Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.


Allo scoperta del Parco Archeologico di Segesta (TP).
I 10 borghi rurali più belli in Italia: scopri dove si trovano...
[Romanzo giallo] Fèvrier e gli orfanelli di Simonetta Ronco.
Cucina senza frontiere: viaggio gastronomico in versione senza glutine e senza lattosio.
ControcorrEndo: Storia di una rinascita, il libro sull’endometriosi di Vania Mento.
Dreams Hotel, il nuovo romanzo di Raffaella Dellea.
The Funeral Party, l'ultimo libro di Francesco Piazza per Pondera Verborum.



lunedì 11 aprile 2011

La frase di oggi.

11 Aprile 2011.

"Sembra che la gente sia incapace di sopportare il piacere, l'estasi, e non sappia sfuggirli che con la violenza, bere, combattere e pregare, così come la violenza, e apparentemente inevitabile violenza, sfugge le catastrofi."

William Faulker (Luce d'agosto)

domenica 10 aprile 2011

Palermo 2 vs Cesena 2. Gli highlights della partita.

10 Aprile 2011.

Eccovi gli highlights di Palermo 2 vs Cesena 2, match valido per la 32esima giornata del campionato di Serie A Tim:

Fonte:
  1. http://youtu.be/cNmuB6KUWCM .

La frase di oggi.

10 Aprile 2011.

"Tutto ciò che vorremmo conoscere dell'amore: una dolcezza attenta, una gioia appassionata e soprattutto la tenerezza e un'indomita fiducia, tutto ciò che non abbiamo mai avuto e di cui avremo solo l'illusione, il simulacro che noi stessi ci fabbrichiamo, spesso nel momento meno opportuno.

Rosa Nero Channel: Tifosi Palermo, in corso un'altra contestazione.

10 Aprile 2011.

Rosa Nero Channel: Tifosi Palermo, in corso un'altra contestazione: "I tifosi del Palermo, non mollano e si fanno sentire, dopo il pari casalingo con il Cesena, i palermitani non ci stanno, e contestano la squadra..." Per saperne di più....





Calcio, Serie A Tim: Palermo 2 vs Cesena 2.

10 Aprile 2011. Parolo e Giaccherini rendono amara questa giornata di calcio palermitano. Il Palermo pareggia, infatti, una partita vinta sino all'89esimo del s.t. per due reti a zero, a pochi minuti dalla fine, nel corso del recupero concesso (sei minuti) per due reti a due. Non è concepibile buttare al vento una vittoria già ampiamente acquisita,tenuto anche conto che la squadra avversaria era rimasta in dieci uomini per l'espulsione di Von Bergen che aveva commesso un fallo plateale, da tergo, su Pinilla. Il Cesena sale a quota 31 e fa un passo avanti per raggiungere la quota salvezza. Una parola per sintetizzare questa giornata di calcio al "Renzo Barbera": "incredibile!" Al Cesena va un plauso per non aver mai mollato e per aver creduto, malgrado fosse in inferiorità numerica, di poter pareggiare la partita.

sabato 9 aprile 2011

C'è vita nell'Universo oltre quella a noi conosciuta?

