Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






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domenica 4 settembre 2011

A proposito degli alieni.... di Francesco Toscano ed Enrico Messina. Da pag. 26 a pag. 27.

04 Settembre 2011.

A proposito degli alieni..... di Francesco Toscano ed Enrico Messina


Se l’Universo brulica di alieni….. dove sono?
Enrico Fermi

Capitolo II°
Segnali dal passato
Parte Seconda

    3. La Bibbia come testo storico.
La Bibbia merita un discorso a parte, essendo un testo che presenta numerose chiavi di lettura riguardo ad episodi che possono far pensare ad Ufo, già presenti nei tempi remoti della storia. Tra questi racconti c'è quello del profeta Elia che d'improvviso viene affiancato da "un carro di fuoco e cavalli di fuoco... ed Elia salì in cielo nel turbine" (Antico Testamento, 2° Libro dei Re 2, 11-12). Oltre al rapimento di Elia, la Bibbia dà altri indizi ufologici. "C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli" si legge nel libro della Genesi (6,4). In un altro libro si parla di Mosè. A lui "l’angelo del Signore si manifestò in una fiamma di fuoco, in mezzo a un roveto. Mosè osservò che il roveto era tutto una fiamma ardente, ma non si consumava" (Esodo 3, 2). 

3.1 Mosè e l'Arca dell'Alleanza. Si trattava forse di una radio?


L'Arca
dell'Alleanza

Nel massiccio del Sinai si innalza oltre duemila metri il monte Oreb. Il monte Oreb è il luogo in cui tra l'altro Mosè, secondo il Libro dell'Esodo, fu chiamato da Dio attraverso il roveto ardente (Es 3,1 seguenti) per ricevere le tavole della legge del decalogo (Es 19,10 seguenti): mentre le fonti yahvista e sacerdotale usano il nome Sinai, quelle elohista e deuteronomista usano il nome Oreb. Anche per il monte Sinai-Oreb, come per molte delle località descritte nell'Esodo, si è persa la memoria toponomastica delle località descritte. Sono state proposte diverse identificazioni:Gebel Musa (letteralmente montagna di Mosè in arabo), nel sud della penisola del Sinai. Questa identificazione risale ai primi secoli dell'era cristiana ed è attualmente l'ipotesi più accreditata. Secondo un'antica tradizione che risale al 330 d.C., Elena madre dell'imperatore Costantino, identificò il Monte Oreb citato nella Bibbia un'altura a sud della penisola del Sinai, rinominata Monte di Mosè, in arabo Gebel Musa. L'imperatore Giustiniano nel 527 d.C. fece edificare in una valle sulle sue pendici, nel luogo identificato del roveto ardente, la Basilica della Trasfigurazione, che includeva la primitiva chiesa di Sant'Elena Imperatrice, e che nel IX secolo fu dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, l'odierno Monastero di Santa Caterina.Monte Seir, nella regione storica di Edom, presso il confine tra l'attuale Stato d'Israele e Giordania. Har Karkom (Montagna di zafferano in ebraico) o Gebel Ideid (arabo), nel Negev. Nel 1983 l'archeologo Emmanuel Anati trovò un santuario all'aperto risalente al paleolitico e usato ininterrottamente almeno fino all'età del bronzo. Dalle raffigurazioni presenti sul posto è stato dedotto che il santuario fosse dedicato al dio Luna semitico Sin, il cui nome avrebbe originato quello del Sinai. Sulla vetta di Har Karkom è inoltre
presente una piccola grotta che ricorderebbe quella citata dall'Antico Testamento in cui trovò riparo Mosè al cospetto di Dio. Dio, disceso in una colonna o cilindro di fuoco, oltre a fornire a
Mosè i Dieci Comandamenti, gli disse come costruire l'Arca dell'Alleanza. 
L'Arca è descritta dettagliatamente nel libro dell'Esodo (25, 10-21; 37, 1-9): era una cassa di legno di acacia rivestita d'oro all'interno e all'esterno, di forma parallelepipeda, con un coperchio d'oro puro sul quale erano due statue di cherubini anch'esse d'oro, con le ali spiegate. Le dimensioni erano di due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza e altezza, ovvero circa 110×60×60 cm. Ai lati erano fissate con quattro anelli d'oro due stanghe di legno dorato, per le quali l'arca veniva sollevata quando la si trasportava. All'interno della cassa erano conservati un vaso d'oro contenente la manna, la verga di Aronne che era fiorita e le Tavole della Legge. (Ebrei 9:4;). Tuttavia, al momento dell'inaugurazione del Tempio di Salomone non conteneva altro che le Tavole della Legge (Deuteronomio 10, 1-5; 1 Re 8, 9; 2 Cronache 5, 2-10). 
Il compito di trasportare l'arca era riservato ai leviti e a chiunque altro era vietato toccarla. Quando Davide fece trasportare l'arca a Gerusalemme, durante il viaggio un uomo di nome Uzzà vi si appoggiò per sostenerla, ma cadde morto sul posto (2 Samuele 6, 1-8). Secondo la tradizione l'arca veniva trasportata coperta da un telo di pelle di delfino coperto da un ulteriore telo di stoffa viola e, quando il popolo ebraico si fermava, veniva posta in una tenda specifica, definita "Tenda del Signore" o "Tenda del convegno" senza che venisse mai esposta al pubblico, se non in casi eccezionali. Inoltre la leggenda vuole che l'arca, in alcune situazioni, si adornasse di un alone di luce e che da essa scaturissero dei lampi di luce divini, delle folgori, capaci di incenerire chiunque ne fosse colpito e nel caso non avesse rispettato il divieto di avvicinarvisi; infine, tramite l'arca, Mosè era in grado addirittura di parlare con Dio che compariva seduto su un trono fra i due cherubini che ornavano il coperchio e che rappresentano l'angelo Metatron e l'angelo Sandalfon. Se oggi ricostruissimo l'Arca dell'Alleanza, secondo le indicazioni di Mosè, il risultato potrebbe anche essere una specie di condensatore con una carica di centinaia di Volt. Un lato delle lamine d'oro, infatti, poteva essere caricato negativamente, mentre l'altro positivamente. Quando nella Bibbia si parla dell'Arca dell'Alleanza si dice, come anzidetto, che fosse in grado di emettere lampi; quando Mosè la costruì gli fu possibile mettersi in contatto con Dio tutte le volte che voleva. Oltre che come una macchina elettrica l'Arca funzionava dunque anche come una radio? Varie sono le sue ricostruzioni; essa comunque sviluppava tensioni elettriche mortali. L'Arca folgorò degli uomini al tempo del re David, e fu usata come arma per distruggere le mura di Gerico; scomparve nel 587 a.C. Chi la ideò? 
Il 19 giugno 2009 il Patriarca della Chiesa ortodossa etiopica Abuna Paulos, in una conferenza stampa tenutasi all'Hotel Aldrovandi a Roma, cui ha partecipato anche il principe Makonnen Haile Selassie, presunto nipote dell'imperatore d'Etiopia Hailé Selassié I, e il duca Amedeo D'Aosta ha dichiarato che "L'Etiopia è il trono dell'Arca dell'Alleanza. L'Arca dell'Alleanza è stata in Etiopia per tremila anni e adesso è ancora lì e con la volontà di Dio continuerà ad essere lì. È per via del miracolo che è arrivata in Etiopia. L'ho vista con senso di umiltà, non con orgoglio, come quando si va in chiesa.
È la prima volta che dico questo in una conferenza stampa. Ripeto l'Arca dell'Alleanza è in Etiopia e nessuno di noi sa per quanto tempo ancora. Solo Dio lo sa. Tutto quello che si trova nell'Arca è descritto perfettamente nella Bibbia. Lo stato di conservazione è buono perché non è fatta da mano d'uomo, ma e' qualcosa che Dio ha benedetto. Ci sono molti scritti e prove evidenti sulla presenza dell'Arca in Etiopia. Non sono qui per dare delle prove che l'Arca sia in Etiopia, ma sono qui per dire quello che ho visto, quello che so e che posso testimoniare. Non ho detto che l'Arca sarà mostrata al mondo. È un mistero, un oggetto di culto". Due giorni prima, il Patriarca aveva annunciato che "presto il mondo potrà ammirare l'Arca dell'Alleanza descritta nella Bibbia come il contenitore delle Tavole della Legge che Dio consegnò a Mosè",
e che "ad Axum sorgerà il Museo chiamato a ospitare l'Arca".


