3 Aprile 2010.
Si avvicina la Pasqua. Pochi sanno che in passato, prima della produzione a livello industriale delle golose uova di Pasqua di cioccolato, di qualunque tipo e forma, le nostre nonne erano solite deliziare i palati dei loro nipotini con "Il Pupo con l'uovo". Si tratta di un vero e proprio dolce, che le massaie siciliane realizzavano amorevolmente per i loro familiari nel periodo di Pasqua. La tradizione di realizzare questo dolce, tuttavia, è venuta meno e la sua realizzazione e produzione è stata in parte dimenticata in questa epoca ove il "consumismo" la fa da padrona. E' un dolce tipico della cultura contadina siciliana, fatta di piccole cose, sicuramente genuine e nutrienti.
L'uovo è sempre stata una figura dai marcati tratti simbolici sin dai tempi antecedenti al sorgere della religione cristiana. Le uova, infatti, hanno spesso rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità, anche molti millenni avanti Cristo: secondo alcune credenze di molte religioni pagane e mitologiche del passato, il cielo e il pianeta erano considerati i due emisferi che andavano a creare un unico uovo, e le uova costituivano la vittoria della vita. Gli antichi Egizi, inoltre, lo consideravano come il fulcro dei quattro elementi dell'universo (acqua, aria, terra e fuoco).
La tradizione del dono di uova ebbe inizio ben prima della nascita del Cristianesimo: già fra i Persiani, infatti, era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all'avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i quali consideravano il cambio di stagione una sorta di primo dell'anno, i Greci e i Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano.
L'usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò poi anche, nel Medioevo come regalo alla servitù. Nel medesimo periodo l'uovo decorato, da essere essenzialmente il simbolo della rinascita primaverile della natura, andò ad intrecciarsi con il Cristianesimo divenendo il simbolo della rinascita dell'Uomo, di Cristo: la diffusione dell'uovo come regalo pasquale sorse probabilmante in Germania, quando fra i tradizionali doni di Pasqua fece la comparsa il regalo di semplici uova.
Sempre nel Medioevo si diffuse anche la tradizione della creazione di uova artificiali fabbricate o rivestite in materiali preziosi quali argento, platino od oro, ovviamente destinata agli aristocratici e ad i nobili: Edoardo I d'Inghilterra commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d'oro e donate in occasione della Pasqua. Ma la ricca tradizione dell'uovo decorato è dovuta all'orafo Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dall'attuale zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria; l'orafo creò per l'occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d'oro. La fama che ebbe il primo uovo di Fabergé contribuì anche a diffondere la tradizione del dono interno all'uovo.
In tempi più recenti l'uovo di Pasqua maggiormente celebre e diffuso è il classico uovo di cioccolato, la cui diffusione è stata probabilmente incentrata nell'ultimo secolo.
Ingredienti:
1 kg di farina
200 gr di burro
250 gr di zucchero
1 lievito
1 bicchiere di latte
1 cucchiaio di ammoniaca per dolci
10 uova sode
Preparazione: Unite il burro fuso allo zucchero e fatelo sciogliere un pò. Ottenuta una bella crema spumosa, aggiungere gli altri ingredienti.Una volta ricavata un bel panetto di pasta, tagliatene una fetta e fatene un grissino.Prendete un uovo sodo e imprigionatelo con dei serpentelli di pasta. Ripetete l'operazione fino al termine della pasta. Infornate i vostri nidi a 180°.
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