Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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domenica 11 agosto 2013

Trentino di 17 anni acrobata mondiale e campione italiano di parapendio - Manifestazione in Umbria.

11 agosto 2013.


Si chiama Nicola Donini, ha 17 anni ed è figlio d'arte. No, non si tratta di un attore e neppure di un artista. Suo padre, Luca, membro della nazionale italiana di parapendio, è stato vice campione del mondo nel 2011 ed il figliolo promette di seguirne le orme in quel paradiso del volo libero che è il Trentino, dove la famiglia risiede a Molveno. L'estate 2013 resterà nella memoria dei Donini. Nicola ha vinto il titolo di campione d'Italia di parapendio appena concluso nell'area di volo di Meduno (Pordenone) davanti a Christian Biasi, un altro trentino di Rovereto, ed al padre Luca che in questa occasione sarà stato ben felice di non essere arrivato primo. Cosa non si fa per i figli! In campo femminile la vittoria è andata alla milanese Silvia Buzzi Ferraris che ha battuto la campionessa europea in carica Nicole Fedele di Gemona e Lucrecia Chiartano, presidente del club Paranormali di Norma (Latina). La manifestazione, organizzata dall'associazione Valinis, si è svolta in sei giornate di gara con percorsi tra i 52 ed i 103 chilometri. Oltre cento i piloti presenti. Non solo. Nicola Donini pochi giorni prima del titolo italiano, ha vinto la coppa del mondo di acrobazia, sempre in parapendio che, insieme al deltaplano, sono mezzi che si sostengono in aria senza l'aiuto del motore. Sfruttano l'energia del sole che, riscaldando il suolo, crea masse d'aria ascensionali, dette termiche. Teatro della manifestazione il Lago di Cavazzo, sempre in Friuli, regione che ha ospitato i più importanti eventi 2013 di volo libero. Per quanto riguarda il volo in deltaplano, la classifica del campionato italiano di specialità, disputato a Pieve d'Alpago (Belluno) ed organizzato dal Delta Club Dolada, ha visto prevalere Christian Ciech, pluri titolato pilota di Mornago (Varese), davanti ad Elio Cataldi di Vittorio Veneto (Treviso) ed al padrone di casa Arturo Dal Mas. La competizione ha impegnato i piloti in sei gare, una al giorno, su percorsi tra i 78 ed i 135 chilometri. Cataldi e Ciech fanno parte del team azzurro che vanta l'ennesimo titolo mondiale recentemente vinto in Australia. Nel frattempo nel fine settimana dal 16 al 18 agosto, posticipato a quello successivo in caso di maltempo, dal Monte Subasio numerosi piloti tenteranno di coprire la massima distanza possibile in parapendio su percorsi liberi, sorvolando le bellezze naturali dell'Umbria. La manifestazione passa sotto il nome di Contest Xubasio 2013. Il centro operativo sarà ubicato presso le strutture della Proloco di Rivotorto (Assisi, Perugia) nei pressi dell'atterraggio ufficiale.

Gustavo Vitali
Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali
vitali.stampa (AT) fivl.it

Foto
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/campionati-it-paradelta-2013.html

Per ulteriori informazioni sul CAMPIONATO ITALIANO PARAPENDIO contattare
Marco Zonca - 348 2868641- open2013 (AT) valinis-asd.it
Sito ufficiale http://open2013.valinis-asd.it/

Per ulteriori informazioni sul CAMPIONATO ITALIANO DELTAPLANO contattare
Felice Boccanegra 338 3390070 - asddeltaclubdolada (AT) gmail.com
Simone Testolini 340 2647569
Sito ufficiale http://www.deltaclubdolada.it/

Per ulteriori informazioni sul CONTEST XUBASIO 2013 contattare
info (AT) alisubasio.it - xubasio (AT) gmail.com
Sito ufficiale http://www.alisubasio.it/

Tutti i comunicati stampa FIVL all'indirizzo:
http://www.fivl.it/

sabato 10 agosto 2013

"Codannato senza possibilità d'appello." Il nuovo romanzo di Francesco Toscano pubblicato sul portale http://www.amazon.it/.

La copertina del romanzo "Condannato senza possibilità d'appello." di Francesco Toscano
10 agosto 2013.

Egregi lettori, gentili lettrici del blog, buonasera. 

Mi pregio di comunicarvi che è stato recentemente pubblicato sul portale Amazon.it il nuovo romanzo di Francesco Toscano dal titolo "CONDANNATO SENZA POSSIBILITÀ D'APPELLO.", nel formato Kindle Edition. Chiunque di voi fosse interessato all'acquisto può farlo cliccando sul seguente url:


L'opera in questione è posta in vendita al prezzo di: 
EUR 3,17 anziché €5,15 

Dettagli prodotto

  • Formato: Formato Kindle
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  • Lunghezza stampa: 94
  • Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
  • Lingua: Italiano
  • ASIN: B00EESL94U


SINOSSI:

Le concezioni primitive intorno all'anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l'anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d'animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.
Seguendo tale logica della dottrina della metempsicosi, un anima, condannata a reincarnarsi altre tre volte sulla Terra nei successivi duecento anni, poiché resasi responsabile di un triplice omicidio avvenuto a Palermo nel mese di febbraio del 1893, dopo aver collezionato due insuccessi nelle tre vite vissute in seguito alla sentenza di condanna, regredirà ad anima capace di reincarnarsi solo nel regno animale e vegetale? Oppure ascenderà ad uno stadio più elevato dell’esistenza e/o dell’essere?
In un intrigante ed avvincente corsa verso la redenzione eterna, l’anima reincarnatasi nei corpi di Domenico CALANDREI, pluriomicida, di Turiddu SCARPINATO, manovale ubriacone, di Paolo GOVERNALE, carbonaro deceduto durante i moti rivoluzionari avvenuti a Palermo nel 1820, e in altri corpi, riuscirà, benché pesantemente penalizzata per i delitti commessi, a trascendere la vita materiale e a ricongiungersi con quel Dio Creatore dell’Universo tanto agognato? Oppure no? Tutti i tentativi di redenzione profusi durante l’ultima reincarnazione saranno vanificati da una sfavorevole sentenza?
In attesa del giudizio definitivo l’anima condannata, tremante, attende impaziente di conoscere, in silenzio, il dispositivo di Sentenza che nel giro di poche ore verrà emesso dalla Suprema Corte Celeste; suo malgrado, risulterà a lei sfavorevole costringendola  a ripartire verso un nuovo processo di metempsicosi, dal gradino più basso dell’esistenza, in un pianeta la cui stella è ubicata nella Costellazione della Volpecula.

sabato 6 luglio 2013

Acrobazia in parapendio in Friuli e 1031 chilometri in volo lungo le Alpi.


06 luglio 2013.