La distruzione di Sodoma (mosaico del XII secolo)
Guardiamo con maggiore fiducia le antiche fonti, e prendiamo alla lettera, ad esempio, ciò che troviamo scritto sulla Bibbia, nel libro della Genesi. Nel libro della Genesi, infatti, è scritto:"..allora l'eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco.." Ma che cosa avvenne veramente su Sodoma e Gomorra? Il diciannovesimo capitolo del primo libro di Mosè ci fornisce la relazione di un drammatico evento: Dio rivelò a Lot che stava per distruggere Sodoma perché il suo peccato era molto grave. Lot intercedette per le persone giuste della città, e Dio gli rispose che non l'avrebbe distrutta se avesse incontrato dieci persone giuste nella città. Secondo il prosieguo nel cap. 19, ai versetti 1-38, due angeli di Dio entrarono a Sodoma. Nel vederli, Lot li invitò nella sua casa e insistette affinché trascorressero la notte nell'abitazione. Tuttavia, prima che ciò potesse avvenire, gli abitanti di Sodoma attorniarono la casa ed esigettero che Lot consegnasse loro i suoi invitati per poter abusare di loro. Lot rifiutò, offrendo alle loro voglie le sue due figlie vergini, ma essi rifiutarono, insistendo nelle loro pretese. Gli abitanti di Sodoma provarono così a fracassare la porta d'ingresso, ma i due invitati impedirono l'accesso all'interno della casa agli assalitori accecandoli tutti con un'abbagliante luce. Dopodiché essi dissero a Lot di abbandonare subito con la sua famiglia la città. Lot avvisò i suoi generi, che però non gli dettero retta e così Lot abbandonò la casa e la città solo con sua moglie e le sue figlie, chiedendo e ottenendo che si salvasse la piccola città di Soar, nei pressi di Sodoma. Quindi Dio inviò una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì del tutto Sodoma con i suoi abitanti, assieme ad altre città della pianura. L'ordine di non voltarsi indietro a vedere quanto Dio aveva decretato accadesse alla città non fu eseguito dalla moglie di Lot che, per quell'atto di disubbidienza, fu trasformata in una statua di sale. Lo zio di Lot, Abramo, da una montagna vide la colonna di fumo che si alzava da quella che era stata Sodoma. Certo è che Sodoma e Gomorra furono annientate di colpo da una spaventosa esplosione. Il racconto della Bibbia si conclude così: "..E non rimase altro che terra deserta e inaridita." Gli effetti potrebbero esseri quelli provocati da un'esplosione di un ordigno termonucleare; una bomba atomica, ma lanciata da chi?

Pagina 26




4. Il libro di Enoc


Altro testo religioso, in cui si possono riscontrare eventuali riferimenti a fenomeni extraterrestri è il Libro di Enoc, personaggio biblico di cui la stessa bibbia, (quanto meno nella versione conosciuta da noi), ne parla sommariamente e brevemente nella Genesi 5, 21-24; anzi leggendo attentamente il versetto in questione si ha l'impressione che l'argomento trattato sia incompleto come se ne mancasse una parte. Enoc, patriarca antidiluviano padre di Matusalemme, di lui nella Genesi si afferma che, "camminò con Dio e non fu più perché Dio l’aveva preso", cioè, si precisa, che Enoc visse in stretto contatto con Dio o con i suoi rappresentanti celesti, e successivamente fu rapito e portato definitamente da loro. Ciò significa che la vita di Enoc fu qualcosa di misterioso e di eccezionale, che è appunto raccontata nel libro di Enoc, il quale non è incluso ufficialmente nella Bibbia perché, come dice S. Agostino, il libro di Enoc era troppo antico per essere ammesso nel Canone, anche se non è più antico della maggior parte dei racconti che formano la Genesi della Bibbia ufficiale, tenendo presente anche il fatto che il libro di Enoc fu usato ufficialmente dalla dottrina cristiana fino al terzo secolo. In particolare esistono due versioni del libro di Enoc, una slava e una etiopica. Quella etiopica è la più attendibile perché è la sola ad esserci giunta nella sua interezza fino a noi e, tra l’altro, la sua forma attuale è una rielaborazione cristiana del VII secolo. Bisogna inoltre tenere conto che la stesura dei libri di Enoc è vecchia almeno più del 200-150 a.C. dato che essi sono commentati anche nel Libro dei Giubilei 4, 17 ss. Il Libro di Enoc è in realtà formato da cinque libri: il Libro degli Angeli ed il Libro dell’Astronomia, che parlano della storia degli “angeli” e di cosa vide Enoc nel viaggio che fece insieme ad alcuni di loro. Il terzo libro è il Libro della Storia o dei Sogni, che descrive il diluvio e la storia del mondo, mentre nel quarto libro si parla di punizioni e premi. Il quinto libro è il Libro del Messia, in cui vi è una sorta di descrizione dell’aldilà e della fine dei tempi. L’intera opera non è altro che un resoconto particolareggiato dei viaggi che Enoc intraprese con esseri non di questo mondo che vengono identificati con gli angeli e con gli Arcangeli. Tuttavia se dopo ogni viaggio Enoc ritornava sulla Terra,nell'ultimo viaggio egli rimase a vivere fra gli “angeli”. Inoltre Enoc chiama Vigilanti sia gli angeli che hanno disubbidito, sia quelli al servizio di Dio, quindi per praticità chiamerò Vigilanti gli angeli ribelli e Arcangeli quelli che li combattono, dato che i capi di questi ultimi sono chiamati col nome degli Arcangeli. Nel Libro degli Angeli si inizia parlando di un gruppo di “angeli” (200?) detti Vigilanti, che scesero sulla Terra per generare dei figli con le donne umane. Dato che Enoc ci dice che dall’unione nacque una specie umanoide gigante, è lecito ritenere che gli “angeli” abbiano fecondato artificialmente le donne terrestri, incrociando il DNA alieno con quello umano, generando così gli umanoidi giganti di cui parla Enoc. Infatti non è logicamente possibile che dall'unione fisica normale tra gli “angeli” e i terrestri possa nascere qualcuno, né è possibile che esseri superiori alieni diversi dagli umani siano attratti dalle donne umane (se erano simili a noi non sarebbero stati generati umanoidi giganti). Enoc prosegue dicendo che questi angeli diedero agli uomini diverse cognizioni scientifiche, ma posero anche i severi giganti creati al comando della specie umana. Di conseguenza gli uomini non erano contenti e non erano contenti nemmeno gli “Arcangeli” che erano a tutela del genere umano che, consultatisi con una specie a loro superiore, decisero di porre fine alle ingiustizie causate dai Vigilanti e dagli ibridi da loro creati. È da far notare che gli Arcangeli (i Vigilanti al servizio di Dio) sono visti da Enoc come degli esseri non di questo mondo posti alla tutela dello sviluppo della civiltà umana basato sul non intervento diretto, infatti essi sono molto adirati contro i Vigilanti per via degli insegnamenti scientifici di questi ultimi agli uomini. Come dice stesso il nome, i Vigilanti risultano anch'essi essere degli esseri non di questo mondo posti alla tutela dello sviluppo umano, solo che la pensano in maniera diversa dei colleghi non-interventisti (gli Arcangeli), e quindi decidono di attuare una politica di intervento diretto e di miglioramento della razza umana tramite ibridi appositamente studiati. È ovvio il fatto che gli Arcangeli risultino essere degli alieni posti a tutela di un progetto di sviluppo di una razza intelligente sulla Terra, ed è anche ovvio il fatto che i Vigilanti siano una specie aliena distinta dalle altre, quindi senza un obbligo di ubbidienza diretto, dato che essi potettero agire indisturbati per molto tempo in contrasto con gli altri e i provvedimenti presi contro di loro sono quelli di un annientamento totale di una specie aliena. Infatti Enoc prosegue elencando le decisioni degli Arcangeli contro i Vigilanti per eliminare gli umanoidi giganti, cioè far in modo che i giganti si decimassero combattendo fra di loro e poi finirli con un diluvio. Contro i Vigilanti si decide invece di renderli inoffensivi e poi di imprigionarli. A questo punto Enoc scrive che gli Arcangeli incaricarono Enoc di comunicare la condanna ai Vigilanti del cielo ribelli in un’apposita riunione con loro. È da notare che Enoc specifica il fatto che i Vigilanti provengano dal cielo, e quindi dallo spazio. Così come è da notare che Enoc incontrò i Vigilanti riuniti fisicamente, e quindi li si potrebbe chiaramente chiamare alieni, perché sono fisici e perché non sono di questo pianeta.



4.1) Il lungo viaggio.


