Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.


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I 10 borghi rurali più belli in Italia: scopri dove si trovano...
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sabato 1 agosto 2009

X Factor, record presenze per i provini siciliani del talent show.

Roma, 1 ago. (Apcom) - Tra emuli di Carmen Consoli e 'Vitti 'na crozza' in versione rock, anche il primo appuntamento siciliano dell'X Factor Casting Tour, che fa tappa oggi e domani a Scoglitti in provincia di Ragusa, ha visto una folla record presentarsi per essere ritenuta 'abile' per partecipare al talent show di Raidue che si appresta a tornare in onda all'inizio della stagione televisiva. Una folla record, di circa 10.000 persone è inoltre attesa per il concerto che Jury, lanciato proprio dalla seconda edizione del programma, terrà stasera sul palco dell'X Factor Village, dove domani si esibirà anche Tony Maiello. "Con questa tappa arriviano a circa 30.000 persone provinate - spiega Nicoletta Berardi, autrice del programma e componente del team di selezionatori che da due mesi gira l'Italia in cerca degli concorrenti della terza edizione - che andranno ad aumentare con le successive tappe di Capo d'Orlando dove saremo il 7 e l'8 agosto e di Lignano Sabbiadoro dove approderemo il 21 e il 22 agosto dopo la sola pausa del weekend di Ferragosto. I provini vanno avanti fino a poche settimane prima della messa in onda perchè magari il 'talentone' lo troviamo al fotofinish. La costante di quest'anno è il livello qualitativo alto, forse proprio grazie al lavoro fatto con il pubblico giovane da 'X Factor'. Anche tra i provinati di Scoglitti c'è un elemento interessantissimo, una persona giovane che pur non dimenticando una tradizione vive nel presente e ci ha proposto un mix estremantente accattivante. E' un artista in grado di spaziare da Nutini a 'Blue Moon'. Ma di più non posso dirvi". Bilancio decisamente positivo anche per gli organizzatori del Casting Tour: "L'accoglienza è stata decisamente buona ovunque -spiega Vittorio Quattrone, responsabile della Four One Music & Events che organizza il tour- in tutte le città i ragazzi sono numerosissimi e si presentano già all'alba, anche se convocati alle 10.30. Ma le tappe siciliane ci stanno particolarmente a cuore perchè danno più significato al motivo per cui questo tour è nato, ovvero quello di portare più vicino a tutti i candidati la macchina del casting. Molti ragazzi siciliani, soprattutto i più giovani non avrebbero potuto permettersi una trasferta a Roma o Milano dove normalmente si tenevano i grandi casting. Questa nuova formula mette gli aspiranti di tutta Italia nelle stesse condizioni, offrendogli la possibilità di giocarsi le loro carte anche restando nella propria regione. E l'ottima risposta che stiamo ricevendo nel numero dei provinati ci dà ragione". X Factor Casting Tour resterà anche domani a Scoglitti, in Piazza della Marina d'Italia, dove e' stato allestito il villaggio delle audizioni, con le sue otto salette per le audizioni. I candidati potranno presentarsi direttamente all'X Factor Village (ingresso B) a partire dalle 10.30 del mattino per ritirare il numero adesivo che dà accesso alle sale d'ascolto. Il villaggio sarà aperto dalle 10.30 alle 24 e durante le ore pomeridiane Pippo Lorusso, attore, showman, volto di molti dei programmi della Gialappa's, animerà la piazza insieme alle voci di Radio Sis. Dalle 17.00 verranno invitati sul palco i migliori talenti provinati durante la giornata. Alle 18.30 avrà poi inizio l'X Factor Dj Set in compagnia dei dj di Radio Sis che daranno il via all'happy hour. La sera, poi, come nelle altre tappe, il palco dell' X Factor Casting Tour ospiterà alle 22.00 i concerti di artisti già noti: domani sara' la volta di Tony Maiello. Per saperne di più.....

giovedì 16 aprile 2009

Nel 2015 la Ragusa-Catania sarà una realtà.

16 Aprile 2009.

Il costo complessivo del nuovo progetto, ridimensionato rispetto al passato, è di circa 900 milioni di euro.

