Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.


Allo scoperta del Parco Archeologico di Segesta (TP).
I 10 borghi rurali più belli in Italia: scopri dove si trovano...
[Romanzo giallo] Fèvrier e gli orfanelli di Simonetta Ronco.
Cucina senza frontiere: viaggio gastronomico in versione senza glutine e senza lattosio.
ControcorrEndo: Storia di una rinascita, il libro sull’endometriosi di Vania Mento.
Dreams Hotel, il nuovo romanzo di Raffaella Dellea.
The Funeral Party, l'ultimo libro di Francesco Piazza per Pondera Verborum.



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mercoledì 24 dicembre 2014

Auguri dal webmaster del blog "Sicilia, la terra del Sole" di un sereno Natale e di un prospero 2015.

24 dic. 2014. Auguro a tutti gli amici, parenti, conoscenti, i miei più sentiti auguri di buon Natale e di un prospero 2015. Un abbraccio, anche se virtuale. :-)

Francesco Toscano

venerdì 5 dicembre 2014

Erice (TP): Mercatini di Natale 2014.

Un modo originale per vivere l'appuntamento più' atteso dell'anno, il Natale.
Numerosi eventi enogastronomici, culturali e musicali. Iniziative per i più' piccoli, originali idee regalo.
Dal 4 dicembre al 6 gennaio, l'evento si snoderà tra Piazzale Funivia, Erice Casa Santa ed il centro storico di Erice.





Per maggiori informazioni: 

Ponte dell'Immacolata nei Parchi di Sicilia.

Un fine settimana all’insegna della natura e della cultura nella bellissima città medievale di Randazzo e in mezzo ai Parhi più belli della Sicilia, il Parco dell’Etna ed il Parco dei Nebrodi. Il Parco Regionale dell’Etna, istituito nel 1987, prende il nome dal più alto vulcano d’Europa (m. 3323). Oltre ai crateri sommitali, fenditure eruttive che di tanto in tanto si aprono a quote più basse, emettendo fiumi di lava, offrono meravigliosi spettacoli naturali. Dal 17 al 19 marzo 1981, diverse fenditure eruttive apertesi da quota 1400 metri sino a 600 metri, riversando lava nella Vallata Settentrionale riuscirono persino a minacciare l’abitato. Il magma, però, grazie alla particolare morfologia del terreno ed alla perdita del suo vigore iniziale, dopo tantissimi danni alle campagne, sfiorò appena il centro abitato, prima di raggiungere il letto del fiume. Molti sentieri che si inerpicano lungo distese di lava antica e recente, permettono ai turisti di raggiungere luoghi d’importanza naturalistica: monte Spagnolo e la sua faggeta, la Grotta del Gelo, la Grotta ed il Sentiero naturalistico Burrò, i rifugi di legno e pietra, gli antichi camminamenti dei pastori ed altre testimonianze ancora. Lungo il percorso si possono ammirare pinete, faggete, boschi di betulle, cespugli di ginestra, che creano un habitat favorevole alla sopravvivenza di una grande varietà di animali selvatici come la volpe, la lepre, il coniglio, il riccio, il pipistrello, così come uccelli da preda: falchi, gufi e aquile reali.

Fonte:

venerdì 9 maggio 2014

Festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Monreale (Pa), anno 2014. Le foto del 3 maggio 2014.

9 maggio 2014.


La Banda Musicale dell'Arma dei CC.

Per gentile concessione dell'amico Mario Lo Coco, mi pregio oggi di  pubblicare alcune delle sue foto che immortalano taluni momenti dei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Monreale (Pa), anno 2014, ed in particolare quelli svoltisi  il 3 maggio u.s. durante la processione del SS. Crocifisso. Le celebrazioni in onore del SS. Crocifisso toccano il loro culmine proprio il giorno 3 maggio. Terminato il solenne pontificale celebrato dall'Arcivescovo, ha luogo la tradizionale discesa dall'altare della venerata immagine: 
è questo un momento di forte richiamo e di grande commozione. Quando il Crocifisso è fatto scendere dall'altare ed è adagiato sullo zoccolo della "Vara", le ferite del costato sacro sono palpeggiate di continuo dai fazzoletti dei fedeli. Scoppi di pianto accompagnano questo succedersi disordinato di carezze, e un tremito nervoso serpeggia anche nei più forti di spirito soggiogati da quella fede che scuote ogni dubbio. Le scene sono ancora quelle descritte nel secolo scorso dal Pitrè: "…i sottostanti fanno ressa per salire anche loro, ma non trovano spazio per mettere un piede… ".L'effige del Crocifisso è poi collocata all'esterno della chiesa, sotto la maiolica che raffigura il protettore di Monreale, da dove alle ore 18.00 in punto, al suono del campanello e al rullo dei tamburi, accompagnato dal suono festoso delle campane a distesa, si dà il via alla solenne processione. Dalle ore 14.00 fino alle ore 18.00, i fedeli si accalcano presso la Maiolica, per toccare, baciare e pregare il Crocifisso, prima che inizi la processione. Fazzoletti bianchi, rossi, turchini volano dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso, lanciati dalla folla che li passa alle persone vicine al Cristo, le quali li raccolgono e palpano con essi delicatamente le membra adorate, poi li ripassano alla folla, che con le mani in aria, li coglie al volo, stringendole al petto ed accarezzandosi il viso, gridando:

"GRAZIA PATRUZZU AMURUSU".

La Banda Musicale dell'Arma dei CC .
Membri della Confraternita del SS. Crocifisso.

Due confratelli con un cuscino di rose che formano una complessa decorazione concentrica; essa sarà poi depositata ai piedi del simulacro.

