Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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mercoledì 21 dicembre 2011

Alla scoperta di Monte Cuccio in un giorno di festa.

Monte Cuccio e la Cattedrale di Palermo sotto la neve. (Fonte: dalla rete)
21 Dic. 2011.


Palermo 26 dicembre. Passato il Natale in famiglia, se volete trascorrere il lunedì di festa a contatto con la natura non perdete l’escursione, attraverso stradelle e sentieri, su Monte Cuccio, altura di forma conica posta alle spalle della Conca d’Oro, situata nella piana dove sorge il capoluogo siciliano. Il percorso è organizzato dal CAI, sezione di Palermo, e prevede un tempo di percorrenza di circa 3,30’ di camminata a piedi (12 Km - difficoltà “E”) per raggiungere quota 587 s.l.m; da lì potrete godere della visione della città e della nuova vegetazione appena spuntata. Partenza ore 8 con propri automezzi da Piazza Croci. 
Info: www.palermo.clubalpinoitaliano.org – 091.329407.

Fonte:


lunedì 28 novembre 2011

Pannelli solari, già mille le tonnellate da smaltire.

28 Nov. 2011.



Quasi 50mila moduli sono stati messi in fondo ai magazzini in attesa della normativa. Dal consorzio Ecolight la filiera tutta italiana per la raccolta e il recupero.


Sono almeno mille le tonnellate di pannelli solari in attesa di essere smaltiti. Ovvero, circa 50mila moduli fotovoltaici che, smontati dai tetti o addirittura mai montati perché guasti o rotti, sono stati messi in fondo ai magazzini. È quanto emerge all'indomani di Ecomondo dove Ecolight, consorzio che si occupa della gestione di RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), pile e accumulatori, ha presentato il sistema integrato per la raccolta e il recupero dei pannelli solari. «Dai contatti che abbiamo avuto sono emersi numeri elevati. E probabilmente sono numeri in difetto rispetto alla realtà», ricorda il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio. «Ci troviamo davanti ad una montagna di rifiuti per i quali non esiste ancora una normativa precisa». Il decreto del 5 maggio 2011, riferito al quarto conto energia, ha sancito l'obbligo per i soggetti responsabili di dotarsi di un canale corretto di smaltimento per tutti gli impianti che entreranno in funzione dal prossimo 30 giugno, pena la non concessione dei contributi di incentivo. «I soggetti responsabili, ovvero i produttori e gli importatori, sono chiamati ad aderire ad un consorzio che garantisca il riciclo dei moduli fotovoltaici al termine della loro vita», spiega Dezio. «Viene introdotto il principio secondo il quale chi inquina paga. Per ottemperare questo principio, il finanziamento e l'organizzazione della raccolta e del trattamento sono posti in capo ai produttori».
Ad oggi, sono oltre 54 milioni i pannelli solari in esercizio in Italia e, nonostante ciò, l'unico impianto di riciclaggio si trova in Germania. «Il fotovoltaico ha registrato una grande diffusione fin dalle prime installazioni avvenute negli anni Novanta. Inoltre, grazie ai quattro conti energia, che hanno previsto specifici incentivi per chi decide di produrre energia pulita, la diffusione del solare continua la sua crescita esponenziale», osserva il direttore generale di Ecolight. «Anche se la durata di un pannello fotovoltaico viene stimata intorno ai 20-25 anni, esistono già oggi molti moduli che rotti o non più funzionanti devono essere smaltiti in modo corretto». Ecolight ha studiato un apposito servizio tutto made in Italy per rispondere alle esigenze di recupero e smaltimento. «In collaborazione con aziende nostre partner che operano già nel settore della raccolta e del trattamento di rifiuti elettronici, abbiamo definito un sistema integrato di gestione di questi rifiuti garantendo il ritiro dei pannelli rotti o non più funzionanti su tutto il territorio nazionale e il loro corretto trattamento con il recupero delle materie prime seconde e lo smaltimento delle sostanze non riutilizzabili», spiega Dezio. 
Una volta giunto a fine vita, un normale pannello solare può ancora dare molto all'ambiente. Conclude Dezio: «La maggior parte dei moduli fotovoltaici è quasi interamente recuperabile. Se opportunamente trattati, infatti, è possibile ottenere silicio, vetro, alluminio e plastica: tutte materie prime seconde, che possono essere reimmesse nei cicli produttivi facendo risparmiare energia e contribuendo a salvaguardare l'ambiente. Alcuni pannelli, inoltre, contengono tellururo di cadmio (CdTe), una sostanza particolarmente inquinante che deve essere smaltita in modo corretto».


