ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.
mercoledì 24 dicembre 2014
venerdì 5 dicembre 2014
Erice (TP): Mercatini di Natale 2014.
Numerosi eventi enogastronomici, culturali e musicali. Iniziative per i più' piccoli, originali idee regalo.
Dal 4 dicembre al 6 gennaio, l'evento si snoderà tra Piazzale Funivia, Erice Casa Santa ed il centro storico di Erice.
Per maggiori informazioni:
Ponte dell'Immacolata nei Parchi di Sicilia.
venerdì 9 maggio 2014
Festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Monreale (Pa), anno 2014. Le foto del 3 maggio 2014.
La Banda Musicale dell'Arma dei CC. |
è questo un momento di forte richiamo e di grande commozione. Quando il Crocifisso è fatto scendere dall'altare ed è adagiato sullo zoccolo della "Vara", le ferite del costato sacro sono palpeggiate di continuo dai fazzoletti dei fedeli. Scoppi di pianto accompagnano questo succedersi disordinato di carezze, e un tremito nervoso serpeggia anche nei più forti di spirito soggiogati da quella fede che scuote ogni dubbio. Le scene sono ancora quelle descritte nel secolo scorso dal Pitrè: "…i sottostanti fanno ressa per salire anche loro, ma non trovano spazio per mettere un piede… ".L'effige del Crocifisso è poi collocata all'esterno della chiesa, sotto la maiolica che raffigura il protettore di Monreale, da dove alle ore 18.00 in punto, al suono del campanello e al rullo dei tamburi, accompagnato dal suono festoso delle campane a distesa, si dà il via alla solenne processione. Dalle ore 14.00 fino alle ore 18.00, i fedeli si accalcano presso la Maiolica, per toccare, baciare e pregare il Crocifisso, prima che inizi la processione. Fazzoletti bianchi, rossi, turchini volano dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso, lanciati dalla folla che li passa alle persone vicine al Cristo, le quali li raccolgono e palpano con essi delicatamente le membra adorate, poi li ripassano alla folla, che con le mani in aria, li coglie al volo, stringendole al petto ed accarezzandosi il viso, gridando:
La Banda Musicale dell'Arma dei CC . |
Membri della Confraternita del SS. Crocifisso. |
Due confratelli con un cuscino di rose che formano una complessa decorazione concentrica; essa sarà poi depositata ai piedi del simulacro. |
La processione si snoda lenta per il corso principale della città: è una marea di ceri accesi che avanza tra lo sfolgorio di luci, la pioggia di petali di rose e lo scampanio festoso delle campane di tutte le chiese. Alla processione non partecipa soltanto il popolo, ma per un lungo tratto anche le autorità civili e religiose tra cui il sindaco, l'Arcivescovo, i comandanti rispettivamente dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, e buona parte del clero. Nonostante le condizioni del tempo lasciassero intravedere la possibilità di un rinvio, coraggiosamente e inaspettatamente, i “Fratelli” hanno deciso di iniziare, puntuali, la marcia con il Crocifisso in spalla. Le condizioni meteo quest'anno non hanno fatto presagire nulla di buono già dalla discesa del SS Crocifisso dalla gradinata del Santuario, avvenuta alle 14.00 e durante la quale i primi piccoli scrosci di pioggia avevano iniziato a bagnare il Simulacro. E’ stata una processione un po’ particolare quest’anno, in cui i ceri in mano ai fedeli si sono trasformati, d’un tratto, in tanti ombrelli colorati.
Alcuni membri della Confraternita. |
Il SS. Crocifisso in processione. |
Il SS. Crocifisso in sosta. |
Il SS. Crocifisso in processione per le strade di Monreale (Pa). |
La processione parte alle ore 18.00 del 3 maggio e termina alle ore 2.00 circa del giorno successivo. Durante la stessa, momenti commoventi sono, il bacio dei bambini dato al simulacro in tutte le soste, e lo sfiorare coi fazzoletti e con i fiori l'effige del SS. Crocifisso. Durante questa festa non si possono distinguere luoghi particolarmente interessati da questa cerimonia, poiché tutto il paese di Monreale è in festa, ed è per gran parte del paese che il Crocifisso passa durante la processione. Una folla, di circa 3.000 persone, annualmente segue il simulacro in processione, fedeli, che sin dalle prime luci dell'alba si preparano al solenne ed atteso "viaggio". Momento di grande attrazione, misto di fede e folklore è l'arrivo allo "Spasimo"; dopo la difficile "scinnuta", il Crocifisso, posto al centro della piazza con il volto proteso verso la Conca d'Oro, estende la sua benedizione al territorio sottostante, un tempo rigoglioso di campagne e di vita, per numerose famiglie. I giochi pirotecnici nella piazza completano un momento di grande festa ed esultanza verso la venerata immagine.