La processione si snoda lenta per il corso principale della città: è una marea di ceri accesi che avanza tra lo sfolgorio di luci, la pioggia di petali di rose e lo scampanio festoso delle campane di tutte le chiese. Alla processione non partecipa soltanto il popolo, ma per un lungo tratto anche le autorità civili e religiose tra cui il sindaco, l'Arcivescovo, i comandanti rispettivamente dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, e buona parte del clero. Nonostante le condizioni del tempo lasciassero intravedere la possibilità di un rinvio, coraggiosamente e inaspettatamente, i “Fratelli” hanno deciso di iniziare, puntuali, la marcia con il Crocifisso in spalla. Le condizioni meteo quest'anno non hanno fatto presagire nulla di buono già dalla discesa del SS Crocifisso dalla gradinata del Santuario, avvenuta alle 14.00 e durante la quale i primi piccoli scrosci di pioggia avevano iniziato a bagnare il Simulacro. E’ stata una processione un po’ particolare quest’anno, in cui i ceri in mano ai fedeli si sono trasformati, d’un tratto, in tanti ombrelli colorati. 

Alcuni membri della Confraternita.

Il SS. Crocifisso in processione.

Il SS. Crocifisso in sosta.
L'attuale processione si snoda lungo un percorso che per la maggior parte è quello indicato dall'Arcivescovo Venero nel 1625. Essa inizia dalla Collegiata,  passa per via A. Veneziano fino al "Canale", per corso P. Novelli fino all'"Abbiviratura", dopo una sosta di 30 minuti circa, riscende dalla stessa strada fino a via Garibaldi, detta "a scinnuta ru Signuri", qui sosta dinanzi la statua di Padre Pio, poi prosegue per via Venero quindi corso P. Novelli, detto "a "Varanni", per via Roma fino a piazza Vittorio Emanuele II..Esegue un giro completo della stessa piazza, prosegue per via B. D'Acquisto per risalire da via Palermo, rifare il giro della suddetta piazza e sostare, dinanzi il Comune e il Duomo, per i giochi pirotecnici al termine dei quali ritorna in Collegiata passando per via Umberto I.
Il SS. Crocifisso in processione per le strade di Monreale (Pa).

La processione parte alle ore 18.00 del 3 maggio e termina alle ore 2.00 circa del giorno successivo. Durante la stessa, momenti commoventi sono, il bacio dei bambini dato al simulacro in tutte le soste, e lo sfiorare coi fazzoletti e con i fiori l'effige del SS. Crocifisso. Durante questa festa non si possono distinguere luoghi particolarmente interessati da questa cerimonia, poiché tutto il paese di Monreale è in festa, ed è per gran parte del paese che il Crocifisso passa durante la processione. Una folla, di circa 3.000 persone, annualmente segue il simulacro in processione, fedeli, che sin dalle prime luci dell'alba si preparano al solenne ed atteso "viaggio". Momento di grande attrazione, misto di fede e folklore è l'arrivo allo "Spasimo"; dopo la difficile "scinnuta", il Crocifisso, posto al centro della piazza con il volto proteso verso la Conca d'Oro, estende la sua benedizione al territorio sottostante, un tempo rigoglioso di campagne e di vita, per numerose famiglie. I giochi pirotecnici nella piazza completano un momento di grande festa ed esultanza verso la venerata immagine. 

Fonte:

sabato 26 aprile 2014

Festa del SS. Crocifisso di Monreale anno 2014 ed il Seminario "CONFRATERNITE RISORSE DI LEGALITÀ PER IL TERRITORIO".

26 aprile 2014.

Monreale (Pa). 

Dal 1 maggio al 3 maggio p.v., si celebreranno per le vie del centro normanno, così come avviene ogni anno dal 1626, i festeggiamenti in onore del SS. CrocifissoPer la verità il programma dei festeggiamenti religiosi ha avuto inizio il 24 aprile c.m. con il Novenario al SS. Crocifisso. Giovedì 1 maggio poi, alle ore 10.00, presso l'Aula Consiliare di Monreale, si svolgerà il Seminario "CONFRATERNITE RISORSE DI LEGALITA' PER IL TERRITORIO " (Vds. locandina a sinistra). 
Interverranno per l'occasione Mons. Michele PENNISI, Arcivescovo di Monreale, Avv. Filippo DI MATTEO, Sindaco di Monreale, il Sig. Valentino MIRTO, Presidente Confraternita SS. Crocifisso, ed altre personalità civili. Giorno 3 maggio, in mattinata, e precisamente alle ore 11.00, presso la chiesa della Collegiata, sarà celebrato, da monsignor Michele Pennisi, il solenne pontificale. Nel primo pomeriggio, e precisamente alle 14.00, altro momento di grande suggestione, che richiama centinaia di fedeli, è quello della tradizionale discesa a spalla del fercolo, che verrà posizionato sulla "vara" davanti il pannello di maiolica retrostante la chiesa della Collegiata. Tutto questo in attesa della processione vera e propria, che inizierà, alle 18.00. Poco prima del suono della campanella, che da' avvio al corteo, le autorità civili si recheranno a Palazzo Arcivescovile per "scortare" il vescovo, fino alla confluenza fra via Umberto I e via Antonio Veneziano, dove le stesse autorità si aggregheranno alla processione. Il primo tratto è quello forse più suggestivo, all'interno de quartiere del "Pozzillo", uno dei primi insediamenti urbanistici di Monreale. Il tratto si conclude con quella che i monrealesi chiamano "a nisciuta ru ferru", dove è necessaria una particolare ed accorta manovra per consentire al simulacro di venire fuori dalle viuzze strettissime. La manovra, per la sua particolare difficoltà, si conclude con uno scrosciante applauso. Da via Antonio Veneziano, quindi, si arriva fino a piazza Canale. Da lì il Crocifisso salirà per via Pietro Novelli alta, fino all'abbeveratoio. Prima, però, all'altezza di via Terrasi, le autorità abbandonano il corteo. Dopo "l'abbiviraturi" è la volta della ripida discesa di via Garibaldi, meglio conosciuta a Monreale come "a scinnuta ru Signuri", fino a piazza Spasimo. A quel punto la processione tornerà verso piazza Vittorio Emanuele, attraverso via Venero, Corso Pietro Novelli e via Roma. Sotto il palazzo di città, a tarda sera, è in programma il tradizionale omaggio del Comune con l'inchino degli stendardi che rappresentano la cittadinanza. L'ultimo tratto della processione, quando ormai sarà notte fonda, toccherà via Benedetto D'Acquisto e via Palermo, aspettando il tradizionale gioco pirotecnico conclusivo, annunciato, come sempre, da uno squillo di tromba. Quindi, il rientro in Collegiata e per i "fratelli" il meritato riposo. 