Enoc descrive la struttura aliena come fatta di un materiale sconosciuto che lui chiama “cristallo”, ma che dovrebbe corrispondere ad una lega lucente di metallo con elementi di vetro.Poi Enoc descrive “lingue di fuoco” delle luci artificiali poste fuori e dentro la struttura . Sia il pavimento che le pareti erano di “cristallo”, mentre per soffitto Enoc vede qualcosa che descrive come stelle e folgori con cherubini infuocati in mezzo, probabilmente era una specie di corridoio con una luce a forma di linea continua che attraversava il soffitto, oppure era una specie di hangar con le astronavi luminose che passavano sopra la testa di Enoc. Infatti Enoc precisa che il sistema di illuminazione era particolare, infatti le pareti e le porte ardevano in fiamme, cioè emanavano una specie di luce che auto-illuminava il tutto. Questa particolare forma di illuminazione è stata descritta anche da diverse persone che affermano di essere state rapite dagli alieni. Una volta entrato nella “casa di cristallo”, Enoc fu portato in una seconda “casa” tutta luminosa, che però viene descritta come una specie di enorme astronave aliena luminosa, di cui Enoc vede anche l’interno e descrive a sue parole quello che sembra il meccanismo di propulsione, con una specie di grande turbina o reattore dall'estremità superiore luminosa con una sfera luminosa intorno. 
È ragionevole pensare che sia una parte del meccanismo di propulsione, perché Enoc dice che praticamente quando è luminoso nessun angelo vi si poteva avvicinare, forse per via di particolari radiazioni emesse. 
È inutile aggiungere che la luminosità degli UFO è una delle loro caratteristiche principali.Enoc poi prosegue dicendoci che entrò in un veicolo volante dall’aspetto di nuvola (cioè una classica antica descrizione di astronave aliena) che lo portò in un luogo nello spazio, poiché Enoc dice che quando entrò nella nuvola iniziò a volare e vide passare davanti a sé velocemente l’atmosfera e le stelle finché giunse ad una specie di base aliena. A questo punto Enoc vede una struttura artificiale aliena composta di materiali a lui sconosciuti, ed ovviamente egli vede anche elementi tecnologici alieni che non sa descrivere e che gli incutono timore.
Successivamente Enoc viene portato in un luogo lontano passando tra oggetti enormi che descrive come frecce di fuoco con la loro faretra, arco di fuoco, spada di fuoco, folgori, cioè astronavi aliene luminose dalle forme più varie, ma per lo più a sigaro. Poi viaggia a grandi altezze sulla Terra o su un altro pianeta simile, poiché vede sorvolare prima catene montuose, poi oceani e poi vede la Terra dallo spazio e le stelle che sono visibili nell'abisso, cioè lo spazio.
Il viaggio prosegue ed Enoc raggiunge una struttura luminosa enorme dove Enoc vede un luogo al di là della grande terra dove i cieli finiscono, cioè lo spazio profondo una volta allontanati dalla Terra. Ad un certo punto Enoc viene portato in un abisso con numerose colonne di fuoco cadute, cioè in una parte dello spazio dove era stata relegata la flotta spaziale dei Vigilanti ribelli, formata quindi dalle luminose astronavi madre a forma di sigaro, poiché tali astronavi sono sempre state descritte in passato come colonne di fuoco, visto che ne sono molto simili. Enoc descrive questo luogo come una parte remota dello spazio, visto che non si intravedevano stelle, non vi era terra ed acqua sotto di esso, e non vi erano forme di vita animale. Ad Enoc fu detto che questo era una prigione per le stelle e per l’esercito del cielo, cioè una prigione militare in cui sono relegati tutti i tipi di “angeli” ed anche le loro astronavi. Successivamente ad Enoc viene mostrata un'altra prigione dove vi erano ancora delle astronavi luminose che egli chiama “stelle che trasgredirono”, sempre nello spazio profondo, dato che Enoc descrive il luogo come un posto dove non vi era nulla, con nessun cielo sopra e neppure terra sotto, un luogo orrido e deserto.
Una terza prigione degli “angeli” invece si presenta ad Enoc come un enorme deposito di grandi colonne di fuoco cadute, cioè astronavi madre luminose a forma di sigaro.
È interessante notare come alcuni studiosi pensino che queste prigioni possano trovarsi vicino Orione. Successivamente egli viene portato in determinati luoghi, forse sulla Terra, dove Enoc vede delle enormi basi degli “angeli”, e poi viene condotto nel sottosuolo in una misteriosa base sotterranea.
Incomincia ora un altro viaggio di Enoc, dove egli ammira le cose della Terra viste dall’alto, fino a giungere in orbita, dove un arcangelo gli fa una lezione di astronomia. Finita questa, il viaggio riprende, ed Enoc vede delle “porte del cielo” attraverso le quali passano le “stelle del cielo”, forse dei portali attraverso cui arrivano nel nostro mondo astronavi aliene luminose che sembrano stelle, cosa possibile visto che Enoc descrive spesso oggetti luminosi in movimento come “stelle”.

4.2) Il secondo viaggio.

Si susseguono poi tutta una serie di “visioni” e di “parabole” che vengono mostrate ad Enoc dopo che è stato rapito da una “nuvola” e portato in cielo. Enoc vede dimore celesti di vario tipo e per vari tipi di entità, ma la cosa più enigmatica che Enoc vede sono alcune “stelle” che salgono, diventano folgori e non possono più abbandonare la loro nuova forma, cioè un processo che sembra la descrizione di un decollo di un UFO di tipo luminoso. Dopo una serie di oscure visioni Apocalittiche, ad Enoc vengono mostrati i segreti di luminari e folgori lampeggianti, descrizione spesso usata nel corso della storia per descrivere gli UFO luminosi di tipo lampeggiante.


4.3) L’ultimo viaggio.

Successivamente Enoc fu rapito e salì in cielo. Lì vide i “figli dei santi angeli” comminare su “fiamme di fuoco” con un vestito bianco lucido, cioè vide esseri alieni che viaggiavano su astronavi luminose, vestiti con la tuta bianca lucida che spesso viene descritta dalle persone rapite dagli alieni. Inoltre Enoc, arrivato in orbita, vide un luogo da cui uscivano stelle e luminari, cioè un hangar di astronavi aliene luminose.
Dopo ciò, Enoc fu portato molto lontano dove vivevano gli “angeli”, quindi forse su un altro pianeta, dove vide anche un edificio di pietre di cristallo con lingue di fuoco vivente intorno, cioè nient’altro che l’ennesimo edificio alieno, e vi si stabilì per sempre.

4.4) I giganti ed il diluvio.

Quello che viene più volte ripetuto nel libro, è il fatto che si sia deciso di distruggere la civiltà dei giganti ibridi facendo in modo che le diverse civiltà di giganti sulla Terra combattessero tra di loro e poi scomparissero in seguito ad un diluvio provocato forse dalle stesse armi dei giganti. Infatti nel libro di Enoc è ripetutamente specificato che essi erano una creazione prediletta di esseri non di questo pianeta (i Vigilanti) ed avevano conoscenze scientifiche avanzate che avevano appreso dai loro creatori, nonché dei mezzi tecnologicamente avanzati, se si considera il fatto che in pochissimo tempo i giganti dominarono gli esseri umani.
Proprio l’uso di un’arma aliena deve aver portato al cataclisma globale che fece sprofondare le loro città, probabilmente provocato dall'uso continuo delle loro armi o di una sola terribile arma che portarono all’inclinazione dell’asse terrestre, e quindi ai relativi grandi sconvolgimenti. Infatti Enoc quando parla del Diluvio e di Noè, afferma che quando venne il diluvio e gli altri cataclismi “la Terra si era inclinata” e che dopo il diluvio la Terra era mutata rispetto a prima. La cosa va a coincidere anche con gli scritti di Platone (filosofo greco) il quale afferma che si inclinò l’asse terrestre e ciò portò a vari sconvolgimenti, tra cui il diluvio biblico. Quindi la fine della civiltà dei giganti nel libro di Enoc sembra ricalcare alla perfezione le leggende della fine delle antiche civiltà di Atlantide, Mu e Lemuria, nonché della razza superiore che li abitava, una fine che, secondo alcuni ricercatori, sembra sia avvenuta 12.500 anni fa.

4.5) Collegamenti storici.