Ecolight - Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il terzo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. Rappresentando più del 90 per cento del settore, è punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e per i produttori di apparecchi di illuminazione. Tratta tutte le tipologie di Raee. www.ecolight.it.

Fonte:
Ufficio Stampa Ecolight: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - 340.9665279 - mparotti@eoipso.it


mercoledì 23 novembre 2011

Territorio: Serve un piano urgente per la messa in sicurezza.


23 Nov. 2011.

«L'Italia crolla. Dopo la Liguria adesso la Sicilia: i tre morti nel messinese sono l'ennesimo tragico evento inaccettabile in un Paese che si considera moderno. A pagarne le conseguenze più drammatiche sono le persone che perdono figli, genitori, parenti. Ma anche le famiglie colpite nel bene più prezioso che hanno, la casa. Noi di Univendita sappiamo benissimo cosa significa questa sciagura perché ogni giorno i nostri incaricati alla vendita entrano nelle case degli italiani e sanno bene quanti e quali sono i valori in esse custoditi. È inderogabile un piano serio e urgente per la messa in sicurezza e la tutela del territorio, che sappiamo essere molto fragile». Chi parla è Luca Pozzoli, 46 anni, presidente di Univendita, l'associazione di categoria che riunisce le più importanti aziende italiane operanti nel campo della vendita diretta a domicilio. Le imprese associate a Univendita contano oltre 55mila collaboratori in tutta Italia e superano il miliardo di euro di fatturato annuo.


Fonte:
Stefano Morelli - smorelli@eoipso.it

giovedì 10 novembre 2011

Pannelli solari, il recupero parla italiano.

Ecomondo Fiera di Rimini, padiglione D2, 9 - 12 novembre
Pannelli solari, il recupero parla italiano
Ecolight, consorzio per la gestione dei RAEE, lancia il sistema integrato di raccolta e riciclo dei moduli fotovoltaici

Alla quindicesima edizione di Ecomondo, Ecolight lancia il sistema integrato per la raccolta e riciclo dei pannelli solari esausti o rotti. Il consorzio per la gestione dei rifiuti da apparecchiature e elettriche ed elettroniche (RAEE) presenta al padiglione D2 di Rimini Fiera, un nuovo servizio dedicato all’ambiente e che, di fatto, anticipa la normativa. «I pannelli solari rotti, non più funzionanti, o semplicemente giunti a fine vita devono essere smaltiti in modo corretto non solamente perché alcuni di loro contengono delle sostante molto inquinanti, ma anche perché è possibile recuperare importanti materie prime seconde che possono essere riutilizzate nei processi produttivi», premette il presidente di Ecolight, Walter Camarda.
Solamente nell’ultimo anno, si stima che oltre 50mila pannelli siano stati buttati via. Un volume che nei prossimi anni è destinato a crescere esponenzialmente, perché, oggi, in Italia, per quasi ogni abitante è in funzione un modulo fotovoltaico. Oltre 53 milioni sono, infatti, i pannelli solari attualmente in esercizio e, nonostante ciò, fino ad oggi l’unico impianto di riciclaggio si trova in Germania. «Il fotovoltaico in Italia ha registrato una grande diffusione fin dalle prime installazioni avvenute negli anni Novanta. Inoltre, grazie ai quattro conti energia, che hanno previsto specifici incentivi per chi decide di produrre energia pulita, la diffusione del solare è in crescita esponenziale», osserva il direttore generale del consorzio, Giancarlo Dezio. «La durata di un pannello fotovoltaico viene stimata intorno ai 20-25 anni: parlare quindi oggi del loro recupero è anticipare il futuro, evitando così di raffrontarci con una possibile emergenza». Ecolight ha così studiato un apposito servizio tutto made in Italy per rispondere alle esigenze di recupero e smaltimento che già oggi ci sono. «In collaborazione con partner che operano già nel settore della raccolta e del trattamento di rifiuti elettronici, abbiamo definito un sistema integrato di gestione di questi rifiuti garantendo il ritiro dei pannelli rotti o non più funzionanti su tutto il territorio nazionale e il loro corretto trattamento con il recupero delle materie prime seconde e lo smaltimento delle sostanze non riutilizzabili», spiega Dezio.
Una volta giunto a fine vita, un normale pannello solare può ancora dare molto all’ambiente. Conclude Dezio: «La maggior parte dei moduli fotovoltaici è quasi interamente recuperabile. Se opportunamente trattati, infatti, è possibile ottenere silicio, vetro, alluminio e plastica: tutte materie prime seconde, che possono essere reimmesse nei cicli produttivi facendo risparmiare energia e contribuendo a salvaguardare l’ambiente».