NGC 4414, una tipica galassia spirale nella costellazione della Chioma di Berenice; possiede un diametro di circa 17.000 parsec e dista circa 20 milioni di parsec da noi. Hubble Space TelescopeNASA/ESA.
09 Aprile 2011. Nei tanti pianeti extra-solari che ci sono nella nostra Galassia, la Via Lattea,ed in altre Galassie dell'Universo (più di cento miliardi, ciascuna con centinaia di miliardi di stelle, quindi diverse Galassie per ogni singolo abitante del nostro piccolo pianeta, la Terra), è possibile che (se si sono verificate le stesse condizioni che hanno generato la vita sulla Terra)  vi sia vita, anche se verosimilmente forme di vita diverse da quella che noi oggi conosciamo. Se dovessimo cercare una vita extraterrestre, dove dovremmo cercare? E' molto probabile che anche nella nostra Via Lattea, dove ci sono stelle molto più vecchie del Sole, che ha circa cinque miliardi di anni (ed è classificata come una nana gialla media, con una temperatura superficiale di 5507 °C, caratteristica che le conferisce un colore bianco, che però appare giallo a causa dello scattering dell'atmosfera terrestre), ci potrebbero essere delle stelle, di circa dieci miliardi di anni e più, in cui è possibile trovare dei  pianeti che potrebbero ospitare delle civiltà anche molto più avanzate della nostra, in quanto molto più vecchie della nostra. Un pianeta abbastanza simile alla Terra, per esempio, si trova a venti anni luce da noi (studiando i movimenti della stella Gliese 581, una delle 100 stelle più vicine a noi, situata a 20 anni luce di distanza, i ricercatori hanno individuato un pianeta grande circa il 50% in più della nostra Terra e con una massa 5 volte superiore. E’ 14 volte più vicino alla sua stella rispetto alla distanza Terra-Sole, un anno su questo remoto pianeta dura appena 13 dei nostri giorni, ma la stella che lo illumina, un nana rossa, ovvero una stella molto più fredda del nostro Sole, questo posiziona la “zona abitabile”, ovvero la zona di spazio vicino a una stella che offre le migliori condizioni di temperatura per la vita, esattamente dove orbita questo pianeta, che quindi potrebbe avere oceani di acqua senza il rischio che evaporino o si congelino). Cioè la luce  di questa stella impiega venti anni ad arrivare sino a noi. Supponendo che l'uomo, in futuro, riuscisse a costruire un vettore che possa viaggiare ad una velocità prossima a quella della luce (circa 300.000 km/sec), ci impiegheremmo venti anni per raggiungerlo, ed oggi, purtroppo, la nostra civiltà non è in grado di costruire un simile vettore che possa raggiungere tale velocità,  rendendo proibitivo, di fatto, viaggiare da un sistema solare all'altro; non è possibile, quindi, con la tecnologia oggi posseduta dall'uomo, che si limita ad effettuare con le sue più veloci navicelle  spaziali viaggi nello spazio solo in linea retta, cioè da un punto A ad un punto B posti su un piano dello spazio, valicare il limite del nostro sistema solare  e raggiungere in tempi ragionevolmente brevi (si consideri che l'aspettativa di vita di un cittadino Europeo è di circa 80 anni) un altro sistema solare dove trovare un pianeta abitabile. Forse, in futuro, sarà possibile viaggiare  da un sistema solare dell'Universo ad un altro  solo se saremo in grado di viaggiare nello spazio-tempo. Siamo ancora lontani oggi, purtroppo, dai viaggi spaziali che ci possano consentire di lasciare il nostro sistema solare e dirigerci verso mondi in cui verosimilmente si sono sviluppati forme di vita come la nostra; ragionare in questi termini oggi rientra nel campo della fantascienza. Alla domanda se siamo davvero soli nell'Universo non è possibile ancora dare una risposta. Ci possiamo solo limitare a riflettere e considerare che, tenuto conto della vastità dell'Universo e delle centinaia di miliardi di Galassie che lo popolano, è impossibile che la vita non si sia formata su un altro pianeta simile alla terra.

venerdì 8 aprile 2011

PALERMO – Botta e risposta, al veleno, quattro giorni dopo l'esonero di Serse Cosmi.

PALERMO – Botta e risposta, al veleno. Quattro giorni dopo l'esonero, Serse Cosmi vuota il sacco sulle sue ultime ore in rosanero e attacca il suo ex presidente, che gli risponde per le rime. Il tecnico sbotta con un'intervista rilasciata alla Gazzetta, spiegando che Zamparini aveva messo il veto sull’impiego del capitano Miccoli, rimasto in panchina alla fine per novanta minuti contro il Catania. Per saperne di più...