Il libro di Enoch non è altro che la versione biblica di un testo sumerico nel quale il protagonista viene chiamato col soprannome Enmeduranki, che significa "Maestro nell’unione fra cielo e terra". Ciò non è strano, dato che molti studiosi ritengono che la Genesi della Bibbia sia la copia della antichissima storia fenicia di Sanchoniathon, nonché che la stessa Genesi biblica sia un adattamento successivo di quella Sumerica. Inoltre storie simili sono presenti in molte tradizioni e religioni antichissime, come nei Veda, i testi sacri dell’antica cultura indiana.Quindi il libro di Enoc è una delle testimonianze importanti del contatto di un uomo con specie non di questo mondo, questa volta però la veridicità della storia è supportata dalle varie citazioni di riferimento della Bibbia, che vanno dalla Genesi all'Apocalisse di San Giovanni, nonché le citazioni di vari Santi che rendono tale testo meno Apocrifo e più ufficiale che mai.

L’esistenza di UFO, di alieni, di esseri multidimensionali, di umanità che sono esistite prima di noi e di altre cose misteriose, è perfettamente compatibile con la dottrina cristiana e, più generalmente, con Dio. Ma non bisogna dimenticare che da sempre l’uomo interpreta i testi sacri, credendo spesso in cose non vere perché l’uomo non ha saputo interpretare i testi sacri.Effettivamente è illogico pensare che Dio avesse detto che il nostro è il solo mondo abitato e questo lo sapevano pure molti personaggi biblici, come San Paolo che in una lettera agli Ebrei parla di mondi (abitati) creati dalla manifestazione (il verbo) di Dio. Dunque gli UFOs potrebbero essere un fenomeno senza tempo! Ma se così fosse, come e quanto ha influito questa presenza nello svolgimento della storia umana? Una risposta quanto meno indicativa circa il tempo di influenza che tale fenomeno OVNI ha prodotto sulla cultura umana, la possiamo ricavare attraverso i numerosi ritrovamenti archeologici noti come “OOPART” e nella così detta “ARCHEOLOGIA SPAZIALE”. 


Termini questi con cui si usa contraddistinguere tutta quella serie di reperti archeologici anomali, ovvero riconducibili a un bagaglio di conoscenze e tecnologie allogene ossia portate alle popolazioni terrestri da culture e/o visitatori alieni. Naturalmente per gran parte di noi –oggi- tali affermazioni potrebbero risultare inquietanti ed inaccettabili. Questo lo si può desumere proprio grazie ad alcuni studi, come ad esempio il :”Brookings Report“ realizzato per conto della NASA nel 1961. La NASA chiese all'istituto Brookings di analizzare gli effetti sociali, politici ed economici derivati dalla scoperta e conseguente “contatto” con civiltà intelligenti extraterrestri. Lo studio dell’istituto Brookings mette in evidenza come nel corso della storia umana, varie culture si erano estinte per essersi dovute confrontare con civiltà tecnologicamente più avanzate e culturalmente superiori. Sappiamo quindi che un possibile contatto con civiltà extraterrestri –per noi terrestri- avrebbe un impatto sociologico,religioso e politico estremamente traumatico e rivoluzionario. Questo proprio perché l’uomo, convinto della sua unicità, non ha prestato quella dovuta attenzione a testi sacri, sculture e pitture sparse in tutto il mondo, portandosi così ad avere una chiusura mentale verso certe tematiche che potrebbero rivoluzionare lo Status Quo dell’ intera società umana. L’archeologia spaziale ci induce quindi ad accettare un interpretazione più aderente ad una realtà storica degli eventi umani portandoci così, non a creare una nuova religione, ma ad avviare un nuovo processo di reinterpretazione del nostro passato, fino a rendere accettabile l’idea che, fin dall'alba dei tempi, non siamo mai stati soli nel silenzio dell’Universo.


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Tutti i diritti letterari di quest’opera sono di esclusiva proprietà degli autori.




Al prossimo post!

giovedì 18 agosto 2011

A proposito degli alieni.... di Francesco Toscano ed Enrico Messina. Da pag. 21 a pag. 25.

18 Agosto 2011.
Una pittura rupestre rinvenuta in una grotta in Val Camonica, raffigurante possibili creature aliene viste dagli occhi di uomini primitivi. (Fonte: dalla rete)
A proposito degli alieni..... di Francesco Toscano ed Enrico Messina


Se l’Universo brulica di alieni….. dove sono?
Enrico Fermi


Capitolo I°
Gli extraterrestri nella storia dell'umanità
Ufo nell'antichità




Ufo dal 1802 al 1899:

- Il 7/02/1802 un disco scuro attraversò il Sole: venne visto dall'astronomo Fritsch a Magdeburgo nella Germania centrale.

- Il 10/10/1802 un altro disco scuro venne visto da Herr Fritsch.

- Il 12/10/1808 a Pinerolo, Piemonte, dei dischi luminosi sorvolarono la cittadina.

- Nel 1809 il londinese Hatton Garden vide molte “meteore” luminose che compivano manovre spettacolari attorno ad una nube nera.

- Il 31/07/1813 a Tottenham Middlesex furono avvistate delle luci lampeggianti nel cielo.

- Nel 1816 a Lisbona, Portogallo, strani oggetti vennero avvistati nel cielo dopo un terremoto.

- Nell'autunno 1816 ad Edimburgo, Scozia, degli oggetti luminosi a forma di falce attraversarono l'orizzonte.

- Nel 1817 a Palermo venne avvistato un oggetto scuro volante che emetteva un sibilo.

- Il 16/01/1818 l'astronomo Loft di Ipswich, Inghilterra, osservò strani oggetti vicino al Sole: rimasero visibili per tre ore e mezzo.

- Primavera 1819: due corpi scuri che attraversavano insieme il Sole, furono osservati dall'astronomo Gruthinson.

- 1820 12 febbraio e 27 aprile: corpi sconosciuti nel cielo.

- 7/09/1820, Embrun, Sud Est della Francia, formazione meravigliosamente regolare di oggetti volanti attraversa la città in linea retta, devia di novanta gradi e poi si allontana, sempre mantenendosi in perfetto allineamento.

- 22/11/1821: un disco luminoso attraversò la Manica.

- 23/10/1822:l'astronomo Pastoff osservò due oggetti sconosciuti che attraversarono il disco solare.

- 1823: l'astronomo Webb vide un oggetto luminoso nei pressi di Venere.

- 1/04/1826: Saarbrücken, Francia. Un Oggetto grigio a forma di siluro, venne avvistato mentre si avvicina rapidamente alla Terra.

- 31/07/1826: un oggetto sconosciuto fu avvistato da alcuni astronomi.

- Il 22/12/1826 in Francia circa 3000 persone, di cui alcune molto istruite, avvistarono una croce volante con i bordi nettamente smussati che sorvolava a bassa quota la città di Migne.

- 26/05/1828: venne avvistato un disco che attraversò il Sole.

- 1831 dal 6 settembre al 1 novembre, a Ginevra, Svizzera: il dottor Wartmann e il personale dell'osservatorio videro uno strano corpo luminoso per parecchie notti. Non venne visto da nessun'altra parte della Terra.

- 29/11/1831, in Turingia, Germania: fu avvistato un disco luminoso, “dall'apparente grandezza della Luna”.

- 1833 Toland, Ohio. Avvistato oggetto brillantissimo a forma di uncino.

- 13/11/1833, Niagara Falls, Stati Uniti. Un oggetto quadrato, grande e luminoso, venne visto per più di un'ora.

- 5/11/1833, Cile: Un disco luminoso passò vicino al Sole.

- 1834: L'astronomo Pastorff riferì di aver visto due oggetti rotondi, di grandezza disuguale. Li rivide nel 1836 e nel 1837.

- 11/05/1835: Un disco luminoso fu visto da Cociatore, un astronomo siciliano.

- 12/01/1836, Cherbourg, Francia: Una grande nave luminosa restò librata sulla città. Ruotò sul proprio asse e sembrò avere un buco al centro, come in una ciambella.

- 15/05/1836: il professor Auber vide numerosissimi oggetti luminosi che si allontanarono dal Sole in direzioni diverse.

- 1838, India: Avvistato un disco volante con una lunga appendice luminosa color arancio.

- 04/10/1844: L'astronomo Glaisher riferisce di avere osservato un disco luminoso “che emetteva ondate di luce rapidissime e lampeggianti”.

- 29/03/1845: Londra, Inghilterra. Un oggetto arancione, stazionario, simile ad una nebbia luminosa, sostenuto da quattro luci fulgide come stelle.

- 11/05/1845: Il signor Gapocci, dell'osservatorio di Capodimonte, Napoli, avvistò un grande numero di dischi lucenti che volano da Occidente ad Oriente: alcuni avevano forma di stella, altri avevano delle code luminose.