Dall'8 al 14 luglio a Gemona del Friuli (Udine) si svolgerà Acromax, la coppa del mondo di acrobazia in parapendio, sotto l'egida della Federazione Aeronautica Internazionale, della Federazione Italiana Volo Libero e dell'Aero Club d'Italia. All'appuntamento italiano della massima competizione di volo acrobatico che si svolge in più tappe mondiali parteciperanno piloti provenienti da una dozzina di nazioni. Teatro della manifestazione il Lago di Cavazzo, o Lago dei Tre Comuni, cioè Cavazzo Carnico, Trasaghis e Bordano, lungo 6500 metri, il più esteso tra quelli naturali del Friuli. La riva dello specchio lacustre di quest'ultima località, sarà il cuore della manifestazione ed ospiterà una zattera galleggiante utilizzata come atterraggio finale dei piloti che decolleranno dal monte San Simeone a 1180 metri d'altezza. Durante il volo i concorrenti eseguiranno figure acrobatiche in "solo", cioè individuale, e "syncro", vale a dire in coppia. La gara è suddivisa in due parti: i primi tre giorni varranno come Campionato Italiano di acrobazia e serviranno anche come prove libere per i partecipanti alla coppa del mondo che occuperà gli ultimi tre. Testimonial dell'evento e del progetto "Gemona Città dello Sport e del Benstare" la campionessa europea di parapendio, la friulana Nicole Fedele. Sono 32 i piloti di parapendio, provenienti da 21 nazioni, che stanno per decollare per l'edizione 2013 della Red Bull X-Alps, 1031 chilometri lungo l'arco alpino da percorrere rigorosamente volando con questi mezzi privi di motore oppure a piedi. La sfida parte il 7 luglio da Salisburgo in Austria per concludersi a Montecarlo nel più breve tempo possibile. Obbligatorio aggirare 10 punti geografici prestabiliti al cospetto di panorami mozzafiato come la vetta dello Zugspitze (2962 m), la montagna più alta della Germania, oltrepassare l'Oberland Bernese in Svizzera, salire fino al Cervino (4478 m), superare il Monte Bianco (4810 m), prima di dirigersi a sud lungo le Alpi Marittime, verso la sospirata meta finale. Ogni pilota è seguito da un team a terra composto da due persone. A rappresentare l'Italia Aaron Durogati, ventiseienne di Merano che lo scorso gennaio ha vinto la Coppa del Mondo di parapendio, e Andy Frötscher, alto atesino di 43 anni, che ha preso parte a tutte le edizioni dell'X-Alps. Nel 2011 vinse lo svizzero Christian Maurer in 11 giorni, 4 ore e 22 minuti quando i chilometri erano ... solo 800 circa.




Gustavo Vitali
Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali
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Per ulteriori informazioni su ACROMAX contattare
Mauro - 328 9563273 - info (AT) vololiberofriuli.it

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giovedì 27 giugno 2013

Mutuo Energia Casa: la riqualificazione energetica a costo zero.

27 giugno 2013.


La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate riparte dalle famiglie per aiutarle a risparmiare sulle bollette. E più la classe energetica è elevata, più lo spread applicato si abbassa. La prima rata dopo un anno.

Ristrutturare la propria abitazione praticamente a costo zero. Grazie ai bonus fiscali e al risparmio che si avrà in bolletta, gli investimenti fatti per riqualificare energeticamente l'immobile, l'investimento potrà essere ammortizzato senza accorgersene. E davanti ai costi per il finanziamento dei lavori, c'è impegno a ridurre lo spread bancario: più la classe energetica sale e più lo spread scende. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate lancia il mutuo Energia Casa dedicato a chi vuole ristrutturare la propria abitazione per migliorarne la classe energetica. Il mutuo prevede il finanziamento fino al 100% delle spese di ristrutturazione, con il versamento della prima rata dopo 12 mesi.

«È una netta presa di posizione nei confronti delle famiglie», premette il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Davanti ad una perdurante situazione economica difficile, c'è la necessità di creare strumenti che possano rilanciare gli investimenti. Abbiamo deciso di ripartire dal nostro nucleo storico, facendo focus sulla casa che è uno dei beni principali per le nostre famiglie». L'abitazione resta infatti uno dei beni di maggiore interesse. Solo che mediamente metà del patrimonio edilizio residenziale risulta essere particolarmente critico sotto il profilo energetico, visto che risale agli anni 50-70. «Riqualificare la casa è fare oggi degli investimenti che possono portare ad un risparmio domani. In più si inizia a versare le rate dopo un anno dall'erogazione del finanziamento », prosegue Scazzosi.

Precisa il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni: «Approfittando dei bonus fiscali sul risparmio energetico che, grazie alla recente normativa, arrivano fino al 65%, e valutando anche il risparmio nella bolletta per il riscaldamento, l'investimento ha quasi costo zero». Infatti, secondo l'ultimo Rapporto Annuale Efficienza Energetica dell'Enea si stima che i costi di riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria varino di molto a seconda della classe energetica dell'edificio: il costo bolletta normalizzato passerebbe dai quasi 16 euro al metro quadrato all'anno per una casa in classe G a meno di un euro a metro quadrato per un'abitazione in classe A.

Inoltre, la Bcc non è solo motore di proposte, ma entra in prima persona nel progetto, credendoci. La formula è quella dello spread, ovvero il guadagno in senso stretto della banca. «Siamo consapevoli del nostro ruolo di banca locale e della necessità che c'è, soprattutto in questo momento, di dare dei segnali importanti», prosegue Barni. «Abbiamo deciso di agire sullo spread: maggiore sarà la classe energetica che l'immobile otterrà alla fine della dell'intervento di riqualificazione energetica e minore sarà lo spread applicato».

Per ulteriori informazioni sul mutuo Casa Energia basta rivolgersi in una delle 17 filiali della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (www.bccbanca1897.it). Occorre affrettarsi perché alcuni bonus fiscali per i lavori di riqualificazione energetica sono validi solamente fino alla fine dell'anno.

Fonte:
Ufficio Stampa Bcc Busto Garolfo e Buguggiate: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - Cell. 340.9665279 - ufficio 0331 594166 - Mail mparotti@eoipso.it

martedì 25 giugno 2013

"CONDANNATO SENZA POSSIBILITA’ D’APPELLO." IL NUOVO ROMANZO DI FRANCESCO TOSCANO. Prima Edizione - Revisione del 21 luglio 2013.

CONDANNATO SENZA POSSIBILITÀ D'APPELLO


Di Francesco TOSCANO


Prima Edizione.
Giugno 2013.
Revisione del 21 Luglio 2013.


Questo libro è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualunque somiglianza con fatti, luoghi o persone reali, viventi o defunte, sono del tutto casuali.


Diritti esclusivi di sfruttamento economico nel diritto d’autore e diritti connessi.