Altre fonti che trattano l'argomento:

Ricorrenze storiche di oggi, venerdì 8 Aprile 2011.


Eventi


Fonte:

La frase di oggi.

8 Aprile 2011.


"Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo."


giovedì 7 aprile 2011

La frase di oggi.

7 Aprile 2011. 


 "Se una cosa è difficile da fare, significa che non vale la pena di farla." 

martedì 5 aprile 2011

La frase di oggi:le età dell'uomo.

05 Aprile 2011.

Tra i limiti d'età di nove e quattordici anni non mancano le vergini che a certi ammaliati viaggiatori, i quali hanno due volte o parecchie volte il loro numero di anni, rivelano la propria reale natura: una natura non umana, ma di ninfa (vale a dire, demoniaca.) Orbene, io propongo di chiamare "ninfette" queste creature eccezionali.

Lolita

lunedì 4 aprile 2011

La frase di oggi.

4 Aprile 2011.


"Anche se avete cento belle qualità, la gente vi guarderà sempre dal lato più brutto."


Molière

Calcio, Serie A Tim: Catania 4 vs Palermo 0. Gli highlights della partita.

4 Aprile 2011.  Amara sconfitta ieri, 3 Aprile 2011, per il Palermo allenato da Serse Cosmi che al Massimino di Catania è stato superato dalla squadra rossoblu per quattro reti a zero. La sconfitta nel derby segna l'esonero di Cosmi e il ritorno in panchina di Delio Rossi.  Il Catania ha raggiunto un record ieri: con questa vittoria è la quarta volta consecutiva che batte i rosanero fra le mura amiche. Eccovi, di seguito, le azioni salienti della partita:


domenica 3 aprile 2011

Calcio, Serie A Tim: Catania 4 - Palermo 0. Finale.

03 Aprile 2011.

Pesante sconfitta del Palermo oggi al Massimino di Catania per quattro reti a zero. Le reti tutte nella seconda frazione di gioco.  Al 3' Balzaretti tocca verso Sirigu che ingannato dal tentativo di Lodi non devia la sfera che rotola in rete. Al 15' contropiede magistrale del Catania con destro vincente di Bergessio. Al 22' Ledesma in scivolata all'interno dell'area piccola mette in rete la palla del 3-0.  Al 31' Simone Pesce scatta sul filo del fuorigioco e con un morbido pallonetto batte Sirigu in uscita. Il Catania fa un passo importante per la quota salvezza. Per il Palermo è la sesta sconfitta in sette partite. Con queste quattro reti subite oggi, il Palermo ha incassato in totale durante l'arco di tutto il campionato 50 reti: un passivo pesantissimo per la nostra squadra del cuore. Serse Cosmi con questa pesante sconfitta ha determinato in negativo la sua permanenza sulla panchina rosanero; il vulcanico Zamparini, che in settimana aveva dichiarato che il futuro di Serse Cosmi sulla panchina rosanero sarebbe stato determinato dal risultato finale del derby, non credo che gli perdonerà mai questa amara sconfitta.

La frase di oggi:le età dell'uomo.

Domenica 3 Aprile 2011.

In gioventù tutti, uomini e donne, cercano di contrastare dentro il loro stesso animo ogni nuova sincera simpatia: quasi la mettono alla prova, anche a costo di soffocarla sul nascere. E' un istinto di prudenza e di difesa.

La sposa americana

sabato 2 aprile 2011

Da un'idea di Francesco Toscano,nasce oggi il nuovo blog "anticoastronauta".



Monreale (Pa),lì 02 Aprile 2011.

