Una storia che consola, scritto nei mesi del lockdown 2020, è un romanzo epistolare.
Quando scoppia la pandemia in Italia, e in particolare in Lombardia, l’autrice Susanna Trippa, dalla sua casetta in collina in provincia di Bergamo, come tutti si trova ad affrontare i timori e le angosce del periodo.
Ad arrivare in suo aiuto sarà un pacchetto di lettere, biglietti, cartoline e vecchie foto.
Da quel momento s’immerge nell’attenta rilettura di quel dialogo epistolare avvenuto tra i suoi genitori durante il lungo fidanzamento negli anni Trenta.
Dalle parole dell’autrice: “Strana primavera del lockdown 2020. Dubbi, domande… in compagnia di quell’esserino che chiamano covid 19…
Arriverà una storia a nutrire, e infine a consolare, la mia anima? Decido di cercare nel passato. Tra le fotografie pestate dal tempo ecco apparire un pacchetto legato da un nastrino consumato e ingiallito. Sciolgo il nastro: fogli e cartoline si sparpagliano, grafie e immagini si mescolano a caso. È la storia che mi consolerà.”
Il romanzo Una storia che consola dell’autrice Susanna Trippa, è stato pubblicato dalla casa editrice LFA Publisher, 194 le pagine.
La prima tiratura del romanzo Una storia che consola è terminata in un solo giorno!
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Sinossi “Una storia che consola”
Dal 1934 al 1940 – in piena epoca fascista – due giovani si conoscono, s’innamorano, immaginano e costruiscono il loro futuro. Sullo sfondo stanno gli avvenimenti, divenuti storia, che porteranno allo scoppio della seconda guerra mondiale, poco dopo il loro matrimonio nel marzo 1940. Arrivano gli echi della società italiana di allora – abitudini e gusti – le atmosfere della guerra d’Etiopia, i fronti contrapposti della guerra civile spagnola, il cambiamento di passo del fascismo fino alla tragica avventura del conflitto mondiale. L’autrice, mentre legge e a tratti commenta i dialoghi dei due fidanzati, da figlia vi ritrova le personalità dei propri genitori ma, al tempo stesso, li scopre diversi. Dentro di lei si forma un’immagine di loro del tutto nuova. E intanto, in Italia, alla fine di giugno l’emergenza Covid 19 pare rientrata.
Quindi non dovremmo più avere paura - riflette l’autrice – perché allora i mass media non ci mollano? agitando lo spauracchio della fatidica seconda ondata? e dell’unico mezzo miracoloso per noi, il Santo Vaccino? Dubbi… domande… ma Una storia che consola conforterà e consolerà anche i lettori perché, nel variegato scenario del mondo in cui si fronteggiano il Bene e il Male, sempre ci ispireranno quelle schiere di uomini e donne di “buona volontà” che lo fanno avanzare.
Susanna Trippa biografia
Nata a Bologna e là laureata in Lettere moderne e Storia dell’Arte. Si trasferisce a Bergamo nel 1977, dove lavora prima come insegnante poi nel settore pubblicitario.
Da più di vent’anni vive in Valcavallina, con famiglia ed animali, nella casetta che ha dato nome e immagine al suo primo libro I racconti di CasaLuet (2008), una fitta rete di racconti, sogni e magia.
Il racconto Pane e cinema ha ricevuto il 1° premio AlberoAndronico “Cinecittà – l’occhio del cinema sulla città” (2009).
Presente su Instagram, Twitter, Facebook, Youtube, Linkedin.
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