- 18/06/1845: tre dischi luminosi si innalzarono dal mare e rimasero visibili per dieci minuti, ad ottocento metri dalla nave Victoria (36° 40’ Latitudine Nord, 13° 44’ Longitudine Est). Vennero descritti cinque volte più grandi della Luna, e sembrarono collegati a dei fasci luminosi. Furono scorti contemporaneamente da molti osservatori,separati anche da millequattrocento chilometri di distanza.

- 25/07/1845, Firenze: Un enorme disco fiammeggiante volò attraverso il cielo: era “molte volte più grande della Luna” .

- 2/12/1845: Luci fiammeggianti vennero avvistate al largo di Ryook Phyoo, Cina.

- Giugno 1846, il militare franco-brasiliano Joao Manuel Augusto Leverger, meglio conosciuto come il Barone di Melgaço, mentre era al comando della Fregata "18 Luglio", attorno alle 05.57 del mattino osservò uno strano UFO luminoso mentre era presso il Rio Paraguay: "Ho osservato questa sera uno strano fenomeno che produce uno strano ronzio. Sono le ore 05.57 e il cielo è perfettamente limpido e tranquillo,un globo luminoso è apparso ed ha descritto una curva di 30 gradi in direzione Nord-Nord Ovest. La luce che emanava era più forte di una lanterna, la luna era piena. Dell'oggetto si potevano notare tre parti, il centro pareva spostarsi in cerchio, il lato superiore pareva essere un quadrilatero irregolare e la parte sotto da dove pareva provenire il ronzio, era a forma di cerchio con dei raggi. Mano a mano che si spostava a zig zag pareva prendere una forma ellittica più schiacciata, era ben distinto dalle stelle. Dopo circa 25 minuti il fenomeno è sparito e non vi è stato alcun fenomeno atmosferico o perturbazione nel cielo."

- il 26/10/1846 a Lowell (Massachusetts) un grumo di gelatina fetida fu espulso da un oggetto volante a bassa quota. Il rifiuto aveva un diametro di 1,2 metri e un peso di 200 kg.

-19/03/1847, Holloway, Londra, Inghilterra: Un oggetto sferico, fiammeggiante, si innalzò verticalmente tra le nuvole.

- 19/09/1848, Inverness, Scozia. Due grossi oggetti « fulgidi come stelle », qualche volta stazionari, qualche volta in movimento velocissimo.

- 1849, Gais, Svizzera: Migliaia e migliaia di oggetti luminosi visti dall'astronomo Inglis mentre attraversarono il cielo limpido. Alcuni apparvero muniti di ali, o di un alone luminoso.

- Autunno 1849, Deal, Inghilterra. Avvistati «corpi scuri nel cielo».


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- 5/02/1850, Sandwich, Kent, Inghilterra. Un «punto luminoso si avvicinò lentamente, in linea retta, fino a diventare grande quanto un terzo della Luna; poi rimase stazionario per tre minuti».

- 6/06/1850, Costa Azzurra, Francia: Un globo rosso attraversò il cielo, lasciando una grandine di scintille: lasciò cadere un oggetto scuro.

- 04/09/1851: Come se fosse attirato dalla Grande Esposizione di Hyde Park, a Londra, un grande sciame di dischi luminosi arrivò dall'est e dal nord. La processione durò dalle 9 e 30 del mattino alle 3 e 30 di pomeriggio e venne osservata al telescopio dal reverendo W. Read.

- 11/09/1852, Fair Oak, Staffs, Inghilterra. Fra le 4:15 e le 4:45 antipomeridiane, molte persone scorsero uno strano disco luminoso circondato da un alone, presso il pianeta Venere.

- 22/05/1853: Furono avvistati tre oggetti luminosi nei pressi di Mercurio. Uno grande e rotondo, uno a forma di sigaro, l'altro a forma di piccolo disco: segnalati dal signor R.P . Gregg.

- 1/06/1853: un certo tenente Gazette riferì di avere veduto una «macchina volante», cinquant'anni prima del primo volo dei fratelli Wright.

- 9/07/1853: la societè Meteorologique de France segnalò « un grande numero di punti rossi nel cielo... simili a minuscoli soli».

- 26/10/1853, Ragusa, Sicilia. Un grande disco luminoso venne visto muoversi da Oriente ad Occidente alle due antimeridiane. Rimase visibile per due minuti.

- 11/06/1855: Un grande corpo aereo, scuro, vienne visto senza telescopio dagli astronomi Ritter e Schmidt.

-11/08/1855, Petworth, Sussex. Un disco rosso luminoso «come una Luna rossa» sorse lentamente, attraversò il cielo, e scomparve in lontananza. Aveva i mozzi come una ruota; ne spuntavano «raggi stazionari». Fu visibile per novanta minuti.

- 6 aprile 1856, Colmar, Francia: Il dottor Dussort scorse una «torpedine» volante nera. Arrotondata ad una estremità e appuntita all'altra. Mentre passò, emise un suono simile ad un fischio, sommesso e melodioso.

- 8/10/1857, Illinois, Stati Uniti. Poco prima di un terremoto, una fulgida, lampeggiante luce rossa passa lentamente attraverso il cielo: viene seguita da una forte esplosione.

- 1/09/1858: l'astronomo Richard Carrington vide due “corpi luminosi in movimento; «non meteore». Il suo osservatorio si trovava a Redhill, nel Surrey.

- Primavera 1860: Grandi sciami di piccoli dischi neri avvistati dagli astronomi Herrick, Buys Ballot e de Cuppis.

- 20 luglio 1860: Luci nel cielo che «sono apparse, poi si sono spente», dopo la caduta delle meteore di Dhurmsalla.

- 27/04/1863, Osservatorio di Zurigo. Il dottor Wolf vide un gran numero di dischi ronzanti che provenivano da Oriente. Alcuni erano dotati di coda, altri avevano forma di stella.

-20/03/1864, Inghilterra meridionale: Venne avvistato un "oggetto sconosciuto di dimensioni enormi".

-10/10/1864: Leverrier riferì di aver assistito al volo di un lungo corpo luminoso a forma di sigaro, affusolato ad entrambi le estremità.

- 6/11/1866: Un disco rosso luminoso venne avvistato per tre minuti, prima di scomparire sotto l’ orizzonte. Fu visto dal console inglese a Cartagena, in Colombia.

- 15/03/1868: una colonna di luce sembrò lasciare Venere. Qualcosa di simile venne visto da Webb il 6 aprile.

- 8/06/1868, osservatorio di Wadclifie, Oxford: Diversi osservatori scorsero un oggetto luminoso che si muoveva nel cielo, si fermava, cambiava rotta dirigendosi verso ovest, poi verso sud e finalmente sfrecciò verso il nord, dopo quattro minuti di osservazione.

- 22/03/1870: Il comandante Banner e l’equipaggio della Lady of the Lake, a 50° 47’ di longitudine Nord e 27° 52' di longitudine Ovest, videro un oggetto sorprendente che volava al di sotto delle nuvole. L'emisfero posteriore era circondato da una fascia luminosa, divisa in quattro settori eguali. Dal centro partiva una lunga coda incurvata. L’oggetto sembrò volare contro-vento, e rimase visibile fino a quando venne oscurato dal crepuscolo o dalle nuvole. Il capitano Banner ne fece un disegno.

- 1/08/1871: Un enorme disco rosso si librò su Marsiglia, Francia, alle 10.43 e rimase stazionario fino alle 10.52. Poi si mosse verso Nord per sette minuti; tornò a fermarsi e poi si mosse verso Est. Scomparve alle 11.03.

- 29/08/1871, Francia: L’astronomo Trouvelet riferì di aver avvistato formazioni di oggetti molto complessi: alcuni triangolari, alcuni rotondi, altri poliedrici. Alcuni di essi rimasero librati immobili e poi si allontanarono. Uno sembrò accusare un guasto, cadde e precipitò. Mentre cadde oscillò da una parte e dall'altra, come un disco che cade attraverso l'acqua, o come un disco volante che abbia perduto all'improvviso la sua forza motrice.

- 17/06/1873: Un fantastico proiettile luminoso si staccò dal pianeta Marte ed esplose avvicinandosi alla Terra.Fu avvistato contemporaneamente in Austria, in Ungheria e in Slesia. L’astronomo Galle, che l'osservò attraverso il telescopio, affermò di averlo visto «emergere e separarsi dal disco del pianeta Marte». Il dottor Sage a Rybnik, in Polonia, confermò che un oggetto si era staccato da Marte ed era esploso negli strati superiori della nostra atmosfera: Sage stava osservando «attentamente il pianeta in quel periodo».

