Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

  • A proposito degli alieni....

    Il saggio dal titolo "A proposito degli alieni....", di Francesco Toscano e Enrico Messina

    Sinossi: Fin dalla preistoria ci sono tracce evidenti del passaggio e dell’incontro tra esseri extraterrestri ed esseri umani. Da quando l’uomo è sulla Terra, per tutto il suo percorso evolutivo, passando dalle prime grandi civiltà, all’era moderna, sino ai giorni nostri, è stato sempre accompagnato da una presenza aliena. Lo dicono i fatti: nei reperti archeologici, nelle incisioni sulle rocce (sin qui rinvenute), nelle sculture, nei dipinti, in ciò che rimane degli antichi testi, sino ad arrivare alle prime foto e filmati oltre alle innumerevoli prove che oggi con le moderne tecnologie si raccolgono. Gli alieni ci sono sempre stati, forse già prima della comparsa del genere umano, e forse sono loro che ci hanno creato.

  • Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.

    Il saggio dal titolo "Gli antichi astronauti: dèi per il mondo antico, alieni per quello moderno.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Milioni di persone in tutto il mondo credono che in passato siamo stati visitati da esseri extraterrestri. E se fosse vero? Questo libro nasce proprio per questo motivo, cercare di dare una risposta, qualora ve ne fosse ancora bisogno, al quesito anzidetto. L`archeologia spaziale, o archeologia misteriosa, è definibile come la ricerca delle tracce, sotto forma di particolari reperti archeologici o delle testimonianze tramandate nel corso dei millenni, di presunti sbarchi sulla Terra di visitatori extraterrestri avvenuti all’alba della nostra civiltà.

  • Condannato senza possibilità d'appello

    Il romanzo breve dal titolo "Condannato senza possibilità d'appello.", di Francesco Toscano

    Sinossi: Le concezioni primitive intorno all`anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l`anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d`animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.

  • L'infanzia violata, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano

    Sinossi: Dovrebbero andare a scuola, giocare, fantasticare, cantare, essere allegri e vivere un'infanzia felice. Invece, almeno 300 milioni di bambini nel mondo sono costretti a lavorare e spesso a prostituirsi, a subire violenze a fare la guerra. E tutto ciò in aperta violazione delle leggi, dei regolamenti, delle convenzioni internazionali sui diritti dell'infanzia. La turpe problematica non è lontana dalla vostra quotidianità: è vicina al luogo in cui vivete, lavorate, crescete i vostri bambini. Ad ogni angolo dei quartieri delle città, dei paesi d'Italia, è possibile trovare un'infanzia rubata, un'infanzia violata.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei "ru viddrani", Don Ciccio, "u pastranu", capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un'acredine che amplifica l'entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea Romanescu, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il fantasy dal titolo "E un giorno mi svegliai", di Francesco Toscano

    Sinossi: "E un giorno mi svegliai" è un fantasy. Il personaggio principale del libro, Salvatore Cuzzuperi, è un impiegato residente nella provincia di Palermo che rimane vittima di un'esperienza di abduction. Il Cuzzuperi vivrà l'esperienza paranormale del suo rapimento da parte degli alieni lontano anni luce dal pianeta Terra e si troverà coinvolto nell'aspra e millenaria lotta tra gli Anunnaki, i Malachim loro sudditi, e i Rettiliani, degli alieni aventi la forma fisica di una lucertola evoluta. I Rettiliani, scoprirà il Cuzzuperi, cercano di impossessarsi degli esseri umani perché dotati di Anima, questa forma di energia ancestrale e divina, riconducibile al Dio Creatore dell'Universo, in grado di ridare la vita ad alcune specie aliene dotate di un Dna simile a quello dell'uomo, fra cui gli stessi Rettiliani e gli Anunnaki. Il Cuzzuperi perderà pian piano la sua umanità divenendo un Igigi ammesso a cibarsi delle conoscenze degli "antichi dèi", ed infine, accolto come un nuovo membro della "fratellanza cosmica".

  • I ru viddrani, di Francesco Toscano

    Il romanzo giallo dal titolo "I ru viddrani", di Francesco Toscano

    Sinossi: Non è semplice per un vecchietto agrigentino rientrare in possesso del suo piccolo tesoro, che consta di svariati grammi di oro e di argento, che la sua badante rumena gli ha rubato prima di fuggire con il suo amante; egli pensa, allora, di rivolgersi a due anziani suoi compaesani che sa essere in buoni rapporti con il capo mafia del paesino rurale ove vive, per poter rientrare in possesso del maltolto. A seguito della mediazione dei “ru viddrani”, Don Ciccio, “ù pastranu”, capo mafia della consorteria mafiosa di Punta Calura, che ha preso a cuore la vicenda umana di Domenico Sinatra, incarica i suoi sodali di mettersi sulle tracce della ladruncola e di far in modo che ella restituisca la refurtiva all`anziano uomo. Qualcosa, però, va storto e fra le parti in causa si acuisce un’acredine che amplifica l’entità del furto commesso, tanto che nel giro di pochi anni si arriva all`assassinio di Ingrid Doroteea ROMANESCU, la badante rumena resasi autrice del furto in questione.

  • Naufraghi nello spazio profondo, di Francesco Toscano

    Il romanzo di fantascienza dal titolo "Naufraghi nello spazio profondo ", di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza.

  • Malacarne, di Francesco Toscano

    Libro/E-book: Malacarne, di Francesco Toscano

    Sinossi: Nella primavera dell'anno 2021 a Palermo, quando la pandemia dovuta al diffondersi del virus denominato Covid-19 sembrerebbe essere stata sconfitta dalla scienza, malgrado i milioni di morti causati in tutto il mondo, un giovane, cresciuto ai margini della società, intraneo alla famiglia mafiosa di Palermo - Borgo Vecchio, decide, malgrado il suo solenne giuramento di fedeltà a Cosa Nostra, di vuotare il sacco e di pentirsi dei crimini commessi, così da consentire alla magistratura inquirente di assicurare alla giustizia oltre sessanta tra capi e gregari dei mandamenti mafiosi di Brancaccio, Porta Nuova, Santa Maria Gesù. Mentre Francesco Salvatore Magrì, inteso Turiddu, decide di collaborare con la Giustizia, ormai stanco della sua miserevole vita, qualcun altro dall'altra parte della Sicilia, che da anni ha votato la sua vita alla Legalità e alla Giustizia, a costo di sacrificare sé stesso e gli affetti più cari, si organizza e profonde il massimo dell'impegno affinché lo Stato, a cui ha giurato fedeltà perenne, possa continuare a regnare sovrano e i cittadini possano vivere liberi dalle prevaricazioni mafiose. Così, in un turbinio di emozioni e di passioni si intrecciano le vite di numerosi criminali, dei veri e propri Malacarne, e quella dei Carabinieri del Reparto Operativo dei Comandi Provinciali di Palermo e Reggio di Calabria che, da tanti anni ormai, cercano di disarticolare le compagini mafiose operanti in quei territori. Una storia umana quella di Turiddu Magrì che ha dell'incredibile: prima rapinatore, poi barbone e mendicante, e infine, dopo essere stato "punciutu" e affiliato a Cosa Nostra palermitana, il grimaldello nelle mani della Procura della Repubblica di Palermo grazie al quale potere scardinare gran parte di quell'organizzazione criminale in cui il giovane aveva sin a quel momento vissuto e operato.

  • NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA , di Francesco Toscano

    Libro/E-book: NAUFRAGHI NELLO SPAZIO PROFONDO : I 12 MARZIANI, GLI ULTIMI SUPERSTITI DELLA SPECIE UMANA,di Francesco Toscano

    Sinossi: In un futuro distopico l’umanità, all’apice della sua evoluzione e prossima all’estinzione, sarà costretta, inevitabilmente, a lasciare la Terra, la nostra culla cosmica, alla ricerca di un pianeta alieno in cui poter vivere, sfruttando le conoscenze del suo tempo. Inizia così l’avventura del giovane Joseph MIGLIORINI, di professione ingegnere, e di altri giovani terrestri, un medico, un geologo, un ingegnere edile, che, da lì a poco, a bordo di una navetta spaziale allestita dal loro Governo, sarebbero stati costretti a raggiungere il pianeta Marte, il “nostro vicino cosmico”, al fine di atterrare nei pressi del suo polo nord ove, anni prima, dei robot costruttori avevano realizzato una stazione spaziale permanente, denominata “New Millenium”; tutto questo affinché parte dell’umanità sopravvissuta agli eventi nefasti e apocalittici potesse prosperare su quella landa desolata, tanto ostile alla vita in genere, giacché ritenuta unico habitat possibile e fruibile ai pochi sopravvissuti e alla loro discendenza. Nel giro di pochi anni, pur tuttavia, a differenza di quanto auspicatosi dagli scienziati che avevano ideato e progettato la missione Marte, l’ingegnere MIGLIORINI e la sua progenie sarebbero rimasti coinvolti in un’aspra e decennale guerra combattuta da alcuni coloni di stanza sul pianeta Marte e da altri di stanza sulla superficie polverosa della nostra Luna, per l’approvvigionamento delle ultime materie prime sino ad allora rimaste, oltre che per l’accaparramento del combustibile, costituito da materia esotica e non più fossile, di cui si alimentavano i motori per viaggi a velocità superluminale delle loro superbe astronavi; ciò al fine di ridurre le distanze siderali dello spazio profondo e al fine di generare la contrazione dello spazio-tempo per la formazione di wormhole, ovvero dei cunicoli gravitazionali, che avrebbero consentito loro di percorrere le enormi distanze interstellari in un batter di ciglia...






ULTIME NEWS DAL BLOG Sicilia, la terra del sole.


Allo scoperta del Parco Archeologico di Segesta (TP).
I 10 borghi rurali più belli in Italia: scopri dove si trovano...
[Romanzo giallo] Fèvrier e gli orfanelli di Simonetta Ronco.
Cucina senza frontiere: viaggio gastronomico in versione senza glutine e senza lattosio.
ControcorrEndo: Storia di una rinascita, il libro sull’endometriosi di Vania Mento.
Dreams Hotel, il nuovo romanzo di Raffaella Dellea.
The Funeral Party, l'ultimo libro di Francesco Piazza per Pondera Verborum.



Visualizzazione post con etichetta I Comuni della Provincia di Palermo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta I Comuni della Provincia di Palermo. Mostra tutti i post

giovedì 6 agosto 2015

Alia, inaugurazione mostra fotografica “Viaggio nella memoria…Alia in Bianco e nero”.

6 agosto 2015.

Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si inaugura Giovedì 6 agosto 2015 alle ore 17,30 presso il Museo della Fotografia del Mediterraneo di Via S. Croce ad Alia la mostra fotografica: “Viaggio nella memoria…Alia in Bianco e nero” vista da Nino Di Buono, maestro della fotografia e grande appassionato. Call center: Tel. 091.8112571 – 339.5921182. E-mail: unestateconsiciliantica@siciliantica.it. Facebook: Un’Estate Con SiciliAntica. L’evento è stato organizzato da SiciliAntica e l’Associazione Culturale Rabat, in collaborazione con It Alia Gente e Terra di Sicilia ed il Comune di Alia. A presentare la mostra Calogera Gattuso, Presidente della sede di SiciliAntica di Alia e da Daniela Calcara, Assessore comunale alle politiche sociali. In occasione della inaugurazione il “Why Not” di Drago Gianluca e Lo Savio Vincenzo offrirà ai presenti un rinfresco di granita di gelsi. Gli scatti di Nino Di Buono raccontano il cambiamento dei tempi, degli usi, delle tradizioni e delle condizioni sociali di Alia e della sua gente. La sua una passione nata quando appena ragazzo, tra le strade del paese, osservando alcuni fotografi, ne studiava le tecniche facendole proprie e sviluppandole, ponendo in essere, il suo particolare dono di riuscire a raccontare attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, la vita e le emozioni, a saper cogliere, in maniera unica, l’istante in cui i volti sembrano predisporsi allo scatto. La foto di Nino Di Buono negli anni dà vita ad uno straordinario archivio fotografico che l’artista in parte renderà visibile in questa mostra fotografica.

Fonte:

domenica 17 maggio 2015

Volontariato e ambiente. A Trabia da Europa e Vietnam.

17 maggio 2015. Sono arrivati da Belgio, Lettonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e anche dal Vietnam i volontari che insieme a tanti ragazzi siciliani oggi alla Riserva "Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto" hanno dato vita ad un mini campo di volontariato, organizzato dall'Associazione InformaGiovani e dall'Associazione "Amici di San Felice" per la sistemazione di alcuni sentieri all'interno dell'area protetta. Ospitati nell'Eremo di San Felice fra Trabia e Caccamo, i 20 volontari per tre giorni svolgono attività di volontariato e di educazione non formale. Fra i volontari, anche alcuni ragazzi dell'area penale di Palermo e Catania, segnalati dagli Uffici di Servizio Sociale e che stanno svolgendo un periodo di "messa alla prova". Il progetto si inserisce in un più vasto programma biennale che coinvolge e coinvolgerà nei prossimi mesi anche giovani di Macedonia, Kenia, Cina, Croazia e che è finanziato dal programma "Erasmus Plus" della Commissione Europea. "Attraverso queste attività - spiega Pietro Galluccio, presidente di InformaGiovani - un gruppo di ragazzi e ragazze di diverse nazionalità ha la possibilità di scoprire l'importanza del volontariato e delle attività interculturali, come strumenti di formazione e crescita personale: un percorso che si realizza anche con la supervisione di università ed istituzioni formative che ne attestano la validità sotto il profilo educativo." Le attività del progetto in Sicilia continueranno per due settimane, permettendo ad alcuni dei partecipanti di prendere parte nei prossimi giorni anche ad un percorso di conoscenza ed informazione sui temi della legalità e della mafia, con incontri con giornalisti, magistrati, operatori sociali e dell'associazionismo. Le attività si concluderanno il 23 maggio con la partecipazione alle manifestazioni celebrative della morte di Giovanni Falcone e delle altre vittime della strage di Capaci. Per informazioni: Pietro Galluccio - 338.1728439 - 393.9629434

venerdì 15 maggio 2015

Si inaugura a Palazzo Asmundo, venerdì 15 maggio alle ore 17 la mostra "Il filo dell memoria", dedicata alla Grande Guerra.