Tutti i diritti letterari della presente opera sono di esclusiva proprietà dell’autore, Francesco Toscano, così come previsto dalla legge 22 maggio 2004, n. 128 sulla diffusione telematica abusiva delle opere dell'ingegno, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43 contenente disposizioni per l'università e la ricerca, dal DLGV 13 febbraio 2006, n. 118, dal DLGV 16 marzo 2006, n. 140 e dal DDL S861 approvato dal Parlamento il 21 dicembre 2007 che consente la libera pubblicazione attraverso la rete d’immagini o musiche a bassa risoluzione o degradate. Il diritto di pubblicazione (Art. 12) è il primo tra tutti i diritti esclusivi di sfruttamento economico e spetta all’Autore o agli Autori. E’ anche un diritto morale. L'autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l'opera. E' considerata come prima pubblicazione la prima forma di esercizio del diritto di utilizzazione. L’Autore ha altresì il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l'opera in ogni forma e modo, originale o derivato, nei limiti fissati dalla legge, e in particolare con l'esercizio dei diritti esclusivi indicati in seguito. L'autore ha altresì il diritto esclusivo di pubblicare le sue opere in raccolta (Art. 18). L’Autore è l’unico che ha il diritto esclusivo di introdurre nell'opera qualsiasi modificazione (Art. 18). Per diritti di sfruttamento economico (Artt.12 e 19) s’intendono una serie di diritti di seguito elencati. Tutti questi diritti esclusivi previsti dalla legge (Art. 19)sono fra loro indipendenti. L'esercizio di uno di essi non esclude l'esercizio esclusivo di ciascuno degli altri diritti. Essi hanno per oggetto l'opera nel suo insieme e in ciascuno delle sue parti. I diritti di utilizzazione economica dell'opera durano tutta la vita dell'autore e sino al termine del settantesimo anno solare dopo la sua morte (Art. 25). Nel caso di morte spettano agli eredi. Il trasferimento o la cessione di tali diritti, si attua attraverso un contratto di cessione e ha una durata limitata nel tempo (Il massimo previsto per legge è comunque fissato in venti anni, vedi precedente (Art. 122 contratto di edizione). Diritti relativi a edizioni critiche e scientifiche di opere di pubblico dominio (Art. 85-quater). Senza pregiudizio dei diritti morali dell'autore, a colui il quale pubblica, in qualunque modo o con qualsiasi mezzo, edizioni critiche e scientifiche di opere di pubblico dominio spettano i diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera, quale risulta dall'attività di controllo critica e scientifica (comma 1.). Fermi restando i rapporti contrattuali con il titolare del diritti di utilizzazione economica di cui al comma 1,spetta al curatore della edizione critica e scientifica il diritto alla indicazione del nome (comma 2.). La durata dei diritti esclusivi di cui al comma 1 è di venti anni a partire dalla prima lecita pubblicazione, in qualunque modo o con qualsiasi mezzo effettuata (comma 3.). Il diritto esclusivo di trascrivere (Art. 14) ha per oggetto l'uso dei mezzi atti a trasformare l'opera orale in opera scritta o riprodotta con uno dei mezzi indicati nell'articolo precedente. Il diritto esclusivo di riprodurre (Art. 13) ha per oggetto la moltiplicazione in copie diretta o indiretta, temporanea o permanente, in tutto o in parte dell'opera, in qualunque modo o forma, come la copiatura a mano, la stampa, la litografia, l'incisione, la fotografia, la fonografia, la cinematografia ed ogni altro procedimento di riproduzione. Il diritto esclusivo di eseguire, rappresentare o recitare in pubblico (Art. 15) ha per oggetto, la esecuzione, la rappresentazione o la recitazione, comunque effettuate,sia gratuitamente che a pagamento, dell'opera musicale, dell'opera drammatica, dell'opera cinematografica, di qualsiasi altra opera di pubblico spettacolo e dell'opera orale. Il diritto esclusivo di distribuzione (Art. 17) ha per oggetto la messa in commercio o in circolazione, o comunque a disposizione, del pubblico, con qualsiasi mezzo ed a qualsiasi titolo, dell'originale dell'opera o degli esemplari di essa e comprende, altresì, il diritto esclusivo di introdurre nel territorio degli Stati della Comunità europea, a fini di distribuzione, le riproduzioni fatte negli Stati extracomunitari. Il diritto esclusivo di comunicazione al pubblico su filo o senza filo dell'opera (Art. 16) ha per oggetto l'impiego di uno dei mezzi di diffusione a distanza, quali il telegrafo, il telefono, la radiodiffusione, la televisione ed altri mezzi analoghi, e comprende la comunicazione al pubblico via satellite e la ritrasmissione via cavo, nonché quella codificata con condizioni di accesso particolari; comprende altresì la messa disposizione del pubblico dell'opera in maniera che ciascuno possa avervi accesso dal luogo e nel momento scelti individualmente. Il diritto esclusivo di tradurre (Art. 18) ha per oggetto la traduzione dell'opera in altra lingua o dialetto. Il diritto esclusivo di elaborare (Art. 18) comprende tutte le forme di modificazione, di elaborazione e di trasformazione dell'opera previste nell'art. 4. Il diritto esclusivo di noleggiare (Art. 18-bis, comma 1) ha per oggetto la cessione in uso degli originali, di copie o di supporti di opere, tutelate dal diritto d'autore, fatta per un periodo limitato di tempo ed ai fini del conseguimento di un beneficio economico o commerciale diretto o indiretto. L'autore ha il potere esclusivo di autorizzare il noleggio da parte di terzi. Il diritto esclusivo di dare in prestito (Art. 18-bis, comma 2) ha per oggetto la cessione in uso degli originali, di copie o di supporti di opere, tutelate dal diritto d'autore, fatta da istituzioni aperte al pubblico, per un periodo di tempo limitato, a fini diversi dal noleggio. L’autore ha il potere esclusivo di autorizzare il prestito da parte di terzi. Alla Legge 633/1941 si affianca anche il Codice Civile, libro V titolo nono, capo I°, articoli da 2575 a 2583.

© 2013, Francesco TOSCANO.
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Uno.