- 10/04/1874: Un oggetto luminoso esplose in volo sopra Kuttenberg, in Boemia, illuminando il cielo di un fulgore eguale a quello del Sole.

- 24/04/1874: Il professor Schafarick di Praga vide un oggetto luminosissimo, abbagliante, staccarsi rapidamente dalla Luna e allontanarsi nello spazio.

- 6 luglio 1874. Oaxaca, Messico. Un oggetto immenso «a forma di tromba», al quale gli osservatori attribuirono una lunghezza di oltre centotrenta metri, rimase librato nel cielo per sei minuti, oscillando dolcemente.

- Nel 1874 l’Année Scientifique riferì che un grandissimo numero di oggetti volanti attraversarono la Luna.

- 10/04/1876, Rosenau, Ungheria. Un'altra violenta esplosione e grande bagliore fu visto nel cielo.

- Nel 1877 venne segnalato da Klein e da Speissen un "triangolo luminoso" nella platea del cratere lunare Plato.

- 1877,Bloomington, Indiana: Luci lampeggianti si mossero attraverso il cielo, balenando ad intervalli di tre o quattro secondi.

- 23/03/1877, Vence, Francia: Sfere fiammeggianti, di luminosità abbagliante, uscirono da una strana nuvola e si mossero lentamente per un'ora. Gli abitanti del luogo ricordarono di un avvenimento analogo avvenuto dieci anni prima.

- 5/10/1877, Towyn, Galles: Otto strani corpi luminosi volarono attorno al Galles in formazione perfetta, per parecchie notti successive. Sembrarono ispezionare la costa come se facessero rilevamenti topografici. Conclusero inevitabilmente la loro attività dirigendosi velocemente verso il largo.

-Agosto 1878. Il professori Swifrs e Watson riferirono che due sfere luminose si mossero fra Mercurio ed il Sole.

- 13/04/1879: l'astronomo Harrison ed i suoi collaboratori videro un grande corpo luminoso, grande con una cometa ma «troppo rapido per essere una cometa», che rimase visibile per sei ore.

- Il 15/5/1879, Golfo Persico. L'Ammiragliato ricevette un rapporto dalla HMS Vulture: due ruote colossali, luminose, affondarono lentamente, girando su se stesse, un livello di poco superiore alla superficie del mare e poi scomparvero a grande profondità.


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- 20/08/1880: Un sigaro brillantissimo bianco-oro con le estremità appuntite, venne osservato dal signor Trecul dell'Accademia di Francia. In seguito un oggetto piccolo venne visto lasciare la nave madre, creando dietro di sé una scia di scintille.

- 30/07/1880, San Pietroburgo, Russia: Una grande nave circolare, luminosa, seguita da altre due più piccole si muoveva agilmente lungo un burrone. Rimase visibile per tre minuti e poi scomparve silenziosamente.

- Nel giugno del 1881 due figli del principe di Galles stavano costeggiando l’Australia sulla loro nave quando insieme all’equipaggio avvistarono una nave luminosa sospesa in aria.

- 3 luglio 1882, Lebanon, Connecticut: Furono avvistati due triangoli luminosi sulla parte superiore della Luna. Tre minuti dopo sulla parte inferiore apparvero due triangoli scuri; si avvicinarono l'uno all'altro: si incontrarono e poi scomparvero.

- 17 novembre 1882, Osservatorio di Greenwich Inghilterra: Avvistato «Un enorme disco verde, ad una altezza da sessanta a trecento chilometri con stranissimi segni neri al centro».

«Sembrava crivellato», «aveva una forma netta, come una torpedine», «una magnifica massa luminosa a forma di torpedine», «nucleo scuro», «struttura ben definita», «appariva come un corpo ben definito», «troppo veloce per essere una nuvola, ma ben diverso da una meteora.», dissero vari osservatori. Venne scorto anche in Olanda ed in Belgio.

- 12 agosto 1883, Osservatorio di Zacatecas, Messico. L'astronomo Bonilla vide 143 oggetti con raggi o colonne sporgenti che attraversarono il Sole obliquamente rispetto ai poli. Il giorno seguente osservò ancora e la processione continuò. Riuscì ad ottenere la fotografia di uno di essi mentre stava passando.

- 29 agosto 1883: alle ore 10,35 pomeridiane il capitano Noble scorse un oggetto sfolgorante “come una nuova, splendida cometa”, con un raggio simile a quello di un riflettore che esce dal nucleo.

- 29 agosto 1883, ore 12,40 pomeridiane, a Liverpool: L' oggetto descritto in precedenza venne avvistato di nuovo: era simile ad un grosso pianeta, e ne uscì un raggio luminoso.

- 12 e 13 settembre 1883: lo stesso oggetto venne scorto dal professor Swift a Rochester, New York, Stati Uniti.

- 21 settembre 1883: il medesimo oggetto apparve sopra Yeovil, Inghilterra.

- 2 novembre 1883: un oggetto simile sorvolò Porto Rico, diretto verso l'Ohio, Stati Uniti.

- 15 e 25 aprile 1883: formazioni che attraversarono il Sole: avvistate a Marsiglia, Francia.

- 5 novembre 1883, Cile: Un disco luminoso, grande come la Luna piena, passò lentamente sul Cile e rimase visibile per mezz’ora.

- 12 novembre 1883: Un oggetto, simile ad una cometa, con due code o raggi luminosi che sporgevano in avanti e all'indietro, fu visibile per tre notti. Non era una delle comete conosciute.

- 7 febbraio 1884, Osservatorio di Bruxelles: Avvistato un punto luminoso estremamente fulgido sul pianeta Venere. Nove giorni dopo si allontanò dal pianeta.

- 3 luglio 1884: Un globo luminoso, grande come la Luna, con caratteristiche strutturali, si spostò lentamente sopra Norwood, N.Y., Stati Uniti. Era circondato da una corona luminosa ed aveva due linee scure che attraversavano il nucleo.

- 26 luglio 1884: Lo stesso oggetto, o uno assai simile, rimase stazionario sopra Colonia, Germania; poi si sollevò verticalmente e scomparve.

- 24 febbraio1885: 37° Latitudine Nord, 170° Longitudine Est. Il capitano della nave Innerwich scorse una immensa massa fiammeggiante che apparve sopra il vascello « abbagliando completamente gli spettatori ». Cadde in mare accanto alla nave con un « rumore assordante », sollevando enormi spruzzi d'acqua e capovolgendo praticamente l'Innerwich.

- 22 agosto 1885, Saigon. Cocincina: Un fulgido disco rosso si mosse lentamente, a velocità costante, per otto minuti, poi sparì dietro ad una nuvola.

- 30 settembre 1886, Yloilo: Un enorme disco luminoso grande come la Luna piena si diresse tranquillamente verso il Nord, seguito da vicino da una formazione di altri dischi più piccoli.

- 3 novembre 1886, Hamar, Norvegia. Un oggetto fulgido, rotondo, in forma di nuvola, attraversa il cielo, emettendo lingue di fiamma e lampi di luce. Mantiene «sempre la sua forma originaria».

- 19 marzo 1887: due corpi volanti, rotondi, appaiono sopra la nave olandese J.P.A. Uno era luminoso, l'altro scuro. Uno «cade in mare con un rombo e con uno spruzzo tremendo».

-19 agosto 1887, Marsiglia, Francia. Un vascello rotondo, grande un decimo del diametro solare, osservato presso il Sole dagli astronomi Codde e Payan, indipendentemente l'uno dall'altro, durante un'eclissi solare. Osservatori in altri luoghi non lo vedono, e questo indica che l'oggetto si trova più vicino alla Terra del Sole.

- 12 novembre 1887: un enorme disco sferico fiammeggiante si leva dal mare, presso Capo Race, procede contro-vento, nei pressi della nave britannica Siberian, poi si allontana nuovamente. Rimane visibile per cinque minuti. Il comandante afferma di avere assistito ad un evento simile, nello stesso luogo, qualche tempo prima.

- Il 23/11/1887 sul fondo del cratere Platone si formò un enorme triangolo luminoso e dai crateri vicini partirono dei piccoli globi luminosi che entrarono nel cratere Platone, fino a raggiungere il triangolo luminoso. Dopo un certo lasso di tempo, i globi luminosi fuoriuscirono dal cratere: alcuni rientrarono nei crateri di partenza, mentre altri si allontanarono nello spazio (una vera e propria riunione spaziale).