Dopo una lunghissima attesa, inizia il conto alla rovescia per la realizzazione del nuovo progetto dell’autostrada Ragusa-Catania. Un conto alla rovescia non proprio breve, ma almeno «questa volta il sogno inizia davvero a concretizzarsi», ha sottolineato il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, durante la presentazione del progetto presso la sala riunioni dell’Avis di Ragusa.

«Per realizzare l’opera – ha spiegato il responsabile unico del procedimento e dirigente dell’Anas, Carlo Diemoz – occorrono circa 889 milioni di euro. La parte privata è di circa 532 milioni, il resto è parte pubblica. Di quest’ultima, mancano ancora 217 milioni, ma sarà il Cipe a individuare la copertura dopo la presentazione del progetto».

Prima della presentazione al Cipe, i vari enti – dalle Province ai Comuni alle Sovrintendenza – dovranno esprimere i loro pareri sul progetto elaborato dal promotore, formato da Silec spa, Egis Project, Gruppo Maltauro e Tecnis spa. «Dopo l’approvazione da parte del Cipe – ha detto ancora Diemoz – ci sarà una gara per la concessione. Dal momento in cui sarà concessa l’opera, prenderà il via un altro iter per l’approvazione del progetto definitivo». L’intero iter burocratico dovrebbe concludersi, stando alle previsioni più ottimistiche, nell’arco di due anni. Poi, dalla posa della prima pietra alla realizzazione dell’autostrada, passeranno almeno altri cinque anni. Per saperne di più....

martedì 30 dicembre 2008

Ragusa. La Provincia stabilizza tre precari e prevede l'assunzione di altri 22 lavoratori.

da SiciliaInformazioni News

Ragusa, 30 Dicembre 2008.

Con la firma dei contratti di tre lavoratori rientranti nel piano di stabilizzazione approvato dalla Giunta provinciale è scattata la procedura di assunzione per alcune figure professionali. Lo comunica l'ufficio stampa della Provincia di Ragusa. "Per gli altri lavoratori inseriti nel piano di stabilizzazione invece - prosegue la nota - sono in corso le prove selettive per l'acquisizione della relativa idoneità. Le prove sono in programma il 14, 19 e 21 gennaio ed entro il mese verosimilmente si procederà alla stabilizzazione di tutti gli aventi diritto". "L'immissione in servizio di questi lavoratori - affermano il presidente Franco Antoci e l'assessore al personale Raffaele Monte - oltre a dare certezza occupazionale agli interessati consente alla Provincia di chiudere la pagina del precariato ed entro il mese di gennaio contiamo di completare le procedure di tutto il piano di stabilizzazione che prevede l'assunzione a tempo indeterminato di 22... segue »

domenica 23 novembre 2008

Una bambina di Comiso allo Zecchino d’Oro.

da Le Notizie di Sicilia On Line

23 Novembre 2008.

Comiso (RG). Per altri due giorni, potremo conoscerne solo il titolo della sua canzone, “Tito e Tato”, poi la ascolteremo, per la prima volta, dagli schermi televisivi che trasmetteranno la 51esima edizione dello Zecchino d’Oro. Per saperne di più....

lunedì 22 settembre 2008

La Provincia di Ragusa: Chiaramonte Gulfi



Chiaramonte Gulfi 
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Chiaramonte Gulfi (prov. di Ragusa - distanza dal capoluogo km 20 - abitanti 8100 - superficie del territorio kmq. 126 - altitudine 668 m.)

Storia

In bella posizione panoramica, fondata ad inizio secolo XIV da Manfredi Chiaramonte sulla collina prospettante l'antica Gulfi distrutta dagli angioini nel 1299.


Tessuto urbano.

L'attuale tessuto urbano, ha origine nel 1300, per volere dei Normanni i quali ricostruirono la città distrutta dagli Angioini e la dotarono di un Castello, Chiese, palazzi e di una cinta muraria. Il terremoto del 1693, distrusse la città medievale e nella ricostruzione si seguì il modello Barocco senza abbandonare l'antico reticolo di vie medievali ed incorporandone tutte le testimonianze che sopravvissero al cataclisma. Nei pressi della città, sono venuti alla luce siti preistorici del neolitico, contenenti reperti datati intorno al secondo millennio a.C. ed il centro abitato di Scornavacche ove, nel 1954 sono iniziati i lavori archeologici e terminati nel 1959. Attualmente la città è dotata di 8 musei tematici e presenta un ricco carnet di eventi, tutto l'anno.
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Monumenti.

