Sicilia bedda e amata,cantata e disprizzata...

lunedì 6 giugno 2016

"Passeggiando per la Cala", la mostra fotografica di Angelo Battaglia, aperta sino al 10 giugno 2016 in via Ruggero Settimo nr. 16, Palermo (presso lo spazio eventi della Mondadori Megastore).

Personale fotografica di Angelo Battaglia

“Passeggiando per la Cala” è il titolo della mostra fotografica di Angelo Battaglia, uno spaccato di vita di un posto caro ai Palermitani oggi restaurato in tutta la sua bellezza. Ventisei  foto che raccontano l’evolversi di questo porticciolo, esposte presso lo spazio eventi della Mondadori Megastore di via Ruggero Settimo a Palermo salotto della città.








Passeggiando per la Cala

Uno fra i posti più suggestivi di Palermo è La Cala, l'antico porticciolo a pochi passi da Piazza Marina che collega  la via F.sco Crispi con il Foro Italico. È il più antico porto di Palermo e fino al XVI secolo era l'unico punto di sbarco per le imbarcazioni che arrivavano in città. Palermo, infatti, deriva dal greco Panormus, ossia “tutto-porto, proprio perché questa insenatura naturale, delimitata dalle foci dei due fiumi cittadini Kemonia e Papireto, venne trasformata già dai fenici nell’approdo ideale per le loro grandi navi. Le sue dimensioni dovevano essere molto più grandi rispetto a quelle attuali e l’area era presidiata dall’imponente struttura del Castello a Mare, di cui sono visibili alcune torri all’interno del vasto complesso archeologico, oggi adibito a sede di eventi e concerti, e vi sono anche degli spazi espositivi ove vi è un omaggio dell’artista scomparso Andrea Di Marco alla città, una strana Ape Piaggio piena di cassette della frutta tutta dipinta di bianco che il pittore amava immortalare nelle sue opere, onnipresente nelle vie cittadine e nei mercati. Fino agli anni ’50 la Cala era teatro di un coloratissimo via vai di piccoli pescherecci in legno, sostituiti oggi da barche a vela e a motore molto più  lussuose, dalle  quali i turisti possono raggiungere il centro storico attraverso la “Vucciria” o risalendo Corso Vittorio Emanuele.  La zona era in pieno degrado, molto buia e male odorante per lo scarico cittadino; infatti veniva chiamata "Porta Carbone”. Ha una struttura curva e sembra uno di quei porti che solitamente si vedono in televisione, piena di imbarcazioni italiane ma anche battenti bandiere di tutto il mondo ancorate al molo, e dopo gli interventi strutturali è diventato un piccolo porticciolo che conserva sia la piccola flotta di pescherecci in legno che le nuove imbarcazioni moderne e veloci in vetroresina. La vicina presenza del mercato ittico fa si che di mattina si trasformi in commercio libero di pesce, per poi diventare un piccolo salotto cittadino punto di ritrovo, dove passeggiare a due passi dal centro storico, si può godere della vista di Monte Pellegrino e Monte Cuccio che proteggono la città. Si può fare una passeggiata lungo il litorale pavimentato, ottimo per i ciclisti e gli sportivi amanti della corsa, oltre a due punti di ristoro, le società dei club della vela e la canottieri di Palermo. Delle panchine bianche posizionate sul prato che guardano il mare sono un ottimo momento di relax e nelle giornate più calde il prato si trasforma in un solarium per grandi e piccini. La cala è quindi uno spazio piacevole e rilassante che, nelle ore notturne, diventa romantico con il suo fascino di luci ed ombre della città riflesse sul mare.

0 comments:

Posta un commento

Post in evidenza

Recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", di Francesco Toscano, redatta dalla lettrice Maria Giulia Noto.

Buonasera!  Oggi mi pregio di pubblicare la recensione del romanzo giallo "L'infanzia violata", dello scrivente Francesco ...

I post più popolari

La storia dei blog e di "Sicilia, la terra del Sole."

Cenni storici sul Comune di Palermo,Monreale, la Sicilia in genere.News su società e cultura. News dalle Province Siciliane. Storia di Palermo e della Sicilia dalla preistoria ai giorni nostri. Elementi di archeologia misteriosa,della teoria del paleocontatto.


La storia del blog nasce nel 1997 in America, quando lo statunitense Dave Winter sviluppò un software che permise la prima pubblicazione di contenuti sul web. Nello stesso anno fu coniata la parola weblog, quando un appassionato di caccia statunitense decise di parlare delle proprie passioni con una pagina personale su Internet. Il blog può essere quindi considerato come una sorta di diario personale virtuale nel quale parlare delle proprie passioni attraverso immagini, video e contenuti testuali. In Italia, il successo dei blog arrivò nei primi anni 2000 con l’apertura di diversi servizi dedicati: tra i più famosi vi sono Blogger, AlterVista, WordPress, ma anche il famosissimo MySpace e Windows Live Space. Con l’avvento dei social network, tra il 2009 e il 2010, moltissimi portali dedicati al blogging chiusero. Ad oggi rimangono ancora attivi gli storici AlterVista, Blogger, WordPress e MySpace: sono tuttora i più utilizzati per la creazione di un blog e gli strumenti offerti sono alla portata di tutti. Questo blog, invece, nasce nel 2007; è un blog indipendente che viene aggiornato senza alcuna periodicità dal suo autore, Francesco Toscano. Il blog si prefigge di dare una informazione chiara e puntuale sui taluni fatti occorsi in Sicilia e, in particolare, nel territorio dei comuni in essa presenti. Chiunque può partecipare e arricchire i contenuti pubblicati nel blog: è opportuno, pur tuttavia, che chi lo desideri inoltri i propri comunicati all'indirizzo di posta elettronica in uso al webmaster che, ad ogni buon fine, è evidenziata in fondo alla pagina, così da poter arricchire la rubrica "Le vostre lettere", nata proprio con questo intento. Consapevole che la crescita di un blog è direttamente proporzionale al numero di post scritti ogni giorno, che è in sintesi il compendio dell'attività di ricerca e studio posta in essere dal suo creatore attraverso la consultazione di testi e documenti non solo reperibili in rete, ma prevalentemente presso le più vicine biblioteche di residenza, mi congedo da voi augurandovi una buona giornata. Cordialmente vostro, Francesco Toscano.