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venerdì 25 febbraio 2011

Quali saranno le caratteristiche degli extra-terrestri? Alcune teorie esobiologhe e la suddivisione delle civiltà in tre classi, basandosi sul criterio dell'evoluzione delle tecnologie dell'uso di energia.


U.F.O. (Fonte: Dalla rete)
25 Feb. 2011.

Secondo la maggior parte degli esobiologi [L'esobiologia  è un campo prevalentemente speculativo della biologia che considera la possibilità della vita extraterrestre e la sua possibile natura. Necessariamente include anche il concetto di vita artificiale, poiché qualunque forma di vita dotata della capacità di evolversi naturalmente in modo concepibile, potrebbe essere creata altrove in laboratorio usando una tecnologia futuribile. Include anche l'ipotesi di un'origine della vita sulla Terra tramite panspermia, teorizzata dal biologo premio Nobel Francis Crick e dall'astronomo Fred Hoyle.] gli extra-terrestri potrebbero aver avuto origini simili agli esseri umani,  tenuto conto che essi potrebbero essersi evoluti in un pianeta simile alla terra ove il carbonio [Il carbonio è una componente vitale di tutti i sistemi viventi conosciuti e senza di esso la vita come la conosciamo non esisterebbe.è uno degli elementi più diffusi e alla base dell'esistenza della vita stessa. Questa è la  visione della vita extra-terrestre "carboniocentrica", com'è la vita sulla terra, pianeta in cui si offre alle creature viventi un habitat più probabile. Altre teorie, più provocatorie, fra cui quella formulata dall'eminente fisico Freeman Dyson [Nel 1979, Freeman Dyson pubblicò uno scritto nel quale affermava che in un universo aperto un gruppo di esseri intelligenti, a causa della morte termica avrebbe il proprio tempo soggettivo estremamente rallentato: quelli che sono eoni di tempo da un punto di vista umano, per loro diverranno pari a tempi sempre più piccoli (un anno, un mese, un giorno, un secondo...).Questo sarebbe dovuto al fatto che in un universo sempre più freddo l'unico modo che questi esseri avrebbero di sopravvivere è di raccogliere minuscole quantità di energia da spazi sempre più vasti, energia che va perciò usata con estrema parsimonia. Tali esseri sarebbero dunque costretti a periodi di ibernazione sempre più lunghi, periodi che distorcerebbero la loro percezione del trascorrere del tempo. Tuttavia, la loro civiltà avrebbe comunque una quantità infinita di tempo soggettivo e effettivo davanti a sé a causa della natura eterna di un universo aperto e della legge di conservazione dell'energia che impedisce all'energia di "sparire" dall'universo. Lo scenario opposto, in cui il ritmo vitale di un ipotetico essere intelligente che si estendesse nello spazio fino a comprendere l'intero universo o comunque una parte consistente di esso (una sorta di "supercervello") diviene sempre più frenetico, fu analizzato precedentemente dal fisico Frank Tipler.  In campo letterario, lo scrittore di fantascienza Isaac Asimov ha scritto un racconto, L'ultima domanda, che finisce per tratteggiare uno scenario simile alla speculazione di Tipler (il super-cervello).]e dal suo collega Nikolaj Semënovič Kardašëv, sostengono l'esistenza di civiltà superiori, molto più sviluppate della nostra. In particolare, Dyson e Kardašëv hanno proposto una suddivisione delle civiltà superiori in tre classi, basandosi sul criterio dell'evoluzione delle tecnologie dell'uso di energia. Il nostro pianeta, la Terra, si troverebbe ai limiti di una società di primo livello, di quelle che consumano e producono una quantità di energia di proporzioni planetarie. Quando saremo capaci di estrarre energia dall'atmosfera, dai terremoti, dai vulcani e dalla rotazione terrestre, e raggiungeremo il controllo della fusione, la Terra conquisterà lo status di una economia di primo livello. Le civiltà più avanzate di questo livello avrebbero il potere di colonizzare i sistemi solari, e forse di scambiare informazioni con altri E.T., e di entrare nei primi gradini del secondo livello, dove sarebbero in grado di sfruttare l'energia di una stella intera. Il fantasioso artificio di quest'ultima ipotesi, conosciuta come "Sfera di Dyson", fu proposto come emblema di questo livello di sviluppo: i pianeti di un sistema solare potrebbero essere smantellati e riassemblati in una sfera attorno alla stella centrale, creando un'economia solare al 100% capace di alimentare una cultura milioni di volte più ampia e più diversa della nostra. Una civiltà di terzo livello sarebbe in grado di trattare con livelli galattici di energia. Le stelle sono usate come strumenti; ambienti ospitali potrebbero essere costruiti a volontà e gli E.T. avrebbero la capacità di governare intere galassie. Solo le immense energie dei buchi neri, forse dei quasars e di altre fonti cosmiche di energia a noi ancora ignote, renderebbero possibile uno sviluppo del genere. Solo una cosa è oggi sicura in esobiologia: o gli esseri umani sono l'unica forma di vita dell'Universo, oppure non lo sono. Quale che sia la verità, la prova che ne verrà data ci modificherà per sempre.

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