la porta dell' Annunziata (sec. XIV), residuo della città fortificata, la chiesa Madre (primo ordine 1608), la chiesa di S. Giovanni, convento e chiesa Santa Maria dil Gesù, le chiesa del Salvatore e di S. Filippo, con resti rinascimentali, palazzo Montesano (sec. XVIII) sede di 5 musei, il palazzo di città (già convento dei francescani) e l'ex chiesa di S. Francesco, oggi sala convegni L. Sciascia. Nella vallata sottostante a 4 km: il Santuario di Gulfi con un berniniano baldacchino e statua della Madonna gaginiana; nelle montagne soprastanti Santuario delle Grazie, circondato da una folta pineta, nucleo antico del rimboschimento che copre un terzo del territorio chiaramontano. Musei: dell'olio, del liberty, etno musicale, ornitologico,pinacoteca De Vita (tutti nel palazzo Montesano); museo dei cimeli storici, museo d'arte sacra (in piazza Duomo);museo del ricamo e dello sfilato siciliano (via Lauria, nel centro storico).
Info: ufficio turismo 0932 711239 - ufficio sviluppo economico 0932 711215 - ufficio del sindaco 0932 711219 - Polizia municipale 0932 927370 . Fax 0932 928219.

domenica 21 settembre 2008

La Provincia di Ragusa: alla scoperta di Modica (RG)

MODICA

Cenni Storici


Modica ha svolto un ruolo importate nella storia del territorio ragusano. Le sue radici affondano in tempi remoti e le testimonianze delle epoche più lontane sono diffusamente rinvenibili in diversi siti ed urbani extraurbani, dei quali il più noto,è Cava d'Ispica. Sotto il dominio di Roma fu città decumana e, come tramandatoci da Cicerone nel suo discorso contro Verre, criticato per avere prosciugato le risorse della provincia romana della Sicilia richiedendo la riscossione di più decime l'anno dalla città, essa era anche sottoposta a continue ruberie da parte dei funzionari inviati dal potere centrale. Dopo i romani fu la volta dei bizantini che lasciarono testimonianze di numerose necropoli nei pressi della città e, in modo particolare, a Cava d'Ispica. Sotto il dominio Saraceno, nell'844, il territorio modicano si arricchì di nuove colture e nuovi metodi di irrigazione, divenendo un fiorente centro agricolo commerciale. Ma la città ebbe il suo pieno sviluppo specie dall'età normanna e nei secoli seguenti con gli Angioini e gli Aragonesi(1282) .
Pietro I d'Aragona ne fece una città, Capitale della Contea, investendo la famiglia Mosca del titolo di conti. Nel 1296 le nozze tra Isabella Mosca e Manfredi Chiaramonte, portarono alla nascita di uno stato comitale la cui potenza presto non ebbe pari nel resto dell'isola.
Infatti la città, a metà del secondo millennio, ebbe indiscussa potenza politica e economica, esercitando un poterò così vasto, per cui Modica era uno stato nello stato, "regnum in regno". Il Sovrano non contava, il Conte si. Famiglie di Conti tra i più potenti della Sicilia furono, dopo i Chiaramonte, i Cabrerà, gli Henriquez e gli Alvarez. Lo sviluppo urbano venne interrotto dal catastrofico terremoto del 1693 ma la ricostruzione edilizia avvenne ben presto con grande e generoso impegno. Nel Novecento, il fascismo sottrae a Modica il suo plurisecolare ruolo di capoluogo. Essa conserva però, del suo passato, l'orgoglio, i monumenti, la vivacità culturale e la cordialità e positività nei confronti del vivere sempre presenti nel sentire di questa città.