Il fotovoltaico in Italia ha registrato un vero e proprio boom. Ad oggi sono più di 288mila gli impianti installati per una potenza complessiva di quasi 11.100 MW. Ed è possibile stimare che ci sia quasi un pennello solare installato per ogni abitante: sono infatti più di 53 milioni quelli che hanno trovato collocazione sui tetti di abitazioni e imprese oppure nei campi. La crescita dal 2005, anno in cui è stato lanciato il primo Conto Energia, è stata esponenziale sia in termini di impianti, sia in termini di potenza. Secondo i dati del Gestore Servizi Energetici, siamo passati dai 1.402 impianti entrati in esercizio nel 2006 agli 84.570 del 2010; così anche per la potenza che è passata da 9.436 kW del 2006 agli oltre 2milioni e 300mila kW dell’anno scorso. Soltanto durante il 2010 il fotovoltaico italiano è cresciuto del 215 per cento in termini di numerosità degli impianti e del 324 per cento in termini di potenza installata (2,4 GW).

Ecolight - Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il terzo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. Rappresentando più del 90 per cento del settore, è punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e per i produttori di apparecchi di illuminazione. Tratta tutte le tipologie di Raee. www.ecolight.it.

Fonte:
Ufficio Stampa Ecolight: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - 340.9665279 - mparotti@eoipso.it

lunedì 7 novembre 2011

Il Progetto H.A.A.R.P. e la teoria del complotto sulle scie chimiche.

Centro HAARP di Gakona (Alaska) (Fonte: dalla rete)


Nel corso dei secoli, i mutamenti climatici hanno rappresentato uno dei più potenti catalizzatori dei pensieri dell'uomo, influenzandone le credenze e le azioni, gli umori e le decisioni, sempre in un modo apparentemente casuale, ma in realtà guidati dalla ferrea logica della natura. Tuttavia dalla rivoluzione industriale ad oggi qualche ferita abbiamo incominciato ad infliggergliela, e la Terra oggi non è certo più quella dei giorni antichi, dove tutto era in perfetto equilibrio bio-ambientale. Ma mentre i più visibili sembrerebbero gli allarmi della comunità scientifica sul surriscaldamento globale, il rischio maggiore è forse quello, praticamente ignorato dai mass-media, di un mutamento climatico a scopi militari.



07 Novembre 2011. 

Il progetto H.A.A.R.P. (High Frequency Active Auroral Research Program)

Di che cosa si tratta?

Sembrerebbe essere un oscuro progetto militare statunitense, con base a Gakona in Alaska.

Dietro la facciata di ricerca scientifica volta al miglioramento di radar, comunicazioni, sistemi geofisici per la ricerca di petrolio e depositi militari si nasconderebbe lo sviluppo sperimentale di una super potente tecnologia di irradiamento a radio-onde capace di dirigere quantità altissime di energia in località strategiche del pianeta. 

Come? 

Sollevando con un raggio estese aree della ionosfera, quella zona dell'atmosfera compresa tra 40 e 600 miglia, e riscaldandole; onde elettromagnetiche rimbalzano indietro sulla terra e penetrano qualsiasi cosa vivente e/o morta.

H.A.A.R.P. utilizza i più elevati livelli di energia mai adoperati che provocherebbero modificazioni molecolari dell'atmosfera con conseguenti cambiamenti climatici, non solo ma le onde riflesse sulla superficie terrestre sarebbero in grado per la loro intensità e penetrazione di manipolare e disgregare i processi mentali umani.