Da una mia recente passione, l'archeologia misteriosa, nasce oggi il blog "Gli antichi astronauti: Dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno". 
Il blog propone articoli e riflessioni sull'archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, che è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra, in epoche remote, di visitatori extraterrestri. Per questo suo rivolgersi al passato, essa può essere considerata parte, o complemento, della clipeologia. Sbarchi di popoli extraterrestri che avrebbero aiutato l'evoluzione della nostra civiltà , se non, addirittura, "creato" l'uomo con ardite operazioni di biogenetica: è la cosiddetta ipotesi extraterrestre, secondo la quale all'origine della civiltà umana vi sarebbe un popolo alieno, proprio come sostengono le varie mitologie quando parlano di "Dèi venuti dal Cielo". I visitatori spaziali avrebbero fornito ai terrestri le conoscenze necessarie per iniziare il loro lungo cammino verso la civiltà; poi, compiuta la missione, sarebbero tornati al loro mondo sperduto nella Galassia. E' la tesi sostenuta dai teorici degli antichi astronauti, e sembrerebbe, oggi, una valida risposta alla domanda che sempre di più gli uomini del nostro tempo si pongono: "Siamo soli nell'Universo?" Chiunque fosse interessato, per la pubblicazioni di foto, documenti, o quant'altro attinente l'argomento all'interno del blog, oppure  pubblicare articoli propri creati ad hoc sull'argomento, può scrivermi una e-mail all'indirizzo francescotoscano1969@gmail.com .
Buona navigazione!

La frase di oggi.

2 Aprile 2011.

"Ogni giorno la tv bombarda gli spettatori con le immagini delle atrocità più efferate in modo che essi possano dimenticare la realtà."

Radomir Jovanović

venerdì 1 aprile 2011

Parapendio: due appuntamenti per Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta.

1 Aprile 2011.

Due appuntamenti per il volo libero in Lombardia coinvolgeranno anche i piloti di Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta. Il 10 aprile l'associazione Volo Libero Bergamo ospiterà il campionato interregionale tra queste regioni (CILP). L'area interessata alla competizione sarà la dorsale dalla Roncola fino al monte Resegone (Lecco), con decollo dal monte Linzone (1397 m). L'atterraggio ufficiale è posto a Palazzago (Bergamo). E' prevista una partecipazione di oltre 100 piloti per la gara, ai quali vanno sommati quelli che voleranno in zona per la normale attività ricreativa ed i loro accompagnatori. Al termine premiazioni e grande rinfresco sul campo di atterraggio. Il 7 aprile alle ore 20,30, presso la sala della chiesa del quartiere Marigolda a Curno (Bergamo), Damiano Zanocco, meteorologo e istruttore di parapendio, sarà relatore di un incontro formativo organizzato da tutte le associazioni di volo libero orobiche. Il tema trattato riguarda il volo di cross, vale a dire come sia possibile spostarsi anche di molti chilometri con parapendio o deltaplano, sfruttando un "combustibile" gratuito ed ecologico: le correnti ascensionali di aria, provocate dall'irraggiamento solare del suolo. Basti pensare che gli attuali record mondiali di distanza sono fissati in oltre 400 km per il parapendio e ben 700 per il deltaplano. Damiano Zanocco, quarantenne di Thiene (Vicenza), laureato in Scienze Forestali, è l'autore di uno straordinario volume fotografico dal titolo avventuroso: Sulle Nuvole. In esso descrive e classifica tutte le nuvole da lui osservate e fotografate nel corso di oltre dieci anni. Spettacolari i due DVD commessi all'opera dove il mutare delle formazioni nuvolose sono descritte da immagini accelerate 100 volte.


Fonte:

Gustavo Vitali

Ufficio Stampa FIVL

Federazione Italiana Volo Libero
335 5852431 - skype: gustavo.vitali - vitali.stampa (AT) fivl.it

Foto

altre informazioni sui sue eventi

Tutti i comunicati stampa FIVL all'indirizzo:

La frase di oggi.

1 Aprile 2011.

"I Tasmaniani, presso i quali l'adulterio era sconosciuto, sono oggi una razza estinta."



giovedì 31 marzo 2011

E se non fosse terrestre...? Parte tredicesima.


Perù, sito archeologico di Machu Picchu. (Fonte: Dalla rete)
31 Marzo 2011.