- http://www.monrealenews.it/index.php/cronaca/cronaca-varia/9466-festa-del-ss-crocifisso-i-ringraziamenti-del-comitato-organizzatore;
- http://www.crocifissomonreale.it/la_festa_del_3_maggio.htm;
- http://www.filodirettomonreale.it/cronaca/la-processione-del-ss-crocifisso-sotto-la-pioggia-la-grande-fede-dei-monrealesi-2014/05/04.html.
sabato 26 aprile 2014
Festa del SS. Crocifisso di Monreale anno 2014 ed il Seminario "CONFRATERNITE RISORSE DI LEGALITÀ PER IL TERRITORIO".
Dal 1 maggio al 3 maggio p.v., si celebreranno per le vie del centro normanno, così come avviene ogni anno dal 1626, i festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso. Per la verità il programma dei festeggiamenti religiosi ha avuto inizio il 24 aprile c.m. con il Novenario al SS. Crocifisso. Giovedì 1 maggio poi, alle ore 10.00, presso l'Aula Consiliare di Monreale, si svolgerà il Seminario "CONFRATERNITE RISORSE DI LEGALITA' PER IL TERRITORIO " (Vds. locandina a sinistra).
Interverranno per l'occasione Mons. Michele PENNISI, Arcivescovo di Monreale, Avv. Filippo DI MATTEO, Sindaco di Monreale, il Sig. Valentino MIRTO, Presidente Confraternita SS. Crocifisso, ed altre personalità civili. Giorno 3 maggio, in mattinata, e precisamente alle ore 11.00, presso la chiesa della Collegiata, sarà celebrato, da monsignor Michele Pennisi, il solenne pontificale. Nel primo pomeriggio, e precisamente alle 14.00, altro momento di grande suggestione, che richiama centinaia di fedeli, è quello della tradizionale discesa a spalla del fercolo, che verrà posizionato sulla "vara" davanti il pannello di maiolica retrostante la chiesa della Collegiata. Tutto questo in attesa della processione vera e propria, che inizierà, alle 18.00. Poco prima del suono della campanella, che da' avvio al corteo, le autorità civili si recheranno a Palazzo Arcivescovile per "scortare" il vescovo, fino alla confluenza fra via Umberto I e via Antonio Veneziano, dove le stesse autorità si aggregheranno alla processione. Il primo tratto è quello forse più suggestivo, all'interno de quartiere del "Pozzillo", uno dei primi insediamenti urbanistici di Monreale. Il tratto si conclude con quella che i monrealesi chiamano "a nisciuta ru ferru", dove è necessaria una particolare ed accorta manovra per consentire al simulacro di venire fuori dalle viuzze strettissime. La manovra, per la sua particolare difficoltà, si conclude con uno scrosciante applauso. Da via Antonio Veneziano, quindi, si arriva fino a piazza Canale. Da lì il Crocifisso salirà per via Pietro Novelli alta, fino all'abbeveratoio. Prima, però, all'altezza di via Terrasi, le autorità abbandonano il corteo. Dopo "l'abbiviraturi" è la volta della ripida discesa di via Garibaldi, meglio conosciuta a Monreale come "a scinnuta ru Signuri", fino a piazza Spasimo. A quel punto la processione tornerà verso piazza Vittorio Emanuele, attraverso via Venero, Corso Pietro Novelli e via Roma. Sotto il palazzo di città, a tarda sera, è in programma il tradizionale omaggio del Comune con l'inchino degli stendardi che rappresentano la cittadinanza. L'ultimo tratto della processione, quando ormai sarà notte fonda, toccherà via Benedetto D'Acquisto e via Palermo, aspettando il tradizionale gioco pirotecnico conclusivo, annunciato, come sempre, da uno squillo di tromba. Quindi, il rientro in Collegiata e per i "fratelli" il meritato riposo.
domenica 20 aprile 2014
Buona Pasqua di Resurrezione.
mercoledì 1 gennaio 2014
domenica 22 dicembre 2013
giovedì 2 maggio 2013
Monreale (PA), 03 Maggio 2013: Processione del SS. Crocifisso. La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso.
Nel primo pomeriggio, e precisamente alle 14.00, altro momento di grande suggestione, che richiama centinaia di fedeli, è quello della tradizionale discesa a spalla del fercolo, che verrà posizionato sulla "vara" davanti il pannello di maiolica retrostante la chiesa della Collegiata.
