta muraria, che avvolse l'abitato nelle varie fasi della sua espansione edilizia, si sviluppava per ca. 7 km e seguiva il tracciato ora indicato dalle vie Cavour e Volturno, dai corsi Alberto Amedeo, Re Ruggero e Tuköry e dalla via Lincoln. In età borbonica il maggiore ampliamento oltre l'ultima cinta muraria ebbe luogo in direzione SW, verso Monreale. Dopo l'annessione dell'isola all'Italia, l'abitato ebbe una graduale, ingente espansione edilizia, realizzata secondo direttive precise, che prevedevano per i nuovi quartieri una regolare struttura a scacchiera. La stazione centrale sorse all'estremità sud-orient. della via Maqueda e della parallela via Roma. Il maggiore sviluppo urbanistico si verificò però verso NW lungo il prolungamento della via Maqueda, che prese il nome di via Ruggero Settimo, l'odierno centro cittadino, e di via della Libertà; sorsero così progressivamente alcuni quartieri dalla regolare struttura a scacchiera fino alle falde sud-occid. del m. Pellegrino. Successivamente si svilupparono nuovi quartieri ai piedi del versante orient. del monte, come quelli dell'Arenella e di Vergine Maria, mentre l'abitato si estese gradatamente lungo il maggiore asse di sviluppo, fiancheggiando il versante occid. del m. Pellegrino, fino a raggiungere i centri di Mondello e Partanna. L'espansione edilizia nelle altre direzioni fu meno intensa ed ebbe luogo lungo le maggiori direttrici di accesso alla città.
cenni sull' Economia:-
Centro d'arte e di cultura fra i maggiori del meridione, P. è fondamentalmente una città terziaria, dove in particolare prevalgono gli impiegati dei servizi pubblici. La classe media o piccolo-borghese, gli addetti alle amministrazioni pubbliche, i dipendenti di banche e assicurazioni, i commercianti e i commessi della fitta rete di piccoli negozi, gli insegnanti e il personale addetto alla Sanità costituiscono le classi cittadine più rappresentate e hanno dato vita a un nuovo mercato, alimentato da un reddito non elevato ma costante. L'espansione della città ha puntato su tale mercato, facendo leva specialmente sul bisogno primario della casa. La crescita rapida e su basi speculative di tutta la fascia edilizia condominiale, che ha formato i nuovi quartieri, è stata possibile proprio in relazione a questa nuova configurazione sociale della città. L'equilibrio demografico interno al territorio cittadino è mutato profondamente, l'incremento di popolazione non si è diffuso uniformemente, ma per lo più a favore dei settori settentrionale e occidentale della città. Anche l'attività produttiva ha spostato il proprio baricentro: le industrie palermitane non sono cresciute molto in questi ultimi trent'anni, ma – fatta eccezione per il settore cantieristico, ovviamente ancorato al vecchio insediamento portuale – le nuove iniziative si sono concentrate nelle due opposte zone industriali di Brancaccio (a S) e di Partanna-Tommaso Natale (a N). L'esiguità di queste zone attesta che il pur limitato sviluppo manifatturiero non è avvenuto ai confini della città, ma verso le pianure costiere di Bonformello e di Carini, spostando pertanto l'asse produttivo al di fuori dell'agglomerato urbano principale. Il porto ha una superficie di 96 haed è protetto da due moli, di cui quello sett. risale al 1567, e da una diga foranea; annualmente registra un movimento di ca. 6500 navi tra arrivate e partite (con un'assoluta prevalenza nel settore della navigazione di cabotaggio), oltre 4,5 milioni di t di merci imbarcate e sbarcate e ca. un milione di passeggeri imbarcati e sbarcati. Nell'aeroporto di Punta Raisi, che si trova nel territorio di Cinisi e ha assorbito interamente il traffico turistico e commerciale di quello di Boccadifalco, ora esclusivamente militare, il movimento annuo si aggira sui 15.000 aerei arrivati e partiti, con un movimento di ca. 1,3 milioni di passeggeri sbarcati e imbarcati e di ca. 50.000 q di merci scaricate e caricate. La città è sede universitaria e arcivescovile. § P. è sede di un osservatorio astronomico costruito nel 1790 sulla torre detta di Santa Ninfa sul Palazzo dei Normanni; il primo direttore fu l'abate G. Piazzi che scoprì il pianetino Ceres, il 1º gennaio 1801. La dotazione strumentale dell'Istituto consiste principalmente di strumenti astrometrici.