Secondo alcuni scienziati l'utilizzo improprio e sconsiderato di tale energia potrebbe avere conseguenze cataclismatiche. Nessuno infatti è in grado di prevedere come la terra, che altro non è che un organismo biomagnetico reagirà a questo eccesso di radiazioni.

Infine ricordiamo che H.A.A.R.P. è la realizzazione pratica delle teorie di Nikola Tesla, infatti esamina esattamente gli stessi fenomeni studiati dal grande scienziato croato cento anni prima in Colorado. 

 Il 15 gennaio 2003, il sito della «Prava» ha ospitato un inquietante articolo, scritto dal deputato ucraino Yuri Solomatin, in cui si esprime preoccupazione per gli esperimenti condotti dagli americani in Alaska, dove dal 1994 si sta portando avanti il programma HAARP, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza». Solomatin ha voluto richiamare l’attenzione dell’Ucraina su un problema già sollevato dai Russi. Quelle antenne in Alaska, foto in alto, sono forse il prototipo di un’arma «geofisica» americana, capace di condizionare il clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l’umidità? Il deputato ucraino dà credito al sospetto che i disastri naturali intensificatisi ultimamente siano da imputare ai sempre più assidui test del sistema HAARP. Due giornalisti tedeschi, Grazyna Fosar e Franz Bludorf, hanno vagheggiato in un loro articolo, pubblicato sul numero 120 del bimestrale «Raum und Zeif», che i cicloni e gli allagamenti che hanno piegato l’Europa Centrale negli ultimi anni possano essere legati all’HAARP.

La Russia aveva dato l’allarme qualche nno fa. Come riporta l’agenzia Interfax dell’8 agosto 2002, ben 90 parlamentari della Duma di Mosca avevano firmato un appello indirizzato all’ONU in cui si chiedeva la messa al bando di questi esperimenti elettromagnetici. Un mese più tardi erano saliti a 220 i deputati russi a favore dell’appello. D’altronde vi era stato un rapporto della Duma che accusava esplicitamente l’America. Parole schiette e scomode: «Sotto il programma HAARP, gli USA stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari». 

Secondo alcuni fautori della teoria del complotto sulle scie chimiche HAARP sarebbe un progetto volto a perseguire presunti scopi occulti, che andrebbero, a loro dire, dalla realizzazione di un'ipotetica arma elettromagnetica per creare terremoti al controllo su scala mondiale dei fenomeni climatici. 

La maggior parte di queste teorie tuttavia è in netto contrasto con le leggi della fisica, e anche nei casi in cui c'è un minimo di plausibilità, i fenomeni descritti richiederebbero potenze migliaia o milioni di volte superiori a quelle che HAARP sviluppa (o anche a quelle che potrebbe teoricamente sviluppare). Con un semplice calcolo è possibile stimare la densità di potenza (la potenza in ogni singolo punto) massima dei segnali emessi dall'impianto. Per esempio a 100km di quota (nella ionosfera) utilizzando tutte le 180 antenne dell'impianto si avrà un'area colpita di (100 * 100) / 180 = 55 km² (ogni antenna colpirà un'area pari al quadrato della distanza, e 180 antenne produrranno un raggio 180 volte più stretto e 180 volte più potente di una singola antenna). La potenza massima sviluppata dall'impianto è di 3,6 MW (3,6 milioni di watt), che divisa per l'area colpita (55 km²) dà la potenza irrisoria di 0,07 watt per metro quadro. Inoltre, considerando il guadagno delle antenne (31 dB) la potenza si riduce ulteriormente a 0,03 watt per metro quadro, all'incirca uguale a quella di un telefono cellulare tenuto ad un metro di distanza. Il raggio, una volta riflesso dalla ionosfera, si disperde in un'area di decine di migliaia di chilometri quadrati, quindi la densità di potenza della radiazione elettromagnetica che arriva al suolo è dell'ordine dei milionesimi di watt per metro quadro, inferiore a quella di qualunque elettrodomestico. Quindi, anche se fosse possibile influenzare il clima o la geologia con le onde elettromagnetiche (e finora non è stato trovato né ipotizzato alcun meccanismo che permetta di farlo), la potenza generabile da HAARP non sarebbe comunque sufficiente. 