I monumenti
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La visita ha inizio da Modica Bassa dove numerosi sono i palazzi patrizi e le meravigliose chiese: San Pietro. dedicata al santo patrono della città, è il Duomo della parte bassa. Ricostruito in uno stile tardo barocco e a tre navate, conserva al suo interno il gruppo marmoreo della "Madonna di Trapani", "San Pietro e il Paralitico" ed una preziosa urna reliquario del Santo. In una suggestiva stradina accanto alla chiesa, in via Clemente Gnmaldi, è la Chiesetta rupestre di San Nicolo Inferiore, risalente al XII secolo e scoperta nel 1987, dove si possono ammirare affreschi di stile Bizantino. Salendo fino a via Posterla 22, si giunge alla casa natale del poeta Salvatore Quasimodo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1959. Continuando , salire per via Castello, si arriva al Castello dei Conti di Modica che, posto su uno sperone roccioso, domina la città bassa. Dalla Torre con l'orologio è possibile ammirare un bellissimo panorama di Modica. A pochi metri, l'imponente Duomo di San Giorgio, si rivela agli occhi dei visitatore con la sua monumentale scalinata di oltre 250 gradini. Edificato alla fine del XI sec., e danneggiato dai terremoti del XVII sec.. venne ricostruito nel '700 nell'attuale stile barocco. La chiesa, a 5 navate, custodisce pregevoli opere come un Polittico del XV sec., l'Arca Santa o Cassa Santa dove sono conservate reliquie di San Giorgio, antichi dipinti ed una meridiana solare nel transetto, del matematico Armando Perini (1895). A Modica Alta, si trova la Chiesa di San Giovanni, edificata nel XII sec. sulle rovine di una chiesetta preesistente ed anch'essa ricostruita dopo i vari terremoti. Dai vicoli adiacenti è possibile giungere al "Pizzo", il punto più alto della città, con una magnifica vista panoramica. A poca distanza è la Chiesa di Santa Maria del Gesù, di cui è visibile solo li portale d'ingresso, uno dei rari esempi di stile Gotico Chiaromontano in Sicilia. Scendendo per Modica Bassa, lungo il Corso Umberto I, si trova il Teatro Garibaldi, risalente alla metà dell'Ottocento e da poco restaurato. Ubicato all'interno del Palazzo della Cultura è, invece, il Museo Civico intitolato all'indimenticabile intellettuale modicano "Franco Libero Belgiorno" con interessanti reperti paleontologici, archeologici e storici. Altro interessante Museo è quello delle Arti e Tradizioni Popolari "S. A. Guastella". all'interno dell'ex convento dei Padri Mercedari, in via della Mercé, che propone, perfettamente ricostruite, botteghe artigiane con arredi e attrezzi originali. Merita menzione il Museo Campailla, dal nome del famoso scienziato e filosofo modicano Tommaso Campailla che inventò le cosiddette "botti" per la cura della sifilide (1698). Accanto al Museo, in Piazza Matteotti, è la Chiesa del Carmine (1390), con portale ed elegante rosone, facenti parte della primitiva costruzione. L'interno conserva una "Annunciazione" del Gagini. Pochi metri più su, di fronte Piazza Municipio, è la Chiesa di San Domenico con l'adiacente ex convento, sede del Palazzo di Città. All'interno del chiostro, una cripta cinquecentesca fu scoperta nel 1972. Santa Maria di Betlem, a poca distanza dalla Piazza, in via Marchese Tedeschi, fu costruita sulle rovine di quattro chiese ed ha un impianto del 1400 rifatto in epoche diverse. L'interno, a tre navate, ha uno splendido portale tardo gotico con elementi arabi, normanni e catalani, sopravvissuto al sisma del 1693.

La Provincia di Ragusa: Ragusa

RAGUSA

Capoluogo di provincia, è una bella cittadina di circa 70 000 abitanti, adagiata su 3 colline della catena montuosa degli "Iblei". Nettamente divisa in due parti, Ragusa conserva, in quella più antica, il quartiere Ibla, ricostruito dopo il sisma del 1693, importanti testimonianze dell'arte barocca. Nella parte alta e più nuova, caratterizzata da tre ponti che scavalcano un'ampia e verde vallata, il Barocco lascia spazio ad edifici tipici della moderna urbanistica.


Storia


Fondata dai Siculi circa 3000 anni fa, fu poi identificata da Greci e Romani con il nome di Hibla Herea. Castello bizantino circondato da possenti mura, fu espugnato dagli Arabi nell'848 e verso il 1100 passò ai Normanni divenendo in breve la capitale del vasto feudo della potente famiglia dei Chiaramonte.

Sotto la dominazione spagnola fu poi inserita nell'importante Contea di Modica.