cenni sull' Archeologia e arte:-
Scarsissimi sono i resti dell'urbanistica antica, in quanto su di essa si innestò la vita medievale e moderna della città. In base ad avanzi delle mura e a fonti soprattutto arabe se ne è ricostruita l'estensione tra il Palazzo dei Normanni e via Roma lungo l'asse del corso Vittorio Emanuele: la città punico-romana era divisa in due nuclei, rispettivamente detti paleapolis (città antica, dal duomo al Palazzo dei Normanni) e neapolis (città nuova, verso il mare). Di straordinario interesse a P. sono le testimonianze monumentali lasciate dai Normanni che utilizzarono largamente le forme tradizionali musulmane. La Cuba, la Zisa e la Piccola Cuba sono resti di padiglioni regali, del tempo di Guglielmo II (ca. 1180), esemplati sul tipo della sala a cupola (in arabo qubbat) con ambienti laterali; nella Zisa (dall'arabo al-Aziza, la gloriosa) la superficie interna delle nicchie della sala centrale è caratterizzata da una decorazione a muqarnas*, che costituisce anche il principale motivo decorativo della Cappella Palatina del Palazzo Reale di re Ruggero II (ca. 1140), certo l'esempio più cospicuo e interessante di architettura e decorazione arabo-normanna di Palermo. Il celebre soffitto della Cappella è infatti intagliato nel legno con nicchie a stalattiti ornate di arabeschi, epigrafi in caratteri pseudo-cufici e soggetti assai comuni nel repertorio iconografico islamico, dipinti a colori vivaci con grande senso del ritmo e padronanza della tecnica. Tali pitture, con scene della vita di corte, figure danzanti, combattimenti d'animali, costituiscono il più completo ciclo di pittura musulmana che ci sia pervenuto e sono una testimonianza fedele e sicura dell'arte fatimita. La Cappella Palatina è famosa anche per i suoi splendidi mosaici, di puro stile bizantino, con Storie di Cristo e Storie dell'Antico Testamento. Tra le altre costruzioni palermitane d'età arabo-normanna si ricordano le chiese di S. Giovanni dei Lebbrosi (fondata da Ruggero I nel 1072), di S. Giovanni degli Eremiti (1132), con bel chiostro duecentesco, della Martorana (1143), che conserva i più antichi cicli musivi parietali della Sicilia, di S. Cataldo (1160) . Al 1178 risale la chiesa detta del Vespro perché vi iniziò la storica rivolta e al 1185 la fondazione della cattedrale , grandioso complesso architettonico che subì vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli e fu infine ampiamente trasformato alla fine del Settecento su progetto di F. Fuga. Le più notevoli realizzazioni del sec. XIV sono il palazzo Chiaramonte (“lo Steri”) e il palazzo Sclafani, da cui proviene il grande affresco quattrocentesco, ora alla Galleria Regionale della Sicilia, con il Trionfo della Morte. Di stile gotico-catalano con influssi rinascimentali sono i palazzi Abatellis e Aiutamicristo e la chiesa di S. Maria della Catena, eretti alla fine del Quattrocento da M. Carnelivari. Durante il periodo barocco la città assunse il fastoso aspetto che ancora ne caratterizza alcuni punti (come la piazza ottagonale detta i Quattro Canti, scenografico complesso ornato di statue e fontane) e si arricchì di notevoli chiese (S. Giuseppe dei Teatini). Il Settecento vide fiorire la vivace attività di G. Serpotta, che decorò con i suoi stucchi di squisito gusto naturalistico gli oratori di S. Zita, del Rosario, di S. Lorenzo, ecc. Alla fine del Settecento risalgono il grande Parco della Favorita (in cui sorge la Palazzina Cinese eretta da G. V. Marvuglia nel 1799 per Ferdinando III di Borbone), Villa Giulia o Flora, tipico giardino settecentesco, l'Orto Botanico. Della seconda metà dell'Ottocento sono il grande viale della Libertà e il Teatro Massimo, opera di G. B. Basile. I bombardamenti dell'ultima guerra e la successiva espansione edilizia hanno purtroppo inflitto gravi colpi al patrimonio artistico della città. Tra i musei notevole importanza rivestono il Museo Archeologico (che, tra l'altro, ospita le sculture provenienti dai templi di Selinunte), il Museo Diocesano, la Galleria Regionale della Sicilia (Busto di Eleonora d'Aragona di F. Laurana, Annunziata di A. da Messina, Trittico di Malvagna di J. Gossaert, affresco del Trionfo della morte e dipinti di maestri siciliani dal XV al XVII sec.), il Museo Geologico annesso all'università, il Museo Etnografico Siciliano Pitré.
Biblioteconomia:- La Biblioteca Nazionale, istituita come biblioteca “Reale” da Ferdinando I di Borbone nel 1782, con la fusione della biblioteca del Collegio Massimo dei Gesuiti con quelle di altri conventi soppressi, tornò ai gesuiti tra il 1805 e il 1860. Ulteriormente ampliata dal governo dittatoriale di Sicilia con le biblioteche di altri conventi, possiede oltre 500.000 volumi e opuscoli più 1600 manoscritti, tra cui importanti quelli arabi e greci, e 980 incunaboli. Notevoli tra gli altri anche i fondi Amari, Cesareo e Crispi. Attualmente è sotto la gestione della Regione autonoma di Sicilia. Spettacolo:- Dopo i trovatori, i mimi e i giullari attivi alla corte di Federico II, il più antico esempio documentato di teatro a P. è costituito dalle farse dialettali, di matrice popolaresca e con contenuti sovente scurrili, che venivano recitate nei sec. XV e XVI “per le strade e per i borghi”, incontrando la violenta disapprovazione della Chiesa, la quale reagì favorendo lo sviluppo del dramma sacro (esempio maggiore l'Atto della Pinta di T. Folengo, 1538). Un altro tipo di teatro religioso fu quello nato, sempre nel Cinquecento, nel Collegio dei Gesuiti, mentre nello stesso secolo diverse accademie furono all'origine di un teatro profano in lingua, con successo sufficiente a determinare, nel 1581, la costruzione del primo teatro pubblico cittadino, detto dello Spasimo. Anche il Seicento vide un'intensa fioritura teatrale: commedie scritte e rappresentate dai soci dell'Accademia degli Agghiacciati (fondata nel 1615), tragedie, commedie spagnole, recite di comici dell'arte e melodrammi, che dal 1693 trovarono sede nel nuovo teatro Santa Cecilia, cui si affiancò dal 1737 il Santa Lucia. Prevalsero in entrambi le rappresentazioni musicali, ma il primo ospitò anche commedie spagnole, il secondo farse popolari imperniate sulla maschera di Travaglinu. Intensa fu l'attività dei gruppi amatoriali, attivi sia nei teatri pubblici sia in quelli dei collegi e dei palazzi. Alla fine del Settecento fiorì la vastasata,una forma di spettacolo popolare improvvisato, fitta di allusioni all'attualità, che trionfò sulle piazze anche durante l'Ottocento, mentre la grande stagione dell'opera musicale italiana trovò sede nel nuovo Teatro Carolino (poi Bellini) inaugurato nel 1809. Date importanti del sec. XIX sono anche il 1863, anno della prima rappresentazione al Sant'Anna dei Mafiusi dalla Vicaria di Mosca e Rizzotto e atto di nascita del teatro dialettale siciliano moderno, e il 1897, anno di inaugurazione del nuovo Teatro Massimo, destinato all'opera e al balletto. Dal 1947, infine, si sono avuti vari tentativi, generalmente però di breve durata, per istituire anche a P. un teatro stabile. Conserva invece un suo seguito il tradizionale teatro dei pupi.