L'astrofisico Gianni Comoretto fa notare che:
« il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di chilometri di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del vento solare, ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti.» 

L'impianto HAARP inoltre, viene regolarmente controllato nell'ambito del monitoraggio della conformità ambientale delle infrastrutture federali (Environmental Compliance at Federal Facilities) effettuato dalla United States Environmental Protection Agency. 

Fonte: 


Bibliografia: 

mercoledì 26 ottobre 2011

UNA DOMENICA ECOLOGICA SULLE SPONDE DELL’ORETO.


Palermo: la  foce del fiume Oreto. (Fonte: dalla rete)
26 Ottobre 2011.

Operazione Fiumi” di Legambiente, realizzata quest’anno nell'ambito del progetto Ecosistema rischio, giunta alla IX edizione. A Palermo, dal 28 al 30 Ottobre, si svolgerà l’ultima tappa del progetto, iniziato qualche settimana fa in Liguria e che, passando da Veneto, Umbria, Marche e Campania, arriva adesso in Sicilia. 


Protagonista della tre giorni è il fiume Oreto, che sfocia proprio all’interno del capoluogo dell’Isola. La campagna di Legambiente per la prevenzione dei rischi idrogeologici si svolge in sinergica collaborazione con il dipartimento della Protezione civile e coinvolge tantissimi cittadini, da Nord a Sud, in iniziative d’informazione e volontariato, puntando, da un lato, alla sensibilizzazione verso il rispetto per l’ambiente, dall’altro, rappresenta anche l’occasione per monitorare il lavoro sul rischio idrogeologico messo in atto dalle amministrazioni comunali. Se restate in città, potrete trascorrere un fine settimana diverso dal solito. Venerdì 28 Ottobre, sarà allestito un gazebo in piazza Castelnuovo, e gli operatori provvederanno alla distribuzione gratuita di materiale informativo, utile per preparare la partecipazione alle giornate successive. La mattinata di sabato sarà dedicata, invece, ai ragazzi delle scuole e il giorno dopo si parte con l’operazione “Fiume pulito”. Appuntamento, domenica 30 Ottobre alle 10, alla foce dell’Oreto, vicino all’ex deposito di locomotive di Sant’Erasmo. Sarà una giornata di volontariato attivo per ripulire gli argini, liberare i pilastri dei ponti da rifiuti ingombranti e tronchi d’albero portati dalle piene del fiume e rimuovere le discariche abusive sparse lungo la zona. Contribuirete così, in parte, alla salvaguardia di uno dei corsi d’acqua la cui bonifica, purtroppo, continua a ritardare. Il bacino del fiume si estende per circa 129 chilometri quadrati, dal Monte Gibilmesi fino alla foce. Secondo il più recente piano regolatore del Comune di Palermo, l’area dovrebbe diventare protetta con l’istituzione di un Parco, ma, nonostante lo studio di fattibilità del progetto e la raccolta firme proposta dall’associazione Fiumara d’Arte, l’area continua ad essere inquinata dagli scarichi fognari e da rifiuti di ogni genere. Questa domenica, dunque, niente aree protette, ma cura ed attenzione verso una zona che in un futuro non troppo lontano,si spera possa tornare a rinascere. 

Fonte:

lunedì 24 ottobre 2011

Pannelli solari, mai più all’estero: il recupero è tutto italiano.


24 Ottobre 2011. 

Ecolight: «Interveniamo oggi per evitare l’emergenza in futuro»
Il consorzio più grande per numero di associati nella gestione dei RAEE, lancia il sistema integrato di raccolta e riciclo dei moduli fotovoltaici (Ecomondo, Rimini Fiera, 9-12 novembre)

