Il kebab, conosciuto anche come kebap, è un piatto a base di carne, tipico della cucina mediorientale.
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ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.
venerdì 4 febbraio 2011
Istat, nel paniere l'iPad e il fast food etnico.
martedì 28 dicembre 2010
Saldi, la Sicilia prima a partire.
(Fonte: Dalla rete) |
giovedì 2 dicembre 2010
A Natale vincono gli alimentari e la tecnologia.
giovedì 4 novembre 2010
Cgil, Camusso eletta nuovo leader. E' la prima volta per una donna.
venerdì 29 ottobre 2010
ECONOMIA: Disoccupazione all'8,3%, boom tra giovani.
Economia e finanza: gli avvenimenti di venerdì 29 ottobre.
martedì 26 ottobre 2010
Accordo tra Confcooperative Varese e BCC di Busto Garolfo e Buguggiate. Per favorire lo sviluppo delle cooperative nasce mutuo Cooperazione...
Dall'incontro tra "Confcooperative Unione Provinciale di Varese" e Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate è nato uno strumento finanziario mirato sulle esigenze delle cooperative e teso a rendere più facile il credito a fronte di un rafforzamento del patrimonio societario della cooperativa.
In sintesi, per ogni aumento del capitale sociale della cooperativa, è possibile accedere a Mutuo Cooperazione, che finanzia fino allo stesso importo, a tasso calmierato e senza rilascio di garanzie reali, per un qualsiasi investimento aziendale.
«Per il movimento cooperativo varesino oggi è una giornata importante -dice il presidente di Confcooperative Varese, Claudio Marelli-. Il rapporto di stima reciproca e di collaborazione esistente tra Confcooperative Varese e Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate viene ufficialmente sancito attraverso un atto formale, vale a dire l'associazione della Banca a Confocooperative Varese. Siamo lusingati per tale rapporto e siamo convinti che esso, più che un punto d'arrivo, rappresenti un punto di partenza per progetti in favore della cooperazione varesina. È perfino superfluo sottolineare quanto le imprese abbiano bisogno di aziende corrette e leali -continua Marelli-, Confcooperative Varese vuole impegnarsi per rappresentare un ponte di collegamento, il quale possa facilitare la coniugazione delle reciproche esigenze. Da ciò potranno scaturire opportunità di sviluppo e crescita per ambedue le parti. Infine, a nome di tutta l'Associazione, ringrazio i rappresentanti della Bcc di Busto Garolfo e di Buguggiate: al direttore generale Luca Barni riconosco un impegno ed una disponibilità nei nostri confronti ormai consolidati; al presidente Roberto Scazzosi, neo eletto, porgiamo i migliori auguri e ci congratuliamo con lui in quanto, scegliendo di recarsi presso Confcooperative Varese nella sua prima uscita pubblica, ha già dimostrato attenzione e sensibilità verso il mondo cooperativo varesino».
«Come Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate crediamo fortemente alla forza del modello cooperativo che, sviluppatosi in risposta alle esigenze di alcuni settori tradizionali (agricolo, bancario e di consumo), è oggi un movimento potente, che produce ricchezza e lavoro, realizzando il proprio scopo mutualistico. In questa chiave, è stata per noi una scelta naturale quella di associarci a Confcooperative Varese e decidere di costruire assieme uno strumento finanziario per lo sviluppo del settore -commenta il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi-. Noi stessi siamo una società cooperativa a mutualità prevalente. Pianificare l'erogazione di prestiti alle cooperative, che normalmente hanno oggettive difficoltà accedervi, significa sostenere e sviluppare progetti di auto-impiego e determinare un significativo impatto positivo sul territorio. Da ultimo, va detto che il Mutuo Cooperazione è uno dei prodotti che abbiamo realizzato sotto il claim "Aiutiamoci a crescere", che sta caratterizzando una serie di interventi della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate da quando è scoppiata la crisi finanziaria internazionale, come l'anticipo della cassa integrazione e gli Univa bond».