15 maggio 2015

Giorno 15 maggio 2015 ore 17.00 si inaugurerà presso Palazzo Amundo (via Pietro Novelli n.3 – Palermo) la Mostra Il filo della Memoria, esposizione temporanea dedicata alla Grande Guerra e al 70°anniversario della fine della Resistenza, con il premio di rappresentanza del Presidente della Repubblica.
La mostra resterà aperta dal 16 maggio al 31 maggio 2015 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 (escluso lunedì 25 maggio). 
Costo del ticket d’ingresso € 3 a persona.I
nfo e prenotazioni: 
3298765958 -3478948459(sarà possibile per i gruppi richiedere aperture su prenotazione anche al di fuori degli orari di apertura) Esercito Italiano – Comando Regione Militare Sud Guardia di Finanza Comando Regionale Sicilia Collezione privata: A. Bellomo, L. Cascio, C. Casuccio, M. Corselli, U. Frasconà De Figueroa, D. Leggio, P. Leonardi, G. Montedoro, G. Nasta, M. Nigro, E. Paladini, F. Projetto. 
Raccolta fotografica sui caduti della prima guerra mondiale e dei soldati che riuscirono a tornare dal fronte dal titolo “LA GRANDE GUERRA IN MEMORIA DEI SOLDATI DI SFERRACAVALLO” , realizzato da Agata Sandrone e Giancarlo Equizzi. 
ANAC (Associazione Nazionale Arma di Cavalleria) ”Cavalleggeri Palermo” (30’) Rotaract Palermo Ovest UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) Mostra dei disegni di Carlo Levi a cura dell’Associazione Amici dell’Archivio Stato di Termini Imerese. 
www.palazzoasmundo.com
www.terradamare.org 
Espongono: 
aggiornamenti: 
terradamare.org/il-filo-della-memoria

giovedì 14 maggio 2015

“GLI INVISIBILI DIVENTANO VISIBILI” MANIFESTAZIONE A PIAZZA PRETORIA Sit-in davanti al Comune per i diritti dei disabili.


Palermo, 14 maggio 2015 - Si è tenuto questa mattina, a piazza Pretoria a Palermo, il sit-in organizzato dal Coordinamento H, dalla “Rete dei centri socio-educativi per disabili di Palermo” Onlus e da Libera perché “Gli invisibili diventino visibili”. Circa duecento, tra cui sessanta disabili, le persone che si sono radunate davanti al Comune per ricordare alle istituzioni la convenzione Onu che sancisce i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari, costantemente ignorati.
“Chiediamo a tutte le istituzioni competenti di ascoltare le nostre proposte – dichiarano in una nota congiunta gli organizzatori – per assicurare una buona qualità della vita a queste famiglie. Il sindaco di Palermo, nell'ultima campagna elettorale, ha sottoscritto il Manifesto per i diritti delle persone con disabilità, tuttavia oggi si assiste a uno sconcertante rimbalzo di responsabilità. L’assenza di una programmazione globale e interistituzionale su questo tema e le mancate risposte da parte degli enti non fanno altro che aggravare una situazione già difficile: a Palermo l’assistenza domiciliare viene garantita per sole due ore al giorno e per i 100 casi più gravi, con un’erogazione sempre più a rischio. Per questo chiediamo che sia personalmente il primo cittadino, come garante del diritto alla salute, a intestarsi un rapido confronto con le autorità competenti che produca tangibili risposte.”

sabato 9 maggio 2015

Fonte: dalla rete.
9 maggio 2015.
Inaugurazione mostra fotografica “Palermo, scrigno di storia”.
Domenica 10 Maggio 2015 alle ore 17.30 si inaugura a Palazzo Alliata di Villafranca, in Piazza Bologni, la mostra fotografica “Palermo, scrigno di Storia”. 
La mostra propone un itinerario dell’architettura Arabo Normanna attraverso gli scatti di 8 artisti siciliani. Un percorso che apre lo scrigno di tesori storici e culturali che la nostra terra custodisce, dalla Cattedrale alla Cappella Palatina, dalla Chiesa di San Cataldo al Castello della Zisa. Tesori per lo più noti alla cittadinanza, ma che trasmettono le innumerevoli sfaccettature culturali della città di Palermo e in particolare l’eredità lasciata dalle dominazioni araba e normanna. Gli scatti fotografici messi in mostra in “Palermo, scrigno di cultura” sono opera di Michele Salica, Francesca Perez, Valeria Drogo, Salvatore Bologna, Maria Rosa Miracola, Giuseppe Fazio, Rosy Plano e Tury Di Piazza. La mostra sarà visitabile fino al 25 maggio tutti i giorni dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30. Biglietto di ingresso € 3,00 comprensivo della visita guidata al Palazzo Alliata di Villafranca. Per info e prenotazioni contattare il numero 324 0715043 Palazzo Alliata di Villafranca Piazza Bologni 20, Palermo.

Termini Imerese. Nell’ambito dell’Infiorata termitana: passeggiata intorno le antiche mura civiche di Carlo V.

9 maggio 2015. SiciliAntica, nell’ambito dell’Infiorata termitana, organizza una passeggiata intorno le antiche mura civiche di Carlo V. L’appuntamento è per domenica 10 maggio 2015 alle ore 9,30 in via Fossola (Zona Porta Palermo) e la conclusione sul lungomare Cristoforo Colombo.
La visita, guidata dal geologo Antonio Contino, prevede una passeggiata lungo l’antico perimetro urbano della città e la sosta, con illustrazione, davanti le porte che si aprivano nella cinta muraria e di cui oggi rimangono solo labili tracce.
I partecipanti potranno seguire tutto l’itinerario in una cartina che sarà consegnata all’inizio della passeggiata, ricostruzione ideale della città di Termini Imerese nel XVII secolo, tratto da un disegno di Salvatore Contino, dove si intravedono ampi tratti delle antiche mura che circondavano la città e si notano sette delle dieci porte civiche.

Durante il regno di Carlo V d’Asburgo (1516-1556) fu deciso l’ampliamento del perimetro murario (le mura nuove) di Termini Imerese che si inserisce nel quadro del potenziamento delle fortificazioni delle città costiere siciliane. Le nuove mura, che  cinsero la città con una cortina muraria provvista di scarpa e rinforzata da bastioni angolari, fu edificata nel trentacinquennio 1556-1591. Il perimetro fortificato era lungo circa 3,8 km  e vi si aprivano inizialmente nove porte: di Palermo, di Girgenti (o di Caccamo), Euracea (o della Barratina o di Bellomo o Beddomu, corrotto in Beddoma o Baddoma), di Messina (o di Pescara, dal viceré Avalos di Pescara), del Caricatore, della Sanità (o Portonello della Legname o di Artese), della Marina (o della Dogana), della Pescheria e di S. Caterina (o di S. Giovanni o della Fossola).  A queste fu aggiunta, nel 1636, la porta Erculea (o Felice).
La costruzione del nuovo perimetro fortificato, sancirono l’inizio della progressiva espansione dell’abitato sulle colline di S. Lucia, di Nostra Signora delle Grazie (poi di S. Francesco di Paola), con la progressiva saturazione degli spazi verdi. La costruzione delle nuove mura ebbero sul territorio un impatto geomorfologico particolarmente pesante, comportando una severa modificazione della fascia costiera. L’impatto maggiore fu prodotto dalla realizzazione ex novo, sotto la direzione d’Orazio del Nobile, nel 1587, del torrione nuovo (Torraczo o Torracchio) con la nascita di un promontorio artificiale. Molti corsi d’acqua furono attraversati e ne furono sbarrate le aree di testata; per la necessità di reperire i materiali di costruzione si incrementò l’attività estrattiva di materiali lapidei delle cave di Santa Lucia e di Patara (oggi contrada Santa Marina). Si ebbero lavori di rinterro e d’escavazione con conseguente variazione dell’assetto geomorfologico di gran parte della città.
Nel contempo (1557-1580 c.), furono effettuati degli imponenti lavori che ampliarono l’area di pertinenza del Castello, dapprima limitata alla sola cima della rocca, con la costruzione di una nuova cinta bastionata e relativo fossato di difesa, che determinarono la demolizione di diversi quartieri.

domenica 3 maggio 2015

Sabina Guzzanti porta a Cinisi “La trattativa”.