domenica 20 aprile 2014

Buona Pasqua di Resurrezione.

20 aprile 2014. Auguro a tutti i lettori del blog una buona Pasqua di Resurrezione. 

mercoledì 1 gennaio 2014

Buon anno dal webmaster del blog "Sicilia, la terra del Sole".

1 gen. 2014. Buon anno! Che quest'anno sia migliore di quello trascorso. A voi, che mi seguite con tanto interesse, oltre che i miei più sentiti auguri per un prospero 2014, rivolgo un grazie caloroso. Francesco Toscano, il webmaster del blog "Sicilia, la terra del Sole".

domenica 22 dicembre 2013

Auguri dal webmaster del blog "Sicilia, la terra del Sole" di un sereno Natale e di un prospero 2014.

22 dic. 2013. Auguro a tutti gli amici, parenti, conoscenti, i miei più sentiti auguri di buon Natale e di un prospero 2014. Un abbraccio, anche se virtuale. :-)


Francesco Toscano

giovedì 2 maggio 2013

Monreale (PA), 03 Maggio 2013: Processione del SS. Crocifisso. La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso.

2 maggio 2013.

Domani, 03/05/2013, dalle ore 18.00 e sino a notte fonda, come ormai avviene ogni anno dal 1626, sfilerà per le strade del Comune di Monreale, in provincia di Palermo, la Solenne Processione in onore del SS. Crocifisso. In mattinata, e precisamente alle ore 11.00, presso la chiesa della Collegiata, sarà celebrato, dal neo arcivescovo, monsignor Michele Pennisi, il solenne pontificale. 
Nel primo pomeriggio, e precisamente alle 14.00, altro momento di grande suggestione, che richiama centinaia di fedeli, è quello della tradizionale discesa a spalla del fercolo, che verrà posizionato sulla "vara" davanti il pannello di maiolica retrostante la chiesa della Collegiata. 
(Nella foto a destra il pannello di maiolica. La Chiesa del SS. Crocifisso, si legge nel libro di A. Giuliano Alaimo (I Canonici), "è uno scrigno di gioielli d’arte sugli stalli della quale brillarono nei secoli scorsi le più".Tra questi tesori d’arte occupa un posto eminente il grande pannello in maiolica, formato da mattonelle di ceramica maiolicata policroma, posto all’esterno dell’abside della Chiesa omonima, per complessive 1500 mattonelle di cm. 18 con una superficie di circa mq. 50, il più grande del genere in Italia.)
Tutto questo in attesa della processione vera e propria, che inizierà,come anzidetto, alle 18.00. 
Poco prima del suono della campanella, che da' avvio al corteo, le autorità civili si recheranno a Palazzo Arcivescovile per "scortare" il vescovo, fino alla confluenza fra via Umberto I e via Antonio Veneziano, dove le stesse autorità si aggregheranno alla processione. Il primo tratto è quello forse più suggestivo, all'interno de quartiere del "Pozzillo", uno dei primi insediamenti urbanistici di Monreale. Il tratto si conclude con quella che i monrealesi chiamano "a nisciuta ru ferru", dove è necessaria una particolare ed accorta manovra per consentire al simulacro di venire fuori dalle viuzze strettissime. La manovra, per la sua particolare difficoltà, si conclude con uno scrosciante applauso. (Nella foto, in alto a sinistra, la manovra eseguita il 03/05/2010.
Da via Antonio Veneziano, quindi, si arriva fino a piazza Canale. Da lì il Crocifisso salirà per via Pietro Novelli alta, fino all'abbeveratoio. Prima, però, all'altezza di via Terrasi, le autorità abbandonano il corteo. Dopo "l'abbiviraturi" è la volta della ripida discesa di via Garibaldi, meglio conosciuta a Monreale come "a scinnuta ru Signuri", fino a piazza Spasimo. A quel punto la processione tornerà verso piazza Vittorio Emanuele, attraverso via Venero, Corso Pietro Novelli e via Roma. Sotto il palazzo di città, a tarda sera, è in programma il tradizionale omaggio del Comune con l'inchino degli stendardi che rappresentano la cittadinanza. L'ultimo tratto della processione, quando ormai sarà notte fonda, toccherà via Benedetto D'Acquisto e via Palermo, aspettando il tradizionale gioco pirotecnico conclusivo, annunciato, come sempre, da uno squillo di tromba. Quindi, il rientro in Collegiata e per i "fratelli" il meritato riposo. 