«Questo mutuo ha in sé gli elementi per educare le società cooperative all'importanza della patrimonializzazione. Il finanziamento erogato, infatti, è una sorta di premio per chi mette in atto attività di rafforzamento aziendale con conferimento di capitale da parte dei soci. E con la stessa logica, di fatto promuove la costituzione di nuove cooperative -spiega il direttore della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni-. Tutto ciò è in linea con i principi ed i dettami del nostro statuto, tra i quali c'è proprio la promozione dello sviluppo della cooperazione, oltre che l'educazione al risparmio. Tecnicamente, siamo nel campo del cosiddetto microcredito, un'idea sviluppatasi grazie al lavoro di Bank, la "banca villaggio" fondata nel 1976 da Muhammad Yunus, in Bangladesh. E il microcredito è stato recentemente normato anche in Italia, con il decreto legge 141 del 13 agosto 2010, che ha modificato il Testo Unico Bancario, aggiungendo gli articoli 111 e 113 dedicati, proprio, al microcredito».
«Confcoopertive Varese conta 226 Associate, più di 4mila occupati, il numero dei Soci è pari a circa 24mila e il giro d'affari è di oltre 115 milioni di euro. Confcooperative Varese registra in questo momento il massimo numero di Associate della sua storia, frutto di una crescita costante negli ultimi anni -chiosa il direttore di Confcooperative Varese, Nicola Abalsamo-. Un'intensa attività e una presenza costante sul territorio a fianco delle Cooperative, favorendone lo sviluppo e la diffusione nel segno degli ideali che da decenni accompagnano il sistema cooperativo. Era il 1945, da allora Confcooperative Varese ha continuato la propria attività di rappresentanza, tutela e vigilanza sul movimento cooperativo varesino fondato sui valori cristiani. Con l'accordo di oggi -conclude Abalsamo-, in cui nasce il Mutuo Cooperazione e la convenzione tra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e Confcooperative Varese, si può favorire ulteriormente lo sviluppo di tutto il sistema varesino».
Mutuo Cooperazione - dati tecnici
Importo finanziabile: minimo € 2.000, massimo € 50.000. Nei limiti del 50% dell'aumento di capitale sottoscritto nell'ultimo esercizio (100% in presenza di garanzia Cooperfidi Italia)
Beneficiari: società cooperative operanti nella zona di competenza della Bcc. Possono presentare domanda le cooperative iscritte a Confcooperative Varese costituite al di fuori del territorio di competenza della Bcc
Forma tecnica: mutuo chirografario
Durata: massimo 60 mesi (inclusa possibilità di preammortamento per non più di 6 mesi)
Periodicità rate: mensile
Tasso: Euribor 3 mesi mmp/365gg + 2,50 p.p. (garanzia Cooperfidi Italia: minus 0,25%). Il tasso nominale annuo viene rideterminato trimestralmente, con decorrenza dal primo giorno dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre, calcolato sul valore medio mensile, pubblicato da "Il Sole 24 Ore", riferito al mese solare precedente il trimestre di applicazione
Spese di istruttoria: € 70,00
Spese di incasso: € 3,00
Fonte:
giovedì 8 luglio 2010
Istat, redditi familiari ancora giù nel primo trimestre.
martedì 18 maggio 2010
La crisi del divano italiano.
18 Maggio 2010.
La profonda crisi di un settore che in dieci anni ha perso credibilità.
Gli imprenditori hanno affossato il divano italiano.
Alberto Nieri: «Il Made in Italy esiste e resiste, ma istituzioni e imprenditori sono miopi»
Quasi 600milioni di euro in fatturato persi dal 2001 al 2007 nelle esportazioni; più di 222 milioni di euro lasciati per strada nel mercato interno; quote di mercato internazionale crollate dal 31,1% del 2000 al 15,8% del 2006. «A questo bollettino del mercato italiano dell'imbottito rispondo con la certezza che la guerra possiamo ancora vincerla, riportando il Made in Italy ai fasti di un tempo. A patto che istituzioni e imprenditori facciano la loro parte». Alberto Nieri, presidente del Gruppo Industriale Nieri, azienda storica Toscana con attività prevalente nel Distretto di Quarrata (Pistoia), uno dei tre distretti più importanti nel settore del mobile italiano (gli altri sono in Veneto e in Puglia) ne è certo: «Paghiamo a prezzo salatissimo scelte imprenditoriali miopi e coordinamento istituzionale inadeguato, anzi, inesistente». Il Gruppo Nieri approverà il bilancio entro la fine di giugno e, stando alle stime, chiuderà in pareggio: «Un risultato, oggi, che vale come una crescita del 30% di dieci anni fa».