Di quel dì in cui la mia vita e il mio destino cambiarono per sempre, ricordo solo che era un uggioso pomeriggio di fine febbraio, uno dei mesi più freddi nella provincia di Palermo, l'area geografica di questo piccolo globo in cui, sono nato, cresciuto, e più volte mi sono reincarnato. L'aria intrisa d'umidità, spinta da delle folate di un freddo vento di maestrale, entrava in maniera irruente nelle nostre ossa, poveri mortali, costringendoci a stringerci nei nostri scialli di lana di concia, a volte puzzolenti, sino quasi ad asfissiarci, e a imbacuccarci nei nostri paltò di panno robusto che coprivano i nostri pantaloni di fustagno che denotavano le misere condizioni socio economiche in cui eravamo costretti a vivere. Nulla di strano se ciò fosse avvenuto in un altro posto al mondo. Era molto strano per noi siciliani che, oltre a soggiacere alle intemperie, fossimo ancora costretti a marcire nella nostra miseria, nonostante l'Italia fosse stata creata e il governo monarchico ci avesse garantito, a più riprese, che da lì a qualche anno la nostra vita sarebbe migliorata. Purtroppo non avevamo fatto i conti con la "crisi di fine secolo", un periodo di recessione economica che contribuì, infatti, all'aumento della tensione sociale e politica, che si tradusse nella successione di undici governi nei dieci anni che seguirono. Correva l'anno 1893 e il primo governo Giolitti era già in parlamento da circa nove mesi, e lì vi sarebbe rimasto in carica, se non ricordo male, sino al mese di dicembre di quell'anno, per un totale di cinquecento settantanove giorni. Non so dirvi che cosa mi accadde quel giorno nefasto, e mai sarò in grado di spiegarlo ad alcuno, sebbene me l'abbiano chiesto in tanti in questi ultimi due secoli di oscurità.
Non credevo, prima di passar "a miglior vita", quando ancora mi trovavo sulla Terra, che l'Inferno esistesse, sebbene la mia cultura, e la religione da me professata sino a qualche anno prima che io morissi, mi avessero insegnato tutto il contrario. Quello era un Inferno più dantesco che cristiano, più allegorico che metafisico. La mia anima, pur tuttavia, allontanandosi in vita dalla Luce, così precipitando nel buio degli abissi tenebrosi, aveva avuto modo di conoscere e di sperimentare ciò che significasse, per davvero, vivere nella tristezza più assoluta, nell'estremo dolore, nell'enorme disperazione e tormento eterno. Facevo mille supposizioni del perché fosse successo proprio a me, alla mia anima, nel reincarnarmi in quelle nuove vite, chiedendomi ogni istante che cosa avessi potuto realizzare se fosse andata diversamente; per quale motivo la mia anima aveva fatto le stesse esperienze delle vite precedenti, così costringendomi a rimanere in quest'universo fatto di sofferenze e di malvagità?
«La Giuria!»
Tutte le anime che affollavano l'assemblea si alzarono dalle poltrone in cui sedevano, inchinandosi in direzione della Suprema Corte.
«Che l'imputato si alzi!» disse il giudice a latere che sedeva a fianco del Presidente della Corte. Non obiettai. Mi alzai in piedi pronto ad accettare la Sentenza di condanna che da lì a poco sarebbe stata emessa nei confronti della mia anima, forse per l'eternità.
«Che cosa ha da dichiarare a sua discolpa?» disse il Presidente della Corte, guardandomi quasi volesse procedere a un'introspezione psicologica.
«Nulla vossignoria!» dissi timidamente.
«Ammetto le mie colpe e chiedo la clemenza della Corte…», dando così sfogo, ed esternando, tutti i sentimenti di contrizione che in quegli ultimi anni avevo man mano concepito.
«Allora ammettete i fatti che vi vengono contestati? Vi dichiarate colpevole di aver trucidato la vostra famiglia, in un momento d'ira sfociato in un raptus omicida?»
«Sì!»
«Orbene, a conclusione di questi cento anni d'investigazioni, tenuto conto delle circostanze attenuanti ammesse, e in virtù dei poteri a me conferiti», disse il Presidente della Corte, «condanno quest'anima a espiare duecento anni di pena sul pianeta Terra, reincarnandosi per ben tre volte in una nuova vita.»
Continuando disse: «Quest'anima avrà cura di condurre queste altre tre vite nella preghiera e nella penitenza, al fine di lenire il dolore arrecato ad altre anime, le quali nel corso di questo processo hanno chiesto a questa Corte, in ragione dei sentimenti d'amore che vi legarono in vita, di esser assai clemente nel formulare questa Sentenza di condanna appena emessa nei vostri confronti.»
Non dissi nulla. Non replicai. Accettai di reincarnarmi per altre tre volte in una nuova vita sul mio pianeta d'origine. Ero consapevole del fatto che la mia anima mi avrebbe costretto a vivere nel pentimento, Ad maiorem Dei gloriam, di luterana memoria.
Prima di uscire dalla sala dell'assemblea, il Presidente disse: «Accompagnate quest'anima nella sala dell'oblio, affinché si possa reincarnare in una nuova vita.»
E ancora, rivolgendosi direttamente al mio spirito: «Ricordati che ti restano solo queste tre possibilità di redenzione, e che se dovessi fallire miseramente la prova di virtù che ti è stata assegnata, ti ritroverai a dover lottare con le fiere, i prossimi tuoi simili.»
Girai lo sguardo verso i miei due carcerieri che mi stavano per accompagnare nella sala dell'oblio quando, a un tratto, mi balenò in mente un ricordo di una vita da me già trascorsa, sintetizzabile in questa massima ricca di saggezza: «Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.»
Mi feci coraggio, lasciandomi trascinare in quella nuova realtà e dimensione dell'essere.

domenica 23 giugno 2013

Libro/eBook: "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno." - Terza edizione - in vendita su www.lulu.com ad € 10,00.



23 giugno 2013. 


Pubblicato sul portale statunitense www.lulu.com la terza edizione del saggio "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno", di Francesco Toscano, al prezzo di € 10,00 (brossura) e € 5,00 (in formato eBook).


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Sinossi:
Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L'archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all'alba della nostra civiltà. Per questo suo rivolgersi al passato, tale disciplina può essere considerata parte, o complemento della Clipeologia. Gli studiosi di questa nuova “scienza” di frontiera, volta a indagare la presenza di extraterrestri nel passato dell’umanità, hanno dissertato e continuano a discutere circa la possibilità che civiltà aliene, presumibilmente abitanti di mondi disseminati nella nostra Galassia (la Via Lattea), in epoca remota, dopo essere atterrati nel nostro piccolo mondo, avrebbero aiutato l'evoluzione della nostra civiltà, se non, addirittura, "creato" l'uomo con ardite operazioni di biogenetica. Tale teoria rientra nella cosiddetta “ipotesi extraterrestre”, secondo la quale all'origine della civiltà umana vi sarebbe un popolo alieno, proprio come sostengono le varie mitologie quando parlano di “Dèi venuti dal Cielo”. I visitatori spaziali avrebbero fornito ai terrestri le conoscenze necessarie per iniziare il loro lungo cammino verso la civiltà; poi, compiuta la missione, sarebbero tornati al loro mondo sperduto nella Galassia. E' la tesi sostenuta dai “teorici degli antichi astronauti” e sembrerebbe, oggi, una valida risposta alla domanda che sempre di più gli uomini del nostro tempo si pongono: “Siamo soli nel silenzio dell'Universo?”

Dettagli del prodotto:

ISBN
9781291454307
Edizione
Terza Edizione - Revisione del 20 giugno 2013
Editore
Lulu.com
Pubblicato
20 giugno 2013
Lingua
Italiano
Pagine
146
Rilegatura
Copertina morbida con rilegatura termica
Inchiostro contenuto
Bianco e nero
Peso
0,27 kg
Dimensioni (centimetri)
Larghezza: 15,24, altezza: 22,86

domenica 2 giugno 2013

La condizione della donna nell'Ottocento.

2 giugno 2013.