Storia


La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso sono molto diverse. La leggenda racconta che intorno al 1540, nel Mediterraneo navigavano due navi: una con a bordo cristiani delle vicinanze di Palermo, e propriamente di Monreale, di Boccadifalco e di Altarello di Baida, l'altra era una nave turca. Si racconta che i turchi avessero con loro un Crocifisso che trattavano in modo molto irriverente. I marinai palermitani scandalizzati per gli atti contro la venerata immagine, chiesero ed ottennero di potere riscattare il simulacro del SS. Crocifisso in cambio di una forte somma di denaro.

Ritornati al porto di Palermo sorse tra loro questione a chi il "Crocifisso" dovesse appartenere e per stabilire chi dovesse avere il simulacro, quegli uomini decisero di metterlo sopra un carro trainato da buoi: dove si sarebbe fermato il carro, sarebbe sorta una chiesa che avrebbe custodito il "Crocifisso". I buoi si fermarono varie volte e in vari luoghi ma, percossi, continuarono il loro viaggio, poi si fermarono proprio dove ora sorge la chiesa della "Collegiata" e, nonostante le bastonate non vollero più muoversi.

Un'altra leggenda riguarda il Simulacro del SS.Crocifisso, racconta il Pitrè: "Una vecchietta sui 75 anni, certa Michela, mi ha raccontato: "Un monrealese aveva un giardino di rose, venne a Palermo a vederne, ma non trovò chi ne comprasse, onde s'avviò per andarle a buttare a mare. Quivi un marinaio gliele chiese in cambio di un Crocifisso ch'egli aveva in barca. A quel Crocifisso mancava la testa. Adagiata sopra un carro tirato da buoi, Esso fu portato fino a Monreale, proprio là, ai piedi dell'attuale Collegiata. Chiuso entro una chiesa e riaperto al terzo giorno, fu trovato bello e compiuto con l'espressiva testa che ora ha."

La storia però ci racconta cose ben diverse: intorno al 1400 fu costruita la chiesetta del SS. Salvatore perché sede della confraternita omonima. Questa chiesa in seguito divenne la sede del Collegio dei Canonici, fondato da Monsignor Venero e per questo venne chiamata "Collegiata". Fu Monsignor Venero, allora arcivescovo di Monreale, ad ordinare la fattura del "SS. Crocifisso" alla famiglia Gagini che a quel tempo era famosa in tutta la Sicilia.

Questo trova conferma nel fatto che in seguito all'incendio del Capellone avvenuto il 1 marzo del 1985, il simulacro del SS. Crocifisso fu restaurato dal Professore Angelo Cristaudo,di Acireale, sotto l'alta sorveglianza della Sovraintendenza ai beni Culturali.

Il Professore Cristaudo, che aveva restaurato precedentemente quello di Assoro, notò che tra i due Crocifissi vi era una grande somiglianza e rilevò che avevano lo stesso stile della barba, dei capelli e della corona; dello stesso stile era l'apertura del Costato e corrispondenti erano i piedi incrociati e le dita prolungate.

Rilevò anche che per la composizione dei due Crocifissi era stato utilizzato un materiale composto di tela, gesso, colla e carta pesta distesa su una struttura di assi di legno. La dichiarazione del Professore Cristaudo è molto importante perché sappiamo che l'autore del Crocifisso di Assoro è "Antonello Gagini" e questo ci permette di supporre che sia anche l'autore del Crocifisso della Chiesa di Monreale.

Domenico Gagini aprì una bottega a Palermo nel 1463 e alla sua morte, la bottega venne diretta dal figlio Antonello che continuò la produzione di statue di Madonne, di Santi e di Crocifissi. Antonello morì a Palermo nel 1536. La Confraternita del SS. Crocifisso fece l'ordinazione tra il 1525 e il 1535 e questo fa pensare che la Confraternita possa aver fatto l'ordinazione alla bottega dei Gagini.

Immagine del SS. Crocifisso

Si dice che questo "Crocifisso" somigli veramente a Gesù Cristo, addirittura che sia il vero ritratto e si racconta "che una volta un alto personaggio venuto da Alessandria d'Egitto in Monreale, riuscito ad eludere la vigilanza dei custodi della chiesa appena vedutolo esclamasse sorpreso: E' desso ! E' desso! - "Ohi? Perché " gli chiese uno che gli stava vicino: ed egli lo sconosciuto:-" Perché di questo crocifisso si parla tanto in Alessandria e da tutti si crede che esso sia il solo che somigli davvero a Gesù Cristo"."(tratto da: Feste patronali in Sicilia descritte da Giuseppe Pitrè).

Il simulacro del SS. Crocifisso, nella chiesa della "Collegiata" prima veniva coperto da sette veli: il primo era tutto rosso il secondo il terzo il quarto il quinto e il sesto raffiguravano alcuni episodi della passione di Cristo, il settimo, che era tutto nero, portava la scritta al centro "expiravit".

Nessuno poteva rimuovere questi veli. Oggi il Crocifisso non viene più coperto, tranne nei venerdì di Quaresima, durante la liturgia penitenziale conosciuta come "la calata dei veli".

Il suo volto mostra segni di dolore e di gioia e ha "la dolce espressione di colui che muore come Padre che ha salvato i figli". Il suo viso ha tre espressioni:
1. quella del Cristo Dio Redentore: l'occhio sinistro spento, le labbra atteggiate ad un dolce paterno sorriso;
2. quella dell'uomo dei dolori : l'occhio destro chiuso, le labbra serrate, il capo piegato fin quasi a toccare il mento;
3. quella dell'uomo che muore sotto lo sforzo enorme dell'ultimo respiro, mentre si contrae, abbassandosi su se stesso, ormai esanime pendente dalla Croce."