 9 Maggio 1978 – 9 Maggio 2015
La memoria e l'impegno: Con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo.

Cinisi, 01 maggio 2015. Sabina Guzzanti sarà a Cinisi in occasione delle iniziative organizzate per il 37mo anniversario dell'assassinio mafioso di Peppino Impastato.
Venerdì 8 maggio, la Guzzanti presenterà il suo film-documentario "La trattativa" presso il Cine Alba di Cinisi in Corso Umberto I.
L’attrice e comica, affermata regista e autrice di film–documentario di denuncia (uno tra tutti Draquila – L’Italia che trema, che indaga le politiche d’emergenza messe in atto dal governo italiano in occasione del terremoto dell’Aquila del 2009) ne “La trattativa”, pellicola presentata in anteprima alla Mostra internazionale d'arte di Cinematografia di Venezia nel 2014, indaga sulla negoziazione tra lo Stato italiano e la mafia.
L’iniziativa, organizzata da Casa Memoria e dall’associazione Labnovecento45, prevede due proiezioni, la prima alle 18.30 e la seconda alle 21.00. Al termine di entrambe le proiezioni, alle 20.00 e alle 23.00, seguiranno incontri–dibattito con la regista.

Fonte:
Contatti ufficio stampa
Mimma Scigliano 327.3197547
Ivan Puleo 347.0536047

e-mail: casamemoriaimpastato@gmail.com

martedì 14 aprile 2015

Termini Imerese. Guidati da SiciliAntica studenti del Liceo Scientifico visiteranno i luoghi de “Il Gattopardo” a Ciminna, la Donnafugata del film capolavoro di Luchino Visconti.

14 aprile 2015.

“Il Gattopardo” è il capolavoro del regista Luchino Visconti, tratto dal romanzo di Tomasi di Lampedusa, che racconta gli anni tumultuosi dell’arrivo dei garibaldini e l’unificazione del regno d’Italia. Il film che vinse la Palma d’oro a Cannes ebbe un cast di attori eccezionali come Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale e tanti altri. Nel 1962, per novanta giorni, Ciminna fu trasformata, attraverso una serie di lavori, nella ottocentesca cittadina di Donnafugata, residenza estiva del principe di Salina.
Tutte queste atmosfere rivivranno gli studenti del Liceo Scientifico “Niccolò Palmeri” di Termini Imerese, che giovedì 16 aprile 2015 si recheranno a Ciminna nei luoghi del Gattopardo guidati dai volontari di SiciliAntica. I ragazzi saranno accompagnati dalle insegnanti Daniela Cascio, Caterina La Russa e Marianan Lima. Ad accogliere a Ciminna la comitiva di giovani studenti saranno Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica e Giuseppe Cusmano, Presidente della sede locale di SiciliAntica di Ciminna.

Si inizia alle 9,30 all’Oratorio di San Domenico dove verranno proiettate alcune sequenze del film “Il Gattopardo” girate a Ciminna. Alle ore 10,30 i ragazzi visiteranno i luoghi dove furono girate le diverse scene del capolavoro di Visconti. L’itinerario previsto inizia da Piazza Piersanti Mattarella (che nel film è il luogo dove vengono registrate le scene dell’arrivo e della partenza del Conte Chevalley), prosegue poi in via Collegio (dove il figlio del Principe Paolo e il Conte Chevalley camminano verso il Palazzo), inoltre Piazza Matrice (dove sorgeva il Palazzo del Principe e arrivano le carrozze della famiglia Salina, inoltre dove è stata realizzata la casa  del sindaco Sedara e proclamati i risultati elettorali a seguito del plebiscito), infine la Chiesa Madre di Santa Maria Maddalena (dove vengono filmate le scene dell’arrivo a Donnafugata dei Salina e il Te Deum). Alle ore 12,00 al Polo Museale si visiterà la mostra fotografica realizzata da SiciliAntica: “Il set del Gattopardo in 300 immagini”, una eccezionale galleria di immagini di fuoriscena realizzati durante la lavorazione del film.

Fonte:
SiciliAntica

mercoledì 31 dicembre 2014

Monreale (Pa) si è risvegliata imbiancata, sotto otto centimetri di neve.

31 dicembre 2014.

Oggi buona parte della provincia di Palermo si è risvegliata sotto una coltre, pallida, fresca, di neve. Qui, a Monreale (Pa), luogo da cui vi scrivo, la neve ha raggiunto circa 8 centimetri di spessore. Il traffico cittadino, poco avvezzo a tali condizioni meteo, è andato in tilt...Buona fine e buon principio d'anno.




Auguri!

lunedì 27 ottobre 2014

Autunno, moto, cinema e itinerari nelle bellezze della Sicilia.


27 ottobre 2014.

Idee per percorrere le suggestive strade siciliane in sella alla propria due ruote.

L’autunno è una stagione dolce per viaggiare, soprattutto se si viaggia in motocicletta in Sicilia: il sole è sempre alto in cielo qui in Magna Grecia, ma si fa meno forte e meno caldo, la temperatura è un delizioso tepore, il cielo mescola tutte le sfumature dell’azzurro e il mare fa da cornice blu a tutto l’insieme. Prima di partire è fondamentale controllare di essere ben attrezzati e di avere tutti gli accessori moto adatti all’avventura, soprattutto se si prevede di stare in viaggio per un lungo periodo. Infatti, anche se il clima è mite, la velocità e gli acquazzoni improvvisi potrebbero farvi desiderare di aver acquistato guanti tecnici per riparare le mani dall’aria oppure copri-gambe adatti a salvare i pantaloni dal freddo e dall’acqua. Per una vacanza in gruppo, tra amici, con le proprie moto, una buona idea per iniziare è di prendere il traghetto: se siete del nord, è molto comodo il porto di Genova, mentre se siete del centro, quello di Civitavecchia può essere un’ottima soluzione. La nave permette di caricare la propria moto ed essere subito pronti a saltare in sella appena si approda!
Probabilmente lo sbarco sarà a Palermo: da qui, potrete procedere in numerosi percorsi, scegliendo di visitare alcune aree – il suggestivo sud della Sicilia, o la splendida area occidentale – oppure di percorre più strada possibile toccando le città più ricche di paesaggio, storia e cultura. Perché non intraprendere un percorso tematico sulle orme delle pellicole e serie tv più amate?
Ad esempio, gli appassionati di Al Pacino potrebbero desiderare di vistare Corleone, la città resa celebre dal film “Il padrino”: stradine strette in centro, campi di grano appena mietuto nella zona circostante… e una deliziosa brioche con granita al caffè per ristorarsi prima di partire. Se invece leggete i romanzi di Camilleri dovete visitare la sua città natale, Porto Empedocle, e l’area intorno a Ragusa, set della serie tv di “Il commissario Montalbano”. Per ulteriori info sugli accessori moto, clicca qui.


venerdì 9 maggio 2014

Festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Monreale (Pa), anno 2014. Le foto del 3 maggio 2014.

