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ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.
venerdì 28 novembre 2008
PALERMO:CIRCONVALLAZIONE, PROVVEDIMENTO PER LA SICUREZZA: STOP ALLE PICCOLE MOTO.
BIBLIOTECA COMUNALE, OGGI L'ASSESSORE CANNELLA PRESENTA NUOVO SERVIZIO.
PALERMO: CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI I FATIMIDI E IL MEDITERRANEO.
Il sistema di relazioni nel mondo dell’Islam e nell’area del Mediterraneo nel periodo della da’wa fatimide (sec. X-XI): istituzioni, società, cultura.
Palermo, Palazzo Steri, 3 – 6 Dicembre 2008
Si svolgerà a Palazzo Steri il Convegno Internazionale di Studi “I Fatimidi e il Mediterraneo – Il sistema di relazioni nel mondo dell’Islam e nell’area del Mediterraneo nel periodo della da’wa fatimide (sec. X-XI): istituzioni, società, cultura”. Promosso dalla Cattedra di Storia dei Paesi Islamici e dall’Accademia Libica in Italia, con il patrocinio di svariate istituzioni (Ministero degli Affari Esteri, Regione Siciliana, Fondazione Universitaria Italo – Libica, Institute of Ismaili Studies di Londra, The Arab League Educational, Cultural and Scientific Organization), il Convegno intende proporre nuove e approfondite letture del sistema Islam nel periodo considerato e designare una ricostruzione storica della Sicilia musulmana in epoca fatimide, momento fondamentale dal punto di vista politico – istituzionale e ideologico – culturale della storia dell’Islam. Il Convegno, con un eccellente riscontro culturale e mediatico, tale da richiamare l’attenzione di Al-Jazeera, potrà essere seguito in streaming attraverso il sito (?). L’iniziativa è coordinata dal Prof. Antonino Pellitteri, titolare della Cattedra di Storia dei Paesi Islamici, e dal Prof. Ibrahim Magdud, Direttore dell’Accademia Libica in Italia, e annovera tra i partecipanti importanti studiosi provenienti da diversi paesi europei, dagli Stati Uniti e dai paesi arabi. Tra le personalità che parteciperanno è bene evidenziare i nomi del Prof. Roberto La Galla (Magnifico Rettore dell’Università di Palermo), di S.E. al – Mungi Bousnina (Direttore di “The Arab League Educational, Cultural and Scientific Organization”), di S.E. Hafed Gaddur (Ambasciatore della Gamahiriyya Libica a Roma), del Dr. Farhad Daftary (Direttore del Institute of Ismaili Studies di Londra), del Prof. Mohammed Hassen (Università di Tunisi), del Prof. Brahim El-Kadiri Boutchich (Università Moulay Ismail, Meknes), del Prof. Biancamaria Scarcia Amoretti (Università “La Sapienza”, Roma), del Prof. Abdelmounim Al Mahjoub (University “Al – Fateh”, Tripoli), del Prof. Shainool Jiwa (Institute of Ismaili Studies, London), del Prof. Paul Walker (University of Chicago), del Prof. Simonetta Calderini (Roehampton University, London), del Prof. Jonathan Bloom (Boston University), del Prof. Mohamed Edweeb (Rettore dell’Università El Mergheb, Libia) e di Zyad Ali (Unione degli Scrittori Libici). Venerdi 5 Dicembre alle ore 12:00 verrà inoltre presentato il volume “Introduzione allo studio della storia contemporanea del Mondo Arabo” di Antonino Pellitteri (Editori Laterza, 2008), testo che traccia un profilo organico della storia contemporanea del mondo arabo, ribaltando la visione eurocentrica ancora oggi diffusa.
giovedì 27 novembre 2008
L’Unesco promuove la Sicilia.