La provincia: - La provincia di P. (82 comuni; 4992 km2; 1.275.000 ab.), la più vasta e popolosa fra quelle siciliane, si affaccia a N al Mar Tirreno con una lunga costa, che si articola nei golfi di Castellammare, di Carini, di Palermo e di Termini Imerese, ed è limitata all'interno dalle province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna e Messina: comprende la vulcanica isola di Ustica. Il territorio è prevalentemente montuoso, interessato a E, oltre la valle del f. Torto, dai rilievi delle Madonie (massima elevazione è il Pizzo Carbonara, 1979 m), e a W da una successione alquanto disordinata di rilievi montuosi formati da lunghi contrafforti incisi da brevi e profondi solchi vallivi. Le pianure si limitano per lo più ad ampliamenti della stretta cimosa costiera; le più estese sono la Conca d'Oro, nell'immediato retroterra del capol., e le piane di Partinico e di Termini Imerese. Il clima è tipicamente mediterraneo ma con sensibili variazioni tra le fasce costiere, che godono di estati calde e asciutte ma ventilate e di inverni assai miti e moderatamente piovosi, e le aree montuose dell'interno, che hanno inverni più freddi e piovosi ed estati fresche; le precipitazioni non sono copiose e limitate per lo più ai mesi invernali. Le portate dei corsi d'acqua sono quindi estremamente irregolari con piene invernali e prolungate magre estive. I fiumi principali, e cioè il Pollina, il Fiume Grande (o Imera Settentrionale), il Torto, il San Leonardo e l'Eleutero, tutti tributari del Mar Tirreno, hanno quindi regime torrentizio e possono essere scarsamente utilizzati per l'irrigazione. Importante è invece la circolazione delle acque sotterranee, che sono estratte mediante numerosi pozzi e sfruttate quindi per irrigare vasti e fertili comprensori. § La consistenza demografica tende costantemente ad aumentare con un ritmo, tuttavia, non così elevato come giustificherebbe il saldo positivo del movimento naturale della popolazione, in quanto ha ancora un certo peso l'emigrazione, fenomeno che negli ultimi anni si è molto attenuato ma non spento. Da segnalare è l'immigrazione stagionale (spesso clandestina) di Algerini e Tunisini, che trovano impiego nel settore agricolo o in quello della pesca. Sono proseguiti negli anni recenti gli spostamenti tradizionali dall'interno alla costa e alle aree pianeggianti, più fertili e meglio irrigate e dove sorgono i centri maggiori e più industrializzati. I centri principali, dopo il capol., sono Monreale, Carini, Partinico, Bagheria, Villabate, Misilmeri, Termini Imerese, Cefalù, Castelbuono, Gangi, Lercara Friddi e Corleone. § Nonostante la grave crisi in cui versa il settore per un complesso di fattori concomitanti di carattere ambientale, climatico e storico, l'agricoltura costituisce tuttora una delle componenti fondamentali della struttura economica provinciale. I principali prodotti, che si ottengono però dalle aree più fertili e irrigate, sono gli agrumi, l'uva da vino, gli ortaggi,la frutta e le olive; altrove è diffusa la cerealicoltura estensiva. Cospicua fonte di reddito è pure la pesca e in fase di notevole espansione è anche il turismo, che però è ostacolato dall'inadeguatezza delle attrezzature ricettive e delle vie di comunicazione. L'industria è sviluppata nei settori meccanico, alimentare, dell'abbigliamento e dell'edilizia, nei quali operano aziende per lo più di piccole e medie dimensioni, con qualche eccezione significativa (Termini Imerese).
Pietra di Palermo: Frammento di diorite,conservato al Museo Archeologico di P., proveniente da una stele egizia contenente in caselle i nomi dei re, con i principali avvenimenti dei singoli anni di regno, a cominciare dal primo re della I dinastia, fino a Niuserra, sesto re della V. Altri frammenti del medesimo monumento o di uno perfettamente identico si trovano al Museo del Cairo.
Bibliografia
Per la geografia: G.Bellafiore, Palermo, Novara, 1962; C. Airoldi (a cura di), Palermo. Norma di piano e di progetto, Roma, 1990; R. Mazzarella, Arcipelago Palermo. Verso una nuova identità urbana, Roma, 1990. Per l'arte: M. Guiotto, Il palazzo ex-reale di Palermo, Palermo, 1947; U. Monneret de Villard, Il soffitto della Cappella Palatina, Roma, 1950; A. M. Ingria, Ernesto Basile e il liberty a Palermo, Palermo, 1987.
