Gli etnei passano per due reti ad uno. Sembrava di assistere ad un film già visto, un bel Catania che passa in vantaggio nel primo tempo ma che nella ripresa perde smalto e addirittura nel finale subisce la beffa. Un gol, quello di Izco, consegna al Catania una vittoria storica in casa della Juventus, cosa che non accadeva da decenni; una vittoria rigenerante per un gruppo che ha sofferto tantissimo durante questi mesi, un’impresa, quella del Catania, che i suoi tifosi ricorderanno a lungo. Al 21° il vantaggio etneo: punizione dalla sinistra calciata da Llama, Spolli viene trattenuto in area in maniera evidente, questa volta il direttore di gara non ha dubbi ad assegnare la massima punizione; sul dischetto si presenta Martinez che realizza (due volte in realtà in quanto viene invitato dall’arbitro a ripetere): 0-1! La Juventus è frastornata, il pubblico è ostile e non perdona nulla ai bianconeri, Ferrara addirittura è costretto a sostituire Felipe Melo, fischiatissimo, per Salihamidzic già al 32°. I rossazzurri tengono benissimo il campo non corrono particolari rischi, Alvarez, tra i più positivi, anticipa Trezeguet in scivolata su una delle rare occasioni potenziali per i bianconeri. Nella ripresa al 18° è Salihamidzic a concludere da buona posizione in diagonale ma trova ancora una volta il portiere argentino sulla sua strada, nulla può invece lo stesso Andujar, due minuti dopo, ancora sull’ex Bayern Monaco che pescato benissimo in area da Diego fredda il Catania con un colpo sotto misura: 1-1.
I rossazzurri arretrano e la Juve ha due buone occasioni, con Trezeguet al 30° che si fa respingere la conclusione di piede da Andujar e poco dopo con Del Piero subentrato ad Amauri. Al 42° un contropiede etneo semplicemente perfetto, Izco lancia Plasmati, il materano stoppa e serve ancora sulla corsa l’argentino, Izco tutto solo davanti a Manningher non sente l’emozione e scarica alle spalle del portiere bianconero: 1-2 ! Il direttore di gara allo scoccare del sesto minuto di recupero dice che può bastare e i ragazzi di Mihajlovic corrono per il campo pronti ad abbracciarsi. E' il giorno della rinascita.
A Palermo, in un freddo pomeriggio d'inverno, sotto la pioggia, va in scena Palermo vs Siena. I toscani fanno paura agli uomini di Delio Rossi tenuto conto dei risultati maturati al Barbera negli ultimi anni di serie A a seguito dei quali il Siena è uscito vittorioso dal campo di gioco palermitano. Bisogna continuare la serie positiva per agganciare le squadre di vertice e collocarsi in una posizione di classifica che potrà valere un posto in Europa. Nessuna sorpresa tra le fila rosanero, confermato il modulo 4-3-1-2 con Simplicio ad agire alle spalle di capitan Miccoli e Cavani. Nel Siena Malesani schiera un 4-3-3, con Maccarone a comporre il tridente offensivo con Ghezzal e Calaiò. Positiva la partenza del Palermo, pericoloso dopo appena due minuti con un traversone dalla destra di Cavani respinto da Curci, ma la palla vagante non viene intercettata da Bresciano che scivola a causa del terreno bagnato. Al 7’ ci prova Maccarone da posizione defilata trovando solo l’esterno della rete. Nell’azione successiva, splendida apertura di Cavani per Simplicio che di prima intenzione manda fuori. Due minuti più tardi lo stesso Cavani scarica un potente destro verso la porta senese, Curci para a terra. Al 18’ padroni di casa vicini al gol con Bresciano, che ruba palla nei sedici metri, si accentra e conclude di destro, mandando però la sfera alta sopra la traversa. Al 22’ calcio di punizione battuto da Miccoli dai venti cinque metri, Curci blocca a terra. Al 24’ termina alto il tentativo di Rosi dal vertice dell’area. Un minuto più tardi, esterno destro di Nocerino dal limite, palla fuori. Al 32’ splendida parata di Sirigu che mette in angolo il destro a giro di Maccarone con la mano di richiamo. Nell’azione seguente, Bresciano approfitta dello svarione di Terzi e tira in porta da posizione favorevole, ma il portiere del Siena si oppone egregiamente. Al 38’ assist di Miccoli per Simplicio che lascia partire un potente destro, Curci ancora una volta respinge in tuffo. Un minuto dopo, tentativo di Miccoli in acrobazia dal limite, nessun problema per l’estremo difensore ospite. Al 40’ il Palermo passa in vantaggio: sventagliata dalla sinistra di Balzaretti per Cavani, che lascia sul posto Terzi e scarica in rete un sinistro imparabile. Dopo l’intervallo entrambe le squadre tornano in campo con gli stessi undicesimi del primo tempo. Al 7’ della ripresa occasionissima per Miccoli di siglare il raddoppio, ma il capitano rosanero con il piatto manca lo specchio della porta. Due minuti più tardi palo clamoroso colpito da Del Grosso, sulla respinta del legno la difesa di casa allontana. Al 12’ brutte notizie per i rosa: infortunio per Miccoli che è costretto a lasciare il campo in barella, al suo posto Migliaccio. Al 17’ secondo cambio per Rossi: dentro Pastore, fuori Simplicio. Al 24’ nel Siena Jarolim lascia il posto a Fini. Due minuti più tardi, insidioso tentativo di Paolucci neutralizzato da Sirigu, che si ripete al 28’ sulla conclusione ravvicinata di Maccarone. Al 31’ ci riprova il capitano del Siena dal limite, palla alta. Al termine dell’azione successiva, Budan entra al posto di Cavani che lascia il campo tra gli applausi. Al 33’ terzo cambio anche per i toscani: fuori Rosi, dentro Rossi. Al 35’ Budan sciupa una buona chances per segnare, mandando la palla fuori da posizione favorevole. Due minuti più tardi, Pastore lambisce il palo con un destro incrociato dal vertice. Dopo quattro minuti di recupero Gervasoni fischia la fine: il Palermo porta a casa a casa tre punti d’oro e sale a quota 26, il Siena resta fermo a 12 punti.
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