"Nel 1709 detta "Vara" venne portata a spalle nude e poi a piedi scalzi da circa quaranta uomini". Da questa citazione esplicita riportata sul libro "della tradizione alla storia" di Mons. Lorenzo Bertolino capiamo che questi uomini rappresentano coloro che oggi vengono chiamati "I Fratelli".


I festeggiamenti del 3 Maggio

LA "VUCI" “…Ittamu tutti na vuci…”. 



Durante la processione del 3 maggio si può ben udire questa tipica espressione dialettale appartenente al gergo dei Fratelli; infatti queste caratteristiche “Vuci” non sono altro che delle invocazioni nate su iniziativa di un singolo fratello, il quale con la mano protesa verso la Venerata Immagine, lancia appunto un grido, attirando l’attenzione del gruppo dei con frati, i quali a loro volta rispondono in coro “…Grazia.” Queste vuci, in dialetto siciliano, appartengono ad una vera e propria tradizione popolare,legata fortemente ad un significato religioso- culturale. Riportiamo le dodici “vuci”: E che bedda sta iurnata U signori è pi la strata! Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi su beddi sti quattro rosi Nostru Patri ca’ ni vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che bedda sta santa cruci Aruramual tutta na vuci! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Cincu chiai, e cincu rosi Aruramuli iddu li vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che beddu stu crucifissu Fa li grazie sempri spissu! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Chi nsu beddi sti quattro ciuri Pirdunatici, Signuri! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Vi salutu, o Sacra Testa Ch’è di spini è incuranata Oi che la vostra festa Vaiu girannu pi la strata!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi fu beddu pi la strata! Nostru Patri torna a so casa! Grazia Patruzzu Grazia! Amurusu! Grazia! Nostru Patri!Binirici a campagna! Nostru Patri! Binirici i malati ! Grazia all’arma e ù pirdunu ri piccati.


ANALISI ANTROPOLOGICA DELLA FESTA

Come tutte le feste patronali, anche quella del SS. Crocifisso è espressione di più significati: è appuntamento ed attesa. Fin da metà aprile i fedeli sentono sempre di più l'ansia di quei giorni, in cui esprimeranno se stessi attraverso il proprio Pathos (sentimento) il proprio Ethos (visione del mondo) ed il proprio Ekos (risonanza sonora). La festa è un momento di grande amicizia perchè tocca profondamente il Thumos (spirito), essa accomuna tutte le classi sociali divenendo un richiamo alla famiglia e al proprio passato. I giorni di festa sono preceduti dai giochi d'artificio sparati sul monte Caputo, quasi come una "purificazione", dal momento che, terminati, ha inizio la celebrazione della S. Messa. In genere gli elementi di purificazione sono 2: ACQUA-FUOCO, che sono legati a dei ruoli ben determinati: ACQUA FEMMINA / FUOCO MASCHIO. Quindi, il fuoco prepara la vigilia delle feste, esso è luce nell'attesa. Durante i tre giorni tutto sembra cambiare, nell'aria si sente quell'energia, quell'amore, quel senso di pace di un popolo che tende verso il Signore. Ma il suo culmine carico di PATHOS, si riscontra giorno 3 in cui il Crocifisso è portato in processione per le vie del paese. La processione come componente dell'azione liturgica, ha un aspetto dinamico e comunitario; essa ha due ordini: quella che precede la "Vara" che è una processione ordinata per i fedeli e la processione caratterizzata dalla fola sui balconi pronta, al passaggio della Vara, ad omaggiare il Crocifisso lanciando petali di rosa. La processione del Crocifisso, presenta il suo folklore ma invita alla preghiera; sembra di contenere molto di profano, ma nel cuore dei fedeli tutto si compie per amore di Cristo. Anche se nel corso del tempo, qualcosa potrebbe cambiare, la religiosità verso il Crocifisso non si spegnerà mai nel cuore dei monrealesi, che in tempi non molto felici quali la peste o la guerra, hanno continuato a sperare ed ad avere fede nel Cristo Crocifisso.

domenica 31 marzo 2013

Auguri di buona Pasqua!

31/03/2013

Auguro a tutti gli utenti del Blog e a quanti visitano queste pagine web una buona Pasqua di Risurrezione del Signore.

Francesco Toscano.

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale e felice anno 2013.

25 Dicembre 2012.

A tutti voi, e ai vostri cari, formulo i migliori auguri per un sereno Natale ed un prospero anno nuovo.

Francesco Toscano, il webmaster del blog.

sabato 18 agosto 2012

A Petralia Sottana l'antico Ballo Pantomima della Cordella e Rievocazione Antico Corteo nuziale.

18 agosto 2012.

Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento con uno degli spettacoli più suggestivi del folklore e della tradizione del territorio panormita. Il comune di Petralia Sottana offre ai suoi ospiti l'edizione 2012 dell'antichissimo Ballo Pantomima della Cordella e la Rievocazione dell'Antico Corteo nuziale. L'evento che si ripete dal 1950, è il frutto della meticolosa ricostruzione storica dei canti e del rituale del ballo che affondano le radici nella tradizione del centro madonita.

Si parte il 16 agosto alle 21.30, in piazza Umberto I con il benvenuto dei gruppi modoniti alle compagnie internazionali di folklore ospiti.