Fonte: http://xoomer.virgilio.it/francesco_toscano/
Mercoledì consumatori in piazza contro il caro-vita.
lunedì 21 settembre 2009
Palermo: Il maltempo in città ed i mezzi di trasporto che vanno in tilt.
Fonte: mobilitapalermo.org
Trapani, al via la XII edizione del 'Cous Cous Fest'.
SICILIA: CHIUDE PER PULIZIA LAGO PARCO D'ORLEANS A PALERMO.
res-mpd/cam/rob
(Asca)
domenica 20 settembre 2009
Calcio, Serie A: Parma 1 - Palermo 0. Cronaca ed highlights.
vs
Parma, 20 Sett. 2009. Secondo ko stagionale per il Palermo di Walter Zenga, che oggi pomeriggio è stato sconfitto 1-0 fuori casa dal Parma. A decidere il match il gol dell’ex Zaccardo al 17’ del primo tempo. Apprezzabile, comunque, la determinazione e la grinta dei rosanero che, soprattutto nella ripresa, hanno messo in costante pressione la difesa emiliana, salvata in più di un’occasione dalle parate del portiere Mirante.
Le novità nell’undici iniziale rosanero sono le assenze di Bresciano e Miccoli, che partono dalla panchina: a comporre il reparto di centrocampo Nocerino, Blasi e Bertolo che agiscono alle spalle di Simplicio, Pastore e dell’uruguayano Cavani. Nel Parma il tecnico Guidolin schiera Paloschi unica punta, supportato dai trequartisti Biabiany, Morrone e Lanzafame. Prima del fischio d’inizio un minuto di raccoglimento in onore delle vittime della strage di Kabul. In avvio di gara il Palermo (oggi in campo con i nuovi pantaloncini rosa al posto dei consueti di colore nero) gestisce bene il possesso della palla senza soffrire più di tanto la pressione degli emiliani. Al 7’ lancio lungo di Blasi per Balzaretti che sventaglia al centro un traversone deviato da Zaccardo, nessun problema per Mirante. Al 10’ tentativo di Galloppa dalla distanza, palla centrale facile preda di Rubinho. Nell’azione successiva, Biabiany vede Morrone all’altezza del dischetto, ma la conclusione di prima intenzione dell’ex centrocampista del Palermo termina abbondantemente alta. Al 17’ l’undici allenato da Guidolin si porta in vantaggio: calcio di punizione di Lanzafame dalla destra, testa di Zaccardo che realizza il “gol dell’ex”. Sulle ali dell’entusiasmo i padroni di casa sfiorano il raddoppio nell’azione successiva con Paloschi, che di testa colpisce il palo. Dopo la rete subìta la squadra di Zenga prova a riordinare le idee ed a proporsi in fase offensiva, ma i gialloblù fanno buona guardia e chiudono con efficacia gli spazi. Al 38’ gran tiro di Simplicio da posizione invitante, ma la bordata del centrocampista brasiliano viene smorzata dal corpo di Paci prima di essere bloccata in presa alta da Mirante. Due minuti più tardi, destro a giro di Cavani dal limite dell’area di rigore, palla di poco alla sinistra del palo. Al 43’ respinta corta di Mirante sul traversone di Balzaretti e tentativo di testa di Bertolo, che però inquadra lo specchio della porta. Nel recupero Panucci non riesce a realizzare il tap-in sull’assist aereo di Paci e spara alto sopra la traversa. Dopo l’intervallo Walter Zenga sostituisce Pastore con Miccoli, nessuna novità per il Parma. Il fantasista salentino mette subito lo scompiglio con un’azione personale al 2’ della ripresa, costringendo la difesa parmense a rifugiarsi in calcio d’angolo. Al 9’ nuova incursione dello stesso Miccoli che lascia partire un sinistro da fuori area, Mirante blocca a terra. Nell’azione successiva insidiosa apertura di Mariga, nessun problema per Rubinho che fa sua la sfera in presa alta. Al 12’ seconda sostituzione per il Palermo: fuori Bertolo, dentro Budan. Sette minuti più tardi, calcio di punizione battuto da Lanzafame e deviazione aerea di Biabiany parata da Rubinho. Al 24’ terzo ed ultimo cambio effettuato da Zenga, con Succi che subentra a Cavani. Al 28’ la contromossa di Guidolin: fuori Lanzafame, dentro Castellini. E’ più fluida la manovra dei rosa nel secondo tempo, ispirata dall’ottimo stato di forma di Miccoli: al 28’ il numero 10 del Palermo ci riprova dai venti metri ma Mirante para in tuffo. Tre minuti più tardi, l’estremo difensore emiliano è protagonista di due pregevoli interventi sulle potenti conclusioni da fuori rispettivamente di Simplicio e Cassani. Nei minuti finali insistente il forcing della squadra di Zenga che spinge il Parma nella propria metà campo. Al 37’ Budan sfiora il pari di testa sul cross dalla destra di Miccoli, palla di un soffio sopra la traversa. Allo scadere i rosa protestano per un calcio di rigore non assegnato in seguito all'evidente tocco di mano in area del gialloblù Mariga. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro Giannoccaro fischia la fine. Termina 1-0: il Parma raggiunge quota 7 in classifica, il Palermo resta fermo a quattro punti.