La donna dell’Ottocento, a differenza di quelle delle epoche precedenti, specialmente nel nord Europa, visse quei cambiamenti tipici che si ebbero in quell'epoca ed in particolare quell'intenso processo di trasformazione delle attività umane noto come “rivoluzione industriale”.
Si assiste, comunque, come si è avuto modo di notare nei secoli precedenti, la sostanziale differenza della vita delle donne appartenenti alle diverse classi sociali.
Durante il primo quindicennio del secolo era maturato in Germania una nuova cultura, il Romanticismo, che aveva radici nel pensiero di alcuni filosofi e letterati tedeschi degli ultimi anni del Settecento.
In questo periodo un articolo di Madame de Stiaël fu l’occasione per uno scontro fra classicisti e romantici. I classici insorsero accusando la Stiaël di voler togliere all’Italia l’unica gloria che ancora le rimaneva, quella delle lettere. I romantici, invece, difesero la Stiaël, perché sentivano che amare la patria significava, in quel momento, riconoscere lucidamente la decadenza delle sue cause per sforzarsi di superarle.
La nostra letteratura romantica risorgimentale non raggiunse risultati artistici veramente notevoli, ad eccezione di Foscolo, Leopardi e Manzoni. Fra le donne emerse la figura di Aurore Dupin, scrittrice del movimento romantico, che scandalizzò la società parigina per la vita anticonformista e le relazioni amorose: sfidò la società benpensante portando abiti maschili, scegliendosi lo pseudonimo maschile di George Sand, lanciandosi in amori passionali e sposando la causa dei più deboli ed emarginati.
Dopo alcuni decenni attorno il 1870, prese forma un nuovo movimento artistico in contrapposizione al Romanticismo: l’Inpressionismo.
A scandalizzare il pubblico e la critica fu la mancanza di idealizzazione con cui Eduard Manet presentò il nudo in Olympia; la figura della donna viene esaltata in molti quadri di pittori come Renoir, Monet e Degas.
In un'altra corrente artistica letteraria denominata Verismo, il cui fine era una letteratura che fosse strumento e conoscenza del vero, ebbe come principali rappresentanti meridionali il catanese Luigi Capuana, ed in seguito Giovanni Verga, e una donna: la napoletana Matilde Serao.
Una delle manifestazioni più significative della spinta verso la democrazia fu il movimento per l’emancipazione femminile. Il movimento per i diritti delle donne detto anche “Movimento femminista”, si affermò per la prima volta in Europa nel tardo XVIII secolo e dopo importanti conquiste ottenute a cavallo tra il XIX secolo e il XX secolo passò momenti di difficoltà fino a rifiorire durante gli anni Sessanta del Novecento.
Le tre direzioni di riflessione e di impegno del femminismo sono state:
• la ricerca della solidarietà e la presa di coscienza dell’identità di genere , al fine di consolidare le posizioni politiche e sociali delle donne;
• le campagne di sensibilizzazione a favore dell’aborto, dell’eguaglianza di trattamento economico, dell’eguale responsabilità nella cura dei figli e contro la violenza domestica;
• il fiorire delle discipline accademiche che raccolsero intorno all'area dei cosiddetti “woman studie’s” (studi delle donne e del genere) e che forniscono argomenti teorici e dati empirici del movimento.
Durante la rivoluzione industriale il passaggio dal lavoro artigianale ( che le donne avevano svolto tradizionalmente in casa e senza essere retribuite) alla produzione di massa fece sì che le donne delle classi meno abbienti entrassero in fabbrica come salariate. Ciò rappresentò, pur tra grandi contraddizioni sociali, il primo passo per l’indipendenza, sebbene i rischi sul lavoro fossero elevati e i salari, inferiori a quelli degli uomini, amministrati dai mariti.
Un ruolo determinante nell'affermazione dell’uguaglianza di genere ebbe il movimento delle “Suffragette”, che fiorì dal 1860 al 1930, riunendo donne di diverse classi sociali e di diversa istruzione attorno al comune obiettivo del diritto di voto. Questo movimento era attivo soprattutto negli USA e in Inghilterra dove alcune associazioni iniziarono ad organizzare manifestazioni e proteste.
Negli ultimi decenni del XIX secolo, tuttavia, il movimento per l’emancipazione della donna, grazie soprattutto ad Anna Maria Mozzoni e Anna Kuliscioff, si intrecciò strettamente con quello operaio e socialista e con il Congresso delle donne, indetto a Roma nel 1908 dal Consiglio nazionale delle donne, nacque il suffragismo femminile italiano.
In Italia le donne votarono solamente il 2 Giugno 1946.


LA CONDIZIONE DELLA DONNA IN SICILIA E NEL RESTO D'ITALIA DAL RINASCIMENTO AL SETTECENTO.

2 giugno 2013. 

La donna nel Cinquecento

In Italia tra il XIV e il XVI sec. la donna occupa un posto privilegiato e gode di quella generale emancipazione dell’individuo che pare delinearsi in quest’epoca. Lo storico svizzero BURCKHARDT, autore di “La civiltà del Rinascimento in Italia (1860)” scrisse: «[...] Finalmente, per bene intendere la vita sociale dei circoli più elevati del Rinascimento, è da sapere che la donna in essi fu considerata pari all’uomo.» BURCKHARDT vuole dimostrare la “virilità” della donna italiana nel Rinascimento. Le donne appartenenti a famiglie agiate ricevono la stessa educazione degli uomini; esse studiano le lingue classiche e lettere, e compongono versi che si sarebbe tentati di attribuire a uomini. La donna italiana rivaleggia in questo periodo con l’uomo per individualismo, intelligenza e coraggio. A sostegno di tale tesi lo storico BURCKHARDT cita alcune donne importanti dell’epoca, tra cui: Cassandra FEDELE; Vittoria COLONNA; Caterina SFORZA. 


 Caterina SFORZA 

Caterina SFORZA nacque a Milano nel 1463; sul suo conto gli storici non sono in grado di affermare il giorno di nascita. Figlia illegittima di Galeazzo Maria SFORZA , duca di Milano, e di Lucrezia LANDRIANI, moglie del conte e cortigiano Gian Piero LANDRIANI, fu signora di Imola e Forlì, prima con il marito Girolamo RIARIO, poi come reggente del figlio primogenito Ottaviano. Nel XV secolo era fra le donne più ammirate di tutta Europa. In giovane età si distinse per la sua azione temeraria e coraggiosa che mise in atto per salvaguardare i propri titoli ed onori, così come i propri possedimenti, quando i suoi Stati vennero coinvolti negli antagonismi politici. Nella vita privata si dedicò, fra l’altro, a svariate attività fra cui la caccia ed alcuni esperimenti di alchimia. Negli ultimi anni della sua vita confidò ad un frate: «Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo.» Morì a Firenze il 28 maggio 1509. 