9 maggio 2014.


La Banda Musicale dell'Arma dei CC.

Per gentile concessione dell'amico Mario Lo Coco, mi pregio oggi di  pubblicare alcune delle sue foto che immortalano taluni momenti dei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Monreale (Pa), anno 2014, ed in particolare quelli svoltisi  il 3 maggio u.s. durante la processione del SS. Crocifisso. Le celebrazioni in onore del SS. Crocifisso toccano il loro culmine proprio il giorno 3 maggio. Terminato il solenne pontificale celebrato dall'Arcivescovo, ha luogo la tradizionale discesa dall'altare della venerata immagine: 
è questo un momento di forte richiamo e di grande commozione. Quando il Crocifisso è fatto scendere dall'altare ed è adagiato sullo zoccolo della "Vara", le ferite del costato sacro sono palpeggiate di continuo dai fazzoletti dei fedeli. Scoppi di pianto accompagnano questo succedersi disordinato di carezze, e un tremito nervoso serpeggia anche nei più forti di spirito soggiogati da quella fede che scuote ogni dubbio. Le scene sono ancora quelle descritte nel secolo scorso dal Pitrè: "…i sottostanti fanno ressa per salire anche loro, ma non trovano spazio per mettere un piede… ".L'effige del Crocifisso è poi collocata all'esterno della chiesa, sotto la maiolica che raffigura il protettore di Monreale, da dove alle ore 18.00 in punto, al suono del campanello e al rullo dei tamburi, accompagnato dal suono festoso delle campane a distesa, si dà il via alla solenne processione. Dalle ore 14.00 fino alle ore 18.00, i fedeli si accalcano presso la Maiolica, per toccare, baciare e pregare il Crocifisso, prima che inizi la processione. Fazzoletti bianchi, rossi, turchini volano dal basso verso l'alto e dall'alto verso il basso, lanciati dalla folla che li passa alle persone vicine al Cristo, le quali li raccolgono e palpano con essi delicatamente le membra adorate, poi li ripassano alla folla, che con le mani in aria, li coglie al volo, stringendole al petto ed accarezzandosi il viso, gridando:

"GRAZIA PATRUZZU AMURUSU".

La Banda Musicale dell'Arma dei CC .
Membri della Confraternita del SS. Crocifisso.

Due confratelli con un cuscino di rose che formano una complessa decorazione concentrica; essa sarà poi depositata ai piedi del simulacro.

La processione si snoda lenta per il corso principale della città: è una marea di ceri accesi che avanza tra lo sfolgorio di luci, la pioggia di petali di rose e lo scampanio festoso delle campane di tutte le chiese. Alla processione non partecipa soltanto il popolo, ma per un lungo tratto anche le autorità civili e religiose tra cui il sindaco, l'Arcivescovo, i comandanti rispettivamente dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, e buona parte del clero. Nonostante le condizioni del tempo lasciassero intravedere la possibilità di un rinvio, coraggiosamente e inaspettatamente, i “Fratelli” hanno deciso di iniziare, puntuali, la marcia con il Crocifisso in spalla. Le condizioni meteo quest'anno non hanno fatto presagire nulla di buono già dalla discesa del SS Crocifisso dalla gradinata del Santuario, avvenuta alle 14.00 e durante la quale i primi piccoli scrosci di pioggia avevano iniziato a bagnare il Simulacro. E’ stata una processione un po’ particolare quest’anno, in cui i ceri in mano ai fedeli si sono trasformati, d’un tratto, in tanti ombrelli colorati. 

Alcuni membri della Confraternita.

Il SS. Crocifisso in processione.

Il SS. Crocifisso in sosta.
L'attuale processione si snoda lungo un percorso che per la maggior parte è quello indicato dall'Arcivescovo Venero nel 1625. Essa inizia dalla Collegiata,  passa per via A. Veneziano fino al "Canale", per corso P. Novelli fino all'"Abbiviratura", dopo una sosta di 30 minuti circa, riscende dalla stessa strada fino a via Garibaldi, detta "a scinnuta ru Signuri", qui sosta dinanzi la statua di Padre Pio, poi prosegue per via Venero quindi corso P. Novelli, detto "a "Varanni", per via Roma fino a piazza Vittorio Emanuele II..Esegue un giro completo della stessa piazza, prosegue per via B. D'Acquisto per risalire da via Palermo, rifare il giro della suddetta piazza e sostare, dinanzi il Comune e il Duomo, per i giochi pirotecnici al termine dei quali ritorna in Collegiata passando per via Umberto I.
Il SS. Crocifisso in processione per le strade di Monreale (Pa).

La processione parte alle ore 18.00 del 3 maggio e termina alle ore 2.00 circa del giorno successivo. Durante la stessa, momenti commoventi sono, il bacio dei bambini dato al simulacro in tutte le soste, e lo sfiorare coi fazzoletti e con i fiori l'effige del SS. Crocifisso. Durante questa festa non si possono distinguere luoghi particolarmente interessati da questa cerimonia, poiché tutto il paese di Monreale è in festa, ed è per gran parte del paese che il Crocifisso passa durante la processione. Una folla, di circa 3.000 persone, annualmente segue il simulacro in processione, fedeli, che sin dalle prime luci dell'alba si preparano al solenne ed atteso "viaggio". Momento di grande attrazione, misto di fede e folklore è l'arrivo allo "Spasimo"; dopo la difficile "scinnuta", il Crocifisso, posto al centro della piazza con il volto proteso verso la Conca d'Oro, estende la sua benedizione al territorio sottostante, un tempo rigoglioso di campagne e di vita, per numerose famiglie. I giochi pirotecnici nella piazza completano un momento di grande festa ed esultanza verso la venerata immagine. 

Fonte:

mercoledì 23 aprile 2014

Gangi eletto Borgo più bello d’Italia.

Ganci, comune in provincia di Palermo.
23/04/2014. Gangi si aggiudica il prestigioso titolo di Borgo più bello d’Italia. Il comune madonita della provincia di Palermo, è risultato infatti vincitore del concorso “Il borgo dei borghi” della trasmissione televisiva di Rai Tre "Alle falde del Kilimangiaro", e che ha visto la partecipazione di altri 19 comuni d’Italia. Gangi è stato l’unico comune siciliano a far parte del concorso.

giovedì 2 maggio 2013

Monreale (PA), 03 Maggio 2013: Processione del SS. Crocifisso. La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso.

2 maggio 2013.