Rotti, esausti o semplicemente non più funzionanti. Sono più di 50mila i pannelli solari che nell’ultimo anno sono stati buttati via. Un volume che nei prossimi anni è destinato a crescere esponenzialmente, perché, oggi, in Italia, per ogni abitante è in funzione un modulo fotovoltaico (più comunemente conosciuto come pannello solare). Oltre 52 milioni sono, infatti, i pannelli solari attualmente in esercizio (si veda tabella) e, nonostante ciò, fino ad oggi l’unico impianto di riciclaggio si trova in Germania. A dare la soluzione italiana ci pensa Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), che in anteprima ad Ecomondo (fiera di Rimini, dal 9 al 12 novembre, padiglione D2) presenta il primo sistema integrato per la raccolta e lo smaltimento dei pannelli solari.
«Si tratta del primo servizio svolto interamente sul territorio italiano che vuole offrire una nuova risposta all’ambiente e che anticipa, di fatto, le prescrizioni normative contenute nel decreto del 5 maggio 2011», annuncia il direttore di Ecolight, Giancarlo Dezio. «La maggior parte dei pannelli solari non più funzionanti è interamente recuperabile. Opportunamente trattati, infatti, è possibile ottenere silicio, vetro, alluminio e plastica: tutte materie prime seconde, che possono essere reimmesse nei cicli produttivi facendo risparmiare energia e contribuendo a salvaguardare l’ambiente». «Pensare oggi a come smaltire i pannelli solari è già una necessità, se vogliamo evitare di trovarci a parlare di emergenza in un prossimo futuro -prosegue il direttore di Ecolight-. Calcolando che i moduli hanno una vita media stimata in 20-25 anni e che la diffusione in Italia ha preso corpo negli anni Novanta, stiamo registrando una crescita esponenziale nella generazione di questi rifiuti che, pur non essendo pericolosi -tranne quelli che contengono telloruro di cadmio, sostanza inquinante- richiedono un trattamento particolare affinché sia possibile ottenere materie prime seconde».
Ecolight lancia il suo sistema integrato con la collaborazione di Se.Val Divisione Ecologia e di CSR Centro Servizi Raee, società specializzate nello smaltimento e nella logistica dei rifiuti elettronici, e basandosi sull’esperienza maturata negli ultimi anni nella gestione dei RAEE. In particolare, verrà garantito il ritiro dei pannelli solari rotti e vecchi in tutto il territorio nazionale e il loro corretto trattamento, con il recupero e il riciclaggio delle materie prime seconde contenute nei pannelli solari e lo smaltimento delle sostanze non riutilizzabili.
Il consorzio Ecolight è prossimo alla sottoscrizione di accordi per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici con importanti associazioni di produttori di pannelli solari.


Il fotovoltaico in Italia ha registrato un vero e proprio boom. Ad oggi sono più di 288mila gli impianti installati per una potenza complessiva di quasi 11.100 MW. Ed è possibile stimare che ci sia quasi un pennello solare installato per ogni abitante: sono infatti più di 52 milioni quelli che hanno trovato collocazione sui tetti di abitazioni e imprese oppure nei campi. La crescita dal 2005, anno in cui è stato lanciato il primo Conto Energia, è stata esponenziale sia in termini di impianti, sia in termini di potenza. Secondo i dati del Gestore Servizi Energetici, siamo passati dai 1.402 impianti entrati in esercizio nel 2006 agli 84.570 del 2010; così anche per la potenza che è passata da 9.436 kW del 2006 agli oltre 2milioni e 300mila kW dell’anno scorso. Soltanto durante il 2010 il fotovoltaico italiano è cresciuto del 215 per cento in termini di numerosità degli impianti e del 324 per cento in termini di potenza installata (2,4 GW).

Anno di
installazione
impianti annualmente
entrati in esercizio
potenza degli impianti
annualmente
entrati in esercizio (kW)
pannelli solari
annualmente
installati in Italia
2006
1.402
9.436
44.933
2007
6.275
70.076
333.695
2008
24.093
338.432
1.611.581
2009
36.367
717.244
3.415.448
2010
84.570
2.320.842
11.051.629
2011
124.396
7.555.163
35.976.967
Tot. al 30/9/2011
277.103
11.011.193
52.434.252



Ufficio Stampa Ecolight: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - 340.9665279 - mparotti@eoipso.it

giovedì 29 settembre 2011

Tra i coni vulcanici del Mongibello.

29 Settembre 2011.

Catania, Domenica 2 Ottobre. Su in alto, sui coni vulcanici del versante occidentale dell’Etna. Questa l’escursione proposta dalla sezione catanese di Legambiente, prevista per domenica 2 ottobre. Si parte da Monte Gallo per inoltrarsi tra i “comignoli” del Mongibello, fra cui Monte Nespole, Monte Leporello, Monte Rosso e Monte Mezza Luna. Camminerete fra boschi di pino laricio, misti a formazioni di querce, pioppi e betulle. Partenza da Catania (piazza Michelangelo) alle 8,30. Info: 3930854397.  Per saperne di più....

giovedì 22 settembre 2011

Ficuzza – Corleone (Pa) 25 settembre 2011: Lungo il sentiero delle farfalle nel bosco della Ficuzza.