Il terremoto del gennaio del 1693 la rase praticamente al suolo e la sua ricostruzione come abbiamo detto, diede vita a due differenti nuclei cittadini che per molto tempo ebbero storia amministrativa indipendente. Le due Ragusa, furono infine riunificate nel 1926 diventando capoluogo di provincia. Ora la città offre al visitatore un'immagine moderna ed attiva soprattutto nella sua parte superiore il cui centro commerciale è ubicato tra la Via Roma ed il Corso Italia ed è ricco di negozi, bar ed uffici Nella sua parte più antica invece è possibile respirare un'atmosfera d'altri tempi fatta di silenzio e tranquillità.

Il centro storico riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

La città di Ragusa, sviluppatasi come città medioevale, fu rasa al suolo dal terremoto del 1693. Di tutte le strutture edificate tra la tarda antichità ed il 1600, pochissimi frammenti. La ricostruzione ha dato origine a due centri storici : Ragusa Ibla e Ragusa Superiore. Ragusa Ibla fu ricostruita sulle macerie della vecchia città medievale ed è circoscritta su tre lati da vallate e da un lato che si iner­pica sulla collina retrostante. Ragusa Superiore fu costruita sulla collina che sovrasta Ragusa Ibla e si sviluppa a ventaglio consentendone una espansione costante. I due centri sono collegati da una arti­colata scalinata di gradini e da una ripida strada a tor­nanti. Ragusa, nei due centri storici, conserva un patrimo­nio architettonico Barocco di inestimabile valore, già rico­nosciuto dal'UNESCO come Patrimonio Mondiale della Umanità, con la menzione di 18 monumenti. Di questi, 13 si trovano a Ragusa Ibla e gli altri a Ragusa Superiore.(PRO LOCO RAGUSA)

The city of Ragusa, grown up as a medieval town, was raised to thè ground during thè earthquake in 1693. Almost all thè structures built before 1600 was destroyed and thè only recognizable parts are just a few fragments of ancient buildings. During reconstruction thè city was rebuilt following two distinct directions and accordingly originaring two different Centres :
Ragusa Ibla and Ragusa Superiore.
Ragusa ibla was rebuilt above thè rubble of thè medieval town Ragusa Ibla is sumounded by valleys on three sides and by a decivity on thè fourth side which, ciambering up a hill, so being free to develop in a wide range of directions. The two centers are linked by a flight of 250 steps and by a steep road full of hairpin bends.
In both thè historic centres of Ragusa is present an artistic and architectural Baroque-Style heritage,already recognized by UNESCO as "World Heritage"with particular mention on 18 Monuments 15 of which is present in Ragusa Ibla and in Ragusa Superiore.

I monumenti di Ragusa


Cattedrale di S. Giovanni Battista

La cattedrale fu eretta, in appena cinquant'anni, agli inizi del XVIII secolo. E' costituita da una ricca facciata con tre portali, quello centrale ornato da belle statue. Alla sinistra della chiesa si eleva un alto campanile; all'interno, la pianta è a croce latina con tre navate, cappelle laterali ed un ampio transetto. Le navate sono divise da due ordini di colonne, in tipica pietra asfaltica ragusana, con capitelli corinzi Nelle varie cappelle, sono conservate numerose opere d'arte tra le quali una tela raffigurante S Filippo Neri, opera del pittore Gaetano Sebastiano Conca. Vi sono inoltre alcune cappelle affrescate dal ragusano Salvatore Cascone, come il Battistero dove sono raffigurate varie scene dell'Antico e Nuovo Testamento.

Chiesa dell'Ecce Homo
Iniziata nel 1842 sorge sull'antica chiesa di campagna dedicata alla Madonna del Rosario. La facciata che culmina con il campanile, in stile barocco, si divide in tre ordini con colonne e sculture. L'interno a croce latina è diviso in tre navate. Particolare è il soffitto celeste ravvivato da stelle dorate. Le vetrate sono del pittore Duilio Cambellotti.


Palazzo Zacco
Palazzo di raffinato gusto barocco presenta un magnifico stemma gentilizio, sostenuto da putti, posto sullo spigolo dell'edificio. Elegante è il portale d'ingresso fiancheggiato da due colonne con capitelli corinzi che sostengono il portone centrale, un tipico esempio barocco arricchito da un'inferriata bombata in ferro battuto. Da ammirare sul balcone di via S. Vito un mascherone ghignante e linguacciuto che si fa beffe dei passanti. Un altro balcone è quello che si trova su Corso V. Veneto arricchito da una procace sirena circondata da musici. Interessanti anche gli altri balconi rappresentanti musici e personaggi della vita quotidiana.