Continuano i post dedicati all'archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, che è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra, in epoche remote, di visitatori extraterrestri. Per questo suo rivolgersi al passato, essa può essere considerata parte, o complemento, della clipeologia. Sbarchi di popoli extraterrestri che avrebbero aiutato l'evoluzione della nostra civiltà , se non, addirittura, "creato" l'uomo con ardite operazioni di biogenetica: è la cosiddetta ipotesi extraterrestre, secondo la quale all'origine della civiltà umana vi sarebbe un popolo alieno, proprio come sostengono le varie mitologie quando parlano di "Dei venuti dal Cielo". I visitatori spaziali avrebbero fornito ai terrestri le conoscenze necessarie per iniziare il loro lungo cammino verso la civiltà; poi, compiuta la missione, sarebbero tornati al loro mondo sperduto nella Galassia. E' la tesi sostenuta dai teorici degli antichi astronauti, e sembrerebbe, oggi, una valida risposta alla domanda che sempre di più gli uomini del nostro tempo si pongono: "Siamo soli nell'Universo?" Oggi andremo in Perù, culla di un'antica civiltà molto evoluta che scomparve misteriosamente migliaia di anni fa, lasciando in quel territorio alcune testimonianze archeologiche che mettono in luce il livello di sviluppo della sua tecnologia che ancora oggi ci lascia esterefatti. Chi furono quegli antichi costruttori dei magnificenti siti archeologici nei quali le pietra sono state plasmate in forme e dimensioni che lasciano oggi gli uomini del nostro tempo sgomenti?


Nella maggior parte del resto del mondo esistono i resti di civiltà che nel corso dei secoli, sono nate, cresciute, scomparse. A volte per cause sconosciute, a volte per la furia dei popoli che le hanno conquistate. Resti riapparsi dalle nebbie del tempo a cui oggi guardiamo con ammirazione. In molte di essi ammiriamo la perfezione degli allineamenti astronomici e la maestria costruttiva che ha plasmato la pietra in forme e dimensioni che lasciano sgomenti. Strutture talmente sofisticate e mastodontiche che ancora oggi sarebbe difficile realizzare. Il nostro viaggio ci porta oggi in Perù, ove vi sono i resti di un'antica civiltà. Chi realizzò Machu Picchu?


Machu Picchu e gli Inca


Il Machu Picchu ['matʃu 'piktʃu] è un sito archeologico inca situato in Perù, nella valle dell'Urubamba, a circa 2.430 m.s.l.m.. Il nome, deriva dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna). Fa parte dei Patrimoni dell'umanità stilati dall'UNESCO. Nel 2003, più di quattrocentomila persone hanno visitato le rovine e l'UNESCO ha espresso preoccupazione per i danni ambientali che un tale volume di turisti può arrecare al sito. Le autorità peruviane, che ovviamente ricavano dei notevoli vantaggi economici dal turismo, sostengono che non ci siano problemi e che l'estremo isolamento della valle dell'Urubamba sia, da solo, sufficiente a limitare il flusso turistico. Periodicamente viene proposta la costruzione di una funivia per raggiungere la città dal fondovalle, ma finora la proposta non è passata. La località è oggi universalmente conosciuta sia per le sue imponenti ed originali rovine, sia per l'impressionante vista che si ha sulla sottostante valle dell'Urubamba circa 400 metri più in basso. Nel 2007 Machu Picchu è stato eletto come una delle Sette meraviglie del mondo moderno.
Machu Picchu si trova a 13° 9' 47" di latitudine sud e 72° 32' 44" di longitudine ovest. Forma parte del distretto omonimo, nella provincia di Urubamba, regione di Cusco, in Perù. La più vicina città importante è Cusco, attuale capoluogo della regione e antica capitale Inca, a 130 km. I monti Machu Picchu e Huayna Picchu appartengono a una grande formazione orografica conosciuta come Batolito di Vilcabamba, nella Cordigliera Centrale delle Ande peruviane. Si trovano sulla riva sinistra della cosiddetto Canyon dell'Urubamba, conosciuto anticamente come gola di Picchu. Ai piedi delle alture, praticamente cingendole, scorre il fiume Vilcanota-Urubamba. Le rovine incaiche si trovano a metà strada fra le cime delle due montagne, a 450 metri di altitudine sul livello del fondovalle e a 2.438 su quello del mare. La superficie edificata misura approssimativamente 530 metri di larghezza e 200 di larghezza, contando 172 edifici nell'area urbana. Le rovine propriamente dette sono situate all'interno di un'area intangibile del Sistema Nazionale delle Aree Naturali Protette dallo Stato (SINANPE, Sistema Nacional de Áreas Naturales Protegidas por el Estado), chiamata Santuario storico di Machu Picchu, che si estende su una superficie di 325,92 km² del bacino del Vilcanota-Urubamba (il Willka mayu o "fiume sacro" inca). Il Santuario storico custodisce e protegge una serie di specie biologiche in pericolo d'estinzione e vari siti incaici, fra i quali Machu Picchu è considerato il principale.