 Sofonisba ANGUISSOLA 

Fra le donne del Cinquecento, voglio ricordare la pittrice Sofonisba ANGUISSOLA, (nata a Cremona nel 1535 circa, e morta a Palermo il 16 novembre 1625), della famiglia piacentina degli Anguissola, e la sua produzione artistica. Sofonisba Anguissola fu una delle prime esponenti femminili della pittura europea. Anche se la sua celebrità non fu pari a quella di altre pittrici salite in seguito alla ribalta dell'arte come Artemisia Gentileschi, Rosalba Carriera o Angelika Kauffman, Sofonisba rappresentò la pittura italiana rinascimentale al femminile. Si formò alla scuola del pittore lombardo Bernardino Campi, che, pur non appartenendo alla nota famiglia di pittori cremonesi comprendente i più celebri Vincenzo, Giulio e Antonio Campi, aveva uno stile che si rifaceva agli esponenti di spicco dell'arte manierista in voga nell'Italia settentrionale tra Cinquecento e Seicento. Lo stile di Bernardino influenzò notevolmente Sofonisba, che ne tradusse i tratti essenziali nell'ambito prediletto: quello della ritrattistica. Sofonisba Anguissola partecipò come figura di spicco alla vita artistica delle corti italiane data anche la sua competenza letteraria e musicale, ed ebbe una fitta corrispondenza con i più famosi artisti del suo tempo. Fu citata anche nelle Vite di Giorgio Vasari grazie a Michelangelo Buonarroti che sosteneva che la giovane fanciulla avesse talento. Fu il padre di Sofonisba a scrivere a Michelangelo e a mandargli i disegni della figlia. Fra quei disegni c'era anche un Fanciullo morso da un granchio, nel quale la giovanissima artista cremonese, allora poco più che ventenne, aveva colto l'espressione del dolore infantile con un'invenzione che piacque molto al grande artista fiorentino. Quella smorfia di dolore fermata da Sofonisba la ritroviamo poi nel Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio. Nel 1573 sposò Fabrizio Moncada, governatore del principato di Paternò (CT), dal 1573 al 1579. Un documento del 25-06-1579 ha permesso recentemente di attribuire alla pittrice il quadro di “Santa Maria dell’Itria” custodito presso la chiesa di Paternò. Un altro atto del 26-07-1579, recentemente venuto alla luce, ha permesso di evidenziare un aspetto alquanto significativo della vita di Sofonisba. In questo documento si legge, infatti, che la pittrice ricevette, su mandato di Aloysia de Vega e Luna, onze (moneta del tempo) 120 quale segno di gratitudine per tutto il tempo in cui fu governatrice del principato. 

  • Sofonisba Anguissola paintings prints reproductions
 La donna nel Seicento 

Nel Seicento la donna, sia che fosse nobile o borghese, aveva l’unico obiettivo di diventare una buona moglie; era sempre bene educata, sapeva leggere e scrivere (cosa che invece non si ebbe modo di riscontrare nel Rinascimento,dove era raro incontrare donne colte) e fin da piccole venivano avviate agli atti di pietà e venivano istruite sulla religione ed il culto. Dovevano provvedere ad una dote, commisurata alla ricchezza della famiglia, e se non si fossero sposate venivano mandate in convento (solitamente ciò accadeva alle donne di ceti inferiori) dove imparavano le arti “obbligatorie” per le donne del tempo, ovvero filare e tessere, cucinare e governare la casa. Mentre le giovani donne aristocratiche e borghesi conducevano una vita più agiata, quelle appartenenti ai ceti meno abbienti dopo il matrimonio, che avveniva di solito in tenera età, si dedicavano ad accudire la numerosa prole. E’ doveroso evidenziare la condizione delle contadine e delle serve. Le contadine dedicavano gran parte della loro vita ad un lavoro durissimo nei campi, a governare gli animali, ed in particolare alla mungitura del latte, ed in seguito alla preparazione del formaggio e del burro. Le donne che invece venivano avviate alla vita monacale entravano in convento spinte da diversi motivi: chi per fede, chi per costrizione da parte delle famiglie, o chi cercava semplicemente una casa per sfamarsi. Le donne del Seicento non potevano frequentare le università; ciò malgrado alcune di loro si dedicarono con passione alla ricerca scientifica. 

 La donna nel Settecento 

Nel Settecento le donne acquisirono una libertà maggiore rispetto le epoche precedenti. Pur restando fortemente soggette alle leggi paterne, una volta sposate erano libere di esercitare una sorta di dominio in casa. Le ragazze di buona famiglia, rispetto alle loro coetanee medievali e rinascimentali, che potevano essere solo intraviste durante le funzioni religiose, potevano uscire di casa. Esse avevano la possibilità di incontrare il loro futuro marito ai ricevimenti, ai concerti, o addirittura, se erano state recluse in convento, durante le commedie messe in scena nei parlatori dei chiostri. Pur tuttavia non tutte le famiglie erano così libertarie con le giovani donne, e le usanze e i tempi dell’entrata nel mondo delle giovani donne variava da regione a regione. Le ragazze provenienti da famiglie borghesi restavano più a lungo in famiglia, sotto stretta sorveglianza, e non lasciavano la casa fino al giorno del matrimonio. Nel ‘700 nacque una nuova “figura cavalleresca” che compare a fianco delle giovani donzelle nobili e borghesi: il cicisbeo o cavalier servente. Si trattava di un uomo, che non era mai l’amante della donna, il quale poteva assistere alla toelettatura mattutina della giovane, quando le cameriere la pettinavano e la vestivano. Il cicisbeo aveva il compito di accompagnare la sua dama a passeggio, a tavola, in società e a teatro ma non passava la notte con lei. Il suo compito era anche quello di elogiare la sua dama. D’interesse è la feroce satira mossa a questa “figura cavalleresca” nel poemetto “Il giorno” di Giuseppe Parini, poeta, librettista e traduttore italiano del Settecento, un poema didascalico - satirico contro la nobiltà, che esprime gli ideali della borghesia lombarda seguace dei principi dell’Illuminismo.

giovedì 2 maggio 2013

Monreale (PA), 03 Maggio 2013: Processione del SS. Crocifisso. La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso.

2 maggio 2013.

Domani, 03/05/2013, dalle ore 18.00 e sino a notte fonda, come ormai avviene ogni anno dal 1626, sfilerà per le strade del Comune di Monreale, in provincia di Palermo, la Solenne Processione in onore del SS. Crocifisso. In mattinata, e precisamente alle ore 11.00, presso la chiesa della Collegiata, sarà celebrato, dal neo arcivescovo, monsignor Michele Pennisi, il solenne pontificale. 
Nel primo pomeriggio, e precisamente alle 14.00, altro momento di grande suggestione, che richiama centinaia di fedeli, è quello della tradizionale discesa a spalla del fercolo, che verrà posizionato sulla "vara" davanti il pannello di maiolica retrostante la chiesa della Collegiata. 
(Nella foto a destra il pannello di maiolica. La Chiesa del SS. Crocifisso, si legge nel libro di A. Giuliano Alaimo (I Canonici), "è uno scrigno di gioielli d’arte sugli stalli della quale brillarono nei secoli scorsi le più".Tra questi tesori d’arte occupa un posto eminente il grande pannello in maiolica, formato da mattonelle di ceramica maiolicata policroma, posto all’esterno dell’abside della Chiesa omonima, per complessive 1500 mattonelle di cm. 18 con una superficie di circa mq. 50, il più grande del genere in Italia.)
Tutto questo in attesa della processione vera e propria, che inizierà,come anzidetto, alle 18.00. 
Poco prima del suono della campanella, che da' avvio al corteo, le autorità civili si recheranno a Palazzo Arcivescovile per "scortare" il vescovo, fino alla confluenza fra via Umberto I e via Antonio Veneziano, dove le stesse autorità si aggregheranno alla processione. Il primo tratto è quello forse più suggestivo, all'interno de quartiere del "Pozzillo", uno dei primi insediamenti urbanistici di Monreale. Il tratto si conclude con quella che i monrealesi chiamano "a nisciuta ru ferru", dove è necessaria una particolare ed accorta manovra per consentire al simulacro di venire fuori dalle viuzze strettissime. La manovra, per la sua particolare difficoltà, si conclude con uno scrosciante applauso. (Nella foto, in alto a sinistra, la manovra eseguita il 03/05/2010.
Da via Antonio Veneziano, quindi, si arriva fino a piazza Canale. Da lì il Crocifisso salirà per via Pietro Novelli alta, fino all'abbeveratoio. Prima, però, all'altezza di via Terrasi, le autorità abbandonano il corteo. Dopo "l'abbiviraturi" è la volta della ripida discesa di via Garibaldi, meglio conosciuta a Monreale come "a scinnuta ru Signuri", fino a piazza Spasimo. A quel punto la processione tornerà verso piazza Vittorio Emanuele, attraverso via Venero, Corso Pietro Novelli e via Roma. Sotto il palazzo di città, a tarda sera, è in programma il tradizionale omaggio del Comune con l'inchino degli stendardi che rappresentano la cittadinanza. L'ultimo tratto della processione, quando ormai sarà notte fonda, toccherà via Benedetto D'Acquisto e via Palermo, aspettando il tradizionale gioco pirotecnico conclusivo, annunciato, come sempre, da uno squillo di tromba. Quindi, il rientro in Collegiata e per i "fratelli" il meritato riposo. 