Venerdì 17 alle ore ore 17 presso il centro dei Padri Riformisti, si terrà "Uomini e colori che si intrecciano danzando" convegno di studi sul palo intrecciato in Europa, e dalle 19, da corso Pietro Agliata partirà la sfilata dei gruppi folkloristici internazionali.

Sabato 18 agosto alle ore 10, partenza da piazza Vittoria, ci sarà la "STRAPETRALIA IN MULTILINGUE" passeggiata in multilingue tra le curiosità e la cultura di Petralia Sottana e dalle ore 22, a piazza Domina, si terrà la "Serenata a' zita.

Domenica 19 Agosto infine dalle ore 15 verrà messo in scena il Ballo Pantomima della Cordella e la Rievocazione dell'Antico Corteo nuziale che partirà da Piazza Gramsci e alle 22 si terrà la serata conclusiva del XXIX Raduno mediterraneo del Folklore Internazionale, con la partecipazione di tutte le compagnie che si sono esibite.

Fonte:

sabato 5 maggio 2012

PETALI IN FESTA A NOTO È TEMPO D’INFIORATA.

Noto (SR), View from SP 19. (Fonte: it.wikipedia.org)
5 Maggio 2012.

C’è un luogo in Sicilia dove il barocco trionfa in tutta la sua bellezza, lasciando senza fiato chi vi si trova davanti: ci troviamo a Noto, che si prepara alla tradizionale “Infiorata”, una festa per gli occhi che va avanti da 32 anni. Ogni terzo weekend di maggio, per quest’edizione sabato 19 e domenica 20, la via Corrado Nicolaci fa da cornice all’evento, dal grande impatto visivo: 122 metri di petali e fiori che collegano in alto la Chiesa di Montevergini, contrapposta al palazzo del principe Nicolaci, con i suoi splendidi balconi, considerati da molti i più belli del mondo. Vi troverete davanti ad un tappeto dai mille colori che copre un’area di 700 metri quadri, composto da 16 bozzetti che, di anno in anno, sono ispirati a motivi religiosi, mitologici e di folklore popolare. Se arrivate a Noto venerdì 18 maggio, potrete,inoltre, assistere alla preparazione dell’”Infiorata”, una festa nella festa: è il momento in cui gli artisti e i loro collaboratori tracciano le sagome lungo la strada. Sabato 19 inizia il lavoro di “infioratura” vera e propria che si protrae per tutta la notte. L’indomani, domenica 20, è il gran giorno: la strada è pronta per essere ammirata in tutta la sua bellezza fino al tramonto del giorno successivo. Non mancheranno manifestazioni collaterali all’evento, che è la punta di diamante della “Primavera barocca”, una kermesse che dura quasi tutto il mese di maggio, fino al 27. Se non potete recarvi nella cittadina del Siracusano in occasione dell’”Infiorata”, avrete a disposizione tutti gli altri fine settimana: sabato 12 maggio sarà la volta del Corteo Barocco, con banditori in costume d’epoca, figuranti, sbandieratori e musici, che sfileranno per le vie del centro storico. Sabato 26 potrete assistere alla decima edizione del Festival della danza, mentre il 27 si terrà la Festa dell’Alveria, una suggestiva giornata trascorsa tra i ruderi di Noto Antica, la città medievale distrutta dal terremoto del 1693.

Fonte:

sabato 28 aprile 2012

Festa del SS. Crocifisso di Monreale, 386° edizione, anno 2012. Programma dei festeggiamenti.


28 Aprile 2012.

Il SS. Crocifisso di Monreale durante la Solenne Processione del 3 Maggio 2011.

Gentili lettori, buonasera.
Mi permetto di segnalarvi il programma dei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Monreale, 386° edizione, anno 2012.


Cordiali saluti.
Francesco Toscano.

martedì 3 aprile 2012

Il blog "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno" oggi ha compiuto un anno di attività.

Layout del blog il giorno della sua creazione.
2 Aprile 2012.

Il blog "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno" oggi ha compiuto un anno di attività. Alle ore 15.47.00 del 2 Aprile 2011, infatti, è stato pubblicato da parte del suo creatore, Francesco Toscano, il primo post dal titolo "Da un'idea di Francesco Toscano,nasce oggi il nuovo blog "anticoastronauta". 
Il blog nel corso di questi dodici mesi ha proposto ai lettori articoli e riflessioni sull'archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, che è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra, in epoche remote, di visitatori extraterrestri. 

Copertina, fronte e retro, del libro dal titolo "A proposito degli alieni..." di Francesco Toscano ed Enrico Messina pubblicato da Lulu.com.
Pochi mesi dopo la sua creazione il blog si è poi trasformato in un prodotto letterario; il blogger Francesco Toscano, unitamente ad un altro appassionato di ufologia, Enrico Messina, ha pubblicato in data 14 Dicembre 2011 sul portale internet Lulu.com il manoscritto inedito dal titolo "A proposito degli alieni......" di Francesco Toscano ed Enrico Messina, e contestualmente anche un e-book  del libro sul medesimo portale internet. Il libro è stato poi distribuito in vari canali librari fra cui:

  1. http://www.bol.it/;
  2. http://www.barnesandnoble.com/;
  3. http://www.amazon.com/;
  4. http://www.amazon.it/;
  5. http://www.deastore.com/;
  6. http://www.doomma.com/.


Copertina, fronte , del libro dal titolo "A proposito degli alieni..." di Francesco Toscano ed Enrico Messina  pubblicato da Photocity.it s.r.l. di Pozzuoli (Napoli).