Verso il 1440 la gola di Picchu fu conquistata da Pachacútec, primo imperatore inca (1438-1470), durante la sua campagna nei pressi di Vilcabamba. Il sito di Machu Picchu dovette impressionare il monarca per le sue peculiari caratteristiche nell'ambito della geografia sacra della regione di Cusco, e perciò egli avrebbe ordinato di costruirvi, verso il 1450, un complesso urbano con edifici di gran lusso, civili e religiosi. Si ritiene che Machu Picchu avesse, come la maggior parte delle llactas incaiche, una popolazione mobile, che oscillava fra i 300 e i 1.000 abitanti: membri di un'élite (probabilmente la panaca di Pachacútec) e acllas. È stato dimostrato che la manodopera agricola era composta di coloni mitimaes o mitmas (mitmaqkuna) provenienti da luoghi diversi dell'impero. Machu Picchu non era da nessun punto di vista un complesso isolato, per cui il mito della "città perduta" e del "rifugio segreto" degli imperatori inca è privo di fondamento. Le valli che confluivano nella gola formavano una regione densamente popolata che crebbe spettacolarmente in produttività agricola a partire dall'occupazione inca, nel 1440. Gli inca costruirono sul posto molti centri amministrativi - i più importanti dei quali furono Patallacta e Quente Marca - e numerosi complessi agricoli formati da terrazze di coltivazione. Machu Picchu dipendeva da questi complessi per la sua alimentazione, poiché i campi del settore agrario della città sarebbero risultati insufficienti per rifornire la colonia. La comunicazione intraregionale era possibile grazie alla rete delle strade incaiche: otto di esse conducevano a Machu Picchu. La cittadina di Picchu giunse a differenziarsi dalle colonie vicine per la singolare qualità dei suoi principali edifici. Alla morte di Pachacútec, conformemente alle usanze reali incaiche, Machu Picchu e il resto delle sue proprietà personali sarebbero state trasferite all'amministrazione della sua panaca, che doveva destinare le entrate prodotte al culto della mummia del defunto re. Si presume che questa situazione si sia mantenuta durante i governi di Túpac Yupanqui (1470-1493) e di Huayna Cápac (1493-1529). Machu Picchu dovette perdere in parte la sua importanza trovandosi a competere in prestigio con le proprietà personali dei successori. Di fatto, l'apertura di una via più ampia e sicura fra Ollantaytambo e Vilcabamba (quella della valle di Amaybamba) disimpegnò la strada della gola di Picchu.

