26 agosto 2014.
Egregio autore,come sempre ho letto il suo libro con estremo interesse e curiosità. La storia è appassionante, intrigante e meritevole di apprezzamenti. Se dovessi muovergli degli appunti o delle critiche direi che non mi è piaciuta, a volte, lo scarso approfondimento su di alcuni personaggi e/o su di alcuni eventi (es. la mancata storia d'amore fra il maresciallo RINALDI ed il medico legale). Di contro posso solo esprimere il mio vivo compiacimento sul genere e sulla descrizione dei luoghi, che ti porta ad immaginare e ti fa ritornare indietro nel tempo, in particolare in quella Sicilia, in quel Sud, in quella vita, che oramai ahimé non esiste più.Distinti Saluti.
Risposta da parte dell'autore:
La ringrazio come sempre della sua schiettezza e della sua pazienza nel leggere i miei scritti. Mi fa piacere che il racconto le sia piaciuto. La devo contraddire, tuttavia: la storia è ambientata in quest'epoca. Quella Sicilia che ho descritto, purtroppo, esiste ancora oggi. E' la Sicilia che ho avuto modo di notare in alcune frazioni e sobborghi di alcune province dell'isola. E' pur vero che non esistono più i campieri, le tenute, retaggio di quel latifondo feudale presente in Sicilia alla fine dell'Ottocento e sino agli anni Cinquanta del XX secolo che, purtroppo, ha determinato l'arretratezza economica della Sicilia e la nascita della mafia.
Cordiali saluti, Francesco Toscano.
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