- Sempre nel cratere Platone, l’astronomo inglese Birt fece 1600 osservazioni (depositate nella biblioteca della Royal Astronomical Society) su cambiamenti di luce, corpi in movimento, disegni geometrici e segnali lampeggianti.

- 3 novembre 1888, qualcosa sorvola Reading e il Berkshire, provocando il panico tra le pecore, che fuggono per un'area di trecento chilometri quadrati. Le onde sonore suscitate dall'alta velocità provocano sugli animali un effetto simile.

- 1889, Twickenham, Inghilterra. Un oggetto a forma di sigaro scende lentamente in un temporale ed esplode. Non lascia alcuna traccia.

-Il 28 settembre 1890 vi fu un avvistamento di rosse “palle di fuoco” vicino a Nankin in China. C'è anche un illustrazione disegnata da Wu You-run, un pittore e lui stesso testimone di questo avvistamento. C’erano più di cento testimoni. Era descritto come somigliante ad un uovo ma non brillante. Si muoveva lentamente da est.


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- 27 ottobre 1890, Grahamstown, Sud Africa. «Un corpo di luminosità cometaria» procede per un centinaio di gradi in quarantacinque minuti: viene osservato dall'astronomo Eddie.

- 10 settembre 1891, un oggetto molto simile viene scorto dal professor Copeland e poi da Dryer all'Osservatorio di Armagh, nell'Irlanda del Nord.

- 10 Ottobre 1891, Mar della Cina. Vengono osservate in mare altre colonne (o ruote) di luce.

- 4 aprile 1892, un grande disco nero attraversa lentamente la Luna: viene osservato dall'astronomo olandese Muller.

- Il 10/5/1892 e l’11 ed il 13, diversi astronomi avvistarono sul suolo marziano una luce mobile simile ad un proiettore che sembrava esplorare il cielo.

- 7 marzo 1893, Val de la Haye, Francia. Una costruzione luminosa, affusolata, a forma di pera allungata, viene vista dall'astronomo Raymond Coulon.

- 25 maggio 1893, la nave britannica Caroline, tra Shangai e il Giappone, avvista una formazione di dischi volanti che si dirigono lentamente verso nord. Passano tra la nave ed una montagna alta duemila metri. L'osservazione attraverso cannocchiale mostra che hanno un colore rossiccio ed emettono scie di fumo marrone; vengono visti per due ore.

- 26 maggio 1893, gli stessi oggetti vengono avvistati nuovamente dalla stessa nave. Una volta, i dischi passano bassi, dietro ad una piccola isola. Li avvista anche la nave britannica Leander, e cambia rotta per indagare. Vengono visti per sette ore.

- 25 gennaio 1894, Llanthomas, Galles. Un disco sorvola la zona, illuminando a giorno la campagna. Segue una fortissima esplosione. Il fenomeno viene visto e udito ad Hereford, a Worcester e nello Shropshire.

- 26 agosto 1894, Galles del Nord. L'ammiraglio Ommanney riferisce di avere scorto un grande disco volante luminoso dal quale si proiettava una fiamma arancione, aveva la forma di «una sogliola allungata».

- 6 maggio 1895, un punto fulgido, abbagliante, sul disco del pianeta Venere.

- 13 agosto 1895, il professor Barnard osserva che la macchia luminosa si è distaccata da Venere e si sta allontanando attraverso lo spazio.

- 24 agosto 1895, un disco luminoso viene visto sopra Donegalì, Irlanda.

- 31 agosto 1895, il dottor Murray scrive da Oxford, parlando di un disco fulgido, più luminoso e considerevolmente più grande di Venere, che sorvola alcuni alberi e verso est.

- 3 settembre 1895, lo stesso oggetto viene visto a Scarborougl, Yorkshire. Si muove lentamente, a velocità costante.

- 27 giugno 1896, una lunga torpedine nera attraversa in quattro secondi il disco lunare.

- 13 luglio 1896, un corpo luminoso si muove verso Saturno «a buona velocità», dopo essere passato davanti a numerose altre stelle. Segnalato da un astronomo inglese.

- 31 luglio 1896, l’osservatorio Smith segnala che un disco circolare scuro attraversa la Luna in quattro secondi.

- 17 dicembre 1896, un disco luminoso sorvola Worcester, illuminando la zona tanto che sarebbe stato possibile “raccogliere uno spillo” racconta il dottor Charles Davidson.

- Nel 1896 e nel 1897 vi fu un ondata di UFO sugli USA. Gli avvistamenti non si contarono e furono chiamati Airships o aeronavi misteriose. Innumerevoli sono gli articoli della stampa dell'epoca che raccolgono disegni e testimonianze degli avvistamenti. Attenzione, perché l'ufologia moderna dovrebbe nascere in questo periodo e non successivamente, dato che già da allora si riconoscevano gli UFO come tali e non come fenomeni divini o simili.

- 10 febbraio 1897, qualcosa esplode nell'aria nei pressi di Madrid, Spagna. Cadono frammenti, molte finestre vanno in frantumi, molti vetri si spaccano. Per cinque ore una nuvola luminosa di detriti rimane librata sopra la città, dove è esploso l'oggetto. Panico per le strade.

- Aprile 1897, « Aeronave» sopra Kansas City. Un immenso fascio luminoso che fruga verso il basso. Viene avvistata sopra Chicago il giorno 11. Il 16 viene vista a Benton, Texas: ha fanali di coda verdi e rossi.

Da un'altra città del Texas viene segnalata a forma di sigaro, con enormi proiezioni, illuminata vivamente dai raggi di due potenti riflettori.

- 20 aprile 1897, « Aeronave» sopra Sistersville, Virginia: emette lampi di luce vivissima, rossa, verde e bianca. Descritta come « una immensa nave conica, lunga una sessantina di metri, con pinne ai lati ». Non risulta che in quei giorni, in quella zona, fossero in volo palloni.

- 29 luglio 1897, uno strano oggetto viene fotografato nell'Ohio.

- 3 giugno 1898, Inghilterra. Due dischi luminosi, uniti o molto vicini, avvistati in volo. Visibili per sei minuti.

- 2 marzo 1899, avvistato un disco luminoso su El Paso, Texas.

- 8 marzo 1899: il disco viene avvistato a Prescott, Arizona: segue per tutto il giorno la Luna. In precedenza è stato visto molto vicino alla Luna.

- 28 ottobre 1899, Luzarches, Francia. Un disco luminoso grande come la Luna si leva all'orizzonte. Osservato per un quarto d'ora prima che rimpicciolisca, riducendosi ad un puntolino luminoso.

- 15 novembre 1899. Una stella enorme, o un disco, sopra la Dordogna, Francia: cambia colore, rosso, bianco, rosso, poi azzurro: si muove maestosamente e si allontana.

Sospendiamo brevemente l'elenco degli avvistamenti di UFO per poter meglio trattare l'argomento relativo agli avvistamenti di O.V.N.I. avvenuti nel corso del XX secolo e nel corso della prima decade del XXI secolo nel capitolo quinto di questo libro. 

E' proprio nel corso degli anni del XX sec., in maniera particolare nel corso della seconda guerra mondiale, che gli avvistamenti di O.V.N.I. si intensificano divenendo, a volte, “invadenti” tanto che addirittura gli U.F.O. si pongono all'inseguimento di veicoli terrestri,  e a volte vengono pesantemente attaccati dalla contraerea statunitense che aveva scambiato l'U.F.O. avvistato nel cielo come una propabile arma di distruzione giapponese, facendo registrare alcuni fra i più sconcertanti avvistamenti U.F.O. di massa della storia dell'umanità.

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Capitolo II°
Segnali dal passato
Parte Prima


I siti archeologici che corroborano la tesi sostenuta dai teorici degli antichi astronauti, la  teoria del paleocontatto, o paleoufologia , ed il diluvio che cancellò antiche civiltà.