Storia


La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso sono molto diverse. La leggenda racconta che intorno al 1540, nel Mediterraneo navigavano due navi: una con a bordo cristiani delle vicinanze di Palermo, e propriamente di Monreale, di Boccadifalco e di Altarello di Baida, l'altra era una nave turca. Si racconta che i turchi avessero con loro un Crocifisso che trattavano in modo molto irriverente. I marinai palermitani scandalizzati per gli atti contro la venerata immagine, chiesero ed ottennero di potere riscattare il simulacro del SS. Crocifisso in cambio di una forte somma di denaro.

Ritornati al porto di Palermo sorse tra loro questione a chi il "Crocifisso" dovesse appartenere e per stabilire chi dovesse avere il simulacro, quegli uomini decisero di metterlo sopra un carro trainato da buoi: dove si sarebbe fermato il carro, sarebbe sorta una chiesa che avrebbe custodito il "Crocifisso". I buoi si fermarono varie volte e in vari luoghi ma, percossi, continuarono il loro viaggio, poi si fermarono proprio dove ora sorge la chiesa della "Collegiata" e, nonostante le bastonate non vollero più muoversi.

Un'altra leggenda riguarda il Simulacro del SS.Crocifisso, racconta il Pitrè: "Una vecchietta sui 75 anni, certa Michela, mi ha raccontato: "Un monrealese aveva un giardino di rose, venne a Palermo a vederne, ma non trovò chi ne comprasse, onde s'avviò per andarle a buttare a mare. Quivi un marinaio gliele chiese in cambio di un Crocifisso ch'egli aveva in barca. A quel Crocifisso mancava la testa. Adagiata sopra un carro tirato da buoi, Esso fu portato fino a Monreale, proprio là, ai piedi dell'attuale Collegiata. Chiuso entro una chiesa e riaperto al terzo giorno, fu trovato bello e compiuto con l'espressiva testa che ora ha."

La storia però ci racconta cose ben diverse: intorno al 1400 fu costruita la chiesetta del SS. Salvatore perché sede della confraternita omonima. Questa chiesa in seguito divenne la sede del Collegio dei Canonici, fondato da Monsignor Venero e per questo venne chiamata "Collegiata". Fu Monsignor Venero, allora arcivescovo di Monreale, ad ordinare la fattura del "SS. Crocifisso" alla famiglia Gagini che a quel tempo era famosa in tutta la Sicilia.

Questo trova conferma nel fatto che in seguito all'incendio del Capellone avvenuto il 1 marzo del 1985, il simulacro del SS. Crocifisso fu restaurato dal Professore Angelo Cristaudo,di Acireale, sotto l'alta sorveglianza della Sovraintendenza ai beni Culturali.

Il Professore Cristaudo, che aveva restaurato precedentemente quello di Assoro, notò che tra i due Crocifissi vi era una grande somiglianza e rilevò che avevano lo stesso stile della barba, dei capelli e della corona; dello stesso stile era l'apertura del Costato e corrispondenti erano i piedi incrociati e le dita prolungate.

Rilevò anche che per la composizione dei due Crocifissi era stato utilizzato un materiale composto di tela, gesso, colla e carta pesta distesa su una struttura di assi di legno. La dichiarazione del Professore Cristaudo è molto importante perché sappiamo che l'autore del Crocifisso di Assoro è "Antonello Gagini" e questo ci permette di supporre che sia anche l'autore del Crocifisso della Chiesa di Monreale.

Domenico Gagini aprì una bottega a Palermo nel 1463 e alla sua morte, la bottega venne diretta dal figlio Antonello che continuò la produzione di statue di Madonne, di Santi e di Crocifissi. Antonello morì a Palermo nel 1536. La Confraternita del SS. Crocifisso fece l'ordinazione tra il 1525 e il 1535 e questo fa pensare che la Confraternita possa aver fatto l'ordinazione alla bottega dei Gagini.

Immagine del SS. Crocifisso

Si dice che questo "Crocifisso" somigli veramente a Gesù Cristo, addirittura che sia il vero ritratto e si racconta "che una volta un alto personaggio venuto da Alessandria d'Egitto in Monreale, riuscito ad eludere la vigilanza dei custodi della chiesa appena vedutolo esclamasse sorpreso: E' desso ! E' desso! - "Ohi? Perché " gli chiese uno che gli stava vicino: ed egli lo sconosciuto:-" Perché di questo crocifisso si parla tanto in Alessandria e da tutti si crede che esso sia il solo che somigli davvero a Gesù Cristo"."(tratto da: Feste patronali in Sicilia descritte da Giuseppe Pitrè).

Il simulacro del SS. Crocifisso, nella chiesa della "Collegiata" prima veniva coperto da sette veli: il primo era tutto rosso il secondo il terzo il quarto il quinto e il sesto raffiguravano alcuni episodi della passione di Cristo, il settimo, che era tutto nero, portava la scritta al centro "expiravit".

Nessuno poteva rimuovere questi veli. Oggi il Crocifisso non viene più coperto, tranne nei venerdì di Quaresima, durante la liturgia penitenziale conosciuta come "la calata dei veli".

Il suo volto mostra segni di dolore e di gioia e ha "la dolce espressione di colui che muore come Padre che ha salvato i figli". Il suo viso ha tre espressioni:
1. quella del Cristo Dio Redentore: l'occhio sinistro spento, le labbra atteggiate ad un dolce paterno sorriso;
2. quella dell'uomo dei dolori : l'occhio destro chiuso, le labbra serrate, il capo piegato fin quasi a toccare il mento;
3. quella dell'uomo che muore sotto lo sforzo enorme dell'ultimo respiro, mentre si contrae, abbassandosi su se stesso, ormai esanime pendente dalla Croce."

"Nel 1709 detta "Vara" venne portata a spalle nude e poi a piedi scalzi da circa quaranta uomini". Da questa citazione esplicita riportata sul libro "della tradizione alla storia" di Mons. Lorenzo Bertolino capiamo che questi uomini rappresentano coloro che oggi vengono chiamati "I Fratelli".


I festeggiamenti del 3 Maggio

LA "VUCI" “…Ittamu tutti na vuci…”. 