26-11-08. Non esiste un problema Eolie, né un problema di rigassificatore deturpante per la Valle dei Templi, va tutto bene per i Pupi siciliani, per il barocco di Noto e nessun sito siciliano inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità (sono nove in tutto) suscita la preoccupazione di Koichiro Matsuura, direttore generale dell’Unesco. Per ben quattro volte l’Unesco ha posto l’attenzione sulle Eolie, l’ultima in luglio di quest’anno e ora siamo in attesa di un rapporto conclusivo che il governo italiano deve inviare all’Unesco entro febbraio 2009. Un rapporto particolareggiato sulla situazione attuale delle Eolie in cui siano chiari i provvedimenti e le misure adottate per contrastare le attività industriali che possono provocare danni al sistema naturalistico. Per saperne di più....
PALERMO:VENERDI' UN WORKSHOP SUL DIALOGO INTERCULTURALE.
PALERMO:UNA MOSTRA FOTOGRAFICA SULLE MIGRAZIONI SICILIANE IN AMERICA .
mercoledì 26 novembre 2008
PALERMO: ALL'ARCHIVIO STORICO COMUNALE INCONTRO CON IVANO CAVALLINI.
PALERMO: AL VIA I LAVORI INTERVENTI PER RIACCENDERE DIVERSI PUNTI LUCE SPENTI IN CITTA'.
PALERMO:PUBBLICATO L'AVVISO PER LA RICERCA DI CASE PER SOGGETTI IN EMERGENZA ABITATIVA.
I NEGOZI RESTERANNO CHIUSI DOMENICA 30 NOVEMBRE.
Fonte: Comune di Palermo .
PALERMO: A VILLA NISCEMI UN INCONTRO TRA IL SINDACO E IL COMANDANTE DEI VIGILI DEL FUOCO.
Fonte: Comune di Palermo .
martedì 25 novembre 2008
lunedì 24 novembre 2008
Parchi e riserve naturali in Sicilia.
Parchi Regionali
Parco dell'Etna:
Via Etnea 107/a 95030 Nicolosi (CT) tel.095914588 fax 0957914788 http://www.parcoetna.ct.it/
Parco delle Madonie:
Corso P.Agliata 16 90027 Petralia Sottana (PA) tel.0921608021 fax 092160478
http://www.parcodellemadonie.it/
Parco dei Nebrodi:
V.R.Orlando 123 97072 Caronia (ME) tel.0921333211 fax 0921333230
http://www.parcodeinebrodi.it/ e e-mail: parconebrodi@legacy.it
Riserve naturali
Isola di Lampedusa (Ag) tel/fax 0922971611 - fax 971812
Grotta di S.Ninfa (Tp) tel. 092462376 - fax 62360
Macalube di Aragona (Pa) tel.0=22699210 - fax 690021
e-mail: mailto:macalube@tin.it
Grotta di Carbulangeli - Carini (Pa) tel/fax 0918669797
Lago Sfondato tel/fax 091301663
e-mail: legasic@gestelnet.it
Crozza Conza (Pa) tel/fax 091322689
Grotta di Entella (Pa) tel.0918465770 - 3473721766
e-mail: grottaentella@neomedia.it
Isola delle Femmine (Pa) tel 091861667
Monte Conca (CL) tel/fax 0934933254
e-mail: riserva.monteconca@infoservizi.it
Saline di Trapani e Paceco tel/fax 0923867700
e-mail: wwfrnotp@mail.cinet.it
Monte Pellegrino (PA) tel 0916716066
e-mail:ris.montepellegrino@tiscalinet.it Sito Internet:www.parks.it/riserva.monte.pellegrino/index.html
Biviere di Gela tel/fax 0933926051
Geologica di Contrada Scaleri tel. 0934584445
Fiumefreddo tel 095382112 fax 095377498
Oasi del Simeto tel.095382112 fax 095377498
Montagne delle Felci e dei Porri tel. 0907761267-71-66 fax 7761403
Bagni di Cefalà Diana
Serre di Ciminna
Isola di Ustica tel.0916628274-446-348 fax 6628446-98
Fiume Irminio Pino d'Aleppo tel. 032675518-03-21-25-26 fax 775519
Fiume Ciane Saline di Siracusa tel.0931790270-1 fax 66002
Stagnone di Marsala tel. 0923957897
Foce del fiume Belice (Tp) tel/fax 092446042
Foce del fiume Platani tel 0916274235
Bosco di Alcamo tel/fax 0924507629
Zingaro (Castellammare del Golfo) tel 092435108 fax 35752
Storia: Palermo e le sue Sante Patrone.