Si suppone che la città di Machu Picchu fosse stata costruita dall'imperatore inca Pachacútec intorno all'anno 1440 e sia rimasta abitata fino alla conquista spagnola del 1532. La posizione della città era un segreto militare ben custodito, in quanto i profondi dirupi che la circondano erano la sua migliore difesa naturale. Difatti, una volta abbandonata, la sua ubicazione rimase sconosciuta per ben quattro secoli, entrando nella leggenda. Scoperte archeologiche, unite a recenti studi su documenti coloniali, mostrano che non si trattava di una normale città, quanto piuttosto di una specie di residenza estiva per l'imperatore e la nobiltà Inca. Si è calcolato che non più di 750 persone alla volta potessero risiedere a Machu Picchu e probabilmente durante la stagione delle piogge o quando non c'erano nobili, il numero era ancora minore. La città fu riscoperta il 24 luglio 1911 da Hiram Bingham, uno storico di Yale, che stava esplorando le vecchie strade inca della zona alla ricerca dell' ultima capitale Inca: Vilcabamba. Bingham compì parecchi altri viaggi ed eseguì scavi fino al 1915 e solo più tardi si rese conto dell'importanza della sua scoperta e si convinse che Machu Picchu era quella che lui chiamava Vilcabamba. Di ritorno dalle sue ricerche, scrisse parecchi articoli e libri su Machu Picchu: il più conosciuto fu La città perduta degli Inca. Paradossalmente Vilcabamba non era Machu Picchu: l'ultima capitale era a Espíritu Pampa: nascosta nella giungla, a poche centinaia di metri da dove era arrivato lui durante le sue ricerche. Nel 2008 una serie di documenti scoperti negli archivi americani e peruviani da alcuni studiosi internazionali, tra cui lo storico americano Paolo Greer, rivelano che il tedesco Augusto Berns scoprì invece Machu Picchu nella seconda metà dell'800 e costituì una società per sfruttarne le ricchezze. Berns scoprì la località nel 1867, 44 anni prima che l'esploratore americano Hiram Bingham la rivelasse al mondo occidentale. Greer e i suoi colleghi puntano ora a localizzare i tesori perduti, molti dei quali potrebbero essere finiti in collezioni private. 
Ma chi erano gli Inca?
Gli Inca furono gli artefici di una delle maggiori civiltà precolombiane che si sviluppò nell’altipiano andino, tra il XIII e il XVI secolo, giungendo a costituirvi un vasto impero. Il termine Inca è perlopiù usato come sostantivo, generalmente al plurale (gli Inca), ma viene utilizzato anche come aggettivo per qualificare manifestazioni varie di questo popolo (ad esempio si utilizzano espressioni quali architettura inca, religione inca, scrittura inca). Il complesso delle attività culturali e formative della collettività in esame viene comunemente indicato come civiltà inca, ma non è raro l'utilizzo del termine gli Inca per riferirsi, in senso lato, alla loro cultura.
Gli studiosi di storia precolombiana si sono sempre domandati se gli Inca fossero stati una stirpe autoctona o se fossero giunti nell’attuale Perù a seguito di una migrazione da paesi lontani. Particolari ricerche sono state indirizzate a risolvere il problema esaminando gli aspetti legati alla morfologia, all’archeologia e alla linguistica, mentre altre si sono orientate sullo studio dei miti delle origini tramandati dai cronisti spagnoli.
Già William H. Prescott, nella sua monumentale “Conquista del Perù” aveva fatto riferimento a delle differenze riscontrate tra i cranii di Inca e quelli di peruviani comuni. La sua osservazione derivava dalla lettura di “Crania americana”, un’opera del suo compatriota Samuel George Morton, uscita in Filadelfia nel 1839. Morton aveva effettuato delle accurate misurazioni dei crani delle mummie peruviane con tutt’altro scopo. Era un convinto assertore della teoria della poligenesi e tendeva a dimostrare che le razze umane non derivavano dal medesimo ceppo, inoltre riteneva che la misura del cervello determinasse il livello d’intelligenza. Tuttavia dai suoi studi emergeva che i crani di Inca differivano da quelli dei loro sudditi comuni per un angolo facciale molto più sviluppato. Le sue osservazioni hanno alimentato per lungo tempo la convinzione che gli Inca appartenessero ad una razza estranea alle Ande, ma i moderni ricercatori hanno opposto alcune considerazioni assai penetranti. Secondo loro, le ricerche di Morton sono state effettuate su un numero troppo esiguo di reperti per poterle accettare come conclusioni generalizzate. Inoltre il professore americano non ha tenuto conto delle pratiche di deformazione del cranio, diffuse nel Perù dell’epoca, che differivano tra etnia ed etnia con risultati anche imponenti. 