(Nella foto a destra il pannello di maiolica. La Chiesa del SS. Crocifisso
Tutto questo in attesa della processione vera e propria, che inizierà,come anzidetto, alle 18.00.
Poco prima del suono della campanella, che da' avvio al corteo, le autorità civili si recheranno a Palazzo Arcivescovile per "scortare" il vescovo, fino alla confluenza fra via Umberto I e via Antonio Veneziano, dove le stesse autorità si aggregheranno alla processione. Il primo tratto è quello forse più suggestivo, all'interno de quartiere del "Pozzillo", uno dei primi insediamenti urbanistici di Monreale. Il tratto si conclude con quella che i monrealesi chiamano "a nisciuta ru ferru", dove è necessaria una particolare ed accorta manovra per consentire al simulacro di venire fuori dalle viuzze strettissime. La manovra, per la sua particolare difficoltà, si conclude con uno scrosciante applauso. (Nella foto, in alto a sinistra, la manovra eseguita il 03/05/2010.)
Da via Antonio Veneziano, quindi, si arriva fino a piazza Canale. Da lì il Crocifisso salirà per via Pietro Novelli alta, fino all'abbeveratoio. Prima, però, all'altezza di via Terrasi, le autorità abbandonano il corteo. Dopo "l'abbiviraturi" è la volta della ripida discesa di via Garibaldi, meglio conosciuta a Monreale come "a scinnuta ru Signuri", fino a piazza Spasimo. A quel punto la processione tornerà verso piazza Vittorio Emanuele, attraverso via Venero, Corso Pietro Novelli e via Roma. Sotto il palazzo di città, a tarda sera, è in programma il tradizionale omaggio del Comune con l'inchino degli stendardi che rappresentano la cittadinanza. L'ultimo tratto della processione, quando ormai sarà notte fonda, toccherà via Benedetto D'Acquisto e via Palermo, aspettando il tradizionale gioco pirotecnico conclusivo, annunciato, come sempre, da uno squillo di tromba. Quindi, il rientro in Collegiata e per i "fratelli" il meritato riposo.
Storia
La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso sono molto diverse. La leggenda racconta che intorno al 1540, nel Mediterraneo navigavano due navi: una con a bordo cristiani delle vicinanze di Palermo, e propriamente di Monreale, di Boccadifalco e di Altarello di Baida, l'altra era una nave turca. Si racconta che i turchi avessero con loro un Crocifisso che trattavano in modo molto irriverente. I marinai palermitani scandalizzati per gli atti contro la venerata immagine, chiesero ed ottennero di potere riscattare il simulacro del SS. Crocifisso in cambio di una forte somma di denaro.
Ritornati al porto di Palermo sorse tra loro questione a chi il "Crocifisso" dovesse appartenere e per stabilire chi dovesse avere il simulacro, quegli uomini decisero di metterlo sopra un carro trainato da buoi: dove si sarebbe fermato il carro, sarebbe sorta una chiesa che avrebbe custodito il "Crocifisso". I buoi si fermarono varie volte e in vari luoghi ma, percossi, continuarono il loro viaggio, poi si fermarono proprio dove ora sorge la chiesa della "Collegiata" e, nonostante le bastonate non vollero più muoversi.
Un'altra leggenda riguarda il Simulacro del SS.Crocifisso, racconta il Pitrè: "Una vecchietta sui 75 anni, certa Michela, mi ha raccontato: "Un monrealese aveva un giardino di rose, venne a Palermo a vederne, ma non trovò chi ne comprasse, onde s'avviò per andarle a buttare a mare. Quivi un marinaio gliele chiese in cambio di un Crocifisso ch'egli aveva in barca. A quel Crocifisso mancava la testa. Adagiata sopra un carro tirato da buoi, Esso fu portato fino a Monreale, proprio là, ai piedi dell'attuale Collegiata. Chiuso entro una chiesa e riaperto al terzo giorno, fu trovato bello e compiuto con l'espressiva testa che ora ha."
La storia però ci racconta cose ben diverse: intorno al 1400 fu costruita la chiesetta del SS. Salvatore perché sede della confraternita omonima. Questa chiesa in seguito divenne la sede del Collegio dei Canonici, fondato da Monsignor Venero e per questo venne chiamata "Collegiata". Fu Monsignor Venero, allora arcivescovo di Monreale, ad ordinare la fattura del "SS. Crocifisso" alla famiglia Gagini che a quel tempo era famosa in tutta la Sicilia.
Questo trova conferma nel fatto che in seguito all'incendio del Capellone avvenuto il 1 marzo del 1985, il simulacro del SS. Crocifisso fu restaurato dal Professore Angelo Cristaudo,di Acireale, sotto l'alta sorveglianza della Sovraintendenza ai beni Culturali.