Durante la processione del 3 maggio si può ben udire questa tipica espressione dialettale appartenente al gergo dei Fratelli; infatti queste caratteristiche “Vuci” non sono altro che delle invocazioni nate su iniziativa di un singolo fratello, il quale con la mano protesa verso la Venerata Immagine, lancia appunto un grido, attirando l’attenzione del gruppo dei con frati, i quali a loro volta rispondono in coro “…Grazia.” Queste vuci, in dialetto siciliano, appartengono ad una vera e propria tradizione popolare,legata fortemente ad un significato religioso- culturale. Riportiamo le dodici “vuci”: E che bedda sta iurnata U signori è pi la strata! Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi su beddi sti quattro rosi Nostru Patri ca’ ni vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che bedda sta santa cruci Aruramual tutta na vuci! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Cincu chiai, e cincu rosi Aruramuli iddu li vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che beddu stu crucifissu Fa li grazie sempri spissu! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Chi nsu beddi sti quattro ciuri Pirdunatici, Signuri! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Vi salutu, o Sacra Testa Ch’è di spini è incuranata Oi che la vostra festa Vaiu girannu pi la strata!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi fu beddu pi la strata! Nostru Patri torna a so casa! Grazia Patruzzu Grazia! Amurusu! Grazia! Nostru Patri!Binirici a campagna! Nostru Patri! Binirici i malati ! Grazia all’arma e ù pirdunu ri piccati.


ANALISI ANTROPOLOGICA DELLA FESTA

Come tutte le feste patronali, anche quella del SS. Crocifisso è espressione di più significati: è appuntamento ed attesa. Fin da metà aprile i fedeli sentono sempre di più l'ansia di quei giorni, in cui esprimeranno se stessi attraverso il proprio Pathos (sentimento) il proprio Ethos (visione del mondo) ed il proprio Ekos (risonanza sonora). La festa è un momento di grande amicizia perchè tocca profondamente il Thumos (spirito), essa accomuna tutte le classi sociali divenendo un richiamo alla famiglia e al proprio passato. I giorni di festa sono preceduti dai giochi d'artificio sparati sul monte Caputo, quasi come una "purificazione", dal momento che, terminati, ha inizio la celebrazione della S. Messa. In genere gli elementi di purificazione sono 2: ACQUA-FUOCO, che sono legati a dei ruoli ben determinati: ACQUA FEMMINA / FUOCO MASCHIO. Quindi, il fuoco prepara la vigilia delle feste, esso è luce nell'attesa. Durante i tre giorni tutto sembra cambiare, nell'aria si sente quell'energia, quell'amore, quel senso di pace di un popolo che tende verso il Signore. Ma il suo culmine carico di PATHOS, si riscontra giorno 3 in cui il Crocifisso è portato in processione per le vie del paese. La processione come componente dell'azione liturgica, ha un aspetto dinamico e comunitario; essa ha due ordini: quella che precede la "Vara" che è una processione ordinata per i fedeli e la processione caratterizzata dalla fola sui balconi pronta, al passaggio della Vara, ad omaggiare il Crocifisso lanciando petali di rosa. La processione del Crocifisso, presenta il suo folklore ma invita alla preghiera; sembra di contenere molto di profano, ma nel cuore dei fedeli tutto si compie per amore di Cristo. Anche se nel corso del tempo, qualcosa potrebbe cambiare, la religiosità verso il Crocifisso non si spegnerà mai nel cuore dei monrealesi, che in tempi non molto felici quali la peste o la guerra, hanno continuato a sperare ed ad avere fede nel Cristo Crocifisso.

mercoledì 1 maggio 2013

Due raduni di deltaplano e parapendio nei cieli del Veneto.

01/05/2012.

Due tradizionali, importanti eventi di volo in parapendio e deltaplano sono alle porte e presto questi mezzi per il volo libero, cioè senza motore, coloreranno i cieli del Veneto. 
Dal 9 al 12 maggio a Feltre (Belluno) la 30.a edizione del Trofeo Guarnieri interesserà l'area del Monte Avena, una montagna che si pone in posizione panoramica sulla vallata feltrina e bellunese. I decolli sono situati sulle pendici del monte a circa 1400 metri, gli atterraggi si trovano in località Arten o all'avio superficie Tablà a circa 3 km da Feltre, mentre il centro operativo della manifestazione, organizzata dal Paradelta Club Feltre, è posto presso la Birreria Pedavena. 
Sarà il direttore di gara, Maurizio Bottegal, a stabilire quale decollo ed atterraggio utilizzare secondo le condizioni meteo di ciascuno dei quattro giorni di gara e stabilire i percorsi per i 130 piloti di parapendio,massimo numero ammesso alla manifestazione. Un percorso classico, per esempio, prevede il decollo dal Monte Avena, toccare l'aeroporto di Belluno,poi il comune di Seren del Grappa ed atterrare al Tabià di Feltre. 
Ritrovo di piloti di deltaplano il 25 e 26 maggio a Cappella Maggiore (Treviso) per volare alla conquista del 14° Trofeo Zanchettin, organizzato dal Delta Club Falchi Del Pizzoc. Centro operativo ed atterraggio con stand gastronomico sono posti in paese. Come decollo principale sarà utilizzato quello del Monte Pizzoc (1565 m) che racchiude lo splendido altipiano del Cansiglio, con alternativa in caso di determinate condizioni meteo di dirottare verso quello a Pian dele Femene che sovrasta i laghi di Revine. 
La zona di volo fa da ponte orografico tra pianura veneta e Dolomiti Bellunesi più a nord, con una notevole eterogeneità di ambienti e di condizioni aerologiche che permettono voli fino a Valdobbiadene ed a Maniago sorvolando il Pian del Cansiglio, a Vittorio Veneto e al Parco delle Dolomiti Bellunesi passando per l'Alpago, in un'area di volo estesa per circa 1620 km quadrati. Con deltaplano e parapendio ci si sposta anche per centinaia di chilometri sfruttando le correnti d'aria ascensionali. Il pilota è equipaggiato con vari strumenti tra i quali il GPS che registra il suo volo. Al termine dallo scarico della traccia nel computer dell'organizzazione si desume se egli ha toccato tutti i punti del territorio che contrassegnano il percorso di gara e si formano le classifiche. Vince chi impiega meno tempo a chiudere il percorso, oppure chi ha volato per la maggior distanza.

Gustavo Vitali
Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero
http://www.fivl.it - 335 5852431 - skype: gustavo.vitali
vitali.stampa (AT) fivl.it

Foto
http://www.gustavovitali.it/pagine/comfivl/feltre-pizzoc-2013.html

Per ulteriori informazioni sul TROFEO GUARNIERI di parapendio contattare
Matteo Di Brina - 335 7686921- dbmatteo (AT) libero.it
Sito ufficiale http://www.guarnieritrophy.it/

Per ulteriori informazioni sul TROFEO ZANCHETTIN di deltaplano contattare:
Federica Rova 3494006771 - Marilena Rova 3470785960
dcfalchidelpizzoc (AT) yahoo.it
Davide - 347 3200830 - info (AT) alpeadriaflights.net
Sito ufficiale http://www.dcfalchidelpizzoc.it/


Tutti i comunicati stampa FIVL all'indirizzo:
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