L'archeologia classica non ha permesso di dipanare il mistero dell’origine degli Inca. Scavi approfonditi nell’area del Cuzco hanno tuttavia dimostrato che l’uso della ceramica inca appare improvvisamente su un anteriore substrato estraneo, a riprova dell’arrivo dei suoi utilizzatori, quando erano già in possesso delle necessarie tecniche artistiche e costruttive. Successive investigazioni su reperti apparentati trovati in altre aree centroamericane non hanno invece consentito di riconoscervi una origine comune essendo prevalente l’opinione di uno scambio limitato tra diverse culture. Manufatti di natura inca, prevalentemente metallici, sono stati in effetti ritrovati in tutto il continente sudamericano, ma sono frutto di scambi o di razzie essendo i loro possessori ad un livello culturale nettamente inferiore a quello peruviano. Si osserva al proposito che l’esistenza dell’impero inca era già nota ai Portoghesi almeno dieci anni prima della sua scoperta, grazie ai racconti degli indigeni della regione del Rio de la Plata con cui erano in contatto. Un avventuriero lusitano, Alejo García, partecipò personalmente, nel 1526, ad una spedizione effettuata dagli indigeni Guaraní a scopo di razzia giungendo, attraverso la selva, fino ai confini orientali del regno di Huayna Capac.La comparazione delle ricerche effettuate nei vari campi di indagine non permette di risolvere con certezza il mistero dell'origine degli Inca, tuttavia consente di proporre delle ipotesi ragionevolmente probabili sulla loro appartenenza al ceppo andino, a sua volta derivato da una remota migrazione dal Nord del continente. Il loro linguaggio, probabilmente puquina, è riferito ad un idioma usato in una località sui bordi del lago Titicaca. Tutti i miti che li riguardano hanno in comune l'identificazione del loro luogo di origine in una zona sempre collocata nei pressi di questo lago. La loro presenza nel Cuzco è preceduta da una peregrinazione nella regione, sempre partendo dal grande specchio d'acqua. Infine nella storia degli Inca troviamo innumerevoli riferimenti alla zona del lago ritenuta sacra ed oggetto di pratiche, anche importanti, di devozione. Per questi motivi, la maggior parte degli investigatori sulle antichità incaiche sono concordi nel ritenere che gli Inca derivano da una particolare etnia andina costretta a lasciare la propria zona d'origine, nei pressi del lago Titicaca, per una qualche calamità naturale o per un'invasione straniera. La ricerca di un nuovo territorio avrebbe richiesto parecchi anni e faticose traversie attraverso scontri con altre tribù ostili ed avrebbe avuto fine soltanto con il loro ingresso nella conca del Cuzco, scarsamente abitata e oggetto di una facile conquista. Solo da quel momento avrebbe avuto inizio la vera storia degli Inca. Fanno eccezione alcuni studiosi tra cui Louis Baudin (Il Perù degli Inca) e José Imbelloni (La esfinge indiana) che propendono per una origine polinesiana dei peruviani, Inca compresi, ma la loro resta una tesi isolata seppur appoggiata da suggestive argomentazioni. Dal sito internet Youtube ripubblico un affascinante documentario di archeologia misteriosa in Perù ed in particolare su "Machu Picchu ", la città perduta: 




Continua... al prossimo post!

Fonte:
  1. http://it.wikipedia.org/wiki/Machu_Picchu;
  2. http://it.wikipedia.org/wiki/Inca;
  3. http://www.youtube.com/;
  4. http://www.youtube.com/.

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