- Palermo, la corona perduta - di Rodo SANTORO - edizioni pegaso s.r.l. Palermo del 1991
Itinerari turistici di Palermo: Dal Palazzo Reale ai Quattro Canti
La maestosa Cattedrale (Madonna Assunta), già paleobasilica, poi moschea, conserva un fastoso patrimonio: le cappelle , il presbiterio, l'altare, la cupola, raccolgono quanto di meglio abbiano espresso le diverse culture che si sono susseguite ed integrate in Sicilia. Nella cripta il Tesoro è costituito da oggetti preziosi rinvenuti nelle tombe reali ed imperiali e mirabili esempi di oggettistica sacra. Si incontrano poi la chiesa del S.S. Salvatore, a pianta ottagonale; la chiesa di S. Giuseppe dei Teatini, addossata al Cantone meridionale di Piazza Vigliena (Quattro Canti), una delle più alte espressioni del primo barocco palermitano; la chiesa di San Matteo, che custodisce quattro statue del Serpotta. Si giunge così ai Quattro Canti (Piazza Vigliena), concepiti in epoca spagnola (1608-1620) come centro della città e punto di incontro dei quattro mandamenti. Ciascuno è decorato con tre statue raffiguranti le quattro stagioni, quattro vicerè spagnoli e le quattro sante protettrici dei quattro quartieri. Dopo i quattro canti la via Maqueda si apre su Piazza Pretoria, con il Municipio e la fastosa Fontana, complesso marmoreo barocco di tema mitologico. Nell'attigua piazza Bellini domina la chiesa della Martorana (S. Maria dell'Ammiraglio), di rito greco, la cui architettura si inserisce nella tradizione bizantina, e si distingue per l'insieme di elementi strutturali e decorativi normanni e barocchi e la splendida decorazione musiva dell'interno. Più avanti su via Maqueda si incontra Palazzo Comitini, oggi sede della Provincia Regionale, edificato alla fine del '700 quale dimora di MIchele Gravina Cruillas principe di Comitini e pretore della città.
Storia: La Sicilia al tempo degli Aragonesi.
Bibliografia:
* Mille anni in Sicilia (Terza edizione maggio 2002), di Giuseppe Quatriglio, ISBN 88-317-6405-5, Marsilio Editori*
Storia:da corso Calatafimi a Monreale.