Quasi a voler rimarcare quel fatidico dì, oggi 2 Aprile 2012, a distanza di un anno dalla creazione del blog, il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Photocity.it S.r.l. di Pozzuoli (Napoli), la quale curerà la distribuzione dell'opera nel territorio dello Stato e sui maggiori canali librari italiani presenti nel web. Al momento è possibile acquistarlo sul portale internet della medesima casa editrice raggiungibile al seguente indirizzo: http://ww2.photocity.it/ .


Certo di avervi fatto cosa gradita, nell'augurare a questo blog lunga vita, resto in attesa di ricevere numerosi vostri commenti, di poter leggere numerose recensioni del libro da noi pubblicato e da voi acquistato, consapevole della bontà dell'opera letteraria da noi creata.

Cordiali saluti.

Francesco Toscano, creatore del blog, nonché co-autore del libro dal titolo "A proposito degli alieni...." .

mercoledì 29 febbraio 2012

Alla scoperta di Caccamo (Pa).

Il castello di Caccamo (Pa) - (Fonte: dalla rete)
29 Febbraio 2012.


Sono incerte le origini e la storia del paese di Caccamo, in provincia di Palermo, dato che pochissimi sono i documenti storici a cui attingere per le informazioni sulle sue origini. Si presume che il primo impianto urbanistico sia stato realizzato dai Cartaginesi, rifugiatisi nel paese dopo che Himera (nelle vicinanze dell'attuale Termini Imerese) era stata distrutta da Gelonetiranno di Siracusa. Ma sono state trovate anche successive tracce bizantine e, inoltre, alcuni nomi di quartieri e di contrade fanno presupporre la presenza di un nucleo saraceno (lo stesso toponimo Caccamo potrebbe essere d'origine araba). In seguito, nel 1094, Caccamo fu affidata ai Normanni, concessa in feudo a Goffredo de Sageyo. Il paese è una borgata medievale dominata dal suo Castello in alto su una collina nella parte più antica del paese. A Caccamo nacque l'architetto e pittore manierista Nicasio Azzarello (Contino & Mantia, 1998), discepolo e genero dell'architetto, pittore e cartografo palermitano Antonino Spatafora, cognato dell'architetto e pittore termitano Vincenzo La Barbera. L'Azzarello lavorò, in qualità di architetto ai Quattro Canti (Ottagono di Piazza Villena) di Palermo. Unico suo dipinto noto, come hanno recentemente documentato Contino & Mantia (2001), è l'Annunciazione della chiesa del Carmelo di Termini Imerese, realizzata assieme al discepolo, il termitano Francesco La Quaraisima. 
Oltre al Castello che domina l’intero paese e che merita certamente una visita, Caccamo è ricca di meravigliose chiese. Vi proponiamo qui una breve guida studiata dall’amministrazione comunale. L’itinarario non può che iniziare dal Duomo, dedicato a San Giorgio. Fondato dai Normanni nel 1090, ampliato nel 1614, custodisce preziose opere d’arte: il blocco marmoreo del fonte battesimale datato 1466, della scuola del Gagini; cosi come il ciborio della cappella del SS. Sacramento del XV secolo; la tavola di Simone De Wobrek, raffigurante la caduta di Gesù sotto la croce del XVI secolo; le tele dei cinque sensi di scuola fiamminga e la grande tela raffigurante il miracolo di San Isidoro Agricola del 1641. All’interno della sagrestia si possono inoltre ammirare bassorilievi, dipinti, statue, messali, manoscritti, paramenti sacri ricamati in oro, calici, ostensori. Non lontano da Piazza Duomo, troviamo la chiesa dell’Annunziata. Fondata intorno al 1200, presenta agli esterni interessanti elementi barocchi. L’interno è suddiviso in tre navate ed impreziosito da opere d’arte come la tela raffigurante l’Annunciazione di Guglielmo Borremans, e alcuni stucchi di Bartolomeo Sanseverino. Poco distante troviamo la chiesa di San Benedetto alla Badia. Fondata nel 1615 dalle suore benedettine, l’interno presenta un grande pavimento in maiolica di Nicolò Sarzana, una splendida cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio, una grandissima quantità di stucchi attribuiti alla scuola del Serpotta ed inoltre marmi policromi, affreschi sulla volta e le tele degli altari laterali. La piazza del Duomo è circondata da altri splendidi monumenti barocchi: la chiesa dell’Oratorio, il palazzo del Monte di Pietà, la chiesa delle anime sante del Purgatorio. Questo complesso monumentale costituisce uno dei più eleganti ambienti architettonici di Caccamo, scenario suggestivo utilizzato come cornice ad importanti spettacoli all’aperto e manifestazioni culturali. Fra gli edifici religiosi di interesse artistico che consigliamo di visitare, ricordiamo: la chiesa di Santa Maria degli Angeli, che custodisce una preziosa “Madonna col Bambino”, capolavoro del Gagini, ed i resti mortali del Beato Giovanni Liccio, patrono e protettore della città di Caccamo e la chiesa con annesso convento dei Cappuccini, con il suo imponente altare maggiore ligneo di stile dorico e corinzio. 
Laboriosa e piena era la vita dei cittadini che vivevano al di fuori delle mura del castello. Lì, al riparo di arcieri e ponti levatoi, nascevano tradizioni e riti che, secoli dopo secoli, sono arrivati sino ai giorni nostri. Alcuni di questi si tengono ancora all’ombra di mura medioevali che, seppur spogliate di cavalieri con arco e frecce, conservano il loro fascino quasi intatto. È il caso di Caccamo, centro collinare in provincia di Palermo, in cui ogni anno si rinnova un rito dedicato a San Giuseppe. La festa del santo, come è noto, ricorre il 19 di marzo ma in questo paese, ricco di chiese e bei palazzi, tutto ha inizio domenica 4 marzo. Sono due le manifestazioni, strettamente collegate, per cui vale la pena pensare di organizzare un visita. La prima è "a retina", che consiste in una raccolta porta a porta di frumento in onore del santo. Dalle otto del mattino, dalla zona del Carmine, cavalli bardati a festa, passeranno per tutte le vie del paese. Porta dopo porta, i cittadini avranno da offrire grano dal quale nascerà il pane in onore del famoso falegname. La passeggiata tra le vie cittadine terminerà infatti nel vecchio mulino del paese, luogo in cui sarà effettuata la molitura necessaria alla preparazione del pane del 19 marzo. Il secondo evento da segnalare è "a scalunata". In questo caso protagonista è la chiesa della SS. Annunziata, la cui scalinata, dall’altare all’abside, si ricopre di candele. I ceri terminano il loro virtuale percorso davanti al simulacro ligneo di Gaspare Serpotta, del XVII secolo. E, per la prima volta, una terza manifestazione arricchisce la giornata del 4 marzo: dalle 9 del mattino, in piazza Marconi, è l’ora della “Sfinciata”, appuntamento da non perdere per gli amanti delle prelibatezze culinarie. Per informazioni: 091.8103111.