1. I megaliti di Carnac.

Sulla costa nord occidentale della Francia, si trova uno dei più importanti siti preistorici d'Europa. Nel paese marittimo di Carnac , sorge il complesso megalitico (tra i maggiori al mondo), comprendente sia vasti campi di menhir che di dolmen (situati in massima parte a Kermario). È presente inoltre il Tumulo di Kercado che, risalente al 6.500 a.C., costituisce la più antica costruzione europea di pietra, ancor prima delle piramidi egizie. A causa del degrado causato dal passaggio dei turisti gli allineamenti sono recintati ed è possibile passare tra gli allineamenti solo se accompagnati da una guida (la morte dell'erba ai piedi dei siti infatti preserva il sito stesso da una lenta e continua erosione che porterebbe al ribaltamento dei grandi monoliti). La cittadina contiene inoltre un museo della preistoria con reperti archeologici provenienti da tutta la zona. Queste mega strutture preistoriche sono state forse costruite per favorire l'atterraggio di astronavi aliene? Molti turisti, che hanno visitato il sito, sostengono che i giganteschi dolmen e menhir emanano una forte energia. Gli archeologi sono sconcertati dai megaliti di Carnac. Chiaramente è un progetto di costruzione imponente, con blocchi di granito anche di 350 tonnellate. La leggenda narra che siano stati i Giganti a costruire Carnac.
Già, i Giganti ! Ma saranno gli stessi Giganti di cui si parla nella Genesi della Bibbia?
Le pietre di Carnac sono state disposte secondo disegni geometrici molto interessanti; sono infatti disposte a linee che si intersecano formando dei triangoli visibili soltanto dall'alto. Si tratta di un sistema per comunicare con esseri extraterrestri? Si trattò forse di un radio faro per l'atterraggio di astronavi aliene sulla terra?


2. Il diluvio che cancellò antiche civiltà.


La pietra di Ica. (Fonte: Dalla rete)
Il diluvio di cui si parla nel libro della Genesi della Bibbia cancellò forse antiche civiltà evolute facendoli scomparire per sempre? Forse il diluvio fu la causa della scomparsa di Atlantide e Mu?
Diecimila anni fa una gigantesca meteorite cadde sulla terra causando all'impatto lo spostamento dell'asse terrestre di ben 2000 km. Ne conseguì un vero e proprio cataclisma che sconvolse l'intero pianeta. Le acque dei mari si innalzarono al di sopra del loro livello sommergendo molte terre.
Si narra che due grandi continenti sparirono per sempre: Atlantide e Mu. Eppure quando rifiutano il diluvio biblico e l'Arca di Noè in quanto favole, gli scienziati stanno ignorando che in tutto il mondo ci sono moltissimi miti afferenti questo evento catastrofico, oltre quelli che troviamo nei resoconti mesopotamici ed ebraici che raccontano la stessa storia di un disastro planetario avvenuto in tempi preistorici che ha praticamente sterminato il genere umano.
Enormi meteoriti scavarono, diecimila o dodicimila anni fa, grossi crateri nell'America Centro Meridionale, in Georgia, Virginia, Carolina e sul fondo dell'Oceano Atlantico al largo di Portorico.
Si formarono le cascate del Niagara e s'innalzarono le Ande. Scomparve la coltre ghiacciata che copriva la Scandinavia, la Gran Bretagna, l'Irlanda, l'Europa Continentale. Un clima rigido invadeva la Siberia.
La corrente del Golfo arrivò a toccare le nostre sponde perché, come afferma il geologo austriaco Otto Much, non trovò più nulla a fermarla. Mentre Atlantide spariva nella fossa di Cariaco - 350 km a est di Caracas - il fondale emergeva. Lo strato dell’iridio presente nel suolo proverebbe l’impatto con un grande asteroide.
Sono tutti concordi che la produzione di questo elemento, in seguito all'attività dei soli vulcani, non giustifica le tracce di iridio sulla Terra, in India, Bangladesh, Italia, Europa. Intorno allo strato lasciato dall'attività vulcanica ne è stato trovato, sopra e sotto, un altro più consistente che contribuisce ad allargare la fascia del minerale fino a 50 cm. Quindi è certo un impatto con un grosso asteroide, o probabilmente l'incrociarsi con una cometa e la sua coda o, ancora, uno sciame di modesti asteroidi. Secondo Charroux il diluvio viene ricordato anche in America e una prova è la pietra detta "degli astronomi", della collezione Ica (si tratta di una vera e propria glittoteca - biblioteca di pietre incise - che traccia una storia di una umanità vissuta 65 milioni di anni fa. La scoperta di questa straordinaria eredità della preistoria è stata fatta dal Dr. Javier Cabrera), anche se tali pietre sollevano molti dubbi. Su di una di esse due persone stanno studiando un fenomeno celeste con un telescopio, un oggetto volante sale verso il cielo mentre tre comete cadono; vi sono stelle che brillano insolitamente, un immensa nuvola striata a simboleggiare la pioggia che segue la coda di una grossa cometa. I continenti sono raffigurati semi sommersi e una stella precipita su un continente o sopra una grandissima isola. In primo piano un'imbarcazione con tre personaggi a bordo. Alcune tracce lasciate dal cataclisma sono ancora evidenti e molto si ritrova nelle cronache antiche. L'evento che i comuni mortali hanno avuto modo di conoscere come "diluvio universale" (è un tema ricorrente in molte varie culture, anche se probabilmente le più conosciute in tempi moderni sono il racconto biblico dell'Arca di Noè, la storia Indù Puranica di Manu) è stato scientificamente provato.
In Antartide sono state scoperte intere foreste fossili di betulle, faggi ed altri alberi che vivevano in zone temperate. Nel cuore gelato della Siberia sono state rinvenute specie ed animali sterminati da un repentino cataclisma globale. Sono state scoperte mappe antiche che mostrano il continente di Antartide secoli prima che fosse scoperto.

3. Il sito archeologico di Tiwanaku in Bolivia.


Puerta del Sol, presso il sito archeologico di Tiwanaku in Bolivia (Fonte: Dalla rete)
Un secolo fa un archeologo concluse che la città di Tiwanaku in Bolivia fosse un osservatorio astronomico allineato al sole ed alle stelle. Secondo i suoi calcoli il sito ha 17000 anni. I suoi riscontri sono stati messi in ridicolo sino a poco tempo fa; grazie alle nuove tecnologie, ai computers e ai satelliti costruiti dall'uomo, la datazione esatta della città Tiwanaku in Bolivia dovrebbe essere di circa 12000 anni, rendendola, di fatto, la città più antica mai conosciuta. Chi la costruì?Tiahuanaco o Tiwanaku è un antico complesso architettonico ed archeologico della Bolivia, situato negli altopiani boliviani centrali, a 20 km sud-est del lago Titicaca nel dipartimento di La Paz . Si è pensato che fosse il centro di un'antica civiltà basata sull'agricoltura e l'allevamento, chiamato cultura Tiahuanaco, caratterizzata dalla sua architettura decorata con sculture e disegni incisi e collocati su sentieri, e che comprende il territorio attuale del lago Titicaca , tra Perù e Bolivia . Si compone di sette opere architettoniche importanti: Kalasasaya, Semi-subterráneo Tempio, Piramide di Akapana, Home Sun e Puma Punku. Testimonianza di una cultura pre-Inca importante, la città di Tiwanaku era un porto sul lago Titicaca. La magnificenza della cultura Tiahuanaco si riflette nel suo eccellente lavoro in ceramica con i famosi banchieri (occhiali cerimoniale), i ritratti Huaco (tridimensionale ritratto di un volto umano in una ciotola), così come i prodotti tessili e in particolare nelle costruzioni architettoniche. Data la sua età, alcuni studiosi hanno suggerito che Tiahuanaco fu la cultura madre della civiltà americana, mentre altri la consideravano come la capitale di un antico impero megalitico, o grande impero che si estendeva nelle Ande centrali. Quando i conquistadores spagnoli chiesero agli Inca se avessero costruito loro la città di Tiwanaku questi risposero che fu costruita migliaia di anni prima della loro comparsa da uomini bianchi e dai capelli rossi, verosimilmente Giganti, che loro indicarono provenire dal cielo e che in tempi lontani avevano fatto ritorno alle stelle da cui erano venuti. Chi erano? E se si considera che i singoli blocchi di pietra che formano il complesso architettonico di Tiwanaku sono pesanti quanto dieci e più automobili, quale gru dell'antichità sollevò quei macigni? Forse una civiltà evoluta aveva gli strumenti per collocare quei blocchi di pietra, dalla mole enorme, ed era in grado di farlo con strabiliante precisione? Stiamo parlando di una civiltà vissuta 8.000 anni prima delle civiltà mesopotamiche. Se si consideri che l'uomo moderno, oggi, con tutte le sue conoscenze,avrebbe serie difficoltà a collocare quei macigni con la precisione utilizzata dagli antichi costruttori, vi ribadisco la domanda: "Chi costruì Tiwanaku?" La civiltà evoluta di questi antichi costruttori fu spazzata forse dalla faccia della terra in seguito al diluvio universale biblico?
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