Antiche cronache arabe narrano che tutto il nord della città era un'oasi di sogno dove si viveva alla raffinata maniera orientale. Testimonianza più fulgida dell'epoca è il Castello della Zisa, (da Aziz, in arabo:splendida) edificato nel 1154, sotto il regno di Guglielmo I, su modello arabo. E' una costruzione rettangolare ornata di arcate e di feritoie. L'interno, che evoca i fasti decorativi dei Palazzi Orientali, ha una sala a volta con stalattiti, preceduta da un atrio. Lungo le pareti corre un fregio in mosaico che rappresenta cacciatori e pavoni. Nelle cripte del Convento dei padri Cappuccini, del XVII secolo, si estende un cimitero noto come le Catacombe dei Cappuccini, che custodisce circa 8.000 salme, imbalsamate fino al 1881. I corpi, appartenenti all'alta borghesia palermitana e al clero, sono divisi per categorie sociali o professionali. In corso Calatafimi, all'ingresso della Caserma Tukory, si scopre un edificio rettangolare chiamato la Cuba, costruito nel 1180 da artisti arabi. Doveva il suo nome alla sua alta cupola ora crollata. La chiesa di S. Spirito, o dei Vespri, è l'armonioso risultato di una contaminazione fra gli stili arabo normanno e gotico. Essa prende il nome per ciò che vi successe il giorno di Pasqua nel 1282, mentre si cantava il Vespro, quando un soldato francese recò offesa all'onore di un giovane siciliana e la reazione dei presenti diede vita alla celeberrima rivolta contro il dominio angioino, conosciuta con il nome di rivolta dei Vespri Siciliani. Ad otto chilometri dalla città, Monreale è il principale centro turistico dei dintorni di Palermo, noto soprattutto per la sua Cattedrale e lo splendido Chiostro. L'interno della Cattedrale presenta la più vasta superficie coperta da mosaici nel mondo, dopo quella di Santa Sofia di Instanbul. Eseguiti tra il XII e il XIII secolo culminano nel Cristo Pantocratore, che occupa tutta la conca dell'abside centrale e rappresenta il punto di convergenza del poema teologico. Il Chiostro benedettino annesso è un quadrato di 47 metri di lato, porticato con una teoria continua di arcate a sesto acuto sostenute da 228 colonnine abbinate e decorate da intarsi moreschi tutti differenti. Diversi l'uno dall'altro sono anche i capitelli, ornati mirabilmente con motivi antropomorfici, fitomorfici e con altri elementi di fantasia tradizionali dell'immaginario medievale. Il corso si trova tra porta Nuova e la strada provinciale. Fa parte del quartiere Palazzo Reale - Monte di Pietà, Mezzomonreale-Villatasca. Il largo si trova nel corso Calatafimi. Chiamato originariamente lo "stradone" di Mezzo Monreale", prese il nome di corso Calatafimi dopo l'annessione della Sicilia al Regno d'Italia, in onore di Garibaldi, vincitore della battaglia di Calatafimi,che, dopo aver sconfitto le truppe borboniche a Pioppo, venne a Palermo proprio attraverso questa strada. Sulla data di costruzione, il prof. La Duca, nella Città perduta, espone i dubbi tuttora esistenti: infatti Gaspare Palermo, nella sua Guida, annota che ne fu autore il vicerè Marcantonio Colonna, nel 1580, mentre il Villabianca, in Palermo d'oggigiorno, cita come anno di inizio il 1583 e come anno di completamento il 1595. La Duca ritiene che fu Marcantonio Colonna ad avere l'idea di costruire questa strada contemporaneamente al prolungamento del Cassaro sino al mare , e che essa venne realizzata in seguito. Fatto sta che, alla fine del XVI secolo, esisteva già una "via diritta che conduceva dalle falde del Monte Caputo sino al mare, attraversando la città. La strada , larga e ombreggiata dagli alberi fatti piantare dal pretore Aleramo del Carretto per proteggere dal sole i monrealesi che andavano e venivano da Palermo, giungeva sino alla scala di Monreale. Doveva essere bella e grande se i palermitani la chiamavano "lo stradone" e vi si recavano a passeggiare. E se la memoria popolare - che è memoria storica - ne ha conservato per secoli il ricordo, come testimonia un "cantu di carretteri", certamente tramandato da padre in figlio, che