Palazzo Berlini
Fu costruito dalla famiglia Floridia verso la fine del 700 e comprato poi dai Berlini, dai quali prese il nome. Caratteristica di questo palazzo sono i tre mascheroni posti sulla chiave di volta delle finestre, conosciuti anche come i tre potenti: il primo mascherone rappresenta il povero con l'espressione di colui che se ne frega di tutto; il secondo rappresenta il nobile signore con lo sguardo fermo di colui che può fare ogni cosa; l'ultimo rappresenta il commerciante che può trarre beneficio da qualunque situazione.

Chiesa di S Maria delle Scale
Iniziata in periodo normanno, fu riedificata in stile gotico sotto i Chiaramonte nel XIV secolo e ricostruita dopo il terremoto del 1693 nelle forme attuali . Della primitiva costruzione rimangono i resti di un portale e di un pulpito esterno ricostruito ai piedi del campanile. L'interno a tre navate; le prime ricostruite in stile barocco, mentre quella destra conserva ancora l'aspetto gotico originale.

Museo Archeologico
II museo, che si trova in via Natalelli a Ragusa, raccoglie materiale proveniente dagli scavi compiuti nelle necropoli di Rito, di Castiglione, di Scornavacche e di Kamarina. I resti archeologici risalgono a varie epoche tra le quali quelle romane e tardo romane. Nelle sue sezioni possiamo ammirare dai reperti di ceramiche locali del periodo greco a recipienti d'argilla, a mosaici pavimentali risalenti a chiese paleocristiane del VI sec dopo Cristo Vi è anche conservata la famosa stele del VI sec. A C. conosciuta come il "Guerriero di Castiglione" e molti reperti di archeologia subacquea provenienti dal mare antistante l'antica città di Kamarina.

Chiesa dell'Idria
Fu costruita nel 1626 sulla base di un'antica chiesa bizantina.
Sul portale centrale è rappresentato lo stemma dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Danneggiata dal terremoto del 1693, fu ricostruita nel 1739. La facciata presenta tre ordini e sulla sinistra si nota una torre quadrangolare che sorregge un campanile con balaustra. L'interno è a tre navate : da notare l'acquasantiera secentesca L'altare è in stile barocco con colonne a tortiglioni contenente un seicentesco quadro raffigurante S. Giuliano e S Giovanni Battista.

Chiesa della Anime del Purgatorio
Costruita su una bella scalinata racchiusa da un'artistica cancellata. La facciata è suddivisa in tre ordini da colonne corinzie su alti plinti. L'interno è a tre navate arricchito da una tela di Francesco Manno rappresentante "Le Anime Purganti" che invocano il perdono e, nel secondo altare destro, una Madonna del Rosario All'interno si conserva l'organo più antico di Ibla fabbricato dalla Ditta Serassi di Bergamo.

Duomo di S. Giorgio
Costruito nel 1739 su disegno di Rosario Gagliardi, offre un incredibile effetto scenografico poiché sorge in cima ad una ripida scalinata. La facciata è a tre ordini convessi al centro con colonne e statue ai lati. La cupola è neoclassica alta oltre quaranta metri e poggia su sedici colonne binate . La scalinata è circondata da un'inferriata di gran livello artistico ideata da Angelo Paradiso . L'interno è a tre navate, le cappelle sono decorate con pregevoli tele. Nella navata centrale si trovano tredici vetrate istoriate che rappresentano i martiri di S. Giorgio. In questa chiesa è custodito il tesoro del Santo.

Chiesa di S. Giuseppe
Chiesa in stile barocco, fu ricostruita nel 1700, dopo il terremoto di sette anni prima, che la distrusse totalmente Anch'essa viene attribuita all'architetto Rosario Gagliardi.La facciata è suddivisa in tre ordini, con colonne corinzie e statue. Particolare la cuspide riccamente scolpita. L'interno a pianta ovale è abbellito da stucchi e pregevoli quadri e affreschi di artisti locali.