22 Settembre 2011.

L’associazione naturalistica Verdeblu Sicilia, domenica 25 settembre, vi porterà alla scoperta del Bosco della Ficuzza. Camminerete lungo il sentiero delle Farfalle da Santa Barbara ai laghetti Coda di Riccio, attraversando un rigoglioso bosco di roverelle. Escursione facile anche per i bambini. È necessario indossare scarpe da trekking e giacca a vento. Preparate acqua e pranzo a sacco. Appuntamento alle 9 in via Giotto (davanti al bar Oceania). Info: 392 7684921.

Fonte:

mercoledì 20 luglio 2011

ALCAMO (TP): “La piccola Parigi”.


20 Luglio 2011.

Alcamo (Àrcamu in siciliano) è un comune italiano di 45.985 abitanti della provincia di Trapani in Sicilia. Alcamo è situata al confine con la provincia di Palermo, ad una distanza di circa 50 km sia da Palermo che da Trapani. Sorge ai piedi del Monte Bonifato. Il territorio comunale oggi si estende su una superficie di 130,79 km². A nord è bagnata dal mar tirreno, confina ad est con i comuni di Balestrate e Partinico, a sud con quello di Camporeale e ad ovest con quelli di Calatafimi-Segesta e Castellammare del Golfo. La sua più importante frazione è Alcamo Marina, che dista circa 6 km dal centro cittadino.
Fondata una prima volta dall’arabo Alquama (donde il nome) sul monte Bonifato nel sec. IX; Federico II di Svevia fondò (1233) la nuova Alcamo ai piedi del monte. Nel sec. XIV gli Aragonesi la costituirono in feudo, che sino al 1812 ebbe molti signori, fra cui i Peralta, i Chiaramonte, ecc. ecc.
Esagerando un po’ gli alcamesi definiscono la loro città “la piccola Parigi”. Ma Alcamo ricca lo è davvero: nel 1988 si calcolava, infatti, che nei forzieri delle banche cittadine fossero depositati circa 300 miliardi di lire. L’asse portante dell’economia alcamese è senz’altro l’agricoltura ed in particolare la viticultura. Alcamo è uno dei centri principali in Sicilia per la produzione del vino. A questa attività, che contribuisce non poco al reddito dei residenti, sia per i possedimenti agricoli che per il cosiddetto indotto, si affianca l'allevamento bovino e ovino, la coltivazione dell'olivo, dei cereali e del famoso melone locale, chiamato localmente miluni purceddu. Nel settore primario è significativa anche l'attività estrattiva (in particolare del marmo, ma anche travertino), il terziario più o meno avanzato rimane comunque il settore con più occupati.
Dal 1972 il vino prodotto nelle campagne alcamesi, il “Bianco d’Alcamo”, è stato riconosciuto a denominazione di origine controllata e viene prodotto da un consorzio di quindici cantine e cooperative, capaci di ammassare un milione e seicentomila quintali di uva con circa 6.700 conferenti. Per gli intenditori e gli amanti del buon vino e della buona tavola, le Associazioni delle strade del vino promuovono percorsi turistici alternativi, attraverso i quali, il turista può, non solo apprezzare il vino e la buona cucina alcamese, ritrovando gli antichi odori e sapori dei prodotti naturali, ma anche ammirare lo splendido paesaggio naturalistico dove le aziende produttrici sono collocate.
L’edilizia è stata ad Alcamo un settore economico particolarmente florido. Fra gli anni Sessanta e gli anni Novanta del secolo scorso sono stati costruiti tre nuovi quartieri: Santa Lucia; Sant’Anna; Crocicchia. Questi nuovi quartieri, tuttavia, sono stati formati per lo più da case abusive. La casa per l’alcamese è stata la principale forma di investimento, sia per gli emigranti (si stima che dal 1921 al 1988 gli alcamesi emigranti siano stati circa ventimila; molti di loro si sono stabiliti nelle Americhe ed in alcuni paesi Europei come la Germania, la Svizzera, i Paesi Bassi) sia per i residenti. Ma oltre a possedere la casa in città si sono costruiti “il villino” ad Alcamo Marina, la spiaggia della città. Negli ultimi trent’anni la società alcamese si è molto evoluta. Non esistono quasi più gli analfabeti mentre numerosi sono i giovani diplomati e laureati.