Non c'è nulla da stare allegri, dunque. Dopo il tessile, anche il settore del mobile, fiore all'occhiello italiano, sia all'estero sia in patria, è al collasso. La trasmissione «Report» di Milena Gabanelli, nella puntata del 25 ottobre 2009, aveva già portato alla luce le commistioni tra gli imprenditori italiani e le delocalizzazioni, il Made in Italy "farlocco", l'abbattimento dei costi del lavoro per aggirare la crisi incombente. E proprio il Distretto di Quarrata aveva dato spunto ai giornalisti della RAI per dare vita all'inchiesta. «Quella trasmissione ha evidenziato con lucidità tutti gli errori che gli imprenditori hanno commesso -spiega Alberto Nieri-. A Quarrata, nel 2000, c'erano circa 400 aziende operanti nel settore degli imbottiti. Oggi è un mortorio. E la colpa non è della qualità dei prodotti e del Made in Italy che ha perso appeal, ma di quanti hanno svenduto il nostro know how, che hanno delocalizzato per fronteggiare, temporaneamente e ciecamente, alla crisi che incombeva. Anziché tutelare il marchio italiano, si spostava la produzione, si metteva un timbro e via, il gioco era fatto. E la situazione è quella che è sotto gli occhi di tutti». Per capirsi, nel periodo gennaio-novembre 2009, le esportazioni di mobili sono crollate in tutti i Paesi europei ed extraeuropei: -10% in Germania, -34,7% in Gran Bretagna, -34,2% in Russia, - 32% negli Stati Uniti (dati Cosmit/Federlegno). Il divano italiano, dunque, non attira più? «Assolutamente no -sottolinea Nieri-, perché il Made in Italy è vivo, è una realtà. Altrimenti come si spiega che i produttori Asiatici, Cinesi in testa, chiamino le proprie aziende con nomi italiani come Violino o Alberta Salotti e altri? Perché non le chiamano con nomi inglesi? Oppure spagnoli? Il problema è un altro: noi non abbiamo dislocato nulla, il nostro marchio non è 100% Made in Italy, ma 100% Made in Tuscany, perché fin dal 2000 sapevamo che dislocare e abbattere i costi di produzione avrebbe pagato nei primi due-tre anni, poi sarebbe stata la fine. Abbiamo resistito, produciamo tutto qui, in Toscana, dai disegni fino all'ultimo supporto in legno. La reputazione la costruisci giorno dopo giorno, con fatica. Senza attenzione, ci vuole poco a perderla; con i risultati che oggi stiamo vedendo». Ma non solo imprenditori miopi, anche le istituzioni hanno la loro parte di responsabilità: «Nessuno, ma proprio nessuno, ha fatto nulla per arginare questo processo. Il 90% delle aziende che operano in questo settore sono PMI con meno di 16 addetti. Piccole realtà che fanno grandi risultati, ma che, nelle difficoltà, sono rimaste sole. È possibile che siano stanziati fondi pubblici per partecipare a una fiera in Indocina e non un euro per dare la possibilità a queste piccole aziende di partecipare al Salone del Mobile, la più importante manifestazione al mondo, che sta in Italia? Sono decisioni coerenti? Secondo me assolutamente no». Il settore, dunque, è destinato a un declino inesorabile? «Abbiamo perso tante, troppe battaglie -conclude Nieri-, ma non ancora la guerra. È necessario, però, che le aziende che operano con correttezza ed idee siano munite degli strumenti giusti e adeguati per fronteggiare la sfida. Solo così potremo rilanciarci e continuare a proporre prodotti che tutto il mondo ci invidia. Al contrario, tutti quanti chiudiamo baracca».