Chiesa di S. Tommaso
Ex monastero di S Maria di Valverde fondato dai Normanni che delle antiche strutture conserva ben poco. Dalla sua ricostruzione, seguita al terremoto del 1693, si nota in modo particolare il campanile a vela. Nell'interno a pianta ovale si conserva, sull'altare maggiore, una bella tela capolavoro di Vito D'Anna. Singolare anche un antica fonte battesimale in pietra pece datata 1545.

Vecchio Portale di S. Giorgio
E' un bellissimo portale in gotico-catalano, unico resto della grande Chiesa di S Giorgio, distrutta per intero dal terremoto. Le sue strombature sono artisticamente intagliare e scolpite; alcune scultura rappresentano antichi mestieri del tempo. Nella lunetta centrale è rappresentato S. Giorgio che uccide il drago, ai lati si possono ammirare le aquile aragonesi.





Chiesa di S. Giacomo o del Crocifisso
La chiesa di S Giacomo sorge nel sito dove anticamente si trovava il tempio dedicato a Lucina. Dea della fecondità. Fu edificata nel XIV secolo a tre navate. II teremoto del 1693 fece crollare le due navate laterali che non vennero più riedificate. La facciata ed il campanile sono stati ricostruiti in stile barocco. Sul lato destro si notano te statue di S. Anna e S.Giovanni Evangelista, prelevate da altre chiese distrutte. L'interno, in stile barocco, presenta un bellissimo soffitto decorato ed istoriato, un mirabile crocifisso del '600, ritenuto miracoloso, il confessionale, l'organo ed il coretto in stile gotico.

Chiesa dei Cappuccini
Nel 1537 i frati cappuccini edificarono il loro primo convento sulla riva destra del torrente S . Leonardo. Settant'anni dopo costruirono un nuovo convento attiguo alla chiesa di S. Agata chiamata poi Chiesa dei Cappuccini. La facciata è modesta, con un portone, una finestra un piccolo frontone triangolare sovrastato da una croce ed un modesto campanile. L'interno è ad una sola navata con cinque altari m legno. Vi si conserva un famoso trittico del Pietro Novelli ed un quadro rappresentante la natività datato 1520, proveniente dall'antico convento dei cappuccini . Bellissino il tetto in legno, rifatto nel 1614 in una parte del convento destinata a biblioteca si conservano rari libri del '500 e del '600.

Chiesa di S. Francesco all'Immacolata
Sorge in un incantevole luogo che domina la valle di S. Leonardo. La chiesa, eretta dal dai francescani nel XIII sec., conserva come unico elemento superstite di quel secolo il portale gotico sulla facciata occidentale. L'attuale chiesa fu costruita verso al metà del XVII secolo in stile tardo-manieristico. Dopo il terremoto del 1693, che fece crollare la parte superiore del campanile e la prima arcata del portale, la nuova cella campanaria fu erena in stile barocco. L'interno è a tre navate con pavimento in pietra pece e vi si conserva una lastra tombale, rappresentante un cavaliere in costume spagnolo, datata 1576.

Chiesa di S.Antonio
La chiesa di S Antonio da Padova è nello stesso sito dove prima sorgeva quella del priorato di S. Maria la Nova, fondato da Goffredo il Normanno, concesso poi a frati del terzo ordine di S. Francesco d'Assisi che demolirono la costruzione in stile gotico per edificarne una più moderna. Dell'antica chiesa gotica restano un portoncino ed un arco vicino la sagrestia. Sulla sinistra del portale in stile gotico si può ammirare un altro portale in stile barocco. E' una chiesa sconsacrata adibita ad aula universitaria.

Chiesa di S. Vincenzo Ferreri
Da poco restaurata, questa chiesa nota per il campanile con piastrelle policrome diventerà un attrezzato auditorium.

Palazzo La Rocca
Il palazzo in stile barocco presenta sei bellissimi balconi, tre per parte ai liti del portale d'ingresso. Ogni balcone rivela una particolare sensibilità dello scultore nel rappresentare scene di vita del tempo, come il balcone del "Bel Principe", del "Suonatore di Mendola" o degli "Amorini". II vero capolavoro è quello della "Nutrice", una donna che cura un bambino, che può essere definita una vera e propria foto di pietra. II Palazzo è sede dell'Azienda Provinciale per il Turismo.