Fonte: ilpalermocalcio.it
venerdì 18 settembre 2009
CINEMA: AL VIA NELLE ISOLE EOLIE IL SALINA DOCFEST.
giovedì 17 settembre 2009
Calcio: Casms, Catania- Roma chiusa agli ospiti.
mercoledì 16 settembre 2009
Una settimana di eventi per festeggiare Baarìa.
Fonte: 90011.it
Maltempo: acqua piovana in municipio Palermo, sgomberato.
SKY FA CAUSA A MEDIASET.
(AGI) Roma, 16 set. - Sky Italia, divisione del colosso News Corporation, ha fatto causa ala Rti e Publitalia, societa' del gruppo Mediaset, per violazione delle regole sulla concorrenza comunitarie e delle norme italiane in materia di comunicazioni. Secondo il gruppo di Rupert Murdoch, le due societa' avrebbero violato la legge impedendo a Sky di acquistare spazi pubblicitari su Canale 5, Italia Uno e Rete 4.
martedì 15 settembre 2009
USURA: IMPRENDITORE DENUNCIA, TRE ARRESTI NEL MESSINESE.
lunedì 14 settembre 2009
Bilancio in rosso per il turismo museale siciliano.
Palermo, 14 Settembre 2009. I dati diffusi dal Touring Club nel rapporto 2009, aventi per oggetto l' attività museale per l'anno 2008, tracciano un bilancio in rosso per il turismo museale siciliano. Un dato su tutti: nei trenta musei più visitati d'Italia, la Sicilia colloca tre siti culturali. Si tratta del Parco archeologico della Valle dei Templi, in ottava posizione (-7,1% rispetto al 2008); della Neapolis di Siracusa, in nona posizione (-9,3% rispetto al 2008); della Villa Imperiale del Casale, alla 27esima posizione.
MALTEMPO: PROTEZIONE CIVILE, TEMPORALI AL CENTRO E SULLA SARDEGNA.
La perturbazione di origine scandinava in transito sul nostro Paese interessera' oggi le regioni centrali tirreniche dove sono attesi rovesci o temporali, anche di forte intensita'.
Sulla base dei modelli disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso di avverse condizioni meteorologiche che integra ed estende quello diffuso nella giornata di ieri.
Dalla serata odierna si prevedono precipitazioni sparse, anche di forte intensita', sul settore tirrenico centrale e sulla Sardegna. I fenomeni saranno accompagnati da forti raffiche di vento, attivita' elettrica e da possibili grandinate.
Dallo scenario meteorologico per i prossimi giorni, inoltre, si prevede che le condizioni di maltempo si protrarranno almeno fino a giovedi' quando i fenomeni tenderanno ad attenuarsi.
Il Dipartimento della Protezione civile continuera' a seguire l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile.
res-map/mcc/rob
(Asca)
La barzelletta del giorno.
La tartaruga coraggiosa.
Una tartaruga esce di casa e vedendo un coniglio gli dice: tu quando vedi me te ne devi scappare!!!!!! E il coniglio scappa. Allora vede un pollo e con aria d`importanza: tu, pollo, quando vedi me devi scappare, perchè sennò ti faccio arrosto!!! E il pollo obbidisce. Allora la tartaruga vede in lontananza un toro e gli dice:- tu toro quando vedi me devi scappare, perchè se no ti prendo dalle corna e ti lancio nel fuoco!!!! - Allora il toro per dispetto gli fa la c***a di sopra. Dopo un pò la tartaruga esce dalla cacca del toro e gli dice:- aaaaaaa, l`hai visto ke ti sei c***to per la paura!!!!!!!!!!!!!! ahahahahah
Conclusa a Poggio Bustone (Rieti) la fase finale di Coppa del Mondo di parapendio (PWC), con la partecipazione di 129 piloti provenienti da 24 nazioni
Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
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altre informazioni ed immagini free per il download e la pubblicazione:
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Sito ufficiale della Coppa del Mondo:
www.paraglidingworldcup.org
Tutti i nostri comunicati stampa all'indirizzo:
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domenica 13 settembre 2009
Calcio: I risultati della terza giornata di serie A.
Atalanta - Sampdoria
13/09/2009
0-1
2t - 63' MANNINI DANIELE {Sampdoria}
Bologna - Chievo
13/09/2009
0-2
1t - 18' PINZI GIAMPIERO {Chievo}, 1t - 29' PELLISSIER SERGIO {Chievo}
Fiorentina - Cagliari
13/09/2009
1-0
2t - 55' GILARDINO ALBERTO {Fiorentina}
Inter - Parma
13/09/2009
2-0
2t - 71' ETO'O SAMUEL FILS {Inter}, 2t - 88' MILITO DIEGO ALBERTO {Inter}
Lazio - Juventus
12/09/2009
0-2
2t - 72' CACERES MARTIN JOSE` {Juventus}, 2t - 94' TREZEGUET DAVID {Juventus}
Livorno - Milan
12/09/2009
0-0
Palermo - Bari
13/09/2009
1-1
1t - 2' ALLEGRETTI RICCARDO {Bari}, 2t - 91' BUDAN IGOR {Palermo}
Siena - Roma
13/09/2009
1-2
1t - 26' MACCARONE MASSIMO {Siena}, 2t - 73' MEXES PHILIPPE {Roma}, 2t - 89' RIISE JOHN ARNE {Roma}
Udinese - Catania
13/09/2009
4-2
1t - 12' MORIMOTO TAKAYUKI {Catania}, 1t - 29' FLORO FLORES ANTONIO {Udinese}, 1t - 34' MASCARA GIUSEPPE {Catania} (rig.), 2t - 55' DI NATALE ANTONIO {Udinese}, 2t - 69' DI NATALE ANTONIO {Udinese} (rig.), 2t - 79' DI NATALE ANTONIO {Udinese}
Genoa - Napoli
13/09/2009
4-1
Calcio: Palermo 1 Bari 1. Sintesi ed highlights.