Fonte:
                                                                                  

      "Sicilie – L’emigrazione nei Comuni dei Golfi", Edizioni Centro Kolbe 1988, da pagina 79 a pagina 82.

 it.wikipedia.org;  
http://www.alcamo.tp-net.it/;
http://youtu.be/_I8z82umfuU.

mercoledì 1 giugno 2011

Giornata Mondiale dell'Ambiente - 5 Giugno - Monreale.


01 Giugno 2011.

Collettivo LINK, insieme a Malaussene, Officine Ricerca, NED, Palma Nana e WWF Palermo,

vi invita alla Giornata Mondiale dell'Ambiente.


5 Giugno - Piazza Guglielmo II - Monreale

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE
Ore 10.00
Apertura stand
- “Sostenibilità Creativa”
esposizione delle opere
operazione di archeologia urbana
(Fase 1) Rilievo reperti urbani
Via Linea Ferrata
- Natura: Che Meraviglia!
Caccia al tesoro ecologica
aperta al mondo dei ragazzi
dagli 8 anni in su;

Ore 13.00
Aperitivo Bio a Km 0,00

Ore 16.00
operazione di archeologia urbana
(Fase 2) Assemblaggio dei reperti
Piazza Guglielmo II

Ore 17.00
Apertura dibattiti
“Ambiente: istruzioni per l’uso”
- Sezione Referendum:
Aurelio ANGELINI, Università di Palermo
Mimmo FONTANA, Legambiente
Alberto LOMBARDO, Comitato Acqua Pubblica

Dario Frasca legge Piero Calamandrei,
“Discorso sulla Costituzione”
Articolo Tre Ass. Omosessuale

- Sezione Buone Prassi:
Delia RUSSO, Bi.Bi. Gas
Daniele GIACALONE, Coop. Palma Nana
Nino LO BELLO, Fa la cosa giusta
Mario CUGNO, DNV
modera Natale GIORDANO

Ore 19.30
Spettacolo Capoeira
Ass. Etnica Culturale “Zumbì”

Ore 20.00
Aperitivo Bio a Km 0,00

Ore 20.30
Cena Bio a lume di candela
presso i locali di Villa Savoia

Ore 21.30
DASVIDANIA IN CONCERTO





Palma Nana 1983-2011 da 28 anni insieme alla naturaCampi Avventura, Vacanze Natura, Programmi scuola
Segreteria di Palermo
via Archimede, 56  -  90139 Palermo
tel 0917434726 fax 0913809837
Per visitare il nostro sito clicca qui

lunedì 30 maggio 2011

Natura in Festa.

(30 Maggio 2011).






2 Giugno 2011

“Natura in Festa” 
28 Anni della Palma Nana



Una giornata in Natura per festeggiare i 28 anni della Palma Nana nel suo Centro di Educazione Ambientale Serra Guarneri
all’insegna di passeggiate, giochi, musica, dell’ottima cucina locale e del buon vino!!!


PROGRAMMA

Giovedì 2 Giugno Dalle 10:00 alle 20:00

MattinaVisita del CEA
Passeggiate guidate nel bosco di Guarneri
Pranzo a Buffet
Grigliata mista
Prodotti tipici locali
Vino rosso, frutta e dolci fatti in casa
Pomeriggio
Passeggiate guidate nel bosco di Guarneri
Pittura Libera
Spazio giochi di società
Giochi in Natura per i piccoli

Musica e aperitivo sino al tramonto.... 

Contributo Festa 10 euroBambini sino a 4 anni Gratuito
Bambini sino a 8 anni 5 euro

SOLO SU PRENOTAZIONE!!!



Palma Nana 1983-2011 da 28 anni insieme alla natura
Campi Avventura, Vacanze Natura, Programmi scuola
Segreteria di Palermo
via Archimede, 56  -  90139 Palermo
tel 0917434726 fax 0913809837
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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.