Fonte: 


domenica 29 gennaio 2012

LE TRADIZIONI E IL CULTO DI SAN SEBASTIANO: DOVE ANDARE.

San Sebastiano in un dipinto di Marco Palmezzano, (Museo di Belle Arti, Budapest)


29 Gennaio 2012.

Correva l’anno 1575 quando la Sicilia venne colpita da una terribile epidemia di peste che mieteva vittime in maniera indiscriminata; fu allora che il culto di San Sebastiano crebbe tra il popolo, invocato solennemente affinché intervenisse a placare l’evento nefasto. 
Ancora oggi imperituro rimane il suo culto nell'isola tanto che, in alcune località, viene festeggiato due volte l’anno: è il caso di Melilli, nel Siracusano, dove ogni 20 gennaio e ogni 4 maggio ricorrono i giorni a lui dedicati. Scopriamo il perché di tanta devozione. San Sebastiano, santo martirizzato ai tempi dell’imperatore Diocleziano, era già conosciuto, secondo la storia testimoniata da un documento custodito nella Basilica di Melilli , dal 1414 anno in cui una sua statua venne rinvenuta presso l’isola Magnisi in provincia di Siracusa. All’interno del documento si leggeva anche la testimonianza di un gruppo di marinai salvatisi da un naufragio per sua intercessione; alla notizia del ritrovamento della statua accorsero centinaia di persone che, pur unendo le loro forze, non riuscirono a sollevare e spostare da lì il simulacro del santo. Solamente i cittadini di Melilli, giunti sul luogo il 1° maggio dello stesso anno, riuscirono a spostare la cassa che, entrata in paese, ridivenne pesante, segno che San Sebastiano avesse scelto quello come luogo per risiedere definitivamente; e, come narra la storia, in quel momento avvenne la guarigione improvvisa di un lebbroso. Da allora ogni 4 maggio (la festa è stata spostata a questa data dopo l’introduzione della Festa del Lavoro) alle 4 del mattino il santo viene festeggiato solennemente con l’apertura del santuario ai pellegrini provenienti da ogni parte del mondo; i più devoti giungono invocando una grazia con queste parole: “semu vinuti di tantu luntanu, Primu Diu e Sammastianu! E chiamamulu ca n’ajuta”. Caratteristico, in questi giorni di festa, è l’arrivo dei “nuri” di Melilli e di Solarino ovvero di devoti che in passato arrivavano quasi nudi e con mazzi di fiori, oggi invece indossano vestiti bianchi e una fascia rossa in vita, camminando scalzi per chilometri prima di giungere a destinazione, offrendo torce e ceri votivi e testimoniando le grazie già ricevute. San Sebastiano è  particolarmente venerato anche ad Acireale poiché gli Acesi, durante la Seconda Guerra Mondiale, sotto la minaccia di un bombardamento lo invocarono ottenendo la salvezza; da allora è patrono, assieme a Santa Venera, della città. Anche la città di Palazzolo Acreide lo ha scelto come santo patrono e lo venera particolarmente tanto che la festa a lui dedicata ogni anno è stata iscritta nel registro dell’ Eredità Immateriali di Interesse Locale (Reil) secondo i principi stabiliti dall’Unesco. San Sebastiano è considerato patrono degli arcieri e archibugieri, tappezzieri, fabbricanti di aghi e di quanti altri abbiano a che fare con oggetti a punta simili alle frecce, date le sue rappresentazioni iconografiche che lo vedono trafitto da frecce in punto di orte, per ordine dell’imperatore Diocleziano, reo di aver diffuso il cristianesimo tra i funzionari e i militari della legione di stanza a Roma, di cui lui faceva parte come comandante. L’ultima domenica di gennaio, gli abitanti di Santa Venerina, nel Catanese, continuano i festeggiamenti in onore di San Sebastiano. Dopo la festa liturgica in chiesa, che si è celebrata il 20 gennaio scorso, la mattina di domenica 29 gennaio, il simulacro del santo sarà svelato tra le grida di giubilo dei fedeli e verrà trasportato sull’altare maggiore della settecentesca Chiesa Madre dedicata a Santa Venera, addobbata a festa per l’evento. Info: 095 7001149.

Fonte:
  1. http://siciliaweekend.info/

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La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.