Che la partita contro il Bari fosse difficile lo avevano già preannunciato gli addetti ai lavori nel corso della settimana. Tutti noi però, con il cuore da tifoso in mano, speravamo che ciò non fosse vero. Eppure il Bari di Ventura, sebbene esordiente in serie A, qualche settimana fa aveva fatto soffrire i campioni d'Italia dell'Inter nel tempio del calcio di San Siro. E' per tale motivo che dovevamo dare credito alle affermazioni di tecnici ed addetti ai lavori e temere di più la compagine pugliese. Comincia con circa ventidue minuti di ritardo l'incontro fra i rosanero e biancorossi in quanto su Palermo si abbatte un violento acquazzone che rende in parte impraticabile il manto erboso dello stadio "Renzo Barbera" ed è necessario, se non si vuole rimandare il match ad altra data da destinarsi, fare entrare sul terreno di gioco i giardinieri della società di viale del Fante per rendere più agevole il campo ed evitare che piedi vellutati, come quelli dei calciatori che vi sono fra le fila del Palermo, non delizino i tifosi sugli spalti che, tuttavia, non sembrano aver sofferto più di tanto l'ultimo rovescio temporalesco abbattutosi su Palermo e aspettano con trepidazione l'inizio della partita. L'attesa del fischio di inizio forse innervosisce oltremodo gli uomini del mister Zenga piuttosto che quelli del suo collega Ventura che giocano senza il supporto della loro tifoseria amica (non presente al Barbera per disposizione dell' osservatorio sulle manifestazioni sportive che ha etichettato il match del Barbera come ad "alto rischio" e di conseguenza ha chiuso il settore ospiti) e così dopo il fischio di inizio il Bari si presenta pericolosamente alla porta di Rubinho andando in goal dopo appena due minuti dall'inizio del match diretto dal signor Romeo: potente conclusione di Alvarez dalla distanza che finisce sul palo dopo una deviazione di Rubinho e tap-in vincente di Allegretti che realizza da pochi passi. Dopo il gol, la reazione del Palermo non si fa attendere: al 12’ destro a giro di Miccoli dai venti metri ma è decisiva la parata di Gillet che sventa la minaccia. Al 14’ traversone dello stesso Miccoli per Pastore, che in torsione prova invano ad inquadrare la porta, ma Romeo aveva già interrotto il gioco per la posizione di fuorigioco del giovane trequartista argentino. Al 25’ buona intuizione di Nocerino, che batte a rete da posizione defilata, Gillet si rifugia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, colpo di testa di Pastore, palla fuori. Al 35’ rosa ad un passo dal pari: calcio di punizione di Miccoli, spizzata di Kjaer che spedisce il pallone fuori di un soffio. Nell’azione successiva, tentativo di Bresciano da fuori area, ma è sicura la presa del portiere barese. Al 41’ cross dalla destra di Cassani per l’incornata di Cavani, nessun problema per Gillet che para. Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimi della prima frazione di gioco. In avvio di ripresa è ancora il Palermo ad avere in mano il pallino del gioco con il Bari rintanato nella propria metà campo. Al 4’ assist di Miccoli per Cavani, ma l’attaccante uruguyano non riesce a centrare la porta da posizione defilata. Un minuto più tardi ci prova Pastore dalla distanza ma Gillet ancora una volta si fa trovare pronto e smanaccia. All’11 occasionissima per la squadra di Zenga con Pastore, che lascia partire un bolide dalla distanza, ma ancora una volta Gillet si oppone in maniera egregia. Al 18’ conclusione volante di Miccoli, palla alta sopra la traversa. Sei minuti più tardi, il nuovo entrato Budan conclude di testa su traversone di Cavani, ma l’incornata dell’attaccante croato finisce fuori. Nei minuti finali è continuo l’arrembaggio del Palermo alla porta barese. Al 40’ Succi, entrato al posto di Blasi sfiora la rete su assist teso di Cavani. Un minuto più tardi, Miccoli lascia di stucco i difensori avversari e si accentra per calciare, ma la sua potente conclusione termina alta. Al primo minuto di recupero il grande cuore dei rosanero viene premiato dal gol di Budan, che realizza mandando in visibilio i ventimila tifosi presenti quest’oggi al “Barbera”. Finisce 1-1, tra gli applausi del pubblico.
Calcio: Palermo vs Bari alle ore 15.00.
vs
Palermo, 13/09/2009.
Zenga, accortosi in queste due partite che il 4-2-3-1 non funziona, probabilmente tornerà al modulo che usava Ballardini l'anno scorso, quindi il 4-3-1-2 che sarà così composto: Rubinho tra i pali; difesa a quattro con Cassani e Balzaretti sulle corsie laterali destra e sinistra e la coppia di centrali Bov o - Kjaer; a centrocampo in attesa del pieno recupero di Liverani e Migliaccio, dovrebbero andare Nocerino, il nuovo acquisto Blasi e Mark Bresciano; più avanti nel ruolo di trequartista a supporto delle azioni offensive di Miccoli e Cavani ci sarà Javier Pastore.