dice: "Che bedda chista via di Monriali. / Ci su li chiuppi filari fileri / e 'intra lu mezzu li quattru funtani/ pi l'arrifriscu di li passeggeri. "Li quattru funtani" a cui la nenia popolare si riferisce - e che erano in realtà cinque - furono costruite nel 1630, quando il vicerè Francesco Fernandez, duca di Albuquerque, completò la costruzione della strada e, per il ristoro dei passeggeri, la fece ornare di artistiche fontane di pietra di Billiemi su disegno dell'architetto Mariano Smiriglio. Di esse una sola è sopravvissuta: la seconda, detta "fontana dei Dragoni", che si trova accanto all'Educandato "Maria Adelaide", di fronte all'Albergo delle Povere (e perciò fu detta anche "dell'Albergo"). E' posta al centro di una esedra, chiusa da una provvidenza cancellata in ferro battuto , aggiunta in epoca posteriore. Al di là di questa, circondata da un sedile semicircolare in pietra,l'imponente vasca di forma ovale, adorna ai due lati di due massicci dragoni dalle ali spiegate, che sembrano volersi affrontare. Delle altre si ha solo qualche notizia dalla descrizioni degli storici e da qualche antico disegno. La prima era situata nel piano di Santa Teresa (oggi piazza Indipendenza): aveva nel mezzo una colonna, sostenuta da quattro leoni dalla cui bocca fuoriusciva l'acqua, e terminava con una torre, dalla cima della quale uscivano quattro getti d'acqua. La terza sorgeva accanto al convento della Vittoria (oggi Caserma "Tukory"). Circondata da un anfiteatro, ornata di marmi bianchi e pietre grigie, era strutturata a forma di scalinata,lungo la quale scendeva l'acqua che andava a raccogliersi dentro una conca. La quarta era all'inizio della strada dei Cappuccini (oggi via Pindemonte) contornata da sedili, circondata da pioppi, cipressi e altri alberi ombrosi, offriva frescura e riposo a quanti vi si spingevano nelle loro passeggiate. La quinta, deta "fonte della Scaffa", era quasi al termine della strada.
LA NECROPOLI
Il sottosuolo di Corso Calatafimi, nella parte che va da piazza Indipendenza all'incrocio con via Pindemonte, è occupato dal più vasto e completo cimitero ipogeo della città, databile tra la seconda metà del VII secolo a.C. e il III secolo d.C. Le tombe sono per lo più a camera, con pianta rettangolare o trapezoidale, cui si accedeva per mezzo di una scalinata; il vano era chiuso da un lastrone molto grande, dinanzi al quale, talvolta era posto un cippo a forma di piramide. Nel vano erano contenuti uno o due sarcofaghi di calcare, coperti per lo più da lastre, talvolta da tegole di terracotta; a terra, il corredo funerario: anfore, ciotole, lucerne, vasetti, qualche gioiello.
Castello della Zisa
Piazza Guglielmo il Buono - tel. 0916520269. Feriali ore 9.00-19.30, festivi ore 9.00 - 19.00 fino al 29.07.2005. Ingresso intero € 3,00 - Ingresso ridotto € 1,50. Ingresso gratuito <18> 65.
Catacombe Cappuccini
Via Cappuccini,1 - tel. 091212117. Tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle 15.00 alle ore 17.30. Annuale - ingresso € 1,50.
(La) Cuba
C.so Calatafimi,100 - tel. 091590299. Da lunedì a Sabato dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Festivi ore 9.00 - 19.00. Ingresso intero € 2,00 - ingresso ridotto € 1.
Chiesa dei Vespri
Via Santo Spirito - Cimitero S. Orsola . Tel. 091422691. Tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 14.00 Annuale.
Duomo di Monreale
Piazza Duomo - tel. 0916404413. Ingresso al Duomo gratuita, tutti i giorni dalle ore 08.00 alle ore 18.00. Tesoro e terrazze dalle ore 08.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.00. Tesoro € 2,07, terrazze € 1,55.
Chiostro Monreale di Santa Maria la Nuova
Piazza Guglielmo il Buono - tel. 0916404403. Da lunedì a sabato dalle ore 09.00 alle ore 19.00. Festivi dalle ore 9.00 alle ore 19.00 fino al 29.07.2005. Ingresso Chiostro : intero € 6,00 - ridotto € 3,00. Gratuito <25>65
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La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."
La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.