In città la piccola Sara, che per scegliere
da grande sceglie l’ora alternativa
E qui purtroppo avviene il cortocircuito informativo che stiamo tentando di scongiurare: benché il modulo d’iscrizione preveda la scelta di “non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica”, spesso non viene adeguatamente segnalato che l’alunno, fosse anche uno solo, ha diritto a un pari numero di ore di lezione con un insegnante dedicato e contenuti concordati con la famiglia, senza alcun onere aggiuntivo per la stessa. Così, temendo che finisca “posteggiato” in un’altra classe o che, come capitò proprio a me con mio figlio in prima elementare, ci si senta dire “può portarlo direttamente alle 10:15, dopo le ore di religione”, ci si rassegna ad accodarsi agli altri, augurandosi che l’insegnante nominato dal vescovo non sia un fondamentalista omofobo che addita a modello vergini e martiri e traumatizza i bambini con diavoli e inferni. Certo quelli così saranno una minoranza, e magari alcuni sosterranno che in realtà “insegnano tutte le religioni”, ma questa affermazione suona quantomeno bizzarra alla luce dell’intesa MIUR-CEI del 2012, che recita “l’insegnamento della religione cattolica […] deve essere impartito in conformità alla dottrina della Chiesa da insegnanti riconosciuti idonei dall’autorità ecclesiastica”. L’antitesi quindi di un approccio laico e inclusivo alla conoscenza del fenomeno religioso, che invece potrebbe essere utile alla comprensione reciproca ma anche alla decodifica dell’arte e della letteratura, da Dante a Manzoni, da Giotto a Caravaggio. Si tratta di un tema particolarmente caro al Circolo UAAR di Palermo, che annovera tra i suoi iscritti numerosi genitori ed insegnanti: non è un caso che in questa città, con un seminario dal titolo “L’Ora di Religioni e Filosofie”, sia nata lo scorso anno una collaborazione tra UAAR, il Centro Studi Scuola Pubblica (CESP) ed altri soggetti del mondo accademico e scolastico per l’elaborazione di un curriculum di “Cultura Religiosa e Filosofica” da proporre proprio nell’ora alternativa. Chi fosse interessato ci troverà con un gazebo informativo in via Ruggiero Settimo domenica mattina, accompagnati dal giocoliere Jonathan Marquis, anche lui un genitore che crede… nella libertà di scelta.»
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