Il Bari dovrà fare a meno di Donda, Paro, Kamata, Almiron, Barreto e Parisi. Ventura dovrebbe quindi schierare in campo un 4-4-2 così composto: Gillet; A.Masiello, Ranocchia, Stellini, S.Masiello; Rivas, De Vezze, Gazzi, Langella; Kutuzov, Meggiorini.
Sulla carta per i nostri ragazzi, in considerazione della differenza degli organici e delle defezioni a cui dovrà porre rimedio Ventura, si preannuncia una partita che non dovrebbe dare eccessive preoccupazioni, ma il Bari ha già offerto un'ottima prestazione contro l'Inter, contrastando quasi ad armi pari la corazzata nerazzurra, quindi guai a sottovalutarlo. Dalla nostra per&og rave; avremo un Fabrizio Miccoli che probabilmente, vista la sua fede calcistica, sarà motivato più del solito e allora non ci resta che andare a sostenere in massa i ragazzi, con l'auspicio di ottenere una vittoria che ci porti a sei punti in classifica e ci consenta di riprendere la nostra scalata verso l'Europa. Per saperne di più.....
Links utili per la diretta in streaming:
- http://atdhe.net/9215/watch-palermo-vs-bari;
- http://www.freedocast.com/forms/PopOut.aspx?sc=5311427231E6213B109A
http://www.goal.com/it/match/37042/palermo-vs-bari/preview
sabato 12 settembre 2009
Tanti auguri a Maria Teresa.
Erano le 16.30 del 12 Settembre 1999 e ci trovavamo al reparto maternità dell'Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo; era il giorno in cui sei nata tu. Ricordo che allora fumavo, poi fortunatamente ho smesso, e mi ero acceso l'ennesima sigaretta. Non feci in tempo, però, ad assaporare il gusto del tabacco fra le labbra che qualcuno, d'urgenza, mi disse che eravamo pronti e che tu, tesoro mio, stavi per nascere. Mi dissero di prepararmi e di mettermi addosso un camice verde. Una delle infermiere presenti mi disse di lavarmi le mani e quant'altro per poter assistere al parto; pochi minuti e tu venisti al mondo. Da quel giorno è cambiata la mia vita. Ti ringrazio mio Dio di avermi fatto questo magnifico dono. Fra i tanti doni che in vita mia ho ricevuto questo è il più prezioso. Buon compleanno Maria Teresa e cento di questi giorni.
Il tuo papà.
venerdì 11 settembre 2009
Palermo,abbonati deludono Zamparini.
giovedì 10 settembre 2009
Musica: Bellini Festival al via a Catania .
Palermo: 60° Giro di Sicilia, il 12 e il 13 settembre all’aeroporto di Boccadifalco.
Il 12 e il 13 settembre ci sarà la 60° edizione del Giro di Sicilia, gara aerea rinomata, che si svolgerà come sempre all’aeroporto Boccadifalco, dedicato al comandante Gianni Mangione.
Protagonista sarà la voglia di sentirsi liberi, di volare, di gareggiare immersi nelle nuvole. Durante i giorni della manifestazione i cieli della Sicilia vivranno l’emozione di sfide mozzafiato tra piloti provenienti da tutte le parti d’Europa.
Ogni anno, da ben 60 anni, l’Aeroclub Beppe Albanese di Palermo regala a tutti l’opportunità di vivere delle giornate all’insegna del dinamismo e del brio. Giorni densi di emozione caratterizzati da un susseguirsi di eventi, animati dai migliori piloti acrobatici del mondo, da esibizioni di velivoli civili e militari, da veri professionisti dell’aria.
Un evento importante quale punto di incontro e scambio commerciale tra le realtà produttive distributive e i piloti. Una manifestazione grandiosa che riunisce tutti gli aspetti dell’aeronautica, accompagnati anche dalle tradizioni gastronomiche della nostra terra.
Fonte: Facebook.
Calcio: Palermo-Bari affidata a Romeo.
Martifer Solar inizia la costruzione di un impianto di 3 MW di energia solare fotovoltaica in Sicilia.
10 Settembre 2009.
Martifer Solar inizierà a breve la costruzione di un impianto solare fotovoltaico di 3 MW in provincia di Agrigento, in Sicilia. L’impianto, che avrà un periodo di realizzazione di circa sei mesi, produrrà energia sufficiente al fabbisogno elettrico di più di 1660 famiglie ed eviterà l’emissione nell’atmosfera di più di tremila tonnellate di CO2, uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra. Per saperne di più vai all'url: http://www.martifersolar.com/pg/Noticias/q/3/n/502 .
MALTEMPO: IN ARRIVO VENTI FORTI E TEMPORALI AL SUD E SULLA SICILIA.
Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile, spiega una nota, ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede dal pomeriggio di oggi, giovedi' 10 settembre, venti molto forti da Nord sulle regioni meridionali e sulla Sicilia ai quali saranno associate mareggiate lungo le coste esposte.
Si prevedono, inoltre, precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale ed attivita' elettrica sulle estreme regioni meridionali e sulla Sicilia.
A quanti abbiano programmato escursioni o attivita' nautica diportistica, si consiglia di seguire con attenzione l'evoluzione delle condizioni meteo per valutare la fattibilita' dell'attivita' pianificata.
Durante il fine settimana si registrera' tempo moderatamente instabile anche sulle regioni adriatiche, lungo i rilievi alpini, sulle zone appenniniche meridionali e sulla Sardegna.