Il Professore Cristaudo, che aveva restaurato precedentemente quello di Assoro, notò che tra i due Crocifissi vi era una grande somiglianza e rilevò che avevano lo stesso stile della barba, dei capelli e della corona; dello stesso stile era l'apertura del Costato e corrispondenti erano i piedi incrociati e le dita prolungate.
Rilevò anche che per la composizione dei due Crocifissi era stato utilizzato un materiale composto di tela, gesso, colla e carta pesta distesa su una struttura di assi di legno. La dichiarazione del Professore Cristaudo è molto importante perché sappiamo che l'autore del Crocifisso di Assoro è "Antonello Gagini" e questo ci permette di supporre che sia anche l'autore del Crocifisso della Chiesa di Monreale.
Domenico Gagini aprì una bottega a Palermo nel 1463 e alla sua morte, la bottega venne diretta dal figlio Antonello che continuò la produzione di statue di Madonne, di Santi e di Crocifissi. Antonello morì a Palermo nel 1536. La Confraternita del SS. Crocifisso fece l'ordinazione tra il 1525 e il 1535 e questo fa pensare che la Confraternita possa aver fatto l'ordinazione alla bottega dei Gagini.
Immagine del SS. Crocifisso
Si dice che questo "Crocifisso" somigli veramente a Gesù Cristo, addirittura che sia il vero ritratto e si racconta "che una volta un alto personaggio venuto da Alessandria d'Egitto in Monreale, riuscito ad eludere la vigilanza dei custodi della chiesa appena vedutolo esclamasse sorpreso: E' desso ! E' desso! - "Ohi? Perché " gli chiese uno che gli stava vicino: ed egli lo sconosciuto:-" Perché di questo crocifisso si parla tanto in Alessandria e da tutti si crede che esso sia il solo che somigli davvero a Gesù Cristo"."(tratto da: Feste patronali in Sicilia descritte da Giuseppe Pitrè).
Il simulacro del SS. Crocifisso, nella chiesa della "Collegiata" prima veniva coperto da sette veli: il primo era tutto rosso il secondo il terzo il quarto il quinto e il sesto raffiguravano alcuni episodi della passione di Cristo, il settimo, che era tutto nero, portava la scritta al centro "expiravit".
Nessuno poteva rimuovere questi veli. Oggi il Crocifisso non viene più coperto, tranne nei venerdì di Quaresima, durante la liturgia penitenziale conosciuta come "la calata dei veli".
Il suo volto mostra segni di dolore e di gioia e ha "la dolce espressione di colui che muore come Padre che ha salvato i figli". Il suo viso ha tre espressioni:1. quella del Cristo Dio Redentore: l'occhio sinistro spento, le labbra atteggiate ad un dolce paterno sorriso;
2. quella dell'uomo dei dolori : l'occhio destro chiuso, le labbra serrate, il capo piegato fin quasi a toccare il mento;
3. quella dell'uomo che muore sotto lo sforzo enorme dell'ultimo respiro, mentre si contrae, abbassandosi su se stesso, ormai esanime pendente dalla Croce."
"Nel 1709 detta "Vara" venne portata a spalle nude e poi a piedi scalzi da circa quaranta uomini". Da questa citazione esplicita riportata sul libro "della tradizione alla storia" di Mons. Lorenzo Bertolino capiamo che questi uomini rappresentano coloro che oggi vengono chiamati "I Fratelli".
I festeggiamenti del 3 Maggio
LA "VUCI" “…Ittamu tutti na vuci…”.
Durante la processione del 3 maggio si può ben udire questa tipica espressione dialettale appartenente al gergo dei Fratelli; infatti queste caratteristiche “Vuci” non sono altro che delle invocazioni nate su iniziativa di un singolo fratello, il quale con la mano protesa verso la Venerata Immagine, lancia appunto un grido, attirando l’attenzione del gruppo dei con frati, i quali a loro volta rispondono in coro “…Grazia.” Queste vuci, in dialetto siciliano, appartengono ad una vera e propria tradizione popolare,legata fortemente ad un significato religioso- culturale. Riportiamo le dodici “vuci”: E che bedda sta iurnata U signori è pi la strata! Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi su beddi sti quattro rosi Nostru Patri ca’ ni vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che bedda sta santa cruci Aruramual tutta na vuci! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Cincu chiai, e cincu rosi Aruramuli iddu li vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che beddu stu crucifissu Fa li grazie sempri spissu! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Chi nsu beddi sti quattro ciuri Pirdunatici, Signuri! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Vi salutu, o Sacra Testa Ch’è di spini è incuranata Oi che la vostra festa Vaiu girannu pi la strata!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi fu beddu pi la strata! Nostru Patri torna a so casa! Grazia Patruzzu Grazia! Amurusu! Grazia! Nostru Patri!Binirici a campagna! Nostru Patri! Binirici i malati ! Grazia all’arma e ù pirdunu ri piccati.