Domani, 03/05/2013, dalle ore 18.00 e sino a notte fonda, come ormai avviene ogni anno dal 1626, sfilerà per le strade del Comune di Monreale, in provincia di Palermo, la Solenne Processione in onore del SS. Crocifisso. In mattinata, e precisamente alle ore 11.00, presso la chiesa della Collegiata, sarà celebrato, dal neo arcivescovo, monsignor Michele Pennisi, il solenne pontificale. 
Nel primo pomeriggio, e precisamente alle 14.00, altro momento di grande suggestione, che richiama centinaia di fedeli, è quello della tradizionale discesa a spalla del fercolo, che verrà posizionato sulla "vara" davanti il pannello di maiolica retrostante la chiesa della Collegiata. 
(Nella foto a destra il pannello di maiolica. La Chiesa del SS. Crocifisso, si legge nel libro di A. Giuliano Alaimo (I Canonici), "è uno scrigno di gioielli d’arte sugli stalli della quale brillarono nei secoli scorsi le più".Tra questi tesori d’arte occupa un posto eminente il grande pannello in maiolica, formato da mattonelle di ceramica maiolicata policroma, posto all’esterno dell’abside della Chiesa omonima, per complessive 1500 mattonelle di cm. 18 con una superficie di circa mq. 50, il più grande del genere in Italia.)
Tutto questo in attesa della processione vera e propria, che inizierà,come anzidetto, alle 18.00. 
Poco prima del suono della campanella, che da' avvio al corteo, le autorità civili si recheranno a Palazzo Arcivescovile per "scortare" il vescovo, fino alla confluenza fra via Umberto I e via Antonio Veneziano, dove le stesse autorità si aggregheranno alla processione. Il primo tratto è quello forse più suggestivo, all'interno de quartiere del "Pozzillo", uno dei primi insediamenti urbanistici di Monreale. Il tratto si conclude con quella che i monrealesi chiamano "a nisciuta ru ferru", dove è necessaria una particolare ed accorta manovra per consentire al simulacro di venire fuori dalle viuzze strettissime. La manovra, per la sua particolare difficoltà, si conclude con uno scrosciante applauso. (Nella foto, in alto a sinistra, la manovra eseguita il 03/05/2010.
Da via Antonio Veneziano, quindi, si arriva fino a piazza Canale. Da lì il Crocifisso salirà per via Pietro Novelli alta, fino all'abbeveratoio. Prima, però, all'altezza di via Terrasi, le autorità abbandonano il corteo. Dopo "l'abbiviraturi" è la volta della ripida discesa di via Garibaldi, meglio conosciuta a Monreale come "a scinnuta ru Signuri", fino a piazza Spasimo. A quel punto la processione tornerà verso piazza Vittorio Emanuele, attraverso via Venero, Corso Pietro Novelli e via Roma. Sotto il palazzo di città, a tarda sera, è in programma il tradizionale omaggio del Comune con l'inchino degli stendardi che rappresentano la cittadinanza. L'ultimo tratto della processione, quando ormai sarà notte fonda, toccherà via Benedetto D'Acquisto e via Palermo, aspettando il tradizionale gioco pirotecnico conclusivo, annunciato, come sempre, da uno squillo di tromba. Quindi, il rientro in Collegiata e per i "fratelli" il meritato riposo. 

Storia


La leggenda e la storia del simulacro del SS. Crocifisso sono molto diverse. La leggenda racconta che intorno al 1540, nel Mediterraneo navigavano due navi: una con a bordo cristiani delle vicinanze di Palermo, e propriamente di Monreale, di Boccadifalco e di Altarello di Baida, l'altra era una nave turca. Si racconta che i turchi avessero con loro un Crocifisso che trattavano in modo molto irriverente. I marinai palermitani scandalizzati per gli atti contro la venerata immagine, chiesero ed ottennero di potere riscattare il simulacro del SS. Crocifisso in cambio di una forte somma di denaro.

Ritornati al porto di Palermo sorse tra loro questione a chi il "Crocifisso" dovesse appartenere e per stabilire chi dovesse avere il simulacro, quegli uomini decisero di metterlo sopra un carro trainato da buoi: dove si sarebbe fermato il carro, sarebbe sorta una chiesa che avrebbe custodito il "Crocifisso". I buoi si fermarono varie volte e in vari luoghi ma, percossi, continuarono il loro viaggio, poi si fermarono proprio dove ora sorge la chiesa della "Collegiata" e, nonostante le bastonate non vollero più muoversi.

Un'altra leggenda riguarda il Simulacro del SS.Crocifisso, racconta il Pitrè: "Una vecchietta sui 75 anni, certa Michela, mi ha raccontato: "Un monrealese aveva un giardino di rose, venne a Palermo a vederne, ma non trovò chi ne comprasse, onde s'avviò per andarle a buttare a mare. Quivi un marinaio gliele chiese in cambio di un Crocifisso ch'egli aveva in barca. A quel Crocifisso mancava la testa. Adagiata sopra un carro tirato da buoi, Esso fu portato fino a Monreale, proprio là, ai piedi dell'attuale Collegiata. Chiuso entro una chiesa e riaperto al terzo giorno, fu trovato bello e compiuto con l'espressiva testa che ora ha."

La storia però ci racconta cose ben diverse: intorno al 1400 fu costruita la chiesetta del SS. Salvatore perché sede della confraternita omonima. Questa chiesa in seguito divenne la sede del Collegio dei Canonici, fondato da Monsignor Venero e per questo venne chiamata "Collegiata". Fu Monsignor Venero, allora arcivescovo di Monreale, ad ordinare la fattura del "SS. Crocifisso" alla famiglia Gagini che a quel tempo era famosa in tutta la Sicilia.

Questo trova conferma nel fatto che in seguito all'incendio del Capellone avvenuto il 1 marzo del 1985, il simulacro del SS. Crocifisso fu restaurato dal Professore Angelo Cristaudo,di Acireale, sotto l'alta sorveglianza della Sovraintendenza ai beni Culturali.

Il Professore Cristaudo, che aveva restaurato precedentemente quello di Assoro, notò che tra i due Crocifissi vi era una grande somiglianza e rilevò che avevano lo stesso stile della barba, dei capelli e della corona; dello stesso stile era l'apertura del Costato e corrispondenti erano i piedi incrociati e le dita prolungate.

Rilevò anche che per la composizione dei due Crocifissi era stato utilizzato un materiale composto di tela, gesso, colla e carta pesta distesa su una struttura di assi di legno. La dichiarazione del Professore Cristaudo è molto importante perché sappiamo che l'autore del Crocifisso di Assoro è "Antonello Gagini" e questo ci permette di supporre che sia anche l'autore del Crocifisso della Chiesa di Monreale.

Domenico Gagini aprì una bottega a Palermo nel 1463 e alla sua morte, la bottega venne diretta dal figlio Antonello che continuò la produzione di statue di Madonne, di Santi e di Crocifissi. Antonello morì a Palermo nel 1536. La Confraternita del SS. Crocifisso fece l'ordinazione tra il 1525 e il 1535 e questo fa pensare che la Confraternita possa aver fatto l'ordinazione alla bottega dei Gagini.

Immagine del SS. Crocifisso

Si dice che questo "Crocifisso" somigli veramente a Gesù Cristo, addirittura che sia il vero ritratto e si racconta "che una volta un alto personaggio venuto da Alessandria d'Egitto in Monreale, riuscito ad eludere la vigilanza dei custodi della chiesa appena vedutolo esclamasse sorpreso: E' desso ! E' desso! - "Ohi? Perché " gli chiese uno che gli stava vicino: ed egli lo sconosciuto:-" Perché di questo crocifisso si parla tanto in Alessandria e da tutti si crede che esso sia il solo che somigli davvero a Gesù Cristo"."(tratto da: Feste patronali in Sicilia descritte da Giuseppe Pitrè).

Il simulacro del SS. Crocifisso, nella chiesa della "Collegiata" prima veniva coperto da sette veli: il primo era tutto rosso il secondo il terzo il quarto il quinto e il sesto raffiguravano alcuni episodi della passione di Cristo, il settimo, che era tutto nero, portava la scritta al centro "expiravit".