Fonte:
Ufficio Stampa Nieri: Eo Ipso
Info: Stefano Morelli – Mail. smorelli@eoipso.it – Cell. 335.5920810
Silvia Perfetti – Mail. sperfetti@eoipso.it – Cell. 346.9488777
venerdì 30 aprile 2010
ECONOMIA: Disoccupazione, sale all'8,8% a Marzo.
Fonte: Adnkronos
mercoledì 14 aprile 2010
Ristrutturazione low cost: una nuova casa senza cambiare casa.
Ideato dalla società di costruzioni Erif di Legnano (Milano) permette di abbattere i costi di ristrutturazione delle abitazioni garantendo comunque un lavoro di altissima qualità e tempi certi di realizzo. «Con questo progetto -spiega Luigi Barbato, presidente di Erif Real Estate- la nostra società reinterpreta un'attività svolta da sempre in maniera moderna e attuale. Siamo dei costruttori e conosciamo benissimo il particolare momento che stanno attraversando le famiglie italiane. Proprio per questo studiamo e proponiamo soluzioni che servano certamente alla nostra attività, ma soprattutto che siano vicine alle esigenze delle famiglie italiane». Ristrutturazione Low Cost nasce quindi per aiutare le famiglie italiane ad avere una nuova casa, funzionale alle esigenze, senza cambiare casa. Il valore aggiunto di Ristrutturazione Low Cost è dato dal fatto che Erif Real Estate garantisce la copertura totale dell'iter di ristrutturazione ponendosi come unico interlocutore in un mondo spesso difficile da gestire. Fanno parte del processo di lavoro la progettazione in 3D per capire al meglio l'esito finale della ristrutturazione, la predisposizione dei progetti definitivi ed esecutivi, le pratiche di autorizzazione all'avvio dei lavori, i lavori edili, l'impiantistica, l'affiancamento nella scelta delle finiture e l'eventuale affiancamento nella scelta degli arredi e dei complementi d'arredo. «La nostra esperienza nel settore e le competenze interne della nostra società ci premettono di garantire un abbattimento dei costi fino al 20% sul valore di mercato» afferma ancora Barbato. Per capire: in media una ristrutturazione completa comporta un esborso di circa mille euro al metro quadrato. Affidandosi a Ristrutturazione Low Cost lo stesso intervento verrà a costare circa 800 euro. Due i particolari interessanti del nuovo servizio web: dalla home page del portale si accede direttamente al preventivo on line (gratuito e con garanzia di risposta entro le 48 ore successive la richiesta) e l'appartamento di cortesia: Nei casi in cui i lavori di ristrutturazione dovessero necessitare che l'abitazione venga liberata dagli occupanti, Erif mette a disposizione delle famiglie un appartamento di appoggio per il tempo necessario al completamenti dei lavori.
Fonte:
Ufficio Stampa Erif: Eo Ipso
Info: Stefano Morelli – Cell. 335.5920810 – Mail. smorelli@eoipso.it
venerdì 2 aprile 2010
POKER ONLINE, E' VERO BOOM.
martedì 23 marzo 2010
venerdì 5 marzo 2010
In Sicilia le pensioni più povere del Paese.
5 Marzo 2010.
martedì 2 marzo 2010
LA FORTUNA S'INSEGUE ONLINE.
sabato 27 febbraio 2010
FISCO: LA SICILIA IN AFFANNO, CALANO RICCHEZZA E GETTITO.
giovedì 11 febbraio 2010
In tre anni redditi delle famiglie giù del 4%. Nel 2008 in media 2.679 euro al mese.
martedì 9 febbraio 2010
Altolà dell'Antitrust: "Basta monopoli. Intervenire su Autostrade, Ferrovie, Poste e Aeroporti'.
giovedì 4 febbraio 2010
WOMENOMICS, BRAND DEL FUTURO.
Londra frena il vigile dei mercati Ue.
4 Febbraio 2010.
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Il blogroll dei miei blog preferiti
La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.