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sabato 14 febbraio 2009
LAVORO NERO: NEGOZI CHIUSI A CATANIA, RIAPERTI SOLO SE ASSUMONO.
lunedì 9 febbraio 2009
MUSICA: FOSSATI A PALERMO E CATANIA,"SUL PALCO LA MIA ENERGIA".
mercoledì 4 febbraio 2009
La città di Catania festeggia la Santa Patrona: Sant'Agata.
04 Febbraio 2009.
Le origini della festa
Le origini della venerazione di sant'Agata si pensa siano da far risalire all'anno seguente il martirio della santa vergine e martire catanese, ovvero al 252. Il popolo nutrì subito una grande devozione per la vergine Agata che si era votata al martirio pur di difendere il suo onore e per non abiurare alla sua fede. I catanesi furono orgogliosi di questa giovane che si rivoltò contro il volere del proconsole romano Quinziano. In questo si dovette innestare l'odio per l'oppressore straniero. Per quanto attiene la festa vera e propria è molto difficile stabilire quale fu l'anno di inizio delle celebrazioni. Secondo alcune testimonianze ancora prima della nascita di Agata veniva celebrata una festa pagana durante la quale un simulacro di una vergine veniva portato in processione per le vie della città. Un'altra tradizione viene riportata da Apuleio ne Le metamorfosi, secondo la quale la festa della dea Iside nella città greca di Corinto avrebbe molti punti di contatto con la festa catanese. In particolare il popolo vestito di una tunica bianca che partecipava ai festeggiamenti (questo sarebbe l'accostamento al saccu bianco indossato dai devoti in processione). Sicuramente i primi festeggiamenti a sant'Agata, anche se non programmati, avvennero spontaneamente il 17 agosto 1126 quando le spoglie della santa catanese, trafugate nel 1040, furono riportate in patria da due soldati, Gilberto e Goselino, dalla città di Costantinopoli dove erano state trasportate 86 anni prima. Esse furono accolte dal vescovo di Catania Maurizio che si recò al Castello di Jaci per accoglierle. Sparsasi la voce, nel corso della notte, i cittadini si riversarono nelle strade della città per ringraziare Dio di aver fatto tornare, dopo 86 anni, le spoglie della amata martire Agata. Ma anche dopo il ritorno delle reliquie non vi furono dei festeggiamenti organizzati, almeno come li intendiamo oggi.
I festeggiamenti erano per lo più di natura liturgica e si svolgevano all'interno della Cattedrale. Ciò sarebbe dimostrato in maniera indiretta da quanto avvenne il 4 febbraio 1169, quando un tremendo terremoto rase al suolo la città di Catania seppellendo sotto le macerie il popolo di fedeli che si trovava all'interno della cattedrale, in preghiera, per la celebrazione del martirio di sant'Agata. In quella occasione, secondo alcune cronache dell'epoca, perirono oltre 80 monaci ed alcune migliaia di fedeli sotto le volte del tempio crollato.
Soltanto nel 1376, anno di costruzione della vara (fercolo), in legno, si presume che siano iniziati i festeggiamenti con la processione per le vie della città. Dal 1209 al 1375 avvenivano processioni con il velo della santa. Il fercolo attuale fu ricostruito nel 1946 dopo che i bombardamenti della seconda guerra mondiale lo avevano seriamente danneggiato, tutto in argento su di un telaio in legno. Quello preesistente era stato invece inaugurato nel 1519.
Poco a poco alla festa puramente religiosa si affiancò una festa più popolare, voluta dal Senato della città e anche dal popolo che coglieva l'occasione per avere qualche giorno di sano divertimento. A questo punto, per evitare degenerazioni che potessero creare problemi di ordine pubblico, venne creato un regolamento al quale dovevano attenersi gli organizzatori dei festeggiamenti. Pertanto in abbinamento alla processione della vara per le vie cittadine, si inserirono spettacoli di natura diversa per intrattenere i fedeli che arrivavano da ogni parte della Sicilia.
Fino al 1692 la festa si svolgeva in un giorno solo il 4, il 5 febbraio era il giorno della ricorrenza del martirio di sant'Agata. Dal 1712 la festa assunse un'importanza maggiore venendo strutturata su due giornate di festeggiamenti, il 4 e 5 febbraio; forse anche per il fatto che dopo il terremoto del 1693, che rase al suolo tutta la città, Catania venne ricostruita attuando una pianta ortogonale che rese la viabilità più facile con strade più larghe e ordinate, ma soprattutto la città si era espansa e il giro dei quartieri cittadini non poteva più essere effettuato in un solo giorno. Verosimilmente la festa dovette subire delle interruzioni negli anni successivi a due eventi drammatici che distrussero la città:
- Nel 1669 una eruzione catastrofica dell'Etna ricoprì di lava gran parte della città rendendo impraticabile oltre il 50% della viabilità cittadina;
- Nel 1693, come già detto, un terremoto di enorme magnitudo sconvolse il Val di Noto distruggendo completamente la città di Catania.
domenica 4 gennaio 2009
Telestrada apre i battenti a Catania.