Palazzo Donnafugata
Questo palazzo si fa notare per la sua imponente semplicità ma all'interno è davvero splendido, esso conserva infatti arredamenti originali del secolo scorso. Eccezionale la pinacoteca, il salone delle feste, il piccolo teatro e l'imponente scalinata marmorea. Il palazzo non è visitabile.

La Vecchia Cancelleria
La vecchia Cancelleria salta all'occhio del visitatore per la raffinata decorazione del portale e per i ricchi mensoloni che reggono grandi balconi in ferro battuto. La Vecchia Cancelleria assieme alla Chiesa dell'ldria e al Palazzo Cosentini offrono l'immagine di un angolo barocco ancora miracolosamente intatto.

Palazzo Cosentini
Tipico del barocco siciliano del '700 progettato dal Gagliardi e dalle cui facciate emergono eleganti balconi sorretti da ornatissimi mensoloni rappresentanti personaggi, animali, mostri, caricature umane che si alternano, a volte, a sublimi figure femminili a busto scoperto. Caratteristica è l'edicola rappresentante S. Francesco di Paola che cammina sulle acque, posta nell'angolatura esterna del palazzo. Ogni balcone con i suoi ricchi mensoloni racconta scene di vita che grazie alla plasticità della pietra ed alla bravura degli artisti sembrano quasi vive.

Palazzo Sortino Trono
Massiccio esempio del barocco ibleo, la sua posizione è resa ancora più scenografica dall'ampio spazio antistante chiamato "Piano dei Signori". La facciata è superbamente decorata con balconi e con mensoloni scolpiti a belle foglie d'acanto nonché dalle sene con capitelli corinzi.

Monastero del Gesù
Imponente costruzione risalente al 1600, interamente ristrutturato sarà adibito a Museo Polivalente.

Circolo di Conversazione
Palazzetto costruito nella prima metà del 1800 presenta una elegante facciata con lesene e capitelli.La sua sala principale è dipinta con motivi classici.

Palazzo Comunale e Sala Falcone-Borsellino
Costruito intomo al 1925 è sede distaccata del Municipio di Ragusa. Nel piano inferiore con accesso da via Torrenuova è stata realizzata una sala convegni.

Università
Antichi magazzini appartenenti al Palazzo Donnafugata, ora sede della facoltà di Lingue.

Università
Ex distretto militare con la sua mole donnina il panorama di Ibla. Oggi è la sede della facoltà di Scienze subtropicali.

Antico Mercato Comunale
Completamente ristrutturato, l'edificio ospita alcune botteghe artigiane.

venerdì 11 aprile 2008

MONTALBANO TORNA SUL SET - SI INIZIA A GIRARE OGGI A MARINA DI RAGUSA

Da oggi a Ragusa, il commissario più amato della tv italiana torna sul set.

Luca Zingaretti, l'attore che incarna il personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri, perde la testa per una 22enne in uno dei quattro nuovi film tratti dai libri dello scrittore siciliano.

Immerso nelle magiche atmosfere di Ragusa, il commissario Montalbano gira:

"La luna di carta",
"Le ali della sfinge",
"La vampa d'agosto"
e "La pista di sabbia".

Tra le novità del cast entrano Serena Rossi di "Un posto al sole", che interpreta la ragazza che farà cedere Montalbano ne "La vampa d'agosto", Mandala Tayde nei panni di una cavallerizza, e Pia Lanciotti, attrice teatrale del Piccolo di Milano.

La nuova serie sarà girata, oltre che a Ragusa e Marina di Ragusa, a Modica, Scicli e Ispica. Il lavoro sarà consegnato a Natale prossimo per andare in onda su Rai Uno nel 2009.

"Il mito di Montalbano non sa resistere al nostro territorio", ha commentato Piero Torchi, ex sindaco di Modica dimessosi per correre all'Assemblea regionale. "E' la conferma - aggiunge - del rinnovato appeal che mostrano le nostre città e dell'offerta monumentale e paesaggistica della Provincia di Ragusa senza eguali, che dà al cinema italiano la possibilità di rinnovare il fortunato personaggio interpretato da Luca Zingaretti, già cittadino onorario della nostra terra".

Fonte: Repubblica / Kataweb

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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.