Il Dipartimento della Protezione civile seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile.
res-rus/cam/bra
(Asca)
Questa sera parte la terza edizione di "X Factor"
Ma la novità, quella che rischia di innescare una ridda di polemiche, è che chi vince "X Factor" viene ammesso di diritto alla categoria dei Big del Festival di Sanremo 2010, oltre ad avere sottoscritto un contratto discografico con una major.
Fonte: Epolis Palermo, pagina 7 di oggi 10.09.2009
mercoledì 9 settembre 2009
Centro commerciale "Forum Palermo": Secondo indiscrezioni apertura prevista fra il 5 e il 10 Novembre 2009.
Supercoppa Primavera: Palermo-Genoa 6-7 (dcr) finale.
La Primavera del Palermo campione d'Italia in carica esce sconfitta, ma a testa alta, dalla sfida di Supercoppa giocata iera sera allo stadio "Renzo Barbera" contro il Genoa al termine della lotteria dei calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sul 2-2. Match incredibilmente intenso, ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte soprattutto nel finale, con entrambe le squadre che hanno dimostrato tutto il proprio valore. A parte il naturale rammarico per non aver portato a casa il trofeo, grande festa per i baby rosa che, con lo scudetto cucito sul petto, hanno provato l’emozione di giocare davanti ai numerosi tifosi presenti nella Tribuna e nella Curva Nord dello stadio “Barbera”. Parte forte il Palermo subito pericoloso dopo un minuto di gioco con Davì, che scarica un bolide dalla distanza di poco alto sopra la porta difesa da Raggio Garibaldi. Due minuti più tardi, il numero 4 rosanero ci riprova sfiorando ancora una volta la rete. Al 12’ ancora una volta va ad un passo dal vantaggio con Giovio che, ben servito da Laribi, calcia di prima intenzione mandando il pallone di un soffio sopra la traversa. Ma al 15’ nella prima sortita offensiva il Genoa beneficia di un calcio di rigore, assegnato dall’arbitro Giacomelli per il fallo di Polizzi ai danni di Boayke. Dal dischetto El Shaarawi spiazza l’estremo difensore rosa. Dopo il gol subìto l’undici allenato da Pergolizzi non perde la concentrazione e si riversa nella metà campo ligure alla ricerca del pareggi. Al 25’ splendido suggerimento di Cappelletti per l’accorrente Carioto, che conclude di potenza trovando però l’opposizione di Raggio Garibaldi che para a terra senza troppi patemi. Dopo l’intervallo entrambe le squadre ritornano in campo con gli stessi undicesimi della prima frazione di gioco. Al 3’ pericolosa sortita offensiva dei liguri con Doninelli, che non inquadra di poco lo specchio della porta. Tre minuti più tardi, calcio di punizione dalla lunga distanza battuto da Pitarresi, facile la presa di Raggio Garibaldi. Al 12’ il Genoa spreca una buona occasione per raddoppiare con Bertoncini, che da buona posizione spara alto sugli sviluppi di un corner calciato da Cofie. Al 21’ ennesimo tentativo di Davì, sempre da fuori area, ma la palla finisce fuori. Un minuto più tardi il Palermo resta in dieci uomini per l’espulsione di Adamo che, secondo l’arbitro Giacomelli, commette un fallo da ultimo uomo su Ragusa. Malgrado l’inferiorità numerica i baby rosa provano in tutti i modi ad annullare lo svantaggio, ma devono far fronte alla buona opposizione della difesa genovese che fa buona guardia e alle numerose pause di gioco. Nei minuti finali il match s’infiamma: al 40’ prima Conti fa esplodere il “Barbera” trasformando magistralmente un calcio di punizione dai venti metri. La gioia dei rosa viene stroncata dopo un minuto da El Shaarawi, che riporta i grifoni in vantaggio realizzando su assist di Cannito. Ma al 44’ Corsino viene atterrato in area da De Bode guadagnando un calcio di rigore. Dagli undici metri Conti si fa respingere il tiro da Raggio Garibaldi, ma non sbaglia il tap-in e mette a segno la rete del 2-2, che di fatto chiude i tempi regolamentari. Al 6’ del primo supplementare occasionissima per il Palermo: show di Giovio che salta come birilli Cannito, Ferraro e Romero e mette al centro, Siragusa da pochi passi non riesce ad inquadrare la porta e calcia alto. I baby rosa a questo punto credono più che mai nella vittoria e, quattro minuti, vanno vicinissimi al terzo gol con Laribi che fa partire una micidiale botta da distanza siderale, Raggio Garibaldi si supera deviando in corner. All’11’ la riposta del Genoa con Romero, che di testa lambisce la traversa. Al 15’ tentativo da lontano di Doninelli, palla fuori. Al 5’ del secondo tempo supplementare, la rabbiosa conclusione di Giovio su calcio di punizione termina alta. Due minuti più tardi, Mbakogu ha nei piedi la palla del 3-2, ma l’attaccante nigeriano non riesce a centrare la porta. Anche il secondo extra time si conclude in parità: si va ai calci di rigore. Dagli undici metri è fatale l’errore di Cappelletti, che si fa parare il sesto rigore da Raggio Garibaldi. Il Genoa si aggiudica la Supercoppa Primavera, il Palermo esce dal campo a testa alta tra gli applausi del pubblico. Per vedere gli highlights della partita clicca qui.
Fonte: ilpalermocalcio.it
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Il blogroll dei miei blog preferiti
La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.