Nessuno poteva rimuovere questi veli. Oggi il Crocifisso non viene più coperto, tranne nei venerdì di Quaresima, durante la liturgia penitenziale conosciuta come "la calata dei veli".

Il suo volto mostra segni di dolore e di gioia e ha "la dolce espressione di colui che muore come Padre che ha salvato i figli". Il suo viso ha tre espressioni:
1. quella del Cristo Dio Redentore: l'occhio sinistro spento, le labbra atteggiate ad un dolce paterno sorriso;
2. quella dell'uomo dei dolori : l'occhio destro chiuso, le labbra serrate, il capo piegato fin quasi a toccare il mento;
3. quella dell'uomo che muore sotto lo sforzo enorme dell'ultimo respiro, mentre si contrae, abbassandosi su se stesso, ormai esanime pendente dalla Croce."

"Nel 1709 detta "Vara" venne portata a spalle nude e poi a piedi scalzi da circa quaranta uomini". Da questa citazione esplicita riportata sul libro "della tradizione alla storia" di Mons. Lorenzo Bertolino capiamo che questi uomini rappresentano coloro che oggi vengono chiamati "I Fratelli".


I festeggiamenti del 3 Maggio

LA "VUCI" “…Ittamu tutti na vuci…”. 



Durante la processione del 3 maggio si può ben udire questa tipica espressione dialettale appartenente al gergo dei Fratelli; infatti queste caratteristiche “Vuci” non sono altro che delle invocazioni nate su iniziativa di un singolo fratello, il quale con la mano protesa verso la Venerata Immagine, lancia appunto un grido, attirando l’attenzione del gruppo dei con frati, i quali a loro volta rispondono in coro “…Grazia.” Queste vuci, in dialetto siciliano, appartengono ad una vera e propria tradizione popolare,legata fortemente ad un significato religioso- culturale. Riportiamo le dodici “vuci”: E che bedda sta iurnata U signori è pi la strata! Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi su beddi sti quattro rosi Nostru Patri ca’ ni vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che bedda sta santa cruci Aruramual tutta na vuci! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Cincu chiai, e cincu rosi Aruramuli iddu li vosi!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! E che beddu stu crucifissu Fa li grazie sempri spissu! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Chi nsu beddi sti quattro ciuri Pirdunatici, Signuri! Grazia Patruzzu Amurusu! Grazia! Vi salutu, o Sacra Testa Ch’è di spini è incuranata Oi che la vostra festa Vaiu girannu pi la strata!Grazia Patruzzu Amurusu!Grazia! Chi fu beddu pi la strata! Nostru Patri torna a so casa! Grazia Patruzzu Grazia! Amurusu! Grazia! Nostru Patri!Binirici a campagna! Nostru Patri! Binirici i malati ! Grazia all’arma e ù pirdunu ri piccati.


ANALISI ANTROPOLOGICA DELLA FESTA

Come tutte le feste patronali, anche quella del SS. Crocifisso è espressione di più significati: è appuntamento ed attesa. Fin da metà aprile i fedeli sentono sempre di più l'ansia di quei giorni, in cui esprimeranno se stessi attraverso il proprio Pathos (sentimento) il proprio Ethos (visione del mondo) ed il proprio Ekos (risonanza sonora). La festa è un momento di grande amicizia perchè tocca profondamente il Thumos (spirito), essa accomuna tutte le classi sociali divenendo un richiamo alla famiglia e al proprio passato. I giorni di festa sono preceduti dai giochi d'artificio sparati sul monte Caputo, quasi come una "purificazione", dal momento che, terminati, ha inizio la celebrazione della S. Messa. In genere gli elementi di purificazione sono 2: ACQUA-FUOCO, che sono legati a dei ruoli ben determinati: ACQUA FEMMINA / FUOCO MASCHIO. Quindi, il fuoco prepara la vigilia delle feste, esso è luce nell'attesa. Durante i tre giorni tutto sembra cambiare, nell'aria si sente quell'energia, quell'amore, quel senso di pace di un popolo che tende verso il Signore. Ma il suo culmine carico di PATHOS, si riscontra giorno 3 in cui il Crocifisso è portato in processione per le vie del paese. La processione come componente dell'azione liturgica, ha un aspetto dinamico e comunitario; essa ha due ordini: quella che precede la "Vara" che è una processione ordinata per i fedeli e la processione caratterizzata dalla fola sui balconi pronta, al passaggio della Vara, ad omaggiare il Crocifisso lanciando petali di rosa. La processione del Crocifisso, presenta il suo folklore ma invita alla preghiera; sembra di contenere molto di profano, ma nel cuore dei fedeli tutto si compie per amore di Cristo. Anche se nel corso del tempo, qualcosa potrebbe cambiare, la religiosità verso il Crocifisso non si spegnerà mai nel cuore dei monrealesi, che in tempi non molto felici quali la peste o la guerra, hanno continuato a sperare ed ad avere fede nel Cristo Crocifisso.

sabato 28 aprile 2012

Festa del SS. Crocifisso di Monreale, 386° edizione, anno 2012. Programma dei festeggiamenti.


28 Aprile 2012.

Il SS. Crocifisso di Monreale durante la Solenne Processione del 3 Maggio 2011.

Gentili lettori, buonasera.
Mi permetto di segnalarvi il programma dei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso di Monreale, 386° edizione, anno 2012.


Cordiali saluti.
Francesco Toscano.

mercoledì 29 febbraio 2012

Alla scoperta di Caccamo (Pa).

Il castello di Caccamo (Pa) - (Fonte: dalla rete)
29 Febbraio 2012.