04 Gennaio 2009.
lunedì 3 novembre 2008
Superenalotto, svelato il mistero sul vincitore extracomunitario di Catania: c'è lo zampino delle Iene.
03 Novembre 2008.
sabato 1 novembre 2008
Canti popolari siciliani: origini, storia e nessi con le realtà sentimentali e temporali.
01 Novembre 2008.
Fonte: Comune di Catania .
sabato 18 ottobre 2008
Domani 19 ottobre riscoprite Catania nel Medioevo.
Appuntamento: ore 9.30 Piazza Santa Maria di Gesù (davanti al Bowling).
Catania… questo bel paese cui danno il nome di “Paese dell’Elefante” è di gran momento e di gran fama. Posta sulla spiaggia del mare, la città di Catania ha dei mercati molto frequentati, degli splendidi palazzi, delle moschee grandi e piccole, dei bagni, dei caravanserragli ed un bel porto. Da ogni parte dell’orizzonte muovono viaggiatori alla volta di Catania; dalla quale parimenti si esporta ogni maniera di mercanzie minute e di grossi carichi. Prende l’acqua dai fiumi del territorio ed ha fontane abbondanti… Vasti i colti di Catania; buona la terra da seminare; forti le mura della città; estesa la giurisdizione...
Edrisi (Xii sec.)
Catania era originariamente un insediamento siculo, rifondato come Kατάvη nel 729 a.C. da coloni greci calcidesi guidati daTucle. Dopo la dominazione siracusana, è stata conquistata dai romani nel 263 a.C. Alla caduta dell'Impero romano ha seguito le sorti della Sicilia, venendo conquistata prima dagli ostrogoti, poi dagli arabi, dai normanni, dagli svevi e dagli angioini. Nel 1282, passò agli aragonesi e con re Martino I di Sicilia Catania divenne capitale del Regno di Sicilia dal 1402 al 1416. Passata sotto i domini spagnolo, piemontese e borbonico, nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.Del periodo greco e della dominazione romana a Catania rimangono pochissime tracce e reperti, a causa dei disastrosi terremoti (che hanno raso al suolo la città) e delle conseguenti ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente. Il Teatro Romano (del II secolo), l'Odeon (III secolo), l'Anfiteatro (II secolo), le Terme dell'Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, i resti di un acquedotto presso il parco Gioeni e alcuni edifici funerari sono tutti i resti attualmente visibili della Catania romana. Il Teatro romano e l'Odeon sono stati restaurati negli ultimi anni e sono comodamente visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visitabili dal 1907 (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro. Probabilmente anche u Liotru, il simbolo della città situato attualmente al centro di Piazza Duomo, è stato costruito in epoca romana. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un elefante. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome di Eliodoro, necromante semi-leggendario e grande avversario di Leone il Taumaturgo. L'elefante sormonta un obelisco egittizzante di cronologia incerta con figure puramente decorative. Inoltre, sono state prodotte a Catania una serie di monete, che comprende bellissimi conii - da quelli arcaici - con Nike e Zeus in trono - a quelli dei grandi incisori - Eveneto, Eraclide eProcle, con testa di Apollo.
La città medievale
Del periodo normanno si conservano principalmente il castello di Aci Castello e le absidi della Cattedrale di Sant'Agata (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la vara, il busto-reliquiario e la cassa-reliquiaria di Sant'Agata, realizzato dal senese Giovanni di Bartolo nel XIV secolo. Unico monumento di età bizantina è la Cappella Bonajuto (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché cappella privata): si tratta di una "trichora" bizantina cioè un edificio con tre absidi; prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di Jean Houel. Del periodo svevo (XIII secolo) è il portale della chiesa di Sant'Agata al Carcere e il federiciano Castello Ursino (di recente restaurato, è ora sede del Museo civico (raccolte Biscari e dei benedettini) coevo del più famoso castello pugliese di Castel del Monte.
La città rinascimentale
Della dominazione aragonese rimane la chiesa di Santa Maria di Gesù situata nella piazza omonima, costruita nel Cinquecento e ristrutturata nel Settecento.Nel 1558, fu iniziata la costruzione del Monastero dei Benedettini, a cui sarebbe poi stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutto dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel 1703 se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine.Le cosiddette Mura di Carlo V, che racchiudono il centro storico, furono iniziate nel XVI secolo ma vennero praticamente ricostruite dopo il terremoto.
La città barocca
Catania è stata ampiamente distrutta nel 1169 e nel 1693 dai terremoti. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colatelaviche che hanno raggiunto il mare. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili terremoti. Anche le distruzioni del centro urbano a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa.Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie all'opera dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, che ha dato alla città una chiara impronta barocca. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordanoFrancesco Battaglia, Stefano Ittar, Alonzo Di Benedetto e Girolamo Palazzotto.
Fonte:
Per la news
(http://095.bloglist.it/2008/10/18/domani-catania-nel-medioevo/);
Per la storia di Catania (Wikipedia).
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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.