Come tutte le feste patronali, anche quella del SS. Crocifisso è espressione di più significati: è appuntamento ed attesa. Fin da metà aprile i fedeli sentono sempre di più l'ansia di quei giorni, in cui esprimeranno se stessi attraverso il proprio Pathos (sentimento) il proprio Ethos (visione del mondo) ed il proprio Ekos (risonanza sonora). La festa è un momento di grande amicizia perchè tocca profondamente il Thumos (spirito), essa accomuna tutte le classi sociali divenendo un richiamo alla famiglia e al proprio passato. I giorni di festa sono preceduti dai giochi d'artificio sparati sul monte Caputo, quasi come una "purificazione", dal momento che, terminati, ha inizio la celebrazione della S. Messa. In genere gli elementi di purificazione sono 2: ACQUA-FUOCO, che sono legati a dei ruoli ben determinati: ACQUA FEMMINA / FUOCO MASCHIO. Quindi, il fuoco prepara la vigilia delle feste, esso è luce nell'attesa. Durante i tre giorni tutto sembra cambiare, nell'aria si sente quell'energia, quell'amore, quel senso di pace di un popolo che tende verso il Signore. Ma il suo culmine carico di PATHOS, si riscontra giorno 3 in cui il Crocifisso è portato in processione per le vie del paese. La processione come componente dell'azione liturgica, ha un aspetto dinamico e comunitario; essa ha due ordini: quella che precede la "Vara" che è una processione ordinata per i fedeli e la processione caratterizzata dalla fola sui balconi pronta, al passaggio della Vara, ad omaggiare il Crocifisso lanciando petali di rosa. La processione del Crocifisso, presenta il suo folklore ma invita alla preghiera; sembra di contenere molto di profano, ma nel cuore dei fedeli tutto si compie per amore di Cristo. Anche se nel corso del tempo, qualcosa potrebbe cambiare, la religiosità verso il Crocifisso non si spegnerà mai nel cuore dei monrealesi, che in tempi non molto felici quali la peste o la guerra, hanno continuato a sperare ed ad avere fede nel Cristo Crocifisso.
domenica 31 marzo 2013
martedì 25 dicembre 2012
sabato 18 agosto 2012
A Petralia Sottana l'antico Ballo Pantomima della Cordella e Rievocazione Antico Corteo nuziale.
sabato 5 maggio 2012
PETALI IN FESTA A NOTO È TEMPO D’INFIORATA.
Noto (SR), View from SP 19. (Fonte: it.wikipedia.org) |
sabato 28 aprile 2012
martedì 3 aprile 2012
Il blog "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno" oggi ha compiuto un anno di attività.
Layout del blog il giorno della sua creazione. |
Copertina, fronte e retro, del libro dal titolo "A proposito degli alieni..." di Francesco Toscano ed Enrico Messina pubblicato da Lulu.com. |
- http://www.bol.it/;
- http://www.barnesandnoble.com/;
- http://www.amazon.com/;
- http://www.amazon.it/;
- http://www.deastore.com/;
- http://www.doomma.com/.
Copertina, fronte , del libro dal titolo "A proposito degli alieni..." di Francesco Toscano ed Enrico Messina pubblicato da Photocity.it s.r.l. di Pozzuoli (Napoli).
|
Certo di avervi fatto cosa gradita, nell'augurare a questo blog lunga vita, resto in attesa di ricevere numerosi vostri commenti, di poter leggere numerose recensioni del libro da noi pubblicato e da voi acquistato, consapevole della bontà dell'opera letteraria da noi creata.
mercoledì 29 febbraio 2012
Alla scoperta di Caccamo (Pa).
Il castello di Caccamo (Pa) - (Fonte: dalla rete) |
- http://siciliaweekend.info/;
- http://it.wikipedia.org/wiki/Caccamo;
- www.comune.caccamo.pa.it;
- http://www.flickr.com/photos/vitt/14612021/;
- http://sicilyweb.com/foto/pa/caccamo/caccamo22.jpg.
domenica 29 gennaio 2012
LE TRADIZIONI E IL CULTO DI SAN SEBASTIANO: DOVE ANDARE.
San Sebastiano in un dipinto di Marco Palmezzano, (Museo di Belle Arti, Budapest) |
29 Gennaio 2012.
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Il blogroll dei miei blog preferiti
La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.