Sono incerte le origini e la storia del paese di Caccamo, in provincia di Palermo, dato che pochissimi sono i documenti storici a cui attingere per le informazioni sulle sue origini. Si presume che il primo impianto urbanistico sia stato realizzato dai Cartaginesi, rifugiatisi nel paese dopo che Himera (nelle vicinanze dell'attuale Termini Imerese) era stata distrutta da Gelonetiranno di Siracusa. Ma sono state trovate anche successive tracce bizantine e, inoltre, alcuni nomi di quartieri e di contrade fanno presupporre la presenza di un nucleo saraceno (lo stesso toponimo Caccamo potrebbe essere d'origine araba). In seguito, nel 1094, Caccamo fu affidata ai Normanni, concessa in feudo a Goffredo de Sageyo. Il paese è una borgata medievale dominata dal suo Castello in alto su una collina nella parte più antica del paese. A Caccamo nacque l'architetto e pittore manierista Nicasio Azzarello (Contino & Mantia, 1998), discepolo e genero dell'architetto, pittore e cartografo palermitano Antonino Spatafora, cognato dell'architetto e pittore termitano Vincenzo La Barbera. L'Azzarello lavorò, in qualità di architetto ai Quattro Canti (Ottagono di Piazza Villena) di Palermo. Unico suo dipinto noto, come hanno recentemente documentato Contino & Mantia (2001), è l'Annunciazione della chiesa del Carmelo di Termini Imerese, realizzata assieme al discepolo, il termitano Francesco La Quaraisima. 
Oltre al Castello che domina l’intero paese e che merita certamente una visita, Caccamo è ricca di meravigliose chiese. Vi proponiamo qui una breve guida studiata dall’amministrazione comunale. L’itinarario non può che iniziare dal Duomo, dedicato a San Giorgio. Fondato dai Normanni nel 1090, ampliato nel 1614, custodisce preziose opere d’arte: il blocco marmoreo del fonte battesimale datato 1466, della scuola del Gagini; cosi come il ciborio della cappella del SS. Sacramento del XV secolo; la tavola di Simone De Wobrek, raffigurante la caduta di Gesù sotto la croce del XVI secolo; le tele dei cinque sensi di scuola fiamminga e la grande tela raffigurante il miracolo di San Isidoro Agricola del 1641. All’interno della sagrestia si possono inoltre ammirare bassorilievi, dipinti, statue, messali, manoscritti, paramenti sacri ricamati in oro, calici, ostensori. Non lontano da Piazza Duomo, troviamo la chiesa dell’Annunziata. Fondata intorno al 1200, presenta agli esterni interessanti elementi barocchi. L’interno è suddiviso in tre navate ed impreziosito da opere d’arte come la tela raffigurante l’Annunciazione di Guglielmo Borremans, e alcuni stucchi di Bartolomeo Sanseverino. Poco distante troviamo la chiesa di San Benedetto alla Badia. Fondata nel 1615 dalle suore benedettine, l’interno presenta un grande pavimento in maiolica di Nicolò Sarzana, una splendida cancellata in ferro battuto a forma di grande ventaglio, una grandissima quantità di stucchi attribuiti alla scuola del Serpotta ed inoltre marmi policromi, affreschi sulla volta e le tele degli altari laterali. La piazza del Duomo è circondata da altri splendidi monumenti barocchi: la chiesa dell’Oratorio, il palazzo del Monte di Pietà, la chiesa delle anime sante del Purgatorio. Questo complesso monumentale costituisce uno dei più eleganti ambienti architettonici di Caccamo, scenario suggestivo utilizzato come cornice ad importanti spettacoli all’aperto e manifestazioni culturali. Fra gli edifici religiosi di interesse artistico che consigliamo di visitare, ricordiamo: la chiesa di Santa Maria degli Angeli, che custodisce una preziosa “Madonna col Bambino”, capolavoro del Gagini, ed i resti mortali del Beato Giovanni Liccio, patrono e protettore della città di Caccamo e la chiesa con annesso convento dei Cappuccini, con il suo imponente altare maggiore ligneo di stile dorico e corinzio. 
Laboriosa e piena era la vita dei cittadini che vivevano al di fuori delle mura del castello. Lì, al riparo di arcieri e ponti levatoi, nascevano tradizioni e riti che, secoli dopo secoli, sono arrivati sino ai giorni nostri. Alcuni di questi si tengono ancora all’ombra di mura medioevali che, seppur spogliate di cavalieri con arco e frecce, conservano il loro fascino quasi intatto. È il caso di Caccamo, centro collinare in provincia di Palermo, in cui ogni anno si rinnova un rito dedicato a San Giuseppe. La festa del santo, come è noto, ricorre il 19 di marzo ma in questo paese, ricco di chiese e bei palazzi, tutto ha inizio domenica 4 marzo. Sono due le manifestazioni, strettamente collegate, per cui vale la pena pensare di organizzare un visita. La prima è "a retina", che consiste in una raccolta porta a porta di frumento in onore del santo. Dalle otto del mattino, dalla zona del Carmine, cavalli bardati a festa, passeranno per tutte le vie del paese. Porta dopo porta, i cittadini avranno da offrire grano dal quale nascerà il pane in onore del famoso falegname. La passeggiata tra le vie cittadine terminerà infatti nel vecchio mulino del paese, luogo in cui sarà effettuata la molitura necessaria alla preparazione del pane del 19 marzo. Il secondo evento da segnalare è "a scalunata". In questo caso protagonista è la chiesa della SS. Annunziata, la cui scalinata, dall’altare all’abside, si ricopre di candele. I ceri terminano il loro virtuale percorso davanti al simulacro ligneo di Gaspare Serpotta, del XVII secolo. E, per la prima volta, una terza manifestazione arricchisce la giornata del 4 marzo: dalle 9 del mattino, in piazza Marconi, è l’ora della “Sfinciata”, appuntamento da non perdere per gli amanti delle prelibatezze culinarie. Per informazioni: 091.8103111.


Fonte: 


mercoledì 21 dicembre 2011

L’emigrazione in mostra a Balestrate(Pa).

Balestrate (Pa) (Fonte: dalla rete)
21 Dic. 2011.


Balestrate (Pa) dal 22 al 28 Dicembre.

La storia della Sicilia e dei suoi abitanti raccontata attraverso un suggestivo percorso iconografico e antropologico, questo il fine della mostra fotografica “La Merica”, organizzata dall’Associazione Pianeta che si inaugurerà giovedì (17.30) presso l’Istituto Comprensivo Rettore F. Evola di Balestrate, in provincia di Palermo. Leit motiv dell’esposizione sarà il fenomeno dell’emigrazione siciliana, rappresentato in più di cento pannelli espositivi di grandi dimensioni, quasi a formare un vero percorso “fisico” nella storia. Una prima sezione vi darà conto delle cause del fenomeno migratorio, legate prevalentemente alle condizioni economiche; una seconda sezione sarà dedicata al rituale della partenza e al viaggio vero e proprio verso le Americhe; una terza sezione, infine, vi farà conoscere la realtà delle società del mutuo soccorso degli italiani emigrati in terra straniera. Info: www.comune.balestrate.pa.gov.it; 091.898.00.50.

Fonte:

martedì 30 settembre 2008

Geraci Siculo (Pa) tra i borghi più belli d'Italia.


Il “Club di Prodotto” protegge, promuove e sviluppa i comuni che aderiscono all’Associazione Nazionale Comuni della penisola.


Geraci Siculo è entrato a far parte del “Club di Prodotto” chiamato “Borgo più bello d’Italia” promosso dall'ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia) e curato dalla Commissione Turismo. Per essere ammessi al Club occorre una delibera da parte del consiglio comunale e il comune deve inoltre essere associato all'ANCI. Per saperne di più....

mercoledì 17 settembre 2008

Street Art Village, arte e rigenerazione urbana per Palermo

Dopo un lavoro durato da giugno a settembre, è visibile da due giorni il progetto “Street Art Village“, l’arte in strada a Campofelice di Roccella, paese sul mare in provincia di Palermo e Porta delle Madonie.
Il progetto, ideato e curato da Debora Di Gesaro, ha coinvolto un gruppo selezionato di artisti urbani tra i più noti in Italia e in Spagna, come Blu, Bros, Bo130, Dem, Ivan, Marco Teatro, Microbo, Ozmo, Sonda e Nuria Mora, Sam3, San, Zosen, ormai noti al pubblico perché protagonisti delle collettive “Street Art, Sweet Art” a Milano, “Scala Mercalli” a Roma e alcuni di “Street Art” alla Tate di Londra e del “The Cans Festival” sempre a Londra.
Oltre a confermare il successo del genere artistico, l’occasione sembra molto bella perché interviene non nelle sale di un museo o nelle sue pareti esterne, ma lungo le strade, le piazze, sulle facciate degli edifici, dove la si vede normalmente (in forma illegale), come opera di vera rigenerazione urbana. Una lotta al grigio e allo squallore dell’edilizia urbana moderna.
Fino al 15 ottobre.

Pubblicato: mercoledì 17 settembre 2008 da margherita in: Street Art Mostre

Post in evidenza

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, redatta dalla lettrice Maria Giulia Noto.

Buonasera!  Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

I post più popolari

La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.